Gian Carlo Minardi "Ci manca solo il supporto di una casa automobilistica"

FAENZA – La crisi non guarda in faccia nessuno e sta colpendo in modo importante anche il mondo sportivo e, in particolar modo, il motor sport dove le risorse economiche hanno un ruolo vitale, sia per i team che per i piloti stessi. Il 6 dicembre sarà così ricordato come il giorno in cui la Federazione, in accordo con la FIA, ha deciso di fermare, dopo 49 edizioni, il suo campionato propedeutico di punta: la Formula 3 Italia.

Nel 2013 quindi gli sforzi dell’ACI CSAI e Federazione saranno concentrati sulla F. ACI CSAI Abarth, categoria che in questi primi anni di vita, si è dimostrata addestrativa grazie anche ad una vettura prestante e di alto livello tecnico come la Tatuus “In questo momento è molto facile criticare. Il 6 dicembre è stata presa una decisione sofferta, ma che potrà rilanciare alcune categorie. La CSAI ha preso questa decisione in collaborazione con la FIA, con cui ha costantemente collaborato. Oggi ci troviamo davanti a campionati che chiudono, come la Formula 2, o altri che hanno i calendari definiti ma senza una certezza sugli iscritti. Al di la dei proclami e difendere, o di essere addirittura coinvolti nel supportare alcune formule e categorie, la realtà è che ad oggi ci sono pochi contratti firmati. Per un certo senso abbiamo giocato di anticipo con una decisione che può sembrare anche impopolare e siamo pronti a supportare nuovi progetti ” commenta Gian Carlo Minardi”.

Nel 2013 saremmo quindi presenti con la migliore formula addestrativa che esista sul mercato e che potrà diventare, nel prossimo futuro, il punto di unione tra l’economica Formula 4 e le eventuali F.3 internazionali. Chi ha preso parte alla F. ACI CSAI Abarth, e alla Formula 3 Italia, è riuscito a mettersi in evidenza anche nelle categorie superiori. Ultimo su tutti Riccardo Agostini che, dopo aver militato nella F. Abarth e F.3 Italia, al debutto in WSR ha segnato tempi da prima fila. Il nostro unico problema è la mancanza del supporto da parte di una casa automobilistica. Vogliamo continuare a sostenere i nostri ragazzi talentuosi che purtroppo non hanno le disponibilità economiche per emergere e mettersi in mostra attraverso programmi studiati, come abbiamo fatto quest’anno con l’utilizzo dei telai Tatuss di proprietà della Federazione. Così facendo abbiamo dato la possibilità a quei giovanissimi di provare una vettura formativa durante in week end di gara, di mettersi in mostra e, contemporaneamente, di confrontarsi con i piloti più esperti della serie. Ben vengano quindi campionati a bassissimo costo per valorizzare i giovanissimi provenienti dal kart.
Per concludere, mi piacerebbe vedere qualche sponsor disposto a sposare la causa dei giovani piloti aiutandoli ad emergere. In cambio avrebbero un ritorno sia di immagine che economico non indifferente…
” conclude il manager faentino

BHAI TECH, il Made in Italy vincente

bhaitech.jpg'FAENZA – Complimenti ai nostri amici dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech che con il loro nuovissimo Centro Tecnologico costruito a Mestrino (PD) sono stati tra i finalisti a Colonia per il premio come migliore struttura del 2012, superati solo sul finale del nuovo circuito di Austin.
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Video – Mark Webber Finish is home Grand Prix

Un bel contenuto video per Minardi Fan TV, la raccolta video che la nostra Community ci segnala.

Contributo di Zdeněk via Facebook

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Gian Carlo Minardi “Ha vinto la migliore macchina contro la migliore squadra”

Con il gran premio del Brasile è andato in archivio uno dei mondiale di Formula 1 più belli della storia, non soltanto per la lotta aperta fino all’ultimo secondo, ma anche per l’inserimento tra i pretendenti alla conquista del grandino più alto del podio di team di seconda fascia che sono stati determinanti nel risultato finale. Gian Carlo Minardi, raggiunto dal sito www.minardi.it, ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa analizzando anche l’emozionante stagione dei campionati italiani di Formula 3 e Formula ACI CSAI Abarth.
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F1 – Gp Brasile: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

brasile.jpg'FAENZA – Si è chiuso uno dei Mondiali più emozionanti e intensi degli ultimi anni e anche il Brasile non ha tradito le attese con una corsa ricca di colpi di scena, oltre che difficile dal punto di vista della gestione.
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F1 – GP USA: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

FAENZA – Il primo gran premio di Austin è stato spettacolare sia per la scenografia del tracciato che per i sorpassi. Abbiamo avuto una McLaren che ha rispettato quanto avevamo già pronosticato dimostrandosi particolarmente a suo agio con le mescole “hard” e “medie”, con un Hamilton determinato a salutare il suo team lasciando un segno pesante.

Sebastian Vettel è stato estremamente competitivo per tutto il week end anche se avrà corso con la paura di poter incorrere nel medesimo problema tecnico che ha fermato il suo compagno di squadra. Ancora una volta la Ferrari e Fernando Alonso hanno ottimizzato sia la strategia sia il risultato della gara conquistando un preziosissimo terzo posto che gli permette di giocarsi il tutto per tutto tra sette giorni in Brasile. Non sarà certamente un’impresa facile, soprattutto se guardiamo il distacco dai primi due. Inoltre nelle ultime stagioni Interlagos non ha sorriso alla scuderia di Maranello.

Visto il pochissimo tempo a disposizione non mi aspetto grandi novità tecniche sulle monoposto. Gomme e agenti atmosferici saranno le variabili che potrebbero influire sul risultati finale. La Ferrari deve certamente migliorare sul profilo aerodinamico mentre il suo punto forte rimane l’affidabilità, a differenze di Red Bull e McLaren. Al di la di un piccolo errore del sabato per aver tentato il tutto per tutto con gomme già rodate, la Ferrari negli ultimi appuntamenti non ha sbagliato niente dimostrandosi la migliore squadra. I problemi Red Bull, che domenica ha comunque vinto il terzo titolo Mondiale Costruttori, derivano invece da un’estremizzazione dell’aerodinamica. Con solo più una gara in calendario e visto il distacco di Alonso, gli zeri del ferrarista dovuti ad incidenti causati da terzi pesano enormemente, soprattutto se paragonati ai ritiri di Vettel dovuti a problemi tecnici della sua monoposto.

Un plauso va fatto certamente a Felipe Massa che, dopo aver accettato con serenità gli ordini di scuderia, ha portato a termine un’importante rimonta chiudendo alle spalle dello spagnolo segnando il secondo miglior giro della gara. Questo è il Massa che serve alla Ferrari e che nel circuito di casa potrebbe essere determinante per portare via quei 13 punti che dividono Vettel e Alonso.

Week end da pollice in su per Lotus, che piazza ancora una volta i suoi due piloti nella top 10 con un Raikkonen che sta lottando con i denti per conservare la terza posizione ai danni di Hamilton, e Williams. Purtroppo la Sauber ha perso l’occasione per sferrare l’attacco definito ai danni della Mercedes e agguantare quel quinto posto che vale un mondiale. Ancora un week end deludente e senza punti per la scuderia tedesca.

In vista del gran finale di Interlagos Raikkonen e la McLaren potrebbero essere le variabili in favore della Ferrari, che oggi è inferiore alla concorrenza.

Gian Carlo Minardi

Gian Carlo Minardi “Vallelunga ha confermato la validità dei nostri campionati”

Il circuito intitolato a “Piero Taruffi” di Vallelunga la scorsa settimana è stato il salone d’onore dei giovani talenti che hanno animato la stagione esaltante dei Campionati italiani ed europei di Formula ACI CSAI Abarth e Formula 3.

giotto_urrutia.jpg'I giovanissimi provenienti dalla F. Abarth Luca Ghiotto (classe 1995 e vice campione italiano) e Santiago Urritia (uruguagio classe 1996 campione Rookie 2012) hanno firmato il loro debutto al volante della Formula 3, dandosi battaglia sul fino del millesimo per tutti i quattro giorni del nono Supercorso Federale ACI- CSAI, mentre i kartisti Zani, Corberi e Icacobacci, selezionati da Scuola Federale e Ferrari Driver Academy, si sono cimentati per la prima volta con la Tattus FA messa a disposizione dalla Federazione.

Ancora una volta i ragazzi sono stati all’altezza. Nonostante la loro giovane età sono stati molto attenti ai suggerimenti degli istruttori della Scuola Federale e degli ingegneri della FDA dimostrando una predisposizione e adattabilità alle vetture a ruote scoperte. I kartisti Zani, Corberi e Icacobacci hanno avuto la possibilità di assaggiare per la prima volta la potenza di una monoposto, mentre con i due ragazzi Ghiotto e Urrutia che quest’anno hanno animato il Campionato italiano ed Europeo di Formula ACI CSAI Abarth abbiamo avuto la conferma che stiamo parlando di una serie estremamente formativa e competitiva. Al volante della “sorella maggiore” F.3 i due ragazzi si sono sfidati sul filo del millesimo, girando su ottimi riscontri cronometrici, se paragonati con i tempi segnati dai vincitori della categoria appena poche settimana fa durante la prova di campionato” analizza Gian Carlo Minardi

La “cinque giorni romana” è stata chiusa con il tradizionale appuntamento al volante della “rossa” F60 F1 per i piloti provenienti dal Campionato Italiano di Formula 3, messa a disposizione della FDA. Insieme a Riccardo Agostini e Eddie Cheever Jr è stato chiamato anche il vincitore del Campionato Europeo di F.3 Juncadella “E’ stato molto interessante valutare dal lato tecnico questi ragazzi provenienti da esperienze diverse. Anche in questa circostanza è emersa la validità della F.3 italiana, primo step per i piloti provenienti da un campionato promozionale. Con grande piacere abbiamo riscontrato che sia Agostini che Cheever, provenienti dalla filiera ACI CSAI avendo percorso tutte le tappe (dal kart fino alla F.3), hanno saputo tener testa al più esperto Jucadella, che vanta una maggiore esperienza sia in termini di età che tecnica.

I risultati di questa settimana confermano che il lavoro della Scuola Federale e della FDA sta dando i primi frutti. In Italia non mancano certamente i talenti, ma solamente la mancanza di risorse economiche non favorisce il decollo dei nostri ragazzi. Dovremmo quindi intensificare il lavoro per trovare le sinergie e come ACI CSAI stiamo lavorando per supportare al meglio Piloti e Campionati” conclude l’ex costruttore faentino e consulente della Federazione Minardi

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F1 – Gp Abu Dhabi: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

Abbiamo assistito ad un bellissimo gran premio con quattro campioni del mondo nei primi quattro posti. Bella corsa di Fernando Alonso che ancora una volta è riuscito ad ottimizzare al meglio il potenziale della sua Ferrari con un Raikkonen che finalmente ha raggiunto il gradino più alto del podio con la sua Lotus.

Come avevamo già sottolineato nelle passate settimane Kimi ed Hamilton potranno essere i veri “guastafeste” di questo campionato, anche se ancora una volta l’inglese di casa McLaren è stato tradito dall’affidabilità della sua macchina. Affidabilità che invece continua a supportare la casa di Maranello e che ha contribuito a recuperare un week end difficile. Più di questo Fernando non avrebbe potuto fare. Ottima la partenza e la strategia (rischiosa) caratterizzata da un minor carico aerodinamica. Lo spagnolo è stato molto bravo a gestire la macchina fin dall’inizio con molto carico di benzina, senza commettere il minimo errore compiendo tutti “giri da qualifica”. Ha recuperato tre punti molto importanti in vista delle ultime due tappe, chiudendo alle spalle di un ottimo Raikkonen che ha firmato il 18mo risultato utile, consolidando la terza posizione in classifica. Ottima prestazione sicuramente per Sebastian Vettel che, dopo un grosso errore da parte del suo team (o del fornitore del motore) è riuscito a compiere un insperato recupero supportato da un’ottima Red Bull, ma aiutato anche dalla fortuna. Le due ripartenze della Safety Car sono state l’arma vincente del tedesco per conquistare la terza posizione. Un pit stop effettuato un giro dopo avrebbe potuto cambiare tutto. Inoltre si sono eliminate davanti a lui macchine che lo avrebbero potuto mettere in difficoltà, senza dimenticare l’alleanza con la Scuderia Toro Rosso che lo ha agevolato nei due sorpassi.

Ci avviamo verso un finale elettrizzante con una lotta racchiusa matematicamente a “due”. Indubbiamente Fernando non può sbagliare niente, dovendo confidare anche negli errori altrui. Sotto pressione le Red Bull si sono dimostrate vulnerabili. Come vettura il team anglo-austriaco è sicuramente migliore, ma come affidabilità e organizzazione del team sono ancora secondi alle “rosse”. Abu Dhabi ha messo in evidenza ancora una volta i limiti della Ferrari nel portare in temperature le gomme. Nelle ripartenze, oltre che in qualifica, la Ferrari regala qualcosa mentre successivamente si difende egregiamente, come dimostrano i giri veloci, battuti solamente all’ultimo passaggio da un Vettel con gomme soft.

Sono mancati le due secondo guide, Webber e Massa. L’australiano è stato autore di una brutta partenza e non è riuscito a recuperare. Il Brasiliano invece ha commesso un errore dopo il contatto con il driver RB. Non ha avuto la freddezza di gestire la situazione. Con ogni probabilità Webber avrebbe dovuto restituirgli la posizione per non incappare in un’ammonizione. Inoltre avrebbe potuto dare del filo da torcere a Vettel.

Ancora una delusione per la Mercedes, fuori dalla zona punti, mentre ottima prestazione per Williams, Sauber e Force India. Bella gara per Maldonado nonostante il problema al KERS e per Senna, coinvolto in un incidente nelle prime fasi che lo avevano fatto scivolare a fondo classifica. Purtroppo ancora una volta Perez è stato vittima di errori di gioventù che hanno privato il suo team di punti importanti per il mondiale.

Ora ci aspettano due appuntamenti dove sarà difficile fare previsioni. Si giocherà tutto fino all’ultimo e i piloti fuori dai “giochi” potranno essere il vero ago della bilancia.

Gian Carlo Minardi

F1 – GP India: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

In attese delle verifiche tecniche sulla vettura di Sebastian Vettel il gran premio d’India ci ha dato un segnale importante. Ancora una volta la Red Bull non si è dimostrata perfetta nell’affidabilità, anche se per loro fortuna ha colpito la vettura di Webber e non quella di Vettel.

Abbiamo assistito ad uno straordinario Fernando Alonso che necessita però del supporto di una vettura che regala qualche decimo di troppo in qualifica riuscendo poi limitare i danni in gara, anche se non conosciamo il vero potenziale della RB con Vettel, troppo poco impegnato. Ci aspetta un finale di stagione esaltante con ancora 75 punti in palio. L’ultimo giro fotografa molto bene quanto sia difficile decifrare questa campionato con Vettel-Alonso e Button che in sequenza segnano il giro più veloce della gara. Ormai la lotta è racchiusa a due anche se, come ha detto Alonso nei giorni scorsi, il ferrarista sta lottando principalmente contro Newey. Allo spagnolo non gli si può imputare niente. E’ concentrato e determinato. La Ferrari deve trovare nuove soluzioni, cosa non facile a fine stagione. Recuperare le 13 lunghezze non sarà cosa facile, ma neanche impossibile.

L’ordine di arrivo rappresenta molto bene l’attuale potenziale dei team, con Red Bull davanti a Ferrari e McLaren e Lotus, anche se non abbiamo una distinzione così netta come succedeva negli anni passati. La Ferrari ha dalla sua parte l’affidabilità che le permette di rimanere attaccata al secondo posto con una McLaren che si conferma più performante con le gomme hard, con le quali ha vinto i gran premi in questa stagione. Hamilton ha cercato l’affondo su un Webber in difficoltà con il KERS mentre Alonso ha provato a mettere sotto pressione Sebastian Vettel. Raikkonen si è dovuto però accontentare del settimo posto, restando in scia ad un buon Massa. Ad oggi la top six sembra essere di proprietà dei primi tre della classe. Il finlandese, grazie alla sua costanza, conserva la terza posizione in classifica generale anche se non sarà facile resistere all’australiano.

La Lotus, grazie al nono posto di Grosjean, piazza due macchine in top 10 e insieme a Williams, Force India e Sauber, sono i team di “serie b” che cercano di conquistare un posto al sole. Week end più sofferto per Sauber con entrambi i piloti, anche se il quinto posto sembra essere intoccabile. La gara di Perez, come quella di altri piloti, è stata segnata dalla foratura del pneumatico in seguito al contatto con l’ala anteriore dell’avversario, che considero eccessivamente larga. Credo che sia già oggetto di discussione in quanto non servono ad eliminare i possibili contatti tra le ruote. Di conseguenza mi sembrano troppo larghe e basta un niente per rovinare la corsa di entrambi i piloti.

Tra sette giorni si torna in pista a Yas Marina. La Ferrari dovrà trovare quella soluzione tecnica che permetta a Fernando e Felipe di limare i 5 dec che li separano ancora in qualifica dalle Red Bull e in gara di stare alla pari con un Vettel che negli ultimi gp non è mai stato impegnato, riuscendo anche a superare il record di giri al comando detenuto da Senna.

Gian Carlo Minardi

Gian Carlo Minardi “Finale di stagione da cardiopalma anche nella F.3 Italia"

Finale di stagione da cardiopalma per i Campionati Italiani di Formula ACI CSAI Abarth e Formula 3 Italia. Dopo la battaglia sul filo del millesimo della F. Abarth, il tracciato di Monza ha fatto calare il sipario anche su un’esaltante stagione della F.3 Italia il cui verdetto è arrivato solamente all’ultima gara e a conclusione di un’intensa lotta che ha visto sfidarsi tre contendenti di due team diversi.

Sia la Formula Abarth che la Formula 3 ci hanno regalato un finale di stagione intenso e affascinante il cui verdetto è rimasto in bilico fino all’ultimo chilometro. La lotta ha visto impegnati non soltanto diversi piloti, ma anche scuderie e costruttori diversi, con alcuni driver che si sono inseriti a fare da ago della bilancia. Abbiamo assistito ad una battaglia vera fino alla fine, e questo va ad onore dei team e piloti. In molti campionati assistiamo invece ad una supremazia assoluta dove il risultato finale è definito addirittura con qualche week end di anticipo.

I risultati dei nostri piloti e team sono una chiara dimostrazione di quanto siano qualitative le due serie e, posso affermare tranquillamente, i ragazzi potranno avere un bel futuro davanti a loro. Le prestazioni dei piloti nelle altre serie, con alle spalle almeno uno stagione in F. Abarth, sono una chiara dimostrazione della bontà del nostro lavoro” analizza Gian Carlo Minardi

L’accesissimo post-gara di Monza ha però rimescolato il verdetto della pista. Dopo i reclami, le verifiche tecniche, le classifiche di entrambe le serie di F.3 rimangono ad oggi sub judice. “Purtroppo il week end di Monza è stato segnato anche da una vicenda extra sportiva legata ad una polemica tra i due costruttori che hanno animato la stagione della F.3. Se da un lato mi spiace che questo sia avvenuto dall’altro è un vanto, in quanto siamo l’unica serie che abbraccia due costruttori che si sono contesi a suon di primati la leadership. In questo spiacevole episodio la Federazione ha dimostrato la sua presenza con controlli assidui sulle vetture, nonché tempestività nel risolvere il problema gestendo in modo esemplare i vari reclami dei team. Ora sarà compito delle autorità competenti redigere la classifica finale. Preferisco però parlare di sport e dei vincitori morali, Riccardo Agostini (JD Motorsport su Mygale) e Eddie Cheever (Prema Powerteam su Dallara). Il driver padovano, primo nella classifica dell’italiano, ha avuto l’abilità e la forza di contendere da rookie il titolo europeo al portacolori Prema, sfiorando così un en plein. A fare da ago della bilancia si è inserito prepotentemente anche Kevin Giovesi in forza al team Ghinzani, arrivato a campionato inoltrato

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Punto di forza delle due serie sono anche le vettura, la Tatuus FA e la Dallara e Mygale F.3 che si sono dimostrate affidabili e performanti “In questi primi tre anni la F. Abarth si è imposta nel panorama nazionale come la serie più propedeutica per avvicinare i piloti a questo sport. Fin dall’inizio la macchina si è contraddistinta per prestazioni e sicurezza e i nostri piloti sono riusciti a mettersi in evidenza anche nella altre categorie come F.3 e Gp3. Vista la nostra tenera età non possiamo ancora vedere i primi frutti. Stiamo comunque crescendo anche se il nostro punto di forza deve rimanere la qualità. Altrettanta performante si è dimostrata la F.3, risultando anche la più economica. Questo significa che i nostri piloti possono mettersi alla prova al volante di una vettura formativa ad un costo più basso. In vista del 2013 affiancheremo alla qualità anche dei format più accessibili che tengano conto delle diverse esigenze dei piloti e genitori

“Ora aspettiamo con ansia di vedere i ragazzi in azione nel test Ferrari, insieme al vincitore della F.3 Euro Series Juncadella” conclude Minardi

ReformHouseSport.com – il Drive program

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F1 – Gp Corea: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

Un Gran Premio della Corea all’insegna della bandiera Red Bull. A questo punto ci vorranno degli arpioni possenti per restargli attaccati. Si stanno delineando le due forze in campo, con Red Bull e Ferrari alla guida del gruppo. Massa ha confermato di esser uscito dalla profonda crisi, ma la Ferrari dovrà per forza di cose inventarsi qualcosa.

Dalle prove libere alla gara la Red Bull ha imposto la sua supremazia. Non hanno accusato nessun problema gestendo molto bene le due mescole, imponendo un ritmo difficilmente attaccabile da chiunque. Alonso e Massa hanno sfruttato al massimo il potenziale a loro disposizione ma la concorrenza ha dimostrato di avere una marcia in più.

Hanno conquistato il secondo posto nel mondiale, che però non è l’obiettivo principale in quanto vogliono vincere il titolo piloti con Fernando. In questo momento faccio fatica a pensare che si possa trovare la soluzione giusta per pareggiare il divario tecnico con le prestazioni velocistiche di casa RB. I due zeri, arrivati per colpe esterne, ora pesano enormemente. Inoltre in India (dove si correrà tra due settimane) ci sono dei problemi doganali, quindi sarà difficile avere importanti aggiornamenti strutturali alla vettura.
Gran premio sofferto per Hamilton che si è trovato in difficoltà fin dall’inizio con l’usura delle gomme. La McLaren sta perdendo colpi importanti e al momento non può pensare di impensierire la casa austriaca. Potevano essere l’ago della bilancia, ma al momento sono fuori da qualsiasi lotta. Button purtroppo è stato messo fuori dai giochi dopo pochi metri, mentre Hamilton dovrà cercare perlomeno di agguantare quel terzo posto, occupato da un ottimo Raikkonen che continua a rosicchiare punti. Soffrono molto le super soft e soft. Con il ritorno alle mescole più dure potrebbero recuperare la competitività.

Quinto posto molto importante per Lotus e Raikkonen. Non dobbiamo dimenticarci che tra i team di vertice non sono certamente i più competitivi sul fronte budgets. Il finlandese ha sfruttato al meglio le novità della sua monoposto confermandosi come terza forza del mondiale.

Dopo il podio di soli sette giorni fa week end sofferto per la Sauber che ha cercato una strategia estrema, senza però fortuna. Koba è stato coinvolto immediatamente nell’incidendo sfilando ultimo mentre Perez ha cercato di lottare fino all’ultimo giro per agguantare un punto ai danni di Hamilton. Buona gara invece per le due Toro Rosso con conquistano la zona punti, rilanciandosi dopo un inizio difficile. E’ bello vedere che il podio di oggi è composto da ragazzi partiti da Faenza, tra Minardi (Alonso e Webber) e Toro Rosso (Vettel). La Force India, insieme al team svizzero, è certamente la rivelazione 2012. Nelle ultime gare sono sempre stati presenti nella top 10 e, nonostante i problemi, si riesce a difendere sfruttando tutto il potenziale tecnico.

Chi dovrà certamente rimboccarsi le maniche è la Mercedes. Rosberg è stato tagliato immediatamente fuori, ma il 13mo posto di Schumacher dimostra che il lavoro da fare è veramente tanto. Indubbiamente le operazioni di mercato sono indice di volontà di crescita. Purtroppo il morale è molto basso e anche le dichiarazioni di Hamilton (dice che sarà difficile vincere un gp) non lasciamo molto sperare. Mi sembra che l’inglese abbia poca fiducia sul programma….

Gian Carlo Minardi

F.1 – Gp Giappone – IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

Si conferma un campionato condizionato dagli outsider e dalle “seconde file”, come dimostrano i podi di Felipe Massa e Kamui Kobayashi. E’ chiaro che la supremazia mostrata in gara dalla Red Bull ci faccia pensare a cinque gran premi caldi e che la lotta sia ormai ristretta tra Alonso e Vettel.

Sicuramente per la Ferrari non ci voleva questo zero, anche se così si vanno ad equiparare tutte le “negatività” subite da tutti i piloti durante l’arco della stagione. Con la Korea inizierà un mini campionato composto da soli cinque appuntamenti.

A Maranello ci sarà molto lavoro da fare perché lo strapotere di Vettel è abbastanza allarmante. Storicamente il Giappone non era un circuito avverso alla “rossa” come ha poi dimostrato il secondo posto del brasiliano. Oggi lo spagnolo avrebbe potuto essere in testa con molto più punti. Sarà importante ritrovare la via del gradino più alto del podio. Naturalmente Alonso non è indenne da responsabilità anche se Kimi non sarebbe mai riuscito a passare in quel punto. Credo che la responsabilità si possa dividere al 50%. Si dovranno rimboccare la maniche. Partendo una fila più avanti hai sicuramente meno possibilità di rimanere coinvolto in incidenti.

Quattro punti di vantaggio sono pochi, ma abbastanza per restare al comando. Nelle ultime due-tre gare si sono visti azzerare il vantaggio e ora bisogna continuare a lavorare con lucidità. Massa ha fatto una bella gara portando al team punti importanti. Ha confermato di essere in crescita mettendo in difficoltà la Ferrari che, a mio avviso, sta pensando ad un soluzione a lungo raggio, che vada oltre al 2013.

Indietro invece le McLaren. Quando si verificano cambiamenti così importanti durante una fase calda della stagione si possono creare delle destabilizzazioni. Probabilmente la scelta di Hamilton ha portato delle problematiche all’interno del team. La precisazione del comunicato del team dopo la qualifiche può essere un campanello d’allarme. Hamilton e Webber ormai sono tagliati fuori dalla lotta anche se l’inglese dovrà cercare di recuperare punti per conquistare almeno il terzo posto nel mondiale.

La gara dell’australiano di casa Red Bull è stata sicuramente danneggiata dall’ennesimo “incidente alla Grosjean”. Se non “trovava” Webber sarebbe sicuramente finito fuori pista…. Nonostante le ammonizioni continua a commettere i medesimi errori. E’ un ragazzo veloce, ma che commette errori troppo importanti sia per lui che per il team. La Lotus potrebbe lottare per il terzo posto con la Ferrari. La Lotus si sta dimostrando come termometro del mondiale, anche per quanto riguarda gli episodi negativi.

Continua la stagione eccezionale della Sauber. Purtroppo un errore banalissimo di Perez al tornantino, li ha privati di altri punti. Questa vettura ha ottime prestazioni e Kobayashi è riuscito a resistere agli attacchi di Button conquistando il suo primo podio proprio davanti al suo pubblico. Il Giappone, dopo i ritiri di Toyota, Honda e Bridgestone, aveva bisogno di ritrovare lo spirito nazionalistico sul quale tifare.

Bella corsa anche per Force India, Williams e Toro Rosso. Mandonato è stato autore di una gara priva di errori, così come Ricciardo che ha resistito agli attacchi di Schumacher. Ora ci avviamo verso dei gran premi dove Sauber e Lotus potrebbero inserirsi nella spartizione dei punti, senza dimenticare ovviamente la McLaren.

Gian Carlo Minardi