F1 – Gp Brasile: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

brasile.jpg'FAENZA – Si è chiuso uno dei Mondiali più emozionanti e intensi degli ultimi anni e anche il Brasile non ha tradito le attese con una corsa ricca di colpi di scena, oltre che difficile dal punto di vista della gestione.
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F1 – GP USA: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

FAENZA – Il primo gran premio di Austin è stato spettacolare sia per la scenografia del tracciato che per i sorpassi. Abbiamo avuto una McLaren che ha rispettato quanto avevamo già pronosticato dimostrandosi particolarmente a suo agio con le mescole “hard” e “medie”, con un Hamilton determinato a salutare il suo team lasciando un segno pesante.

Sebastian Vettel è stato estremamente competitivo per tutto il week end anche se avrà corso con la paura di poter incorrere nel medesimo problema tecnico che ha fermato il suo compagno di squadra. Ancora una volta la Ferrari e Fernando Alonso hanno ottimizzato sia la strategia sia il risultato della gara conquistando un preziosissimo terzo posto che gli permette di giocarsi il tutto per tutto tra sette giorni in Brasile. Non sarà certamente un’impresa facile, soprattutto se guardiamo il distacco dai primi due. Inoltre nelle ultime stagioni Interlagos non ha sorriso alla scuderia di Maranello.

Visto il pochissimo tempo a disposizione non mi aspetto grandi novità tecniche sulle monoposto. Gomme e agenti atmosferici saranno le variabili che potrebbero influire sul risultati finale. La Ferrari deve certamente migliorare sul profilo aerodinamico mentre il suo punto forte rimane l’affidabilità, a differenze di Red Bull e McLaren. Al di la di un piccolo errore del sabato per aver tentato il tutto per tutto con gomme già rodate, la Ferrari negli ultimi appuntamenti non ha sbagliato niente dimostrandosi la migliore squadra. I problemi Red Bull, che domenica ha comunque vinto il terzo titolo Mondiale Costruttori, derivano invece da un’estremizzazione dell’aerodinamica. Con solo più una gara in calendario e visto il distacco di Alonso, gli zeri del ferrarista dovuti ad incidenti causati da terzi pesano enormemente, soprattutto se paragonati ai ritiri di Vettel dovuti a problemi tecnici della sua monoposto.

Un plauso va fatto certamente a Felipe Massa che, dopo aver accettato con serenità gli ordini di scuderia, ha portato a termine un’importante rimonta chiudendo alle spalle dello spagnolo segnando il secondo miglior giro della gara. Questo è il Massa che serve alla Ferrari e che nel circuito di casa potrebbe essere determinante per portare via quei 13 punti che dividono Vettel e Alonso.

Week end da pollice in su per Lotus, che piazza ancora una volta i suoi due piloti nella top 10 con un Raikkonen che sta lottando con i denti per conservare la terza posizione ai danni di Hamilton, e Williams. Purtroppo la Sauber ha perso l’occasione per sferrare l’attacco definito ai danni della Mercedes e agguantare quel quinto posto che vale un mondiale. Ancora un week end deludente e senza punti per la scuderia tedesca.

In vista del gran finale di Interlagos Raikkonen e la McLaren potrebbero essere le variabili in favore della Ferrari, che oggi è inferiore alla concorrenza.

Gian Carlo Minardi

Gian Carlo Minardi “Vallelunga ha confermato la validità dei nostri campionati”

Il circuito intitolato a “Piero Taruffi” di Vallelunga la scorsa settimana è stato il salone d’onore dei giovani talenti che hanno animato la stagione esaltante dei Campionati italiani ed europei di Formula ACI CSAI Abarth e Formula 3.

giotto_urrutia.jpg'I giovanissimi provenienti dalla F. Abarth Luca Ghiotto (classe 1995 e vice campione italiano) e Santiago Urritia (uruguagio classe 1996 campione Rookie 2012) hanno firmato il loro debutto al volante della Formula 3, dandosi battaglia sul fino del millesimo per tutti i quattro giorni del nono Supercorso Federale ACI- CSAI, mentre i kartisti Zani, Corberi e Icacobacci, selezionati da Scuola Federale e Ferrari Driver Academy, si sono cimentati per la prima volta con la Tattus FA messa a disposizione dalla Federazione.

Ancora una volta i ragazzi sono stati all’altezza. Nonostante la loro giovane età sono stati molto attenti ai suggerimenti degli istruttori della Scuola Federale e degli ingegneri della FDA dimostrando una predisposizione e adattabilità alle vetture a ruote scoperte. I kartisti Zani, Corberi e Icacobacci hanno avuto la possibilità di assaggiare per la prima volta la potenza di una monoposto, mentre con i due ragazzi Ghiotto e Urrutia che quest’anno hanno animato il Campionato italiano ed Europeo di Formula ACI CSAI Abarth abbiamo avuto la conferma che stiamo parlando di una serie estremamente formativa e competitiva. Al volante della “sorella maggiore” F.3 i due ragazzi si sono sfidati sul filo del millesimo, girando su ottimi riscontri cronometrici, se paragonati con i tempi segnati dai vincitori della categoria appena poche settimana fa durante la prova di campionato” analizza Gian Carlo Minardi

La “cinque giorni romana” è stata chiusa con il tradizionale appuntamento al volante della “rossa” F60 F1 per i piloti provenienti dal Campionato Italiano di Formula 3, messa a disposizione della FDA. Insieme a Riccardo Agostini e Eddie Cheever Jr è stato chiamato anche il vincitore del Campionato Europeo di F.3 Juncadella “E’ stato molto interessante valutare dal lato tecnico questi ragazzi provenienti da esperienze diverse. Anche in questa circostanza è emersa la validità della F.3 italiana, primo step per i piloti provenienti da un campionato promozionale. Con grande piacere abbiamo riscontrato che sia Agostini che Cheever, provenienti dalla filiera ACI CSAI avendo percorso tutte le tappe (dal kart fino alla F.3), hanno saputo tener testa al più esperto Jucadella, che vanta una maggiore esperienza sia in termini di età che tecnica.

I risultati di questa settimana confermano che il lavoro della Scuola Federale e della FDA sta dando i primi frutti. In Italia non mancano certamente i talenti, ma solamente la mancanza di risorse economiche non favorisce il decollo dei nostri ragazzi. Dovremmo quindi intensificare il lavoro per trovare le sinergie e come ACI CSAI stiamo lavorando per supportare al meglio Piloti e Campionati” conclude l’ex costruttore faentino e consulente della Federazione Minardi

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F1 – Gp Abu Dhabi: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

Abbiamo assistito ad un bellissimo gran premio con quattro campioni del mondo nei primi quattro posti. Bella corsa di Fernando Alonso che ancora una volta è riuscito ad ottimizzare al meglio il potenziale della sua Ferrari con un Raikkonen che finalmente ha raggiunto il gradino più alto del podio con la sua Lotus.

Come avevamo già sottolineato nelle passate settimane Kimi ed Hamilton potranno essere i veri “guastafeste” di questo campionato, anche se ancora una volta l’inglese di casa McLaren è stato tradito dall’affidabilità della sua macchina. Affidabilità che invece continua a supportare la casa di Maranello e che ha contribuito a recuperare un week end difficile. Più di questo Fernando non avrebbe potuto fare. Ottima la partenza e la strategia (rischiosa) caratterizzata da un minor carico aerodinamica. Lo spagnolo è stato molto bravo a gestire la macchina fin dall’inizio con molto carico di benzina, senza commettere il minimo errore compiendo tutti “giri da qualifica”. Ha recuperato tre punti molto importanti in vista delle ultime due tappe, chiudendo alle spalle di un ottimo Raikkonen che ha firmato il 18mo risultato utile, consolidando la terza posizione in classifica. Ottima prestazione sicuramente per Sebastian Vettel che, dopo un grosso errore da parte del suo team (o del fornitore del motore) è riuscito a compiere un insperato recupero supportato da un’ottima Red Bull, ma aiutato anche dalla fortuna. Le due ripartenze della Safety Car sono state l’arma vincente del tedesco per conquistare la terza posizione. Un pit stop effettuato un giro dopo avrebbe potuto cambiare tutto. Inoltre si sono eliminate davanti a lui macchine che lo avrebbero potuto mettere in difficoltà, senza dimenticare l’alleanza con la Scuderia Toro Rosso che lo ha agevolato nei due sorpassi.

Ci avviamo verso un finale elettrizzante con una lotta racchiusa matematicamente a “due”. Indubbiamente Fernando non può sbagliare niente, dovendo confidare anche negli errori altrui. Sotto pressione le Red Bull si sono dimostrate vulnerabili. Come vettura il team anglo-austriaco è sicuramente migliore, ma come affidabilità e organizzazione del team sono ancora secondi alle “rosse”. Abu Dhabi ha messo in evidenza ancora una volta i limiti della Ferrari nel portare in temperature le gomme. Nelle ripartenze, oltre che in qualifica, la Ferrari regala qualcosa mentre successivamente si difende egregiamente, come dimostrano i giri veloci, battuti solamente all’ultimo passaggio da un Vettel con gomme soft.

Sono mancati le due secondo guide, Webber e Massa. L’australiano è stato autore di una brutta partenza e non è riuscito a recuperare. Il Brasiliano invece ha commesso un errore dopo il contatto con il driver RB. Non ha avuto la freddezza di gestire la situazione. Con ogni probabilità Webber avrebbe dovuto restituirgli la posizione per non incappare in un’ammonizione. Inoltre avrebbe potuto dare del filo da torcere a Vettel.

Ancora una delusione per la Mercedes, fuori dalla zona punti, mentre ottima prestazione per Williams, Sauber e Force India. Bella gara per Maldonado nonostante il problema al KERS e per Senna, coinvolto in un incidente nelle prime fasi che lo avevano fatto scivolare a fondo classifica. Purtroppo ancora una volta Perez è stato vittima di errori di gioventù che hanno privato il suo team di punti importanti per il mondiale.

Ora ci aspettano due appuntamenti dove sarà difficile fare previsioni. Si giocherà tutto fino all’ultimo e i piloti fuori dai “giochi” potranno essere il vero ago della bilancia.

Gian Carlo Minardi