A fine stagione Mark Webber lascerà la Formula 1

A poche ore dal Gran Premio di Silverstone fervono i lavori nei box per preparare le vetture in vista delle prove libere di venerdì, che inaugureranno ufficialmente l’ottavo week end del Mondiale. Red Bull, Ferrari e Mercedes restano le favorite alla vittoria, ma non bisognerà sottovalutare Lotus e Force India, ottimi outsider pronti a sfruttare ogni minima occasione.

Proprio in queste ore Mark Webber ha annunciato che a fine di questa stagione saluterà il circus e la Red Bull per abbracciare il progetto Porsche LMP1, partecipando alla 24H di Le Mans “E’ un onore per me partecipare al ritorno alla massima categoria a Le Mans con Porsche e in macchina nel Campionato Mondiale Endurance sport e di essere parte della squadra. Porsche ha scritto la storia delle corse come produttore e si distingue per la tecnologia d’avanguardia e prestazioni ai massimi livelli.”

L’australiano fece il suo esordio nel 2002 al volante della PS02 del Team Minardi, conquistando proprio sulla pista di casa (e al debutto) un entusiasmante quinto posto che mandò in incandescenza pubblico e fans della scuderia faentina.

 “Ero a conoscenza delle decisioni di Mark, tanto che lo avevamo annunciato tra le righe del nostro sito. Il suo addio alla F1 credo avvenga nel momento giusto. Partecipare alle gare LMP1 con la rientrante Porsche non è certamente un declassamento, ma un premio alla sua carriera. In questi anni ha dimostrato di essere un vincente e senz’altro lo dimostrerà anche a in questa nuova avventura. Dovranno stare certamente attenti ad Audi e Toyota. Il 2014 si presenta con un anno ricco di battaglie sportive” analizza Gian Carlo Minardi

Chiusa la stagione a Faenza con un bottino di 2 punti Webber si trasferì prima in Jaguar e successivamente in Williams e Red Bull, dove approdò nel 2008. Proprio il team inglese questo fine settimana festeggerà il traguardo dei 600gp e Pastor Maldonado si sente fiducioso per la conquista dei primi punti “Sono orgoglioso di poter partecipare a questo momento storico della scuderia. Silverstone è uno dei miei circuiti preferiti. E’ molto caratteristico. Le basse temperature giocano un ruolo importante per l’usura delle gomme anteriori, di conseguenza bisognerà capire come impostare la strategia. Una cosa da tenere in considerazione è che la parte nuova del tracciato non ha molto grip. Il nostro obiettivo rimane la zona punti, per rendere quest’occasione ancora più memorabile” analizza Pastor Maldonado

Sul fronte Ferrari il Team Principal si dice fiducioso e pronto al recupero. Proprio nella passata stagione la scuderia conquisto la vittoria con Alonso “Il nostro obiettivo è ridurre le distanze dalla vetta nelle prossime tre gare. Credo che a Silverstone saremo competitivi: lo siamo stati anche nel recente passato su questa pista ma sappiamo che ci sono tanti fattori in gioco. Le gomme? Dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche e dalle temperature. La squadra è serena e concentrata: sappiamo che dobbiamo fare risultato ma siamo abituati a questo tipo di pressione”.

Per la lotta alla pole Position Lewis Hamilton e Nico Rosberg potranno infastidire Sebastian Vettel “Correre a Silverstone è sempre speciale. E’ la mia gara di casa. Tra Canada e Silverstone abbiamo avuto una lunga pausa e non vedo l’ora di tornare in macchina. La pista mi piace molto ed è fondamentale trovare il ritmo giusto con curve ad alta velocità” analizza Hamilton “Abbiamo fatto dei piccoli passi in avanti e stiamo lavorando nella direzione giusta. Speriamo di avere un altro week end positivo”

Silverstone è la nostra gara di casa e per questo amiamo questo week end. Dopo Monaco e Montrael arriviamo su una pista completamente differente con tantissime curve veloci. Non so cosa potrà reagire la nostra vettura, ma sarà sicuramente un test importante per il degrado delle gomme. In Inghilterra si respira un’aria sempre speciale e sarà molto bello poter soggiornare in camper con gli altri piloti. Ci siamo organizzati con una grande barbecue” racconta Nico Rosberg

GP Inghilterra – PRESENTAZIONE

Dal Gran Premio di Montreal, che ci ha introdotto nel secondo terzo di campionato, sono passate tre settimane. I team  quindi hanno avuto due settimane piene per lavorare sui nuovi aggiornamenti, che potranno essere determinanti per la lotta alla pole position e la vittoria.

Silverstone è un circuito vero, oltre che storico. Per di più si trova in uno Stato in cui condizioni atmosferiche e basse temperature potranno avere un ruolo determinante. Storicamente Red Bull e Mercedes sono le favorite anche se la Ferrari non può permettersi di perdere altro terreno. Proprio nella passata stagione firmò il suo sigillo con Alonso. Questi tre team sono certamente i favoriti alla conquista del gradino più alto del podio con Hamilton e Rosberg pronti a infastidire Vettel per la pole.

In casa Lotus l’arrivo di nuova linfa, derivante dalla cessione del 35% delle quote, sarà determinante per riprendere lo sviluppo, anche se dovrà essere spalmata in modo intelligente nell’arco di tutta la stagione. Saranno certamente un importante outsider insieme a Force India e, con condizioni particolari legate al meteo, Toro Rosso e McLaren.

Per la Williams l’appuntamento inglese avrà un sapore importante visto che rappresenta il 600esimo Gran Premio in Formula 1. Un traguardo straordinario anche se in questo momento la scuderia sta attraversando un anno non facile, caratterizzato da una riorganizzazione sia manageriale che tecnica. Ho grande fiducia nel lavoro di Frank. E’ sempre stato molto bravo a ribaltare le situazioni difficili e a ricreare il team.

In questi giorni di attesa è arrivato anche il responso sul “Test-gate”, che mi trova particolarmente d’accordo. Hanno fatto un test in più ed è arrivato il divieto di prendere parte alla giornata dedicata ai rookie. Un test importante in quanto, nonostante siano aperti e dedicati ai giovani, le scuderie usano quelle giornate per effettuare delle prove. Spero si arrivi alla chiusura di questa telenovela alquanto inutile sulla chiusura dei test.

Silverstone 1989 rappresenta forse la migliore gara in assoluto del Minardi Team. Grazie al 5° e 6° posto di Martini-Sala restammo nella top 10. In quegli anni l’acquisizione dei punti, e quindi dei diritti televisivi e dei trasporti, era divisi in due semestri. Silverstone era l’ultima gara del primo semestre e dovevamo conquistare assolutamente due punti. Grazie a Martini e Sala ne portammo a casa addirittura tre. Avevamo raggiunto a pieni voti un risultato di vitale importanza per noi.

Ne parlavo giusto qualche sera fa con Pier Luigi e sono convinto che sia stata la miglior gara in assoluta firmata dal binomio Minardi-Martini. Al rientro a Bologna, nonostante la Ferrari avesse vinto con Mansell, tutti i faentini ci prepararono una fantastica festa all’aeroporto. Proprio in quell’occasione nacque il primo importante colloquio con l’ing. Fusaro, Presidente Ferrari, che ci portò a “vestire” i propulsori Ferrari nella stagione 1991.

Minardi “Ai nostri ragazzi manca la benzina”

Sul tracciato di Vallelunga è ripartito il Progetto Giovani sviluppato da ACI CSAI per la formazione dei nuovi talenti, a conferma del grande sforzo della Federazione e della Ferrari Driver Academy, affiancate nel progetto, per la crescita dei giovani piloti di talento.

Dopo la positiva esperienza della passata stagione, che aveva portato in pista durante i week end della Formula ACI CSAI Abarth alcuni giovani selezionati, il programma della Scuola Federale e FDA procede a ritmo serrato  “Nella passata stagione eravamo stati in grado di mettere in pratica quello che mi piacerebbe rivedere in Formula 1 il venerdì, affiancando nei test collettivi del Giovedì ai piloti inscritti al Campionato Italiano F. ACI CSAI ABARTH, alcuni giovani selezionati dalla Scuola Federale e da FDA, dandogli così la possibilità di tenersi allenati al volante di monoposto, conoscere i tracciati e mettersi in mostra. Proprio da questi test in pista è emerso Antonio Fuoco, oggi nel programma FDA e grande protagonista della F.R. Alps” analizza Gian Carlo Minardi, Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari “Con questi stage vogliamo dare la possibilità ai piloti di mettersi in mostra, tenendosi in allenamento nonostante le difficoltà economiche

Quest’anno la formula è stata modificata puntando su due stage formativi, di cui uno si è tenuto sul circuito di Campagnano, e il secondo in programma a Fiorano per metà settembre “E’ un progetto molto ambizioso che ci da la possibilità di valutare i ragazzi analizzando i miglioramenti e la crescita atletica, mentale e tecnica, stage dopo stage. Nonostante le poche risorse vogliamo fare un buon lavoro per rendere visibile e appetibile il panorama dei nostri piloti. Proprio per questo, insieme a Raffaele Giammaria – Direttore della Scuola Federale del settore Velocità e Rally – e Luca Baldisserri – Responsabile progetto FDA – stiamo valutando nuove formule per valutare sempre meglio i piloti” ci illustra il manager faentino “Insieme ai vertici ACI CSAI siamo anche alla ricerca di sponsor per dar corso alle seconda fase perché in Italia non mancano i piloti, ma la benzina per farli correre” sottolinea Minardi

Francesco Iacovacci, Alessio Piccini, Gabriele Volpato e Cristopher Zani, selezionati per essersi messi in evidenza nel corso della propria esperienza sportiva – nel karting e al volante di vetture da corsa – sono già scesi in pista a Vallelunga al volante della Formula ACI-CSAI  Abarth per il primo stage “Iacovacci e Zani avevano già fatto lo stage valutativo e il Supercorso lo scorso anno. E’ stato fatto un richiamo psicofisico e di preparazione. Sono dei nostri portacolori nel kart e, nonostante abbiano già i numeri per arrivare in formula, gli manca la copertura economica. Esperimento interessante anche per Piccini e Volpato. Il 17enne torinese ha già alle spalle esperienza con vetture a ruote coperte, avendo preso parte la scorsa stagione al Campionato Italiano Energie Alternative al volante della KIA GPL e quest’anno partecipando all’Euro Nascar, mentre  Piccini (15 anni di Montelupo Fiorentino) arriva dal mondo dei Kart. Era alla sua prima esperienza al voltante di ruote scoperte ed è stato seguito e selezionato dai nostri osservatori che sono presenti ad ogni gara di Campionato Italiano kartCosì facendo possiamo monitorare i progressi dei ragazzi. Tutti i dati impreziosiscono il bagaglio tecnico e il nostro know-how” conclude Minardi “Stiamo lavorando in prospettiva Supercorso, che si terrà la prima settimana di novembre, portando a Vallelunga quelli che riterremo più preparati al salto di categoria ”

Dopo Indianapolis….un po’ di Minardi anche alla 24H di Le Mans

La 90° edizione della 24 Ore di Le Mans, la gara più affascinante nel panorama del Motorsport a Ruote Coperte è partita. Insieme a Montecarlo e Indianapolis, la 24 Ore è senza ombra di dubbio la corsa più attesa e sentita da tutti gli appassionati. Per piloti, team, ingegneri, meccanici, cuochi si tratta di un week end a cardiopalma e massacrante che vale quanto un’intera stagione. Viene preparato minuziosamente in ogni suo singolo dettaglio. A Le Mans nulla può essere lasciato al caso

Ricordo con piacere che molti miei ragazzi hanno vinto questa prestigiosa gara” ci ricorda Gian Carlo Minardi. Ed è proprio così. Nella sua storia il Minardi Team è stato in grado di lanciare nel circus piloti che si sono affermati anche al di fuori del panorama della Formula 1, proprio come nel caso di Paolo Barilla (1985 su Porsche 956), Michele Alboreto (1997 su TWR-Porsche WSX-95) , Pierluigi Martini (1999 su BMW V12 LMR) e Marc Genè (2009 su Peugeot 908-HDI FAP)

Su un parterre di 56 partenti ben 9 driver ex Minardi saranno sulla griglia di partenza per tentare di passare per primi sotto la bandiera a scacchi allo scadere della 24esima ora di gara: Davidson Anthony, Fisichella Giancarlo, Gené Marc, Lamy Pedro, Nakano Shinji, Sarrazin Stephan, Garcia Antonio e Tom Kristensen.

I primi sette portacolori hanno preso il via al mondiale di Formula 1 difendendo i colori del Team Minardi, mentre il leggendario Tom Kristensen (8 vittorie a Le Mans 1997-2000-2001-2002-2003-2004-2005-2008) si calò nell’abitacolo della Minardi M197 nel 1997 in qualità di tester, con l’obiettivo di essere al via nella stagione successiva. Solamente problemi finanziari gli impedirono di coronare il suo sogno.

A questi 9 magnifici piloti un “IN BOCCA AL LUPO”.

Williams-Sauber, da outsider a comparse

Dopo un 2012 ricco di soddisfazioni concluso con il sesto e ottavo posto, Sauber e Williams si erano presentati al via della nuova stagione come i principali outsider dei top team. Dopo il primo terzo di campionato però si sono trasformati velocemente in semplici comparse.

Con alle spalle sette Gran Premi il bottino del team svizzero conta solamente 5 punticini e l’ottavo posto nel mondiale (grazie all’ottavo e decimo posto di Hulkenberg in Malesia e Cina)alle spalle di Force India (51), McLaren (37) e Toro Rosso (20). Nono posto e nessun punto invece per la scuderia inglese e per i suoi alfieri Maldonano e Bottas

Quando sei un team di seconda fascia che lotta sul filo dei decimi per la conquista dei punti è molto facile passare da una buona stagione, come il 2012, a prestazioni meno esaltanti” analizza Gian Carlo Minardi “A mio avviso il team di Hinwil ha pagato il passaggio in McLaren di Perez, non tanto in termini di prestazioni, ma sul piano finanziario. In aggiunta ha perso alcuni tecnici. Una serie di coincidenze che hanno portato la Sauber a lottare per le posizioni di ripiego.

La Williams invece sta attraversando una fase importante di riorganizzazione interna. Pertanto un anno sabatico è necessario prima di riconquistare un posto alla luce del sole. E’ stato scelto un pilota giovane come Bottas che in Canada ha fatto vedere una prestazione importante regalando al team la seconda posizione, ma ha ancora bisogno di tempo. Maldonando, anche se commette meno errori, non è ancora maturo al 100%. In aggiunta non so quanto possa essere di aiuto per lo sviluppo della macchina e la crescita del team. Le novità previste per la nuova stagione non aiutano certamente in questo senso, in quanto sarà difficile portare avanti contemporaneamente il progetto 2013 e 2014. Il nuovo anno è dietro l’angolo

A complicare la situazione anche la crescita importante di due scuderie come Force India e Toro Rosso “Il team indiano sta conservando con tutte le forze la quinta posizione nel mondiale mettendo in difficoltà la McLaren e la Toro Rosso ha dimostrato grande competitività sia in gara che qualifica andando con costanza a punti” analizza il manager faentino

WDW’98 e il gemellaggio Minardi-Ducati

Sul tracciato del Misano World Circuit – Marco Simoncelli –  è partita l’ottava edizione del World Ducati Week, il raduno internazionale della comunità Ducati. Nella passata stagione ben 65.000 appassionati hanno celebrato  la fede, la passione, l’amore per Ducati e per le mitiche “Rosse di Borgo Panigale”.

La prima edizione del WDW prese il via nel lontano 1998 e, in quell’occasione, ci fu un gemellaggio particolare, unico nella storia Ducati, proprio con il Minardi Team F1 di Gian Carlo Minardi “Ricordo ancora oggi con grande gioia l’affetto del popolo “ducatista” che aveva preso in simpatia la piccola Minardi. Un bellissimo connubio, rimasto unico nella storia, tra due costruttori distanti appena 50 km” ricorda Minardi “Una manifestazione che già allora aveva attirato tantissimi appassionati, arricchita da numerose esibizioni”

Insieme al pilota titolare Minardi, Esteban Tuero, anche i “fenomeni” che hanno reso grande la Ducati nel Mondo come Paolo Casol (n.1), Carl Fogarty (n.2), Pierfrancesco Chili (n.7), Troy Corser (n.11)

 

 

 

Campioni al microscopio

Il parterre degli ultimi mondiali di F1 è stato animato da diversi Campioni del Mondo e anche l’attuale stagione non è da meno,  con ben cinque iridati pronti a darsi battaglia con il coltello tra i denti sfruttando ogni minima occasione senza regalare niente a nessuno. Tolto Rosberg, tutte le vittorie 2013 sono targate da questi campioni, con tre sigilli da parte di Vettel, due di Alonso e una di Raikkonen. Questo rende l’idea di quanto competitiva e difficile sia una stagione di Formula 1.

Dei cinque campioni ben quattro occupano le prime quattro posizioni della classifica con al comando il tre volte campione Sebastian Vettel (132), seguito dal bi-campione Fernando Alonso (96), da Kimi Raikkonen (88) e Lewis Hamilton (77). Più staccato Jenson Button (25) con il decimo posto.

In questo momento Sebastian Vettel ha l’abilità e la fortuna di guidare la migliore macchina in assoluto. Ha ottimizzato tutti i punti. Fortuna, perché fin da subito è approdato in una reaalla Red Bull che stava facendo un cambiamento epocale sfruttando i cambi di regolamenti. Su questo fronte non è andato altrettanto bene a Fernando Alonso che, dopo le vittorie targate Renault, si è trasferito in casa McLaren dove si è scontrato con un ottimo Lewis Hamilton, prima di emigrare verso una Ferrari che aveva già vinto tutto e che stava chiudendo un ciclo. Ora insieme al team stanno lavorando per aprirne uno nuovo, cosa non facile visto il livello del Mondiale. Fernando per me rimane il miglior pilota anche se purtroppo ha raccolto molto meno di quanto meritato  a causa di scelte sbagliate o, comunque, gestite poco bene. In questa prima parte di stagione ha tirato fuori costantemente il 110% del suo potenziale. E’ stato abile a recuperare e risalire da posizioni poco favorevoli, come in Canada. Purtroppo però lo “zero” in Malesia potrà essere determinante così come i punti persi in Bahrein.

Lewis Hamilton ha avuto un primo anno micidiale riuscendo a mettere alla frusta il Campione del Mondo Alonso facendo vedere cose importanti e vincendo il titolo al secondo anno, quando era il pilota di punta della McLaren. Anche l’inglese ha certamente raccolto meno di quanto meritato perché è un pilota molto veloce, anche  in qualifica. Ha subito la discesa del suo ex team. In Mercedes si è trovato un compagno di squadra sottovalutato che ha nel suo DNA velocità e costanza. E’ cresciuto step-by-step facendo tutta la gavetta. L’inglese ha senza alcun dubbio il compagno di squadra più forte e tosto.

Per quanto riguarda Kimi Raikkonen è un pilota completamente rigenerato e, forse, anche più forte di quando vinse il mondiale nel 2008 al volante della “rossa”. Due anni lontano dal circus gli hanno fatto sicuramente bene e lo vedo anche più forte atleticamente. Ha tra le mani una vettura nata molto bene come la Lotus che ha portato costantemente in zona punti. Sarà sicuramente l’uomo mercato 2014.

Infine Jenson Button. Ha avuto l’abilità di dare una svolta alla sua carriera vincendo il titolo al volante della Brawn GP. La vittoria gli ha dato quella fiducia che gli mancava ma dei “cinque” rimane il più vulnerabile. Per vincere deve sfruttare certe situazioni, come il bagnato, anche se è molto bravo nella gestione delle gomme. E’ un onesto lavoratore e un buon professionista, ma anche con una macchina competitiva lo vedo più in difficoltà.

C’è Rookie e Rookie

Insieme agli idoli della Formula 1 già conosciuti la griglia di partenza 2013 ci ha presentato ben cinque volti nuovi, se così possiamo dire, perché sono tutti piloti che si sono messi in mostra nei campionati propedeutici più importanti.

Tre dei cinque debuttanti hanno trovato posto tra le due scuderia cenerentola, Marussia e Caterham con il francese Bianchi che sta vincendo la sfida tra i  suoi più diretti avversari, primo tra tutti il compagno Chilton, e il binomio Pic/Van der Garde. Il 24enne, portacolori anche del Ferrari Driver Academy, sta confermando di meritarsi il posto nonostante una vettura non certamente competitiva.

Williams e Sauber, i due team che stanno rispettando di meno le aspettative di inizio hanno, hanno affiancato a Pastor Maldonado e Nico Hulkenberg il finlandese Voltteri Bottas, proveniente dalla GP3, e il messicano Esteban Gutierrez. Proprio questi due ragazzi hanno interpretato al meglio l’inizio di stagione, aiutati certamente da una vettura più performante. Proprio nell’ultimo appuntamento a Motreal il finnico ha riportato la Williams nelle posizioni alte della classifica centrando un’importante seconda fila oltre a  chiudere diversi Gran Premi davanti al  proprio compagno di squadra.

Siamo solo all’inizio della stagione e i ragazzi dovranno dimostrare gara dopo gara di meritare il palcoscenico della Formula 1. Le scuderia dovranno essere in grado di aiutarli a crescere senza mettergli troppo pressione. Purtroppo, causa questi regolamenti ridicoli, i giovani arrivano nel mondiale con pochissima esperienza al volante di una F1. “Un pilota ha bisogno almeno di 5000 km prima di essere valutato” analizza Gian Carlo Minardi “Le prove libere del venerdì mattina per me sono determinanti per la crescita di un Pilota, in quanto danno la possibilità al ragazzo non soltanto di conoscere i tracciati, ma al tempo stesso di fare esperienza e km in pista  insieme ai Top Drivers” spiega il manager faentino

IL PUNTO di (quasi) metà stagione

Con il Gran Premio del Canada la Formula 1 è entrata nel secondo terzo di stagione. Team e piloti si avvicinano sempre di più al giro di boe e alla parte bollente della stagione che tradizionalmente segna uno spartiacque naturale tra i top team e le scuderie di seconda fascia che non dispongono delle risorse finanziarie e tecniche per proseguire lo sviluppo della monoposto lavorando al tempo stesso sul progetto 2014 che, come sappiamo, introdurrà numerose (e costose) novità.

Il campionato è ripartito da dove ci eravamo lasciati nel 2012 con una Red Bull al comando della classifica e una Ferrari che insegue, quest’anno  con qualche rimpianto, in quanto Fernando potrebbe avere più punti se non avesse fatto uno zero in Malesia e una prestazione opaca a Sakhir. La F138 si è dimostrata certamente performante nei long run, ma non ancora all’altezza dei principali avversari per quanto riguarda la qualifica.

Prestazioni altalenanti da parte della Mercedes che dopo Montecarlo ha dato un segnale importante, dimostrando di aver risolto in parte i gravi problemi di degrado che le avevano condizionato pesantemente la passata stagione. La scuderia delle Tre Stelle potrà essere certamente, per il futuro, un terzo incomodo. Per il primo terzo di campionato abbiamo avuto una Lotus in grande spolvero con un Raikkonen aggressivo e molto costante. Occupano la terza e quarta posizione nel mondiale piloti e costruttori, ma dovranno fare un grande sforzo a livello organizzativo, ma non so se le risorse economiche glielo permetteranno, per essere pronti  nel 2014. La prossima stagione presenterà numerose novità, prima tra tutto il motore Turbo, e pertanto si dovrà creare una forte collaborazione (non facile) tra costruttore e motorista.

Molto bene la Force India che si sta confermando, con il suo quinto posto davanti alla McLaren, outsider scomodo e difficile. Inizio certamente non facile proprio per la scuderia di Waking che sta attraversando un periodo di riorganizzazione interna e forse è già proiettata al 2015, quando tornerà un binomio importante come quello con la Honda.

Dopo Melbourne e Bahrein la Toro Rosso è riuscita a portarsi costantemente in zona punti conquistando l’attuale settimo posto nel mondiale, aiutata soprattutto da un grande Vergne che è tornato in lizza per un posto in Red Bull se, come è probabile, Webber prenderà altre strade a fine anno.

Stiamo parlando senza alcun dubbio di un campionato condizionato dall’interpretazione da parte dei Team delle gomme. La  situazione che si è venuta a creare per ottenere  maggiore spettacolo potrebbe anche non giovare all’ immagine della Pirelli, che quindi dovrà necessariamente intervenire tecnicamente . Quello che lascia maggiormente perplessi, in questa prima parte del Campionato, sono le differenze sostanziali di prestazioni tra i piloti  all’interno delle stesso team. A Silverstone i Team dovrebbero provare nuove gomme con costruzione della spalla diversa. Attendiamo quindi con curiosità queste prove per vedere se poi ci sarà l’unanimità dei Team per il cambiamento Tecnico.

Bhai Tech concede il TRIS. Ancora punti

Prosegue la striscia di risultati positivi per Bhai Tech Racing. Dopo i primi punti di Portimao seguiti dal doppio successo di classe targato Nurburgring la scuderia di Mestrino ha sfiorato a Jerez, teatro del quarto round dell’International GT Open, nuovamente il podio conquistando il quarto posto di classe (ottavo assoluto) nell’appuntamento domenicale con il duo italo-brasiliano Pantano/Suzuki, dopo aver firmato il miglior tempo di classe (terzo assoluto) nella qualifica con l’equipaggio #66 Van Der Drif/Razia.

Tra il caldo di Jerez il week end inizia sotto la migliore luce per la scuderia diretta dall’ing. Costa che durante le prove libere mette a frutto il lavoro svolto nella sessione di test, mostrando un buon ritmo con entrambi gli equipaggi e portando costantemente i due esemplari della McLaren MP4-12C nelle zone calde della classifica. Nel primo appuntamento gli alfieri Pantano/Suzuki e Van Der Drif/Razia confermano l’ottimo stato di salute del team italiano portando a termine un’entusiasmante rimonta. Scattati dalla nona fila dello schieramento i “Bhai Tech Boys” scalano la classifica mettendo insieme numerosi sorpassi passando sotto la bandiera a scacchi all’ottavo e nono posto finale. L’entusiasmo viene rovinato dalla direzione gara che penalizza le due vetture di 10 secondi per un’infrazione sugli hándicap.

Nell’appuntamento conclusivo Giorgio Pantano e Rafael Suzuki sono bravi a non commettere errori portando a termine una gara intelligente chiudendo nella top ten, regalando al team nuovi e preziosi punti in ottica campionato. Più sfortunati i compagni che vedono svanire tutto il lavoro a due giri dalla fine quando Razia insabbia la sua vettura “Per tutto il fine settimana il nostro passo è stato molto buono” commenta l’ing. Roberto Costa “Abbiamo messo a frutto il buon lavoro del test, anche se abbiamo raccolto meno di quanto meritato.  Il motore turbo ha sofferto in particolare modo le condizioni di Jerez, caratterizzate da alte temperature e dalla quota livello mare. In aggiunta, in seguito al doppio successo di Nurburgring, abbiamo dovuto scontare un handicap di 25’’ in entrambe le gare con i due equipaggi. Il bilanciamento della vettura si è dimostrato molto buono e abbiamo proseguito il nostro sviluppo. In gara-2 Giorgio ha guidato in modo intelligente e, quando si è trovato pista libera girando su ottimi riscontri cronometrici, abbiamo deciso di prolungare il suo stint prima di cedere il sedile a Rafael, che ha chiuso con il quarto posto di classe. Purtroppo un errore di valutazione di Razia ha vanificato il recupero di Van Der Drift. Ha voluto anticipare il sorpasso e purtroppo gli è andata male.” analizza il direttore tecnico

Le vetture sono in viaggio per far ritorno all’Advanced Vehicle Science Centre “Giovedì ci rimetteremo al lavoro per preparare il prossimo appuntamento sul tracciato di Silverstone”conclude Costa

Minardi a Vallelunga per Test Valutativo Formula Abarth

Dopo aver presso parte lo scorso fine settimana alla 56° Coppa Selva di Fasano, valevole per il Campionato Italiano Velocità Montagna, facendo da apripista al volante di una Ferrari e toccando con mano la passione degli italiani per il Motor Sport, Gian Carlo Minardi è volato sul tracciato di Vallelunga, in qualità di Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari, proseguendo così il suo sostegno ai giovani piloti.

Sul tracciato intitolato a Piero Taruffi di Campagnano è partito infatti il Test Valutativo Formula Abarth, varato dalla Scuola Federale ACI CSAI in collaborazione con Ferrari Driver Academy.  L’iniziativa rientra appieno nell’ambito del Progetto Giovani creato da ACI CSAI per la formazione dei nuovi talenti e conferma ancora una volta il grande sforzo della Federazione e della Ferrari Driver Academy, affiancate nel progetto, per la crescita dei giovani piloti di talento.

Quattro promettenti piloti, selezionati per essersi messi in evidenza nel corso della propria esperienza sportiva, chi nel karting, chi al volante di vetture da corsa, Francesco Iacovacci, Alessio Piccini, Gabriele Volpato e Cristopher Zani, scenderanno in pista a Vallelunga al volante della Formula ACI-CSAI  Abarth.

Il programma di formazione prevede il primo giorno delle sessioni al simulatore di guida, prove psico-attitudinali, attività in palestra, e la realizzazione del posto guida personalizzato.

Il secondo giorno, venerdì 14 giugno, i quattro partecipanti scenderanno in pista con le vetture Formula Abarth sotto l’attento sguardo degli istruttori della Scuola Federale ACI CSAI e lo staff della Ferrari Driver Academy.

Bhai Tech vola a Jerez per il giro di boa del GT Open

Dopo aver colorato le copertine grazie ad un dominio incontrastato in classe GTS sul tracciato del Nurburgring – doppietta in entrambe le gare – Bhai Tech è pronta a tornare in pista questo fine settimana sul tracciato di Jerez de la Frontera.

La pista spagnola farà da sfondo al quarto (di otto)  appuntamento dell’International GT Open e i quattro alfieri dell’Advanced Vehicle Science Centre Giorgio Pantano, Rafael Suzuki, Chris Van Der Drif e Luiz Razia sono pronti a calarsi nell’abitacolo delle loro McLaren MP4 12C per difendere la leadership di “classe” conquistata proprio in terra tedesca e proseguire la striscia positiva di risultati.

Lo scorso sabato lo staff diretto dall’ing. Costa ha avuto un primo assaggio della pista Andalusa prendendo parte ad una sessione di test di tre ore “Abbiamo lavorato a 360° sulla macchina oltre ad iniziare il lavoro di messa a punto e cercare di ottimizzare la curva di massima potenza. Purtroppo le temperature non erano così calde come si prospettano per questo fine settimana” Per il week end, che chiuderà la prima metà di campionato, saranno infatti attese temperature molto alte “La pista di Jerez è molto selettiva sia per i piloti che per le gomme” analizza il direttore tecnico “La temperatura dell’asfalto arriverà a toccare i 50°C contribuendo così ad aumentare il degrado delle gomme. I piloti dovranno essere molto attenti cercando di avere un ritmo in gara costante con un uso preciso dei pneumatici” conclude Costa

Le 29 vetture saranno in pista fin dalla giornata di venerdì con un’ora di test privato seguito dalle due sessioni di prove libere da 60’ ciascuna in preparazione dei due turni di qualifica da 15’ ciascuno, in programma sabato alle 9.00 e 11.50, che determineranno lo schieramento di gara-1 e gara-2. Alle ore 16.00 di sabato pomeriggio prenderà il via la prima gara da 70’ mentre l’appuntamento conclusivo da 50’ scatterà domenica alle 12.00

Gp Canada – Up & Down

Archiviato il Gran Premio del Canada, ecco le pagelle di Gian Carlo Minardi

Sebastin Vettel 9 – Non c’è bisogna di aggiungere niente, tranne che senza i due errorini in gara sarebbe stato un week end da 10

Fernando Alonso 8.5 – non si è demoralizzato dopo una qualifica non positiva conducendo una gara costantemente all’attacco facendo segnare ottimi riscontri cronometrici.

Lewis Hamilton 8 – molto bravo sia in qualifica che in gara. Nonostante fosse in difficoltà con le gomme ha dato da filo da torcere a Fernando sia prima che dopo il sorpasso del ferrari. Tre campioni del mondo sul podio significa che hanno lottato per farci divertire

Jean-Eric Vergne 8 – è stato bravissimo a portare la sua Toro Rosso in Top6, una posizione che giudico molto prestigiosa visto che un tempo significava il limite per la zona punti e lottare con i migliori. Molto competitivo sia in qualifica che in gara e con tutte le mescole senza commettere errori.

Paul di Resta 7 – si merita questo bel voto per la sua determinazione, da condividere anche con il suo team che si conferma davanti alla McLaren in classifica.

Felipe Massa 7– – Nonostante l’errore grave in qualifica per un pilota con la sua esperienza, ha fatto una gara all’attacco recuperando diverse posizioni. Dopo gli incidenti di Montecarlo bisogna anche capirlo. Ha portato punti importanti alla Ferrari in ottica mondiale

Valtteri Bottas 7 – ottima la sua qualifica e sta mettendo in difficoltà un Maldonado insufficiente

Nico  Rosberg 6.5 – dopo la vittoria di Monaco ci potevamo aspettare qualcosa in più. Rispetto al suo compagno di squadra ha sofferto maggiormente il degrado delle Pirelli

Insufficienti invece Webber, Maldonado e Raikkonen. Il finlandese si esalta quando ha tra le mani una vettura competitiva, mentre nei momenti più difficili si addormenta