Gp Canada – IL PUNTO

Come spesso è capitato in questa stagione abbiamo vissuto un week end a due facce per la Ferrari e ad unica linea per la Red Bull. Ancora una volta il risultato è stato deciso dal tempo e dalla basse temperature, e di conseguenza, dalle gomme.

Un sabato che potremmo definire molto difficile per la Ferrari ed eccezionale per la Red Bull, soprattutto con Vettel che ha costruito proprio con la qualifica il successo della domenica. Ha fatto la lepre prendendo subito un buon margine. Si sono dimostrati molto bravi a ribaltare le situazioni difficili, ma altrettanto fortunati perché nonostante la toccata contro il muro di Sebastian e il “lungo”, la vettura non ha riportato nessun tipo di danno. I due errori sono un segnale che anche il tedesco non è immune dalle sbavature.

Molto bravo Fernando Alonso che ancora una volta, come se ne avesse bisogno, ha dimostrato di essere un cavallo vincente conducendo una gara costantemente all’attacco. Il secondo posto vale quanto una vittoria. Rimane il rammarico per il troppo tempo perso dietro Rosberg e Webber. Positiva anche la prestazione di Felipe Massa. Dopo il brutto incidente in cui ha compromesso le qualifiche è stato autore di una buona corsa, recuperando diverse posizioni e girando su ottimi riscontri portando alla Ferrari punti importanti in ottica mondiale.

La Mercedes ha dimostrato di aver risolto i suoi problemi con le gomme chiudendo al terzo posto con Hamilton, dopo una bella lotta con il ferrarista. Potranno essere gli arbitri del mondiale. Tra i quattro team, la Lotus potrebbe essere quella meno pericolosa, in quanto dubito che potranno proseguire lo sviluppo della monoposto, nata molto bene, fino a fine campionato. Mi auguro che la prestazione di domenica non sia un primo campanello. Credo abbiano pagato le basse temperature della pista in quanto 28°C della pista sono pochi per loro. Nonostante questo Kimi ha proseguito la sua striscia positiva entrando nuovamente nella zona punti, diversamente dal suo compagno.

Da applausi la prestazioni di Vergne e della Toro Rosso. Non sono entrati solamente nella zona punti, ma hanno conquistato la Top 6 lottando ad armi pari con i top team. Nella storia della F1 la Top 6 era la linea che delimitava la zona punti mentre oggi, per fortuna di team e piloti, questa forbice è stata allargata. Oggi parliamo di un settimo/ottavo posto come un risultato importante, mentre negli anni passati era considerato di secondo piano. Proprio per questo quando un pilota legato ad un team di seconda fascia conquista la quinta posizione, lo considero ancora di più un risultato importante. Quella di domenica per la scuderia di Faenza è stato il migliori risultato dopo la vittoria di Monza e dimostra di avere intrapreso una strada interessante, supportata anche da un buon momento di competitività dei suoi alfieri.

La Force India si conferma un ottimo outsider consolidando la quinta posizione, davanti ad una McLaren che è rimasta fuori dalla zona punti.

Tra tre settimane si tornerà in Europa sui circuiti storici e i team avranno due settimane piene di lavoro per mettere a punto ulteriori aggiornamenti.

Minardi “Si ai test, ma con un rookie”

Finalmente. Ci è voluto uno scandalo come quello Pirelli-Mercedes-FIA per tornare a parlare e riaprire i test durante una stagione di Formula 1. Stando alle indiscrezione nel 2014 si potranno svolgere sui circuiti europei quattro sessioni da due giorni ciascuna.

Non posso che essere soddisfatto di questa scelta. A mio avviso però, come sostengo da anni ormai, sarebbe giusto organizzarli in modo che ogni team si presenti in pista con un pilota titolare affiancato da un rookie” analizza Gian Carlo Minardi che, dopo aver lavorato e lanciato in F1 tantissimi giovani campioni, continua a porre l’attenzione sui piloti del domani, vera linfa del Motor Sport.

Dopo tutto il polverone sollevato era inevitabile, ma era anche paradossale pensare di ridurre le spese tagliando sulle prove, dirottando così la ricerca verso altri settori come simulatore, prove indoor e galleria del vento. E’ da anni che lo sostengo e finalmente ci siamo. La Formula 1 deve certamente stare attenta ai costi, fare limitazioni, ma non proibire” conclude il manager faentino e attuale supervisore della Scuola Federale “Vediamo cosa succederà nelle prossime settimane”

Gp Canada – Presentazione

Dopo il ritorno in Europa la Formula 1 si appresta a salutare il vecchio continente per un week end ed atterrare in Canada, dopo un Montecarlo ricco di polemiche e strascichi extra pista. Diversamente da quanto annunciato nelle settimane scorse anche a Montreal la Pirelli porterà la gomme usate fino ad oggi. Solo durante le prove libere 1 i team avranno modo di assaggiare le gomme con la nuova carcassa che potranno debuttare a Silverstone.

Per il fine settimana canadese team e piloti avranno a disposizione le mescole Medium e SuperSoft. Tra le due mescole c’è una grande differenza di usura e chi saprà gestire al meglio le SuperSoft, che saranno usate anche in Q3, avrà certamente un vantaggio. Sarà un gran premio interessante e non facile in quanto è un misto tra cittadino e permanente con insidie che si nascondono dietro ogni curva. C’è un lunghissimo rettilineo dove si potrà attivare il DRS (anche se per un tratto più breve) che immette sull’ultima, e famosa, chicane contraddistinta dal “muro dei campioni”. I freni avranno un ruolo molto importante in quanto si parte con un carico maggiore di benzina a causa del consumo più elevato che nei normali circuiti. Il meteo potrà essere una variabile in più, soggetta dai venti del nord che possono far variare velocemente le condizioni.

Ci apprestiamo ad entrare nella parte calda della stagione con una Red Bull in testa, pur non avendo dimostrato un dominio assoluto, e una Mercedes che dovrà confermare quanto di buono fatto vedere tra le stradine del Principato. In tal caso il campionato avrà acquisito un cliente scomodo. La Ferrari con le Medium ha dimostrato di trovarsi a suo agio, mentre non ha ancora ottimizzato le SuperSoft. Dovrà iniziare il recupero portando via punti importanti a Vettel.

Naturalmente non dobbiamo dimenticarci della Lotus che sta vivendo di rendita grazie ad un progetto nato molto bene, con una vettura che ha sfrutta molto bene tutti i tipi di gomme ottimizzando la prestazione sul giro. Vista la difficile situazione economica sarà difficile che possa tenere il ritmo dei top fin qui lavorando contemporaneamente sullo sviluppo 2013 e progetto 2014.

Pensando al mio passato ho certamente qualche rammarico legato al Gp del Canada. Non siamo mai entrati nella zona punti (top 6) ma su 20 edizioni ben dieci volte abbiamo conquistato l’importante traguardo della Top Ten con prestazioni importanti con Martini, Fisichella, Badoer, Fittipaldi, Marques, Verstappen e Baumgartner nel 2004. In un gran premio così difficile portare la macchina in una zona calda come la top ten era certamente un risultato positivo per un team di seconda fascia. Purtroppo però allora prendevano punti solo i primi sei.

 

Orari GP CANADA

Venerdì 7 giugno
16:00-17:30, Prove libere 1 
20:00 – 21:30, Prove libere 2

Sabato 8 giugno
16:00 – 17:00, Prove libere 3
19:00 – 20.00, Qualifiche 

Domenica 9 giugno
20:00, Gara

Bhai Tech Racing, trionfo di classe al Nurburgring

Impeccabile prestazione per Bhai Tech Racing che sul tracciato del Nurburgring detta il suo passo nella classe GTS conquistando una splendida doppietta. La scuderia con sede nell’avvenieristica factory di Mestrino (PD) diretta dall’ing. Roberto Costa ha messo insieme un week end vicino alla perfezione, portando entrambe le McLaren MP4 12C di Pantano/Suzuki e Van Der Drift/Razia al primo e secondo posto di classe nelle due gare che hanno colorato il terzo round dell’International GT Open

Una fitta nebbia e basse temperature avevano dato il benvenuto a team e piloti costringendo gli organizzatori a cambiare in corsa il programma, facendo svolgere consecutivamente le due sessioni di qualifica da 15min ciascuna. Dalla difficile situazione meteo si mettono però in evidenza le due vetture dell’Advanced Vehicle Science Centre che conquistano con Van der Drift la prima pole stagionale di classe (terzo assoluto) grazie ad un crono di 1’59’’436 e il decimo posto di Suzuki. Nel secondo turno è il padovano Giorgio Pantano a vincere la sfida interna segnando il secondo miglior crono (quinto assoluto) davanti all’amico brasiliano Razia (quinto di classe e ottavo assoluto).

Nelle due gare, corse entrambe su pista asciutta, i quattro alfieri si spartiscono in modo equo il primo e secondo gradino del podio, e il quarto posto assoluto. Al termine dei 70’ della corsa di sabato pomeriggio l’equipaggio #66 neozelandese/brasiliano sfiora il podio chiudendo al quarto posto assoluto davanti al binomio italo brasiliano, che vale però la prima doppietta di classe. Nell’appuntamento domenicale è il duo Pantano/Suzuki a salire sul gradino più alto seguiti dai compagni, chiudendo rispettivamente al quarto e sesto posto assoluti.

E’ stato un week end fantastico per i risultati ottenuti, ma anche molto intenso in quanto i tempi sono stati veramente stretti. Tra i due turni di qualifica e la prima gara è passata appena un’ora. Pertanto devo fare i complimenti a tutto lo staff e ai nostri piloti che sono stati fantastici” analizza il direttore tecnico Roberto Costa “Nelle due gare abbiamo avuto un buon passo anche se le basse temperature della pista ci hanno aiutato. Ci siamo confrontati anche con una realtà completamente nuova per noi, come l’handicap da scontare in gara-2. Conoscendo molto bene il nostro passo siamo riusciti a gestirlo nel migliore dei modi.”

Il lavoro di sviluppo nella factory ha dato i suoi frutti e la strada intrapresa dalla scuderia è certamente quella giusta “Il lavoro svolto nella nostra sede tra Portimao e questo week end è stato fondamentale. Ora però continueremo lo sviluppo a 360° in quanto dobbiamo migliorare in tutti i settori. Per questo sabato 8 saremo nuovamente in pista a Jerez per una sessione di prove di tre ore in preparazione non soltanto della prossima trasferta (che si correrà proprio sul tracciato spagnolo), ma anche dei prossimi appuntamenti” commenta l’ing. brasiliano “Questi successi saranno di grande stimolo per continuare il lavoro e fare sempre meglio” conclude Costa

Il punto sui motori 2014

Per la Formula 1 sono stati giorni intensi, non soltanto per il caso test Pirelli-Mercedes che ha monopolizzato l’attenzione e le pagine dei giornali, ma anche per gli accordi legati alla fornitura dei nuovi propulsori turbo che dalla prossima stagione saranno il cuore pulsante della F1.

Ad oggi tutti gli undici team hanno firmato un accordo con Ferrari, Mercedes e Renault che hanno così completato il mosaico “Con la scelta di Mercedes di fornire anche la Williams, insieme a McLaren (fino a fine 2014) e Force India il parco team è stato coperto al 100%” analizza Gian Carlo Minardi “Questa scelta ha l’impressione di essere uno sbarramento per evitare l’ingresso di nuove case costruttrici ,anche se la parola fine è ancora lontana in quanto sappiamo molto bene che Porsche e Toyota sono molto avanti nella progettazione della nuova unità. In aggiunta anche Ford e BMW stanno pensando al circus

Le case costruttrici tornano quindi a guardare alla F1 “Il futuro dell’automobilismo di serie  è rivolto al KERS, turbo e  alla parte elettronica. Aspetti su cui i costruttori stanno già investendo. Pertanto fornire il proprio propulsore gratis o dietro il pagamento di un piccolo rimborso di spese potrebbe creare un valore aggiunto in termini di comunicazione e immagine. Bisogna tenere in considerazione anche che diversi team sono in difficoltà economica e la mancanza di sponsor, animali sempre più in via di estinzione, non aiuta in questo passaggio di generazione che porterà ad un aumento inevitabile dei costi. Si passa dai 6-8 milioni a circa 18-21 milioni per il turbo. Proprio per questo aspetto” conclude il manager faentino “potrebbero esserci delle novità in futuro e chi vorrà entrare dovrà dare una grande prova di forza. Si potrebbero aprire nuovi scenari interessanti”

Minardi “Raikkonen in direzione McLaren”

Il gran premio di Monaco ci ha regalato diversi spunti e sono tornati ad accendersi i riflettori su Romain Grosjean e sulla sua guida troppo irruente, che già nella passata stagione era stata pesantemente criticata dagli addetti ai lavori. La foga del driver svizzero, con passaporto francese, ad oggi non si è tradotta in risultati e punti per il suo team che, dei 112 totali conquistati tra l’Australia e il Principato, solo 26 sono attribuibili al 27enne.

Attraverso le colonne di www.minardi.it Gian Carlo Minardi commenta la difficile situazione economica della Lotus e il brutto week end di Grosjean a Monaco “A Montecarlo è stato coinvolto in un week end catastrofico. L’incidente con Ricciardo è sicuramente il più grave e imperdonabile. E’il risultato di una mancata valutazione. Il ragazzo inizia ad avere alle spalle un consistente numero di gran premi e certi errori non sono più ammessi” analizza Gian Carlo Minardi “Indubbiamente se fossi nel team Lotus inizierei a pensare anche in ottica futura, visto che la scuderia non naviga in acque semplici dal punto di vista economico. I punti in ottica mondiale che vengono a mancare hanno un peso notevole, in quanto a fine anno si traduco in minor entrate. Devono certamente salvaguardare il bilancio 2013 pensando anche al prossimo anno. Spero che venga data una chance a Valsecchi”

In difficile momento del team Lotus potrà tradursi anche in un cambio di casacca per Raikkonen, in direzione McLaren “In questa situazione difficilmente riusciranno a tenere Kimi, che al momento sta temporeggiando. Non mi stupirei se pensasse di tornare in McLaren” Il manager faentino indica anche le sue motivazioni di questo passaggio, Waking e non Milton. “In McLaren ci sono segnali di un Button interessato a fare un anno sabbatico se non cambiare addirittura vita. In Red Bull difficilmente Vettel accetterebbe il finlandese che potrebbe destabilizzare i valori in campo. Kimi è un pilota vincente ma difficile da gestire

[Immagine: Sutton-images.com]