Gian Carlo Minardi “I test di Silverstone la chiave per Ferrari”

Spa-Francorchamps ci ha consegnato una Ferrari in grande spolvero con un Fernando Alonso che ha scaricato sull’asfalto delle Ardenne tutta la sua grinta e tensione accumulata nelle settimane precedenti, dimostrando con i fatti il suo valore.

Il distacco con la Red Bull è importante (46 punti), ma la strada intrapresa a Maranello è certamente incoraggiante. I test di Silverstone possono essere letti come la chiave di volta, come ci spiega Gian Carlo Minardi “Mi auguro che le prestazioni di Spa siano confermate anche a Monza. Domenica scorsa abbiamo avuto una conferma realistica delle gerarchie nel Mondiale, con una Red Bull davanti a tutti e una Ferrari lanciata alla rincorsa. I test di Silverstone portati avanti dal rookie Rigon hanno dimostrato l’importanza delle prove per un team di Formula 1. Nei tre giorni inglesi sono stati messi in ordine i numerosi dati raccolti dai tre reparti principali: pista, simulatore e galleria del vento.

Monza e Singapore saranno determinanti per stabilire i valori in campo e gli obiettivi stagionali “La Ferrari è chiamata a fare un ulteriore sforzo in quanto è arrivato il momento di limare il distacco con gli avversari principali. Il pubblico italiano potrebbe essere il jolly per aiutare tutto il team a dare sempre il massimo. In Belgio sono tornati ad essere la seconda forza del mondiale anche se nel mondiale costruttori sono ancora dietro a Red Bull e Mercedes.  A questo punto serve il contributo di Massa” conclude Minardi

Minardi “Riportiamo gli appassionati in autodromo”

Questo fine settimana sul tracciato Enzo e Dino Ferrari di Imola i Campionati Italiani  di Velocità torneranno ad accendere i propulsori, entrando così nella seconda parte di stagione.

Un finale di stagione che si preannuncia infuocato e intenso non soltanto per i risultati sempre incerti fino agli ultimi minuti di gare, ma anche per un calo nelle partecipazioni come annuncia Gian Carlo Minardi “Incomincia una seconda parte calda perché la realtà econimica-finanziaria del sistema Italia è estremamente seria. Abbiamo diverse defezioni con team in difficoltà a proseguire la stagione. E’ un vero peccato perché abbiamo Campionati molto validi sia sul fronte GT che “monoposto”. La Formula ACI CSAI Abarth si è dimostrata una Formula addestrativa e qualitativa

Il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI lancia un invito molto importante a tutti gli appassionati ponendo l’attenzione su un argomento altamente attuale “Faccio appello a tutto il pubblico Emiliano e Romagnolo affinchè questo fine settimana affolli gli spalti di Imola per vivere una giornata di sport e divertimento. I nostri piloti hanno bisogno anche del supporto degli appassionati per cercare di affrontare un momento difficile per uno sport che vive di denaro

Diversamente da quanto succede negli altri Paesi (e ad esclusione di eventi legati a MotoGP e Formula 1) le tribune dei nostri autodromi rimangono prevalentemente vuote in quanto manca la cultura di assistere ai campionato propedeutici “Per storicità l’italiano segue solo il Top, pensando così di essere un vero appassionato di moto e auto. In realtà per arrivare al vertice bisogna seguire tutte le categorie, come succede in Inghilterra. In questo modo possiamo imparare a conoscere un pilota, o un team, e il suo valore” sprona il manager faentino “Per gli inglesi andare in autodromo la domenica equivale ad una scampagnata, un’occasione per passare una giornata in famiglia. Se vogliamo rilanciare il Motor Sport dobbiamo partire anche da questo, cercando di informare e invogliare i fans ad oltrepassare i cancelli dei nostri autodromi. Far capire che dietro alla Formula 1 esistono diverse realtà altrettanto interessanti e spettacolari dove le bagarre e i sorpassi non mancano”

Non sottovalutiamo anche due aspetti altrettanto importanti “Portare più persone in autodromo vuol dire rendere più appetibile per uno sponsor il campionato che non avrebbe solamente la visibilità derivante dalle dirette TV; un calo nel numero di partecipanti metterebbe in difficoltà gli autodromi stessi nella chiusura dei budgets stagionali. Di conseguenza è necessario fare un Punto e a Capo per trovare una soluzione cambiando il sistema”

Oggigiorno il Motor Sport è oggetto di importanti cambiamenti a seguito della nuova strategia FIA legata al rilascio delle Licenze Internazionali con la nascita della nuova Formula 4 “Si sta tornando all’antico, ovvero quando si proseguiva per meriti sportivi. In Italia, come Federazione, abbiamo deciso di sposare il progetto FIA cercando di entrare nella F.4, il primo step dopo il kart. Speriamo di avere l’abilità e la capacità di far esplodere questa nuova categoria, una novità nella coreografia mondiale. Con la F.4 vogliamo continuare al tradizione italiana del kart offrendo un buon prodotto ad un prezzo appetibile per tutti. Così facendo eviteremo di perdere i ragazzi nati e cresciuti nel kart. Ci aspettano settimane calde e decisioni importanti che dovranno rilanciare il nostro sport” conclude Minardi

Gp Belgio – IL PAGELLONE

Archiviato un Gran Premio tirato sullo sfondo delle Ardenne vinto da Sebastian Vettel davanti ad un indiavolato Fernando Alonso e al poleman Lewis Hamilton, andiamo a dare qualche voto insieme a Gian Carlo Minardi

Sebastian Vettel 9.5 – Il mezzo punto che manca al “voto tondo” è dovuto solamente alla pole, che si è fatto sfuggire in favore di Hamilton. Per il resto è stato perfetto. E’ supportato da una vettura che difficilmente sarà battibile, ma ha messo sicuramente del suo. Il confronto con Webber è notevole. Ancora una volta ha fatto la differenza

Fernando Alonso 9 – Ha fatto una gara perfetta, ma l’errore commesso in qualifica e, soprattutto, il nervosismo che sta creando all’interno del team con i suoi atteggiamenti lo penalizzano. In questo momento della stagione non c’è bisogno di un Alonso con il muso lungo, soprattutto dopo una gara come quella di domenica. Questi atteggiamenti non sono confacenti con il mio modo di pensare alle corse. Certamente non deve dimostrare niente a nessuno, ma preferisco i risultati in pista alle parole.

Lewis Hamilton 8.5 – Ha fatto un capolavoro in qualifica passando dalle stalle alle stelle. Nel Q3 ha giocato il Jolly. Bravi sia lui che Vettel riuscendo a fare un giro in più. In gara ha sofferto i problemi della macchina

Nico Rosberg 8 – Ha fatto quello che doveva, ovvero portare punti pesanti al team, contribuendo a consolidare il secondo posto nel mondiale. Al via è stato alle spalle di Hamilton girando su ottimi riscontri. Anche lui ha sofferto i problemi della macchina

Mark Webber  5 – Ha già la testa in vacanza. Lo vedo meno aggressivo e determinato rispetto alle passato o all’inizio della sua carriera in F1. Si sta avvicinando alla conclusione della sua avventura in F1, anche se sinceramente non condivido questo tipo di annunci già a inizio stagione. Forse inconsciamente, è meno concentrato. Non da il 100%

Jenson Button 7 – Ancora una volta ha sfruttato bene le gomme dure giocando una carta importante insieme al team come strategia. E’ un campione del mondo e ha ottimizzato al meglio le risorse del team

Felipe  Massa   6 – Un voto di incoraggiamento. Bisognerebbe sapere quanto è stato condizionato dai problemi tecnici. Molto bravo nel sorpasso su Grosjean, ma il confronto con il compagno rimane impari.

Romain Grosjean 6.5 – Condizionato forse dalla passata stagione. Porta comunque a casa punti in un week end poco felice per la sua Lotus.

Adrian Sutil 7 – In un momento in cui è sempre più difficile entrare nella Top 10 regala alla Force India punti preziosi grazie ad una prestazione buona.

Daniel Ricciardo 8 – Autore di una gara eccezionale supportato da una Toro Rosso competitiva. Non ha commesso errori. Ottimo il sorpasso su un Perez non sempre corretto. Sta facendo vedere cose egregie e merita il posto in Red Bull

Kimi Raikkonen 7 – Era in evidente difficoltà con il freno anteriore sinistro. Gestire queste importanti difficoltà conquistando posizione, significa che non stiamo parlando di un campione del Mondo a caso. Solo all’ultimo si è arreso e per questo va premiato

Gp Belgio – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un gran premio tirato con tre Campioni del Mondo sul podio, con un grandissimo Fernando Alonso. E’ l’Alonso che tutti vogliamo vedere, che parla con i fatti e i risultati in pista e non attraverso i microfoni. Deve dimostrare costantemente attraverso i risultati tutto il suo talento, anche se si trova a lottare contro una macchina invincibile come la Red Bull. Lo spagnolo è stato bravissimo nei primi passaggi, sfruttando al 100% il potenziale a sua disposizione conquistando un risultato certamente insperato fino a sabato sera, rimediando agli errori suoi e del muretto commessi in qualifica.

Certamente anche senza il testacoda del sabato il risultato di oggi non sarebbe cambiato, anche se così facendo ci ha fatto divertire di più. Questo secondo posto è un risultato positivo anche in ottica campionato visto che si è riportato davanti ad Hamilton. al secondo posto. Purtroppo il gap con Vettel non è diminuito, ma mancano ancora otto gran premi e tutto può succedere.

I 17 sec di distacco dello spagnolo su Vettel, rispetto agli oltre 50” di Massa,  sono la chiara dimostrazione di come, anche nella Formula 1 moderna, il pilota possa fare la differenza sui tracciati tecnici come Spa. Ci ha messo del suo per inserire la F138 tra il tedesco e l’inglese della Mercedes. Questo risultato  deve restituire un pizzico di serenità in casa Maranello. Mi piacerebbe vedere un Fernando meno scuro in volto, soprattutto dopo una prova come quella di oggi. Non deve contribuire ad alimentare le tensioni.

La Mercedes aveva iniziato il week end in sordina, per poi conquistare una bellissima pole con Hamilton che aveva fatto sperare in un qualcosa in più per la domenica. Restano comunque in lotta per il titolo e sono al secondo posto nel mondiale costruttori. Assisteremo fino alla fine ad una bellissima rincorsa su Vettel, anche se diventa importante non perdere più punti. Sarà una lotta contro degli extra-terresti come Vettel e Red Bull.

Sul fronte Lotus, Grosjean ha occupato la sua posizione sorpassato sul finale da Massa che si era svegliato. Purtroppo con Raikkonen hanno sofferto fin dai primi giri ad un problema al freno anteriore che lo ha portato al ritiro dopo ben 27 risultati positivi. E’ certamente un record importante anche se si è interrotto nel momento meno opportuno. Avrebbe potuto portare a casa punti importati in ottica campionato. Il posto lasciato libero dal finlandese è stato conquistato da un ottimo Ricciardo che ha avuto la meglio su Perez, portando in Toro Rosso un punto “pesante”.

Grazie al sesto posto di Button la McLaren sopravanza la Force India (oggi al nono posto con Sutil) tra i costruttori, portandosi in quinta posizione. Proprio l’inglese è ancora senza contratto per la stagione 2014 anche se aveva dichiarato ad un giornale inglese di pensare ad un anno sabbatico. L’ago della bilancia per il Mercato Piloti sarà comunque la Ferrari. Fino a quando il team di Maranello non sistemerà il “tassello pilota” difficilmente assisteremo a nuovi annunci. Per la McLaren il 2014 sarà una stagione di transizione, in attesa di indossare nel 2015 i motori turbo Honda. Raikkonen e Button, due campioni del mondo, hanno certamente la possibilità di restare in due team competiti come Lotus e McLaren, ma anche loro aspetteranno la decisione Ferrari.

Ora ci prepariamo a Monza e il risultato della Ferrari potrebbe essere un ottimo spot per portare i tifosi in autodromo a sostenere e tifare Ferrari. Si andrà a Monza con l’obiettivo di conquistare la vittoria, visto che dovrebbe essere un circuito meno favorevole alla Red Bull

Gp Belgio – PRESENTAZIONE

Archiviati i primi 10 appuntamenti e le vacanze estive, la Formula 1 è pronta a riaccendere i suoi propulsori e sbarcare su un circuito tanto storico quanto spettacolare come Spa-Francorchamps. I sali-scendi delle Ardenne sono un po’ la laurea dei piloti poichè vincere a Spa, soprattutto come una macchina inferiore, vuol dire entrare nel taccuino dei team manager.

Essendo alla fine di un ciclo tecnico difficilmente assisteremo a colpi di scena, anche se la prima curva (come a Monza) rappresenta l’incognita più grande in quanto può coinvolgere i piloti delle prime cinque fila. Oggi abbiamo certamente la capoclasse Red Bull seguita da una Mercedes in grande spolvero, con la speranza che la Ferrari possa tornare quella di inizio stagione. La Lotus potrebbe essere distratta dai problemi finanziari anche se cercherà di supportare al meglio Kimi. Lottare per il terzo posto nel mondiale costruttori e restare in scia per il titolo piloti rappresenta certamente un valore aggiunto in ottica sponsorizzazioni e trattative piloti 2014, oltre che per i diritti televisivi.

Uscire da Spa e Monza con due risultati positivi significherebbe continuare a lottare per gli obiettivi di inizio stagione. Diversamente si rischia di dover rivedere le strategie aziendali. Nelle ultime gare abbiamo visto quanto sia diventato difficile entrare nella zona punti per i team di seconda fascia. Ormai la top ten è una fascia occupata, salvo debacle, dai primi cinque team. Pertanto sarà molto difficile per la Force India resistere agli attacchi di una McLaren in crescita. Il sesto posto rappresenterebbe comunque un ottimo traguardo considerando anche che la Toro Rosso (settima) ha solamente 24 punti. Situazione più difficile per Sauber e Williams, fanalino di coda con 7 e 1 punto. Se la Williams può ancora racimolare qualche soddisfazione, per Sauber la preoccupazione principale sarà la sopravvivenza. Detto questo non vedo problemi derivanti da Marussia e Caterham e, pertanto, i diritti televisivi saranno assicurati.

Gian Carlo Minardi “Impensabile cambiare le Pirelli”

Anche se manca ancora l’ufficializzazione certamente la Pirelli sarà il fornitore unico anche per la prossima stagione. Un cambiamento tecnico a questo punto della stagione è impensabile, così come pensare di cambiare la dimensione delle ruote posteriori per aumentare la superficie di atrito in virtù dell’ingresso dei V6 Turbo.

Difficile prevedere un cambiamento tecnico a questo punto della stagione. Il progetto delle monoposto 2014 sicuramente è già molto avanti. Molti team saranno già all’80% della progettazione. Apportare delle modifiche ad un componente così importante come le gomme comporterebbe quasi certamente buttare via tutto il lavoro svolto fino ad oggi” analizza Gian Carlo Minardi

Aspetti come lo schiacciamento della gomma, l’oscillazione sulle spalle e l’altezza da terra sono elementi chiave nella definizione di un progetto. In questa stagione abbiamo visto come il passaggio dalle mescole 2012 alle 2013 e il ritorno alla “spalla 2012” possa fare la differenza a casa di qualcuno” conclude il manager faentino “Pertanto non vedo alternative e credo che manchi solo la comunicazione ufficiale

Per uno dei circuiti più veloci in calendario, come Spa-Francorchamps, il costruttore italiano porterà le due mescole più dure del suo range F1: il P Zero Orange hard e il P Zero White medium.

“Spa non è solo un circuito mitico, ma rappresenta anche una delle sfide più grandi per le nostre gomme, principalmente a causa degli elevati carichi di energia che si scaricano sulle coperture, sia in verticale – si pensi alle grandi compressioni come nell’Eau Rouge – sia in laterale, in curve veloci come a Blanchimon” analizza Paul Hembery “Spesso gli pneumatici sono soggetti a forze che agiscono contemporaneamente in direzioni diverse, e questo aumenta ulteriormente il loro impegno. Quindi, gestire al meglio le gomme è molto importante, in particolare su un giro così lungo. Questo significa che ci sarà spazio per una varietà molto ampia di strategie che, tuttavia, dovranno essere molto flessibili poichè le condizioni meteo potrebbero cambiare in modo repentino. Come visto molte volte in passato, un utilizzo accorto delle coperture wet e intermedie ha rappresentato la chiave del successo su questo circuito. Entrambi i nostri pneumatici da bagnato hanno dato prova di ottime prestazioni nelle gare precedenti: in particolare, la gomma intermedia ha dimostrato di adattarsi molto bene anche in condizioni quasi asciutte. Su questo circuito le opportunità di sorpasso sono molte e il mix di prestazioni e durata offerto dai nostri pneumatici permetterà di ottimizzarle” conclude il Direttore Motorsport Pirelli

Gian Carlo Minardi “Sirotkin? Bravo ma giovane”

Continuano a farsi sempre più forti le voci che vorrebbero Sergey Sirotkin al fianco della Sauber nel 2014. Il team svizzero sta attraversando forse il periodo più difficile, sommerso da forti debiti che rischiano di mettere in dubbio la presenza nella massima serie. Il salvagente potrebbe arrivare proprio dalla Russia e dagli sponsor che appoggiano la carriera del giovane driver classe 1995, impegnato in questa stagione nella WSR 3.5

Sirotkin ha firmato il suo debutto in Italia nel 2011 prendendo parte al Campionato Italiano Formula ACI CSAI Abarth, per poi passare l’anno successivo in Auto GP “Sirotkin sta facendo bene in WSR 3.5, ma non dobbiamo dimenticarci che ha solo 17 anni. Ha iniziato a correre in Italia a 15 anni ed è cresciuto prevalentemente sul nostro territorio” analizza Gian Carlo Minardi “Può avere certamente un ottimo futuro se correttamente supportato dai colossi russi, ma è prematuro buttarlo nella mischia. Credo che proprio questo aspetto sia uno dei problemi principali che sta incontrando Peter Sauber per la definizione dell’accordo” prosegue il manager faentino “I Russi vorrebbero saltare le tappe mentre Sauber (giustamente) ha in mente un programma diverso, per evitare di “bruciare” il ragazzo. Trattare con i Russi non è cosa facile

Nel 2003 il Minardi Team portò al debutto su una F1 il primo pilota russo, Sergei Zlobin “Sono ormai passati dieci anni e sono contento di aver portato in occidente i primi sponsor russi. E’ un mondo veramente difficile e ricco di potenziale, ma non di facile gestione soprattutto se in mezzo ci sono anche scelte tecniche. Nel nostro caso il rapporto era basato su un terzo pilota (Zlobin) a cui bisognava insegnarli numerosi aspetti, senza aspettative di F1, ma solamente test” conclude Minardi “Auguro a Sauber di riuscire a risolvere i suoi problemi”

Gian Carlo Minardi “Ferrari, ago della bilancia per il mercato”

Con le vacanze ormai alle spalle la Formula 1 si prepara a tornare in pista per l’ultima parte di stagione. Come da tradizione, due tracciati che hanno contribuito a scrivere parte della storia di questo sport, Spa-Francorchamps e Monza, sono anche sinonimo di Marcato Piloti.

Tutti gli occhi sono puntati su Ferrari e Red Bull con una Lotus che difficilmente riuscirà a tenere Raikkonen. Proprio la Scuderia di Maranello potrà essere la chiave di volta per dare il via alle danze, come ci annuncia Gian Carlo Minardi “La Ferrari potrà essere l’ago della bilancia per diversi motivi. Prima di tutto è un sedile ambito da qualsiasi pilota in quanto arrivare a Maranello significa raggiungere un obiettivo professionale molto elevato. Per tanto le mosse della “rossa” determineranno il resto del mercato, anche se al momento è molto ristretto a causa dei problemi finanziari di diversi team” In casa Red Bull è certa la partenza di Mark Webber, come annunciato diversi mesi fa dallo stesso pilota australiano “Ultimamente Marko sponsorizza molto Daniel Ricciardo e presumo che il predestinato sarà lui, con l’arrivo di Da Costa in Toro Rosso. Qualora la Red Bul decidesse di fare scelte diverse, credo che Vergnè sarà sacrificato. ” analizza il manager faentino.

Il momento poco felice per alcune scuderia incide anche sul mercato e sulle scelte del pilota stesso “La situazione tecnico-finanziaria non rendono alcuni team più appetibili da quei piloti che si vogliono affacciare alla Formula 1, o che sono in attesa di approdare in un top team. Resiste la Force India, anche se bisognerà vedere come si comporterà nell’ultima parte. Quasi certamente molti saranno costretti a puntare solamente su piloti con alle spalle forti sponsorizzazioni. Questo è sicuramente una nota dolente, in quanto mi piacerebbe vedere piloti come Hulkenberg, Di Resta o Sutil su vetture competitive. Soprattutto i due piloti Force India hanno fatto vedere cose egregie”

Minardi però pone l’accento anche su un altro aspetto molto importante che potrà contribuire a movimentare il mercato “La seconda parte di stagione sarà fondamentale anche per le scelte tecniche che verranno fatte, e si ha la sensazione che Mercedes abbia tra le mani un motore turbo che potrebbe fare la differenza. L’aspetto determinante non sarà soltanto la potenza, ma anche il consumo di benzina. La casa di Stoccarda fornirà ben quattro scuderie e questo potrebbe aiutare diversi team a rinascere, come la Williams. Staremo  attenti alle fughe di notizie per capire chi tra i motoristi avrà interpretato meglio il nuovo regolamento

Insieme a Da Costa, il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari, pone la sua attenzione anche verso altri piloti giovani “Credo che i primi tre piloti della WSR 3.5 – Magnussen, Vandoorne,  Stevens –  ed Evans (GP2 Series) siano già pronti per il salto in F.1. Poi i Rookye test di Silverstone ci hanno mostrato un Sainz J. molto competitivo con un futuro ai massimi livelli, ma bisogna lasciarlo lavorare e crescere ancora nelle formule minori” conclude Minardi