Gp Giappone – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati a -5 Gran Premi dalla chiusura del Mondiale, con una lotta apertissima in casa Mercedes. Il menù è di quelli interessanti, composto da quattro appuntamenti (di cui uno sul nuovissimo circuito Russo) tradizionali e un GP, Abu Dhabi, che vale addirittura doppio.

Nel passato Suzuka è stato teatro di sfide importanti, sia perché per molti anni era il palcoscenico finale della stagione, sia perché decretava il vincitore. Oggi invece arriviamo con tanti punti interrogativi. In casa Mercedes i due piloti sono praticamente appaiati e l’affidabilità avrà un ruolo quasi da primo attore. Alle loro spalle c’è in atto una bella lotta  aperta per il terzo posto nella classifica Piloti e Costruttori.

Parliamo di un tracciato impegnativo e tecnico sotto tutti gli aspetti. Per pilota, macchina e gomme. Non è facile ottenere il massimo. Sarà interessante vedere chi tra Lewis e Nico riuscirà a primeggiare e a prendere quel vantaggio, anche piscologico, per affrontare la nuova sfida di Sochi.

Sarà un week end-end aperto anche “dietro le quinte”. La Honda avrebbe voluto annunciare i suoi programmi 2015 proprio nel suo salotto, ma sarà difficile; sta ancora inseguendo un top-driver. In casa Ferrari c’è uno strano silenzio che potrebbe essere sintomo di rinnovamento. A quanto si legge Maranello farebbe anche a meno del suo numero 1. Opinione mia personale: quando si vuole mettere in atto una ristrutturazione interna così importante partirei dai punti fermi, senza dare un vantaggio in più agli avversari.

Ci sarà anche l’esordio di Max Verstappen che dalla F.3 FIA European si prepara al grande balzo nel Circus della F.1 con i colori della Toro Rosso. Sarà interessante seguirlo fin dall’inizio. Durante il test sul circuito di Adria aveva fatto molto bene. Dovrà cercare di non strafare, vivendo questa prova come un’esperienza in ottica 2015.

Verstappen, Fuoco, Giovinazzi & C. arriveranno poi all’Enzo e Dino Ferrari di Imola il prossimo 11-12 ottobre, in occasione dell’ultimo round del F.3 FIA European. Per l’occasione divideranno la pista e il paddock con i colleghi più giovani dell’Italian F.4 Championship powered by Abarth, la nuova serie fortemente voluta dalla Federazione Internazionale per creare il primo passo verso il professionismo. Proprio nell’ultimo appuntamento a Monza i 20 giovanissimi piloti della F.4 hanno ripagato il pubblico con sorpassi e belle lotte fino all’ultimo giro.

Segnatevi l’appuntamento e vi aspetto numerosi. Imola, 11-12 ottobre per l’ultimo round della Formula 4 e Formula 3 Europea

Gian Carlo Minardi “Per rifondare un team personalmente partirei dai piloti”

Continua la saga sul futuro di Alonso, Vettel&C. Mai come quest’anno il mercato-piloti brancola nell’incertezza più assoluta.  Storicamente Spa-Francorchamps e Monza erano teatro degli annunci per i cambi di casacca o rinnovi. Oggi, invece, abbiamo superato anche la notte di Singapore e ci accingiamo ad accogliere il Gran Premio del Giappone. Il domino è in un equilibrio precario.

Basta una mossa e diverse pedine potrebbero cadere. “Siamo in un momento di transizione. Abbiamo letto diverse supposizioni, ma nessuno si sente in grado di esprimere con certezza una sua opinione, anche se giornali e tv stanno in un qualche modo difendendo Fernando Alonso, che, anche nell’ultima gara, ha dimostrato di esser un super-pilota, portando la sua Ferrari a pochi decimi dalle Red Bull in gara e dalle Mercedes in qualifica, in un circuito lungo come quello di Singapore”, analizza Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it. Una Mercedes che sta dominando questo Mondiale, anche se con qualche problema di affidabilità. “Il vero potenziale della Mercedes non si conosce al 100%. Se prendiamo in considerazione i quattro giri dopo la safety-car, si capisce che sono dei marziani anni luce avanti ai terrestri. Hamilton ha relegato i primi degli inseguitori (due Red Bul e una Ferrari) a più di 10”….”.

In queste settimane abbiamo sentito tantissime voci, specialmente intorno al futuro del campione spagnolo. “La Ferrari sta attraversando un momento di trasformazione e di non facile rinnovamento in cui sono coinvolte nuove forze, persone e strategie. Mi permetto di dire che, se mi dovessi trovare nella medesima situazione di dover rifondare un team, incomincerei dai punti certi: I PILOTI. A mio parere diventa difficile criticare un pilota come Alonso. Personalmente, non credo che Fernando voglia lasciare Maranello e non volersi più avvalere di lui potrebbe diventare un problema. Avere in casa il pilota più forte del mondiale deve essere un punto di partenza”. In questi anni sono i numeri che parlano in favore dello spagnolo, come sottolinea il manager faentino.

In questi anni Alonso ha segnato due volte e mezzo i punti dei suoi compagni. Quest’anno il confronto è con un ex-campion del mondo, mentre fino all’anno scorso con un driver di tutto rispetto come Felipe Massa che in Williams segna punti pesanti per il suo team. Questo, qualcosa vorrà pur dire”.

Come spesso accade in questi momenti, si tende ad evidenziare l’importo degli ingaggi, dichiarandoli troppo alti. “E’ inutile fare sempre del buonismo. Parliamo della domanda e dell’offerta. Alonso è un pilota che si paga da solo con i punti che porta al team, che a fine stagione si tramutano in immagine (sponsor) e diritti televisivi. Il valore economico di un pilota è dato da quello che porta in casa”, prosegue l’ex costruttore. “Con sua stagione e i punti conquistati l’ingaggio di Daniel Ricciardo certamente subirà un ritocco verso l’alto”.

Nella sua analisi Gian Carlo Minardi però ha voluto andare oltre, mettendosi anche dal lato dell’azienda. “Da un anno  all’altro le gerarchie e le forze in campo cambiano radicalmente. Proprio per questo perché dovrei mettermi a ridiscutere il rinnovamento od un contratto che scade solamente nel 2016, pensando già al 2017-2018? Arriviamo all’anno della scadenza . Sarà il tempo a dirci se continuare la collaborazione o cercare nuove strade”. La Honda è sempre alla ricerca di un top-driver, ma se non dovesse trovarne uno disponibile, allora potrebbe cambiare le sue strategie, puntando su un programma triennale con un giovane. Sainz Jr. ad esempio?

Gp Singapore – PAGELLE

Lewis Hamilton 9 – quando non ha problemi, e con la macchina che si ritrova, può fare il bello e il cattivo tempo. Ha riaperto il mondiale e se ne vedranno delle belle, da qui alla fine della stagione. Incredibile il suo potenziale. Dopo la safety-car ha staccato tutti i suoi rivali in appena quattro giri rifilandogli la bellezza di 9″ abbondanti

Jean-Eric  Vergne 9 – il pilota della Toro Rosso è in cerca di un sedile per il 2015.Ha fatto una gara eccezionale, conquistando un 6° posto alle spalle dei soli top drivers.

Fernando Alonso 8 – ancora una volta ha dimostrato di che pasta è fatto. Seppur correndo con certamente tanti pensieri in testa ha portato la Ferrari, sia in prova che i gara, molto vicino alla Red Bull, e senza distacchi abissali dalla corrazzata Mercedes.

Daniel Ricciardo 8 – non avendo fatto una partenza eccezionale, ha saputo comunque conquistare il podio nonostante qualche problema tecnico sulla vettura

Felipe Massa 8 – ha saputo reagire ad un inizio di stagione sfortunato e sta meritando la riconferma per il 2015, mettendosi alle spalle il compagno di squadra

Pastor Maldonado 7 –  ha lottato coi denti per portare una monoposto molto carente al traguardo, lottando ad armi pari con Bottas sulla Williams

Kimi Raikkonen 6 – voto di incoraggiamento. Ancora una volta si è dovuto arrendere al compagno chiudendo la gara ad una cinquantina una cinquantina di secondi. Questo dovrebbe fare riflettere e meditare su cosa si programma in Ferrari per il 2015

Per tutti gli altri piloti, non abbiamo considerazioni particolari; un 10 lo darei al circuito, perché una gara in notturna a Singapore è spettacolare anche grazie alla tecnologia made in Italy della DZ Engineering, che illumina il tracciato cittadino.

Gp Singapore – IL PUNTO

Come al solito le Mercedes hanno fatto il bello e cattivo tempo, dominando anche il quattordicesimo Gran Premio della stagione di Formula 1, corso in notturna sul cittadino di Singapore. I leader di questa stagione hanno gestito a loro modo la gara, andando a vincere con Hamilton una gara e un week-end dominata praticamente dall’inizio alla fine.

Bene anche le Red Bull e la Ferrari, con Fernando Alonso che chiude ad una manciata di decimi dal podio, avendo guidato per l’intero week end con cattiveria e portando a termine una gara egregia. Su una pista cittadina con le gomme Super Soft e Soft, la Ferrari è riuscita a stare in scia a top team. Gara purtroppo penalizzata dall’ingresso della safety-car, restata in pista troppo a lungo. Raikkonen (ottavo al traguardo) accusa invece un ritardo di 1’ dalla vetta e oltre 45” dal compagno. Per Maranello è stato il primo week-end della nuova generazione, tra non poche tensioni, soprattutto legate alle decisioni di Fernando Alonso.

Bella gara anche per Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel che completano il podio di Singapore. Vedendo in azione la RB10, si capisce che ancora una volta hanno costruito una gran bella macchina.

L’affidabilità si conferma l’unico tallone d’Achille della corrazzata tedesca. Questa volta è toccato Nico Rosberg assistere ai festeggiamenti del compagno di team, che, con il settimo successo, si porta al comando della classifica mondiale. Oramai le sfortune si sono praticamente appaiate. Con tre punti di differenza (241 per Hamilton contri 238 di Rosberg) e cinque gare in calendario (Giappone, Russia, Stati Uniti, Brasile e Abu Dhabi)  il Mondiale in casa Mercedes inizia ora.

Le novità di questo fine settimana sono stati i distacchi veramente risicati, con addirittura 9 vetture racchiuse in poco più di 5 dec, anche se, vedendo lo strapotere Mercedes in qualifica, viene quasi da pensare che qualcosa non abbia funzionato per loro.

Come già annunciato nelle settimane scorse, ci sono grandi movimenti. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.

#ARuotaLibera, Gp Singapore – La nuova video-clip di Minardi

Sui canale di SkySportF1HD è arrivata la nuova video-clip firmata da Gian Carlo Minardi nel suo consueto appuntamento “A Ruota Libera” per presentarci il Gran Premio di Singapore di F1, quattordicesima tappa del Mondiale “Attenzione all’incognita pioggia

La personale chiave di lettura è disponibile anche sulle colonne di Minardi.it con la consueta presentazione del Gran Premio e sui canali Ufficiale di Facebook e Twitter

Buona visione a tutti

Gp Singapore – PRESENTAZIONE

Questo fine settimana tornerò sul luogo del delitto. Sarò, infatti, a Singapore, per assistere ad un week end che si preannuncia molto movimentato nel dietro le quinte. Abbiamo sempre l’incognita Honda, a caccia di un top driver. Oggi ci sono due piloti, Alonso e Vettel, che hanno sulla loro scrivania un contratto da parte di McLaren-Honda per la prossima stagione e devono prendere una decisione. Da quello che si intuisce, la Red Bull non farebbe troppe storie per trattenere il suo pilota, la cui destinazione potrebbe non essere solamente la McLaren.

Sul fronte Ferrari, l’era Marchionne è iniziata certamente in salita. All’interno del team si respira un grande nervosismo e ci sono diverse decisioni da prendere. Gli stessi piloti non sono sereni. Il Dott. Marchionne in questi giorni ha confermato di voler tenere entrambi i suoi driver, ma diventa difficile trattenere un pilota contro la sua volontà… Bisognerà quindi stare molto attenti.

Sul fronte della gara, si preannuncia un Gran Premio con un’incognita in più, caratterizzata dal meteo. Per la giornata di sabato è attesa, infatti, la pioggia, fin’ora mai vista. Speriamo almeno in una domenica asciutta, perché diversamente potrebbe essere un problema.

La Pirelli porterà mescole Super-Soft e Medium, soluzione che non si adatta perfettamente alla McLaren, mentre la Ferrari ha dimostrato di andare meglio con le SS. La Mercedes sarà naturalmente la macchina da battere, ma occhio alla Red Bull. Dodici mesi fa qui facevano quello che volevano dando anche 2” sec al giro a tutto il resto del gruppo. Se dovessero compensare con il telaio le magagne del motore, potrebbero venirne nuovamente fuori. Non possiamo dimenticarci della Williams, in costante crescita e in lotta per il terzo posto nel Mondiale Costruttori. Hanno confermato entrambi i piloti dando un segnale di continuità e serenità. Negli ultimi GP sono stati una costante sul podio.

Chi vedo più in difficoltà è la Ferrari. Manca di trazione e motore. Agli outsider, con sei posti occupati dalle P.U. Mercedes, restano le briciole. Toro Rosso e Force India proveranno ad aggiudicarsi gli ultimi punti disponibili. Oramai le forze in campo e la griglia sono praticamente delineati, salvo cataclismi.

Gian Carlo Minardi “Azione brusca dettata da motivi economico-finanziari”

Dal 13 ottobre, dopo ben 23 anni, in casa Ferrari inizierà una nuova era. L’attuale Amministratore Delegato di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, subentrerà a Luca Cordero di Montezemolo al comando della “Rossa”.

Il cambio al vertice che avverrà, di fatto, lo stesso giorno in cui è prevista la quotazione di FCA a Wall Street, era già nell’aria ma ha subito una brusca accelerazione. “Personalmente sono molto legato all’Avv. Montezemolo poiché è stato il primo interlocutore che mi ha portato a conoscere Enzo Ferrari. Il cambio al vertice era nell’aria e trova le sue motivazioni radicate non tanto nei risultati sportivi, quanto piuttosto in aspetti economico-finanziari, certamente legati all’ingresso del gruppo FCA a Wall Street” commenta Gian Carlo Minardi sul sito www.minardi.it, “Il marchio torinese ha bisogno di attrarre interesse nel modo statunitense mostrando grande solidità. E’ facile intuire che il risultato sarà raggiunto con un grandioso effetto immagine. Ferrari è, in questo momento, il miglior Brand a livello mondiale! In ogni caso, non dobbiamo dimenticare che oggigiorno tutti i team di F1, Williams esclusa, sono gestiti da manager che devono fare capo ad un Consiglio di Amministrazione i cui obiettivi sono principalmente economici e nell’interesse del gruppo di appartenenza. Si è trattata comunque di un’azione brusca nei confronti di una persona che per oltre un ventennio ha ottenuto importantissimi risultati su tutti i fronti, sportivi ed anche economici” prosegue il manager faentino.

L’avvicendamento Montezemolo-Marchionne ha già creato un primo ed inaspettato movimento all’interno dell’azienda. “Roberto Fedeli, uomo chiave della produzione, è passato alla BMW”. Al nuovo Presidente spetta quindi un compito importante: creare un nuovo ciclo vincente riportando serenità all’interno dell’ambiente. “Ora auguriamoci che le scelte fatte possano restituire serenità ed entusiasmo alla Squadra. Alla Ferrari non manca proprio niente per tornare al vertice. Hanno gli uomini e le strutture, ma occorreranno maggiori investimenti nel settore tecnologico; la Power-Unit è il tallone d’Achille principale della F14-T

Speed arriva su DI.TV, canale 90 Digitale Terrestre

Nuovo salotto per SPEED, la trasmissione televisiva dedicata al mondo dei motori condotta dal noto giornalista Stefano Casadio, che a partire da questa sera arriva su DI.TV, canale 90 del digitale terrestre.

Questa sera la prima puntata sarà dedicata alla Formula 1 e al Gran Premio d’Italia, vinto da Lewis Hamilton, davanti al compagno Nico Rosberg e all’ex-ferrarista Felipe Massa. Tra gli ospiti non potrà mancare Gian Carlo Minardi, pronto ad analizzare e a commentare gli episodi che hanno caratterizzato il 13° appuntamento del Mondiale di F1.

Le frequenza DI-TV coprono il territorio dell’Emilia Romagna, la bassa Lombardia e Veneto e parte delle Marche.

L’appuntamento con la F1 è quindi per questa sera, 23.00 cirsa canale 90 del digitale terrestre con la nuova puntata di Speed, insieme a Gian Carlo Minardi

Vi ricordiamo che tutte le puntate di Speed sono visibili anche all’interno della nostra MINARDI TV

Gp Italia – PAGELLE

Archiviato il Gran Premio d’Italia, 13°mo appuntamento del Mondiale, diamo alcuni voti. Il primo della classe è certamente Lewis Hamilton, seguito però dal giovanissimi russo di casa Toro Rosso Daniil Kvyat.

Lewis Hamilton – 9 pur partendo malamente, è stato in grado di recuperare, imponendo la sua classe, la sua capacità e tenacia nel raggiungere un risultato per lui importantissimo. Senza l’errore allo start, avrebbe meritato un voto più alto

Daniil Kvyat – 8/9 partito ultimo, ha recuperato fino ai piedi della zona punti. Ottima la strategia della Toro Rosso e fantastica la sua gara. Peccato per quell’errore sul finale. Merita la consacrazione in Formula 1

Daniel Ricciardo – 8.5 partito indietro, ha recuperato posizioni a suon di sorpassi, tagliando il traguardo davanti a Vettel. Fantastici i suoi sorpassi su Magnussen e Vettel, quest’ultimo sverniciato dall’australiano con una finta all’esterno, per poi sopravanzarlo all’interno. Decisamente sta prendendo la leadership del team e merita un trattamento da prima guida

Felipe Massa, Valtteri Bottas e Sergio Perez – 8 il brasiliano conquista il suo primo podio stagionale con la Williams, mentre il compagno e il pilota della Force India si sono resi autori di una bellissima rimonta

Jenson Button – 6.5 le voci di mercato che vorrebbero il prossimo anno al suo posto Vettel o Alonso lo hanno rigenerato. La possibilità di avere ancora uno spiraglio lo ha rigenerato. Ha sfruttato la sua esperienza

Nico Rosberg 6 – dopo una partenza perfetta, è stato in grado di prendersi un discreto vantaggio, vanificato tutto da due errori incredibili alla prima variante, che gli sono costati la possibile vittoria. Qualcuno sostiene che Nico abbia voluto “pareggiare” i conti con il compagno. Comunque per me non va oltre la sufficienza

Voto basso per la Ferrari. Per Alonso e Raikkonen è una lotta impari, avendo tra le mani una vettura che concede alla concorrenza 1.5”. C’è sicuramente un momento di sconforto. Non è certamente solamente un problema di Power-Unit, ma anche di telaio. Rispetto al finlandese, Fernando merita perlomeno un voto più alto (anche un 7), perché, fin quando è rimasto in pista, ha provato almeno a lottare, restando a galla per un sesto-settimo posto. Fin dal venerdì, ha raggiunto il limite della sua F14-T, limando poi millesimi su millesimi dopo ogni sessione in qualifica. Di più veramente non si può sperare al momento

Gp Italia – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un Gran Premio movimentato, con quale errore di troppo e il primo ritiro stagionale per Fernando Alonso dopo tante gare. Non è certamente stato un fine settimana positivo per i colori di Maranello, sia sul fronte delle prestazioni che dell’affidabilità. La Ferrari, infatti, saluta la gara di casa con un deludente nono posto e due soli punti mondiali per Kimi Raikkonen. L’attenzione in casa Ferrari è stata attirata dalle dichiarazioni del Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo: “Ho dato la mia disponibilità a marzo agli azionisti e soprattutto alla gente della Ferrari, a cui sono legatissimo, per un impegno di altri tre anni“, e dell’ad di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne: “Nessuno è indispensabile, ma il cambio della presidenza non è in agenda”. Parole che possono preludere un suo futuro in “Rosso” e un ingresso in borsa?

Arrivando invece alla gara abbiamo visto un Hamilton determinato che si è ripreso la rivincita sul compagno andando a vincere la corsa dopo una partenza non certamente brillante, sfruttando ben due errori di Nico, regalandosi così il sesto sigillo stagionale e il decimo alla Mercedes. Ora il distacco da Rosberg è di 22 lunghezze (216 punti contro i 238 del compagno). La Mercedes è invece sempre più sola in vetta con un bottino di 454 punti, contro i 272 della Red Bull che saluta Monza con il quinto e sesto posto.

Bella gara in rimonta per Daniel Ricciardo che chiude ancora una volta davanti al suo compagno. Dopo una partenza non perfetta, è riuscito a mettere insieme un bel recupero, portandosi fino alla quinta posizione finale, sopravanzando sul finale anche il compagno, che ha provato a difendersi. Non c’è che dire. L’australiano ormai è una certezza per il team, che può tranquillamente contare su un pilota di prima fascia. In casa RB sono certamente coperti da un probabile cambio di casacca di Vettel, considerando anche la bella prestazione (errore a parte) di Kvyat con la Toro Rosso. Costretto a scattare dal fondo del gruppo si è portato ai piedi della zona punti.

Rimonta da applausi anche per il finlandese di casa Williams, Bottas, che ha prontamente recuperato una partenza deludente, chiudendo ai piedi del podio e subito alle spalle di Felipe Massa. La conferma dei suoi piloti da parte del team inglese è il primo segnale di stabilità. Di rimbalzo, mi aspetto anche la conferma di Hamilton, almeno per il 2015.

A questo punto, l’unico tassello mancante è in casa Honda. Prosegue la corte a Sebastian Vettel, il quale ha chiesto qualche giorno in più per fare le sue valutazioni. Considerando come sta andando la sua stagione, farebbe bene a cambiare aria, per trovare nuove sfide e nuovi stimoli. Nella peggiore delle ipotesi, Honda-McLaren potrebbero pensare di fare un altro anno insieme a Button, confermando in blocco l’attuale coppia.

Si stanno ormai delineando le forze in campo con due Mercedes, due Williams e le due Red Bull. La Power-unit Mercedes ha risollevato in queste condizioni la McLaren e le voci di mercato sembrano aver ridato vitalità all’ex campione del mondo 2009.

A Ruota Libera, Gran Premio d’Italia – La Nuova video-clip di Gian Carlo Minardi

Domenica la Formula 1 correrà all’Autodromo di Monza per la 13.a prova del Mondiale. Una delle gare più attese dell’intera stagione, al di là di una classifica che vede sempre la Mercedes davanti a tutti. Gian Carlo Minardi ci porta verso uno dei gran premi più veloci della stagione, dove i nuovi motori potrebbero far segnare record e l’incognita Ferrari far sognare i suoi tantissimi tifosi.

Sui canale di SkySportF1HD è arrivata la nuova video-clip firmata da Gian Carlo Minardi nel suo consueto appuntamento “A Ruota Libera” per presentarci il Gran Premio d’Italia di F1, ma anche gli appuntamento di contorno con le gare di GP2 e GP3 dove saranno impegnati diversi nostri portacolori

Buona visione a tutti

Gp Italia – PRESENTAZIONE

Ci siamo! Il Circus arriva a Monza, nel tempio della velocità, il circuito con più storia insieme a Spa e Silverstone.

Non è un segreto che il circuito brianzolo sia ricco di incognite e sfaccettature, sia sul fronte dell’affidabilità, con motori e freni altamente sollecitati, pneumatici molto stressati (la Pirelli porterà mescole Medium e Hard) e sul lato del layout, con la prima chicane e la prima variante, teatro di numerosi contatti che hanno cambiato il risultato finale.

Stiamo entrando nell’ultima parte di campionato e molti team dovranno fare i conti con il numero di P.U. già usate per non incorrere in penalty sulla griglia di partenza. Per le unità, il Gran Premio d’Italia è certamente una grande prova, poiché la farfalla resta aperta al massimo per il 75% del giro. In calendario arriva poi dopo il Belgio, un altro circuito in cui non si è scherzato.

Ancora una volta le Mercedes partono da grandi favorite, ma non bisognerà sottovalutare le Williams, che in queste condizioni si sono sempre messe in mostra. Hanno un buon pacchetto tra telaio-power unit-piloti, con Bottas determinato a fare lo sgambetto a Fernando Alonso per il quarto posto nel Mondiale. Dopo lo spiacevole episodio di Spa, in casa Mercedes dovrebbe essere tornata la pace. Il team non può permettersi di perdere questo mondiale e, con i suoi piloti, avrà certamente toccato i tasti giusti per evitare di cadere nuovamente in errori simili.

Alle loro spalle troviamo poi Red Bull, con un grande telaio e un Daniel Ricciardo galvanizzato dal terzo successo stagionale (l’unico finora ad aver interrotto il dominio Mercedes, premiato a Brisighella con il Trofeo Bandini), e Ferrari che resta la grande incognita. Gli uomini di Maranello potranno certamente contare sull’appoggio del grande pubblico. Toccherà a loro provare a strappare il terzo posto.

Un piccolo consiglio da appassionato. Andate a Monza per vivere un week-end di gara come se fosse una scampagnata, un giorno di festa da passare tutti insieme.

Programmare il futuro guardando al passato

Il caso Max Verstappen, al di là delle critiche che si possono fare alla Red Bull per far debuttare il prossimo anno un ragazzino di appena 17 anni, non può che avere la nostra approvazione e mi ha portato a fare alcuni ragionamenti sulla Formula 1 e sulla sua evoluzione. Naturalmente il DNA dei “bibitari” è di puntare sui giovani, essendo il loro “mercato” come brand. Avendo poi la possibilità di contare su un team satellite come la Toro Rosso è un incentivo maggiore.

Come già sottolineato nelle settimane precedenti, la TR potrebbe sposare una causa molto “verde” (con tutte le conseguenze del caso), affiancando a Verstappen il 20enne spagnolo Carlos Sainz Jr, provando così a far crescere due giovani piloti da promuovere successivamente in Red Bull Racing, così come accaduto con Vettel, Ricciardo e, forse, Kvyat. L’australiano può essere considerano a tutti gli effetti un numero 1. Pertanto, ora diventerebbe insignificante per il team la partenza di Vettel.

Il tam-tam mediatico Verstappen-Toro Rosso mi ha portato a fare alcuni ragionamenti ad alta voce sui diversi problemi della Formula 1. Ad esempio, l’età media degli appassionati si sta alzando. Significa che alle nuove leve il Circus non appassiona più. Questo lo vedo come un campanello d’allarme importante, da non sottovalutare. Come intervenire?

IL CIRCUITO COME UNA SCAMPAGNATA: il week end di gara bisogna trasformarlo in una scampagnata tra amici e famigliari. Un’occasione per divertirsi, far festa e svagarsi, godendosi una bella gara tra wuster, salsiccia e birra. Mi ricordo che negli anni ’85-’86-’87 l’appuntamento di Imola veniva preparato dal “Minardi Club Faenza” fin dal lunedì, con l’istallazione di rimorchi per guardarsi insieme la gara a suon di piadina. Spa, Silverstone e Austria ’14 sono stati dei bellissimi scenari, con i prati nuovamente affollati di tifosi. C’è un ritorno al passato, che bisogna cavalcare.

TROVARE NUOVI PILOTI DI INTERESSE INTERNAZIONALE: bisogna promuovere i giovani. Il pubblico vuole conoscere i suoi beniamini. Si potrebbe puntare sui test dedicati ai giovani piloti o dedicandogli il venerdì mattina. Con Verstappen la Red Bull ha già fatto bingo poichè è riuscita a canalizzare su di sé tutta l’attenzione. In Olanda sono tutti impazziti. Un nuovo nome è pronto a fare il suo ingresso, forse ancora sconosciuto al grande pubblico, arrivando direttamente dalla F.3 Internazionale. Un po’ come succedeva nel passato. Sarebbe bello se questo progetto venisse seguito anche da altri team, dando così maggiore spazio ai giovani talentuosi. Non dimentichiamoci, infatti, che stiamo parlando di un ragazzo che è secondo in classifica, che lotta in pista con colleghi che gli sono pari. Sto naturalmente pensando ai nostri Fuoco e Giovinazzi o al leader Ocon.  Una volta l’appuntamento fisso di tutti i team manager era Montecarlo, in occasione della gara di F.3. Tutti i migliori piloti si confrontavano su un tracciato impegnativo. Chi emergeva tra le stradine del principato veniva preso in considerazione.

PROGRAMMARE I CAMPIONATI: avere tante categorie è negativo perché si disperdono i valori. Un tempo la piramide era composta da: F3-F2-F1 con una selezione naturale. In questi ultimi due anni la Formula 3 Internazionale è tornata ad essere il punto di riferimento dei piloti, come succedeva proprio nel passato. Ora serve una Formula intermedia per arrivare in F.1 L’attuale GP2 non sta raggiungendo gli obiettivi prefissati, causa anche costi troppo alti. La FIA sta facendo un grande sforzo per ricostruire una strada verso l’olimpo del motor sport, partendo dalla nuova Formula 4.

Non voglio passare per chi vuole imporre le sue regole, ma solamente dare qualche consiglio da appassionato e tifoso di questo sport. Stiamo parlando della categoria regina e non è ammissibile avere delle tribune vuote o poco affollate. Ho l’impressione che la gente si sia disinnamorata della Formula 1.