Historic Minardi Day | Il Film

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Riviviamo, attraverso le immagini, le emozioni dell’Historic Minardi Day andato in scena all’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Grazie a Gian Carlo Minardi per questo splendido regalo

F1 | Gp Austria – Presentazione

Torniamo a parlare di Formula 1 attuale, dopo il tuffo nel passato con l’Historic Minardi Day di Imola. Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente tutti per la partecipazione numerosa sia nel paddock che sulle tribute. E’ stato veramente emozionante constatare quanto sia ancora viva la passione per il Minardi Team.

Arriviamo in Austria, su un circuito storico che ha saputo adeguarsi ai nuovi standard crescendo in maniera esponenziale, riavvicinando fortemente il pubblico pronto ad invadere i prati con tende passando il fine settimana mangiando e bevendo in compagnia.

Coi suoi 4326 metri è un tracciato corto, ma impegnativo soprattutto per la prima curva, molto insidiosa. Storicamente è movimentato anche dalle condizioni atmosferico e le giornate di sabato e domenica potrebbero non uscire indenni da acquazzoni.

Mercedes ancora da battere, con una Ferrari alla ricerca della sua identità, una Red Bull che spesso non capitalizza il suo potenziale e una Williams che va a corrente alternata. Il nuovo asfalto potrebbe rappresentare un’incognita in più sul fronte dei pneumatici. La Pirelli porterà Soft, Super Soft e Ultra Soft. Analizzando le scelte dei team si notato già delle differenze. In casa Mercedes Hamilton e Rosberg hanno optato per 8 mescole Ultra Soft, contro le 9 di casa Ferrari. Strategia diversa per Ricciardo e Verstappen che avranno a disposizione solamente 7 set di ”viola”

Restando ina casa RB mi ha stupito la conferma dei due piloti per le prossime due stagione. Una scelta che sbarra la strada agli alfieri di casa Toro Rosso, modificando la linea seguita fino ad oggi. Un segnale di allontanamento nei confronti della scuderia satellite? Viste le difficoltà di alcuni team, Sauber e Force India in primis, Ecclestone vorrebbe rivedere la spartizione dei diritti televisivi. Ancora una volta tanti temi. Non resta che metterci comodi a guardare cosa accadrà.

Tremila appassionati riscaldano il paddock dell’Historic Minardi Day

Con l’Historic Minardi Day andato in scena all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, Gian Carlo Minardi ha regalato ad oltre tremila appassionati un viaggio nel tempo lungo trent’anni, facendo riassaporare i sapori e i suoni dei V8, V10 e V12 degli anni ’80, ’90 e 2000.

Tremila gli appassionati che hanno invaso il paddock e i box del tracciato del Santerno per riabbracciare la Formula 1, a dieci anni dall’ultimo Gran Premio di Formula 1. E’ stata l’occasione per toccare con mano oltre 50 monoposto di Formula 1, insieme a vetture di Gran Turismo, Formula 2, Formula 3 e F.3000, raggiungendo un “parco” di oltre 70 macchine e per incontrare il Team Principal Gian Carlo Minardi e piloti che hanno fatto parte della scuderia faentina.

Partendo dall’argentino Miguel Angel Guerra, primo pilota che ha corso sotto i colori del Minardi Team in Formula 2, per arrivare agli italiani Paolo Barilla, Giancarlo Fisichella, Giovanni Lavaggi, Pier Luigi Martini, Gianni Morbidelli, Jarno Trulli, Matteo Bobbi e Thomas Biagi, il brasiliano Tarso Marques e gli spagnoli Adrian Campos e Sala Luis Perez, insieme agli ingegneri Gabriele Tredozi e Aldo Costa si sono resi disponibili per firmare autografi e foto, oltre a scendere in pista con le 12 Minardi F1 portate dai collezionisti.

Emozioni anche per i quasi quattromila appassionati che hanno assistito durante il giorno all’evento dalla tribuna centrale e visto sfrecciare le monoposto della scuderia faentina, insieme a Ferrari, Williams, Tecno, March-BMW Schnitzer, Chevron-Toyota e tantissime altre vetture. Nei box, i tifosi che hanno varcato i cancelli del Paddock hanno potuto osservare da vicino il lavoro dei meccanici sulle monoposto, assistendo alla messa in moto dei propulsori e l’ingresso nella pit-line. Super visitata la mostra “Da Minardi a Toro Rosso”, 39 vetture schierate per una “passeggiata” nel mondo del Motorsport “made in Faenza”: si partiva dalle prime vetture di Formula 2 costruite da Gian Carlo Minardi per arrivare alla M185, la prima Minardi F1 che debuttò il 5 aprile del 1985 in Brasile, fino alla Minardi PS05 per concludere con tutta la gamma della Scuderia Toro Rosso, fino alla STR 10.

Gian Carlo MinardiSoddisfatto ed emozionato. Una giornata dedicata allo sport e agli appassionati in cui mi ha fatto piacere rivedere tantissimi piloti che hanno scritto, insieme a me, pagine importante del Minardi Team. La forte risposta del pubblico con una partecipazione importante sia in tribuna che all’interno del paddock è l’aspetto più bello. Mi ha fatto piacere vedere un paddock così animato e soprattutto la presenza di tantissimi giovani. Mi sono emozionato quando, insieme a tutti i piloti, siamo andati a salutare il pubblico presente in tribuna principale. L’Historic Minardi Day è stata l’occasione per ripercorrere 35 anni di passione, e vivere  un viaggio nel tempo anche sul fronte della tecnica. Erano presenti tre generazioni di monoposto. Sentire “cantare” questi propulsori mi riporta con la mente indietro. Sicuramente un’esperienza da ripetere. Devo ringraziare tutti per la calorosa accoglienza

Pier Giovanni Ricci (Direttore Autodromo): “Una bellissima giornata, fatta di emozioni che emergono con grande intensità quando si parla di Formula Uno ad Imola. E proprio il binomio Autodromo – Minardi è stata la carta vincente di questa manifestazione, entrambi simboli di due territori vicini che hanno saputo esprimere queste due eccellenze. Un ritorno ad un passato prossimo che ha portato la Scuderia di Giancarlo Minardi a ritagliarsi un posto di prestigio nella storia della F1, con i “suoi” piloti che hanno voluto essere presenti in questa grande festa. Voglio ringraziare i tanti appassionati che non hanno voluto mancare a questo appuntamento, sfidando un clima davvero torrido: segno che la passione era ancora più bollente”.

F1 | Gp Europa, Baku – L’analisi di Gianluca

UN WEEKEND DALLE MILLE COMPLESSITA’ di Gianluca Medeot

Perché quello di Baku è stato un weekend estremamente difficile e complesso per tantissimi motivi..

In primis si tratta di un circuito nuovo e del quale non c’era alcun dato reale, poi si tratta di un tracciato molto tecnico e in cui sono i piloti a dover fare la differenza. Trovare un set up corretto è davvero una sfida visto l’alternarsi di sezioni veloci e lente e non parliamo poi dei problemi legati alle temperature del tracciato (che sono variate nell’arco del weekend), del traffico in pista e dell’importantissimo effetto scia.

L’insieme di questa enorme quantità di variabili rende dunque abbastanza difficile ricavare un quadro tecnico chiaro ed oggettivo, ed eviterò dunque di andare troppo nel dettaglio in modo da non trarre conclusioni inesatte.

Fondamentale come al solito delineare le caratteristiche del circuito.

Il primo settore è un settore generalmente di motore, serve infatti potenza nei diversi allunghi che si susseguono, ma anche tanta guidabilità e trazione per uscire al meglio dalle curve a 90 gradi che regnano in questo intermedio.

Il secondo settore è più guidato invece, con la sezione tra curva 8 e 12 che si presenta estremamente tecnica e difficile.

Sono molte le caratteristiche necessarie per affrontarlo al meglio, ma in generale diciamo che è un settore in cui serve tanto carico e ottimi sforzi di trazione.

Nel terzo settore serve invece soltanto efficienza in rettilineo e comunque una vettura stabile nei veloci cambi di direzione prima del rettilineo finale.

In generale si può dire che la parola EFFICIENZA (aerodinamica) è più che mai fondamentale in questa pista.

Non dimentichiamoci però dei piloti, chiamati a correre a 360km/h in città su una pista molto complicata, e che hanno dovuto fare i conti con traffico, errori e sporadici vantaggi determinati dalle scie. E gli effetti di tutto ciò si sono fatti sentire.

Nessuno dei dieci piloti qualificati nel Q3 (non prenderemo in analisi Hamilton) è riuscito a segnare il suo miglior tempo nell’ultima fase. Partendo da Rosberg che non ha nemmeno migliorato dal Q2, arrivando poi a Bottas e Verstappen che ci sono andati lontani addirittura di secondi!

Passando al grafico sulle velocità massime registrate alla speed trap possiamo notare che come al solito al top troviamo i motorizzati Mercedes, seguiti abbastanza da vicino da Verstappen.

Riguardo a Max si può notare già da questi dati (avremo ulteriori conferme dai dati nei settori), come sia sceso in pista con un assetto molto più carico rispetto al suo compagno di squadra Ricciardo.

Stessa storia (e molto più evidente) per i piloti di casa Williams, con un Massa molto più carico rispetto a Bottas.

Le velocità molto basse delle Ferrari si possono spiegare con le velocità di uscita dalla curva 16, le cui cause le vedremo dopo.

 Interessante anche notare come quella di Baku sia risultata la qualifica più sofferta per la Ferrari da inizio anno, un dato che va a porsi in netta opposizione alla performance del Canada, un circuito per certe zone simile.  Questo a conferma di quanto vi avevo detto in Canada: ovvero che la Mercedes per qualche errore di set up non era riuscita a tirar fuori la performance migliore.

Trattandosi però di un circuito un po’ anomalo ed essendoci stata un’evoluzione delle performance in gara, non va preso come un dato allarmante.

Andiamo dunque ad analizzare dove la Mercedes è riuscita a fare la differenza rispetto agli avversari.

Guardando i grafici con i distacchi percentuali, risulta evidente che è nel secondo settore e nel terzo (ma soprattutto nel terzo) che è arrivata la vera batosta sugli avversari, ed è molto facile capire il perché.

La Mercedes ha infatti tirato fuori una delle sue armi più temute, ovvero la grandissima efficienza aerodinamica (nella quale in realtà c’è anche un importante componente data dal motore) che le permette di essere velocissima nei rettilinei, ma anche estremamente competitiva nei settori più guidati. Si possono dunque permettere assetti più carichi degli avversari, con gli ovvi vantaggi che ne conseguono, tra i quali anche una migliore stabilità in frenata (ci sono tante frenate molto importanti a Baku), ma anche una migliore trazione nelle riaccellerazioni dalle medie velocità, che si è rivelata fondamentale nell’uscita da curva 16 così da portare poi molta velocità verso curva 17 e 18. Due curve molto veloci in cui come ho accennato prima, c’è bisogno di una vettura molto bilanciata.

Parlando sempre di efficienza aerodinamica, c’è un team che ne sta guadagnando davvero tanta, ovvero la Force India.

Infatti la performance di questa squadra durante questo weekend è stata davvero fantastica.

Se andiamo ad analizzare i grafici notiamo che la prestazione è stata omogenea in ogni settore, con un leggero aumento solo nel terzo settore.

Dunque una Force India efficace ovunque, tutto ciò a conferma della bontà degli sviluppi portati negli ultimi Gran Premi, che stanno trasformando la vettura da un missile per i rettilinei (come la Williams) ad una vettura equilibrata ed efficace in circuiti che potremmo definire quasi diametralmente opposti come Montecarlo e Baku.

Una grossa mano per guidabilità ed efficienza in rettilineo viene data dalla PU Mercedes ma è chiaro che ormai in Force India abbiano capito la strada da percorrere dal punto di vista telaistico per sfruttare al meglio questo vantaggio.

Diamo però a Cesare quello che è di Cesare, e ricordiamoci che solo Perez è riuscito a raggiungere questi risultati..

Continuiamo comunque a tenerla d’occhio nei prossimi appuntamenti..

Passiamo ora alla Ferrari, che come vi ho detto prima ha sofferto il distacco più ampio da inizio campionato.

Visti i dati molto strani e di difficile interpretazione, ma anche tenuto conto della diversa performance in gara su una pista più calda, risulta abbastanza ovvio (chiaramente solo per noi che siamo “fuori”) ricercare le cause di questa performance in un non corretto utilizzo degli pneumatici.

Difficile dire con esattezza il perché, ma probabilmente l’assetto più scarico per Baku non ha aiutato la SF16-H a portare le gomme nel giusto range di utilizzo.

Tutto ciò provoca degli ovvi problemi di trazione che si sono fatti sentire ovunque, e ricordiamoci che la velocità di uscita dalle curve, va comunque ad incidere sulle velocità finali, quindi non sorprendiamoci troppo dei dati emersi.

Se la Ferrari fosse rimasta su un assetto molto carico i tempi nel settore guidato sarebbero stati diversi.

Sempre per spiegare i tempi bisogna poi fare i conti con una diversa efficienza aerodinamica (rispetto alla Mercedes).

Per il resto si può notare una leggera differenziazione di Kimi, che è risultato un po’ più veloce sul dritto, ma meno efficace nel guidato.

Problemi di gomme anche per la Red Bull, ma in questo caso solo in gara.

Infatti conoscendo i deficit di potenza ancora presenti (come visto in Canada), e il carico generato dal corpo vettura in se, i tecnici Red Bull hanno optato per un set up molto scarico (in particolare sulla vettura di Verstappen) che è risultato abbastanza efficace in qualifica, per poi però rivelarsi catastrofico in gara, con entrambe le RB12 che hanno sofferto di problemi di over heating.

Tanto per rendersi conto di quanto erano scarichi basta vedere il gap nel secondo settore (quello idealmente più adatto a loro), che si aggira (con Ricciardo) e supera perfino (con Verstappen) quello delle Williams.

Williams che come al solito hanno cercato di sfruttare le doti velocistiche per ottenere una buona performance, ma la mancanza di efficienza aerodinamica ha fortemente pregiudicato le performance, facendo emergere il problema che se vai a tirare da una parte (carico, con Massa) rimani senza dall’altra (velocità, con Bottas) e viceversa.

Per il momento è tutto, spero che abbiate apprezzato, ci vediamo sul Red Bull Ring !!!! 😉

Gp Europa, Europa – I grafici della gara

Historic Minardi Day | Sette ottimi motivi per venire a Imola

Stanchi della solita Formula 1 barricata nei suoi mega-motorhome super blindati e irraggiungibili? Stanchi della Formula 1 troppo silenziosa e poco avvincente?

La risposta è l’Historic Minardi Day che si prepara ad invadere l’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola sabato 25 giugno, a partire dalle 9.00, per una giornata dedicata interamente a tutti i tifosi. Oltre 70 vetture animeranno uno spettacolo unico, con tanta azione in pista, ma ancora di più nel paddock con mostre, simulatori e tanto altro ancora Abbiamo trovato 7 buoni motivi….

1) Torna il sound della F1 degli anni d’oro
La Formula 1 dell’era Turbo e dei propulsori V10 e V12 torna a rombare a Imola. Saranno ben 17 le monoposto del Mondiale che gireranno a Imola. Insieme alla Tecno 1972, alla Williams FW07 Campione del Mondo 1980 alle Ferrari di Alain Prost, Jean Alesi e Ivan Capelli gli onori di casa saranno fatti dalle 10 monoposto del Minardi Team. Si parte dalla Minardi M186 Motori Moderni per arrivare alla Minardi del 2005 ripercorrendo così la bellezza di oltre trent’anni di Formula 1.

I motori si accenderanno alle 9.00 coi primi giri di pista delle vetture Gran Turismo, apripista delle monoposto di Formula 1, Formula 2 e Formula 3 e Formula 3000 per uno spettacolo che si concluderà solamente alle 18,30

2) Le Formula 1 a portata di “mano” per un viaggio nel tempo unico
Dalle ore 9.00 i cancelli dell’area Paddock del circuito di Imola saranno aperti a tutti i tifosi e appassionati (costo di 10€ e gratis per gli under 12), per vedere da vicino le vetture del Minardi Team F1 e della Scuderia Toro Rosso. A fianco delle 31 monoposto faentine (si comincia dalla Minardi M185 che esordì nel Mondiale di F1 al Gran Premio del Brasile con Piero martini per arrivare alla STR10 di Verstappen-Sainz jr.) saranno esposte la piccola FIAT 500 del 1972, con cui Gian Carlo Minardi vince il primo Campionato Italiano in qualità di Direttore Sportivo della Scuderia del Passatore, la Minardi F2 del 1982 e la Ferrari F2001 Campione del Mondo Costruttori con Michael Schumacher e Rubens Barrichello

3) A “tu per tu” coi piloti
Camminando per il paddock si incontrerà il Team Principal Gian Carlo Minardi e i “suoi ragazzi” che hanno fatto parte della scuderia faentina nei 35 anni di storia, a partire dall’argentino Miguel Angel Guerra, primo pilota che ha corso sotto i colori del Minardi Team in Formula 2, per arrivare agli italiani Paolo Barilla, Giancarlo Fisichella, Giovanni Lavaggi, Pier Luigi Martini, Gianni Morbidelli, Alessandro Nannini, Jarno Trulli, il brasiliano Tarso Marques, gli spagnoli Adrian Campos e Sala Luis Perez, il portoghese Pedro Lamy e i test-driver che si sono alternati sulle vetture di Gian Carlo Minardi, tra cui Davide Rigon, Gabriele Lancieri, Matteo Bobbi e Thomas Biagi.

4) Sfida i tuoi amici
Ti senti un vero Campione del Mondo? Allora non potrai sottrarti dalla sfida coi tuoi amici al volante dei Simulatori GT Challenge e F1.

Il pilota più abile proverà l’emozione di girare sulla pista di Imola su una vera Lamborghini Huracan a fianco di un pilota professionista

5) Tanta musica e Street-food
Si sa, l’Emilia Romagna è terra di motori, ma anche della buona forchetta. Abbiamo allestito così un’area per lo Street-food dove si potranno assaporare diversi gusti, sorseggiando buona birra. Non mancherà la musica il dj-set in puro stile divertimento Red Bull.

6) Spazio alla tecnologia
Spazio anche alle nuove tecnologie “made in Emilia Romagna” e agli appassionati delle due ruote grazie alla partecipazione di “Energica Motor Company”. La società modenese  esporrà i suoi modelli di moto elettriche, Ego ed Eva. Quest’ultima appena presenta al pubblico, una streetfighter elettrica da 200 km/h, sarà disponibile per test drive programmati.

7) La comodità di arrivare a Imola
Raggiungere l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola non è come scalare l’Everest ! Comodo arrivarci in treno (la stazione dista 3,5 km dall’ingresso)  ed in Auto (Uscita A14 IMOLA).

Un tracciato che è parte della storia del Motorsport, una giornata da non perdere.

Vi aspettiamo TUTTI!

ACI Team Italia – Giovinazzi Trionfa a Baku. Minardi “Ragazzo da F1”

Insieme alla Formula 1, anche la Gp2 Series ha firmato lo scorso week-end  l’esordio nel nuovissimo tracciato ricavato tra le stradine di Baku. Un fine settimana che resterà nella storia del Campionato cadetto, grazie ad un ragazzo italiano che ha saputo far risuonare l’Inno di Mameli per ben due volte. Grazie ad un fine settimana straordinario Antonio Giovinazzi, all’esordio nella GP2, si è imposto in entrambe le gare, regalando i primi successi anche all’ACI Team Italia 2016. Sei chilometri di pista che hanno esaltato le qualità del 22enne di Martina Franca, autore anche della pole position e del giro più veloce in gara.

Devo fare assolutamente i complimenti ad Antonio, protagonista assoluto su un tracciato impegnativo e selettivo come Baku. Un successo a 360° con due vittorie, pole position e giro veloce. Stupendo quando fatto vedere soprattutto in gara-2” commenta Gian Carlo Minardi.

Alla fine del primo giro della gara in programma domenica, il portacolori di casa Prema scivola in fondo della classifica, ma rimonta fino a conquistare la vetta proprio all’ultimo passaggio, sostenuto anche dalle safety-car, con un sorpasso ai danni del compagno di box “Da anni sostengo essere uno dei migliori piloti italiani. Ha saputo combattere ad armi pari con Max Verstappen portando a casa vittorie importanti. E’ uno dei ragazzi che avevo “spinto” verso la FDA, ma per scelte diverse non è stato preso in considerazione” prosegue il manager faentino che sottolinea anche il terzo posto conquistato da Raffaele Marciello in gara-1 “Una rondine non fa primavera, e ora dovrà confermarsi. Giovinazzi è un pilota che può correre per il titolo, oltre ad essere pronto per la F1

F1 | Gp Europa, Baku – PAGELLE

Baku mi ha sorpreso in modo positivo. Il cittadino sicuramente anomalo. Il secondo tracciato più lungo della stagione, dopo Spa-Francorchamps, velocissimo e con un rettilineo in cui il motore sta a pieno regime per ben 20”. Ha ricevuto dei riscontri positivi anche da piloti e team principal

Nico Rosberg – 9 ha saputo portare a casa un’ottima pole position il sabato, dopo aver giocato a nascondino con Hamilton, mettendogli addosso non poca pressione. In gara perfetto. Una vittoria che gli vangono punti pesanti in ottica mondiale

Sebastian Vettel – 8,5 sta lottando con una macchina indubbiamente inferiore rispetto alla concorrenza e fatico ad individuare dove possa essere il problema principale di questa SF16-H. Rispetto al compagno riesce comunque a tirarne fuori il meglio.

Sergio Perez – 8,5 anche lui sta ottimizzando alla grande la sua Force India, oscurando Hulkenberg. Autore di una stagione straordinaria fino a questo momento. Un podio che si tramutano in punti pesanti per un team in difficoltà economica

Kimi Raikkonen – 8 i commissari hanno usato la mano troppo pesante. Contro questo Perez credo che avrebbe comunque perso il terzo posto.

Lewis Hamilton – 6 arriva appena alla sufficienza. Troppi errori in qualifica che hanno compromesso anche la gara.

Daniel Ricciardo e Max Verstappen – 7,5 stesso voto per i piloti Red Bull protagonisti di strategie diverse. Ancora una volta l’olandese ci ha regalato due sorpassi strepitosi

Nico Hulkenberg – 6 porta alla Force India punti preziosi, ma ha perso il confronto diretto col compagno

Felipe Massa – 6 un punto conquistato più per la sua esperienza che per altro

F1 | Gp Europa, Baku – IL PUNTO

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La critica e gli addetti ai lavori hanno lodato il tracciato e il primo Gran Premio ospitato da Baku. Certamente, rispetto a quanto abbiamo assistito in GP2 con la doppia vittoria, con annessa pole-position e giro veloce, di un bravissimo Antonio Giovinazzi, ci saremo aspettati un maggiore movimento in gara. Diversamente dai pronostici tutti i piloti sono stati molto bravi perché Baku si è confermato essere un tracciato impegnativo, ma anche anomalo considerando i sei chilometri di sviluppo e le velocità altissime toccate (oltre 375 km/h al fondo del lungo rettilineo)

Un perfetto Nico Rosberg firma pole position e vittoria, riuscendo a tendere a distanza i suoi avversari. E’ venuta a mancare la Red Bull che ha pagato la scelta tecnica, puntando tutto sulla qualifica. Brava la Ferrari che, sacrificando la prova del sabato, ha tirato fuori il meglio in gara con l’ottimo secondo posto di Sebastian Vettel. Altra gara stupenda per Sergio Perez che ha completato il podio, nonostante una Force India in difficoltà economica. Ha saputo sfruttare al meglio sia il suo motore Mercedes che il telaio, oscurando Nico Hulkenberg. La casa tedesca ha piazzato bel sei vetture nelle prime dieci posizioni.

Week end sottotono invece per Lewis Hamilton. Protagonista di numerosi errori in qualifica, che hanno compromesso anche il risultato in gara. Non è stato all’altezza del suo palmares, ma ha portato a casa punti importanti in ottica campionato.

Come ho sottolineato nella prima parte, devo fare i complimenti ad Antonio Giovinazzi per le due vittorie in Gp2. In gara-2 si è reso protagonista di una rimonta esemplare, mettendo a segno un sorpasso spettacolare proprio sul finale che gli è valso il secondo successo nel fine settimana. E’ sicuramente già pronto per la Formula 1

Non mi resta che darvi appuntamento a sabato prossimo all’Autodromo di Imola per il Minardi Day, una giornata di sport dedicata a tutti gli appassionati e tifosi, dove oltre a vedere girare in pista tantissime vetture di Formula 1 ci sarà la possibilità di vedere da vicino oltre 50 vetture del mondiale grazie alla mostra “da Minardi a Toro Rosso” che ripercorre oltre 30 anni di passione. Vi aspetto numerosi

F1 | Gp Europa – Presentazione

La Formula 1 si prepara ad arrivare a Baku, su un circuito atipico coi suoi 6000 metri che ne fanno il tracciato più lungo del Mondiale, e un rettilineo da oltre 2 km in cui si toccheranno velocità pazzesche, oltre i 340 km/h seguito da frenate impegnative. La parte della città vecchia è inoltre caratterizzata da una sede stradale particolarmente stretta coi cuoi 7 metri, senza alcuna possibilità di errore.

Tutte incognite che aprono ad un gran premio ricco di sorprese e a diversi risultati possibili, in cui la safety-car potrebbe fare gli straordinari. Fare previsioni è difficile, se non impossibile, poiché non abbiamo dei riferimenti. Certamente avere una macchina performante come la Mercedes da un vantaggio ai suoi piloti che so dovranno concentrare principalmente sulla pista. Come sempre gli occhi saranno puntati sulla Ferrari, che arriva da un periodo non facile ad esclusione del secondo posto di Montreal. Dovranno continuare a lavorare per avvicinarsi ad Hamilton e Rosberg, guardandosi però le spalle  da una Red Bull in crescita. In Canada Verstappen ha dimostrano ancora una volta tutto il suo valore, tenendo testa a Nico Rosberg. In Ferrari, purtroppo, al momento c’è solo Sebastian Vettel.

L’altra incognita sarà data dalle gomme. Anche in questo caso Mercedes e Ferrari hanno optato per strategie diverse. La Pirelli porterà mescole Medie, Soft e Super Soft. Se Vettel e Raikkonen avranno a disposizione 7 set di SuperSoft, 5 Soft e 1 Media, Hamilton e Rosberg hanno giocato la carta di 8 set delle SuperSoft.

Historic Minardi Day |A Imola oltre 70 macchine con 50 Formula 1, 22 piloti “Minardi” e una mostra imperdibile

Un Historic Minardi Day dai colori internazionali si prepara ad invadere l’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola nella giornata di sabato 25 giugno. Vetture e piloti italiani ed esteri, provenienti  dall’Europa e dal Sud America per una giornata di sport dedicata a tutti gli appassionati, collezionisti e alla scuderia faentina fondata da Gian Carlo Minardi.

A dieci anni dall’ultimo Gran Premio di F1, la pista del Santerno si prepara a riabbracciare la Formula 1. Saranno oltre 70 le vetture presenti tra pista e paddock, con 50 esemplari di monoposto che hanno scritto le pagine più importanti del Mondiale di F1, insieme alle Formula 2, Formula 3, F. Italia, F3000 e Gran Turismo. Non mancheranno gli incontri coi piloti del Minardi Team e Gian Carlo Minardi

LA FORMULA 1 TORNA A ROMBARE IN PISTA
A partire dalle ore 9.00 verranno accesi i motori coi primi giri di pista delle Gran Turismo, con Ferrari, Aston Martin e Porsche apripista alle esibizioni delle 17 Formula 1. Gli appassionati potranno rivedere in azione 10 monoposto del Minardi Team F1 – si parte dalla Minardi M186 Motori Moderni per arrivare alla Minardi PS04/B – insieme alle quali sfrecceranno, tra le altre, anche la Williams FW07 Campione del Mondo 1980, le Ferrari con cui  Giancarlo Martini, Alain Prost, Jean Alesi e Ivan Capelli difesero i colori del Cavallino Rampante e la Tecno del 1972

A fianco delle Dallara F3, Renault F2000 e Ralt F3000 scenderanno in pista anche la Minardi M283B spinta dal propulsore BMW con cui Gian Carlo Minardi affrontò il Campionato di F2 nel 1983, la March-BMW Schnitzer 732 e la Chevron-Toyota B38 con cui Elio De Angelis vinse la gara di Montecarlo ed il Campionato Italiano nel 1977.

Saranno quindi numerose le monoposto e le Gran Turismo che animeranno lo spettacolo in pista fino alle 18,30 prima del saluto davanti alla tribuna principale. Per l’occasione l’accesso alle tribune sarà libero.

MOSTRA:  DA MINARDI A TORO ROSSO – la storia della Formula 1 in 30 anni di passione
Dalle ore 9.00 i cancelli dell’area Paddock del circuito di Imola saranno aperti a tutti i tifosi e appassionati (costo di 10€ e gratis per gli under 12), per vedere da vicino le vetture del Minardi Team F1 e della Scuderia Toro Rosso ripercorrendo oltre trent’anni di Motorsport. A fianco delle 31 monoposto faentine saranno esposte anche la Minardi F2 del 1982 e la FIAT 500 del 1972, con cui Gian Carlo Minardi vince il primo Campionato Italiano in qualità di Direttore Sportivo della Scuderia del Passatore, e la Ferrari F2001 Campione del Mondo Costruttori con Michael Schumacher e Rubens Barrichello.

Non mancheranno le occasioni per confrontarsi e salutare Gian Carlo Minardi e i piloti che hanno fatto parte della scuderia faentina nei 35 anni di storia, a partire dall’argentino Miguel Angel Guerra, primo pilota che ha corso sotto i colori del Minardi Team in Formula 2, per arrivare agli italiani Paolo Barilla, Giancarlo Fisichella, Giovanni Lavaggi, Pier Luigi Martini, Gianni Morbidelli, Alessandro Nannini, Jarno Trulli, il brasiliano Tarso Marques, gli spagnoli Adrian Campos e Sala Luis Perez, il portoghese Pedro Lamy e i test-driver che si sono alternati sulle vetture di Gian Carlo Minardi, tra cui Davide Rigon, Gabriele Lancieri, Matteo Bobbi e Thomas Biagi.

ENTERTAINMENT
All’interno del Paddock sarà prevista un’area di puro divertimento in stile Red Bull con musica e dj-set, cimentarsi in simulazioni di pit-stop grazie alla Toro Rosso oltre a poter sfidare i propri amici coi Simulatori GT Challenge e F1. Il pilota più abile proverà l’emozione di girare sulla pista di Imola su una vera Lamborghini Huracan a fianco di un pilota professionista. Non mancherà l’angolo della degustazione con un’offerta culinaria differenziata grazie ai numerosi stand dello Street Food

Spazio anche alle nuove tecnologie “made in Emilia Romagna” e agli appassionati delle due ruote grazie alla partecipazione di “Energica Motor Company”. La società modenese, che ha individuato nella figura di Gian Carlo Minardi il consigliere indipendente,  esporrà i suoi ultimi modelli di moto elettriche.

Per l’occasione è stato inaugurato il portale ufficiale dell’evento, www.MinardiDay.it,  dov’è disponibile l’intero programma dell’evento e tutti i dettagli sulla giornata all’Autodromo di Imola. Sarà possibile seguire gli aggiornamenti anche tramite i Social Network Facebook e Twitter, usando gli hashtag #HistoricMinardiDay e #MinardiDay, e il sito www.Minardi.it

Colgo l’occasione per ricordarvi che i documenti inerenti la richiesta ACCREDITI STAMPA per la giornata di sabato 25 giugno 2016 dovranno essere inviati per e-mail a Marcello Pollini (marcello.pollini@autodromoimola.it) entro il 20 giugno.  Tutte le informazioni sono disponibili sul sito dell’Autodromo di Imola all’indirizzo http://www.autodromoimola.it/accredito-stampa/historic-minardi-day/ e sulla pagina dell’evento

 

F1 | Gp Canada – PAGELLE

Lewis Hamilton – 9 per l’ennesima volta ha sbagliato la partenza. Dovrà lavorare per eliminare questo handicap

Sebastian Vettel – 9 ha decisamente ottimizzato quanto messo a sua disposizione dalla Ferrari, come dimostrano i 59” di vantaggio su Kimi Raikkonen. Ottima la sua partenza e la costanza in gara. Fino all’ultimo giro ha provato ad infastidire Hamilton in tutte le maniere.

Valtteri Bottas –8 il terzo posto equivale a un bottino prezioso per la sua Williams

Max Verstappen –  8,5 ottima la partenza senza dimenticare il bellissimo duello, vinto, con Nico Rosberg nonostante una PU inferiore.

Nico Rosberg – 7 ha svolto il suo compitino. Bravo in partenza, anche se mi è sembrato intimorito da quanto successo in Spagna. Ha fatto una gara in rimonta, ma sulla sua strada ha trovato un ottimo Verstappen.

Kimi Raikkonen – 6 col sesto posto ha portato alla Ferrari punti preziosi in ottica mondiale ma il distacco da Vettel è disarmar mante e mette fortemente in discussione la sua permanenza in “rosso” ma anche nel Circus

Daniel Ricciardo – 6 sottotono in tutto il fine settimana e non all’altezza del compagno. Pur avendo ricevuto la conferma dal team fino al 2018 il nervosismo che si intuisce dalle sue esternazioni si ripercuote anche sui risultati in pista

Nico Hulkenberg, Carlos Sainz e Segio Perez – 6 chiudono un gran premio impegnativo con la zona punti. Montreal è una pista difficile in cui devi gestire macchina, consumi e gomme.

F1 | Gp Canada – IL PUNTO

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La partenza di Sebastian Vettel è certamente uno dei pochi segnali positivi di questo gran premio, insieme alla bella difesa di Max Verstappen su Nico Rosberg e alla lotta ad alto livello tra Lewis Hamilton e il ferrarista, girando castamente sull’ 1.16. Ancora una volta il Campione del Mondo non è stato perfetto al via facendosi sorprendere, ma con questa vittoria riapre decisamente il mondiale.

Consolidato il secondo posto, il muretto della Ferrari ha provato il tutto per tutto con una strategia azzardata. A mio avviso era l’unica strada da percorrere in quel momento per provare a strappare la vittoria ad una Mercedes che resta superiore, come dimostrano i tempi sul giro. Solo sul finale Vettel, grazie alla poca benzina a bordo, è riuscito ad avvicinare i tempi di Hamilton e Rosberg, autore del giro più veloce della corsa. Nico purtroppo ha trovato poi sulla sua strada un grande Verstappen che lo ha costretto all’errore proprio sul finale. Molto bravo comunque il tedesco che ha ottimizzare al meglio la sua Ferrari, come dimostrano i 59” di vantaggio (decisamente troppi) su Kimi Raikkonen, che chiude solamente al sesto posto. Che sia arrivato veramente il momento di guardarsi intorno?

La Williams ha gestito molto bene la gara col terzo posto di Bottas, sfruttando al massimo gli errori altrui. Tra una settimana si arriverà a Baku, circuito nuovo estremamente veloce con poche possibilità di errori.

Historic Minardi Day – A Imola presenti anche gli Scuderia Ferrari Club

Anche gli Scuderia Ferrari Club – che rappresentano la PASSIONE FERRARI nel mondo – saranno presenti all’HISTORIC MINARDI DAY che si terrà il prossimo 25 giugno presso l’Autodromo Dino e Enzo Ferrari di Imola.

Siamo certi che questa collaborazione permetterà di arricchire una giornata dedicata a fan, collezionisti ed appassionati che vogliono rivivere le emozioni legate alla storia della F1, e ammirare le monoposto d’epoca sfrecciare di nuovo in pista con gli odori e rumori che ormai sono lontani.