F1 | Sirotkin vs Kubica, Minardi “Si interrompe una bella favola”

Manca ancora l’ufficialità, ma proprio quando sembrava cosa fatta per il ritorno in Formula 1 di Robert Kubica al fianco di Lance Stroll alla Williams, gli ultimi rumors parlano di Sergej Sirotkin come nuovo pilota di Grove, formando la coppia più giovane del Circus.

Durante i test Pirelli ad Abu Dhabi il polacco e il russo si erano divisi il volante della Williams per l’ultimo confronto. Abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi che nel 2010 ha visto muovere i primi passi del giovane pilota russo nella Formula ACI CSAI Abarth organizzata da ACI Sport, conquistando il titolo l’anno successivo.

“Robert Kubica sarebbe stata una scelta tecnica, ma il fattore economico ha avuto la meglio. Potrebbe esserci anche lo zampino di papà Stroll, che avrebbe preferito affiancare al figlio un giovane debuttante piuttosto che un pilota esperto che ha fatto molto bene durante i test” analizza il manager faentino

“Il ritorno di Robert sarebbe stata una bella favola che si stava concretizzando, ma con Sirotkin-Stroll la Williams formerà la coppia più giovane della griglia, proiettata nel futuro. Ho avuto la possibilità di seguire da vicino il debutto di Sergej nel mondo delle monoposto. E’ un pilota molto veloce, anche se è incappato in diversi incidenti. Se da un lato sono dispiaciuto per Robert, dall’altro mi fa piacere vedere in F1 un giovane cresciuto nei nostri campionati” conclude Minardi

Motor show Bologna, Minardi “Motorsport e show al centro della manifestazione”

A due giorni dalla chiusura del Motor Show di Bologna abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi, da sempre legato alla manifestazione e protagonista negli anni passati con le vetture di F1 del suo Minardi Team e oggi impegnato attivamente nell’organizzazione, insieme ad ACI Sport, dell’Area 48, cuore pulsante della fiera con sfide ed esibizioni tra le macchine da corsa più importanti, dalle vetture di Formula 1 al rally passando per le moto, Gran Turismo, Prototipi, vetture storiche per concludere col Memorial Bettega, e dei padiglioni 21 e 26.

“Il Motor Show di Bologna sta tornando agli albori del passato dove l’appassionato e il motor sport sono il punto focale dell’intera manifestazione. Per tanti anni il Minardi Team è stato parte integrante dello spettacolo con le sfide dedicate alle vetture di F1 che avevano appena concluso il mondiale di F1. Oggi sono impegnato nell’organizzazione e ho cercato di trasferire lo spirito dell’Historic Minardi Day anche qui all’interno del Motor Show” commenta Gian Carlo Minardi

“Anni addietro oltre 40.000 appassionati affollavano gli spalti e i padiglioni. Da due anni a questa parte stiamo provando a riaccendere quegli entusiasmi. Il Motor Show era l’appuntamento per eccellenza che concludeva la stagione sportiva, coi piloti di F1 tra i primi attori. Anche quest’anno abbiamo avuto vetture fantastiche, tra le quali, le Ferrari F1 e la 488 GTE Campione del Mondo WEC, la Toro Rosso del 2017, vetture del mondiale Rally insieme all’esposizione della storia dell’automobilismo italiano da corsa nei diversi padiglioni, ma mi piacerebbe avere un maggiore coinvolgimenti da parte di tutti team” prosegue il manager faentino, premiato nei giorni scorsi col Casco d’oro Autosprint per l’organizzazione dell’Historic Minardi Day riconosciuto come Miglior evento motor sport 2017

“L’appassionato da corsa ha la possibilità di vedere e fotografare da vicino macchine, moto, camion e anche bici che hanno solcato i palcoscenici mondiali più importanti del motor sport, oltre a vederle direttamente in azione. Fin da subito ho condiviso le scelte dell’organizzazione di ridurre lo spazio commerciale dedicato alle vetture di serie, favorendo l’aspetto sportivo. D’altronde stiamo parlando di Motor-Show: motori e spettacolo e siamo nel cuore pulsante della Motor Valley, in una regione che ospita due team di Formula 1 – Ferrari e Toro Rosso -, due team in Moto GP – Ducati e Gresini – un grande realtà come Dallara insieme ad icone del lusso come Lamborghini, Pagani, Maserati” conclude Gian Carlo Minardi

L’Historic Minardi Day premiato col Casco D’Oro Autosprint

“Voglio ringraziare tutti i collezionisti, piloti, appassionati, sponsor e volontari per l’affetto e il calore dimostrato e aver trasformato in realtà il progetto dell’Historic Minardi Day dimostrando di essere più forti del maltempo. Uno dei nostri obiettivi era di riportare in autodromo le famiglie, riavvicinandole a quello che per me resta lo sport più bello. Obiettivo che è stato pienamente raggiunto.

Il Casco d’Oro ripaga di tutti gli sforzi compiuti per portare in pista vetture stupende che difficilmente si potrebbero vedere, dando la possibilità a tutti i tifosi di poterle ammirare in azione oltre a rappresentare un’importante stimolo in previsione della prossima edizione che sta nascendo insieme a Formula Imola. Questo Casco d’Oro è dedicato a tutti voi” commenta entusiasta Gian Carlo Minardi

A due anni dalla sua nascita l’Historic Minardi Day, la kermesse dedicata a piloti, fan, collezionisti ed appassionati che vogliono rivivere dal vivo le emozioni legate alla storia della Formula 1 e del team faentino fondato da Gian Carlo Minardi, è stato premiato col Casco d’Oro Autosprint come Miglior evento motor sport dell’anno.

I Caschi d’Oro di Autosprint tagliano il traguardo della 52esima edizione e in oltre mezzo secolo il magazine ha premiato i più grandi campioni del motor sport. Anche per il 2017 sono state celebrate stelle di prima grandezza delle quattro ruote, di ieri e di oggi.

L’Historic Minardi Day ha avuto il grande compito di restituire il mondo della Formula 1 e delle competizioni a tutti gli appassionati portandoli nel cuore del circuito ad ammirare e incontrare le vetture e i protagonisti che hanno fatto la storia del motor sport. All’interno dell’Autodromo di Imola oltre 70 monoposto del mondiale, insieme a tantissime altre vetture di Gran Turismo, monoposto delle Formule propedeutiche e vetture classiche come le Alfa Romeo, sono tornate a rombare animando la festa dei motori.

L’edizione 2017 è stato segnata dall’esordio assoluto di Gian Carlo Minardi – a 70anni – al volante di una sua creatura, la Minardi M192 motorizzata Lamborghini, percorrendo un intero giro di pista  accompagnato da un caloroso applauso.

“In quell’occasione credo di aver segnato il record della pista di Imola come giro più lento con una vettura da corsa – ricorda sorridente Gian Carlo Minardi – Devo ringraziare nuovamente l’amico Frits per avermi messo a disposizione tutto. Dalla macchina al casco. E’ stato un regalo bellissimo ed emozionante. A 70 anni ho realizzato un sogno, rimandato per troppo tempo. La macchina organizzativa per la terza edizione dell’Historic Minardi Day è già al lavoro e vi aspettiamo il 4-5-6 maggio 2018, naturalmente all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, con ancora tantissime novità” conclude il manager faentino

F1 | Gian Carlo Minardi “Verstappen è un predestinato ma deve crescere come uomo”

Tra i protagonisti di questa stagione merita una menzione anche Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si è messo in evidenza per le sue qualità velocistiche confermando quanto di buono già mostrato sia al debutto in Toro Rosso che in occasione del suo passaggio alla corte di Christian Horner l’anno passato a campionato inoltrato durante il gran premio di Spagna (vinto proprio dall’olandese) sostituendo l’ormai ex-portacolori Kvyat.

Il figlio d’arte si è aggiudicato due Gran Premi (Malesia e Messico) contro l’unica affermazione di Daniel Ricciardo (Azerbaijan), ma nonostante il maggior numero di vittorie ha chiuso il campionato alle spalle dell’australiano. Gian Carlo Minardi, che nel 2003 ha avuto proprio papà Jos nelle fila del suo team in coppia col Justin Wilson e Nicolas Kiesa, ha speso parole di elogio per il baby-prodigio nel salotto di Sky Sport News, senza risparmiargli qualche critica dovuta all’eccessiva irruenza che gli hanno negato risultati maggiori.

“E’ un pilota baciato dalla volontà divina che ha tutte le caratteristiche per diventare un campione. Mi auguro che papà Jos gli stia il più lontano possibile e che il team Red Bull lo aiuti ad esaltare le sue caratteristiche senza nasconde gli errori facendolo crescere soprattutto come uomo. Come pilota non ha nulla da imparare”

F1 | Gian Carlo Minardi “Verstappen è un predestinato ma deve crescere come uomo”

Tra i protagonisti di questa stagione merita una menzione anche Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si è messo in evidenza per le sue qualità velocistiche confermando quanto di buono già mostrato sia al debutto in Toro Rosso che in occasione del suo passaggio alla corte di Christian Horner l’anno passato a campionato inoltrato durante il gran premio di Spagna (vinto proprio dall’olandese) sostituendo l’ormai ex-portacolori Kvyat.

Il figlio d’arte si è aggiudicato due Gran Premi (Malesia e Messico) contro l’unica affermazione di Daniel Ricciardo (Azerbaijan), ma nonostante il maggior numero di vittorie ha chiuso il campionato alle spalle dell’australiano. Gian Carlo Minardi, che nel 2003 ha avuto proprio papà Jos nelle fila del suo team in coppia col Justin Wilson e Nicolas Kiesa, ha speso parole di elogio per il baby-prodigio nel salotto di Sky Sport News, senza risparmiargli qualche critica dovuta all’eccessiva irruenza che gli hanno negato risultati maggiori.

“E’ un pilota baciato dalla volontà divina che ha tutte le caratteristiche per diventare un campione. Mi auguro che papà Jos gli stia il più lontano possibile e che il team Red Bull lo aiuti ad esaltare le sue caratteristiche senza nasconde gli errori facendolo crescere soprattutto come uomo. Come pilota non ha nulla da imparare”

F1 | Alfa Romeo Sauber F1 Team, Minardi “Complimenti al Presidente Marchionne”

La notizia è di quelle che fanno bene al motor sport. Sauber e Alfa Romeo hanno annunciato la partnership tecnico-commerciale pluriennale a partire dal 2018 con la casa del biscione che diventerà anche Title sponsor della scuderia Svizzera che a sua volta assumerà la livrea ufficiale del brand del Gruppo FCA.

A distanza di oltre 30 anni, il marchio Alfa Romeo torna nel mondiale di Formula 1 raggiungendo gli altri importanti costruttori impegnati nel Circus in un’operazione fortemente voluta dal Presidente della Ferrari Sergio Marchionne per la ristrutturazione del marchio Alfa Romeo. Dalla prossima stagione la Sauber monterà le Power-Unit Ferrari 2018, mentre nulla di ufficiale è stato annunciato sul fronte dei piloti.

“Devo fare i complimenti al Presidente Sergio Marchionne per aver restituito alla Formula 1 e a tutti i suoi appassionati un marchio importante come Alfa Romeo, sinonimo di successi nel motor sport, per scrivere altre pagine leggendarie. A questo punto speriamo che ci sia ancora un bel regalo sul fronte dei piloti” commenta soddisfatto Gian Carlo Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “Per il 2018 avrei fatto una scelta differente in casa Ferrari”

La Ferrari archivia il mondiale col secondo posto tra i Costruttori e Piloti forte dei cinque successi all’attivo firmati da Sebastian Vettel. Un importante passo in avanti, dopo lo “zero” targato l’anno precedente, in ottica del prossimo anno anche se il gap con la Mercedes resta importante com’è emerso dagli ultimi gran premi.

A Yas Marina Circuit, Vettel ha pagato infatti un ritardo di 350 millesimi al giro nei confronti del duo-Mercedes che si sono trasformati in un gap di quasi 20 secondi al taglio del traguardo, che salgono ad oltre 45” ai danni di Kimi Raikkonen (quarto al traguardo davanti a Max Verstappen), con una Mercedes che ha evidenziato tutta la sua forza, competitività e affidabilità. A quanto si è appreso nel post- gara i due driver del Cavallino Rampante avrebbero lottato costantemente contro gli eccessivi consumi.

Proprio il finlandese è stato oggetto di diverse critiche durante la stagione e protagonista di gare opache, alternando solo occasionalmente prestazione di rilievo. Non sono mancate esternazioni importanti anche da parte del Presidente della Ferrari Sergio Marchionne, che però ha deciso di confermargli la fiducia.

“So di farmi alcuni nemici, ma avrei fatto una scelta diversa. Col rinnovo triennale di Vettel gli avrei affiancato un giovane da far crescere, in grado di succedere al quattro volte campione del mondo e al tempo stesso mettergli pressione, anziché un 39enne” commenta Gian Carlo Minardi intervistato da Biagio Maglienti nel salotto di Sky Sport News “Speriamo che Babbo Natale ci faccia trovare sotto l’albero un bel regalo in previsione 2018 poiché i nostri piloti italiani non sono secondi a nessuno, anche se per loro è più difficile emergere poiché ci sono pochi sbocchi e in F1 abbiamo solamente la Ferrari, che è un top-team, come scuderia italiana”

F1 | Gian Carlo Minardi “Alonso è ancora uno dei migliori piloti”

Il Gran Premio di Abu Dhabi non è stato solamente l’ultimo atto del Campionato del Mondo 2017 di Formula 1, ma ha sancito anche la conclusione della partnership (avare di soddisfazioni) tra McLaren e Honda.

In tre anni il sodalizio anglo-giapponese, che tra la fine degli anni ’80 e inizio ‘90 aveva fatto sognare milioni di appassionati conquistando 4 titoli mondiali, 52 pole position, 39 vittorie e 79 podi trasformati in 600 punti, si è dovuta accontentare solamente di due quinti posti (Ungheria 2015 e Austin 2016) come miglior risultato regalandoci memorabili team-radio di un Fernando Alonso che non ha mai nascosto il suo malumore verso la Power-Unit giapponese.

Dal prossimo anno si aprirà un nuovo ciclo e Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne avranno la possibilità di riscatto auspicando in un’ulteriore passo in avanti del propulsori Renault, con la Honda che equipaggerà la Toro Rosso.

“Fernando Alonso ha vinto due mondiali e ne ha persi altrettanti all’ultimo Gran Premio con la Ferrari. Qualcuno potrà dire che sono di parte, ma per me Fernando è sempre un Campione. Ho avuto modo di seguire le sue stagioni analizzando la tabella dei tempi e in questi tre anni sofferti con la McLaren ha fatto cose egregie nonostante una macchina inferiore” commenta Gian Carlo Minardi dal salotto di Sky Sport News

“Ancora oggi è uno dei migliori piloti del Circus, nonostante l’età. Lo stesso Hamilton ha ammesso che solamente Alonso potrebbe metterlo in difficoltà. Si tratta di una grande ammissione da parte del quattro volte Campione del Mondo che conosce molto bene le qualità di Nando avendo diviso il box” prosegue il manager faentino che per primo aveva scommesso sulle abilità di guida dello spagnolo portandolo all’esordio nel mondiale nel 2001

F1 | Gp Abu Dhabi, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Voglio iniziare con un’analisi fredda e severa nei confronti di una Ferrari che, comunque, nel corso della stagione è riuscita ad impensierire la corazzata tedesca arrivando a firmare cinque successi e il secondo posto sia nel mondiale costruttori che piloti con Sebastian Vettel, mettendo le basi per provare a tornare ad essere un team vincente anche se non sarà facile contro questa Mercedes alla luce anche dei risultati di Abu Dhabi.

La Mercedes è riuscita ad archiviare un’altra entusiasmante stagione con la vittoria di Valtteri Bottas e la doppietta, mettendo tra loro e il primo degli inseguitori – Sebastian Vettel – quasi venti secondi che equivalgono ad un vantaggio medio sul giro di 350 millesimi di secondo, che salgono addirittura a 8 decimi ai danni di Kimi Raikkonen (+5 dec nei confronti del compagno di box, quarto al traguardo). Sarebbe interessante capire come mai Vettel ha avuto prestazioni altalenanti durante la corsa.

Questi numeri devono far riflettere la Ferrari su due aspetti: sul lato tecnico-meccanico e piloti in previsioni di un 2018 e di un inverno che si preannunciare intenso, caldo e molto corto poiché mancano solamente venti settimane ai prossimi test pre-stagionali, sperando di rivedere in griglia anche un pilota italiano.

Abbiamo assistito ad un gran premio certamente non spettacolare (salvo qualche bagarre nelle retrovie come tra i due ex-compagni Alonso e Massa e Stroll-Grosjean), ma corso a ritmi intensi con tempi ravvicinati tra i primi dieci piloti. E’ stato assegnato anche l’ultimo verdetto con l’inevitabile sorpasso della Renault – sesta tra i Costruttori – ai danni della Toro Rosso che è riuscita a difendersi da un’incolore Haas.

Anche in casa Red Bull ci sarà molto lavoro da fare da qui alla fine di febbraio considerando gli oltre 40” accusati da Verstappen (quinto al traguardo) nei confronti del finlandese di casa Mercedes.

Per tutte le scuderia e costruttori saranno mesi intensi considerando anche l’aumento dei gran premi (che passano dai venti attuali a 21) e la diminuzione delle Power-Unit a disposizioni per ciascun pilota (solamente tre). Ora la maggior parte dei Team Principal puntano il dito contro questo regolamento approvato da loro stessi. Mi chiedo: dov’èrano o cosa pensavano quando è stata l’ora di deliberarli? Solo la Mercedes può guardare con serenità al prossimi futuro. Intanto, a fine gran premio,  Liberty Media ha svelato il nuovo logo della F1….

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Abu Dhabi, Minardi “In palio diversi milioni”

Col Gran Premio di Abu Dhabi calerà il sipario su un’altra stagione, scivolata via velocemente tra alti e bassi per tutti i team, eccezion fatta per la Mercedes che ancora una volta l’ha fatta da padrona. Ferrari e Renault hanno rincorso le stelle d’argento anche se c’è ancora molto lavoro da fare in previsione 2018.

Più volte abbiamo visto quanto sia ampio il vantaggio della Mercedes e salvo stravolgimenti o acquisizione del know-how da parte della concorrenza, sarà molto difficile avvicinarli. Il Circus arriva su una pista condizionata dal cambiamento delle temperature sia durante l’intero weekend che durante lo svolgimento della corsa poiché si partirà al tramonto per terminare nella notte illuminata solamente dalle luci artificiali. Diversamente dall’anno scorso, la Pirelli porterà le mescole più morbide con Ultra-Soft, SuperSoft e Soft che ci regaleranno nuovi record del tracciato.

Arriviamo all’ultimo appuntamento con ancora alcuni verdetti da assegnare come il secondo posto tra i piloti, con Sebastian Vettel forte di un vantaggio importante su Valtteri Bottas e la lotta a tre tra Toro Rosso – Renault – Haas per il sesto posto, con in palio la bellezza di dodici milioni di dollari derivanti dai diritti televisivi. Una percentuale importante in funzione del budgets 2018.

Grazie ad una stagione straordinaria, la Force India potrà affrontare l’appuntamento al  Yas Marina Circuit senza pressioni e preoccupazioni particolari avendo già conquistato da tempo il quarto posto nel mondiale (per il secondo anno consecutivo). Nonostante le traversie affrontate in questi anni hanno dimostrato di avere un gruppo forte e unito, sfruttando nel migliore dei modi tutte le risorse. Sono l’immagine di un team di altri tempi. Una famiglia ben amalgamata.

Prima di mandare definitivamente in pensione queste monoposto e aspettare l’esordio di Halo, ci aspettano i test Pirelli. Sarà un inverno caldo sul fronte del mercato piloti poiché ci sono ancora alcuni tasselli mancanti in casa Williams e Sauber, sperando ci possa essere spazio anche per Antonio Giovinazzi che quest’anno ha avuto la possibilità di mettersi alla prova al volante di Ferrari, Sauber e Haas.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “Ferrari ha posto le basi per tornare a sognare in grande”

Dopo una scalinata fatta di corsa, l’ultimo scalino resta sempre il più difficile da affrontare” così Gian Carlo Minardi riassume l’attuale situazione in casa Ferrari, reduce dal successo di Interlagos e dalla conferma di seconda forza del mondiale, con Sebastian Vettel che ha consolidato il secondo posto davanti a Valtteri Bottas.

“Dopo un 2016 avaro di vittorie e il terzo posto tra i Costruttori, i cinque sigilli di quest’anno e il secondo posto nelle due classifiche rappresentano uno spiraglio importante per tornare ad imporsi nel mondiale, anche se la differenza con la Mercedes resta importante com’è emerso in Brasile con la straordinaria rimonta di Hamilton che ha messo in mostra il potenziale della Mercedes coadiuvata da un’ottima affidabilità” prosegue il manager faentino

“L’inglese è stato in grado di usare per quasi tutta la durata del gran premio l’overboost, mettendo un importante tassello sul 2018 in cui ciascun pilota avrà solamente a disposizione tre unità motrici”

Dalla prossima stagione i regolamenti diventeranno ancora più severi sulla durata delle Power-Unit, con ciascuna unità chiamata a percorrere oltre 7000 chilometri.

“Lo trovo veramente assurdo poiché questa decisione porterà ad un’esasperazione nella ricerca dei materiali innovativi (lubrificanti compresi) e ad un aumento vertiginoso dei costi, con ricadute pesanti soprattutto verso i piccoli team. Consideriamo poi che dal 2021 si dovrà procedere una progettazione completamente nuova con ulteriori costi nella ricerca. Inoltre oggi abbiamo motoristi che fatica a concludere un weekend.”

“Sull’esito della stagione della Ferrari pesano in modo determinante gli errori dei suoi piloti. Sebastian Vettel si è dimostrato nervoso e fragile nel momento cruciale del mondiale (Baku e Singapore), causato forse dalla consapevolezza di non poter realmente competere con Lewis. Ancora una volta Kimi Raikkonen non è stato in grado di portare al team quei punti indispensabili per vincere il titolo costruttori, ma a Maranello hanno comunque deciso di puntare sul finlandese.”

Sul finale la Ferrari è stata scottata anche da problemi di affidabilità (vedi Malesia e Giappone) che hanno vanificato la rimonta nei confronti della corazzata anglo-tedesca

“Ad un certo punto della stagione la Ferrari ha provato a spremere le componentistiche credendo di aver chiuso il gap con la Mercedes, perdendo però in affidabilità. Era un tentativo che andava fatto proprio per trovare il limite e capire realmente il punto che si era raggiunto. L’affidabilità ritrovata nei gran premi successivi è dovuto principalmente ad aver fatto un passo indietro sulla performance.”

Bisogna dare atto alla Ferrari di aver costruito una vettura in grado di tracciare la strada per tornare al successo conquistando risultati insperati all’inizio della stagione. Tra una settimana, ad Abu Dhabi, potrà provare a chiudere la stagione con un nuovo successo, Hamilton permettendo.

F1 | Kubica-Williams, accordo vicino. Minardi “Robert merita un ritorno in grande stile”

Col gran premio di Abu Dhabi in programma tra una settimana calerà il sipario sul Mondiale di Formula 1 che ha visto trionfare per il quarto anno consecutivo la Mercedes consegnando il terzo titolo mondiale a Lewis Hamilton sotto la stella di Stoccarda, raggiungendo il diretto avversario di quest’annata, Sebastian Vettel.

Non è arrivato però ancora il tempo di mandare in pensione le monoposto 2017 poiché sono in programma due giorni di test Pirelli, successivi al GP, per provare le gomme 2018 e tra i protagonisti ci dovrebbe essere anche Robert Kubica, alla sua prima uscita con le monoposto di nuova generazione dopo le due sessioni di test col team di Grove a Silverstone e Budapest e il confronto diretto con Paul Di Resta. Tra i pretendenti ad occupare il sedile che verrà lasciato libero da Felipe Massa tra una settimana, il polacco sembra il favorito anche se resta l’ombra di Wehrlein, ormai quasi certamente scaricato dalla Sauber in favore di Leclerc.

Sul rientro di Kubica c’è grande attesa dopo il suo incidente del 2011 che lo ha allontanato dal Circus, anche se ci sono diversi pareri contrastanti. Ultimi in ordine cronologico quelli di Jacques Villeneuve e Juan Pablo Montoya, col Campione del Mondo 1997 canadese che punta il dito sul fattore sicurezza.

“Gran parte del mondo sportivo è con Robert e auspica di rivederlo tra i protagonisti in F1, così come i tanti tifosi. Gli voglio molto bene e mi piacerebbe rivederlo primo attore. Durante le sue recenti uscite ha segnato riscontri cronometrici importanti e questo fa ben sperare. Il test di Abu Dhabi sarà un ulteriore esame anche perché potrà mettersi alla prova con le monoposto di ultimissima generazione oltre ad avere un riscontro diretto coi tempi del weekend” analizza Gian Carlo Minardi “Certamente restano dei nodi da sciogliere, legati principalmente alla sua resistenza nell’intero weekend e soprattutto nella gestione della corsa. Il problema maggiore saranno i manettini sul volante, considerando la mano offesa”

F1 | Gp Brasile Vince la Ferrari con Vettel. Minardi “Errore di Hamilton? Qualcosa non mi convince”

Un doppio podio targato Ferrari con la vittoria di Sebastian Vettel e il terzo posto di Kimi Raikkonen che porterà un po’ di serenità all’interno del team di Maranello anche se è emerso il vantaggio abissale di cui gode la Mercedes, in particolare col Lewis Hamilton poiché Bottas ha dato conferma di essere una buona seconda guida.

Lewis Hamilton è stato strepitoso per l’intero gran premio imponendo un ritmo impressionante. Questo deve far pensare molto sul prossimo futuro soprattutto in casa Ferrari poiché il gap da colmare è impressionante. Se non fosse stato costretto a partire dalla pit-line molto probabilmente avrebbe imposto ai suoi avversari un distacco intorno ai diciotto secondi. Bravo Raikkonen che è riuscito a gestire e a placare la cavalcata dell’inglese nonostante delle gomme più usurate portando a casa un podio preziosi. Una Ferrari che si conferma la seconda forza del mondiale, salvo problemi di affabilità. Con questo successo anche Vettel ha praticamente messo in cassaforte il titolo di vice-campione.

Ho sentito e letto molte critiche verso Hamilton per il suo errore in qualifica. Sinceramente andrei cauto poiché ho l’impressione che sia stato frutto di qualche esperimento già proiettato al 2018. Ho l’impressione che la Mercedes voglia utilizzare questi due gran premi per testare qualche soluzione innovativa. Guardando al rallentatore l’episodio incriminato qualcosa non mi convince. E’ come se l’inglese sia stato colto di sorpresa da un comportamento inaspettato del posteriore della sua vettura ….

E’ stato un gran premio ricco di sorpassi corso su un ritmo elevato con un bella lotta in casa Red Bull tra Verstappen e Ricciardo che si confermando la terza forza del mondiale. Mi sono divertito vedere due vechietti, Massa e Alonso, combattere per tutti i 71 giri in una forbice di 2 decimi. Sono stati protagonisti di una gara pulita e una lotta regolare.

Nonostante un motore meno performante rispetto al Mercedes della Williams, Nando è riuscito a stare costantemente a nove decimi dal brasiliano. Una delle migliori gare della McLaren.

Non resta che avviarci verso l’ultima gara di Abu Dhabi che farà calare il sipario su questa stagione.

Gian Carlo Minardi