Gp Belgio – IL PAGELLONE

Archiviato un Gran Premio tirato sullo sfondo delle Ardenne vinto da Sebastian Vettel davanti ad un indiavolato Fernando Alonso e al poleman Lewis Hamilton, andiamo a dare qualche voto insieme a Gian Carlo Minardi

Sebastian Vettel 9.5 – Il mezzo punto che manca al “voto tondo” è dovuto solamente alla pole, che si è fatto sfuggire in favore di Hamilton. Per il resto è stato perfetto. E’ supportato da una vettura che difficilmente sarà battibile, ma ha messo sicuramente del suo. Il confronto con Webber è notevole. Ancora una volta ha fatto la differenza

Fernando Alonso 9 – Ha fatto una gara perfetta, ma l’errore commesso in qualifica e, soprattutto, il nervosismo che sta creando all’interno del team con i suoi atteggiamenti lo penalizzano. In questo momento della stagione non c’è bisogno di un Alonso con il muso lungo, soprattutto dopo una gara come quella di domenica. Questi atteggiamenti non sono confacenti con il mio modo di pensare alle corse. Certamente non deve dimostrare niente a nessuno, ma preferisco i risultati in pista alle parole.

Lewis Hamilton 8.5 – Ha fatto un capolavoro in qualifica passando dalle stalle alle stelle. Nel Q3 ha giocato il Jolly. Bravi sia lui che Vettel riuscendo a fare un giro in più. In gara ha sofferto i problemi della macchina

Nico Rosberg 8 – Ha fatto quello che doveva, ovvero portare punti pesanti al team, contribuendo a consolidare il secondo posto nel mondiale. Al via è stato alle spalle di Hamilton girando su ottimi riscontri. Anche lui ha sofferto i problemi della macchina

Mark Webber  5 – Ha già la testa in vacanza. Lo vedo meno aggressivo e determinato rispetto alle passato o all’inizio della sua carriera in F1. Si sta avvicinando alla conclusione della sua avventura in F1, anche se sinceramente non condivido questo tipo di annunci già a inizio stagione. Forse inconsciamente, è meno concentrato. Non da il 100%

Jenson Button 7 – Ancora una volta ha sfruttato bene le gomme dure giocando una carta importante insieme al team come strategia. E’ un campione del mondo e ha ottimizzato al meglio le risorse del team

Felipe  Massa   6 – Un voto di incoraggiamento. Bisognerebbe sapere quanto è stato condizionato dai problemi tecnici. Molto bravo nel sorpasso su Grosjean, ma il confronto con il compagno rimane impari.

Romain Grosjean 6.5 – Condizionato forse dalla passata stagione. Porta comunque a casa punti in un week end poco felice per la sua Lotus.

Adrian Sutil 7 – In un momento in cui è sempre più difficile entrare nella Top 10 regala alla Force India punti preziosi grazie ad una prestazione buona.

Daniel Ricciardo 8 – Autore di una gara eccezionale supportato da una Toro Rosso competitiva. Non ha commesso errori. Ottimo il sorpasso su un Perez non sempre corretto. Sta facendo vedere cose egregie e merita il posto in Red Bull

Kimi Raikkonen 7 – Era in evidente difficoltà con il freno anteriore sinistro. Gestire queste importanti difficoltà conquistando posizione, significa che non stiamo parlando di un campione del Mondo a caso. Solo all’ultimo si è arreso e per questo va premiato

Gp Belgio – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un gran premio tirato con tre Campioni del Mondo sul podio, con un grandissimo Fernando Alonso. E’ l’Alonso che tutti vogliamo vedere, che parla con i fatti e i risultati in pista e non attraverso i microfoni. Deve dimostrare costantemente attraverso i risultati tutto il suo talento, anche se si trova a lottare contro una macchina invincibile come la Red Bull. Lo spagnolo è stato bravissimo nei primi passaggi, sfruttando al 100% il potenziale a sua disposizione conquistando un risultato certamente insperato fino a sabato sera, rimediando agli errori suoi e del muretto commessi in qualifica.

Certamente anche senza il testacoda del sabato il risultato di oggi non sarebbe cambiato, anche se così facendo ci ha fatto divertire di più. Questo secondo posto è un risultato positivo anche in ottica campionato visto che si è riportato davanti ad Hamilton. al secondo posto. Purtroppo il gap con Vettel non è diminuito, ma mancano ancora otto gran premi e tutto può succedere.

I 17 sec di distacco dello spagnolo su Vettel, rispetto agli oltre 50” di Massa,  sono la chiara dimostrazione di come, anche nella Formula 1 moderna, il pilota possa fare la differenza sui tracciati tecnici come Spa. Ci ha messo del suo per inserire la F138 tra il tedesco e l’inglese della Mercedes. Questo risultato  deve restituire un pizzico di serenità in casa Maranello. Mi piacerebbe vedere un Fernando meno scuro in volto, soprattutto dopo una prova come quella di oggi. Non deve contribuire ad alimentare le tensioni.

La Mercedes aveva iniziato il week end in sordina, per poi conquistare una bellissima pole con Hamilton che aveva fatto sperare in un qualcosa in più per la domenica. Restano comunque in lotta per il titolo e sono al secondo posto nel mondiale costruttori. Assisteremo fino alla fine ad una bellissima rincorsa su Vettel, anche se diventa importante non perdere più punti. Sarà una lotta contro degli extra-terresti come Vettel e Red Bull.

Sul fronte Lotus, Grosjean ha occupato la sua posizione sorpassato sul finale da Massa che si era svegliato. Purtroppo con Raikkonen hanno sofferto fin dai primi giri ad un problema al freno anteriore che lo ha portato al ritiro dopo ben 27 risultati positivi. E’ certamente un record importante anche se si è interrotto nel momento meno opportuno. Avrebbe potuto portare a casa punti importati in ottica campionato. Il posto lasciato libero dal finlandese è stato conquistato da un ottimo Ricciardo che ha avuto la meglio su Perez, portando in Toro Rosso un punto “pesante”.

Grazie al sesto posto di Button la McLaren sopravanza la Force India (oggi al nono posto con Sutil) tra i costruttori, portandosi in quinta posizione. Proprio l’inglese è ancora senza contratto per la stagione 2014 anche se aveva dichiarato ad un giornale inglese di pensare ad un anno sabbatico. L’ago della bilancia per il Mercato Piloti sarà comunque la Ferrari. Fino a quando il team di Maranello non sistemerà il “tassello pilota” difficilmente assisteremo a nuovi annunci. Per la McLaren il 2014 sarà una stagione di transizione, in attesa di indossare nel 2015 i motori turbo Honda. Raikkonen e Button, due campioni del mondo, hanno certamente la possibilità di restare in due team competiti come Lotus e McLaren, ma anche loro aspetteranno la decisione Ferrari.

Ora ci prepariamo a Monza e il risultato della Ferrari potrebbe essere un ottimo spot per portare i tifosi in autodromo a sostenere e tifare Ferrari. Si andrà a Monza con l’obiettivo di conquistare la vittoria, visto che dovrebbe essere un circuito meno favorevole alla Red Bull

Gp Ungheria – UP & DOWN

Archiviato il Gran Premio di Ungheria e la prima vittoria targata Mercedes per Lewis Hamilton diamo i voti ai protagonisti

LEWIS HAMILTON 10 – è stato perfetto in qualifica con un giro spettacolare e in gara perché ha gestito molto bene le gomme attaccando e difendendosi nei momenti giusti

KIMI RAIKKONEN 8.5 – purtroppo ha dormito un po’ in qualifica e questo non gli permette di prendere un voto più alto, che invece meriterebbe per la gara, dove ha dimostrato ancora una volta di essere in forma splendida. Ha fatto solamente due pit stop, gestendo molto bene le gomme. Peccato solo per la qualifica

ROMAIN GROSJEAN 7– un bel voto lo merita anche lui anche se è stato penalizzato eccessivamente. Fosse stato un altro pilota molto probabilmente i commissari sarebbero stati più clementi.

SEBASTIAN VETTEL 7.5 – un po’ nervoso in qualifica quando si sentiva già sicuro della pole. In gara attacca inutilmente Raikkonen accusandolo ingiustamente di scorrettezza. Visto il risultato di Webber avrebbe potuto fare molto di più

MARK WEBBER 8.5 – nonostante una sfortuna che si accanisce sempre contro di lui è stato autore di una gara stupenda recuperando e portando punti importanti al team

FERNANDO ALONSO 6 – raggiunge a malapena la sufficienza. Onestamente non mi aspettavo quelle dichiarazioni pre e post gara. Certamente ha saputo tirar fuori un buon risultato da un week end poco felice per la Ferrari, ma come sempre si vince e si perde tutti insieme.  Ha portato a casa dei punti forse insperati però si gioca il resto della votazione con le sue dichiarazioni. Insufficiente  Massa

JENSON BUTTON 7 – ha saputo gestire bene una McLaren in difficoltà aiutandola a rinascere

PASTOR MALDONADO 7 – in una giornata estremamente difficile ha saputo regalare al team il primo punto mondiale. In questa parte del mondiale diventa sempre più difficile entrare nella zona punti in quanto abbiamo cinque team (Red Bull, Mercedes, Lotus, Ferrari e McLaren) che non vogliono regalare niente. I team di seconda fascia dovranno sfruttare ogni occasione, proprio come ha fatto Pastor con il ritiro di Rosberg

GP Ungheria – IL PUNTO

Il Gran Premio di Ungheria ci ha consegnato una Mercedes in grande spolvero, che ha saputo ribaltare un inizio anno molto deludente. Oltre ad essere molto veloci in qualifica hanno dimostrato di essere in forma anche sulla distanza. Potevano essere un elemento di disturbo tra Red Bull e Ferrari, ma si stanno proponendo velocemente come nuova forza in campo e pretendenti al successo. Ci aspettano 9 Gran Premio tiratissimi.

Indubbiamente chi esce con le orecchie basse è la Ferrari. Ha deluso sia in qualifica che in gara. Se non ritroveranno lo smalto dei primi appuntamenti sarà un fine 2013 molto difficile. Abbiamo diversi primi attori e questo rende ancora più incerto il risultato, oltre al recupero. Le forze in campo sono cambiate nuovamente con Red Bull sempre al comando, ma seguita da Mercedes e Lotus. Attualmente la Ferrari è la quarta forza del mondiale e Fernando ha sbagliato a non partecipare ai test di Silverstone. Lo spagnolo dovrebbe iniziare a parlare di meno.  I risultati non si fanno con le parole. La Lotus si prepara ad insidiare la Ferrari, sostenuta da due piloti che portano a casa punti pesanti. Senza la penalità, Grosjean avrebbe potuto lottare con Webber. Gli sviluppi non portano i risultati sperati e di sta venendo meno la capacità della “rossa” di recuperare in corsa  che li aveva contraddistinti nei campionati precedenti. Certamente la situazione si può ancora ribaltare, ma bisogna lavorare e rimboccarsi le maniche

Finalmente è arrivato il primo punto per la Williams grazie al decimo posto di Maldonado. Entrare nella top ten sarà sempre più difficile in quanto i top five non regaleranno niente. Questa volta il tassello lasciato libero da Rosberg è stato occupato del venezuelano mentre è venuta a mancare la Force India, che ha visto ridurre di molto il suo vantaggio sulla McLaren, cosa prevedibie. In questo momento della stagione i team di serie B dovranno essere molto bravi a calibrare le forze e le risorse anche in ottica 2014.

Ora mandiamo tutti in vacanza e restiamo in attesa di vedere cosa succederà a Spa.

Gp Ungheria – PRESENTAZIONE

Con il Gran Premio di Ungheria ci prepariamo a voltare pagine, con il campionato pronto ad entrare nella parte calda della stagione. Dopo questo fine settimana resteranno solamente nove round, tutti importanti e determinanti. Dopo la pausa estiva, con Spa e Monza, la classifica potrebbe delinearsi.

Il tracciato di Budapest si può definire un kartodromo, in cui i sorpassi tradizionalmente sono sempre stati molto difficili, anche se avremo due zone DRS. Qui ogni piccolo errore si paga il doppio. Arriviamo dopo i tre giorni (indecifrabili) di test di Silverstone e avremo anche l’incognita delle gomme “nuove” a rendere ancora più difficile una previsione. La Pirelli fornirà a tutti i team pneumatici con spalla 2012 e mescola 2013. Non credo che cambierà qualcosa in termini di forze in campo, ma rappresenterà comunque un’incognita maggiore.

Da quello che abbiamo potuto vedere a Silverstone la Red Bull continua ad essere in grande spolvero e il punto di riferimento per tutti, anche se la Ferrari non si è risparmiata macinando tantissimi chilometri e raccogliendo dati importanti per lo sviluppo della F138. Rigon ha lavorato molto bene e Massa ha lanciato segnali positivi. La stessa Mercedes ha svolto una grande mole di lavoro e potrebbe essere un outsider in più per la vittoria.

La qualifica avrà certamente la sua importanza, ma non dobbiamo aspettarci un risultato scontato in quanto possono intervenire diversi fattori.  I giri da percorrere sono veramente tanti e sono attese alte temperature che potranno portare a diversi pit stop. Tradizionalmente si forma sempre un corridoio dal quale non bisogna uscire, per evitare di perdere aderenza e raccogliere lo sporco della pista.  La strategia avrà un ruolo importante e per ottenere un buon risultato bisognerà azzeccare la gara perfetta.

Bisognerà vedere chi sarà stato più bravo in queste tre settimane e diminuire il gap con le Red Bull, che anche al Nurburgring erano apparse in splendida forma. Andando avanti, per i team di seconda fascia diventerà sempre più difficile entrare nella top 10, come ha già dimostrato la classifica in Germania.

Gp Germania – IL PUNTO

Ancora una volta lo spettacolo non è mancato anche se troppo condizionato dagli pneumatici. Alcuni team scompaiono troppo velocemente nel buio per poi ricomparire nel gran premio successivo o, addirittura, cambiano le loro prestazione nello stesso week end al variare di pochi gradi di temperatura dell’asfalto. A questo punto mi domando cosa serve spendere tutti quei soldi in sviluppo e galleria del vento se poi basta un nonnulla per compromettere tutto il lavoro.

Detto questo non voglio togliere nulla alla grandissima prova di forza della Red bull che si è ripresa velocemente dalla debacle tecnica di Silverstone. Hanno certamente la migliore macchina guidata da un pilota che sa gestirla al meglio. Molto bravo anche Webber che ha saputo reagire al problema del pit stop entrando nella top ten e portando al team altri “punti mondiale” molto importanti.

Purtroppo al Nurburgring è mancata la Ferrari che le ha studiate tutte per ribaltare un risultato negativo. Saluta la Germania con una quarto posto di Alonso, sicuramente importante visto com’era iniziato il fine settimana, cedendo però altro terreno agli avversari.  Di questo passo il terzo posto nel mondiale costruttori sarà difficile da conservare in quanto abbiamo una Lotus che anche in Ungheria saprà farsi dare del “Lei”. Con un altro risultato importante Kimi potrebbe tentare l’aggancio allo spagnolo. Sarà importante capire anche cosa stia succedendo a Felipe Massa. Onestamente non ci sono ancora delle voci ufficiali, ma l’imbarcata presa mi sembra alquanto strana. Se fosse arrivato “lungo” la vettura avrebbe dovuto puntare verso destra, mentre il brasiliano è arrivato con le gomme bloccate per poi puntare a sinistra. Non mi sento di attribuirgli la colpa, ma purtroppo la scuderia ha perso punti anche sul fronte costruttori. Alonso non ha un valido copri spalle, diversamente dai suoi principali avversari.

Il campionato è ancora molto lungo anche se in questo momento la Red Bull è nettamente favorita. Speriamo che le tre settimane che ci separano dall’Ungheria e il mese sabbatico di agosto porti delle novità in Ferrari. Credo che l’ordine di arrivo di domenica rappresenti bene il valore tecnico attuale dei team con le prime nove posizioni occupate dai cinque top team. All’appello manca solo Massa e per questo si è inserito Hulkenberg, autore di una bellissima gara che ha regalato alla Sauber  un punto.

La McLaren è riuscita a sfruttare a suo favore il caldo, spodestando così Toro Rosso e Force India che sabato avevano portato le loro monoposto nella top 10.

Per quanto riguarda l’incidente ai box di Webber, già qualche gran premio fa mi ero voluto soffermare sulla pericolosità di questi cambi-gomme. Fino ad ora gli pneumatici si erano staccati in pista, mentre ora è accaduto in una spazio ridotto come la corsia box, dove solo per fortuna non è successo il peggio. Purtroppo un cameraman è rimasto ferito e, pertanto, dalla prossima gara dovranno stare solamente sui muretti. Anche se non è certamente facile porre dei rimedi mi pare che si “chiuda sempre il recinto quando i buoi sono ormai scappati”…

Prima di darvi appuntamento in Ungheria, vorrei parlare anche della richiesta della Mercedes di  partecipare ai test di Silverstone. Al di la delle numerose deroghe date al team tedesco, credo sia giusta la loro partecipazione in quanto è un test voluto al fine della sicurezza. Sarà importante che i commissari vigilino sul corretto svolgimento, mentre è altrettanto corretto la loro esclusione dalle due giornate aperte ai giovani

GP Germania – PRESENTAZIONE

Arriviamo al Nurburgring in un momento molto caldo della stagione e dopo troppi pochi giorni da Silverstone. Per i team sarà stato alquanto difficile portare aggiornamenti e correttivi. In Germania la Pirelli si presenterà in pista con le nuove mescole che porteranno a nuove incognite. E’ fuori dubbio che non si potesse tornare a correre con le incertezze e defaillance tecniche degli pneumatici di Silverstone e sono certo che il costruttore fornirà gomme super collaudate della passata stagione (Soft e Medium), anche se in questi ultimi sei mesi l’evoluzione delle macchine è stata notevole, anche dal punto di vista del carico aerodinamico.

Abbiamo una Ferrari che dovrà ribaltare una situazione difficile sia in qualifica che in gara in quanto, al di la del talento e della buona prestazione di Alonso, il divario da Red Bull e Mercedes era consistente come ha dimostrato la bella rimonta di Webber.  La Red Bull rimane certamente la macchina di riferimento e da battere.  Per la lotta alla pole vedo una sfida tutta Red Bull-Mercedes, mentre in gara la Ferrari potrà inserirsi.

Grande attenzione sarà rivolta ancora una volta agli outsider Force India e Toro Rosso che si sono dimostrati in grado di portare via punti importanti ai top team. La Lotus dovrà invece fare un passo indietro dopo l’introduzione della nuova sospensione, che le aveva restituito la competitività di inizio anno. Sul fronte climatico normalmente in Germania le temperature non sono molto alte.

I RICORDI Il Nurburgring mi riporta a dei bellissimi ricordi. In Formula 2 abbiamo partecipato all’ultima gara a ruote coperte sul tracciato lungo, conquistando un prezioso secondo posto con Nannini dopo una bella lotta con la March-BMW. In quell’occasione Nannini tagliò il traguardo addirittura con solo tre ruote, dopo che un contatto all’ultima curva lo portò fuori pista.

Arrivando in Formula 1, nel 1999 conquistammo con Mark Genè un sesto posto determinante in una stagione difficile.  La festa sarebbe potuta essere doppia perché grazie a strategie ottime, cambiamenti climatici e a pit stop perfetti, avevamo un Luca Badoer in rimonta e certamente da podio. Purtroppo a pochi giri dalla fine un’incrinatura nella scatola del cambio causò una perdita d’olio costringendolo a parcheggiare la sua vettura  a bordo pista. E’ stata una di quelle gare in cui passammo dalle Stelle alle Stalle. Sarebbe stato un risultato molto importante e magari avrebbe cambiato la storia del Minardi Team

Nel 600esimo GP la Williams ha sfiorato i primi punti mondiale chiudendo all’11 e 12esimo posto. Sinceramente ho sperato nella top ten proprio per festeggiare in modo speciale questo traguardo straordinario. Un plauso va sicuramente a Frank che ancora oggi lotta per far crescere il suo team. Gli auguro veramente di poter tornare un primo attore

Gp Inghilterra – UP & DOWN

Con il Gran Premio d’Inghilterra alle spalle andiamo a dare i voti ai principali attori di questa domenica

Pubblico 10 – gli inglesi sono stati fantastici tutto il week end. Credo che abbiano registrato il record di presenza stagionale. Correttissimi, applaudendo  sempre il leader della corsa.

Nico Rosberg 9 – dopo la prima fila di sabato, ha saputo sfruttare al meglio ogni occasione, dalle bandiere gialle alle safety car. Un pizzico di fortuna gli ha “regalato” la vittoria. Ma nella gare ci vuole anche questa e ben venga.

Sebastian Vettel  8.5 – fino al cedimento del cambio era stato uno degli attori del week end rendendosi autore di una bella partenza

Lewis Hamilton 8.5 – gara strepitosa per l’inglese di casa Mercedes dopo una pole fantastica. Purtroppo è stato una delle “vittime”

Fernando Alonso 8 – non si è fatto avvilire dalle difficoltà del week end portando a termine una gara corsa con il coltello tra i denti. Un terzo posto insperato dopo le qualifiche.

Mark Webber 7.5 – bellissima rimonta anche se, ancora una volta, aveva compromesso il gp alla partenza

Felipe Massa 7 – non è certamente il suo anno. Dopo una signora partenza il problema alla gomma ha vanificato tutto. Non si è demoralizzato e ha portato in seno al team punti importanti.

Piloti Toro Rosso e Force India 7 – molto bravi e costanti sia in qualifica che in gara. Si confermano ottimi outsider per tutti gli avversari e consolidano la loro posizione in classifica

Lotus 5 – ancora una volta commettono un grave errore di strategia che li priva di punti importanti. Kimi avrebbe meritato certamente un risultato più importante

FIA e Pirelli 3 – per non dare di meno. Si parla tanto di sicurezza ma in questo caso è venuta a mancare. La Federazione ha il dovere e il diritto di intervenire quando si parla di sicurezza. Domenica questa è venuta a mancare. L’incidente di Vergne a 300 km/h poteva avere conseguenze importanti. Pirelli di contro dovrebbe tutelare maggiormente la sua immagine e la sicurezza dei piloti.

 

Gp Inghilterra – IL PUNTO

Se da un lato abbiamo vissuto quasi due ore intense, dall’altra è stato un gran premio condizionato dalle safety car e, soprattutto, dalle gomme. Sinceramente questo non è il modo giusto per fare le corse e la Pirelli dovrà correre ai ripari velocemente, anche per una questione di sicurezza. Mi auguro vivamente che non vengano sacrificati i rookie test, il cui significato è tutt’altro che sviluppare macchina o gomme.

Silverstone ci ha consegnato una Ferrari in grande difficoltà, anche se aiutata dalla fortuna. In un campionato così lungo gli episodi si annullano. Lo zero di Vettel annulla lo zero di Alonso in Malesia. Si devono certamente rimboccare velocemente le maniche poichè la prossima gara (Nurburgring) è solamente tra sette giorni. Ancora una volta Alonso è stato autore di una gara corsa con il coltello tra i denti, ma questo non basta nonostante la conquista di un podio e di un risultato insperato fino a sabato sera.

In questo momento la Mercedes  è in lotta con la Red Bull per diventare la prima forza del campionato. Con Rosberg hanno conquistato una grandissima vittoria, dopo aver monopolizzato la prima fila il sabato. Anche Hamilton era in grande spolvero,  ma è stato il primo ad essere penalizzato dallo scoppio degli pneumatici. Hanno certamente la miglior coppia del mondiale in quanto entrambi possono segnare pole position e vittoria. Stanno crescendo molto bene anche se la Red Bull rimane la vettura di riferimento, come dimostrano le due classifiche.

Ancora un errore di strategia in casa Lotus, nonostante la richiesta di Raikkonen. E’ stato un vero peccato perché Kimi aveva fatto una bella gara e avrebbe meritato qualcosa in più. Nuovo week end positivo per Toro Rosso e Force India che dimostrano di poter infastidire i top team. Stanno lottando per conquistare un posto importante nel mondiale. La squadra di Faenza ha distanziato ulteriormente la Sauber mentre la Force India ha guadagnato punti sulla McLaren. Un bel segnale da due team di seconda fascia.

Nel 600esimo GP la Williams ha sfiorato i primi punti mondiale chiudendo all’11 e 12esimo posto. Sinceramente ho sperato nella top ten proprio per festeggiare in modo speciale questo traguardo straordinario. Un plauso va sicuramente a Frank che ancora oggi lotta per far crescere il suo team. Gli auguro veramente di poter tornare un primo attore

 

Gp Inghilterra – Gara

1. Nico Rosberg – Mercedes – 52 giri

2. Mark Webber – Red Bull-Renault – +0″7
3. Fernando Alonso – Ferrari – +7″1
4. Lewis Hamilton – Mercedes – +7″7
5. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +11″2
6. Felipe Massa – Ferrari – +14″5
7. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +16″3
8. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +16″5
9. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +17″9
10. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +19″7
11. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +21″1
12. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +25″0
13. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +25″9
14. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +26″2
15. Charles Pic – Caterham-Renault – +31″6
16. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +36″0
17. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +1’07″6
18. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1’07″7
19. Romain Grosjean – Lotus – +1 giro
20. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +6 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 132; 2. Alonso 111; 3. Raikkonen 98; 4. Hamilton 89; 5. Webber 87; 6. Rosberg 82; 7. Massa 57; 8. di Resta 36; 9. Grosjean 26; 10. Button 25; 11. Sutil 23; 12. Vergne 13; 13. Perez 12; 14. Ricciardo 12; 15. Hulkenberg 6.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull 219; 2. Mercedes 171; 3. Ferrari 168; 4. Lotus-Renault 124; 5. Force India-Mercedes 59; 6. McLaren-Mercedes 37; 7. Toro Rosso-Ferrari 24; 8. Sauber-Ferrari 6.

GP Inghilterra – PRESENTAZIONE

Dal Gran Premio di Montreal, che ci ha introdotto nel secondo terzo di campionato, sono passate tre settimane. I team  quindi hanno avuto due settimane piene per lavorare sui nuovi aggiornamenti, che potranno essere determinanti per la lotta alla pole position e la vittoria.

Silverstone è un circuito vero, oltre che storico. Per di più si trova in uno Stato in cui condizioni atmosferiche e basse temperature potranno avere un ruolo determinante. Storicamente Red Bull e Mercedes sono le favorite anche se la Ferrari non può permettersi di perdere altro terreno. Proprio nella passata stagione firmò il suo sigillo con Alonso. Questi tre team sono certamente i favoriti alla conquista del gradino più alto del podio con Hamilton e Rosberg pronti a infastidire Vettel per la pole.

In casa Lotus l’arrivo di nuova linfa, derivante dalla cessione del 35% delle quote, sarà determinante per riprendere lo sviluppo, anche se dovrà essere spalmata in modo intelligente nell’arco di tutta la stagione. Saranno certamente un importante outsider insieme a Force India e, con condizioni particolari legate al meteo, Toro Rosso e McLaren.

Per la Williams l’appuntamento inglese avrà un sapore importante visto che rappresenta il 600esimo Gran Premio in Formula 1. Un traguardo straordinario anche se in questo momento la scuderia sta attraversando un anno non facile, caratterizzato da una riorganizzazione sia manageriale che tecnica. Ho grande fiducia nel lavoro di Frank. E’ sempre stato molto bravo a ribaltare le situazioni difficili e a ricreare il team.

In questi giorni di attesa è arrivato anche il responso sul “Test-gate”, che mi trova particolarmente d’accordo. Hanno fatto un test in più ed è arrivato il divieto di prendere parte alla giornata dedicata ai rookie. Un test importante in quanto, nonostante siano aperti e dedicati ai giovani, le scuderie usano quelle giornate per effettuare delle prove. Spero si arrivi alla chiusura di questa telenovela alquanto inutile sulla chiusura dei test.

Silverstone 1989 rappresenta forse la migliore gara in assoluto del Minardi Team. Grazie al 5° e 6° posto di Martini-Sala restammo nella top 10. In quegli anni l’acquisizione dei punti, e quindi dei diritti televisivi e dei trasporti, era divisi in due semestri. Silverstone era l’ultima gara del primo semestre e dovevamo conquistare assolutamente due punti. Grazie a Martini e Sala ne portammo a casa addirittura tre. Avevamo raggiunto a pieni voti un risultato di vitale importanza per noi.

Ne parlavo giusto qualche sera fa con Pier Luigi e sono convinto che sia stata la miglior gara in assoluta firmata dal binomio Minardi-Martini. Al rientro a Bologna, nonostante la Ferrari avesse vinto con Mansell, tutti i faentini ci prepararono una fantastica festa all’aeroporto. Proprio in quell’occasione nacque il primo importante colloquio con l’ing. Fusaro, Presidente Ferrari, che ci portò a “vestire” i propulsori Ferrari nella stagione 1991.

IL PUNTO di (quasi) metà stagione

Con il Gran Premio del Canada la Formula 1 è entrata nel secondo terzo di stagione. Team e piloti si avvicinano sempre di più al giro di boe e alla parte bollente della stagione che tradizionalmente segna uno spartiacque naturale tra i top team e le scuderie di seconda fascia che non dispongono delle risorse finanziarie e tecniche per proseguire lo sviluppo della monoposto lavorando al tempo stesso sul progetto 2014 che, come sappiamo, introdurrà numerose (e costose) novità.

Il campionato è ripartito da dove ci eravamo lasciati nel 2012 con una Red Bull al comando della classifica e una Ferrari che insegue, quest’anno  con qualche rimpianto, in quanto Fernando potrebbe avere più punti se non avesse fatto uno zero in Malesia e una prestazione opaca a Sakhir. La F138 si è dimostrata certamente performante nei long run, ma non ancora all’altezza dei principali avversari per quanto riguarda la qualifica.

Prestazioni altalenanti da parte della Mercedes che dopo Montecarlo ha dato un segnale importante, dimostrando di aver risolto in parte i gravi problemi di degrado che le avevano condizionato pesantemente la passata stagione. La scuderia delle Tre Stelle potrà essere certamente, per il futuro, un terzo incomodo. Per il primo terzo di campionato abbiamo avuto una Lotus in grande spolvero con un Raikkonen aggressivo e molto costante. Occupano la terza e quarta posizione nel mondiale piloti e costruttori, ma dovranno fare un grande sforzo a livello organizzativo, ma non so se le risorse economiche glielo permetteranno, per essere pronti  nel 2014. La prossima stagione presenterà numerose novità, prima tra tutto il motore Turbo, e pertanto si dovrà creare una forte collaborazione (non facile) tra costruttore e motorista.

Molto bene la Force India che si sta confermando, con il suo quinto posto davanti alla McLaren, outsider scomodo e difficile. Inizio certamente non facile proprio per la scuderia di Waking che sta attraversando un periodo di riorganizzazione interna e forse è già proiettata al 2015, quando tornerà un binomio importante come quello con la Honda.

Dopo Melbourne e Bahrein la Toro Rosso è riuscita a portarsi costantemente in zona punti conquistando l’attuale settimo posto nel mondiale, aiutata soprattutto da un grande Vergne che è tornato in lizza per un posto in Red Bull se, come è probabile, Webber prenderà altre strade a fine anno.

Stiamo parlando senza alcun dubbio di un campionato condizionato dall’interpretazione da parte dei Team delle gomme. La  situazione che si è venuta a creare per ottenere  maggiore spettacolo potrebbe anche non giovare all’ immagine della Pirelli, che quindi dovrà necessariamente intervenire tecnicamente . Quello che lascia maggiormente perplessi, in questa prima parte del Campionato, sono le differenze sostanziali di prestazioni tra i piloti  all’interno delle stesso team. A Silverstone i Team dovrebbero provare nuove gomme con costruzione della spalla diversa. Attendiamo quindi con curiosità queste prove per vedere se poi ci sarà l’unanimità dei Team per il cambiamento Tecnico.

Gp Canada – IL PUNTO

Come spesso è capitato in questa stagione abbiamo vissuto un week end a due facce per la Ferrari e ad unica linea per la Red Bull. Ancora una volta il risultato è stato deciso dal tempo e dalla basse temperature, e di conseguenza, dalle gomme.

Un sabato che potremmo definire molto difficile per la Ferrari ed eccezionale per la Red Bull, soprattutto con Vettel che ha costruito proprio con la qualifica il successo della domenica. Ha fatto la lepre prendendo subito un buon margine. Si sono dimostrati molto bravi a ribaltare le situazioni difficili, ma altrettanto fortunati perché nonostante la toccata contro il muro di Sebastian e il “lungo”, la vettura non ha riportato nessun tipo di danno. I due errori sono un segnale che anche il tedesco non è immune dalle sbavature.

Molto bravo Fernando Alonso che ancora una volta, come se ne avesse bisogno, ha dimostrato di essere un cavallo vincente conducendo una gara costantemente all’attacco. Il secondo posto vale quanto una vittoria. Rimane il rammarico per il troppo tempo perso dietro Rosberg e Webber. Positiva anche la prestazione di Felipe Massa. Dopo il brutto incidente in cui ha compromesso le qualifiche è stato autore di una buona corsa, recuperando diverse posizioni e girando su ottimi riscontri portando alla Ferrari punti importanti in ottica mondiale.

La Mercedes ha dimostrato di aver risolto i suoi problemi con le gomme chiudendo al terzo posto con Hamilton, dopo una bella lotta con il ferrarista. Potranno essere gli arbitri del mondiale. Tra i quattro team, la Lotus potrebbe essere quella meno pericolosa, in quanto dubito che potranno proseguire lo sviluppo della monoposto, nata molto bene, fino a fine campionato. Mi auguro che la prestazione di domenica non sia un primo campanello. Credo abbiano pagato le basse temperature della pista in quanto 28°C della pista sono pochi per loro. Nonostante questo Kimi ha proseguito la sua striscia positiva entrando nuovamente nella zona punti, diversamente dal suo compagno.

Da applausi la prestazioni di Vergne e della Toro Rosso. Non sono entrati solamente nella zona punti, ma hanno conquistato la Top 6 lottando ad armi pari con i top team. Nella storia della F1 la Top 6 era la linea che delimitava la zona punti mentre oggi, per fortuna di team e piloti, questa forbice è stata allargata. Oggi parliamo di un settimo/ottavo posto come un risultato importante, mentre negli anni passati era considerato di secondo piano. Proprio per questo quando un pilota legato ad un team di seconda fascia conquista la quinta posizione, lo considero ancora di più un risultato importante. Quella di domenica per la scuderia di Faenza è stato il migliori risultato dopo la vittoria di Monza e dimostra di avere intrapreso una strada interessante, supportata anche da un buon momento di competitività dei suoi alfieri.

La Force India si conferma un ottimo outsider consolidando la quinta posizione, davanti ad una McLaren che è rimasta fuori dalla zona punti.

Tra tre settimane si tornerà in Europa sui circuiti storici e i team avranno due settimane piene di lavoro per mettere a punto ulteriori aggiornamenti.

Gp Monaco – IL PUNTO

Abbiamo vissuto un Montecarlo caratterizzato da numerosi incidenti, safety-car e da una Mercedes decisamente competitiva. Nonostante “una rondine non faccia primavera” – stiamo sempre parlando di un gran premio corso su un tracciato particolare, utilizzando due mescole che difficilmente ritroveremo ancora –  hanno dato comunque una grande prova di forza e, qualora confermassero di aver veramente risolto i problemi di degrado in gara, il campionato avrà trovato dei nuovi pretendenti per il titolo.

Uso ancora in condizionale in quanto i valori in campo cambiano molto velocemente da un gran premio all’altro, anche se hanno dimostrato di essere veloci fin dal primo giorno. Un plauso bisogna certamente farlo a Nico Rosberg, non soltanto per la vittoria, ma anche perché ha dimostrato di sapere gestire al meglio, sia in prova che in gara, il binomio macchina-gomme. Questo risultato in un certo senso riabilita anche Michael Schumacher che, al di la dell’età, aveva lottato contro un pilota che non è certamente di seconda fascia, ma un validissimo driver. Oggi invece sta vincendo il confronto con un pilota emergente, campione del mondo e considerato da tutti come il migliore, che in partenza ha dormito un po’.

Se da un lato il successo della Mercedes potrà regalarci maggiore suspense rendendo questa stagione ancora più incerta, di contro un avversario un più vuol dire maggiore difficoltà nel recuperare punti. Questo aspetto mette in evidenza maggiormente il week end poco felice della Ferrari e di Alonso, caratterizzato anche dal doppio incidente di Felipe Massa. Sarà importante rimboccarsi le maniche, cercando di mettere a fuoco tutti gli errori dopo il trionfo spagnolo. In Canada gomme e meteo potranno condizionare ancora il risultato.

Giornata positiva invece per Force India e Toro Rosso con il team di Vijay Mallya che si conferma al quinto posto e outsider veramente tosto. Grande esuberanza da parte di Perez che vuole dimostrare a tutti i costi di poter avere un futuro e di non essere di secondo piano. Molto irruente, ma anche sfortunato e non trattato benissimo dai colleghi. Lo stesso Raikkonen, che ha fatto gli ultimi 3-4 passaggi tiratissimi, ha stretto il messicano per ben due volte. E’ importante che i commissari usino lo stesso metro per tutti i piloti e in tutte le gare.

E’ stata una domenica ricca di polemica dove a tener banco ci ha pensato il test Mercedes-Pirelli. Mille chilometri avvallati dalla FIA, ma che la Mercedes non avrebbe svolto nel rispetto delle regole, ovvero non utilizzando una vettura vecchia almeno di due anni. Ci sono regolamenti chiari che però vengono interpretati a seconda delle varie esigenze dei team. Questo non va bene

 

 

 

 

 

GP Montecarlo
1. Nico Rosberg – Mercedes – 78 giri
2. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – +3″8
3. Mark Webber – Red Bull-Renault – +6″3
4. Lewis Hamilton – Mercedes – +13″8
5. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +21″4
6. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +23″1
7. Fernando Alonso – Ferrari – +26″7
8. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +27″2
9. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +27″6
10. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +36″5
11. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +42″5
12. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +42″6
13. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +43″2
14. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +49″8
15. Giedo van der Garden – Caterham-Renault – +1’02″5
16. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +6 giri

Mondiale Piloti:

1. Vettel 107; 2. Raikkonen 86; 3. Alonso 78; 4. Hamilton 62; 5. Webber 57; 6. Rosberg 47; 7. Massa 45; 8. Di Resta 28; 9. Grosjean 26; 10. Button 25;

Mondiale Costruttori:

1. Red Bull-Renault 164; 2. Ferrari 123; 3. Lotus-Renault 112; 4. Mercedes 109; 5. Force India-Mercedes 44; 6. McLaren-Mercedes 37; 7. Toro Rosso-Ferrari 12; 8. Sauber-Ferrari 5