F1 – GP AUSTRALIA: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

vettel.jpg'E’ una gara da analizzare molto bene perché fin dalle qualifiche ci sono state delle “anomalie”. Non si sono mai visti distacchi così eclatanti: 9 decimi tra i due piloti Red Bull, 8 dec. tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton e addirittura 1.5 sec da Fernando Alonso con la prima Ferrari.

Certamente la Red Bull è la vettura di riferimento però è sorprendente che Vettel sia riuscito a rifilare quasi 1 secondo a Webber, quando questo non si è mai verificato. Diversa è la situazione in casa Ferrari dove lo spagnolo è sempre stato più veloce del brasiliano, fin dai test. Evidentemente le gomme Pirelli sono molto sensibili ai cambiamenti di temperature e basta una lieve variazione per fare la differenza sul giro. In gara invece la situazione è cambiata con un gruppo più compatto, lasciando da parte le strategie dove il tedesco di casa RB ha fatto la scelta delle due sole soste contro le tre di Webber, Alonso e Massa.

Forse si potrebbe andare a cercare le cause anche nell’uso del kers, che potrebbe creare un carico eccessivo di potenza sulle gomme usurandole. In questa pista questo fenomeno è stato meno appariscente ma in Malesia potrebbe sentirsi maggiormente. Non a caso chi ha usato di meno questo sistema, o non lo ha usato affatto, ha fatto meglio di altre vetture.

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Per la Ferrari il week end di Melbourne è stato certamente un brusco risveglio quando si pensava che il gap con il team austriaco si fosse ridotto. C’è sicuramente molto da lavorare e rimango sorpreso dalle dichiarazioni di Felipe Massa quando punta il dito contro una strategia non all’altezza. A mio avviso non ho visto un errore in questo senso. Vedo invece un Massa molto nervoso e non all’altezza della situazione. Lo stesso Alonso non avrebbe potuto fare di più soprattutto dopo l’errore in partenza, anche se lui stesso lo considera ininfluente. In quell’occasione ha perso secondi preziosi per colpa sua, anche se poi è riuscito a recuperare in pista e
grazie alla strategia.

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Bella gara da parte della Toro Rosso che inizia il campionato con dei punti. Purtroppo non si è visto l’errore di Alguersari. Fin dai test aveva segnato dei buoni riscontri cronometrici e senza la sosta in più si sarebbe potuto inserire tra i primi 10. Come inizio non c’è male e ovviamente hanno beneficiato della squalifica della Sauber, così come i due drivers della Force India. Proprio la squalifica del team di Peter Sauber rimane un po’ un giallo. Come accade normalmente, al primo gran premio le verifiche sono sempre più dettagliate ma non mi spiego come possa essere riscontrata una irregolarità di questo tipo solamente a fine gara, quando le monoposto vanno nel parco chiuso a qualifiche concluse.

Dalla Mercedes invece, a prescindere dal fatto che ancora una volta Rosberg abbia avuto la meglio su Schumacher, ci si aspettava qualcosa di più. Al via Michael è stato coinvolto nell’incidente con Alguersari e ultimamente, quando qualcosa non va, il tedesco è sempre protagonista. Anche l’anno scorso Schumacher è stato protagonista di numerosi incidenti. Tra le delusioni bisogna mettere anche Nick Heidfeld: tra qualifica e gara ha dimostrato di non essere ancora in forma. Credo che Kubica abbia sofferto molto vedendo la gara perché in questa stagione avrebbe potuto aver tra le mani una macchina competitiva. Se abbiamo un Petrov in terza posizione, allora forse il polacco avrebbe potuto dare fastidio ad Hamilton.

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Ora andiamo velocemente in Malesia dove potremmo vedere il comportamento delle gomme, visto che si tratterà di una pista vera, e non un semi cittadino come l’Albert Park. A mio memoria le Pirelli però si adattavano molto meglio ad un asfalto come quello australiano. Abbiamo visto delle usure particolari quando si è girato su tracciati come Jerez, Barcellona o Valencia. Bisognerà vedere cosa succederà con temperature più alte e in presenza di un asfalto più abrasivo.

Per concludere mi fa morire dal ridere la regolamentazione dell’ala mobile: o la liberalizzi su tutto il circuito, così vedi il pilota che rischia maggiormente, oppure usarla con tutte queste limitazione non ha senso. Mi sembra ridicolo che si possa usare solo in una parte del tracciato, solo se sei a meno di un secondo dell’altro e solo se attacchi. Credo che a breve anche l’uso l’uso dell’ala mobile sarà regolamento in modo diverso.

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Gian Carlo Minardi

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