F1 – GP Bahrein: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

Con il gran premio di domenica abbiamo avuto l’ennesima conferma di quanto competitiva sia quest’anno la Formula 1. Quattro gran premi, altrettanti diversi vincitori e ben otto piloti diversi sul podio. Si tratta anche di un campionato condizionato dalle gomme. Una sola settimana fa Raikkonen perdeva un secondo posto a due giri dalla fine, mentre in Bahrein è andato tutto per il meglio.

Abbiamo assistito a un bel gran premio con tanti sorpassi e bisogna fare certamente un plauso ai piloti della Lotus. Kimi è tornato sul podio ed è la dimostrazione che anche partendo dalle retrovie si possa ambire al podio, mentre Grosjean ha saputo rimboccarsi le maniche portando a termine una bella prestazione. Ha ripagato la fiducia del suo team e la vittoria in GP2 gli sta dando ragione. Aprendo una parentesi sulla serie cadetta voglio fare i miei complimenti a Davide Valsecchi che proprio in Bahrein ha messo a segno un ottimo 1-2 nelle due manches. Chi fa bene in questo campionato può ambire certamente alla F1 e se continuerà di questo passo non passerà inosservato tra i team.

Ad una sola settimana dalla Cina sono cambiate le carte in gioco. Con il cambiamento delle temperature tra gara e qualifiche anche le forze in campo si sono spostate. Proprio per questo è fondamentale la gestione dei pneumatici da parte del pilota. Dopo quattro gare abbiamo 6 piloti racchiusi in 10 punti e nella classifica costruttori la RB è tornata al vertice mentre la Lotus ha sopravanzato la Ferrari. Stanno cambiando le gerarchie in campo. Dopo il sigillo di una sette giorni fa la Mercedes sembra essere tornata quella dei primi 2 appuntamento anche se il quinto posto la lascia in scia nelle posizioni di vertice.

In casa McLaren credo ci sia qualche problema con la posteriore sinistra in quanto già a Shanghay erano stati rallentati dal pit stop. Purtroppo dalle riprese non si è capito se si tratta di un difetto tecnico, oppure un errore del meccanico.

Saranno interessanti vedere i test collettivi di inizio maggio sulla pista toscana del Mugello, in attesa della prima tappa europea in Spagna, dove tradizionalmente si vedono importanti novità. Ma auguro che la Ferrari abbia trovato l’area in cui intervenire per risolvere i problemi, perché anche nel tempo sul giro sono stati troppo lontani dai primi.

Gian Carlo Minardi