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F1 | Intervista a Gian Carlo Minardi “Liberty Media ha apprezzato il lavoro fatto per il GP”

Il weekend di Monza ha consacrato la Mercedes che con Lewis Hamilton si è portato al comando anche della classifica pilota, ai danni di Sebastian Vettel che non è riuscito ad andare oltre il terzo posto, accusando però un distacco di trentasei secondi dal vincitore. Tra i protagonisti nel paddock di Monza anche Gian Carlo Minardi che a fine settimana ci ha rilasciato un’intervista esclusiva

Gian Carlo, dopo Monza le probabilità iridate della Ferrari sono evaporate?

La Mercedes arriva da due weekend perfetti, supportata da un vantaggio tecnico importante. A Monza non mi aspettavo un distacco così importante ai danni della Ferrari che può controbattere la concorrenza solamente con la serenità e la voglia da parte di tutto il team di ritrovare quei decimi per provare ad impensierire Hamilton e Bottas. C’è bisogno anche di un Kimi Raikkonen che non guidi a corrente alternata. In qualifica, sotto il diluvio, è riuscito a stare davanti a Vettel, per poi perdersi in gara. Il sorpasso subito da Daniel Ricciardo è stato disarmante. Non ha neanche provato a difendersi. Certamente la bilancia si è spostata molto verso la Mercedes, ma nulla è perduto. Ci sono ancora molte gare davanti a partire da Singapore. A Maranello però dovranno guardarsi le spalle anche dalla Red Bull.

La giornata di sabato del Gran Premio d’Italia è stata l’occasione anche per parlare dell’attuale congelamento dei setup

Quanto abbiamo assistito sabato, durante il turno di qualifiche, è qualcosa che non dovrebbe mai succedere. Quell’episodio è figlio di un regolamento a dir poco inutile poiché non regala un maggiore spettacolo – anzi esattamente l’opposto come abbiamo visto con un ritardo di oltre 2 ore – e non porta ad un risparmio economico ai team (tema sempre attuale in F1). Come esistono le gomme rain, deve esserci la possibilità di modificare gli assetti in funzione delle condizioni climatiche. A Monza la situazione è stata esasperata poichè la gara sarebbe stata assolutamente asciutta. Devo fare un plauso al pubblico che pazientemente ha aspettato il corretto svolgimento.

Altro tema caldo sono le penalizzazioni per la sostituzione  dei componenti legati alla power-unit

Altra regola assolutamente da eliminare o modificare. Leggere che un pilota è stato penalizzato di 35 posizioni (quando va bene) con una griglia formata appena da venti macchine mi fa sorridere. E’ ridico che sia il pilota a pagare per un errore tecnico. Già sarà incavolato per non aver potuto finire la qualifica, in aggiunta si vede costretto a partire praticamente dal fondo. Se proprio si vuole mantenere questa regola dovrebbe essere il team a pagare, con la decurtazione di punti nelal classifica costruttori o con una multa economica. Il sistema va rivisto assolutamente poiché si falsano le forze in campo e i risultati. A Monza, senza la penalità delle Red Bull avremo potuto avere una classifica ben diversa e altri colori sul podio. Aggiungo una cosa: la Mercedes, col la supremazia tecnica che si ritrova, può permettersi di cambiare la power-unit, partire dal fondo e arrivare comunque a podio. Non mi sembra una cosa molto sportiva

Abbiamo visto un bellissimo abbraccio con Fernando Alonso

Ci siamo visti sabato, alla fine delle prove libere quando aveva segnato il settimo tempo. Abbiamo scherzato su come avesse fatto ad ottenere quel tempo. L’ho visto molto sereno nonostante le traversie che sta attraversando. Mi fa sempre piacere incontrarlo, anche se purtroppo non abbiamo potuto soffermarci troppo visti i suoi numerosi impegni.

Hai incontrato la nuova proprietà?

Ho avuto il piacere di incontrare e conoscere Chase Carey, personaggio molto espansivo che ha apprezzato il lavoro fatto dall’Automobil Club in occasione della parata. C’è molto da migliorare, ma è stata una bella esperienza, così come bisogna aggiornare alcune strutture del circuito di Monza. Ho toccato con mano le novità introdotte da Liberty Media, come la nuova passerella all’ingresso dell’autodromo che permette ai tifosi di incontrare da vicini i piloti. A riguardo della parata, sarebbe opportuno che i team obbligassero tutti i piloti a partecipare.

A Monza c’era anche una parte del Minardi Team con la F1 Experience

E’ stato un weekend ricco di emozioni. Ho rivisto con piacere diversi amici come il Presidente della Federazione Jean Todt, Jean Alesi e Ermete Amadesi il papà dei Leoni della CEA che a Monza hanno festeggiato i 50 anni, insieme a molti altri con cui abbiamo parlato di F1. Inoltre è stata l’occasione per fare una piccola rimpatriata con Paul Stoddart, Patrick Friesacher e Zsolt Baumgartner – che guidano le vetture biposto portando gli ospiti – e l’ingegner Gabriele Tredozi.