F1 – Gian Carlo Minardi “Il pericolo più grande può arrivare da Raikkonen”

lotus.jpg'FAENZA – Con agosto anche per il mondiale più pazzo e bello degli ultimi anni è tempo di ferie e di pausa estiva. In attesa di entrare nella seconda parte della stagione i team sono al lavoro (ad esclusione per 15 giorni) per affilare le armi mettendo a punto gli ultimi sviluppi. Dopo la prima metà di campionato non abbiamo ancora un leader incontrastato con una vettura dominante, anche se la classifica costruttori vede al comando una Red Bull con 246 punti, contro i 193 della McLaren, 192 della Lotus e 189 della Ferrari.

In occasione del quinto round dell’ Italiano Formula 3 Euroepan Series e Formula ACI CSAI Abarth sul tracciato austriaco del Red Bull Ring abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi per delineare il quadro della prima parte di stagione “Spa rappresenterà il vero giro di boa di uno dei più bei campionati degli ultimi anni in quanto l’Hungaroring è un circuito fuori da ogni parametro mondiale. Ad oggi non abbiamo ancora un vero leader in termini di pilota e macchina. Nonostante i 40 punti di vantaggio di Alonso, credo sia prematuro infatti attribuirgli questo titolo. Ci sono cinque piloti che possono ambire al titolo e stravolgere la classifica. Il pericolo più grande potrebbe arrivare proprio dal rientrante Raikkonen, che può contare su una Lotus aggressiva e costante nel rendimento. Purtroppo alcuni risultati sono venuti a mancare per una gestione troppo giovane del muretto e per un rendimento non perfetto del finlandese in qualifica,” commenta Gian Carlo Minardi

Sarà importante sfruttare al meglio la pausa estiva per mettere a punto gli ultimi sviluppi. La Ferrari deve guadagnare qualcosa nel tempo sul giro, mentre abbiamo una McLaren in grande spolvero e una Red Bull che, anche se ha perso il suo smalto, può contare sulla costanza dei suoi due piloti diversamente da McLaren, Ferrari e Lotus. Alonso è il pilota più in forma del mondiale e ad oggi è riuscito a sfruttare ogni occasione, supportato anche da un’affidabile Ferrari. Proprio questo aspetto permette agli uomini in rosso di concentrarsi al 100% sullo sviluppo della macchina. Purtroppo nella ricorsa al titolo costruttori mancano i punti di Massa, anche se stiamo assistendo ad un lento risveglio” analizza il manager faentino

All’appello manca la Mercedes, sottotono nonostante la vittoria di Rosberg in Cina “La delusione più grande è la Mercedes con uno Schumacher autore di errori importanti. Dovranno rivedere qualcosa all’interno. Il loro pilota di riferimento deve essere Nico Rosberg, che purtroppo arriva con oltre un minuto di ritardo dai primi… Anno travagliato anche in casa Toro Rosso e mi spiace vedere un Giorgio Ascanelli in ferie. Dopo la passata stagione le aspettative erano ben diverse e ora dovranno fare un’analisi precisa sui cambiamenti che hanno fatto per iniziare a pensare al 2013. Gli scontri tra team principal e responsabile tecnico sono sinonimo di nervosismo e, forse, di scelte fatte non sempre avallate dalla direzione tecnica. Queste situazioni, affiancate ad un anno non felice, portano ad ulteriori difficoltà” conclude Minardi

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