Gp Bahrain – Raikkonen, Vettel, Alonso… ora?

Neanche il tempo di festeggiare vittoria e podio di Shanghai che piloti e team sono già proiettati alla prossima sfida sul tracciato del Bahrain, giunto alla sua 9° edizione, non tra poche difficoltà vista la difficile situazione politica interna. Con la vittoria in Cina Fernando Alonso ha portato il suo bottino in rosso a dieci sigilli, riuscendo a porre una bella pezza allo zero malese e riducendo il distacco dalla vetta a nove lunghezze. Proprio su questa pista, su un tracciato modificato per quell’occasione  il 14 marzo 2010 lo spagnolo colse la sua prima vittoria in rosso davanti al compagno Felipe Massa. Il ruolino di marcia del mondiale conta nei primi tre gran premi tre vincitori diversi (Raikkonen, Vettel, Alonso) di tre team diversi (Lotus, Red Bull, Ferrari), con una Mercedes che è salita sul podio negli ultimi due appuntamenti grazie a Lewis Hamilton.

Shanghai è stato sicuramente un week end molto positivo. Dobbiamo migliorare ancora in alcune aree per chiudere il gap con le vetture più veloci, ma stiamo lavorando assiduamente per raggiungere l’obiettivo. Visto il poco tempo tra Cina e Bahrain cercherò di dare indicazioni precise e puntuali ai miei ingegneri. Il circuito del Bahrain è una vera sfida, soprattutto per i pneumatici a causa delle alte temperature e della sabbia in pista. Questi fattori però contribuiscono a renderlo unico. Il disegno è composto da una bella combinazioni tra curve veloce, medio e lenta percorrenza che rende difficile trovare il bilanciamento giusto. Sarà un ottimo test per noi e non vedo l’ora di tornare a guidare” commenta il driver inglese

Dopo la vittoria di domenica scorsa la Ferrari e Fernando Alonso sono già arrivati sulla pista che li ha visti trionfare nel 2010 “Quello di Shanghai è stato un grande fine settimana – ha commentato il Team Principal Stefano Domenicali – la squadra ha lavorato molto bene e Fernando ha disputato una gara straordinaria. Mi è dispiaciuto per Felipe, che ha visto svanire le possibilità di terminare la gara nelle primissime posizioni per un problema di ‘graining’. Il risultato è sicuramente una bella spinta in vista della tappa in Bahrain che ci attende tra pochi giorni. La F138 ha evidenziato una buona performance – conferma – ma non crediamo di essere arrivati al vertice. Una vittoria è importante, ma abbiamo davanti una stagione ancora molto lunga, e sappiamo di avere ancora molto lavoro davanti a noi. Dobbiamo migliorare la nostra velocità in qualifica, e non sappiamo ancora come classificare i nostri avversari perché nelle prime tre gare non c’è stata una costanza di rendimento. Ovviamente abbiamo visto alcuni dei nostri rivali evidenziare un buon potenziale e il nostro obiettivo e raggiungerli molto presto. Solo riuscendo a migliorare le nostre prestazioni in qualifica riusciremo ad utilizzare al meglio il potenziale che abbiamo sul passo di gara. Se si parte dalle prime posizioni è inoltre possibile gestire gli pneumatici in modo migliore”.

A Sakhir non è mai riuscito a raggiungere il gradino più alto del podio, ma in questo inizio di stagione Kimi Raikkonen ha già colto una vittoria e un secondo posto che gli valgono la seconda posizione nel mondiale dietro a Vettel. Proprio l’anno scorso  il finlandese conquistò, alla fine di un’emozionante rimonta, il podio ” L’anno scorso ho conquistato il mio primo podio con la Lotus, nonostante avessimo azzardato troppo in qualifica restando fuori dalla Q3. Il tracciato mi piace molto, anche se manca la vittoria. E’ un tracciato anomalo in quanto completamente circondato dalla sabbia. Travare il giusto set-up non è facile. Il grip cambia molto durante tutto il fine settimana. Inoltre il vento può compromettere l’equilibrio della vettura. Sicuramente non dovremmo preoccuparci della pioggia… Siamo solo al quarto gran premio e per questo è difficile fare delle previsioni. Dobbiamo dare sempre il massimo per conquistare più punti possibili

Tra gli outsider da tenere in considerazione ci sono sicuramente i due portacolori del team Force India, attualmente al quinto posto tra i costruttori insieme alla McLaren  “Non vedo l’ora di correre. In Malesia siamo andati molto bene con il caldo e anche a Sakhir le temperature saranno alte. L’anno scorso la vettura si è comportata bene e questo mi da fiducia. Abbiamo bisogno di un week end perfetto per proseguire lo sviluppo della macchina. Purtroppo in Cina abbiamo perso tempo prezioso nelle prove libere 3 che ci è costato qualche decimo che avrebbe potuto fare la differenza  in qualifica” commenta Paul Di Resta “In Cina il nostro ritmo non è stato dei migliori all’inizio, per poi migliorare sul finale. Dobbiamo capire il perché. Dobbiamo cercare di sfruttare ogni minima occasione perché i top team concederanno molto poco. In Bahrein dovremmo fare del nostro meglio. La pista mi piace molto, anche se non è una delle più impegnative.  Ha numerosi punti di frenata e per questo i freni avranno un ruolo importante. Ci aspettano temperature molto alte e, inoltre, avremmo una nuova combinazioni di pneumatici, con P Zero Yellow (Morbide) e P Zero Orange (Dure)” analizza Adrian Sutil

Il Minardi Team ha preso parte a due edizioni del Gran Premio del Bahrein, nel 2004 con Gianmaria Bruni e Zsolt Baumgartner al volante della PS04 e l’anno successivo con il giovani Patrick Friesacher  e Christijan Albers cogliendo come miglior risultato un dodicesimo posto proprio con l’austriaco.