L’OCCHIO di Gian Carlo Minardi sul panorama italiano
Mortara, Rigon, Valsecchi. Sono solo alcuni dei piloti italiani che in questa stagione hanno fatto suonare con orgoglio e onore l’Inno di Mameli nei più importanti autodromi internazionali. Ma andiamo in ordine cronologico. Neanche sette giorni fa Edoardo Mortara è entrato nella storia dell’automobilismo mettendo il suo secondo sigillo nel Gran Premio di Macao, dopo il successo nello scorsa edizione e la vittoria del titolo in F3 Euro Series.
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Onore al vincitore. Alla fine di un mondiale entusiasmante ha vinto il pilota più forte con la macchina migliore, anche se il suo team non è stato esente da errori. Molto probabilmente senza tutti quegli episodi avrebbero vinto il campionato con 100 punti in più sugli altri avversari. La sicurezza e la certezza di avere tra le mani la macchina migliore gli ha dato la possibilità di prendere dei rischi, portando al successo il loro pilota.

Festeggiano la Red Bull e Sebastian Vettel per la pole nell’ultimo appuntamento stagionale sul tracciato di Abu Dhabi, ma festeggia anche la Ferrari che grazie al terzo tempo di Fernando Alonso mette un primo importante tassello per la conquista del suo terzo mondiale.
Voglio iniziare facendo una considerazione prettamente personale sulle Red Bull: con la supremazia che hanno dimostrato anche in questo week end è evidente che erano consapevoli del potenziale a loro disposizione e di poter puntare ad una doppietta, salvo ovviamente a problemi di affidabilità o incidenti di gara.