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[11° Appuntamento] MINARDI M192 | IL DEBUTTO DI GIAN CARLO MINARDI NELLA “SUA” IMOLA

Domenica 7 maggio 2017, Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Certamente un’altra data simbolo nella storia del Minardi Team, ma soprattutto, per Gian Carlo Minardi.

Da quando abbiamo iniziato questo viaggio tra le monoposto faentine, molti di voi ci hanno chiesto il racconto della Minardi M192 spinta dal V12 Lamborghini, ma abbiamo volutamente aspettato.

Dicevamo, 7 maggio 2017. Come mai proprio questo data anziché tornare indietro al 17 maggio 1992, giorno del debutto nel Campionato del Mondo di Formula 1 al Gran Premio di San Marino (5° Gran Premio) della M192?

Siamo sempre al Santerno, ma l’occasione è l’edizione numero 2 dell’ Historic Minardi Day, la kermesse ideata proprio dal manager faentino insieme ai suoi fratelli e portata in pista al fianco di Formula Imola.

Il collezionista e pilota Frits van Eerd mette a disposizione di Gian Carlo Minardi la M192-Lamborghini (ex-Fittipaldi, Zanardi, Morbidelli), che firma così il debutto assoluto al volante di una sua vettura, su una pista resa umido dalla pioggia caduta nella mattinata. Si scopre, infatti, che Gian Carlo prima di allora non aveva mai voluto provare una sua vettura.

La pit-lane e la terrazza dell’autodromo sono colmi di appassionati e l’uscita dai box di Gian Carlo è accompagnata da un boato e da applausi.

E’ stato un momento magico e devo ringraziare l’amico Frits van Eerd. Questo evento resterà nella storia degli Historic Minardi Day, anche perché sono sicuro di avere segnato il giro più lento in assoluto al volante di una vettura da corsa” ricorda sorridente Gian Carlo.

La monoposto, progettata da Aldo Costa, monta il gruppo motore-cambio Lamborghini ed è caratterizzata da una vistosa ala anteriore di ispirazione Jordan (che si rivelò piuttosto instabile).

Questa soluzione fu la principale causa delle problematiche prestazionali della vettura: era estremamente difficile riuscire a trovare un buon compromesso di bilanciamento tra lento e veloce, mentre su alcune pista come Hungaroring e Spa risulta addirittura inguidabile.

Alle alte velocità l’ala anteriore caricava molto costringendo a scelte penalizzanti di assetto per evitare il sottosterzo nel veloce. In vista del GP d’Italia a Monza la squadra decide di fare un passo indietro, tornando al disegno della M91 e l’equilibrio della vettura cambiò radicalmente.

Non a caso, in quel fine settimana, Morbidelli segna il 10° tempo in griglia mentre in Giappone Fittipaldi coglie un meritato 6° posto che vale il primo e unico punto della stagione.

Una vettura con un potenziale importante, purtroppo nata male, ma che resta nel cuore di tantissimi tifosi. Dal 7 maggio 2017 c’è anche una ragione in più.