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Gian Carlo Minardi “Adria appuntamento storico”

Il week end del 7 e 8 giugno e l’Adria International Raceway segneranno una tappa storica per il Motor Sport e per la Federazione.

Il circuito rodigino terrà a battesimo la “prima” dell’Italian Formula 4 Championship Powered by Abarth, la nuova formula fortemente voluta dalla FIA e appoggiata dall’ACI. Fin dalle prime uscite con il collaudatore e direttore della Scuola Federa Raffaele Gianmaria e dai test collettivi proprio sulla pista di Adria, la Tatuus F4 T014, motorizzate Abarth da 1400 cc sovralimentato, capace di erogare 160 CV a 5500 giri/min, ha dimostrato tutta la sua competitività “Questo fine settimana sarà una tappa fondamentale per la Federazione Aci e per le scelte intraprese solamente qualche mese fa dal Presidente Sticchi Damiani” commenta il presidente della commissione velocità Gian Carlo Minardi “I risultati dovrebbero essere dalla nostra parte. In griglia sono attese tra le venti e ventidue auto, pronte ad aumentare negli appuntamenti successivi. Si tratta di un grande successo, considerando che siamo partiti solamente a gennaio. Per questo bisogna fare un grande plauso al costruttore Tatuus che sta compiendo un grande sforzo per consegnare tutti gli ultimi esemplari” prosegue il manager faentino “Fin dai primi test si è evidenziata una buona competitività e questo è un ottimo risultato per il nostro paese, considerando che parliamo di un prodotto Made in Italy con gomme Pirelli, motore Abarth, elettronica Magneti Marelli e freni Brembo

Il sipario sulla Formula 4 si alzerà per la prima volta in assoluto proprio sul tracciato di Adria per proseguire il suo cammino tra Imola, Mugello,  Magione, Vallelunga, Monza e Barcellona per il gran finale del 19 ottobre “Sono sicuro che l’ACI sarà all’altezza delle aspettative FIA e sono contento ed onorato che la nostra Federazione sia la prima nel mondo a portare in pista questo nuovo campionato

Otto appuntamenti che ci consegneranno il primo campione F.4 “Si tratta di un bel trampolino di lancio per tutti i giovanissimi. La Federazione Internazionale dell’Automobilismo ha voluto dal vita a questa serie per lanciare i giovanissimi che arrivano dal karting, dando nuova linfa alla Formula 3 Internazionale e portarli al professionismo

Gian Carlo Minardi “Buon esordio per la F.4 ad Adria”

Sul circuito di Adria, teatro della prima tappa del neonato Italian Formula 4 Championship Powered by Abarth in programma il 7 e 8 giugno, otto team e una ventina di giovanissimi piloti hanno tenuto il battessimo ufficiale della Tatuus F4 T014, motorizzate Abarth da 1400 cc sovralimentato, capace di erogare 160 CV a 5500 giri/min.

Una due giorni che ha permesso a team e piloti di prendere il primo contatto e misure con la nuova monoposto che animerà la nuova serie fortemente voluta dalla FIA e appoggiata dall’ACI. Insieme ai delegati FIA Fréderic Espinos, Robert Mass e Fabrizio Nosco era presente sul tracciato rodigino anche Gian Carlo Minardi “Sono state due giornate molto intense, scivolate via tra molti giri, chilometri e pochi problemi di gioventù. Bisogna fare un plauso al Costruttore di Concorezzo (MB) e al motorista che in pochi mesi sono riusciti ad assemblare già 16 vetture, con altre 8 in via di consegna. Come ACI non possiamo che esser soddisfatti sia per i chilometri macinati sia per i tempi segnati. Per la prima gara di Adria sono attese 20-22 vetture che dovrebbero salire a 24-26 a Imola, teatro del secondo round” commenta il manager faentino

Sul fronte della Minardi Management, Giovanni Minardi ha seguito il debutto del 16enne brasiliano Joao Vieira, alla sua prima esperienza in monoposto “Un debutto interessante quello di Viera, alla sua prima apparizione al volante di una monoposto. Ha mosso i suoi primi passi con Antonelli Motorsport che quest’anno firmerà il suo debutto personale tra le ruote scoperte” Il team bolognese di Marco Antonelli è una delle new-entry nel panorama delle formule, affiancandolo ai suoi programmi con la Porsche “E’ una mossa molto intelligente, in quanto i genitori pensano ad una carriera da professionista per il proprio figlio, senza necessariamente puntare alla Formula 1. Anche quest’anno molti ragazzi italiani e non, si sono affacciati alle gare GT” conclude Gian Carlo Minardi “E’ un segnale di cambiamento radicale dell’approccio al mondo sportivo