F1 | GP ABU DHABI, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “COMPETITIVITA’ IN CRESCITA. BUON SEGNALE IN OTTICA 2024″

Siamo arrivati alla conclusione di questa lunghissima stagione con un nuovo successo di Max Verstappen (il 19esimo su 22 GP) che ha “concesso” solamente due gare a Sergio Perez e una a Carlos Sainz. L’olandese si è portato a casa il giro più veloce della gara firmando anche il record dei giri al comando in una stagione (1000).

Una supremazia quella Red Bull che ha dell’incredibile. Sommando i punti conquistati da Mercedes e Ferrari, non si raggiungono gli 860 punti della coppia Verstappen-Perez.

Fino all’ultimo giro Mercedes e Ferrari hanno lottato per il titolo di vice-campione, con Charles Leclerc (secondo) che le ha provate tutte. Più di questo non poteva veramente fare. Purtroppo, è mancato Sainz il cui fine settimana è stato condizionato dall’errore del venerdì.

Abbiamo visto una gara senza l’ingresso della safety-car che ha delineato le forze in campo di questa stagione. Il gap di “appena” 17” tra Verstappen e Leclerc può far ben sperare in vista della prossima stagione e lo si può leggere in maniera positiva. Alle sue spalle ci sono poi tre case costruttrici racchiuse in una forbice di pochi secondi. Sappiamo con certezza che Red Bull, da tempo, aveva fermato lo sviluppo della vettura per concentrarsi sulla nuova “arma” che i rumors dicono essere ancora un passo avanti rispetto alla “RB19”….Davanti a queste voce, ma soprattutto al team più organizzato col miglior tecnico è quasi impossibile fare delle previsioni.

Certamente alle loro spalle abbiamo avuto una grande alternanza di prestazioni con Mercedes, Ferrari, McLaren e Aston Martin che si sono imposte come seconda forza del mondiale. Alla fine, l’ha spuntata Mercedes sulla Ferrari, con McLaren che ha chiuso davanti all’Aston Martin.

Ci avviamo velocemente al 2024 che vedrà un calendario ancora più impegnativo con 24 GP. Si inizia già martedì coi test di fine stagione in cui i team porteranno in pista un pilota titolare affiancato da un giovane. Un primo assaggio lo abbiamo già visto durante il primo turno di prove libere con le squadre che hanno schierano 10 giovani con risultato molto interessanti.

Sarà un inverno lungo non solamente per i team, ma anche per Federazione e Liberty Media che dovranno rivedere alcuni regolamenti, per evitare questi continui cambi oltre ad analizzare bene le penalità, alcune molto discutibili come quest’ultima assegnata a Perez.

Gian Carlo Minardi

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F1 | GP LAS VEGAS, IL PUNTI DI GIAN CARLO MINARDI “ESAME SUPERATO. GP RICCO DI SORPASSI E LOTTE”

Quarantuno anni dopo, Las Vegas è tornata ad ospitare un Gran Premio di Formula 1, in un circuito totalmente nuovo, sia come location che layout. Una pista che non ha tradito le attese, regalandoci una gara movimentata, ricca di sorpassi e lotte in cui i piloti non si sono certamente risparmiati.

Una fase iniziale concitata: Verstappen (partito secondo a fianca del poleman Leclerc) arriva lungo ricevendo una penalità di 5”; Fernando Alonso si gira ed entra in contatto con Lewis Hamilton costringendo entrambi al pit-stop e ad una bella rimonta.

Come era facile preventivare, la safety-car ha fatto la differenza, soprattutto al secondo ingresso durante il 26esimo passaggio con alcuni piloti che avevano già fatto la loro sosta. Tra questi proprio Charles Leclerc che ha tagliato il traguardo con gomme più usate avendo percorso 5 giri in più rispetto a Verstappen e Perez. I due piloti Red Bull avevano effettuato il cambio-gomma proprio in regime di SC.

Da applausi l’ultimo giro di Leclerc che in staccato ha “strappato” a Sergio Perez il secondo posto segnando anche la sua personale migliore prestazione. Un risultato che vale molto per il monegasco, ma anche per la Ferrari che ha ridotto a sole quattro lunghezze il distacco dalla Mercedes. Ferrari che ha completato il fine settimana col sesto posto di Carlos Sainz, autore anche lui di una bella rimonta dopo una penalità che non ho trovato molto corretta, partendo dalla dodicesima posizione dopo aver chiuso la qualifica alle spalle del compagno.

Ancora una volta, in condizioni di pista con poco grip e molto veloce, la Ferrari è riuscita a difendersi conquistando una strepitosa pole position e il secondo posto dietro all’imprendibile Verstappen che ha messo a segno il diciottesimo successo su ventuno appuntamenti. Per la prima volta, oltre al titolo Costruttori, Red Bull pizza i due piloti al primo e secondo posto tra i Piloti

Ottima gara anche da parte di Esteban Ocon, quarto al traguardo, anche lui “vittima” del tombino e protagonista di una bella rimonta dalla diciassettesima piazza. Dalla diciannovesima posizione fino alla decima per Oscar Piastri, penalizzato dal cambio gomma. Dopo due stint con le “bianche” ha dovuto montare le gialle negli ultimi giri perdendo parecchie posizioni (in parte recuperate).

Bella rimonta anche da parte di Fernando Alonso (nono) e Lewis Hamilton (settimo) nonostante il pit stop iniziale con l’Aston Martin che conquista il quinto posto con Lance Stroll

Las Vegas Strip Circuit ha superato le aspettative, nonostante un avvio in salita con i problemi durante le prove libere che hanno condizionato, certamente, il fine settimana di Sainz e Ocon. Come sempre, in caso di novità, le valutazioni si fanno alla fine dell’evento. Se da una parte può essere discutibile lo show (è soggettivo), il circuito si è dimostrato valido, regalandoci tanti sorpassi, lotte e staccate.

Ci avviamo verso Abu Dhabi con la lotta serrata tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto e tra Fernando Alonso e Carlo Sainz, appaiati al quarto posto con 200 punti ciascuno. Lotta aperta anche tra McLaren e Aston Martin per il quarto posto. Il team diretto da Mike Krack ha ridotto il distacco a undici punti.

Gian Carlo Minardi

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F1 | GP BRASILE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “INTERLAGOS UNO DEI MIGLIORI WEEKEND. ALONSO STRAORDINARIO”

Interlagos e il Brasile ci hanno regalato uno dei fine settimana più emozionati dell’intera stagione, a partire dalla qualifica con una Q1 che ha visto venti piloti racchiusi in un secondo, una sprint-race emozionante ricca di sorpassi e un gran premio che non ha tradito le attese con tutti i piloti molto ravvicinati nei tempi. Fortunatamente la pioggia (arrivata solamente nei cinque minuti della qualifica anche se molto intensa) non ha stravolto i programmi, e soprattutto, le gerarchie e le classifiche.

Ha vinto il solito Verstappen, ma ancora una volta la McLaren ha dimostrato di essere nella direzione giusta conquistando non solamente il secondo posto con Lando Norris, ma portandosi a casa anche il giro più veloce in gara. Norris ha tagliato il traguardo pagando solamente un distacco di 8 secondi. Un risultato certamente importante e positivo che dimostra la loro progressiva crescita. Passo dopo passo si stanno avvicinando alla Red Bull.

Un segnale decisamente positivo in prospettiva futura. Senza le difficoltà di inizio stagione sarebbero in piena lotta per il secondo posto nel Mondiale Costruttori. Ad oggi, sono loro la reale seconda forza del mondiale.

Molto bella la sfida per il terzo e quarto posto tra Fernando Alonso e Sergio Perez, concluso a vantaggio dello spagnolo dell’Aston Martin per appena 53 millesimi. Si è vista tutta l’esperienza e l’abilità di Fernando che aveva trovato il punto esatto per ricaricare le sue batterie, riuscendo così a tenere a debita distanza il diretto avversario. Dopo diversi gran premi in difficoltà, l’Aston Martin qui è riuscita a trovare il bandolo della matassa, come dimostra anche il ritorno in zona punti di Lance Stroll.

In casa Ferrari dovranno capire cosa sia successo nel giro di ricognizione a Charles Leclerc, ma il sesto posto di Carlos Sainz lo si può leggere in maniera positiva visto che sono riusciti a ridurre leggermente il distacco dalla Mercedes portando a venti i punti di divario. Mercedes che non è riuscita ad andare oltre l’ottava piazza con Lewis Hamilton, accusando il ritiro con Russell. Restano ancora due gran premi e la Ferrari, con un po’ più di fortuna e abilità, può ambire a raggiungere il suo risultato personale.

Col nono posto, Yuki Tsunoda porta a sette i punti di stacco dalla Williams. Ancora un risultato positivo per Alpha Tauri che dopo Singapore si conferma in costante crescita. Peccato per quanto successo a Daniel Ricciardo, colpito dallo pneumatico perso da Magnussen che gli ha danneggiato l’ala posteriore. Nonostante un giro di distacco, è riuscito non solamente a sdoppiarsi, ma a rimontare fino alla tredicesima posizione grazie ad un ritmo elevato. Avrebbe potuto lottare con la posizione di Stroll. Anche per loro segnali positivi in attesa degli ultimi due appuntamenti.

Ora aspettiamo con trepidazione di conoscere e vedere l’evento e la pista di Las Vegas

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, GIAN CARLO MINARDI “QUATTRO GP IN CINQUE SETTIMANE SONO TROPPI, NON SOLAMENTE PER LE SQUADRE”

Gran Premio del Brasile, 21° appuntamento del mondiale, terz’ultimo della stagione 2023 e terzo dei 4 appuntamenti nel continente americano previsti in queste 5 settimane. Un vero e proprio tour-de-force sicuramente per gli addetti ai lavori, ma anche per gli spettatori. In questo fine settimana cambia anche il programma, ospitando la sesta e ultima sprint race. In questo momento abbiamo tanta quantità, ma probabilmente si è persa la qualità.

Credo sia veramente troppo intenso come programma e mi auguro che siano fatte le dovute valutazioni a fine stagione, sia sulla “gara corta” che sul numero di GP.

La Formula 1 è arrivata ad Interlagos, circuito particolare che si percorre in senso antiorario (uno dei pochi), tra i più corti della stagione lunga poco più di quattro chilometri, che sollecita le gomme con nove curve a sinistra e cinque a destra a cui si aggiunge un asfalto di rugosità elevato. La scelta dovrebbe ricadere sulla due soste, ma sulla strategia potrebbe intervenire anche il meteo che in questo periodo cambia rapidamente, passando dall’asciutto al bagnato.

Molte squadre, tra cui anche la Ferrari, faranno fatica a concludere la stagione senza incappare in nuove penalità. Pertanto, dovranno decidere quando cambiare le componenti, optando per la pista più favorevole per un’eventuale rimonta. Interlagos potrebbe essere proprio una scelta, diversamente dal layout di Las Vegas.

Si riaccende la sfida per le posizioni di rincalzo, tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto tra i costruttori e tra McLaren (in grande spolvero) e Aston Martin per il quarto. In questo momento l’Aston Martin è il team in maggiore difficoltà, sia in termini di prestazioni della vettura che sul fronte pilota, essendo in lotta solamente con un solo pilota viste le difficoltà di Stroll.

In Messico, in particolare, abbiamo visto un’Alpha Tauri in grande spolvero che ha recuperato diversi punti in classifica, raggiungendo l’Alfa Romeo e portandosi a solamente dieci lunghezze dalla Williams. In questo momento i punti persi da Tsunoda pesano, ma c’è ancora tempo per recuperare. Considerando l’inizio di stagione, raggiungere il settimo posto sarebbe un risultato importantissimo.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MESSICO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PROBABILMENTE L’UNICO MODO PER FERMARLI E’ MANDARE IN PENSIONE NEWEY”

Davanti a questa supremazia così disarmante sia in termini di velocità, ma soprattutto di affidabilità e competitività di Max Verstappen e della Red Bull, non so cosa potranno fare anche nel prossimo futuro i diretti avversari.

Forse l’unica soluzione è mandare in pensione Adrian Newey.

Siamo di fronte a due pianeti: uno di proprietà assoluta Red Bull. Poi ci sono tutti gli altri che lottano per accaparrarsi le posizioni di rincalzo. Max Verstappen guida con estrema tranquillità, percorrendo tutti i giri in una forbice di 1-2 decimi. Questa volta gli è sfuggito il giro più veloce solo perché non si aspettavano la zampata finale di Lewis Hamilton, ottimo secondo.

Un grande plauso va alla McLaren. Probabilmente sono l’unica squadra che in questo momento possono avvicinarsi alle prestazioni della Red Bull. Dopo essere stati costantemente competitivi, inspiegabilmente hanno sbagliato le qualifiche con entrambe le macchine, per poi recuperare magistralmente in gara. Norris è riuscito a rimontare fino alla 5° posizione, chiudendo davanti anche a George Russell facendo così un regalo a Ferrari che col 3° e 4° posto di Leclerc e Sainz conferma le ventidue lunghezze di distacco da Mercedes.

Fine settimana decisamente positivo anche per Alpha Tauri e Daniel Ricciardo. Quarto in qualifica e sesto posto in gara sono un ottimo risultato, soprattutto in termini di punti. Peccato per l’errore di Tsunoda. Col tentativo di soprasso andato a male su Oscar Piastri, ha vanificato l’ottimo lavoro fino a quel momento e la possibilità di portare al team ulteriori punti. La macchina è sicuramente cresciuta, soprattutto dopo Singapore. Poi tocca ai piloti concretizzare tutte le occasioni. Al secondo gran premio dal rientro dopo l’incidente, Ricciardo si è reso protagonista di un ottimo fine settimana.

Segio Perez ha confermato di non essere ludico e tranquillo. Certamente davanti al suo pubblico avrebbe voluto conquistare ben altro risultato, ma nonostante questo “zero” non credo che il suo futuro sia lontano da Red Bull.

Tra sette giorni si torna in pista, in Brasile che sarà anche teatro dell’ultima sprint-race 2023

Gian Carlo Minardi

F1 | GIAN CARLO MINARDI “LA SPRINT E’ UNA COPIA MINORE DEL GP. COSI’ NON SERVE. IN MESSICO MI ASPETTO UN PUBBLICO PIU’ SPORTIVO”

Mentre la Formula 1 è pronta a fare capolinea a Città del Messico per il diciannovesimo appuntamento del Mondiale, il Circus si interroga sul futuro della Sprint race. Nata nel 2021 per aumentare lo spettacolo, in particolare modo nel programma della giornata di sabato, fino ad oggi il mini-GP di 100 km ha disatteso le aspettative.

Come spesso succede in queste occasione si cercano soluzioni alternative, molto diverse tra loro, volte a migliorare lo spettacolo. Tra le idee ci sarebbe l’uso della griglia invertita, la creazione di un campionato a parte con un punteggio e un montepremi dedicato come “incentivo” ai piloti. Abbiamo voluto sentire cosa ne pensa Gian Carlo Minardi.

La sprint-race era nata con l’intento di aumentare lo spettacolo. Ad oggi questo risultato è stato fortemente disatteso. In questo momento il format non è di aiuto. E’ solamente una copia minore del Gran Premio, senza aggiungere niente di più come abbiamo visto proprio negli ultimi due appuntamenti in Qatar e Austin” commenta Minardi.

La sesta e ultima sprint di questo 2023 si correrà in occasione del Gran Premio del Brasile “C’è bisogno anche di un programma del fine settimana costante, senza dover stare ad impazzire per ricordarsi il format in occasione del singolo GP.

 Inoltre la sprint crea un ulteriore problema. Una sola ora di prove libere per la messa a punto di queste vetture è troppo poco, soprattutto quando sono i millesimi a fare la differenza tra una sessione di qualifica e l’altra.

Quando un pilota abbassa la visiera il suo unico obiettivo è la vittoria. Non credo esista nessun pilota che si risparmia in ottica della gara di domenica. Per questo non vedo la necessita di dover aggiungere un montepremi a parte o dedicargli una classifica” prosegue il manager  faentino.

Forse si potrebbero aumentare i punti in palio, ma al momento non ho la ricetta. Siamo di fronte ad un dominio incredibile da parte di Red Bull a cui non sarà facile porre fine da parte dei concorrenti. Non dimentichiamoci che la storia della Formula 1 è piena di cicli vincenti. Fa parte di questo sport. Di certo non lo fermi creando un campionato a parte o mettendo in palio cifre da capogiro.

Questo fine settimana il mondiale arriva circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. “Arrivando a parlare del GP di Messico, non penso ci siano dubbi sulla leadership, ma tutto l’interesse sarà volto alle spalle di Max Verstappen e Red Bull.

Davanti al suo pubblico, Sergio Perez deve ritrovare la giusta serenità. Sono rimasto molto infastidito dai fischi rivolti a Verstappen da parte del pubblico americano. Il fanatismo speravo facesse parte di altri sport. Spero che in Messico siano più Signori.

Ad Austin, McLaren ha completato la sua rimonta ai danni dell’Aston Martin, mentre Ferrari ha portato il suo distacco dalla Mercedes a 22 punti (complice la squalifica a Lewis Hamilton).

La sfida sarà proprio tra questi quattro team, ognuno dei quali con il suo obiettivo da raggiungere. Staremo a vedere chi sarà il più abile. Sarà interessante seguire anche l’Alpha Tauri, reduce da un Gp di Austin molto favorevoleconclude Gian Carlo Minardi.

F1 | GP AUSTIN, GIAN CARLO MINARDI “I RISULTATI DI PEREZ NON RISPECCHIANO IL VUO VALORE”

Il mondiale di Formula 1 è arrivato al Circuit of the Americas di Austin, sede del Gran Premio degli Stati Uniti per il 19°esimo nonché quint’ultimo appuntamento stagionale.

Per la prima volta nella sua storia ospiterà anche la sprint-race (in programma sabato a mezzanotte ndr Il Gp scatterà domenica alle 21,00) anticipata da una sola ora di prove libere e dalle qualifiche Shootout.

La Pirelli, che ha messo a disposizione delle squadre le mescole C2-C3-C4, ha posto l’attenzione sull’asfalto disconnesso della pista che potrebbe creare dei problemi di surriscaldamento anomale delle gomme. Una variabile in più da considerare nelle strategie.

Con i mondiali piloti e costruttori matematicamente rispettivamente nelle mani di Max Verstappen e Red Bull, tutta l’attenzione è rivolta nella sfida tra Mercedes-Ferrari e Aston-Martin-McLaren. Tra tutte quattro, la scuderia di Woking è quella che sta attraversando il momento migliore e si trova solamente a ventuno punti di distanza dal quarto posto. Un obiettivo non così difficile da raggiungere considerando anche che l’Aston Martin lotta con un solo pilota, Fernando Alonso.

Ferrari non porterà nessuna novità, avendo deciso di bloccare lo sviluppo della SF-23. Lo sfida diretta con Hamilton e Russell dovrà basarsi solamente sulle strategie e sulla corretta messa a punto della vettura.

Proprio in questi giorni, le indiscrezioni sul futuro di Sergio Perez hanno tenuto banco. In questo momento il messicano non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori, ma i risultati in pista non rappresentano il suo vero potenziale.

Deve ritrovare la tranquillità e le esternazioni di Helmut Marko non gli sono certamente di aiuto in questo senso. Al momento il secondo posto nel mondiale non sembra essere in pericolo, ma dovrà fare attenzione a non commettere errori. Da qui ad Abi Dhabi ci sono ancora tantissimi punti in palio e Lewis Hamilton e distante solamente 30 punti. Perdere il secondo posto, equivarrebbe ad una disfatta.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP QATAR, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PISTA DA RIVEDERE. OSCAR PIASTRI MAGISTRALE”

La Formula 1 dovrebbe essere la massima espressione del Motorsport, ma sta perdendo decisamente dei colpi. Abbiamo vissuto un fine settimana intenso fortemente caratterizzato e condizionato dalle penalità per il superamento dei track limits, a cui si è aggiunto anche l’aggravante sicurezza legato ai cordoli.

Ho avuto l’impressione che il problema del superamento dei track limits sia dovuto ad un layout della pista, e delle curve, non ottimale che induce i piloti a commettere l’errore. Le penalità sono state veramente tante, assegnate quasi a tutti i piloti. Per di più si è aggiunto il problema legato ai cordoli. Tutti questi aspetti sarebbero da valutare molto attentamente prima de rilascio dell’omologazione.

Siamo alla presenta di una pista che dovrà essere sottoposta ad un’attenta analisi.

Parliamo sempre tantissimo di sicurezza e poi si costringono i piloti ad effettuare anche quattro soste, percorrendo quattro stint da qualifica come dimostra il miglior crono di Verstappen appena più lento di un secondo scarso rispetto alla pole position. Tutto questo va contro la sicurezza dei piloti stessi che sono arrivati al traguardo stravolti, anche a causa del caldo e dell’elevato tasso di umidità. Sergeant non ha retto. Da un lato è stato corretto imporre il numero massimo di giri per ciascuna gomma per evitare eventi spiacevoli, ma dall’altra si è creato comunque una situazione di pericolo. Questo non va bene.

Analizzando i risultati della pista, i complimenti sono tutti per Oscar Piastri, vincitore della sprint race e ottimo secondo al Gp, davanti al compagno Norris. Non sembrava assolutamente un rookie. Non ha commesso la minima sbavatura nonostante non avesse mai corso su questa pista. La McLaren si conferma in grande spolvero e si appresa a sopravanzare l’Aston Martin in classifica.

Non è certamente una sorpresa, ma Max Verstappen si è aggiudicato il terzo mondiale consecutivo entrando di diritto tra i grandi della storia.

Molto bravo anche George Russell. Da ultimo a quarto davanti alla Ferrari di Leclerc. Come ha ammesso lo stesso Hamilton, il sette volte campione del mondo ha esagerato compromettendo in modo irreparabile la sua corsa. Era uno dei pochi con gomma soft e doveva velocemente recuperare, ma ha danneggiato anche il suo compagno che, comunque, è stato abilissimo a recuperare arrivando ai piedi del podio.

Fine settimana sofferto per Ferrari che ha corso la gara con una solo macchina, in seguito al problema di Sainz scoperto solamente ad un’ora dalla partenza. I regolamenti impongono di rifornire le vetture per la gara solamente in un determinato momento. A quel punto era troppo tardi per rimediare all’inconveniente sulla vettura di Sainz, accusato durante la sprint. Il distacco da Mercedes è leggermente aumentato.

Sottotono anche l’Aston Martin. Va bene che corre solamente con un pilota (Fernando Alonso), ma è una macchina non facile da guidare.

L’errore commesso da Alonso lo conferma. Di fronte a questa McLaren, il quarto posto è a rischio.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP QATAR, GIAN CARLO MINARDI “NEGLI ANNI ’90 I TEAM ERANO BEN OLTRE GLI ATTUALI DIECI”

Nei giorni scorsi la Federazione Internazionale ha ufficializzato con un comunicato l’accettazione di Andretti Formula Racing come undicesima squadra di Formula 1. Trovo assolutamente corretta questa decisione, soprattutto quando un team rispetta tutti i numerosi quanto severi requisiti richiesti.

Non dimentichiamoci che i regolamenti attuali della Formula 1 prevedono fino a ventiquattro piloti in pista, ossi dodici scuderie.

Faccio fatica a comprendere tutto questo ostruzionismo da parte di Liberty Media e dei team attuali. Non c’è scritto da nessuna parte che chi è già parte attiva del mondiale debba per forza ricevere i bonus. Questi vanno conquistati sul campo.

Non dimentichiamoci che negli anni ’90 le scuderie iscritte erano ben oltre alle attuale dieci o undici. Per entrare nella top-10 della classifica costruttori dovevi lottare e investire. Il Minardi Team si è sempre guadagnato sul campo l’accesso ai diritti televisivi. Quando entrammo nel mondiale nel lontano 1985 lottammo per guadagnarci il diritto di restare in Formula 1.

L’ingresso di Andretti, tra l’altro, garantirà due sedili in più. Da tutta questa operazione vedo solo aspetti positivi, tra cui un aumento della lotta in pista per guadagnare punti preziosi.

Siamo anche alle porte del GP del Qatar, diciassettesimo appuntamento. Siamo in una fase calda della stagione che determinerà il vice-campione. Red Bull si è già aggiudicata il titolo costruttori e Max Verstappen è ad un passo (mancano 3 punti) dal suo terzo mondiale piloti. Resta però una lotta serrata alle loro spalle tra Mercedes, Ferrari, Aston Martin e McLaren.

In questo momento Aston Martin è la più sofferente, anche perché può contare solamente su un pilota. Fernando Alonso sta difendendo con le unghie e i denti i risultati conquistati nella prima parte della stagione, ma servirebbe il supporto del secondo pilota.

Tutti i team, ad eccezione della sola Williams, hanno confermato tutti i piloti. Il 2024 sarà quindi un bel banco di prova per tutti che potrà aprire a diversi cambiamenti.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP OLANDA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN (IMBATTIBILE) MONDIALE MOVIMENTATO”

Nonostante la pausa estiva di tre settimane, Red Bull e Max Verstappen si confermano imbattibili in ogni condizione di pista. Ancora una volta Verstappen si è portato a casa la vittoria senza commettere il minimo errore, surclassando il compagno di squadra, su cui sono state adottate strategie discutibili.

La penalizzazione di 5” del messicano ha aiutato Gasly (terzo al traguardo), penalizzato anche lui, ma in funzione dei tanti pit stop effettuati e della bandiera rossa esposta sul finale è riuscito a recuperare.

Stiamo vivendo certamente una nuova era della Formula 1. Nei tempi passati questo gran premio non sarebbe mai ripartito. Proprio per questo credo sia errato raffrontare risultati e statistiche.

Ottima prestazione anche per Fernando Alonso che ritrova il podio grazie al secondo posto. Alla ripartenza ha provato ad impensierire il leader che, come sempre, quando serve mette in mostra il suo valore e quello della sua vettura. Si può comunque consolare col secondo posto e col giro più veloce della gara.

Senza l’olandese staremo assistendo ad un mondiale combattuto ed estremamente movimentato con una grande alternanza. Alle sue spalle si è rivista l’Aston Martin dopo un periodo meno favorevole. Quinto posto per Carlos Sainz che ancora una volta ha messo in difficoltà il compagno di squadra, protagonista di un errore nelle prove libere. Il ritiro ha cancellato l’errore al pit-stop.

Errori importanti sono stati commessi anche in casa McLaren, ma sia Norris che Piastri sono riusciti a recuperare chiudendo comunque in zona punti. Bella la rimonta anche portata a termine da Lewis Hamilton, sesto alle spalle del ferrarista.

In Olanda ha firmato il suo debutto nel mondiale il neozelandese Liam Lawson con Alpha Tauri, portando a termine una corsa non facile nonostante regolamenti assolutamente assurdi che non permette gli allenamenti. Positiva anche la prestazione di Tsunoda. Proprio a riguardo del team, mi ha fatto particolarmente piacere l’accostamento al nome “Minardi” in previsione del prossimo cambiamento. Non accadrà, ma sarebbe stato bello. Sommando ai 340 GP corsi dal Team Minardi quelli della Scuderia Toro Rosso e Alpha Tauri, parliamo di una realtà da quarto posto assoluto. Restando a Faenza, mi fa molto piacere l’approdo di Laurent Mekies. Spero che possa essere di buon auspicio per lasciarsi alle spalle l’ultimo posto.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “DISARMANTE LA COSTANZA E SERENITA’ DI VERSTAPPEN. PUNTO DI PARTENZA PER FERRARI?”

In questo momento Max Verstappen è il numero uno in assoluto. E’ disarmante la costanza e la serenità con cui conquista ciascun risultato.

Anche oggi ha coperto un alto numero di giri restando nella forbice di un decimo. Ancora oggi non conosciamo il limite di questa vettura e, probabilmente, non lo conosceremo mai. Gli è mancato solamente il giro più veloce in gara, ma questa volta non c’erano le condizioni per un pit stop all’ultimo momento, cosa che è riuscita a Lewis Hamilton anche in ottica della sfida diretto con la Ferrari.

Dopo alcuni gran premi disastrosi, qui in Belgio si è rivisto Sergio Perez che ha portato a casa il risultato minimo che ci si aspetta da lui: il secondo posto. Poi nessuno può fare nulla contro questo Verstappen.

La sorpresa del fine settimana è stata la Ferrari che ha chiuso al terzo posto con un ottimo Charles Leclerc. Nonostante i 32” di distacco, il terzo posto lo si può prendere come un segnale di ripresa o, comunque come uno sep per ricostruire una stagione fino a questo momento disastrosa. In classifica costruttori ha quasi raggiunto l’Aston Martin al terzo posto (ora il distacco è di appena 5 punti), mentre ha perso punti nei confronti della Mercedes. A pesare il ritiro di Carlos Sainz in seguito al contatto di gara con Oscar Piastri, che ha costretto entrambi (anche se in tempi diversi) al ritiro.

Gara perfetta per Leclerc che ha dato il 100% (forse anche qualcosa in più) ed è tornato nella posizione che merita la Ferrari, quando non commette errori. I 51 punti di distacco dai diretti avversari della Mercedes posso sembrare tanti, ma davanti abbiamo ancora undici appuntamenti.

Dopo due risultati positivi, in casa McLaren si sono dovuti accontentare del settimo posto di Lando Norris. Resta l’incognita di cosa avrebbe potuto fare Oscar Piastri che per tutto il fine settimana è stato superiore al compagno. Nella sprint è riuscito ad aggiuntare un ottimo secondo posto confermando tutto il suo valore.

Ancora una volta abbiamo assistito ad una qualifica molto tirata a dimostrazione dell’alta competitività raggiunta da questa Formula 1, perlomeno nel giro “secco” con dieci vetture racchiuse in poco più di un secondo. Questo si è trasformato in sfide emozionanti nelle retrovie, nel caso specifico tra Russell, Norris, Ocon e Stroll e Gasly e Bottas. Sfide che andrebbero esaltate al meglio col supporto della regia.

Il fine settimana è stato caratterizzato anche dalla Sprint-race, movimentata grazie al meteo incerto che ha comunque visto il successo dell’olandese, davanti ad un ottimo Piastri.

Ora ci aspettano qualche settimana di vacanza, prima della seconda parte di stagione

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN C’E’ GRANDE INCERTEZZA”

Se da un alto abbiamo la Red Bull che è assolutamente fuori quota con un potenzia di cui (probabilmente) non conosceremo mai il limite (l’ha dimostrato il giro veloce marchiato a Budapest), alle spalle di Max Verstappen c’è una grande variabilità.

A fare la differenza è certamente l’olandese. Senza di lui, staremo assistendo ad un campionato con cinque/sei vincitori diversi. Per questo, in vista di Spa-Francorchamps, la vera domanda è: Chi sarà la seconda forza?

Fin dai primi Gran Premi abbiamo assistito, dal secondo al sesto posto, a cambiamenti radicali dovuti alla gestione gomme, condizioni atmosferiche e, ovviamente, agli sviluppi della vettura. Non è cosa facile prevedere il nome del secondo posto, soprattutto in vista di un circuito così lungo e impegnativo coma Spa.

Oggi abbiamo la McLaren come seconda forza del mondiale. A inizio stagione era l’Aston Martin, sopravanzata poi dalla Mercedes con l’introduzione della versione B. Chi manca all’appello in questo momento è la Ferrari. Vediamo se riusciranno a metterci una pezza. Stanno attraversamento un momento di sconforto, come si legge dai volti tirati. Non è facile recuperare.

Tra l’altro stiamo assistendo ad una competitività entusiasmante in qualifica, coi piloti racchiusi in una manciata di decimi. Situazione che cambia drasticamente in gara.

Sarà interessante seguire anche il fine settimana di Sergio Perez, dopo il terzo posto a Budapest. Il pilota Red Bull arrivava dagli ultimi cinque appuntamenti non entusiasmanti.

Per cercare di evitare le piogge, quest’anno l’appuntamento in Belgio è stato anticipato, anche se le previsioni parlano di temperature intorno ai 17-19°C con possibilità di rovesci. Tutto questo mi riporta in mente un aneddoto:

Il 2 giugno 1985 si sarebbe dovuto correre il Gran Premio del Belgio proprio a Spa-Francorchamps (per noi era il primo anno di mondiale), ma la gara venne sospesa perché al passaggio delle macchine l’asfalto si sbriciolava, rendendo il tutto molto pericoloso. Situazione create sia dal gran caldo che dal manto stradale appena steso. Il GP venne recuperato successivamente con Piero Martini che si classificò in dodicesima posizione con la M185

Sarà interessante vedere cosa succederà domenica, ma anche sabato pomeriggio con la gara sprint in una pista così lunga (la più lunga del mondiale) e impegnativa.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRIA, GIAN CARLO MINARDI “QUALIFICA PASSAGGIO FONDAMENTALE DEL WEEK END”

L’anno scorso Max Verstappen e Charles Leclerc si sono divisi. rispettivamente, la vittoria nella sprint race e nel gran premio. Certamente l’olandese e la Red Bull si presentano in pista come i pretendenti al successo, ma se la Ferrari saprà confermare quanto di buono fatto vedere nella parte finale a Montreal, potrebbe entrare nella lotta per un posto al podio.

Diversamente da quanto successo in altre piste, era stato in grado di tenere il passo di Red Bull, Mercedes e Aston Martin. Le condizioni che troveranno a Spielberg sono certamente differenti da Montreal. Siamo di fronte ad una pista molto veloce con diverse curve che sollecita i pneumatici (Pirelli porta C3-C4-C5) i cui 4318 mt si percorrono in poco più di un minuto.

Proprio per questo la qualifica di venerdì sarà un passaggio fondamentale per il risultato finale, anche perché preceduta solamente da un’ora di prove libere, essendoci la sprint race. Così come la Mercedes, la Ferrari ha compiuto uno sforzo importante nell’ultime mese che inizia a dare i suoi frutti. Inoltre, porteranno ulteriori novità, testate a Fiorane nel filming day.

Ci apprestiamo ad entrare in un mese di luglio caldo e intenso, prima della sosta estiva che ci introdurrà alla seconda parte di stagione.

Gian Carlo Minardi