Alla Fiera di Padova, l’ Historic Minardi Day presenta l’ACI Storico Festival, il nuovo appuntamento 2020

La macchina organizzativa dell’edizione numero 5 dell’Historic Minardi Day, in programma da venerdì 24 a domenica 26 aprile all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, è già al lavoro e in occasione della Fiera di Padova “Auto e Moto d’Epoca” presso lo stand ACI (Padiglione 3) a partire dalle ore 12,30 di venerdì 25 ottobre Gian Carlo Minardi svelerà i programma e le novità 2020.

La prima novità l’abbiamo già annunciata nelle settima scorse. Il programma della 5° edizione si svolgerà su tre giorni. I motori si accenderanno già nella giornata di venerdì per smettere di “cantare” domenica sera” commenta Gian Carlo Minardi

“L‘altra grande novità sarà l’inserimento all’interno della nostra kermesse l’ACI Storico Festival, un momento di ritrovo di tutti i club a Imola. Ci saranno numerose occasioni di incontro e convention, in un contesto di macchine fantastiche e di grandi appassionati. Da qualche anno ACI ha rimesso in moto queste attività, tra le quali Ruote nella Storia nei Borghi più belli d’Italia. Non bisogna dimenticare che le gare storiche appartengono proprio ad ACI e l’ultima in programma l’abbiamo vissuta in Sicilia con la Targa Florio.”

Moderatore della presentazione sarà il giornalista Enzo Branda e, insieme a Gian Carlo Minardi, interverrà anche Enzo Leanza, Direttore Centrale Automobile Club d’Italia.

“Italia, hai talento” l’occhio di Gian Carlo Minardi sui giovani piloti

Giancarlo Minardi, uomo di sport e grande scopritore di talenti. Da Fernando Alonso a Mark Webber passando per Pierluigi Martini, Alessandro Nannini, Giancarlo Fischella, Gianni Morbidelli, oltre ai tecnici Aldo Costa, Simone Resta, Gabriele Tedozzi. Oggi ha un ruolo chiave per la Federazione, alla guida dei piloti di domani

Una vita ed una carriera dedicata allo sport automobilistico. Eccellenza italiana oggi messa al servizio delle nuove generazioni di sportivi. Nel ruolo di Supervisore della Scuola Federale ACI Sport “Michele Alboreto”, nonché Presidente della Commissione Velocità in Circuito, Giancarlo Minardi rappresenta l’occhio della Federazione sui giovani in pista. Un riferimento che continua a stimolare ed indirizzare la formazione dei ragazzi, italiani e non solo, all’interno del circus dei motori. Anche in questa stagione, dopo un’estate di scouting che ha visto andare in scena anche due ACI Sport FDA Camp, la Scuola sta portando avanti il capillare lavoro con i piloti emergenti e nel prossimo mese di novembre, a Vallelunga, metterà in opera una nuova edizione del Supercorso Federale. Un ciclo che riparte, stagione dopo stagione, anche grazie a Giancarlo Minardi.

Giancarlo, come giudica il momento dei piloti italiani nel settore pista e karting? Quali le realtà, quali i nomi che, a suo avviso, potrebbero emergere anche a livello internazionale nelle prossime stagioni?

“Trovo che quest’ultimo periodo sia molto positivo, anche perché quest’anno grazie a Ghiotto e Pulcini abbiamo, sia in Gp3 che in Formula 2, fatto suonare l’inno di Mameli in varie occasioni. Per ACI Team Italia e per ACI Sport è sicuramente un motivo di soddisfazione ed orgoglio. Inoltre abbiamo una nidiata di giovanissimi che provengono dal kart e che sono stati seguiti dalla Scuola Federale con una presenza costante sui campi di gara che nel prossimo futuro ci farà sicuramente gioire. Per di più l’Italia dopo tanti anni ha un valido rappresentante in Giovinazzi in Formula 1 che, forse anche per a qualche strategia non molto azzeccata del team, non ha ancora ottenuto i risultati sperati pur cogliendo qualche piazzamento interessante.”

ACI TEAM ITALIA, una famiglia ampia che comprende vari settori (dalla pista, al rally, al karting, alle salite). Cosa dà in più l’appartenenza a questa “nazionale” ad un pilota che ne fa parte.

“Per i piloti che sono già arrivati alle soglie del professionismo, sicuramente il fatto di avere alle spalle una Federazione che ti supporta, ti promuove, che è presente anche in caso di difficoltà o trattative è sicuramente una carta in più. Per quanto riguarda la parte formativa, noi prendiamo per mano i ragazzi a partire dall’età di 12, 13 anni e cerchiamo di portarli fino al salto sulle monoposto a ruote scoperte. Quindi avere alle spalle una preparazione attraverso stage, prove di preparazione psico-fisica e test in pista, tutte sotto l’attento sguardo della Federazione e della Scuola Federale, diventa un elemento fondamentale nella preparazione dei giovani.”

Cosa si può fare di più e cosa occorre (soldi, organizzazione, strategie) perché vengano raggiunti obiettivi sempre maggiori?

“Stiamo organizzando ed evolvendo la nostra scuola, cercando di aumentare gli stage per promuovere quelli che riteniamo essere gli elementi più interessanti. È chiaro che il budget è fondamentale in particolare in un mondo come quello del motorsport, ma è certo che con una buona organizzazione e preparazione si riescono ad ottenere buoni risultati, anche con meno soldi rispetto agli altri.”

Formula 4, un successo ed un vanto per ACI Sport che per prima ha creduto in questa categoria. Grandi piloti, molti stranieri, come si può fare a favorire

“Siamo i numeri uno al Mondo per quanto riguarda la Formula 4, come riconosciuto anche dalla FIA. Una formula che abbiamo curato nei minimi particolari, inoltre ci possiamo vantare di avere la migliore monoposto per questa categoria. Naturalmente per quanto riguarda i partecipanti non possiamo che guardare in ambito internazionale, con i migliori giovani di tutto il mondo che sono al via delle nostre gare. Quindi quello che si può fare di più per i nostri giovani talenti è tentare di essere sempre più attenti nello scoprirli e seguirli, aiutandoli e supportandoli ufficialmente. Sicuramente un pilota che ha la possibilità di spendere il nome della Federazione ha più possibilità di trovare chi lo può aiutare.”

La novità di quest’anno è la Formula Regional?

“Anche in questo caso siamo stati i primi, seguendo le direttive della FIA, a far debuttare questa nuova categoria. Già lo scorso anno in Cina sono andate oltre venti monoposto con telaio Tatuus e motore Autotecnica Alfa Romeo. Purtroppo l’inizio della stagione è stato difficoltoso, anche a causa del proliferare di campionati simili in altre parti d’Europa. Attualmente abbiamo 15 monoposto al via, un numero comunque soddisfacente per il primo anno. Per il futuro sono molto fiducioso, perché c’è la migliore macchina nel rapporto telaio, gomme e motori.”

Nella foto: Giancarlo Minardi, al fianco del giovane kartista Andrea Filaferro, durante l’ultimo Kart Summer Camp

L’ACI Team Italia pronto a crescere

L’Adria International Raceway ha fatto da sfondo al Supercorso Federale ACI Sport settore Velocità, giunto quest’anno alla 12esima edizione, consueto appuntamento annuale di perfezionamento che ha premiato alcuni giovani piloti, provenienti dall’Italian Championship F.4 powered by Abarth e dal settore Karting.

I piloti selezionati al termine della stagione 2015 e invitati a sostenere il Supercorso sono stati Diego Bertonelli, e Riccardo Ponzio dalla F.4, mentre Lorenzo Colombo, Aldo Festante, Davide Lombardo e Leonardo Lorandi, usciti dal settore karting. Al termine delle quattro lunghe giornate di intenso apprendimento sia in aula che in pista e dopo un’attenta valutazione sono risultati i migliori per il settore Karting Lorenzo Colombo, 15 anni, di Legnano, mentre tra i piloti provenienti dalla Formula 4 si è rivelato Diego Bertonelli, 17 anni, di Forte dei Marmi.

Non poteva mancare Gian Carlo Minardi, in qualità di Supervisore del Supercorso Federale che ha voluto così commentare “Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi selezionati. E’ stato veramente difficile scegliere, alla fine delle quattro giornate, un vincitore soprattutto tra i quattro kartisti. I punteggi erano tutti ravvicinati a dimostrazione che hanno seguito e appreso molto bene le indicazioni e gli insegnamenti dei tutor e degli istruttori. Anche Bertonelli e Ponzio, che conoscevano già la pista e la macchina, sono stati in grado di migliorare notevolmente rispetto alle prestazioni ottenute nel week-end di gara poco più di un mese fa. Si è trattato per i due di un’eccellente occasione di apprendistato che potrebbe portarli ad importanti risultati per l’anno prossimo Con piacere abbiamo appreso che altre Federazioni stanno esportando il nostro progetto e modo di lavorare coi ragazzi

Entro fine anno potrebbero essere consegnate delle borse di studio, in modo da allargare il progetto dell’ACI Team Italia che oggi vede in Ghiotto e Marciello i suoi rappresentanti “Il Direttore Generale di Aci Sport Marco Ferrari ha promesso di voler mettere a disposizione dei vincitori del Supercorso delle borse di studio  per agevolare il salto dal kart alla Formula 4 Italia” conclude il manager faentino

Angelo Sticchi Damiani «Monza è importante per la Formula 1»

Coi motori spenti per la pausa estiva, www.Minardi.it ha avuto il piacere di incontrare il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani per commentare insieme questi primi mesi di vita dell’Aci Team Italia e, naturalmente, del futuro del Gran Premio d’Italia di F1 a Monza

Quest’anno Lei ha fatto partire l’Aci Team Italia Rally e Velocità. Sul fronte velocità con Ghiotto e Marciello impegnati in GP3 e GP2 col team Trident. Possiamo fare un primo bilancio?
I risultati ottenuti ci indicano chiaramente che questa è la strada giusta e che già da ora possiamo dire di aver ottenuto due importanti vittorie. La prima è quella sullo scetticismo che fin dall’inizio ha circondato questo progetto. I soliti noti, in particolare alcune testate web sono passate dall’ironia iniziale ad un generico astenersi da ogni commento, da loro non mi aspetto comunque nessun appoggio. Ma la maggior parte dei media e degli addetti ai lavori ha capito ben presto che si trattava dei primi passi di un progetto molto serio che, in futuro molto vicino, porterà grandi risultati. La seconda vittoria l’abbiamo ottenuta sul campo facendo in modo che i due ragazzi della Trident potessero avere un supporto finanziario e di comunicazione importante; fatti questi che hanno consentito loro di affrontare al meglio la stagione ed ottenere risultati buoni, spesso ottimi.

Restando tra i giovani, Marciello e Fuoco quest’anno hanno preso parte ai test in F1 al volante della Ferrari, mentre Luca Ghiotto, al comando della classifica GP3, è stato chiamato dalla Red Bull per fare un test al loro simulatore F1. Un bel risultato per la Scuola Federale. Come valuta il programma?
Per la Scuola Federale e per Aci, che non dimentichiamo è la federazione automobilistica sportiva italiana, i risultati ottenuti sono solamente un punto di partenza che ci dà grande forza per il futuro e ci impegna continuare negli sforzi tendenti a portare presto uno o più piloti italiani in Formula 1.

Il motor sport italiano sta vivendo un momento favorevole. Anche gli altri piloti nostrani impegnati nei più importanti Campionati Internazionali stanno ottenendo risultati importanti sia sul fronte delle monoposto che GT. Questo è il frutto della politica Aci negli ultimi anni, attraverso gli stage formativi e l’ FDA. Cosa ci manca per arrivare alla Formula 1 e quali saranno i prossimi “step” per seguire al meglio questi ragazzi?
Non vorrei sembrare troppo ottimista ma, a mio avviso, non manca assolutamente niente ed ormai siamo in dirittura di arrivo per ottenere il risultato che ci siamo prefissati. Quali sono i prossimi “step”. Continuare a lavorare seriamente nelle categorie minori, per scoprire i nuovi talenti, e rafforzare e razionalizzare al massimo gli aiuti, anche economici, verso i più meritevoli.

Lei è stato il primo ad aver sposato il progetto Formula 4 fortemente voluto dalla FIA. Quest’anno siamo arrivati al secondo capitolo dell’Italian F4 Championship powered by Abarth. Come valuta questo campionato e questo progetto?
Sì siamo stati i primi a capire l’importanza di questo progetto, i primi ad essere partiti, i primi quindi ad indicare agli altri le strade da percorrere anche nelle scelte tecniche. Il campionato vive un momento di estrema salute e la sua fama valica i confini nazionali, come testimonia la presenza di numerosi piloti stranieri. Anche in questo caso occorre continuare perché è attraverso questa formula che passeranno tutti i nostri futuri campioni.

Nel 2016 si festeggeranno i 100 anni della Targa Florio, ma scadrà anche il contratto di Monza con la Formula 1. Cosa può dirci sul fronte del Gran Premio d’Italia?
Posso dire che quello della conferma del Gran Premio d’Italia a Monza è sicuramente un nostro obiettivo primario. Stiamo lavorando in ogni direzione cercando di fare capire a tutti i soggetti protagonisti di questa vicenda non solamente il valore del Gran Premio in sé a livello di storia, di passato, tecnico, ma anche i grandi vantaggi futuri che questo può portare alla Formula 1. Purtroppo recenti importanti sparizioni di gare storiche ci hanno insegnato a guardare al futuro per far capire a tutti quanto possa essere vantaggioso anche a livello finanziario, avere un grande Gran Premio a Monza

La Formula 1 sta vivendo un momento poco felice sul fronte dell’audience e dello spettacolo. Qual è la sua ricetta per risollevare lo spettacolo e far re-innamorare il pubblico?
Purtroppo siamo abituati ad analisi troppo di settore che ci fanno perdere la visione d’insieme e quindi anche le strade giuste per affrontare i problemi. E’ tutto il mondo delle corse in pista, tranne qualche rara eccezione, che sta vivendo questo momento non di crisi ma di passaggio verso modi nuovi di fruire e dare spettacolo. Ricette veloci non ce ne sono, certo occorre non fare sbagli come quello di togliere dal calendario gare con il Gran Premio di Monza, dove l’amore e a passione verso la Formula 1 non mancano sicuramente, per approdare in altri lidi forse economicamente più vantaggiosi.

Il declino è iniziato con l’introduzione di queste Power-Unit, anche per via del “poco rumore”. La F1 è lo scenario giusto per questa tecnologia o sarebbe meglio usare il FIA WEC? Il turbo e l’ibrido sarà il futuro delle auto di serie?
Non credo che il declino sia iniziato con l’introduzione della Power- Unit e sicuramente la F1 è lo scenario giusto per proporre ogni nuova tecnologia. L’ibrido a mio avviso è parte assolutamente importante anche del presente delle auto di serie.

In questi ultimi mesi è tornato alla ribalta la questione Sicurezza, un argomento molto vivo anche sulle nostre strade. Come Aci che tipo di campagna state portando avanti e cosa si può fare per insegnare ai ragazzi giovani a divertirsi con moderazione?
La battaglia sulla sicurezza stradale è uno dei punti forti dell’azione dell’Automobile Club d’Italia. Iniziative come il Sara Safe Factor ad esempio, ogni anno portano decine di migliaia di ragazze e ragazzi, in età di prima patente, a parlare di sicurezza stradale con piloti ed uomini dello sport dell’auto. Ma pensiamo anche a Kart in Piazza dove si inizia a parlare di sicurezza stradale a bambini e bambine piccolissimi facendoli “giocare” in estrema sicurezza con piccoli kart elettrici e su percorsi sicuri. Ma non solamente, la nostra azione è forte anche sul fronte della politica e dietro alle nuove iniziative sulla sicurezza stradale, varate recentemente, ci sono nostre idee e nostri progetti. Purtroppo ancora non si è capito che con oltre 3000 morti all’anno e centinaia di migliaia di feriti siamo di fronte ad una vera e propria guerra. Forse tutti dovrebbero prendere coscienza di questo”.

Un ringraziamento particolare al Presidente Angelo Sticchi Damiani e al suo Ufficio Stampa per la gentile collaborazione

Il vento sta cambiando

Nonostante la griglia di partenza della Formula 1 sia ancora orfana di nomi italiani, qualcosa nel nostro Motor-Sport sta cambiando, certamente in meglio. I talenti non ci mancano e lo dimostrano i tanti successi colti dei nostri alfieri dentro e fuori dai confini italiani.

Negli anni addietro il Tricolore ha svolto un ruolo da vero protagonista nelle massime competizioni automobilistiche e ora, finalmente, il vento sta tornando a soffiare nel verso giusto, grazie anche ai programmi messi in atto dalla Federazione, tramite l’ACI e la Scuola Federale. “A partire dal 2010 ACI, grazie alla sua Scuola Federale, ha messo in pista numerose iniziative volte alla valorizzazione e alla crescita dei nostri piloti. Programmi, come ad esempio il tutoraggio sui campi di gara, gli stage formativi sui Circuiti ed altro, che stanno dando i primi risultati proprio ora” commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di www.minardi.it “La nostra Scuola gode della stima  degli uomini FIA, che hanno avuto modo di toccare con mano ed apprezzare il nostro modo di operare durante il week-end dell’Italian F4 Championship e della F3 European a Imola” Il prossimo anno Monza (30-31 maggio 2015) sarà il punto di incontro delle due categorie – F.4 e F.3 –  fortemente volute dalla Federazione Internazionale per la crescita dei ragazzi verso il professionismo.  “Purtroppo più di una generazione di nostri piloti non ha potuto godere di questo appoggio, ma abbiamo voluto porre rimedio con programmi precisi che sono stati affinati anno dopo anno ed a oggi sono stati coinvolti la bellezza di 39 piloti che hanno poi saputo vincere fuori dai confini nazionali come Liberati, Cerqui, Cheever Jr. Marciello, Agostini, Fuoco, Ghiotto e Ravera, solamente per citarne alcuni. Ultimi arrivati, Drudi e Russo, ottimi protagonisti della F.4 Tricolore e nel Supercorso 2014.”

“Il nostro lavoro è quello di far crescere i piloti, nonostante le difficoltà, portandoli al professionismo, che non vuol dire necessariamente F1. Il Circus resta il grande sogno, ma ci sono tantissime altre realtà nel mondo delle competizioni automobilistiche. Eddie CheeverJr è volato oltreoceano correndo con la Nascar, mentre Matteo Cairoli è stato scelto dalla Porsche Ufficiale dopo aver iniziato la stagione in Formula 4 ed aver vinto il Campionato Italiano di Porsche Cup . Abbiamo poi tanti ragazzi che si difendono ottimamente tra le monoposto, come Agostini, Fuoco, Giovinazzi e Marciello che durante i test di Abu Dhabi ha firmato il suo debutto in F1 con la Squadra Ferrari” prosegue il manager faentino

La nuova sfida si chiama Nazionale Azzurra di VelocitàSiamo alla ricerca di risorse necessarie per sostenere sempre al meglio i nostri ragazzi, attraverso la creazione di una nazionale azzurra da affiancare al programma ACI TEAM ITALIA RALLY che partirà già nel 2015”. 

Formula 4 e Formula 3 si incontrano a Imola per il gran finale

Dopo l’esaltante week-end nel “Tempio della Velocità” di Monza, i campioncini dell’Italian F4 Championship powered by Abarth sono pronti a darsi battaglia l’11 e 12 ottobre in un altro “Tempio” del Motorsport: all’Enzo e Dino Ferrari di Imola, teatro del settimo e ultimo round della neonata categoria, nonché primo step dopo il karting

Per l’occasione i 20 giovanissimi piloti – con un’età compresa tra i 14 e 16 anni – divideranno la pista e il paddock con i colleghi più esperti della FIA F3 European, giunti anche loro all’ultimo appuntamento stagionale. Una sorta di passaggio di testimone tra le due categorie della FIA volte alla crescita e al lancio dei nuovi campioni verso la Formula 1 e il professionismo. “A Monza abbiamo assistito a tre bellissime gare in cui è suonato per ben tre volte l’Inno di Mameli e la risposta del pubblico è stata di quelle importante con le principali curve gremite di appassionati di tutte le età” commenta Gian Carlo Minardi “L’iniziativa Porte  Aperte inizia a dare i suoi primi risultati e questo deve essere solamente il primo step. Dobbiamo riavvicinare e far innamorare nuovamente gli appassionati. Imola chiuderà la prima stagione della Formula 4, la categoria aperta a tutti i ragazzi che arrivano dal mondo del karting, e la lotta per il secondo e terzo posto è ancora tutto da giocare. In concomitanza ci sarà anche  la chiusura anche del FIA F3 European e l’occasione di vedere in azione Max Verstappen, prossimo al debutto in F1, e i nostri alfieri Antonio Fuoco (Prema) e Antonio Giovinazzi (Carlin) insieme al vincitore del campionato Esteban Ocon

Ci sono tutti gli ingredienti per vivere un altro entusiasmante week-end di motori “Vi aspetto tutti all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola l’11 e 12 ottobre” conclude il manager faentino “per vivere gli appuntamenti finali della Formula 4 e Formula 3

Gian Carlo Minardi “Adria appuntamento storico”

Il week end del 7 e 8 giugno e l’Adria International Raceway segneranno una tappa storica per il Motor Sport e per la Federazione.

Il circuito rodigino terrà a battesimo la “prima” dell’Italian Formula 4 Championship Powered by Abarth, la nuova formula fortemente voluta dalla FIA e appoggiata dall’ACI. Fin dalle prime uscite con il collaudatore e direttore della Scuola Federa Raffaele Gianmaria e dai test collettivi proprio sulla pista di Adria, la Tatuus F4 T014, motorizzate Abarth da 1400 cc sovralimentato, capace di erogare 160 CV a 5500 giri/min, ha dimostrato tutta la sua competitività “Questo fine settimana sarà una tappa fondamentale per la Federazione Aci e per le scelte intraprese solamente qualche mese fa dal Presidente Sticchi Damiani” commenta il presidente della commissione velocità Gian Carlo Minardi “I risultati dovrebbero essere dalla nostra parte. In griglia sono attese tra le venti e ventidue auto, pronte ad aumentare negli appuntamenti successivi. Si tratta di un grande successo, considerando che siamo partiti solamente a gennaio. Per questo bisogna fare un grande plauso al costruttore Tatuus che sta compiendo un grande sforzo per consegnare tutti gli ultimi esemplari” prosegue il manager faentino “Fin dai primi test si è evidenziata una buona competitività e questo è un ottimo risultato per il nostro paese, considerando che parliamo di un prodotto Made in Italy con gomme Pirelli, motore Abarth, elettronica Magneti Marelli e freni Brembo

Il sipario sulla Formula 4 si alzerà per la prima volta in assoluto proprio sul tracciato di Adria per proseguire il suo cammino tra Imola, Mugello,  Magione, Vallelunga, Monza e Barcellona per il gran finale del 19 ottobre “Sono sicuro che l’ACI sarà all’altezza delle aspettative FIA e sono contento ed onorato che la nostra Federazione sia la prima nel mondo a portare in pista questo nuovo campionato

Otto appuntamenti che ci consegneranno il primo campione F.4 “Si tratta di un bel trampolino di lancio per tutti i giovanissimi. La Federazione Internazionale dell’Automobilismo ha voluto dal vita a questa serie per lanciare i giovanissimi che arrivano dal karting, dando nuova linfa alla Formula 3 Internazionale e portarli al professionismo

Gian Carlo Minardi “Buon esordio per la F.4 ad Adria”

Sul circuito di Adria, teatro della prima tappa del neonato Italian Formula 4 Championship Powered by Abarth in programma il 7 e 8 giugno, otto team e una ventina di giovanissimi piloti hanno tenuto il battessimo ufficiale della Tatuus F4 T014, motorizzate Abarth da 1400 cc sovralimentato, capace di erogare 160 CV a 5500 giri/min.

Una due giorni che ha permesso a team e piloti di prendere il primo contatto e misure con la nuova monoposto che animerà la nuova serie fortemente voluta dalla FIA e appoggiata dall’ACI. Insieme ai delegati FIA Fréderic Espinos, Robert Mass e Fabrizio Nosco era presente sul tracciato rodigino anche Gian Carlo Minardi “Sono state due giornate molto intense, scivolate via tra molti giri, chilometri e pochi problemi di gioventù. Bisogna fare un plauso al Costruttore di Concorezzo (MB) e al motorista che in pochi mesi sono riusciti ad assemblare già 16 vetture, con altre 8 in via di consegna. Come ACI non possiamo che esser soddisfatti sia per i chilometri macinati sia per i tempi segnati. Per la prima gara di Adria sono attese 20-22 vetture che dovrebbero salire a 24-26 a Imola, teatro del secondo round” commenta il manager faentino

Sul fronte della Minardi Management, Giovanni Minardi ha seguito il debutto del 16enne brasiliano Joao Vieira, alla sua prima esperienza in monoposto “Un debutto interessante quello di Viera, alla sua prima apparizione al volante di una monoposto. Ha mosso i suoi primi passi con Antonelli Motorsport che quest’anno firmerà il suo debutto personale tra le ruote scoperte” Il team bolognese di Marco Antonelli è una delle new-entry nel panorama delle formule, affiancandolo ai suoi programmi con la Porsche “E’ una mossa molto intelligente, in quanto i genitori pensano ad una carriera da professionista per il proprio figlio, senza necessariamente puntare alla Formula 1. Anche quest’anno molti ragazzi italiani e non, si sono affacciati alle gare GT” conclude Gian Carlo Minardi “E’ un segnale di cambiamento radicale dell’approccio al mondo sportivo

Formula 4, Su il sipario!

Domani (venerdì 16 maggio) sarà il grande giorno della neonata Formula 4 e il circuito di Adria ospiterà la prima uscita ufficiale della serie fortemente voluta dalla FIA e sposata dall’ACI CSAI, che avrà l’onore e l’onere di portarla al debutto.

Un plauso bisogna farlo al costruttore Tatuus che in pochi mesi ha progettato, costruito la F4 T014 e consegnato già 16 delle oltre 30 vetture prenotate” commenta Gian Carlo Minardi “E’una grande dimostrazione di organizzazione e tecnica come raccontano i risultati delle prime uscite sui tracciati di Vairano, Imola e Adria  con il collaudatore e direttore della Scuola Federa Raffaele Gianmaria” prosegue il Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI

1200 chilometri che hanno dimostrato la bontà del prodotto Made In Italy grazie alla gomme Pirelli, motore Abarth, elettronica Magneti Marelli e i freni Brembo.

Con venerdì si alzano ufficialmente i veli sulla stagione italiana dedicata ai giovanissimi e saremo tutti sul circuito rodigino per il nuovo collaudo, insieme al Promoter WSK” La grande novità sarà rappresentata non solamente dai piloti, ma anche dai team “Per questa nuova sfida avremo con tanti nuovi nomi. Ad oggi abbiamo già 8 team molto qualificati e questo non può che farci ben sperare. Il progetto dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth rappresenta un ulteriore sforzo per l’ACI nei confronti dell’automobilismo e avremo un impegno non solo morale, ma anche tecnico, nei confronti della FIA che crede molto in questa Formula, sposata in pieno da ACI CSAI” conclude il manager faentino

La stagione prenderà il via l’8 giugno con la prima tappa proprio sul circuito di Adria, per chiudersi 7 appuntamenti più tardi, a Barcellona il 19 ottobre

Il Made in Italy torna di moda

La nuova stagione agonistica è ormai alle porte e, oltre alla Formula 1, anche i vari campionati propedeutici stanno completando le griglie di partenza. Come già successo per il 2013, anche il nuovo anno sta nascendo sotto la migliore stella per il tricolore, con tantissimi giovani impegnati nei Campionati più importanti a livello internazionale, nonostante un periodo di recessione che rende i lavori più complicati.

Gimmy Bruni, Davide Rigon, Luca Ghiotto, Antonio Fuoco, Raffaelle Marciello, Riccardo Agostini e Antonio Giovinazzi sono solo alcuni dei nomi che proveranno a far risuonare ripetitivamente l’Inno di Mameli negli autodromi più importanti, dal FIA WEC alla GP2 passando per la F.3 Euro Series “Arriviamo da un momento di grande riorganizzazione, sia a livello Karting che delle formule. Come ACI-CSAI e Scuola Federale stiamo raccogliendo i primi frutti di sei/sette anni di lavoro e anche l’Italia sta recuperando credibilità e forza a livello politico grazie al Presidente Sticchi Damiani” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it “L’obiettivo è quello di tornare ai fasti degli ’80. Oggi abbiamo due prime guide come Bruni e  Rigon pronti a difendere i nostri colori su altrettante Ferrari di AF Corse nel Mondiale FIA WEC, un Raffaelle Marciello in GP2 con Racing Engineering, Luca Ghiotto pronto al grande salto con Draco in WSR 3.5 e un bel trio Fuoco-Agostini-Giovinazzi nell’Europeo F.3” prosegue il manager faentino

L’Italia inoltre sarà la prima nazione a trasformare in realtà, con una vettura tutta Made in Italy, il progetto Formula 4, fortemente voluto dalla FIA e dal suo Presidente Jean Todt. Telaio TATUUS, Motore FIAT, Pneumatici PIRELLI sono i principali ingredienti “Con grande orgoglio quest’anno daremo vita al primo Campionato Formula 4 e lo faremo con una vettura nostrana. Tutti i bandi infatti sono stati vinti da aziende italiane. Solo il cambio, per volontà delle Federazione Internazione, arriva da oltralpe. Ad aprile sono programmate le prime consegne da parte del costruttore e per il mese di maggio i primi due test collettivi sui tracciati di Vallelunga e Adria” I riscontri positivi arrivano anche dalle prenotazioni “Sono oltre venti le vetture prenotate fino ad oggi con l’ingresso anche di realtà già impegnate in altri campionati. Da parte di qualcuno c’è la volontà di creare una proprio filiera per preparare i giovani a diversi palcoscenici, con un futuro sia a ruote coperte che tra le formule

Un segnale di questa rinascita arriva anche dal Gruppo FIAT che si sta riaffacciando al mondo delle corse “E’ un segnale certamente positivo. Dietro agli anni d’oro targati ‘70-’80 c’era la forte presenza del gruppo torinese” conclude Minardi “I ragazzi che arrivavano dalle formule propedeutiche trovavano uno sbocco professionale grazie all’ impegno della FIAT in tantissime categorie, cosa che in questi ultimi anni forse è venuta a mancare. Serve anche questo per provare a ritrovare gli splendori di una volta

Rovera, Pulcini e Di Palma vincono il 10° Supercorso

Sono stati quattro giorni molto interessanti sia per il lavoro svolto sia per l’organizzazione ineccepibile da parte della Scuola Federale. Un plauso particolare bisogna farlo al suo Direttore, Raffaele Gianmaria e ai tutor Cristiano del Balzo, Andrea Piccini, Gabriele Lancieri, Enrico Toccacelo e Francesca Pardini

Anche quest’anno il circuito romano “Piero Taruffi” di Vallulunga ha ospitato la tappa finale di un tour stagionale nel quale sono stati monitorati tutti i ragazzi impegnati nei Campionati Italiani, partendo dal kart, e negli stage valutati organizzati dalla Scuola Federale ACI-CSAI, insieme alla Ferrari Driver Academy. Abbiamo portato un bel gruppo di ragazzi provenienti dalla Formula Abarth, dal Campionato Italiano Karting, e dal settore rally che hanno seguito puntualmente le indicazione dei loro tutor.

Tra i piloti provenienti dalla Formula ACI CSAI Abarth, impegnati al volante della Dallara F.3, il vincitore del campionato Alessio Rovera ha confermato quanto ci aveva già fatto vedere durante la stagione, risultando il migliore. Altrettanto bravo Michele Beretta che ha dimostrato di saper gestire bene la differenza di potenza tra la Tatuus e la Dallara.

I quattro piloti selezionati dal settore Kart – Simone Cunati, Mattia Drudi, Alessio Piccini e Leonardo Pulcini – hanno consacrato il lavoro iniziato negli stage valutati, sottoponendosi ad una serie di test psicofisici e a prove in pista al volante della 500 Abarth e sulla Formula ACI CSAI Abarth. Come sempre solo uno vince e quest’anno Leonardo Pulcini si è lasciato i suoi compagni alle sue spalle.

I successi di Antonio Fuoco in F.R Alps e di Raffaele Marciello nel F.3 Europeo sono le conferme più importanti della bontà del nostro progetto. L’obiettivo dei prossimi anni sarà quello di potenziare il Supercorso e gli stage valutativi per seguire, supportare e investire sia sui giovani che sulle attività legate alla Scuola Federale.  Come ACI-CSAI siamo stati i primi a sposare il nuovo progetto FIA Formula 4 e ora siamo in attesa che la Federazione comunichi l’omologazione di telai e motori, per procedere con la programmazione del 2014.

Supervisore Scuola Federale

Minardi “L’Italia verso i fasti degli anni 80-90”

Con l’appuntamento di Monza, e davanti a circa 7000 tifosi, è calato il sipario sui Campionati Italiani Velocità caratterizzati da una stagione di particolare soddisfazione con risultati in bilico fino all’ultimo round. Nei Prototipi e GT i titoli, assegnati rispettivamente a Faccioni e alla coppia Lucchini-Postiglione su Porsche, si sono concretizzati solamente all’ultima gara.

La scena della Formula ACI CSAI Abarth è stata dominata da Alessio Rovera (classe 1995) che al suo primo anno nel campionato si è aggiudicato il titolo davanti a Michele Beretta (classe 1994) che, sul finale, ha provato ad incalzare il collega. Grazie a questi due importanti risultati Rovera e Beretta parteciperanno di diritto al Super Corso organizzato dalla Scuola Federale (4-7 novembre) oltre ad essersi aggiudicati il test sull’AutoGP messo in palio dalla Scuderia Coloni.

E’ stata una stagione non priva di difficoltà: la non folta partecipazione è stata superata dalla qualità messa in mostra dai piloti e dalla professionalità dei Team che nell’insieme hanno  permesso il concretizzarsi di uno spettacolo avvincente e di alto livello. Nonostante il momento di profonda crisi per la finanza mondiale abbiamo chiuso la stagione in crescendo toccando proprio in Brianza il numero massimo di partecipanti. Il pubblico ha risposto molto bene alla nuova formula “Porte aperte” organizzata dall’ACI-Sport. Gli appassionati lombardi sono affluiti numerosi nel paddock e nelle tribune. E’ stata una bellissima esperienza che apre a nuove modalità e a nuove iniziative in ottica 2014.

Sugli altri campi di gara sventola alto il tricolore anche lontano dai confini nazionali. I successi nei Campionati di Antonio Fuoco nella Formula Renault 2.0 Alps  e di Raffaele Marciello nella F.3 Euro Series parlano da soli per la qualità del nostro vivaio. Non dobbiamo dimenticare anche i successi di Antonio Ghirelli nell’AutoGP ed il secondo posto di Antonio Giovinazzi nella F.3 Inglese. Questi risultati dimostrano che il lavoro di tutti sta portando il Motor Sport italiano ai  livelli degli anni 80-90 e sono certo che questi successi contribuiranno a restituire la giusta considerazione ed una grande attenzione verso il nostro vivaio nazionale, venuti meno negli ultimi anni.

Un plauso ed un po’ di merito sento di attribuirlo all’ACI CSAI, Scuola Federale e FDA il cui progetto, nato 4 anni fa, inizia a dare i primi risultati a livello internazionale. Partiti con Marcello, il primo giovane promettente, quest’anno si è aggiunto Antonio Fuoco. Anche in questa stagione abbiamo fatto diversi stage valutativi con giovani kartisti molto promettenti. Siamo consci  che, causa la crisi di cui ben sentiamo gli effetti, manca la “benzina” per farli decollare, ma i risultati sono di buon auspicio e tutto l’ambiente cercherà le possibili forme di sostegno. Purtroppo l’uscita di Fisichella-Trulli-Liuzzi dalla Formula 1 ha azzerato la partecipazione di piloti italiani nella massima serie, creando un vuoto generazionale che è difficile colmare nell’immediato. Il lavoro impostato volge proprio alla valorizzazione di talenti e all’accensione dei riflettori su questi giovani.

La novità 2014 sarà caratterizzata dalla Formula 4, formula propedeutica per i giovani pioti provenienti dal Kart. Fin dall’inizio il Presidente Sticchi Damiani ha sposato il progetto della FIA e ora siamo giunti all’atto finale, orgogliosi di essere la prima Federazione ad affrontare questa nuova avventura. Giovani quindicenni potranno scendere in campo su vetture studiate per avviarli alla carriera di piloti ed affrontare in futuro formule più impegnative.

E’ una sfida, ma nel contempo una grande opportunità per poter proseguire il nostro lavoro di tutoraggio e valorizzare i nuovi talenti.

Minardi “Riportiamo gli appassionati in autodromo”

Questo fine settimana sul tracciato Enzo e Dino Ferrari di Imola i Campionati Italiani  di Velocità torneranno ad accendere i propulsori, entrando così nella seconda parte di stagione.

Un finale di stagione che si preannuncia infuocato e intenso non soltanto per i risultati sempre incerti fino agli ultimi minuti di gare, ma anche per un calo nelle partecipazioni come annuncia Gian Carlo Minardi “Incomincia una seconda parte calda perché la realtà econimica-finanziaria del sistema Italia è estremamente seria. Abbiamo diverse defezioni con team in difficoltà a proseguire la stagione. E’ un vero peccato perché abbiamo Campionati molto validi sia sul fronte GT che “monoposto”. La Formula ACI CSAI Abarth si è dimostrata una Formula addestrativa e qualitativa

Il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI lancia un invito molto importante a tutti gli appassionati ponendo l’attenzione su un argomento altamente attuale “Faccio appello a tutto il pubblico Emiliano e Romagnolo affinchè questo fine settimana affolli gli spalti di Imola per vivere una giornata di sport e divertimento. I nostri piloti hanno bisogno anche del supporto degli appassionati per cercare di affrontare un momento difficile per uno sport che vive di denaro

Diversamente da quanto succede negli altri Paesi (e ad esclusione di eventi legati a MotoGP e Formula 1) le tribune dei nostri autodromi rimangono prevalentemente vuote in quanto manca la cultura di assistere ai campionato propedeutici “Per storicità l’italiano segue solo il Top, pensando così di essere un vero appassionato di moto e auto. In realtà per arrivare al vertice bisogna seguire tutte le categorie, come succede in Inghilterra. In questo modo possiamo imparare a conoscere un pilota, o un team, e il suo valore” sprona il manager faentino “Per gli inglesi andare in autodromo la domenica equivale ad una scampagnata, un’occasione per passare una giornata in famiglia. Se vogliamo rilanciare il Motor Sport dobbiamo partire anche da questo, cercando di informare e invogliare i fans ad oltrepassare i cancelli dei nostri autodromi. Far capire che dietro alla Formula 1 esistono diverse realtà altrettanto interessanti e spettacolari dove le bagarre e i sorpassi non mancano”

Non sottovalutiamo anche due aspetti altrettanto importanti “Portare più persone in autodromo vuol dire rendere più appetibile per uno sponsor il campionato che non avrebbe solamente la visibilità derivante dalle dirette TV; un calo nel numero di partecipanti metterebbe in difficoltà gli autodromi stessi nella chiusura dei budgets stagionali. Di conseguenza è necessario fare un Punto e a Capo per trovare una soluzione cambiando il sistema”

Oggigiorno il Motor Sport è oggetto di importanti cambiamenti a seguito della nuova strategia FIA legata al rilascio delle Licenze Internazionali con la nascita della nuova Formula 4 “Si sta tornando all’antico, ovvero quando si proseguiva per meriti sportivi. In Italia, come Federazione, abbiamo deciso di sposare il progetto FIA cercando di entrare nella F.4, il primo step dopo il kart. Speriamo di avere l’abilità e la capacità di far esplodere questa nuova categoria, una novità nella coreografia mondiale. Con la F.4 vogliamo continuare al tradizione italiana del kart offrendo un buon prodotto ad un prezzo appetibile per tutti. Così facendo eviteremo di perdere i ragazzi nati e cresciuti nel kart. Ci aspettano settimane calde e decisioni importanti che dovranno rilanciare il nostro sport” conclude Minardi