Il Gran Premio di Turchia secondo Gian Carlo Minardi

Dopo la Spagna il circus della Formula si e’ trasferito in Turchia per la quinta tappa del mondiale, una gara che ancora una volta ha confermato le forze in campo con una Ferrari davanti a tutti e un grande Hamilton che ha sfruttato al meglio una strategia molto rischiosa.

Bene anche la BMW e la Renault con Fernando Alonso, mentre in casa Red Bull l’australiano Mark Webber si conferma il vero leader di questa squadra. Stiamo vivendo un campionato molto aperto e interessante

E’ fuori discussione che e’ stato un bel Gran Premio con tanti sorpassi e con un Lewis Hamilton che ha girato su tempi molto interessanti, quasi da qualifica, per gran parte della corsa. Ovviamente la gara era ancora una volta in mano alle Rosse di Maranello: al pronti-via, Kimi Raikkonen non e’ riuscito a sovrastare il suo compagno di squadra e poi forse ha avuto un eccesso di prudenza che non gli ha permesso di giocarsi la vittoria. Secondo me, arrivato ad un certo punto della gara, dopo aver cercato di infastidire il pilota della McLaren, ha pensato anche in ottica campionato, accontentandosi del gradino piu’ basso del podio

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Molto bene, ancora una volta, la BMW Sauber che ha ottenuto soprattutto con Robert Kubica un ottimo quarto posto. Kubica e’ una conferma che e’ arrivata a pochi secondi dal trio che e’ saluto sul podio. Potrebbe essere un cliente molto scomodo a Montecarlo, circuito che puo’ favorire certi risultati.

Lo spagnolo Fernando Alonso ha confermato con il suo sesto posto i miglioramenti gia’ visti nel Gran Premio scorso, mentre Nelson Piquet sta vivendo un momento non particolarmente felice, anche se bisogna dargli fiducia e lasciarlo lavorare in tranquillita’. Bisogna comunque segnalare che nella gara e’ riuscito a segnare dei buoni riscontri cronometrici anche se poi purtroppo ha pagato l’inesperienza, l’irruenza e la pressione che puo’ avere addosso in questo momento. Data la sua giovane eta’ forse non e’ ancora pronto a sopportare al meglio questa situazione. Ricordiamoci che arriva da un anno come tester in cui non aveva “macinato” molti chilometri, contrariamente a quanto poteva succedere negli anni passati. Credo che la Renault avesse messo in conto questo aspetto e per questo non vedo particolari problemi.

In casa Toyota Jarno Trulli sta facendo molto per la sua squadra lottando sempre per le posizioni alte della classifica. Purtroppo questa volta la strategia non lo ha aiutato perché nella prima parte era in zona punti, mentre dopo la sosta deve essere successo qualcosa, difficile da valutare vedendo il Gran Premio seduto in poltrona. Jarno sta facendo un buon campionato e non e’ certamente demerito sua se in questa gara non e’ riuscito a raggiungere le posizioni che contano. In questo momento la Toyota ha perso qualcosa rispetto ai suoi avversari e quindi si dovra’ rimettere a lavorare per recuperare.

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Siamo andati secondo copione con le Ferrari quasi perfette, in modo particolare con il brasiliano Felipe Massa, un Hamilton che ha sfruttato al meglio una strategia molto rischiosa con i tre pit stop, facendo un secondo stint veramente alla grande con dei tempi formidabili e da qualifica senza commettere alcun errore. Strategia che gli ha permesso di arrivare sul secondo gradino del podio, che, forse, diversamente non avrebbe raggiunto; questo aspetto non fa altro che andare a favore delle rosse, le quali riescono ad imporsi senza dover rischiare eccessivamente. Buono il finlandese Raikkonen che ha difeso la sua leadership guidando con giudizio senza correre troppi rischi alla prima curva. Da segnalare ovviamente la buona prestazione del secondo finlandese Kovalainen, al rientro dopo il brutto incidente di due settimana fa. Senza il contatto iniziale anche lui poteva essere della partita.

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Abbiamo avuto una bella gara con numerosi sorpassi e dobbiamo ringraziare la regia che ci ha fatto vedere le retrovie, che molte volte sono piu’ interessanti di quello che succede la davanti. Sara’ un campionato combattuto fino all’ultima gara, andando a favore dello spettacolo e degli spettatori.

Ora andiamo verso Montecarlo, un circuito dove il pilota conta piu’ che in ogni altro tracciato e dove comunque credo che sara’ ancora una volta una lotta tra Ferrari e McLaren, con la BMW come terzo incomodo. Alonso potrebbe esser un attore principale, ma non credo che possa lottare per la vittoria. E’ una gara anomala, in cui e’ anche difficile trovare la giusta strategia in quanto l’incidente puo’ essere in agguato ad ogni curva e la safety car puo’ entrare in qualsiasi momento

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Il recupero di energia sara’ una ricerca esasperata perché comportera’ una grande modifica nel layout della vettura. Il 2009 sara’ un cambio di generazione in cui potrebbero esserci delle sorprese. E’ ovvio che chi, come Ferrari e McLaren, ha un vantaggio rispetto al resto del gruppo puo’ utilizzare fin da ora energie e sinergie per iniziare un lavoro di progettazione. Certamente con delle modifiche cosi’ radicali la genialita’ del singolo potra’ venir fuori, mischiando cosi’ la carte e le gerarchie ad oggi ben definite. La Formula 1, essendo la massima espressione della tecnologia e della ricerca, non puo’ non prendere in considerazione questa opportunita’. Io che sono un amante dei piccoli team e dei costruttori lo vedo come uno step molto costoso e pericoloso per le squadre e per questo sono un po’ restio. Avrei preferito altre soluzioni tecniche…..

Un saluto a tutti gli appassionati e al prossimo Gran Premio: Montecarlo

Continuate a scrivere le vostre domande, che sono sempre un grande stimolo.