F1 | Gp Russia, MINARDI “Mercedes è la macchina da battere”

Siamo alle porte del Gran Premio di Russia, sedicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Arriviamo da tre successi consecutivi marchiati Ferrai, arricchiti anche dalla prima doppietta stagione conquistata sull’ostico tracciato di Singapore che ha portato all’interno del Reparto Corse di Maranello una preziosa serenità.

Si arriva su un tracciato non facile caratterizzato da una parte veloce favorevole alla SF90 con un ultimo settore molto lento che dovrebbe sorridere a Mercedes e Red Bull. Preferisco usare il condizionale, visto il risultato di Marina Bay Street Circuit.

Nonostante il quarto e quinto posto conquistati da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas lo scorso fine settimana, resto convinto che la macchina da battere sia sempre la Mercedes. L’anno scorso avevano dominato in lungo e largo “giocando” con gli avversari, ma quest’anno nulla è già scritto.

Le condizioni climatiche possono fare la differenza, poiché team e piloti troveranno temperature più basse rispetto a Singapore. Sul fronte pneumatici, Mercedes e Ferrari hanno optato per strategie differenti con 8 set di Soft per i campioni in carica contro le 9 di Ferrari e Verstappen. Due set di Hard per Bottas contro una mescola di Hamilton, Vettel, Leclerc e Verstappen e 4 Medie per Hamilton contro le tre dei suoi avversari principali.

Siamo alla fine di settembre e mancano 30 giorni alla data di fine lavori per definire i regolamenti del 2021. manca l’uniformità di veduta tra i team. Un ostacolo non di poco conto considerando che è necessaria l’unanimità del voto. Resto convinto che si debba salvaguardare la definizione di Costruttore evitando la creazione di cloni che andrebbero a creare un divario enorme tra i team. Sarebbe un danno economico importante per l’immagine della Formula 1. Da sempre mi sono battuto, avendo come alleato Frank Williams.

Un’ultima considerazione prima di salutarci: negli ultimi giorni si è parlato molto di mercato piloti e la mossa della Haas ha stupito. Parlano di continuità, ma sinceramente non è comprensibile considerando il rendimento attuale dei due piloti. Sono convinto che abbiano dato tutto quello che potevamo. Sarebbe stato opportuno confermarne uno e portare aria fresca all’interno. Con la situazione attuale Hulkenberg rischia di restare tagliato fuori. Il suo nome è stato affiancato all’Alfa Romeo, ma sono convinto che Antonio Giovinazzi meriti la riconferma. Ha commesso certamente degli errori, ma anche il team non è esente da decisioni Kamikaze con delle strategie altamente discutibili.

Gian Carlo Minardi