F1 | Ocon-Perez, Minardi “La FIA deve intervenire”

Il Gran Premio di Spa-Francorchamps ha visto un nuovo capitolo dell’accesa sfida in casa Force India tra Esteban Ocon e Sergio Perez. L’episodio clou avviene al trentesimo passaggio sul velocissimo tratto che immette all’Eau Rouge-Raidillon col messicano che tocca con la sua posteriore destra l’ala anteriore del compagno di box mandandola in frantumi, forando il proprio pneumatico.

Il contatto costringe la direzione di gara a chiamare in pista la safety-car per dare la possibilità ai commissari di pista di togliere i detriti in un punto molto pericolo

“Fortunatamente i due piloti sono riusciti a rientrare ai box e nessuno si è fatto male, ma è arrivato il momento che la FIA intervenga in modo decisivo nei confronti dei due piloti, per mettere la parola fine a questa diatriba prima che qualcuno si faccia male” commenta in modo deciso Gian Carlo Minardi

“Non è la prima volta che Ocon e Perez arrivano ad un contatto e la Force India non si sta dimostrando in grado di gestire il rapporto tra i suoi piloti. Oggi è andata molto bene, ma avrebbero potuto mettere in pericolo anche gli altri piloti o il pubblico stesso” conclude il manager faentino

“Quanto abbiamo visto va ben oltre la battaglia in pista tra due piloti”

L’ennesimo contatto è costato diversi punti alla scuderia con sede a Silverstone che chiude il weekend con solamente un nono posto e due punti all’attivo, anche se il quarto posto nel Mondiale Costruttori resta saldo.

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F1 | Gp Belgio, IL PUNTO di Minardi “Vince Hamilton ma la Ferrari risponde. Ora tutti a Monza”

Da Spa-Francorchamps abbiamo avuto la risposta che ci aspettavamo dalla Ferrari. Un secondo posto importante per il team e per Sebastian Vettel (fresco del rinnovo triennale), poiché ha saputo difendere la leadership su una pista non a loro favorevole. Non solo si è evitata la doppietta Mercedes, ma Raikkonen ha chiuso davanti al connazionale nonostante una severità eccessiva nei suoi confronti da parte dei commissari.

Hamilton e Vettel, due grandi Campioni del Mondo, hanno lottato fino alla fine sul filo dei millesimi, come dimostra il giro più veloce in gara del ferrarista (arrivato al 41esimo giro) che gli è valso anche il nuovo record della pista, dopo la fantastica pole position (la 68esima con record) del britannico che ha raggiunto Michael Schumacher.

Un bellissimo biglietto da visita per la Ferrari in vista del prossimo Gran Premio di Monza, il primo organizzato direttamente dall’Automobil Club, la cui prevendita di biglietti sta andando veramente molto bene. In questo momento, il vero asso nella manica della Mercedes è dato dall’overboost come si è visto in particolar modo allo start e alla ripartenza al rientro della Safety-car.

Se lo Stop&go con 10” di penalità inflitto a Kimi Raikkonen per non aver rallentato in regime di bandiere gialle a seguito dell’uscita di Max Verstappen (la cui vettura era già bordo pista) mi sembrano veramente eccessivi, credo sia arrivato il momento che la FIA intervenga in modo decisivo e pesante nei confronti di Ocon e Perez, per mettere la parola fine a questa diatriba prima che qualcuno di faccia male. Quanto abbiamo visto va ben oltre la battaglia in pista tra due piloti. La Force India non si sta dimostrando in grado di saper gestire i suoi due piloti.

Gian Carlo Minardi

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F1 | Gp Belgio. Pista pro-Mercedes. Minardi “La migliore difesa è l’attacco”

Terminata la pausa estiva ci prepariamo ad entrare nell’ultima parte di un campionato che si sta dimostrando molto equilibrato. Mancano ancora nove appuntamenti alla fine e, almeno sulla carta, Ferrari e Mercedes hanno quattro gran premi favorevoli ciascuno. Vincerà chi sarà più bravo a mettere in pista gli ultimi sviluppi e chi commetterà meno errori, poiché fino ad oggi sia Vettel che Hamilton non sono esenti da colpe.

Si parte con Spa-Francorchamps e Monza, due piste pro-Mercedes, prima di arrivare a Singapore che potrebbe essere lo spartiacque anche per il mercato-piloti. In questa ultima parte di stagione entreranno in gioco anche le possibili penalty per la sostituzione dei componenti legate alla Power-Unit. Sebastian Vettel è leggermente in svantaggio rispetto a Lewis Hamilton.

Si arriva su una pista molto impegnativa sia per le vetture che per i piloti con carico aerodinamico e velocità importanti.

Tradizionalmente il meteo è molto variabile e per la prima volta nelle Ardenne Pirelli porterà le Ultra-Soft. Le prove libere del venerdì saranno determinanti per studiare il comportamento di questa mescola e capire i giri che si potranno effettuare prima di passare al compound più duro.

Così come a Monza, anche in Belgio, la prima curva rappresenta un incognita importante. Storicamente la Source è stata fatale a molti piloti tra cui anche Fernando Alonso che perse un mondiale con la Ferrari quando Grosjean gli decollò pericolosamente sopra.

La Red Bull potrebbe essere il terzo incomodo, pronta a rubare punti pesanti con Verstappen e Ricciardo, sfruttando il buon carico aerodinamico prima di giocarsi il tutto per tutto a Singapore. Il bel gesto visto in Ungheria da parte degli uomini di Toto Wolff potremo non rivederlo. Hanno regalato a Vettel tre punti che potrebbero risultate anche determinanti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “In Formula 1 mancano i personaggi con la voglia di scommettere”

La due giorni di test sulla pista di Budapest, oltre a riportare in pista Robert Kubica in un appuntamento ufficiale con la Renault e ai debutti di Luca Ghiotto al volante della Williams e Charles Leclerc (pilota FDA) sulla Ferrari senza dimenticare il grande lavoro portato a termine da Antonio Giovinazzi durante le prove libere del Gran Premio di Ungheria e a Barcellona durante i test Pirelli, ha riacceso l’attenzione sulle difficoltà dei giovani ad affacciarsi alla massima serie.

Con l’addio della Manor i team presenti in griglia sono scesi solamente a dieci. Certamente un imbuto sempre più ristretto per i tanti giovani piloti che scalano la piramide delle categorie propedeutiche fino ad arrivare alla nuova Formula 2.

Ad alimentare l’attenzione ci ha pensato questa volta Gunther Steiner. Il Team Principal della Haas, alla sua seconda stagione in F1 – attualmente al settimo posto nel mondiale costruttori – ha sottolineato la mancanza dei piccoli team come la Minardi che nelle sue 21 stagioni è stata in grado di lanciare numerosi giovani piloti che si sono poi confermati nelle scuderie di primo livello scrivendo il proprio nome nell’Albo d’Oro.

“Il DNA della Minardi è stato quello di lavorare sempre coi giovani, fin dalla Formula 2 proseguendo poi questa attitudine anche in Formula 1. La Minardi però ha lavorato e scommesso non solamente sui giovani piloti, formando anche meccanici, addetti stampa, tecnici e ingegneri che hanno poi trovato sbocchi nei team più blasonati”

“Da anni sostengo che in Formula 1 manchino i personaggi con la voglia e la capacità di scommettere sui giovani, portando nel paddock volti nuovi. Ultimamente assistiamo solamente a importanti cambi di casacca. Personalmente avevo stipulato una collaborazione con l’università di Bologna, la quale ci segnalava gli studenti più meritevoli, da inserire all’interno dell’organico del team Minardi” prosegue il manager. “I top team che puntano al mondiale devono avere nella loro line-up campioni già formati. Spetta agli altri il compito di scovare, o far crescere, i giovani del futuro trovando il mix perfetto tra esperienza e talento. Pertanto diventa fondamentale appoggiarsi ad un Junior Team” ricorda Gian Carlo Minardi, interpellato dai microfoni del blog www.minardi.it

Nella sua analisi il manager e ingegnere a capo della scuderia americana commenta “Quando c’era Minardi, era quasi felice di essere ultimo, perché sapeva che aveva il dovere di portare i giovani in Formula 1. Sicuramente avrebbe preferito stare più avanti, ma ci poteva convivere, perché quello era il loro modello di business”.

Di contro il manager faentino ricorda anche i successi conquistati dalla sua scuderia, come il settimo posto nel mondiale nel 1991 e gli sforzi compiuti pur di debuttare in Brasile il 4 aprile 1985

“Nella sua storia la Minardi ha conquistato piazzamenti importanti nonostante risorse economiche limitate e regolamenti più restrittivi.

Ho vissuto il periodo in cui la griglia di partenza era formata da ben più degli attuali dieci team, con punteggi assegnati solamente ai primi sei classificati.

Inoltre non avevamo la stessa tutela nella fornitura dei motori e delle gomme che, come dico sempre, sono nere e tonde. Quando abbiamo avuto la possibilità di avere motorizzazioni importanti come il Ferrari (i primi assoluti a diventare clienti di Maranello) abbiamo conquistato il settimo posto nel mondiale costruttori. Altri team ci hanno messo molti più anni a raggiungere i medesimi risultati.

Nel 1985, pur di debuttare, ci siamo dovuti costruire in casa un motore turbo (Motori Moderni) lottando con le case ufficiali. Nel 2000, per proseguire l’avventura, abbiamo comprato i vecchi Cosworth (ribattezzati Fondmetal prima ed European dopo), mentre oggi il regolamento tecnico impone ai costruttori presenti di fornire più team e specifiche tutte identiche per quanto riguarda le gomme” conclude l’ex costruttore.

F1 | Toro Rosso – Honda. Fumata nera

Dopo il dietrofront della Sauber (attualmente motorizzata Ferrari), che già nei mesi scorsi aveva rinunciato alla fornitura del propulsore giapponese, nonostante un pre-accordo stipulato dall’allora Team Principal Monisha Kaltenborn, nel paddock ungherese si era vociferato di un possibile approdo al fianco della Toro Rosso (attualmente motorizzata Renault).

Per il team satellite della Red Bull si sarebbe trattato di un’importante opportunità poiché insieme alle power unit Honda sarebbe arrivato anche un importante liquidità (oltre al pilota Nobuharu Matsushita). Per di più avrebbero potuto contare su una motorizzazione ufficiale. Una novità assoluta per Faenza.

“Per il 2018 resterà tutto invariato. Toro Rosso proseguirà con Renault rispettando il contratto in essere e Sauber con Ferrari. Stando alle ultime parole del presidente Marchionne, la Sauber potrebbe diventare il Junior Team della Ferrari. Le trattative tra Toro Rosso e Honda sono state concrete, ma i giapponesi si sarebbero stancati del continuo tira-molla. Per TR sarebbe stata una grande occasione, potendo contare finalmente su un motore ufficiale accompagnata da una buona dose di liquidità” commenta Gian Carlo Minardi

“In questo momento Liberty Media non può permettersi di perdere un costruttore importante come Honda, la cui unica opzione è sperare di proseguire la collaborazione con McLaren che a Budapest hanno festeggiato il sesto posto e il giro più veloce della gara grazie a Fernando Alonso”

F1 | Minardi “Singapore, possibile spartiacque per i sedili 2018”

Siamo entrati nel girone di ritorno e tra quindici giorni si riaccenderanno i motori dopo una pausa estiva solo apparentemente silenziosa. La Ferrari si presenterà a Spa-Francorchamps forte della vittoria e della doppietta conquistata a Budapest. Per Maranello si è trattato di un banco di prova importante, superato brillantemente e a pieni voti poiché conquistato su una pista a lei congeniale.

Ora ci aspettano nove gran premi di cui, sempre sulla carta, quattro a vantaggio della Mercedes e quattro pro-Ferrari con l’incognita della Malesia. Sarà certamente importante per gli uomini in rosso arrivare all’ultimo appuntamento di Abu Dhabi con un buon vantaggio sugli avversari. Si inizierà con due weekend pro-Mercedes marchiati Belgio e Monza. Vettel proverà a difendere la leadership (14 punti di vantaggio su Hamilton) con la Mercedes che guida la classifica costruttori con 39 punti di vantaggio sulla coppia del Cavallino Rampante.

Tradizionalmente questi due appuntamenti sono tappe importante anche per il mercato piloti e quest’anno non sarà da meno col sedile di Sebastian Vettel vero punto focale. Sulla scrivania del tedesco la Ferrari avrebbe fatto arrivare un contratto pluriennale da 120 milioni di dollari pur di blindare il suo pupillo il quale però, dal canto suo, sarebbe allettato da un prolungamento di un solo anno..

Possibile la coppia Vettel-Hamilton

I prossimi risultati saranno determinanti per il futuro di Vettel in Ferrari e Singapore potrebbe rappresentare lo spartiacque per il mercato piloti. Difficilmente rinnoverà il contratto qualora il mondiale non dovesse andare per il verso giusto. Il casa Mercedes il rinnovo di Valtteri Bottas sarebbe slittato a metà settembre, nonostante il finlandese sia in lotta per il titolo. L’arrivo di Vettel a Brackley insieme ad Hamilton non sarebbe così improbabile, considerando che gli uomini di Toto Wolff hanno già dato prova di saper gestire due campioni del mondo, vincendo insieme tre titoli mondiali. Nonostante i quattro titoli con la Red Bull il tedesco è ancora “affamato” e se il 2017 dovesse prendere una piega sbagliata, il rinnovo sarebbe in salita. Il solo cachet non basta.

Robert Kubica scalpita

I test in Ungheria ci hanno regalato diversi spunti e segnali positivo. Uno di questi è certamente il ritorno in un appuntamento ufficiale di Robert Kubica, a distanza di sei anni dal terribile schianto nel rally. Il driver polacco ha messo a segno 142 tornate al volante della Renault firmando il quarto tempo di giornata e creando non poco scompiglio all’interno del team transalpino.

Luca Ghiotto e Antonio Giovinazzi. Lavoro encomiabile

I giorni successivi al gran premio di Ungheria hanno sorriso anche al tricolore. Luca Ghiotto, al volante della Williams a Budapest, e Antonio Giovinazzi a Barcellona con la Ferrari nei test Pirelli, hanno ben figurato compiendo a pieni voti il loro compito e completando l’intero programma di giornata. Per Ghiotto si è trattato dell’esordio assoluto al volante di una F1 riuscendo a mettere insieme la distanza di quasi tre gran premi. Meritano un momento di serenità.

Stroll pronto ad acquisire la Force India

Alcune voci parlano di un interessamento di Lawrence Stroll (padre di Lance) verso la Force India che da due anni si sta confermando quarta forza del mondiale, nonostante i problemi economici. Questo potrebbe scompigliare ulteriormente il mercato, legato anche all’eventuale ritiro di Felipe Massa. Se così fosse il giovane Stroll lascerebbe la Williams, prendendo il posto di Sergio Perez o Esteban Ocon (pilota Mercedes insieme a Pascal Wehrlein attualmente in forza alla Sauber).

Da tenere sott’occhio anche il giovane francese Charles Leclerc che a Budapest ha firmato il miglior crono alla fine della prima giornata di test al volante della SF70H attirando l’interesse su di se di diversi team principal. La stessa Sauber, pronta a diventare Junior Team Ferrari, ha espresso parole favorevoli.

Insomma, c’è tanta carne al fuoco.

F1 | Gp Ungheria, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “E’ DOPPIETTA FERRARI!”

Tutto “quasi” come da copione, sole e Ferrari, all’insegna dell’avevamo previsto. Una prima fila tutta Ferrari dopo un weekend durante il quale il team di Maranello ha saputo ottimizzare tutte le novità portate sul tracciato, sarebbe bastata una buona partenza e via. Invece come sempre l’imprevisto. Un volante non in asse e la gara di Vettel si è fatta complicata. Una vittoria splendida che ha confermato la tabella di marcia di questo Mondiale che vedeva la Ferrari favorita su questo tracciato, una doppietta importante per entrambe le classifiche mondiali con una menzione di merito al lavoro di Raikkonen che ha fatto da scudiero ad un Vettel capace di portare alla vittoria la propria vettura nonostante l’impedimento.

La gara è stata interessante sotto il profilo tecnico, meno sotto il profilo dello spettacolo; si sa all’Hungaroring i sorpassi sono difficili. E’ da sottolineare la prestazione della Red Bull che è stata sempre performante durante il weekend e in gara, senza la penalizzazione per la sciocchezza iniziale che costata anche l’esclusione di Riccardo, Verstappen avrebbe potuto inserirsi nella lotta fra i due Piloti Mercedes e forse dare qualche grattacapo anche a Raikkonen.

Meritano la menzione il solito Fernando Alonso che ha portato al 6° posto la sua Maclaren-Honda dimostrando la sua indomabile grinta, e Carlos Sainz che con il 7° posto ha portato un buon bottino di punti ad una Toro Rosso un po’ distratta dai programmi futuri che si vocifera prevedano la motorizzazione Honda.

Una nota infine per la sportività Mercedes che ha amministrato i giochi di squadra in modo molto corretto, tanto da rinunciare a tre punti per Hamilton che potrebbero in futuro pesare non poco nell’economia del Campionato Piloti.

Il Circus va in ferie ed era indispensabile che la Ferrari portasse a casa il bottino pieno per affrontare al rientro le prossime due gare con lo spirito di chi è pronto a sovvertire i pronostici che vedono una Mercedes favorita sui veloci tracciati di Spa e Monza. La reazione tecnica c’è stata e, chissà, le condizioni del tempo o scenari diversi potranno anche sovvertire le previsioni.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Ungheria, Banco di prova per Mercedes e Ferrari

Questo weekend la Formula 1 sbarca a Budapest, inaugurando la seconda parte di stagione. Si arriva su un tracciato tradizionalmente baciato dal sole e dalle alte temperature in cui i team dovranno scoprire velocemente la migliore mescola (tra Medie, Soft e SuperSoft) da usate su un asfalto stradale e poco usato durante la stagione. Le condizioni del tracciato cambieranno velocemente dopo ogni sessione così come le performance delle vetture andranno migliorando.

Sulla carta parliamo di un layout (molto simile ad un kartodromo) favorevole a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, anche se l’anno scorso dietro alle due Mercedes arrivarono le Red Bull, anche oggi sono in fase di recuperato giocando un ruolo da guastafeste.

Davanti ad una Mercedes così competitiva c’è poco da stare tranquilli e a Maranello ne sono consapevoli. Dopo il difficile fine settimana britannico, è stato molto apprezzabile il supporto alla squadra arrivato dal Presidente Sergio Marchionne.

L’Hungaroring sarà un bel banco di prova per Mercedes, ma soprattutto per la Ferrari in ottica campionato. Se i ragazzi di Toto Wolff dovessero ripetere il risultato eclatante di quindici giorni fa su una pista che la vede meno favorita, il campionato si può (quasi) ritenere concluso, aprendo ad un’estata bollente sul fronte dei rinnovi contrattuali in casa del Cavallino Rampante.

Non dimentichiamoci che da martedì inizieranno due giorni di test in cui rivedremo in pista Robert Kubica al volante della Renault R.S. 17. Davanti ad un risultato positivo l’ambiente potrebbe destabilizzarsi. Sarà una sfida importate per il polacco che firmerà il suo debutto sulla vettura di nuova generazione. Con grande piacere ho appreso la notizia dell’esordio (mercoledì) di Luca Ghiotto al volante della Williams FW40. Un ragazzo che ho avuto modo di seguire insieme alla Scuola Federali fin dai suoi esordi nelle formule. Antonio Giovinazzi, terzo pilota Ferrari, sarà invece al volante della Haas motorizzata Ferrari durante le prove libere del gran premio.

Gian Carlo Minardi

F1 | Robert Kubica in Ungheria con Renault nel test post-GP. Minardi “Saranno in molti a temere questa uscita”

Durante i test post-Ungheria, che inizieranno martedì 1 agosto, la Renault porterà in pista Robert Kubica. Il 32enne polacco sarà alla sua terza uscita col team transalpino dopo il terribile incidente, ma alla prima esperienza con la vettura 2017 e in occasione di un test ufficiale insieme a tutti gli altri piloti.

“I primi due test hanno permesso al team e a Robert di raccogliere numerose informazioni. Con la prossima uscita sulla pista ungherese al volante della R.S. 17 avremo un raffronto diretto sulle condizioni di Robert” commenta il diretto tecnico Renault F1 Cyril Abiteboul

“Dando a Robert questa importante occasione, Renault sta facendo un’azione molto bella. Il pilota polacco aveva tutte le carte per diventare un grande pilota in questo ambiente e con caparbietà si sta rimettendo in discussione. Saranno in molti a temere questo confronto, anche se dovrà fare i conti con la poca esperienza con queste vetture di nuova generazione. Sarà una sfida nella sfida, ma sono sicuro che non deluderà” commenta Gian Carlo Minardi, entusiasta di rivedere il polacco in azione

“Robert potrebbe destabilizzare l’ambiente della F1 e non solamente all’interno del team Renault” conclude il manager faentino

Ultim’ora: La Williams farà esordire sulla vettura di Felipe Massa e Lance Stroll il nostro connazionale Luca Ghiotto, pilota impegnato in F2 coi colori del Russian Time e alfiere dell’ACI Team Italia. Il 22enne pilota veneto sarà al lavoro sulla FW40 mercoledì 2 agosto

“Devo ringraziare la Williams per questa grande occasione. Il primo test in F1 è un momento speciale per qualsiasi pilota e poterlo fare con una squadra con un passato così glorioso è ancora meglio. Non vedo l’ora di scendere in pista. Naturalmente ora mi concentrerà sul weekend in F2” sono le prime parole di Luca Ghiotto

 

F1 | Haas conferma i piloti. Minardi “Sconfitta per il sistema Ferrari”

Alle porte del weekend di Ungheria, undicesima tappa del Mondiale di Formula 1 che inaugurerà la seconda parte di stagione, Gene Haas – fondatore e proprietario dell’omonima scuderia che ha debuttato nel Circus la passata stagione – durante un’intervista rilasciata al sito ufficiale del campionato ha confermato entrambi i suoi piloti. Anche nel 2018 Romain Grosjean e Kevin Magnussen difenderanno i colori della scuderia statunitense.

“Se così fosse sarebbe un’occasione persa per la Ferrari. Resto ottimista e voglio pensare che sia un’azione volta solamente a mantenere la serenità all’interno di un team che sta facendo molto bene, col solo obiettivo di conquistare altrettanti punti anche nella seconda metà di stagione” commenta Gian Carlo Minardi.

Dopo dieci Gran Premi il team Haas occupa la settima posizione nella classifica costruttori con ventinove punti, lo stesso bottino messo assieme nell’intera stagione di esordio.

“Diversamente sarebbe una sconfitta per l’intero sistema Ferrari volto ai giovani piloti e per l’automobilismo Italiano” analizza duramente il manager faentino che si dichiara “… dispiaciuto, avvilito e deluso. Col concretizzarsi di questo scenario sarebbe evidente che i piloti Ferrari non godono di alcuna tutela. La Ferrari non avrebbe più potere decisionale nei confronti dei suoi clienti. Mi rifiuto di pensare ad uno scenario simile” conclude Minardi

F1 | Dal 2018 arriva Halo. Minardi “Decisione superficiale”

A sorpresa, dopo il Gran Premio d’Inghilterra, lo strategy-group ha ufficializzato l’ingresso nel mondiale di Formula 1,a partire dalla prossima stagione, di Halo.

La protezione ideata dalla Mercedes e provata per la prima volta l’anno scorso da diverse scuderie, tra cui la Ferrari, diventerà parte dell’abitacolo delle monoposto di F1 nonostante il forte dissenso da parte dei piloti che avevano avuto modo di testarlo.

L’annuncio ai team è arrivato durante l’incontro tenutosi a Ginevra.

“Trovo strano che ancora una volta sia stata presa una decisione da parte dello strategy-group e non direttamente dalla Federazione considerando che stiamo parlando di un argomento legato alla sicurezza” analizza Gian Carlo Minardi, interpellato dai microfoni di www.minardi.it

“Questa decisione è arrivata a ciel sereno e, soprattutto, contro il parere dei diretti interessati che hanno avuto modo di provarlo direttamente in pista” prosegue il manager faentino

“Non è corretto imporre una soluzione quando i piloti stessi non sono convinti della sua efficacia. Come al solito è stata presa una soluzione affrettata e superficiale”

Proprio durante il weekend di Silverstone Sebastian Vettel aveva portato in pista Shield, il cupolino

“Soluzione a dir poco demenziale che credo sia stata abbandonata velocemente. Pensiamo a quanto olio potrebbe raccogliere solamente nel momento della partenza della gara…”

Sui social i tifosi non hanno perso tempo dichiarando il loro dissenso verso questa decisione. Naturalmente non sono mancate le parodie verso il nuovo arrivato, paragonandolo ad un infradito.

In alternativa ad Halo, la Red Bull aveva proposto Canopy, la cui principale differenza col sistema targato Mercedes, era la mancanza del supporto verticale che limita parzialmente la visibilità del pilota, oltre ad essere completamente schermato sui tre lati.

F1 | Gp Inghilterra, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari in affanno davanti allo strapotere Mercedes”

Bisogna riconoscere lo strapotere Mercedes, partito fin dal sabato con una stratosferica pole position di Lewis Hamilton e continuata con la doppietta in gara. Il team ha dimostrato, ancora una volta, tutta la sua forza e supremazia sia sul fronte motore che telaio. Lo si è visto in particolar modo nella rimonta di Valtteri Bottas che dalla nona posizione ha chiuso alle spalle del compagno di box.

Una Ferrari in affanno che si è difesa soprattutto con un Kimi Raikkonen (in spolvero rispetto a Vettel) che con un guizzo è riuscito a portare la sua SF70H in prima fila. Cercando di tenere il passo degli avversari le rosse sono andate in affanno e proprio sul finale la classifica è stata stravolta per colpa di una doppia foratura.

Silverstone era una gara favorevole alle Mercedes e i pronostici sono stati rispettati pienamente anche se si sperava in una “sconfitta” meno dolorosa da parte del team di Maranello. Rispetto ad un anno fa c’è stato un miglioramento grazie al podio del finlandese. Col settimo posto finale, Vettel ha visto praticamente azzerato tutto il suo vantaggio nei confronti del campione britannico, che si è portato ad una sola lunghezza dal ferrarista. La Ferrari perde ulteriore terreno anche nella classifica costruttori.

Tra quindici giorni si arriverà a Budapest, una pista che potrebbe giocare in favore della Ferrari, anche se davanti ad una Mercedes così competitiva nulla è scontato. Una Ferrari che dovrà guardarsi dalla Red Bull pronta a rovinarle i piani. Max Verstappen, esente da problemi tecnici, è tornato il solito guerriero mentre Ricciardo si è reso protagonista di una grande rimonta, chiudendo in quinta posizione alle spalle dell’olandese.

Gian Carlo Minardi

F1 | Valtteri Bottas strizza l’occhio al mondiale. Minardi “Sta facendo la differenza”

Con la vittoria in Austria, la seconda della stagione dopo il trionfo in Russia, Valtteri Bottas si è portato a ridosso del compagno di box nella classifica piloti, potendo contare su un bottino di 136 punti (contro i 151 di Lewis Hamilton) frutto anche dei podi conquistati in Australia e Bahrain (terzo posto) e i due secondi posti consecutivi in Canada e Azerbaijan. Nei primi nove appuntamenti del mondiale solamente a Barcellona il finlandese non ha visto la bandiera a scacchi.

“Sono rimasto positivamente sorpreso dalla prima parti di stagione di Bottas. Davanti alle difficoltà di Lewis Hamilton si è fatto trovare sempre pronto” commenta Gian Carlo Minardi “Sta facendo la differenza dando un contributo importante all’interno del team Mercedes in termini di punteggio per il campionato costruttori” prosegue il manager faentino che all’inizio della stagione non aveva visto di buon occhio la scelta d Toto Wolff “Devo fare un passo indietro. Bottas è certamente una seconda guida, ma si sta mettendo in risalto trovandosi a poche lunghezze dal campione britannico (quindici punti di distacco n.d.r)”

Un rullino di marcia col quale sta contribuendo a far restare la Mercedes al comando della classifica costruttori davanti alla Ferrari “Sta facendo quello che manca in Ferrari con Kimi Raikkonen. La scuderia di Maranello ha la possibilità di lottare per il costruttori, come ho già avuto modo di sottolineare all’inizio dell’anno, ma serve l’apporto del finlandese. Anche al Red Bull Ring è venuto meno, chiudendo alle spalle dei due driver di Brackley, permettendo così alla Mercedes di allungare in classifica. Valtteri sta sfruttando degnamente tutte le opportunità cercando il rinnovo contrattuale” conclude l’ex patron del Minardi Team