F1 | Mercedes, Hamilton contrario a condividere la telemetria. Minardi «Decisione assurda»

In attesa della presentazione di giovedì 23 febbraio, in casa Mercedes sono le dichiarazioni di Lewis Hamilton a tenere banco. Il tre volte campione del mondo britannico si è detto contrario a condividere i dati della propria telemetria con Valtteri Bottas, il new team-mate chiamato a sostituire Nico Rosberg.

Una decisione e un atteggiamento che trovo assurdo e non posso condividere, poiché va contro al proprio team. Come già successo l’anno scorso, uno dei piloti più pagati in F1, denigra il lavoro e le decisioni del suo datore di lavoro che lo sta portando nell’olimpo di questo sport. Parliamo di un team che ha saputo mettere a segno 51 vittorie su 59 gran premi. Per Niki Lauda e Toto Wolff l’obbiettivo del titolo costruttori è prioritario, come trovo improbabile che gli ingegneri delle due macchine non confrontino i dati raccolti in pista. Siamo davanti ad una stagione complicata oggetto di un cambio regolamentare importante. Proprio per questo la politica del team è prioritaria sul singolo.

Dopo il forfait di Nico Rosberg, la Mercedes si è trovata obbligata a sposare la causa Hamilton, a cui è stato affiancato il finlandese con un contratto a “termine” (un anno con possibilità di rinnovo). Diversamente la storia sarebbe stata diversa.

Non ho mai avuto la possibilità di collaborare con delle star, ma all’interno del Minardi Team si lavorava insieme al fine di ottimizzare e migliorare il materiale a disposizione. Tutto era finalizzato al risultato.

Pirelli110 | Minardi “Raggiunti traguardi importanti insieme”

Il Museo dell’Automobile di Torino ha fatto da cornice ai festeggiamenti per i 110 anni nelle competizioni sportive marchiate Pirelli. Un debutto con vittoria nella Pechino-Parigi targato 1907. Voglio fare i miei più sinceri auguri di buon compleanno a tutto il marchio Pirelli augurandogli altri 110 anni ricchi di successi. Parliamo di un fornitore storico. Le corse sono nate con loro e lo sviluppo dei pneumatici è cresciuto con le corse. E’ stato un reciproco scambio di informazioni e tecnologia.

La mia prima collaborazione al fianco di Pirelli risale alla stagione di Formula 3 (1974) quando il Minardi Team portò al debutto le gomme slick progettate dall’ingegnere Mario Mezzanotte insieme al suo vice Turchetti, proseguendo poi l’avventura anche in Formula 2 dove ci togliemmo diverse soddisfazioni come la vittoria a Misano e la pole position di Michele Alboreto a Pau.

Dopo le due stagioni di esordio nel mondiale di F1 (1985 e 1986) targate Pirelli, le strade si sono riunite nuovamente nel 1989 e 1990. Grazie ad un nulla osta concesso dalla Good Year, iniziammo lo sviluppo delle gomme a fine ’88. Fu un’esperienza importante. Partecipare al battesimo di una nuova gomma è estremamente importante e team e piloti hanno dei grossi benefici. All’Estoril, durante una sola giornata di prova, Martini testò la bellezza di 30 set da qualifica segnando anche il record della pista (1:13.100). Proprio grazie a questi tour-de-force, Pirelli raggiunse ottimi risultati in qualifica. Nel 1989 conquistammo il terzo posto ad Adelaide alle spalle di Senna e Mansel e nel ’90 la prima fila del g.p di Phoenix con Martini.

Oggi siamo di fronte ad una stagione difficile in cui le gomme saranno un termometro (nel bene e nel male) importante. Parliamo della modifica più importante nel regolamento 2017

F1 | Chiacchiere da bar

Nonostante i teli sulle nuove monoposto non siano ancora caduti (si inizierà il 20 febbraio) e non siano ancora scese in pista per i primi test pre-stagionali (la prima sessione è in calendario dal 27 febbraio al 2 marzo sul tracciato di Montmelò) dalle factory trapela un certo nervosismo, ad eccezione della sola Mercedes.

Se a Brackley si dorme sonni tranquilli essendo già pronti per la presentazione del prossimo 23 Febbraio e per la prima sessione di test forti degli ottimi riscontri ricevuti dal simulatore e dal rispetto del programma per l’assemblaggio delle vetture affidate da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas,  in tutte le altre factory si contano importanti ritardi oltre alla difficoltà di analizzare e confrontare i dati con gli anni passati. La scuderia di Maranello svelerà la nuova arma di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen venerdì 24 febbraio a Fiorano, ma a quanto emerge gli ingegneri sarebbero già al lavoro su una versione B da far esordire con l’arrivo del mondiale in Europa,  non essendo soddisfatti dei risultati ottenuti in galleria del vento e al simulatore. Tutto questo crea del nervosismo.

Andrei cauto prima di suonare il de profundis e fasciarsi la testa. All’interno dei pub si rumoreggia e i telefonini sono molto caldi. Aspettiamo i riscontri del primo turno a Barcellona.

Così come sostenuto da Lauda, sono convinto che le scuderie giocheranno a carte scoperte fin dalle prime giornate di test avendo un riscontro delle forze in campo, con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di informazioni, per poter sviluppare e modificare le vetture in vista dei primi gran premi

Non dimentichiamoci che siamo in attesa di una risposta da parte della FIA sull’interpretazione regolamentari e sui progetti della nuova proprietà.

F1 | La McLaren fa luce sulla ristrutturazione. Minardi «Programma che condivido»

Nei giorni passati vi ho raccontato le mie deduzioni sulla situazione all’interno del team McLaren, a seguito dell’uscita del CEO Jost Capito e del team manager David Redding (con destinazione di quest’ultimo verso la Williams) unito alla possibile collaborazione col costruttore bavarese BMW anche sul fronte Formula 1 per la fornitura delle prossime Power-Unit.

A seguito di queste mie considerazioni ho avuto un contatto con la Factory di Woking che, mi ha fatto conoscere, attraverso le parole del team Principal Éric Boullier come si sta evolvendo la ristrutturazione del Team, lasciandomi favorevolmente impressionato.

Di seguito vi riporto le parole di Boullier.
A Dave Redding è stata offerta l’occasione con un’altra squadra, e non abbiamo volute metterci in mezzo. Non dimentichiamo che Dave è stato alla McLaren per 17 anni. Il suo posto sarà preso da Paul James (già capo meccanico McLaren)

Il ruolo lasciato libero da Paul James sarà affidato a Kari [Lammenranta] – ex numero uno meccanico sulla vettura di Fernando – che sara’ il nostro nuovo capo meccanico

Andrea Stella continuerà il suo ruolo di supervisore degli ingegneri di pista, e la sua funzione si espanderà ad occuparsi del rapporto sportivo della squadra con la FIA”

Éric Boullier prosegue sottolineando “Quando abbiamo capito che Dave sarebbe partito, siamo stati in grado di reclutare interamente dall’interno della squadra. Per molto tempo abbiamo lavorato duramente per incoraggiare lo studio della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica all’interno di scuole locali, e per sostenere l’apprendistato e tesi di laurea al fine di introdurre i migliori giovani talenti in McLaren.”

Un programma che condivido, perché coincide col pensiero targato Minardi ovvero far crescere gli uomini già all’interno del team e, al tempo stesso, collaborare con le Università per portare i migliori giovani all’interno della struttura nel contempo generare fidelizzazione verso l’Azienda. Così facendo si può costruire lo zoccolo duro della scuderia, creando le condizioni migliori per riaprire un nuovo ciclo vincente.

Con l’uscita di Ron Dennis, il nuovo direttore generale Zak Brown – abile uomo di marketing – avrà il compito di ridisegnare la McLaren e in un’intervista rilasciata al portale statunitense Roundandtrack, ha messo le mani avanti sulle prospettive di successo nel 2017 “Non credo che vinceremo un gran premio quest’anno” Ogni ristrutturazione richiede tempo.

Ringrazio l’intera struttura della Factory, a cui faccio un grande in bocca al lupo per la prossima presentazione (24 febbraio) e l’imminente stagione 2017.

F1 | Jost Capito e David Redding lasciano Woking. Minardi «La F1 non può perdere anche McLaren”

E’ una McLaren che continua a perdere pedine importanti, mentre si avvicinano inesorabilmente i giorni della presentazione e dei primi test ufficiali sulla pista di Barcellona. Dopo l’allontanamento di Ron Dennis sul finire dell’anno scorso, il CEO Jost Capito  e il team manager David Redding si sono lasciati alle spalle la factory di Woking.

Segnali sinonimo di sfacelo all’interno di un team glorioso, simbolo della Formula 1, che sta vivendo un importante passaggio di competenze e proprietà. Jos Capito poteva essere una figura importante visto il suo passato. L’abbandono, unito a quello del team manager, ci raccontano momenti di tensione all’interno della scuderia. Nei giorni scorsi avevamo ventilato la possibilità di un accordo tra McLaren e BMW anche sul fronte del Circus, smentito dalla stessa casa bavarese. Si era aperto certamente uno spiraglio, chiuso proprio per il caos che sta regnando all’interno del team.

In questo momento la Formula 1 non può permettersi di perdere una scuderia come McLaren. Un tempo c’era un abile burattinaio che sapeva muovere molto bene i fili. Ora Liberty Media è chiamata ad un compito delicato.

Il 2017 sarà un anno delicato per la McLaren, ma soprattutto per la Honda. I test invernali ci potranno dare le prime risposte, poiché non ho molta fiducia nella continuità del costruttore nipponico.

McLaren e BWM di nuovo insieme, aspettando Apple

Torna in auge un matrimonio che già negli anni novanta aveva fatto sognare milioni di tifosi. McLaren e il gruppo BMW saranno nuovamente insieme, anche se non sul fronte del mondiale motorsport (per il momento)

L’obiettivo della nuova partnership tra McLaren Automotive e il gruppo bavarese, la cui collaborazione comprende anche una serie di altri partner,è legata allo sviluppo di nuove tecnologie per la combustione  interna  che permetteranno di raggiungere nuovi livelli di potenza e ridurre le emissioni di CO2

Contestualmente Zak Brown è al lavoro per portare a Woking nuovi sponsor che diano ossigeno alla scuderia. Il vento porterebbe a Cupertino, destinazione Apple. Già nella passata stagione il nome dell’azienda creata da Steve Jobs  era stato avvicinato alla McLaren, salvo poi smentite. Da quanto si apprende, l’eventuale approdo di Apple in F1 aprirebbe le porte al ritorno di BMW nel mondiale in qualità di fornitore di propulsori.

Come in tante altre operazione, e nonostante l’allontanamento da parte di Liberty media, sono convinto che dietro questa operazione ci sia, ancora una volta, lo zampino di Bernie Ecclestone. Nessun altro conosce questo ambiente come lui e resta il punto di riferimento per le aziende.

F1 | Minardi “Studiare il passato per progettare il futuro”

Giorno dopo giorno Liberty Media, la nuova proprietà della Formula 1, scopre le carte volte a migliorare lo spettacolo. Chase Carey conferma di voler portare il Circus verso l’America con eventi a Miami e New York senza però dimenticare la mete tradizionali che hanno reso grande questo sport.

Il managing director Ross Brawn punta il dito contro le power-unit e sui costi troppo elevati, soprattutto per i piccoli team chiamati ad uno sforzo praticamente insostenibile. L’ex-ingegnere di Benetton, Ferrari e Mercedes nonchè fondatore dell’omonima scuderia campione del mondo 2009 vorrebbe vedere in F1 una favola in stile Leicester. Piccole scuderia in gradi di lottare coi top-team. Con rammarico,apprendo che calerà definitivamente il sipario sulla Manor, schiacciata dai debiti. Purtroppo non è stato trovato alcun acquirente.

Al centro della discussione ci sarà certamente il nuovo Concord Agreement, in scadenza nel 2020.

Il mio consiglio, è di studiare il passato, prima di esternare dichiarazioni. In questo momento le parole vengono portate via del vento, creando solamente nervosismo. E’ fuori discussione che la F1 dovrà essere oggetto di una trasformazione importante sia sul fronte sportivo che tecnico. L’attuale Concord Agreement è frutto di laborioso trattative. Liberty Media dovrebbe studiarsi gli accordi precedenti per capirne l’evoluzione le difficoltà affrontate.

Come ho già potuto esternare sulle pagine del mio blog, trovo pazzesca l’idea di avere macchine più veloci di 4-5” rispetto all’anno precedente con il conseguente aumento di costi in ricerca e sviluppo. Tutto questo non porterà ad un maggiore spettacolo poiché lo spettatore presente in autodromo o davanti alla TV non percepirà tutto questo. L’introduzione delle Power-Unit è stato un passo azzardato, il cui sviluppo andava indirizzato verso le gare endurance.

La Formula 1 deve lavorare certamente sul marketing per attirare nuove aziende, ma trovare soluzioni tecniche in grado di garantire la sopravvivenze e la continuità di tutti i suoi team. Gli ultimi anni sono stati deleteri per le piccole realtà che si sono viste costrette ad alzare bandiera bianca.

In America le Federazioni stanne investendo 50 milioni di dollari all’anno in studi per rendere lo sport più competitivo nel futuro. Segnale che dimostra quanto stia cambiando velocemente questo settore e le esigenze degli appassionati e degli spettatori. Ci si sta orientando verso eventi più brevi e veloci.

F1 | Cala il sipario sulla Manor “Minardi “Sconfitta per tutto il sistema”

La griglia di partenza dei gran premi di Formula 1 2017 sarà formata solamente da 10 team. Cala il sipario sulla Manor. Quando si perde un team è una sconfitta per tutto il sistema. Forse è il primo vero segnale della fuoriuscita del direttore d’orchestra Mr. Ecclestone. Sembra quasi impossibile che non si sia trovato un nuovo investitore.

Gli ingegneri e tecnici della Manor hanno voluto fare un ultimo scatto davanti al modellino (scala 1/50) della MRT 07 che non vedrà mai la pista. Questa immagine mi riporta velocemente a novembre 2005 quando la Minardi PS06 (rappresentata nella foto) aveva preso forma sotto l’abile progettazione dell’Ing. Gabriele Tredozi e del suo gruppo di lavoro. Una vettura che sulla carta aveva dato ottimi riscontri, ma purtroppo non ha mai visto la luce poiché la nuova proprietà decise di schierare il clone della RB1

Il rammarico dell’aborto di quel progetto fu cancellato dalla conferma, da parte della nuova proprietà Toro Rosso, di tutto l’organico Minardi. Ancora oggi, dopo undici anni, occupano dei ruoli importanti all’interno della struttura.

Il mio più sincero “in bocca al lupo” va agli oltre 200 dipendenti della Manor, che possano ritrovare presto la serenità.

F1 | Griglia 2017 tra new-entry, conferme e cambi di casacca

A partire dal gran premio d’Australia a Melbourne, ma ancor prima nei test ufficiali, vedremo una griglia con numerose novità al volante delle monoposto.

Tra i top team, solamente Ferrari e Red Bull presenterannocon la medesima line-up. In rosso  Sebastian Vettel e Kimi Raaikkonen avranno il compito di cancellare un 2016 deludente, chiuso senza vittorie. Dopo il secondo posto tra i costruttori la Red Bull si presenterà in pista con una delle coppie più forti, formata da Daniel Ricciardo e Max Verstappen. In casa Toro Rosso anche il russo Kvyat e lo spagnolo Sainz jr sono stati confermati. Futuro incerto invece per la Manor che al momento si trova senza piloti

Cambi di casacca

Il ritiro di Nico Rosberg ha creato un po’ di scompiglio sul mercato. La Mercedes affiancherà a Lewis Hamilton il finlandese Valtteri Bottas, proveniente dalla Williams il cui posto è stato preso dal rientrante Felipe Massa

La Force India, rivelazione della passata stagione col quarto posto tra i costruttori, ha chiamato il francese Esteban Ocon (proveniente dalla Manor) per colmare la partenza di Nico Hulkenberg, passato sotto i colori della Renault.

Per la sua seconda stagione nel mondiale di F1, la Haas ha puntato su Kevin Magnussen, proveniente dalla Renault, prendendo il posto di Esteban Gutiérrez (passato in Formula E dopo il mancato rinnovo)

Il team svizzero Sauber ha silurato Felipe Nasr nonostante autore degli unici due punti conquistati nella passata stagione del team che sono valsi il decimo posto da i costruttori. Il posto del brasiliano è stato assegnato a Pascal Wehrlein

Nuovi arrivi

Williams e McLaren sono i due team che porteranno in griglia due volti nuovi (o quasi): Lance Stroll e Stoffel Vandoorne

Lance Stroll (classe 1998) vestirà i colori della Williams al fianco di Felipe Massa. Nonostante la giovane età nel suo palmares spiccano i titoli nella Formula 4 italiana (2014), Toyota Racing Series (2015) e Formula 3 Europea (2016)

Stoffel Vandoorne (classe 1992) affiancherà Fernando Alonso in McLaren, prendendo il posto dell’ex campione del mondo 2009  Jenson Button. Non sarà un vero e proprio debutto assoluto nel mondiale di Formula 1, avendo già sostituito lo spagnolo nella passata stagione in occasione del gran premio del Bahrain. Un debutto importante che consegnò alla McLaren il primo punto stagionale grazie al decimo posto. Dopo i successi conquistati in F4 Eurocup 1.6 (2010) , Eurocup Formula Renault 2.0 (2012) e il secondo posto nella Formula Renault 3.5 (2013) nel 2014 entra a far parte del team  di Woking. L’anno successivo si impone nella GP2 Series.

Team/Piloti F1 2017

Mercedes
Lewis Hamilton
Valtteri Bottas

Red Bull Racing
Daniel Ricciardo
Max Verstappen

Ferrari
Sebastain Vettel
Kimi Raikkonen

Force India
Sergio Perez
Esteban Ocon

Williams
Felipe Massa
Lance Stroll

McLaren
Fernando Alonso
Stoffel Vandoorne

Toro Rosso
Carlos Sainz jr
Daniil Kvyat

Haas
Romain Grosjean
Kevin Magnussen

Renault
Nico Hulkenberg
Jolyon Palmer

Sauber
Pascal Wehrlein
Marcus Ericsson

Manor
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F1 | Nuovo ciclo tecnico. Minardi “Presa una direzione sbagliata”

Il 2017 rappresenta una nuova era per la Formula 1. Non solo per l’arrivo di Liberty Media in qualità di proprietà, ma anche sul fronte dei regolamenti tecnici. Per la prima volta dal 1994, la nuova stagione sportiva partirà con un regolamento rivisitato che ci consegnerà macchine decisamente più veloci e performanti rispetto alla fine dell’anno precedente.

Ciclicamente, la FIA rimetteva in discussione le regole per avere macchine più lente rispetto alla fine del ciclo tecnico precedente. Solamente grazie all’ingegno dei tecnici i team riuscivano a portare in pista monoposto nuovamente performanti,

Oggi invece ci troviamo davanti a simulazioni che parlano di vetture più veloci di 4-5 secondi sul giro rispetto alla fine del 2016 con una velocità di percorrenza in curva superiore di 40 km/h.

Tutto questo a vantaggio di chi?
Dello spettacolo?

Non credo proprio poiché chi è seduto in tribuna o davanti alla TV non si rende conto se le macchine vanno più veloci. Avremo vetture molto più difficili da guidare e molto più pericolose. Non oso pensare cosa potrà succedere dopo uno sviluppo di un’intera stagione o dopo qualche anno. Di contro, con una nota, la FIA ha informato i circuiti che dovranno adeguarsi ai nuovi standard di sicurezza, come se fosse una cosa semplice e immediata. Lo trovo demenziale.

La Formula 1 deve ritrovare lo spettacolo in pista, con lotte e duelli. Mi fa piacere che anche Liberty Media, la nuova proprietà, la pensi allo stesso modo. Saranno chiamati ad un compito non facile i cui risultati saranno visibili solamente tra qualche anno. L’arrivo di Ross Brawn nell’entourage potrà dare un contributo determinante nella stesura dei regolamenti tecnici. Bisogna tornare ad avere due-tre team in grado di contrastarsi e lottare per la vittoria.

Sarà importante anche il ruolo dei commissari. Il gruppo di lavoro deve essere il medesimo per tutti i gran premi, evitando decisioni soggettive.

(foto fonte McLaren.com)

I nuovi volti della F1. Minardi “Giornata storica”

E’ un giorno storico per il mondo della Formula 1. Liberty Media ha completato l’acquisizione dei diritti e Chase Carey è nuovo boss della F.1, subentrando a Bernie Ecclestone (Presidente onorario) che si vede costretto a cedere il timone del suo “giocattolo” dopo quarant’anni. Purtroppo anche questi momenti fanno parte della vita e io l’ho vissuto sulla mia pelle nel 2005 con l’arrivo a Faenza della nuova proprietà.

Se la Formula 1 oggi esiste lo si deve grazie all’intuito e alla capacità di Mr E. che ora potrà guardare il mondiale con nuovi occhi. Proprio per questo potrà essere ancora molto utile alla causa.

Con piacere leggo che all’ordine del giorno ci sono argomenti che ho avuto modo di trattare tempi addietro e l’arrivo di Ross Brawn è un segnale positivo. Da tempo sostengo che la F1 debba essere gestita da tecnici con esperienza sul campo, ma non coinvolti nei team. Sono d’accordo con Brawn quando punta il dito verso le attuali power-unit poiché sono convinto che sia una tecnologia più adatta ai prototipi e all’endurance. Le gare sprint devono essere la massima espressione delle velocità e della competizioni con lotte ruota a ruota. Proprio su questo argomento la FIA ha chiesto ai commissari di essere più permissivi. Per fare questo è importante avere un gruppo di lavoro uguale per ogni circuito. Le decisioni devono essere oggettive e non soggettivo (come capitato troppo spesso negli ultimi anni)

La nuova gestione avrà un compito non facile, i cui frutti li vedremo nei giro di qualche anno. Sarà un processo lento. Il marketing dovrà attrarre nuovi sponsor e si dovrà tornare a far brillare la passione a tutti gli appassionati.

F1 | Insieme a Bottas, in Mercedes, arriva anche il suo sponsor

A pochi giorni dall’annuncio di Valtteri Bottas in Mercedes con un contratto annuale (opzionabile per il 2018) la scuderia di Brackley ha annunciato l’arrivo della Wihuri, azienda finlandese legato proprio all’ex pilota della Williams.

E’ l’esempio lampante di quanto abbiamo detto qualche settimana fa. Dietro a ciascun pilota ci sono movimenti economici. Nel caso specifico l’azienda ha stipulato un contratto con la Mercedes lungo quanto l’accordo raggiungo con Bottas, chiudendo la collaborazione con la Williams. Certamente lo sponsor non sarà stato determinante per chiudere la trattativa poiché parliamo di un team con alle spalle una grande casa costruttrice, ma resta il fatto che la Mercedes ha acquisito un nuovo logo. Contestualmente l’azienda potrà godere di un maggiore ritorno di immagine essendo presente sulla macchina Campione del Mondo.

Da sempre, dietro a ciascun pilota che arriva in F1, c’è un’azienda che supporta la sua carriera. Bisogna però partire dal concetto che i piloti presenti in griglia, per il 99% dei casi, hanno le capacità tecniche e velocistiche per partecipare al mondiale.  

La Formula 1 ha bisogno di attrarre nuove risorse. E’ uno sport costoso che vive di sponsorizzazioni. Pertanto deve tornare a riempire i telai di loghi, attraverso nuove strategie commerciali e cambiando l’approccio verso gli appassionati. In questi giorni anche la FIA ha dato il benestare per l’acquisizione della Formula da parte di Liberty Media.

Ci hanno lasciati Paolo Stanzani e Mario Poltronieri. Minardi “Ho perso due amici”

E’ un giorno triste. Non so cosa dire. In un giorno solo perdo due grandi amici come Paolo Scanzani e Mario Poltronieri. Stanzani è stato un mio partner in F1 quando la Scuderia Italia è entrata a far parte del Minardi Team. Insieme abbiamo condiviso diverse decisioni. Ci siamo rivisti a Imola in occasione dell’Historic Minardi Day e a Natale ci siamo scambiati gli auguri. Un abbraccio, in particolare, a sua figlia Chiara.

Mi vedo costretto a salutare anche Mario Poltronieri, cronista storico RAI  e grande pilota degli anni ’60-’70 con l’Abarth. Insieme abbiamo condiviso i salotti in qualità di opinionisti divertendoci a ricordare il nostro passato, raccontando il presente.

Un giorno triste anche per il nostro paese che perde due personaggi storici legati al mondo del Motorsport.