F1 | Da domani si torna in pista. Minardi “la Ferrari non eroga il 100% della potenza”

Siamo alla vigilia dell’ultima settima di test prima di volare per l’Australia. I primi quattro giorni di test hanno evidenziato diversi problemi in casa Renault e Honda, regalandoci una Ferrari in spolvero in grado di tener testa alla Mercedes.

Leggendo i tempi però qualcosa non torna. In virtù del cambio del regolamento, la FIA aveva diramato un comunicato legato all’importanza di adeguare i circuiti sotto l’aspetto della sicurezza poiché le simulazioni parlavano di monoposto 2017 più veloci di 4-5” rispetto alla stagione precedente. Ad oggi però siamo lontani da quei limiti. Solamente Mercedes e Ferrari hanno abbattuto il muro del 1’20” fermando il cronometro in 1’19”705 (Bottas) e 1’19”952 (Vettel). Rispetto al miglior tempo del finlandese, Hamilton potrà limare alcuni decimi, ma siamo davanti ad una situazione non facile da interpretare.

Si può presumere che qualcuno abbia giocato a carte coperte, non mostrando il vero potenziale. Stando alle simulazioni, Barcellona è una pista da 1’17”.

Da quanto si apprende, per il momento Renault e Honda non possono erogare tutti i regimi della power-unit per evitare rotture. I giapponesi si sono avventurati in un progetto completamente nuovo ottenendo, almeno sulla carta, più potenza senza però riuscire a riprodurli in pista. La stessa Ferrari non avrebbe erogato il 100% della potenza. Non sappiamo se per tattica o per problemi di sviluppo. Non dimentichiamoci che non è dato sapere il quantitativo di benzina a bordo delle vetture. Mercedes avrebbe potuto scendere in pista con un grande quantitativo.

Aspettiamo di vedere i prossimi quattro giorni, ma a Melbourne potrebbero esserci sorprese.