Gian Carlo Minardi a 360° tra F. Abarth e F.3

Minardi.jpg'Sul circuito del Mugello team e piloti della F. Abarth e F. 3 Italia hanno riacceso i propulsori per una nuova due giorni di test, in preparazione della nuova stagione che si avvia verso il semaforo verde. E’ stato anche l’occasione per testare, e approvare, il nuovissimo manto stradale steso sul tracciato toscano che ha permesso di migliorare le performance.

Ad aggirarsi tra il paddock e i box c’era anche Gian Carlo Minardi, attento osservatore “Con il nuovo manto stradale il circuito ha fatto uno straordinario lavoro e i tempi ne sono una dimostrazione lampante. La Formula 3 ha girato in 1:38.98 contro 1:41 delle passate edizioni, mentre la F. Abarth con Camplese è volata fermando il cronometro in 1:43.35. Lo scorso anno, con questo tempo, Camplese non sarebbe stato neanche nelle ultime file del campionato tricolore di F.3” analizza il managar faentino

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Con Minardi è stata anche l’occasione per fare il punto sui due campionati fiore all’occhiello della Federazione che si apprestano a partire. Il 17 aprile si alzerà il sipario della F. Abarth sul tracciato romano di Vallelunga mentre l’8 maggio la pista di Valencia sarà il salone d’onore per la “Prima” della serie europea. Per la Formula 3 Italia l’ora “x” scatterà il 15 maggio a Franciacorta “Nelle due serie ci sono parecchi giovani da tenere in considerazione e si sta preparando una stagione estremamente competitiva e incerta, in quanto si prospetta una griglia disegnata da numerosi rooky, anche se non abbiamo ancora un elenco completo degli iscritti. L’ultimo test collettivo del 6 aprile a Vallelunga potrebbe darci maggiori riscontri sulle reali forze in campo e i possibili attori” commenta Gian Carlo Minardi “Parlando di numeri potremmo aggiraci tra le 16-18 monoposto per la F.3 e le 25 per la Formula Abarth. Ripetere le presenze della passata stagione non sarà cosa facile in quanto si prospetta in anno estremamente difficile. Grazie comunque alla qualità dei due campionati, dovremmo confermare presenze importanti salvaguardando sia la qualità che la quantità. Abbiamo una forte presenza internazione e mi fa molto piacere notare tre quote rosa in Formula Abarth rappresentate dalle italiane Vicky Piria e Alessandra Brena e da Saimin Gomez. Questo ci conferma che il mondo dell’automobilismo si sta avvicinando sempre di più al gentil sesso”

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Punto di forza della Formula 3 Italia e della Formula ACI CSAI Abarth è rappresentato anche dai premi messi in palio, sia in denaro sia grazie alla stretta collaborazione con la Scuderia Ferrari e la FDA. “Sono due campionati che mettono a disposizione premi importanti. Anche per quest’anno abbiamo confermato la collaborazione con la FDA che sfocerà in una prova al volante della F1 sul tracciato di Vallelunga fissata per il 15 novembre sia per il vincitore del titolo della F.3 sia per il suo miglior rooky. Per quanto concerne la F. Abarth verrà messo in palio per il campione della serie tricolore ed europea e per il miglior italiano la possibilità di partecipare all’Accademia della Ferrari. Lo stesso premio è stato poi allargato anche per il mondo del kart, senza dimenticare i premi in denaro. 120.000€ per il titolo della Formula 3 Italia, 50.000€ per il miglior rooky e 7.500€ per i primi tre classificati di ogni appuntamento (3.500€ al 1°, 2.500€ al 2°, 1.500 al 3°)” ricorda l’ex costruttore.

Oltre a lanciare e promuovere i suoi campionati la Federazione è attenta al futuro dei propri campioni. E’ infatti allo studio una Formula che possa garantire maggiore continuità a quei piloti che hanno dimostrato talento e capacità tecniche importati “Il salto per passare dal campionato di F.3 italiano alle gare che contano nel panorama internazione è veramente importante in termini economici. In Italia purtroppo non c’è la cultura, come accade in altri stati, di sfruttare l’immagine dell’automobilismo per promuovere nel mondo il turismo, la sua immagine o l’industria. In questo momento sarebbe importante trovare una formula che possa garantire una continuità, a costi però abbordabili. Si sta lavorando anche in questo senso e speriamo di trovare la strada giusta. Bisognerà vedere anche cosa ci regalerà il futuro in quanto la FIA sta pensando seriamente ad una continuità dopo i campionato nazionali, con l’obbiettivo di diminuire i costi per far crescere i piloti

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Sul finale c’è tempo anche per una strigliata di orecchie ai team manager della Formula 1 e ai suoi regolamenti troppo restrittivi “Per concludere il sistema di limitazione delle prove in F1 è sicuramente negativa per tutti in quanto è sempre più difficile far crescere quei giovani meritevoli. Le prove sono ormai praticamente inesistenti. Bisogna assolutamente rivedere le regole per limitare comunque i test, ma allo stesso tempo garantire maggiore spazio ai giovani. Una possibile strada? Le prove del venerdì mattina …. Oggi per entrare in F1 ci vogliono decine di milioni di euro. Con una spesa minima o grazie alle tua capacità potresti invece venire chiamato a girare durante i venerdì mattina del week end di gara. Questo potrebbe attirare l’attenzione di alcuni partner, oltre che quella dei team manager” conclude Minardi.

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