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F1, Sauber stakanovista a Barcellona

Con la seconda tornata di quattro giorni sulla pista del Montmelò sono andati ufficialmente in archivio i test invernali. Dalla prossima uscita si farà sul serio. A Melbourne sarà Mondiale vero. Tutti, o quasi, metteranno sul piatto il 100% del potenziale. Quasi tutti perché alla Mercedes potrebbe bastare anche il 90% per dominare comunque il week end.

Dopo aver giocato a nascondino nelle prime due sessioni, Rosberg ed Hamilton hanno dato un assaggio del potenziale a loro disposizione segnando i migliori riscontri cronometrici nelle giornate di venerdì e sabato utilizzando solamente le gomme Soft. Pertanto con le gomme SuperSoft il divario sarà ancora maggiore. Cronometro alla mano si parla di un vantaggio di 1” dai primi inseguitori, le Williams di Massa e Bottas, a cui bisogna aggiungere ulteriori due-tre decimi per trovare il resto del gruppo.

Osservando i dati di Barcellona saltano all’occhio i tantissimi chilometri macinati dalla Sauber che mette in archivio la bellezza di oltre 159 giri, ovvero oltre 2500 km, lasciandosi alle spalle tutto il resto del gruppo, Ferrari compresa. Vettel e Raikkonen si fermano comunque a quota 2000 Km. Un risultato certamente importante e positivo per la casa di Maranello che potrà contare su una buona affidabilità della nuova Power-Unit.

Stesso discorso vale anche per il propulsore tedesco. Il tallone d’Achille della passata stagione in casa Mercedes era proprio l’affidabilità, variabile che ha permesso di sentire inni diversi da quello inglese e tedesco dei due portacolori.  Stando ai numerosi giri percorsi però potremo non contare più su questa variabile.

Proprio negli ultimi tre giorni ha fatto finalmente il suo esordio la nuova Force India VJM08-Mercedes, rallentata da gravi problemi finanziari. Nonostante tutto però Nico Hulkenberg e Sergio Perez sono riusciti a mettere insieme oltre 360 giri – pari a 1680 km e 2,5 GP – a dimostrazione che la nuova monoposto indiana è nata sotto la buona stella.

Resta da individuare il reale potenziale della Red Bull di Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat motorizzata Renault che ha percorso molti meno chilometri dei cugini della Toro Rosso-Renault. Proprio la RBR ha presentato in questi giorni la nuova livrea. Dopo aver passato l’inverno con il “camuffamento”, a Melbourne scenderà in pista con la livrea tradizionale, anche se sulle pance è stato dato più spazio al viola. Fanalino di coda la McLaren-Honda, costretta a numerose e lunghe soste ai box, e rallentata anche dall’incidente di Fernando Alonso su cui aleggiano ancora troppi punti interrogativi. Intanto è arrivata la notizia ufficiale: a Melbourne Alonso non ci sarà. Al suo posto la McLaren schiererà Kevin Magnussen. La MP4/30-Honda ha messo insieme una media di 700-800 km a sessione. Troppo pochi. La macchina presenta certamente soluzioni interessanti e una volta sistemate tutte le magagne sapranno recuperare il ritardo. Non dimentichiamoci il salto di qualità che la F1 è stata in grado mettere in pista tra l’ultimo test e la prima gara in Australia nel 2014.