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Inside Bhai Tech – Simulator & Software

Inizia oggi il nostro viaggio all’interno del Bhai Tech Advanced Vehicle Science Centre, il polo tecnologico inaugurato a Mestrino – alle porte di Padova – dal pilota Williams Pastor Maldonado, che quest’anno festeggia il primo anno. Grazie al suo design innovativo il centro è arrivato in finale a Colonia nel concorso per il premio come migliore struttura 2012, giocandosi la vittoria con  il Circuito delle Americhe di Austin.

2800 mq di superficie divisi su tre piani nati con l’obiettivo di fornire una serie di servizi a team e piloti per lo sviluppo delle vetture, monoposto e GT, e la preparazione del week end di gara grazie ad un innovativo simulatore e un software di modellazione di ultimissima generazione, punti focali del progetto Bhai Tech.

Tramite il   simulatore 6-DOF a movimento integrale, circondato da uno schermo   di 8 mt con apertura di 210°, cinque proiettori fuori bordo e da due schermi   retro visivi che garantiscono la visione della parte posteriore della vettura   riflettendo l’immagine sugli specchietti, il pilota può esercitarsi studiando nel dettaglio tutti i segreti delle piste più importanti che colorano i calendari delle principali formule propedeutiche. Integrando il software di modellazione “BhT” le scuderie hanno invece uno strumento che le permette di preparare indoor un intero week end, confrontando i dati della pista con   quelli virtuali. Oltre a fare studi fluidodinamici (CFD) e analizzare il   comportamento delle gomme, è possibile anche studiare in tempo reale gli   assetti, verificandone gli effetti dei diversi comportamenti e analizzarne il comportamento In molte categorie i tempi sono strettissimi e la possibilità di girare e provare è minima. Per questo diventa sempre più importante presentarsi in pista fin dal venerdì con un buon assetto e una buona preparazione” “Nella nostra sede abbiamo la possibilità di fare tutto questo, preparando e studiando nel dettaglio il set-up migliore. Grazie al nostro software possiamo inserire tutti i dati raccolti nel week end relativi a gomme, assetti e carichi aerodinamici, ricreando quindi le condizioni della pista senza dover andare fisicamente sul tracciato, diminuendo tempi e costi. A quel punto possiamo iniziare il lavoro di messa a punto”

E’ un cerchio che si chiude   perfettamente: dalla pista, alla simulazione per tornare in pista. In Formula   1, con la limitazione dei test, il simulatore è uno strumento di vitale   importanza per lo sviluppo delle monoposto e nella preparazione del gran premio . Tutti i top team hanno fatto grandi investimenti in questo settore, ma anche nei campionati propedeutici la simulazione è una voce di grande riscontro, in quanto permette al team di sviluppare e preparare nel dettaglio la vettura ad ogni esigenza e al pilota di studiare il tracciato e il comportamento della macchina “In F.1 centinaia di tecnici lavorano intorno al simulatore per sviluppare al meglio la vettura, con costi proibitivi, oltre ad avere la telemetria e i tutti i dati necessari allo sviluppo, in quanto progettano loro stessi la macchina. Grazie al nostro software riusciamo, con un numero limitato di persone, a mettere in condizione il team di sviluppare la vettura lavorando anche sulla modellazione della gomma, aspetto altamente importante su cui vengono spese diverse ore. Possiamo fornire diverse opzioni di assetto a seconda delle necessità” conclude l’ing. Costa.

Sulla pista tedesca del Nurbrugring, teatro del terzo round dell’International GT Open, il reparto corse ha già conquistato il primo doppio successo di classe con le due McLaren MP4 12C grazie ai suoi alfieri Giorgio Pantano/Rafael Suzuki e Van Der Drift/Luiz Razia,  chiudendo a Jerez la prima metà di stagione in testa al campionato.

I piloti promuovono Bhai Tech

Sono stati giorni di intenso lavoro all’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech, il nuovo polo tecnologico sorto a Mestrino (nei pressi di Padova) da un’idea dell’imprenditore Ferdinando Bada, che ha aperto le sue porte ad una tre giorni dedicata alle giovani promesse del Motor Sport Internazionale

Sette giovani piloti, provenienti dai principali campionati nazionali ed internazioni – Formula ACI CSAI Abarth, Formula 3, GP3 e GT – hanno avuto l’opportunità di testare l’avanzatissimo simulatore di guida a movimento integrale, sperimentando un percorso di preparazione fisica e mentale grazie ad una palestra attrezzata con i macchinari di ultima generazione e specialisti del settore, supportati dallo staff del Driver Program Center di Forlì.

Il centro è nato con l’obiettivo di accompagnare la crescita professionale di piloti e team contribuendo tecnologicamente alla messa a punto delle vetture sportive, come dichiara il direttore tecnico Roberto Costa dalle colonne di Autosprint “Un team che collabora con noi, ci fornisce le informazioni su gomme, assetti, carichi aerodinamici. Questi dati vengono inseriti nel sistema e una volta fissato un set-up di base iniziamo le simulazioni” Il punto focale dell’offerta di Bhai Tech è dettato proprio dal nuovo simulatore di guida 6-DOF, completamente circondato da cinque proiettori fuori bordo, uno schermo curvo del diametro di 210° e di 8m con immagini retro visive. “Molti team di F1 arrivano ad avere cento uomini coinvolti in quest’area” conclude Costa “noi invece riusciamo ad offrire questa tecnologia coinvolgendo solo poche persone, così i costi diventano alla portata dei team

A calarsi nell’abitacolo Bhai Tech sono così stati chiamati il pilota GT Nicola De Marco insieme ai giovanissimi driver provenienti dalla F. Abarth, Juan Branger e al campione rookie Santiago Urrutia che ha così commentato la sua prima esperienza al volante di un simulatore “E’ stata sicuramente una bellissima esperienza. Ho avuto la possibilità di compiere una ventina di giri sulla pista di Monza al volante di una GP2. E’ stato tutto nuovo per me, tranne la pista. Il simulatore è assolutamente realistico ed un bellissimo strumento. Credo che possa essere un valido sostituto ai test in pista” racconta il prossimo pilota dell’Open F3. Della stessa idea anche Alessandro Cicognani, 21 anni che nella scorsa stagione ha preso il via nella Carrera Cup “Ho trovato una struttura pazzesca con un simulatore professionale e molto realistico. Sono in grado di riproporre perfettamente la realtà. Quando sono sceso ero stanco come se avessi girato con la macchina in pista. Braccia e gambe sono sollecitate allo stesso modo, anche se richiede una maggiore concentrazione. Penso che sia lo strumento ideale per chi corre nei campionati di GP2 e WSR 3.5 dove si ha poco tempo per girare in pista e i test privati costano molto” conclude entusiasta il driver ravennate.

Gli fanno eco anche il campione in carica dell’Open F3, Niccolò Schirò e David Fumanelli, portacolori Trident in GP3 “Credo che possa essere un buon sostituito del test in pista. Per la prima volta ho guidato una Gp2 e mi sono trovato molto bene, anche se ho sofferto un po’ di mal di testa e per questo non sono riuscito a girare tantissimo” commenta Schirò “Sono rimasto stupito dalla struttura, all’avanguardia e modernissima. Attrezzata sotto ogni punto di vista. Sembra quella di un team di F1. Hanno un simulatore molto sviluppato e migliore anche dal punto di vista dei materiali. Considerando che sono all’inizio, la base di partenza è ottima. Anche io ho girato con la GP2, ma sulla pista di Barcellona” analizza Fumanelli “Non avevo mai provato questo tipo di vettura, ma sono rimasto impressionato dalla frenata. Credo che possa essere molto utile a preparare un week end di gara di GP3 o GP2 dove i tempi per girare sono molto ristretti. Ci si può esercitare per trovare i giusti punti di riferimenti per le staccate, ad esempio, oltre che lavorare sul set-up

Grande entusiasmo anche da parte di Nicolò Granzotto, prossimo portacolori dell’Antonelli Motorsport nella Carrera Cup “La struttura è pazzesca, composta da un team di veri professionisti dove nulla viene lasciato al caso. Il simulatore è incredibile e ripropone perfettamente la realtà. Dopo alcuni passaggi, diventa tutto automatico come se fossi veramente in macchina. E’ uno strumento fondamentale e da provare in quanto ti permette di lavorare sia sul bilanciamento della vettura, sia nel trovare i punti di riferimento in pista. Oltre al supporto degli ingegneri puoi analizzare anche la telemetria. I miei complimenti” conclude Nicolò “vanno anche allo staff del Driver Program Center che ci hanno seguiti prima e dopo la sessione con esercizi fisici e mentali

BHAI TECH, il Made in Italy vincente

bhaitech.jpg'FAENZA – Complimenti ai nostri amici dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech che con il loro nuovissimo Centro Tecnologico costruito a Mestrino (PD) sono stati tra i finalisti a Colonia per il premio come migliore struttura del 2012, superati solo sul finale del nuovo circuito di Austin.
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Maldonado inaugura l’Advanced Vehicle Science Centre e il simulatore Bhai Tech

Pastor Maldonado, pilota di Formula 1 e vincitore del GP di Spagna 2012 con il team Williams, insieme al signor Marco Pedron, sindaco di Mestrino e Ferdinando Bada, presidente di Bhai Tech, hanno inaugurato ufficialmente, lo scorso fine settimana, il nuovo Advanced Vehicle Science Centre di Bhai Tech, situato nell’Italia del nord.
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F1 – Gian Carlo Minardi “Il simulatore come la galleria del vento. Indispensabile”

Minardi.jpg'Sono giorni intensi per i team di Formula 1. Dopo un lungo inverno trascorso tra le fabbriche, gallerie del vento e nei simulatori è giunto il momento di affinare le armi in vista del primo appuntamento stagionale, in programma il week end dell’ 11-13 aprila sul tracciato del Bahrain.
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