F1 | Gp Russia – L’analisi di Gianluca

Puntata n. 4 – Conferme russe di Gianluca Medeot

…  perché di conferme il weekend del Gp di Sochi ce ne ha date molte: partendo dal giovane Kvyat che ha confermato e aggravato il periodo di crisi che sta passando, provocato dall’alta pressione che il team ha esercitato su di lui. Passando poi per la conferma del periodo di grazia in cui sta vivendo Rosberg, ma anche per le sfortune di Hamilton e delle rosse, concludendo con i rapporti di forza fin ora evidenziati da questo mondiale.

Ma andiamo ora ad inquadrare il quadro tecnico (scusatemi il gioco di parole) evidenziando come prima cosa le caratteristiche del circuito di Sochi.

Quello russo è un tracciato molto particolare, quasi anomalo, e molto severo per i propulsori.

In particolare risulta importantissimo il recupero di energia che qua può essere molto ben sfruttato (quasi 4200 KJ a giro in totale).

Il primo settore è molto veloce, quindi contano motore e Cx con l’eccezione del lungo curvone centrale, più tecnico invece il secondo settore, dove oltre alla potenza necessaria per l’allungo di curva 11, c’è anche bisogno di carico e di un buon bilancio aerodinamico.

Si conclude poi con un terzo settore, dove risultano fondamentali gli sforzi di trazione e un buon comportamento della vettura sui cordoli.

L’effetto peso è di 0″14 ogni 10 Kg al giro, mentre l’effetto potenza è di -0″11 ogni 10 cv al giro (dati Magneti Marelli).

Passando ora ai numeri, diamo un’occhiata al grafico in cui viene messo a confronto il tempo sul giro in Q3 e il giro ideale dato dalla somma dei migliori settori. Salta subito all’occhio come solo Massa sia riuscito a centrare la migliore performance durante il Q3, con tutti gli altri piloti che in media avrebbero potuto limare circa 2 decimi ognuno (Raikkonen sarebbe potuto essere davanti a Bottas).

Molto importante sottolineare che anche il tempo di Rosberg non corrisponde alle sue effettive potenzialità avendo fatto un solo giro in Q3 (tra l’altro più lento di quello in Q2), dopo aver commesso un errore nel secondo giro lanciato. Dunque il gap con la Ferrari poteva essere ancora più grande.

Passando al grafico con la posizione in qualifica in relazione alla velocità massima registrata alla speed trap, notiamo un evidente superiorità delle vetture motorizzate Mercedes e possiamo avere conferma della necessità di alte velocità di punta per eccellere su questa pista.

Risulta anche molto significativo notare come ormai la Williams abbia perso quella sua grande superiorità velocistica che tanto aveva contraddistinto le sue precorritrici ponendosi ormai agli stessi livelli delle sue “compagne di motore”.

Ma passiamo ora all’analisi degli intermedi, partendo dalla Rossa.

Senza girarci troppo attorno quello della Ferrari è stato un weekend abbastanza negativo dal punto di vista prettamente prestazionale in quanto anche togliendo tutte le variabili che hanno portato a penalità, ritiri ecc bisogna riconoscere che la Rossa ha molto sofferto durante questo appuntamento.

Infatti una pista che premia il recupero dell’energia non poteva che sancire il dominio Mercedes e sottolineare così il gap ancora esistente con la Ferrari in questo ambito, anche se questo è un fattore che si nota di più in gara.

Per quando riguarda il giro secco le considerazioni da fare sono altre..

Infatti calcolando la percentuale di distacco della SF16-H dalla W07 in ogni settore (così da rendere il tutto ancora più evidente) risulta:
0,7 % in S1
0,6 % in S2
1,3 % in S3

Dunque a parte le zone più veloci del circuito, dove come si nota anche dalla speed trap, la Ferrari soffre ancora un po’ (proprio in termini di potenza più che di aerodinamica), la vera batosta è arrivata nel terzo settore.

Infatti come ho già scritto in queste pagine sembra che la Ferrari soffra ancora nell’erogazione della potenza e nel comportamento della vettura sui cordoli.

Chiaramente parlo di una “sofferenza” rispetto alla prima della classe, che nel terzo intermedio ha rifilato una bella lezione a tutti i competitors. Ma del resto già l’altr’anno si vedeva come i Mercedes (ma Hamilton in particolare) “tagliassero” le curve passando sopra ai cordoli con una notevole nonchalance.

L’unica pecca della Mercedes per ora può forse essere l’affidabilità… ma questo non è un appiglio solido su cui attaccarsi per aspirare ad una vittoria.

Passando alla Williams, tornata finalmente competitiva su una pista che premia le caratteristiche di questa vettura (ma soprattutto della PU che monta), non c’è molto da dire.

Dai grafici si nota che i settori in cui ha relativamente avuto più problemi sono il secondo e il terzo, anche se in realtà nel terzo è riuscita a tenere testa alle Ferrari, con dei piccoli passi avanti dal punto di vista della motricità come si nota anche dalle velocità raggiunte in uscita dall’ultima curva. Un po’ diverso invece il discorso sulla gara dove si è presa ben 20 secondi di distacco dalla Ferrari, a causa dei ben conosciuti problemi nella gestione delle gomme.

Situazione quasi opposta per la Red Bull che dopo l’euforia in Cina si è ritrovata in una pista poco favorevole, ma soprattutto ha avuto troppi problemi in gara. Ha infatti sofferto in particolare nel primo settore, per l’appunto quello più veloce, a causa di una PU non realmente competitiva, recuperando un po’ nel terzo grazie alle riconosciute doti telaistiche. Ma non è di sicuro un weekend da ricordare..

Buono il weekend per la Force India che piazza di nuovo una vettura in Q3 e porta a casa dei punticini importanti con una vettura abbastanza “neutra” ma che ha saputo ben sfruttare il vantaggio di PU che i motorizzati Mercedes avevano su questa pista.

Per concludere un accenno alla Toro Rosso che di fatto esce dal primo weekend stagionale senza punti, e che credo stia incominciando a soffrire una PU datata dovendo così andare a lavorare sull’efficienza in rettilineo perdendo forse perfomance in termini di carico.

Per il momento è tutto ci vediamo in Spagna, ciao !!

Grafici della gara

F1 | Aria di tempesta?

Il terzo posto conquistato da Kimi Raikkonen al Gran Premio di Sochi non è bastato alla Ferrari per vedere il bicchiere mezzo pieno. La nuova doppietta Mercedes e i problemi di affidabilità della SF16-H stanno creando tensione nel reparto corse col Presidente Marchionne, neo Amministratore Delegato del Cavallino, che si è detto amareggiato “Mi rompe l’anima vedere soffrire così la Ferrari

Dopo appena quattro gran premi la Mercedes ha messo insieme 157 punti, doppiando la Ferrari ferma a quota 76, causa anche i tre ritiri accusati da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen tra Australia, Bahrain e Russia (per colpa del doppio tamponamento subito da Kvyat, che dal gran premio di Spagna sarà retrocesso in Toro Rosso al posto di Verstappen, promosso al fianco di Daniel Ricciardo). Solamente a Shanghai le due Ferrari hanno visto la bandiera a scacchi chiudendo in seconda e quinta posizione.

Fin dai test invernali la Mercedes aveva mostrato uno strapotere disarmante, confermato nei primi appuntamenti con quattro vittorie di Nico Rosberg e due doppiette “I primi segnali di un nuovo strapotere sono arrivati fin dai test, dimostrando una realtà diversa dalle dichiarazioni. Non è facile recuperare durante la stagione, soprattutto senza i test. Nonostante qualche problema di affidabilità anche in casa Mercedes, il miglior tempo segnato da Rosberg al penultimo giro è l’ennesimo segnale del loro potenziale. E’ la dimostrazione che fino al quel momento aveva gestito la corsa” commenta Gian Carlo Minardi “I problemi accusati da Hamilton potrebbero anche esser figli di sviluppi proiettati verso il futuro” prosegue il manager faentino impegnato nell’organizzazione della 100esima edizione della Targa Florio in programma questo fine settimana.

Concluso il gran premio di Russia, Maurizio Arrivabene, Managing Director & Team Principal del Cavallino, ha fatto mea-culpa “Quando le cose non funzionano c’è sempre un responsabile. L’affidabilità può risentirne quando sei costretto a rincorrere cercando  il massimo da ogni componente. Di conseguenza, anche lo sviluppo della vettura viene rallentato” aggiunge Minardi “Purtroppo in alcune circostanze è mancato l’uomo di punta, che riesce a limare 3-4 dec”

Come da tradizione, con l’arrivo in Spagna, i team porteranno numerose novità frutto dell’esperienza e dei dati acquisiti durante le tappe extra-europee. Il Circus prolungherà il soggiorno a Barcellona per due giorni di test, in programma dal 17 al 18 maggio. Con un tweet la Sauber (in forte difficoltà economica) ha fatto sapere che non saprà presente, non avendo nuove soluzioni da provare e nessun giovane pilota a disposizione come prevede il regolamento, secondo il quale ogni squadra deve dare spazio ad un giovane in almeno una delle due giornate.

F1 | Verstappen in Red Bull al posto di Kvyat. Minardi “Decisione presa d’impulso”

Gli ultimi errori commessi da Daniil Kvyat non sono passati inosservati in casa Red Bull. Helmut Marko, nel post-gp, aveva fatto intuire che qualcosa sarebbe potuto cambiato e proprio in queste ore è arrivata l’ufficializzazione da parte della squadra di Milton Keynes.

A partire dal Gran Premio di Spagna ci sarà l’inversione di abitacolo tra il russo e Max Verstappen che saluta la Toro Rosso per accasarsi in Red Bull al fianco di Daniel Ricciardo. Kvyat è stato così retrocesso, tornand proprio in Toro Rosso dove al debutto si era messo in mostra, procurandosi una promozione-lampo in un top-team dopo una sola stagione in Formula 1

Ho l’impressione che si sia agito troppo di impulso, nel bocciare un pilota che aveva fatto molto bene al debutto in F1 con la Toro Rosso e l’anno successivo in Red Bull (ndr concluso davanti a Daniel Ricciardo in classifica) Oltretutto in questi primi quattro gran premi ha conquistato anche un podio” commenta Gian Carlo Minardi, facendo riferimento al terzo posto conquistato da Kvyat in Cina “Di contro, si stanno bruciando le tappe per Max Verstappen che avrebbe bisogno di crescere a maturare senza troppe pressioni” prosegue il manager faentino “Il rischio è di rovinare, in un colpo solo, due giovani piloti.

F1 | Gp Russia – Le PAGELLE

Nico Rosberg – 10 pole position e vittoria. Non concede nulla ai suoi avversari. Il giro più veloce in gara segnato al penultimo giro è la dimostrazione di quanto sia superiore la Mercedes

Lewis Hamilton – 9 nonostante il problema di affidabilità nella Q3 che lo ha costretto a scattare dalla decima posizione, ha rimontato fino al secondo posto dimostrando di essere un pilota che non molla

Fernando Alonso – 9 un sesto posto che vale quanto una vittoria considerando l’attuale livello della sua McLaren-Honda. Lo classifico tra i primi della serie B. Importante la sequenza dei tempi segnati in gara

Jenson Button – 7,5 ha completato la bella domenica della McLanren-Honda portando anche la seconda macchina in zona punti

Sergio Perez 7,5 – ottima gara per il messicano di casa Force India. Peccato per la foratura ad inizio corsa che lo ha costretto ad un pit stop non preventivato.

Valtteri Bottas – 7,5 non è riuscito a sfruttare bene la prima fila, risultando poco aggressivo. Ha portato alla Williams punti importanti per il campionato

Felipe Massa – 7,5 ha lottato per stare vicino al compagno. Un quinto posto prezioso

Kimi Raikkonen – 7 un terzo posto importante per la Ferrari, ma ha commesso troppi errori sia in qualifica che in gara.

Kevin Magnussen – 7 regala alla rientrata Renault i primi punti mondiali col settimo posto

Romain Grosjean – 7 ancora punti per lui e la sua Haas

F1 | Gp Russia – Il PUNTO “Rosberg Zar di Russia”

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Quarto successo per Nico Rosberg e per la Mercedes che ha dimostrato, ancora una volta, tutto il suo strapotere facendo risalire Hamilton dopo i problemi accusati nella Q3. Un Nico Rosberg certamente in grande forma che ha ottimizzato al meglio lo stupefacente giro realizzato in qualifica. Non concede nulla ai suoi avversari come dimostra il giro più veloce segnato al penultimo passaggio, a distrazione che fino a quel momento aveva gestito la corsa.

In questo inizio di stagione la fortuna ha voltato le spalle a Lewis Hamilton, che si conferma comunque un pilota tosto che non molla mai, supportato da una Mercedes di categoria superiore. Ennesima dimostrazione di strapotere demoralizzante per gli inseguitori, Ferrari in primis che sta affrontando un periodo poco felice.  In Russia si è potuta difendere solamente con Kimi Raikkonen. Con gli errori in qualifica e alla ripartenza dopo la safety-car, il finlandese non ha dimostrato di essere un campione del mondo. In qualifica Sebastian Vettel aveva agguantato la prima fila, privata dalla penalità per la sostituzione del cambio, rendendosi protagonista anche di una buona partenza, purtroppo vanificata da un Kvyat sottopressione. Il russo risente dei risultati di RIcciardo e delle voci che vorrebbero Verstappen promosso in Red Bull dal prossimo anno.

In questo fine settimana la Red Bull ha certamente deluso anche sotto l’aspetto della strategia, decidendo di montare le gomme medium.

tra quindici giorni si arriverà in Spagna e, come tradizione vuole, tutti i team porteranno importanti novità frutto dei primi GP. Anche le forze in campo si stanno delineando con una Ferrari davanti ad una Williams in crescita che ha chiuso la trasferta con due macchine in zona punti, così come la McLaren-Honda con sesto Fernando Alonso e decimo di Button