F1, Gp d’Italia – PAGELLE: da 0 a 10

FIA – ZERO quanto successo a Monza nel post-bandiera a scacchi è veramente ridicolo. Non puoi tenere in suspense, per due ore e mezzo, tutto il paddock su un’ipotetica infrazione da parte della Mercedes, per poi chiudere il caso con un nulla di fatto, dichiarando che in futuro decideranno come comportarsi. Sono cose che in F1 non dovrebbero succedere, poiché sono un ulteriore segnale di disorientamento per i tifosi. Mancano regole fisse. Tutto è dettato dall’improvvisazione e dal caso. Non si può mettere in discussione in questo modo un risultato sportivo come quello messo a segno da Hamilton e dalla Mercedes. E’ arrivato  il momento che si organizzi uno staff tecnico e sportivo fisso, permanente, competente e a tempo pieno.  Mi ha lasciato perplesso che la comunicazione relativa l’investigazione sia stata data, durante la gara, solamente agli uomini di Toto Wolff, e non ai giornalisti. Non so se tale trattamento sia stato usato anche nei confronti di tutti gli altri team.

Una FIA scandalosa che si comporta non in modo equo anche nelle formula minori. L’esempio lampante l’ho vissuto proprio a Monza, in GP3 Series, quando la macchina del leader di classifica, Luca Ghiotto, è stata oggetto di numerosi controlli al limite della sopportabilità mettendo sotto pressione anche il pilota stesso. Controlli che non sono così assidui nei confronti dei suoi avversari che si giocano con lui il titoli. Guarda caso corrono con Art Gran Prix.

Lewis Hamilton – 10 non possiamo che riconfermarlo primo della classe. Ha saputo gestire la macchina a suo piacimento, girando castamente 5 dec più veloce di Vettel, aumentando il gap ad 1” (ovvero i distacchi registrati al venerdì) quando è arrivata l’enigmatica comunicazione del team. In aggiunta, da quanto mi hanno riferito, la Mercedes avrebbe terminato la corsa con ben 9 kg di benzina a bordo. Veramente notevole

Nico Rosberg – 8 veramente sfortunato. Capitano tutte a lui. Fine settimana condizionato dalla rottura della PU di nuova generazione, che lo ha costretto a correre con un’unità datata, con alle spalle oltre 4000 km. Nonostante questo era all’attacco del ferrarista, guadagnandogli 3-4 dec al giro

Sebastian Vettel  – 8 ha sfruttato al meglio il potenziale della sua Ferrari portandola al terzo posto in qualifica e chiudendo la corsa al secondo posto. Ha tirato al massimo resistendo agli attacchi di Rosberg

Felipe Massa – 8 ancora una volta ha chiuso davanti al suo compagno portando alla sua Williams punti importanti e sul podio. Un risultato prezioso anche per la sua classifica personale e per la propria immagine

Valtteri  Bottas – 7 con il suo quarto posto ha completato il bel week-end della Williams nonostante gli errori dei box, con soste più lente respetto gli altri.

Sergio Perez 7 – insieme a Nico Hulkenberg hanno portato la loro Force India nella top 10 consolidando il quinto posto tra i Costruttori. Punti che faranno la differenza a fine stagione

Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat, Carlos Sainz Jr, Max Verstappen – 7 nonostante siano stati penalizzati dalla PU Renault partendo dal fondo, hanno saputo recuperare. Positivo l’ottavo posto di Ricciardo. Peccato per gli alfieri della Toro Rosso che non stanno raccogliendo quanto meritato. Certamente non sarà l’ultima volta che saranno penalizzati per il cambio dell’unità motrice. Mezzo punto in più lo meriterebbe Verstappen, l’unico a far vivere sorpassi di altri tempi. Il ragazzo cresce ed è maturo.

Marcus Ericsson  – 7 sta facendo vedere cose importanti. Spesso e volentieri si lascia alla spalle il compagno, Luiz Felipe Nasr, indubbiamente uno dei giovani più interessanti in proiezione futura. E’ la dimostrazione che non è un “fermo” e piano piano porta punti importanti alla Sauber.

Kimi Raikkonen – 6 gran tempo in qualifica. E’ la dimostrazione che quanto è “connesso” è un pilota che si fa dare del Lei. L’errore in partenza però è imperdonabile anche se poi si è reso protagonista di un bel recupero, figlio di sorpassi nei confronti di macchine decisamente meno performanti rispetto alla sua Ferrari. Potrebbe aver fatto cambiare le strategie del team. Potevano provare a “spremere” la Mercedes di Hamilton