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GIAN CARLO MINARDI “FINE SETTIMANA TRA WEC A IMOLA e F1 IN CINA”

La Formula 1 torna a Shanghai dopo un’assenza di cinque anni. Si parte praticamente da zero.

Proprio per questo mi trovo in linea coi piloti che si sono lamentati – Max Verstappen in primis – per la decisione di programmare la gara Sprint (in programma sabato alle 5:00) proprio in Cina, con appena un’ora di prove libere a disposizione prima qualifica Sprint (a partire dalle 9:30 di venerdì).

Rispetto all’ultima edizione abbiamo macchine completamente diverse, pneumatici con cerchi da 18” e un asfalto che è stato soggetto a fresatura di precisione, pallinatura e sigillatura per eliminare le sconnessioni che si erano create nel tempo. Un’ulteriore incognita. Tra l’altro alcuni piloti non lo conoscono affatto.

Sul fronte mescole, la Pirelli ha portato le mescole C2 (Hard), C3 (Medium) e C4 (Soft). In particolare, l’anteriore sinistra sarà particolarmente sollecitata in un tracciato che presenta due lunghissimi rettilinei e frenate importanti.

Red Bull resta la macchina da battere, ma ci potrebbero essere delle variabili nelle retrovie. Quest’anno si è create una frattura netta tra i cinque top team (Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes e Aston Martin) e il resto della griglia. Osservato speciale in casa Racing Bulls sarà certamente Daniel Ricciardo. Deve cercare di uscire dall’anonimato, sia per salvaguardare il suo passato, ma soprattutto per aiutare il team a conservare il sesto posto. Il solo Tsunoda (ottimo in questo avvio di stagione) non è sufficiente.

Com’è normale quando ci si avvia verso la conclusione di un ciclo, siamo di fronte a numerose trattative dietro le quinte, soprattutto in ottica 2026, che interessano sia i piloti ma soprattutto tecnici e ingegneri.

WEC. Oltre alla Formula 1, questo fine settimana sarà interessato anche dal secondo appuntamento del FIA WEC, che farà tappa in Italia all’Autodromo di Imola.

Per la prima volta il Campionato del Mondo Endurance fa tappa a Imola, a distanza di cinquant’anni dalla Mille Chilometri di Imola. Siamo soddisfatti della prevendita, nonostante un meteo al momento incerto. E’ importante far vedere agli organizzatori che il Mondiale è di interesse per il pubblico italiano. Parliamo di un calendario composto da 8 appuntamenti e molte nazioni ambiscono ad ospitarla. Per noi è un onore.

Parliamo di una griglia di partenza di altissimo livello composta da 14 case automobiliste, 19 Hypercar e 18 LMGT3, e lo spettacolo non mancherà certamente, a partire dal venerdì. Non dimentichiamoci che col biglietto si può girare tutto l’autodromo per vedere le vetture in azione in tutti i settori della pista. In 6h di gara (start alle 13:00) c’è da divertirsi.

Vi aspetto numerosi a Imola.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP GIAPPONE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “GARA TATTICA E TECNICA. INCREDIBILE LA CRESCITA DI PRESTAZIONE IN APPENA 6 MESI”

Ci siamo lasciati alle spalle il primo quinto di campionato e si stanno delineando le forze in campo. La Red Bull che si conferma al comando e, per il momento, inavvicinabile. Alle sue spalle Ferrari consolida la seconda posizione davanti alla McLaren e alla Mercedes, che in questo momento è la ”big” più in difficoltà.

Devono certamente rimboccarsi le maniche perché anche oggi, sia Russell che Hamilton, hanno sofferto. Rispetto al sette volte campione del mondo, Russell riesce a sfruttare meglio la sua vettura. Bisogna però considerare che gli step evolutivi più importanti saranno introdotti dai team solamente da Imola. Per questo sarà interessante seguire il fine settimana all’Enzo e Dino Ferrari” fin dal venerdì.

Dopo la debacle di Melbourne, Verstappen e la Red Bull sono tornati davanti a tutti, mostrando tutto il loro valore (anche se non era mai stato messo in dubbio). Al 51esimo giro Verstappen si è preso anche il giro più veloce della gara.

Bisogna però fare una considerazione.

L’anno scorso il Gp del Giappone si era corso nel mese di settembre come sedicesima tappa del mondiale. A distanza di appena sei mesi è incredibile vedere gli sviluppi e i miglioramenti compiuti da tutte le squadre:

Max Verstappen, oltre ad aver firmato la quarta pole position stagionale, ha migliorato il suo crono di quasi 7decimi rispetto al 2023 (1.28.197 contro 1.28.877);

Carlos Sainz (quarto in qualifica) è passato dal miglior crono 2023 di 1.29.850 (Charles Leclerc aveva segnato 1.29.542) a 1.28.672.

La Ferrari, pertanto, è migliorata sia in qualifica, ma soprattutto nei long run riuscendo a dimezzare lo svantaggio, anche se non è ancora sufficiente per impensierire il leader. Proprio Leclerc ha costruito la sua rimonta gestendo molto bene gli pneumatici arrivando a coprire 27 tornate con le “gialle” prima di passare alle “bianche” hard. E’ andato ben oltre la finestra indicata a inizio gara dalla Pirelli. Ancora una volta Sainz ha dato dimostrazione delle sue qualità: a parità di vettura non è secondo a nessuno.

Stiamo assistendo ad un campionato impegnativo in cui basta una minima sbavatura per ritrovarsi nelle retrovie. Su una pista importante come Suzuka, abbiamo assistito ad una qualifica con otto vetture racchiuse in poco meno di 7 decimi (tra Perez – secondo – e Leclerc -ottavo –  c’erano appena 523millesimi)  ed una gara molto tecnica e tattica certamente condizionata dalla bandiera rossa.

Negli ultimi giri del GP, Oscar Piastri e George Russell, si sono resi protagonisti di una lotta per la settima posizione (conclusa a vantaggio del pilota Mercedes) con Russell finito nel mirino dei commissari. Il britannico è stato certamente aggressivo in un punto della pista dove due vetture non passano, ma ha fatto bene a provarci ed è stato corretto non procedere con una penalizzazione.

Salutato il Giappone, la prossima tappa sarà in Cina (21 aprile), Shanghai, che rientra in calendario a distanza di 5 anni, ospitando la prima gara-Sprint. L’ultima apparizione risale al 2019.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP GIAPPONE, GIAN CARLO MINARDI “PISTA TOSTA SOPRATUTTO IN CASO DI PIOGGIA”

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Per la quarta tappa il mondiale di Formula 1 arriva in Giappone, Suzuka, pista tanto storica quanto impegnativa soprattutto in caso di pioggia. Sia per le forze laterali che per le frenate le gomme sono messe a dura prova e la Pirelli ha portato le stesse mescole usate in Bahrein (C1-C2-C3).

Non mi aspetto grandi modifiche da parte dei team, che a quanto dicono sono stati programmati per il Gran Premio di Imola (17-19 maggio). Probabilmente solamente l’Alpine farà l’eccezione in quanto deve cercare di uscire dall’anonimato.

Con rammarico apprendo che c’è ancora molto nervosismo che poco c’entra con lo sport. Come successo quindici giorni fa a Melbourne, sia la pista a far parlare. Dopo il ritiro in Australia, Red Bull le Verstappen cercheranno il pronto riscatto sui diretti avversari della Ferrari, che dovranno stare attenti al duo-McLaren. In questo momento la Mercedes è più in difficoltà. I pronostici potrebbero venire ribaltati in caso di pioggia. In tal caso il pilota potrebbe fare la differenza.

Dopo il risultato positivo conquistato in Australia, la Racing Bull dovrà difendere la sesta posizione dagli attacchi Haas.

Differentemente a quanto aveva dichiarato, Toto Wolff è arrivato in Giappone. Probabilmente i nervosismi altrui inducono ad essere più presente in pista.

Oltre all’Alpine, questo inizio di stagione ci ha consegnato una Williams in difficoltà e in netto ritardo coi pezzi di ricambio tant’è che non sono stati in grado di assemblare la terza vettura. E’ un vero peccato assistere a questi problemi, soprattutto quando sono legati ad un nome e una scuderia così blasonata.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ARABIA SAUDITA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI IN CRESCITA, SOPRATTUTTO CON POCO BENZINA. DA APPLAUSI IL DEBUTTO DI BEARMAN”

Al di la dei primi due in classifica (Verstappen e Perez), siamo di fronte ad un campionato molto tirato, sia in qualifica che in gara. Alla fine la scelta di Leclerc (che ha puntato su un maggiore carico aerodinamico) ha pagato arrivando ad appena 18” dal vincitore Max Verstappen, aggiudicandosi anche il giro più veloce conquistato all’ultimo giro strappandolo a Lewis Hamilton.

Un risultato anche questo che va letto come un segnale positivo in quanto conquistato con gomme media con all’attivo già 35 passaggi. La Ferrari, in condizioni di poca benzina, ha dimostrato di aver fatto un passo in avanti rispetto all’anno passato, mentre a pieno carico non è ancora all’altezza della concorrenza.

Ottima prestazione anche da parte di Piastri (McLaren) così come per Fernando Alonso (Aston Martin), mentre sottotono le Mercedes con Russell ed Hamilton.

Molto bravo Oliver Bearman, al sul debutto in Formula 1 al volante della Ferrari. In qualifica ha mancato la Q3 per appena 36 millesimi e in gara ha conquistato il settimo posto. Un risultato incredibile considerando il pochissimo tempo avuto a disposizione. Anche lui ha firmato la sua migliore prestazione in gara all’ultimo passaggio. Un risultato positivo sia per la Ferrari stessa, ma anche per la FDA. A questo punto alcune considerazioni sono necessarie.

Fine settimana positivo anche per Sergio Perez che ha chiuso ad appena 8” dal compagno (diventati 13” per la penalità di 5”). Un miglioramento notevole rispetto alla gara di apertura della stagione.

Da segnalare il decimo posto di Hulkenberg. Questa è una pista che non penalizza chi ha problemi di carico e il motore Ferrari li ha certamente aiutati. Ben diversa è la situazione in casa Alpine.

Purtroppo i risultato non mi stupiscono del tutto poiché è un team che da diversi mesi è in balia di cambiamenti e forte instabilità. Fattori che poi hanno ripercussioni sui risultati in pista. Certamente Alpine/Renault non sono in F1 per essere fanalino di coda…..

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ARABIA SAUDITA, GIAN CARLO MINARDI “E’ UNA F1 TERREMOTATA”

Tra poche ore si accenderanno i motori. Dal Bahrein la Formula 1 è approdata in Arabia Saudita, su un circuito cittadino, ma molto veloce che l’anno scorso ci aveva regalato una delle gare più attrattive della stagione, per competitività e sorpassi.

In questo momento è una Formula 1 che, purtroppo, fa più parlare per aspetti non sportivi e tecnici, vedi il caso Horner che continua a tenere banco a cui si sono aggiunge le investigazioni nei confronti del Presidente FIA. Sono episodi che non mi piacciono e che non fanno parte della “mia” Formula 1 in qualità di appassionato. Mi auguro che i risultati della pista tornino al centro dell’attenzione insieme ai suoi principali attori.

Arriviamo al secondo appuntamento del mondiale. Sarà certamente interessante vedere se saranno confermati gli equilibri emersi in Bahrein o se qualche outsider riuscirà ad inserirsi. Ad oggi abbiamo una Red Bull davanti a tutti, inseguita dalla Ferrari come seconda forza davanti a Mercedes, McLaren e Aston Martin.

Anche in questa occasione il programma è anticipato di un giorno, con prove libere in programma domani (giovedì), qualifica venerdì 8 marzo e sabato il Gran Premio a partire dalle 18:00 (ora italiana).

Gian Carlo Minardi

F1 | GP LAS VEGAS, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ESAME SUPERATO. GP RICCO DI SORPASSI E LOTTE”

Quarantuno anni dopo, Las Vegas è tornata ad ospitare un Gran Premio di Formula 1, in un circuito totalmente nuovo, sia come location che layout. Una pista che non ha tradito le attese, regalandoci una gara movimentata, ricca di sorpassi e lotte in cui i piloti non si sono certamente risparmiati.

Una fase iniziale concitata: Verstappen (partito secondo a fianca del poleman Leclerc) arriva lungo ricevendo una penalità di 5”; Fernando Alonso si gira ed entra in contatto con Lewis Hamilton costringendo entrambi al pit-stop e ad una bella rimonta.

Come era facile preventivare, la safety-car ha fatto la differenza, soprattutto al secondo ingresso durante il 26esimo passaggio con alcuni piloti che avevano già fatto la loro sosta. Tra questi proprio Charles Leclerc che ha tagliato il traguardo con gomme più usate avendo percorso 5 giri in più rispetto a Verstappen e Perez. I due piloti Red Bull avevano effettuato il cambio-gomma proprio in regime di SC.

Da applausi l’ultimo giro di Leclerc che in staccato ha “strappato” a Sergio Perez il secondo posto segnando anche la sua personale migliore prestazione. Un risultato che vale molto per il monegasco, ma anche per la Ferrari che ha ridotto a sole quattro lunghezze il distacco dalla Mercedes. Ferrari che ha completato il fine settimana col sesto posto di Carlos Sainz, autore anche lui di una bella rimonta dopo una penalità che non ho trovato molto corretta, partendo dalla dodicesima posizione dopo aver chiuso la qualifica alle spalle del compagno.

Ancora una volta, in condizioni di pista con poco grip e molto veloce, la Ferrari è riuscita a difendersi conquistando una strepitosa pole position e il secondo posto dietro all’imprendibile Verstappen che ha messo a segno il diciottesimo successo su ventuno appuntamenti. Per la prima volta, oltre al titolo Costruttori, Red Bull pizza i due piloti al primo e secondo posto tra i Piloti

Ottima gara anche da parte di Esteban Ocon, quarto al traguardo, anche lui “vittima” del tombino e protagonista di una bella rimonta dalla diciassettesima piazza. Dalla diciannovesima posizione fino alla decima per Oscar Piastri, penalizzato dal cambio gomma. Dopo due stint con le “bianche” ha dovuto montare le gialle negli ultimi giri perdendo parecchie posizioni (in parte recuperate).

Bella rimonta anche da parte di Fernando Alonso (nono) e Lewis Hamilton (settimo) nonostante il pit stop iniziale con l’Aston Martin che conquista il quinto posto con Lance Stroll

Las Vegas Strip Circuit ha superato le aspettative, nonostante un avvio in salita con i problemi durante le prove libere che hanno condizionato, certamente, il fine settimana di Sainz e Ocon. Come sempre, in caso di novità, le valutazioni si fanno alla fine dell’evento. Se da una parte può essere discutibile lo show (è soggettivo), il circuito si è dimostrato valido, regalandoci tanti sorpassi, lotte e staccate.

Ci avviamo verso Abu Dhabi con la lotta serrata tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto e tra Fernando Alonso e Carlo Sainz, appaiati al quarto posto con 200 punti ciascuno. Lotta aperta anche tra McLaren e Aston Martin per il quarto posto. Il team diretto da Mike Krack ha ridotto il distacco a undici punti.

Gian Carlo Minardi

@credit F1.com

F1 | GP BELGIO, GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN C’E’ GRANDE INCERTEZZA”

Se da un alto abbiamo la Red Bull che è assolutamente fuori quota con un potenzia di cui (probabilmente) non conosceremo mai il limite (l’ha dimostrato il giro veloce marchiato a Budapest), alle spalle di Max Verstappen c’è una grande variabilità.

A fare la differenza è certamente l’olandese. Senza di lui, staremo assistendo ad un campionato con cinque/sei vincitori diversi. Per questo, in vista di Spa-Francorchamps, la vera domanda è: Chi sarà la seconda forza?

Fin dai primi Gran Premi abbiamo assistito, dal secondo al sesto posto, a cambiamenti radicali dovuti alla gestione gomme, condizioni atmosferiche e, ovviamente, agli sviluppi della vettura. Non è cosa facile prevedere il nome del secondo posto, soprattutto in vista di un circuito così lungo e impegnativo coma Spa.

Oggi abbiamo la McLaren come seconda forza del mondiale. A inizio stagione era l’Aston Martin, sopravanzata poi dalla Mercedes con l’introduzione della versione B. Chi manca all’appello in questo momento è la Ferrari. Vediamo se riusciranno a metterci una pezza. Stanno attraversamento un momento di sconforto, come si legge dai volti tirati. Non è facile recuperare.

Tra l’altro stiamo assistendo ad una competitività entusiasmante in qualifica, coi piloti racchiusi in una manciata di decimi. Situazione che cambia drasticamente in gara.

Sarà interessante seguire anche il fine settimana di Sergio Perez, dopo il terzo posto a Budapest. Il pilota Red Bull arrivava dagli ultimi cinque appuntamenti non entusiasmanti.

Per cercare di evitare le piogge, quest’anno l’appuntamento in Belgio è stato anticipato, anche se le previsioni parlano di temperature intorno ai 17-19°C con possibilità di rovesci. Tutto questo mi riporta in mente un aneddoto:

Il 2 giugno 1985 si sarebbe dovuto correre il Gran Premio del Belgio proprio a Spa-Francorchamps (per noi era il primo anno di mondiale), ma la gara venne sospesa perché al passaggio delle macchine l’asfalto si sbriciolava, rendendo il tutto molto pericoloso. Situazione create sia dal gran caldo che dal manto stradale appena steso. Il GP venne recuperato successivamente con Piero Martini che si classificò in dodicesima posizione con la M185

Sarà interessante vedere cosa succederà domenica, ma anche sabato pomeriggio con la gara sprint in una pista così lunga (la più lunga del mondiale) e impegnativa.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SCHIAFFO MORALE, SPORTIVO E TECNICO DI RED BULL”

L’Ungheria è stata teatro del nuovo format della qualifica che ha visto i piloti affrontare le tre sessioni con le mescole imposte. Un esperimento nuovo che ha bisogno di ulteriori verdetti, ma ho trovato segnali decisamente positivi. Può avere un futuro. Abbiamo assistito ad una bellissima lotta sul filo dei centesimi. In Q2 sedici macchine erano racchiuse in una forbice di appena 7 decimi. In Q3 dieci vetture in poco più di 5 decimi con Hamilton, Verstappen e Norris in 85 millesimi. E’ facile assistere a delle sorprese, come successo con George Russell e passare dalle “stelle” alle “stalle”. Sono curioso di vederlo replicato a Monza.

Per quanto riguarda il gran premio, cosa dire. Max Verstappen superlativo, supportato da una grandissima Red Bull. Si confermano assolutamente imbattibili. Verstappen ha tagliato il traguardo con 33”7 su Lando Norris, ottimo secondo con la McLaren che ha confermato l’ottimo step evolutivo già mostrato in Austria e Inghilterra.

Oscar Piastri conferma quanto sostengo da tempo, crescendo gara dopo gara, soprattutto da quando il Mondiale è arrivato su piste a lui già conosciute. In più ora è supportato anche tecnicamente. Forse è leggermente penalizzato nelle strategie in favore di Norris, pilota inglese su vettura inglese.

Peccato per Lewis Hamilton. Con la partenza non perfetta ha vanificato il podio trovandosi velocemente alle spalle non solamente della Red Bull di Verstappen, ma anche delle due McLaren.

Sergio Perez ha portato a termine il suo compito, considerando la vettura a disposizione. Dopo un sabato disastroso ha recuperato fino al podio, il risultato minimo. Probabilmente lo strapotere del compagno l’ha demoralizzato. Gravissimo l’errore commesso venerdì, al primo giro con pista bagnata. Un pilota che ambisce al mondiale non può commettere questi errori.

Errore altrettanto grave per Charles Leclerc in corsia box, anche se gli è costato poco considerando i 70” di distacco (sarebbero stati 65” senza la penalità) pagati nei confronti di Verstappen. In qualsiasi caso, se vuoi giocarti il mondiale, non puoi incappare in queste leggerezze. Errore anche per la squadra, con la posteriore sinistra. Certamente in Ferrari c’è grande nervosismo. Il team non riesce a trovare la via di uscita.

Anche oggi la Red Bull ha inflitto una lezione e uno schiaffo morale, tecnico e sportivo a tutti con un pit stop concluso in 1”9 (Ferrari ha fatto in 2”6) a cui bisogna anche aggiungere il miglior giro in gara segnato dall’olandese: in 1:20.504. Unico a scendere sotto il muro dell’ 1:21. Lewis Hamilton, il migliore tra gli altri, si è fermato a 1:21.601. Lando Norris 1:22.178. Charles Leclerc 1:22.469.

Ora non resta che aspettare Spa-Francorchamps, prima della pausa estiva.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, GIAN CARLO MINARDI “SARANNO CONFERMATE LE PRESTAZIONI VISTE A SILVERSTONE?”

Siamo arrivati in Ungheria, undicesimo appuntamento di questo mondiale che, al netto del dominio (praticamente) incontrastato di Max Verstappen (con 8 vittorie) e Red Bull (10 successi), ci sta regalando diversi capovolgimenti nelle forze in campo.

Se a Silverstone abbiamo avuto una McLaren competitiva che ha permesso a Lando Norris di conquistare la seconda posizione e il primo podio stagionale (con Piastri in P4), in Austria era arrivato il podio da parte di Ferrari con Leclerc, poi sprofondata in Inghilterra. Ancora prima ci aveva pensato Mercedes a scavalcare una bella Aston Martin, capace di conquistare cinque podi con Fernando Alonso nei primi otto GP presentandosi come seconda forza del mondiale. Posizione attualmente occupata proprio da Mercedes. Monaco ci ha regalato invece l’espluà di Alpine col terzo posto firmato da Esteban Ocon.

Sarà interessante vedere se nel lento tracciato di Budapest, tradizionalmente caratterizzato dalle alte temperature dell’atmosfera e pista, queste forze saranno confermate o se assisteremo nuovamente ad un cambiamento, anche in preparazione della seconda parte di stagione. Se la classifica piloti è delineata con Verstappen lanciato verso il suo terzo titolo, sul lato costruttori alle spalle di RB c’è grande incertezza.

Proprio la situazione non facile in casa Alpha Tauri (attualmente fanalino di coda con solamente due punti) ha portato al discutibile passaggio di volante tra De Vris e Ricciardo.

L’Hungaroring sarà teatro della nuova qualifica, coi piloti impegnati nelle varie sessioni con mescola obbligatoria (Q1 Hard, Q2 Medium, Q3 Soft). Sarà interessante seguirla in virtù del prossimo futuro.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN CONFERMA LA CRESCITA, COSI’ COME NORRIS E PIASTRI”

Ci siamo lasciati alle spalle un bel gran premio con una cornice di pubblico meravigliosa, come al solito all’insegna di un inarrestabile Max Verstappen che si può permettere di far patinare le gomme in partenza perdendo la prima posizione in favore di un bravissimo Lando Norris, per poi recuperare tranquillamente nell’arco di quatto tornate.

Quanto visto ieri nei primi giri, oltre a consacrare sempre di più la Red Bull, ci fa capire quanto sia maturato questo ragazzo, che solamente due anni fa avrebbe fatto a ruotare con Norris pur di recuperare repentinamente la leadership del gran premio. Questa volta, conservando la calda, ha recuperato un po’ alla volta sopravanzandolo al quarto passaggio.

Un plauso bisogna farlo senza alcun dubbio alla McLaren e ai suoi due alfieri, Norris e Piastri. Arrivando sui tracciati già conosciuti, le prestazioni di Oscar sono cresciute notevolmente. A Silverstone, anche lui, ha potuto contare sugli importanti aggiornamenti, e solamente un pizzico di sfortuna legata all’ingresso della safety-car gli ha tolto la soddisfazione del primo podio in Formula 1.

Podio che è stato conquistato con grande caparbietà da Lewis Hamilton con Mercedes che consolida il secondo posto tra i costruttori ai danni di un’ Aston Martin che sembra aver perso il suo smalto iniziale. Probabilmente, gli sviluppi programmati della vettura, non sono sufficienti a tenere il passo dei diretti avversari.

Certamente il risultato conquistato dalla McLaren, su una pista vero e impegnativa come Silverstone, li può rilanciare nella seconda parte di campionato.

Passo indietro invece per Ferrari con Leclerc e Sainz che chiudono rispettivamente in nona e decima posizione, alle spalle della Williams di Albon. In condizioni di pista non calda (come già successo in altre occasioni, tra cui in Austria durante la sprint race del sabato) la SF-23 palesa tutte le sue difficoltà passando dalle stelle alle stalle.

Tra l’altro credo che la Power-Unit Ferrari non sia all’altezza di Mercedes e Honda e abbia alcuni problemi come dimostrano i cedimenti accusati in casa Haas nonostante delle temperature dell’aria non così proibitive.

Non resta che aspettare di vedere cosa succederà in Ungheria tra quindici giorni, pista tradizionalmente molto calda dal layout molto lento

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, GIAN CARLO MINARDI “SAINZ E LECLERC DEVONO ESSERE LASCIATI LIBERI DI LOTTARE. VI SPIEGO IL PERCHE'”

Salutata l’Austria, la Formula 1 è già arrivata in Inghilterra, a Silverstone. Salvo qualche eccezione, storicamente è una pista ad appannaggio dei team inglesi e qui non sarà facile infastidire la Red Bull e Max Verstappen.

Sarà però un bel banco di prova per Ferrari, dopo il risultato positivo conquistato la scorsa settimana, per verificare se ci sarà ancora un ulteriore passo in avanti. Certamente le condizioni meteo potrebbero avere un ruolo importante, considerando che con basse temperature la SF-23 era in difficoltà.

In questo momento la Ferrari deve puntare a recuperare il distacco da Aston Martin e Mercedes per provare ad agguantare il secondo posto tra i costruttori. Non vedo altri obiettivi.

Gli stessi piloti devono lavorare congiuntamente verso questa direzione. In classifica Carlos Sainz è davanti a Charles Leclerc, ma entrambi non possono ambire a nessun titolo. Per questo dovrebbero essere lasciati liberi di lottare in pista, avendo come unico obiettivo i maggior punti in favore della squadra.

Proprio Mercedes e Aston Martin sono sembrate in difficoltà in Austria. Silverstone sarà un banco di prova anche per loro, per verifica se si è trattato solamente di un episodio isolato. Diversa la situazione in casa McLaren. Con l’introduzione della nuova vettura, Lando Norris ha conquistato la quarta posizione. Questo fine settimana anche Piastri potrà contare sulla vettura aggiornata. Sarà interessante seguire il loro lavoro.

Nella giornata di ieri (mercoledì) è stato reso pubblico il calendario 2024, composto da 24 gran premi con inizio sabato 2 marzo e chiusura l’8 dicembre. Per la F1 correre il sabato non è una novità, infatti già il Gran Premio del Sud Africa 1985 si corse proprio sabato. Anche il prossimo anno l’Italia potrà contare su Imola e Monza. Noi ci metteremo subito al lavoro per recuperare quanto non è stato possibile fare quest’anno causa l’alluvione.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI DEVE TROVARE COSTANZA PUNTANDO AL SECONDO POSTO NEL COSTRUTTORI””

Come era facilmente intuibile, la Red Bull e Marx Verstappen hanno fatto incetta di punti con pole position, vittoria nella spint race e nel gran premio marchiando anche il giro più veloce (strappandolo a Sergio Perez) con un pit stop all’ultimo giro montando le soft.

Con questa mossa, un po’ arrogante considerando anche che il team era contrario, ha voluto dare uno schiaffo morale sia al compagno di squadra che alla Ferrari.

Ferrari che ha mostrato un miglioramento, specialmente nei confronti dei diretti avversari della Mercedes e Aston Martin (non perfettamente a loro agio in Austria). Sia Leclerc che Sainz sono stati protagonisti di una bella gara e di un fine settimana consistente, in particolare lo spagnolo che ha lottato con Perez provando a bissare il risultato conquistato il sabato.

Peccato per la penalità di 5” per il superamento dei track limit proprio mentre era alle spalle del compagno. Diversamente avrebbe potuto conservare il terzo posto. Leclerc ottimo secondo posto (pagando però una media di 4 decimi al giro da Verstappen), anche se resta la “macchia” della sprit-race, conclusa solamente al dodicesimo posto.

Ferrari deve lavorare proprio sotto questo aspetto: la costanza per evitare di incappare nuovamente nei problemi di sabato con pista fredda. Devono correre per diventare la seconda forza del mondiale. E’ inutile ed illusorio pensare ad altro.

Sergio Perez ha conquistato la terza posizione, ma non sta attraversando un momento non facile. Tra lui e Verstappen c’è un abisso, anche se qui può avere la scusante di una forma fisica non perfetta.

Si è rivista la McLaren con Lando Norris che aveva a disposizione una vettura con numerose novità, diversamente da Piastri con vettura tradizionale. Un quarto posto di buon auspicio per il futuro prossimo. Silverstone sarà un test importante anche per loro.

Prima di salutarci vorrei fare una riflessione sula regola del track limit. Forse è arrivato il momento di pensare che non tutte le regole vanno bene su tutti i circuiti. E’ veramente uno scandalo assegnare tutte queste penalità in un solo fine settimana. Bisogna ripensarla, soprattutto in ottica delle numerose penalizzazioni comminate cinque ore dopo la conclusione della bandiera a scacchi a seguito del reclamo presentato da Aston Martin che hanno successivamente coinvolto Carlos Sainz, Lewis Hamilton, Pierre Gasly, Alexander Albon, Esteban Ocon (addirittura 30”), Logan Sargeant, Nyck de Vries (15”) e Yuki Tsunoda.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SPAGNA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES SUPERA L’ESAME. FERRARI, MEGLIO FAR PARLARE IL CRONOMETRO”

Com’era facilmente prevedibile, Max Verstappen e la Red Bull hanno dominato anche il Gran Premio di Spagna.

Il campione del mondo in carica ha messo il suo marchio su pole position, vittoria e giro più veloce. E’ disarmante la serenità e competitività dell’accoppiata pilota-vettura. Quando ha deciso che era il momento giusto, ha staccato il miglior crono. Faccio fatica a capire quale sia il limite di questa vettura e cosa debbano fare gli avversari per provare a prenderli. Il quarto posto di Perez (partito dalla quinta fila) ne è una conferma. Il camera-car visto in qualifica è qualcosa di meraviglioso. Verstappen non deve fare la minima correzione. La macchina sembra correre su dei binari.

Esame superato per Mercedes. Dopo aver introdotto le novità a Montecarlo, gli uomini di Toto Wolff hanno dimostrato di andare nella direzione giusta, permettendo a Lewis Hamilton e George Russell (scattato dalla dodicesima posizione) di tagliare il traguardo rispettivamente in seconda e terza posizione con un gap di appena di 24 secondi. L’anno scorso Russell aveva pagato un distacco da Verstappen di 32 secondi e Lewis Hamilton 54”. Un segnale sicuramente positivo, oltre ad aver sopravanzato l’Aston Martin tra i costruttori portandosi al secondo posto.

Discorso completamente opposto (purtroppo) per Ferrari. Nonostante le numerose novità introdotte coadiuvate dai numerosi proclami, Carlos Sainz ha accusato un distacco dal leader di 45.698 secondi (692 decimi a giro di media) chiudendo il gran premio in quinta posizione, dopo esser scattato dalla prima fila con secondo crono. L’anno passato il gap accusato dallo spagnolo era di 45.208 secondi……

In qualifica, con un giro perfetto, Sainz è riuscito a mantenere il distacco dall’olandese poco superiore ai 4 decimi, ma nei long run è emerso nuovamente il divario, che per il momento, non diminuisce nonostante gli importanti aggiornamenti. A preoccupare anche le dichiarazioni post-gara di Charles Leclerc che ha sottolineato un diverso comportamento della macchina nell’utilizzo del medesimo compound (hard).

Al momento la Ferrari non è riuscita a fare quel salto di qualità visto in casa Mercedes.

Nel fine settimana più complicato per l’Aston Martin, Lance Stroll ha dato un colpo di coda dopo il disastro di Montecarlo lasciandosi alle spalle (per la prima volta nella stagione) Fernando Alonso. Molto simpatico il team-radio di Nando con cui ha avvisato il team che non avrebbe attaccato il compagno.

Anche per Alpine, il risultato visto a Montecarlo non era una “rondine”. Si confermano un team in crescita portando entrambe le vetture in top-10 segnando tempi importanti. Gara dopo gara si stanno delineando le classifiche e dopo l’Aston Martin, ci sono loro. Non dimentichiamoci che in Australia sono stati privati di numerosi punti.

Proseguono i segnali positivi da parte dei rookie. In particolare, da Piastri. A lungo, il pilota McLaren è rimasto in top-10, oltra ad esser stato protagonista di una positiva qualifica, così come il team-mate Norris, penalizzato dal contatto alla prima curva con Lewis Hamilton.

Ancora una volta non sono soddisfatto della gestione della gara da parte dei commissari sportivi. In particolare, per la penalità di 5” attribuita a Yuki Tsunoda, protagonista di una gara stupenda che avrebbe meritato di concludere in zona punti. Continua a non esserci uniformità nelle decisioni, sia in F1 così come nelle formule minori.

Quindici giorni e poi si tornerà nuovamente in pista, a Montreal (Canada) pista di motore, aerodinamica e freni.

Gian Carlo Minardi