GP BAHRAIN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SE QUESTA E’ LA MERCEDES IN CRISI ALLORA C’E’ POCO DA STARE SERENI”

La stagione di Formula 1 è partita con tutte le premesse per assistere ad un campionato avvincente. Molto bella la lotta tra Mercedes e Red Bull, con quest’ultima che ha confermato il trend positivo del finale di stagione 2020 mettendo in pista un ulteriore passo in avanti coadiuvata dal motore Honda. Il quinto posto di Perez, partito dai box, è un ulteriore segnale della bontà del loro pacchetto.

Ma attenzione. Se questa è la Mercedes in crisi, allora c’è poco da stare sereni poiché hanno sempre dimostrato una grandissima capacità di reazione anche se hanno commesso un errore ai box con Bottas, vanificando una possibile doppietta.

Non è chiaro cosa sia successo negli ultimi giri col sorpasso e controsorpasso tra Hamilton e Verstappen, anche perché poi l’olandese non è più stato in grado di attaccare il pilota Mercedes. Non mi è assolutamente piaciuta la decisione della direzione gara di usare due misure tra qualifiche e gara, decidendo di non penalizzare il taglio alla curva 4. Sicuramente un pessimo insegnamento.

Va in archivio una prima gara molto tattica e tecnica. Prosegue la sua crescita anche la McLaren che si è adattata molto velocemente al motore Mercedes, sfiorando il podio con Norris.

Nonostante i quasi 60” di ritardo pagati nei confronti di Hamilton e Verstappen, la Ferrari porta a casa un risultato positivo, soprattutto se paragonato a quanto successo solamente tre mesi fa, con Leclerc decimo ad un giro. Soprattutto in qualifica, è la macchina che ha fatto il miglioramento più importante anche se la strada è ancora molto lunga, ma si intravedono segnali positivi.

Favoloso Yuki Tsunoda che firma il suo debutto nel mondiale coi primi due punti, davanti ad un buon Stroll. Decisamente negativo il fine settimana di Sebastian Vettel, protagonista di due gravi errori.

Ora il mondiale si trasferirà sulla pista di Imola, su un circuito impegnativo che già l’anno passato ci aveva regalato una bella gara. Peccato solamente che sarà nuovamente a porte chiuse.

Gian Carlo Minardi

LA FORMULA 1 PARTE DAL BAHRAIN. MINARDI “FOLLE PARTIRE DOPO SOLAMENTE TRE GIORNATE DI TEST”

Ci siamo. Finalmente la Formula 1 è pronta a partire con una stagione, nonostante sia di transizione, ricca di novità non solo sul fronte del mercato piloti, ma anche dal punto di vista tecnico. Nonostante le restrizioni imposte dalla Federazione per ridurre il carico aerodinamico, gli ingegneri hanno già dimostrato di aver recuperato il gap permettendo ai piloti di girare su riscontri cronometrici già molto vicini a quelli del 2020, nonostante i soli tre giorni di prove.

Trovo assolutamente assurdo che i team abbiano potuto godere solamente di queste tre giornate di allenamento per preparare una stagione così lunga. Non mi vengano a raccontare che lo fanno per una questione di contenimento costi.

Tra l’altro da quest’anno debutta anche il budget cap, che continuerò a contestare per come è stato costruito. Non è assolutamente funzionale. Per avere senso deve comprendere al suo interno tutte le spese, senza alcuna esclusione. Un team deve essere libero di gestire il suo patrimonio, senza esclusioni che creano comunque delle differenze. Com’è stato strutturato non serve allo spettacolo e tantomeno a creare un equilibrio tra i team.

Parte dal Bahrain una stagione con numerose incognite e, ad oggi, è molto difficile stabilire una classifica delle forze in campo anche se, per quanto mi riguarda, la Mercedes resta il punto di riferimento per tutti nonostante un avvio non semplice (per quanto si è potuto vedere). Ottima impressione l’ho avuto dalla Red Bull e dalla Honda, così come dall’Alpha Tauri. La McLaren ha saputo adattare molto bene il telaio al nuovo propulsore Mercedes. Numerosi i giovani al via, con qualche “vecchietto” come il ritorno di Fernando Alonso coi colori Alpine e il 42enne Raikkonen pronto per una nuova stagione.

Il tracciato di Sakhir ha ospitato la terzultima e penultima gara del 2020. Pertanto, potremo avere subito un raffronto interessante.

Speriamo che la pandemia possa rallentare e dare la possibilità di vivere in pieno il calendario, anche se non sarà cosa facile. Dopo il Bahrain la F1 arriverà in Europa, a Imola per il secondo appuntamento. Liberty Media però è chiamata anche ad affrontare un altro grande problema, legato ai programmi sportivi e tecnici futuri in prospettiva 2025. La F1 va aperta a nuove realtà, intervenendo pesantemente sulla tassa di iscrizione che è assolutamente troppo elevata.

Gian Carlo Minardi