F1 | GP QATAR, MINARDI “SFIDA MENTALE TRA NORRIS-VERSTAPPE-PIASTRI”

Dal deserto di Las Vegas a quello di Doha per il ventitreesimo e penultimo appuntamento del Mondiale. Dopo i risultati del Nevada, Max Verstappen si è inserito nella lotta per il titolo insieme a Lando Norris e Oscar Piastri, con il britannico che guida il terzetto con ventiquattro punti di vantaggio. Non sono certamente pochi, ma nemmeno tanti, considerando che ci sono ancora due GP e una gara sprint da disputare.

La sesta e ultima Sprint si correrà proprio in Qatar. Questo significa che piloti e team avranno a disposizione soltanto una sessione di prove libere per interpretare al meglio le gomme e preparare le monoposto in vista della qualifica e della Sprint stessa. Da tenere in considerazione anche l’evoluzione della pista, che dopo ogni sessione cambia sensibilmente i livelli di grip e può alterare il comportamento delle vetture.

Le gomme, in questo fine settimana, giocheranno un ruolo ancora più importante. Pirelli ha portato le mescole più dure, C1-C2-C3, imponendo inoltre che ogni set non possa percorrere più di 25 giri sul circuito di Losail. Si tratta di un limite conteggiato cumulativamente tra tutte le sessioni, incluse eventuali tornate sotto neutralizzazione. Uno scenario che apre la strada a strategie con almeno due soste, ma che potrebbe spingere alcuni team a valutarne addirittura tre.

Il motivo è legato alle caratteristiche del tracciato: Losail è un circuito ricco di curve medio-veloci e lunghi curvoni che mettono a dura prova soprattutto la gomma anteriore destra, oltre a un rettilineo principale molto lungo che richiede un compromesso aerodinamico tutt’altro che semplice. La gestione del traffico sarà un fattore chiave, perché nonostante il DRS, i sorpassi non sono scontati: partire davanti in qualifica sarà determinante per costruire un weekend solido.

A complicare ulteriormente il tutto ci saranno le condizioni ambientali: caldo intenso, umidità elevata e uno sforzo fisico paragonabile a quello del GP di Singapore. Il Qatar ha già dimostrato in passato di essere una gara estrema, con piloti messi duramente alla prova da disidratazione e stress termico. La forma fisica, dunque, sarà una variabile cruciale sia nella Sprint sia nella gara lunga.

Ultimo elemento da non sottovalutare, la possibile entrata della safety car, sempre minacciosa su un circuito che punisce gli errori e che, con strategie così delicate, potrebbe rimescolare le carte in qualsiasi momento.

Sarà quindi determinante anche la concentrazione mentale, soprattutto per i primi tre del Mondiale: Verstappen, spinto dagli ultimi successi e dalla rimonta; Norris, chiamato a difendere il proprio vantaggio con freddezza; e Piastri, che proverà ad uscire da questo momento non facile.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP LAS VEGAS, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI — “VITTORIA CHE VALE DOPPIO PER VERSTAPPEN”

Il Gran Premio di Las Vegas ci ha regalato un colpo di scena degno dei migliori thriller, se non addirittura horror per Norris e Piastri, con la doppia squalifica McLaren arrivata a gara conclusa per irregolarità nel pattino. Un evento che riapre la corsa al Mondiale, non solo tra i due piloti McLaren, ma anche grazie all’inserimento di Max Verstappen, protagonista ancora una volta di una partenza straordinaria e di una gara perfetta, in cui è riuscito non solo a gestire il vantaggio, ma anche a lanciare un segnale forte e deciso ai diretti avversari negli ultimi tre giri, marcando costantemente la miglior prestazione.
Sul finale Lando ha “tirato il freno a mano”, probabilmente per evitare la squalifica dovuta all’eccessivo consumo del plank, tagliando il traguardo con venti secondi di ritardo dall’olandese dopo una partenza non perfetta che gli era costata la leadership.

Ancora una prova maiuscola per Andrea Kimi Antonelli. Un lieve errore nell’ultimo giro della qualifica bagnata gli è costato l’accesso alla Q2, seguito poi da una penalità di cinque secondi per partenza anticipata. Nonostante ciò, il giovane italiano ha rimontato dalla diciassettesima posizione fino alla quinta (poi terza dopo le squalifiche), impressionando per la costanza del ritmo nelle 47 tornate percorse con le gomme hard. Nel confronto diretto con Russell è stato spietato per regolarità, e nei duelli con Piastri e Leclerc ha mostrato grande maturità.

In casa Ferrari, Leclerc ha dato tutto ciò che la vettura gli consentiva. Sia lui sia Hamilton sono riusciti a rimediare a una qualifica complicata sul bagnato – ancor più per il britannico, costretto a scattare dal fondo – chiudendo comunque entrambi in zona punti. Per il Mondiale Costruttori però cambia poco: il secondo posto resta lontano. L’attuale classifica riflette fedelmente i valori in campo, con McLaren e Red Bull un passo avanti rispetto a Mercedes e Ferrari.

Risultati positivi anche per Sainz e Hadjar, che salutano Las Vegas rispettivamente con un quinto e un sesto posto finale, davanti a Nico Hülkenberg. Risultati importanti che consolidano le posizioni delle rispettive scuderie. Ocon e Berman approfittano della doppia squalifica per guadagnare due posizioni e completare la top-10.

A due gare, più una Sprint, dalla fine, i tre pretendenti al titolo sono separati da appena 24 punti. Ci aspetta un finale di stagione incandescente, sia tecnicamente che mentalmente. Appuntamento tra sette giorni in Qatar.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP LAS VEGAS, MINARDI: “PIASTRI DEVE RISPONDERE PRESENTE”

La Formula 1 arriva a Las Vegas per il ventiduesimo appuntamento del Mondiale, sul secondo circuito più lungo della stagione: 6.201 km caratterizzati da tre rettilinei velocissimi e da una serie di chicane lente che metteranno a dura prova gli pneumatici.

Pirelli porta le mescole più morbide – C3, C4 e C5 – e le simulazioni indicano un Gran Premio a due soste. Siamo alle battute finali del campionato, con variabili che includono anche l’affidabilità. In Brasile la Red Bull ha introdotto l’ultimo motore della stagione, con Verstappen autore di una rimonta poderosa. Las Vegas, come Interlagos, offre diverse opportunità di sorpasso e può rivelarsi una pista ideale per scontare eventuali penalità, a differenza del Qatar – dove due soste saranno obbligatorie – e di Abu Dhabi.

Oscar Piastri, se vuole restare in corsa per il titolo, deve reagire subito: serve una prestazione convincente per lasciarsi alle spalle il suo momento “buio” e rispondere al compagno-rivale, anch’egli al volante di una McLaren.

Capitolo Costruttori: dopo il weekend “nero” di San Paolo, la Ferrari scivola al quarto posto e ora il secondo, occupato dalla Mercedes, dista 36 punti. Apertissima anche la battaglia per il sesto posto tra Racing Bulls, Aston Martin e Haas. La storia recente dimostra che basta un colpo di scena per riscrivere la classifica.

L’appuntamento è nelle ore piccole: servirà puntare la sveglia.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ANTONELLI STRAORDINARIO, COME VERSTAPPEN E NORRIS. PECCATO NON AVER VISTO LI IN MEZZO ANCHE LECLERC”

Interlagos ci ha regalato un Gran Premio movimentato, non per la pioggia ma per i numerosi incidenti, a cominciare da quello causato da un’azione troppo ottimistica di Oscar Piastri alla ripartenza dopo la SC, che ha messo fuori gioco Charles Leclerc e ha rischiato di coinvolgere anche Antonelli.

È stato un fine settimana che potrebbe aver indirizzato il mondiale in favore di Lando Norris, visto il numero di errori commessi dal suo compagno e principale rivale per il titolo. Mancano ancora tre GP e una Sprint, e basta un nulla per ritrovarsi con zero punti – come accaduto a Piastri nella Sprint – ma in questo momento Norris sta guidando con grande serenità, gestendo alla perfezione gomme e vettura. È stata una bella prova di forza della McLaren, ma soprattutto di Lando.

Da applausi la prestazione di Kimi Antonelli per tutto il fine settimana: secondo in qualifica, secondo nella Sprint e secondo nel GP. Ha resistito magistralmente negli ultimi giri alla rimonta di Verstappen, gestendo al meglio pneumatici e ritmo gara. Abbiamo in casa un ragazzo che sta crescendo, mettendo a frutto l’esperienza maturata in questa sua prima stagione in F1, inclusi gli errori che fanno parte del percorso di crescita di un rookie.

Molto bravo anche Max Verstappen. Partito dalla pit lane, ha conquistato il podio con un terzo posto di grande spessore. Anche se aiutato da safety car e virtual safety car, ha mostrato ancora una volta il suo talento, girando per 71 giri su tempi da qualifica indipendentemente dalla mescola utilizzata e un assetto scarico che lo penalizzava nella parte più guidata del tracciato.

Peccato per la Ferrari, costretta al ritiro con entrambi i piloti. Sarebbe stato interessante vedere Leclerc in lotta con Norris, Antonelli e Verstappen. Per due Ferrari che non vedono il traguardo, ne approfittano Haas e Racing Bulls con piazzamenti importanti in ottica Costruttori.

La Haas sta facendo un ottimo lavoro, in particolare con Bearman: un team che lavora con serenità e costanza, e i risultati lo dimostrano. Bene anche la Racing Bulls, con il settimo e ottavo posto che consolidano la sesta posizione nel mondiale davanti all’Aston Martin – oggi fuori dai punti – con dieci lunghezze di vantaggio.

Appuntamento tra quindici giorni con il Gran Premio di Las Vegas.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, GIAN CARLO MINARDI “DIVERSI TEAM POTREBBERO PAGARE QUI LE PENALITA’ IN PREVISIONE DEL FINALE”

Siamo arrivati al quart’ultimo appuntamento della stagione: il Gran Premio del Brasile. Lando Norris guida la classifica con un solo punto di vantaggio su Oscar Piastri. Ci aspetta un finale di stagione incandescente, in cui entreranno in gioco anche le penalizzazioni per le sostituzioni delle varie componenti. Chi più, chi meno, tutti sono a rischio penalità.

Occhi puntati sulla McLaren. Con la Sprint in programma questo fine settimana, i punti in palio sono parecchi, e il team potrebbe essere chiamato a prendere decisioni strategiche importanti. Verstappen è lontano, ma non possono permettersi passi falsi.

Il Brasile è una pista che negli ultimi anni ha saputo regalarci qualche sorpresa. Non è un tracciato molto lungo, poco più di quattro chilometri e quindici curve, ma presenta due o tre punti in cui è possibile effettuare sorpassi. Proprio per questo, alcuni team – come la Ferrari – potrebbero decidere di scontare eventuali penalità in vista degli ultimi GP. Rispetto ai diretti avversari, in caso di sostituzione del motore, subirebbero una penalità meno pesante, avendone già scontate in precedenza. Qualche passo in avanti si è visto, in termini di risultati, ma non ancora sul fronte dei distacchi.

Il meteo può rappresentare una variabile importante, e sul fronte delle mescole Pirelli porterà le C2-C3-C4. A Interlagos, con le sue curve veloci e i continui cambi di direzione, il degrado potrebbe essere un fattore importante. L’anno scorso il nuovo asfalto aveva creato qualche problema di sobbalzi: vedremo se sono stati risolti.

Gli spunti per assistere a un bel fine settimana non mancano, a partire dalla Sprint.

Gian Carlo Minardi