Gp Ungheria – IL PUNTO

L’undicesimo GP della stagione si è vivacizzato fin dalle qualifiche, dove errori umani, vedi Magnussen, di strategia, vedi Ferrari con Kimi, di affidabilità, vedi Mercedes di Hamilton e la pioggia in Q3, hanno movimentato gli ultimi cinque minuti di prova. In pochi attimi, un susseguirsi di giri veloci hanno riconfermato una strepitosa Mercedes, che con Rosberg ha fissato un tempo  di 1’22” 715, ormai vicino ai tempi che le F1 facevano un anno fa, davanti a uno scatenato Vettel, un riconfermato Bottas, un Ricciardo che nell’ultimo giro ha superato un tenace Alonso, il quale pur migliorando giro dopo giro con un 1’23”909, non ha potuto fare meglio di un 5° posto.

La Gara è stata spettacolare per merito di tanti colpi di scena. Su tutti la variabilità del tempo: la pioggia ha abbondantemente bagnato la pista e costretto tutti i Team a partire con le Rain intermedie. Le due Safety car intervenute a seguito di incidenti. Le strategie diverse messe in campo dai Team: in casa Mercedes scelte di strategie diverse per i due piloti, la strategia aggressiva e rischiosa in casa Ferrari, incomprensibili le scelte in Williams. Scelta perfetta in casa Red Bull, per la vettura di Ricciardo. Daniel ha approfittato con un tempismo eccezionale del richiamo del muretto, entrando subito ai box non appena uscita la prima Safety car, potendo così sfruttare il fatto che le prime quattro vetture in testa erano già transitate davanti all’entrata box.

Grande Fernando, un fenomeno che ha saputo lottare e portare a termine 30 giri con le gomme soft nell’ultimo stint, ottenendo un risultato eccezionale per la squadra e dimostrando ancora una volta che è lui il numero uno.

Abbiamo assistito anche ad errori di nervosismo da parte di vari attori, ne citiamo alcuni. Vettel per primo: solo la fortuna gli ha permesso di tagliare il traguardo, nonostante avesse toccato il muretto sul rettilineo dei box. Il muretto Mercedes, che, a mio parere, ha sbagliato le strategie e, comunque, ritardato troppo l’ultimo pit stop di Rosberg. La Williams, che inspiegabilmente ha montato le gomme medie su tutte e due le vetture, compromettendo di fatto le prestazioni dei sui piloti, eppure si sapeva che tra gomma soft e media c’era più di un secondo al giro di differenza prestazionale.

Questa F1 comunque ci sta sempre più mostrando un volto appassionante con bellissimi sorpassi, gare tirate fino all’ultimo giro e prestazioni in crescendo che ci fanno dimenticare tutte le critiche che a inizio anno erano circolate su questo Campionato.

Adesso, tutti in vacanza per tre settimane, con l’obiettivo di recuperare energie e rinnovare le idee per affrontare gli ultimi otto GP con l’augurio che gli attori di questo già bel Campionato ci regalino un finale ancor più spettacolare.