Articoli

F1 | MINARDI “Giovinazzi pronto a dare la paga a Raikkonen”

Rispetto alla passata stagione, il sessanta percento della griglia di partenza è stata rinnovata, tra cambi di casacca, nuovi arrivi e ritorni come Kubica e Kvyat. Solamente due team (Mercedes e Hanns) hanno confermato interamente la line up con quattro scuderie che hanno stravolto completamente la formazione piloti.

Uno di questi è la Sauber. Il team svizzero griffato Alfa Romeo, lasciato partito Charles Leclerc e salutato Marcus Ericsson (trasferitosi in Indy anche se continuerà a coprire il ruolo di terzo pilota nel team di Hinwil) ha dato il benvenuto all’ex ferrarista Kimi Raikkonen e all’italiano Antonio Giovinazzi interrompendo così un digiuno durato la bellezza di otto anni, raccogliendo il testimone di Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi che chiusero la loro carriera con il Gp del Brasile 2011

Dopo aver parlato con Gian Carlo Minardi dell’arrivo di Leclerc in Ferrari al fianco di Sebastian Vettel, il discorso si è spostato su Antonio Giovinazzi, un ragazzo che il manager faentino conosce molto bene avendo seguito da vicino la sua carriera fin dai suoi primi passi nel mondo delle corse.

L’arrivo di Antonio in F1 è un segnale molto importante per tutto il Motorsport italiano, per i giovani piloti e anche per il futuro del Gran Premio d’Italia, oltre che per la Federazione” commenta Gian Carlo Minardi.

Da sempre sostengo che in Italia non siano i piloti a mancare, bensì le risorse e mi fa piacere che Antonio sia riuscito ad abbattere questa barriera solamente con l’aiuto delle sue qualità velocistiche. Spero che questo ritorno sia di buon auspicio anche per riportare in alto l’interesse delle aziende verso il nostro Motorsport” prosegue il manager che mette in allerta Kimi Raikkonen.

Il finlandese dovrà guardarsi molto bene le spalle da Giovinazzi poiché sono certo che saprà metterlo in difficoltà” conclude.

F1 | Mercato-piloti: dall’autogol di Alonso ai prossimi movimenti. Minardi “In attesa del nodo Raikkonen”

I rinnovi di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas in casa Mercedes avrebbero potuto consegnarci un mercato-piloti senza emozioni e colpi di scena, ma per fortuna ci ha pensato Daniel Ricciardo a smuovere le acque innescare un eclatante domino col l’annuncio di non voler proseguire il progetto con la Red Bull. A ruota sono arrivati gli annunci di Sainz in McLaren al posto di Fernando Alonso che ha annunciato il suo ritiro dalla Formula 1 a fine dell’attuale stagione, ma le sorprese non sono ancora finite.

Daniel Ricciardo in Renault, Carlos Sainz in McLaren: due piloti Red Bull che hanno deciso di seguire nuove strade, lontano da Milton Keynes. Una situazione frutto di una politica in cui Max Verstappen è al centro dell’intero progetto, condizionandone anche le scelte future. Daniel Ricciardo ha preferito scommettere sulla Renault, attuale quarta forza del mondiale, piuttosto che essere la seconda guida a fianco dell’olandese. Carlos Sainz, dopo esser stato parcheggiato in Renault, ha optato per la sfida in McLaren. Trovo che sia abbastanza surreale che siano i piloti a scegliere il compagno di box, piuttosto che il team principal. In Red Bull dovrebbero cercare di gestire meglio i propri piloti piuttosto che emettere sentenze verso piloti con cui non hanno mai lavora (vedi il caso di Fernando Alonso).

L’autogol di Fernando Alonso: il suo ritiro era nell’aria, ma l’annuncio ufficiale è arrivato alla vigilia di Ferragosto. Le ultime voci hanno fatto terra bruciata intorno allo spagnolo che non aveva altre opzioni che proseguire con la McLaren o provare nuove sfide. Sinceramente non condivido le polemiche nei suoi confronti, ma neanche le dichiarazioni di Nando con cui ha voluto giustificare la sua uscita dalla F1. E’ stata un’uscita poco elegante, sportiva e incoerente poiché questo weekend correrà in un campionato in cui non ha avversari. E’ l’ennesima dimostrazione che dal punto di vista manageriale la sua carriera negli ultimi anni è stata gestita malamente. Sarebbe dovuto toccare al suo entourage commentare senza innescare inutili polemiche, salvaguardando l’immagine dello spagnolo.

Il nodo Raikkonen: oltre all’incognita in Red Bull, tra i top team bisogna ancora sciogliere il nodo sul futuro di Kimi Raikkonen. Anche in questo caso ho l’impressione che sia Sebastian Vettel a tenere le redini del mercato e a dettare le sua condizioni sul prossimo compagno di box. Probabilmente a Monza sarà svelato il nome.

Red Bull, probabile coppia Verstappen-Gasly: con Daniel Ricciardo in Renault e Carlos Sainz in McLaren, la Red Bull potrebbe decidere di promuove Pierre Gasly, protagonista di una stagione importante con la Toro Rosso che si troverebbe senza piloti per il 2019. E’ infatti improbabile il rinnovo di Hartley. Ad oggi l’accademia Red Bull non ha piloti pronti per la F1 e, per la prima volta, dovrà ricorrere a fonti esterne.

Force India, probabile la coppia Stroll-Perez: con l’acquisizione del team da parte della cordata imprenditoriale guidata da Lawrence Stroll, Lance lascerà la Williams per arrivare nella sede di Silverstone dove troverà con molta probabilità Sergio Perez. Il messicano, prima di innescare l’azione che ha portato all’amministrazione controllata della scuderia che nelle ultime due stagione si è imposta come quarta forza del mondiale, avrà avuto le sue garanzie.

Esteban Ocon predestinato Mercedes: con l’arrivo di Lance Stroll in Force India, Esteban Ocon potrebbe essere “parcheggiato” dalla Mercedes in Williams prendendo proprio il posto lasciato libero dal canadese, prima di un suo approdo nella casa di Stoccarda. La Williams è in una situazione economica non facile e deve trovare la forza e l’abilità di ricostruire il team.

Gian Carlo Minardi

Gian Carlo Minardi “Domenicali cerca la tranquillità del team”

L’estate si appresa a salutare i confini italiani, ma le temperature nella Formula 1 continuano ad essere infuocate non soltanto per la rincorsa a Sebastian Vettel e alla Red Bull, ma soprattutto per il Mercato Piloti. Come succede da qualche anno a questa parte, il sedile di Massa è incandescente e la Ferrari è sotto l’occhio vigile di tutti. In queste settimane abbiamo letto e sentito diverse campane con un Raikkonen super favorito per formare una coppia molto interessante insieme a Fernando Alonso, a cui aveva lasciato proprio il sedile della rossa.

In una recente intervista Stefano Domenicali ha cercato di placare gli animi dichiarando che il brasiliano è ancora in cima alla sua lista anche per la prossima stagione “Credo che Domenicali cerchi prima di tutto la tranquillità del team, aspetto basilare per proseguire la rincorsa alla Red Bull” analizza Gian Carlo Minardi “Se escludiamo Raikkonen o Button in questo momento non ci sono piloti allo stesso livello di Massa, o che possano dare qualcosa in più. Il finlandese ha raggiunto la sua massima espressione con la Lotus, in un ambiente privo di pressione, diversamente da quanto avveniva invece in McLaren e Ferrari” prosegue il manager faentino “Non metto in discussione il Kimi pilota, uno dei driver più in forma, ma il suo carattere. Particolare e difficile da gestire

Di conseguenza se da qui alla fine del campionato Felipe si rigenererà, potrebbe essere la scelta giusta per non destabilizzare l’ambiente. Sono sempre dell’idea che ad un certo punto un pilota esperto debba essere affiancato da un giovane” conclude Minardi, “ma non per questo non mi sento di condannare la gestione Ferrari o di Domenicali

Intanto Fernando Alonso ha annunciato che nei prossimi giorni “twitterà” diverse notizie.

Gp Australia – IL PUNTO

Finalmente siamo partiti. Il semaforo verde si è acceso e si è alzato il sipario sul mondiale 2013 di Formula 1. Una partenza che non ha deluso le attese, sia per la pioggia battente che ha condizionato lo svolgimento delle qualifiche (divise su due giorni) sia per un gran premio che ha visto la scena dominata dai primi cinque della classe, con la delusione McLaren e la sorpresa Force India.

Abbiamo avuto tre campioni del mondo sul podio e quattro nei primi cinque classificati. Questo è un segnale importante di quanto difficile e competitivo potrà essere questo mondiale. Gara stupenda per Lotus e Kimi Raikkonen che hanno dimostrato di saper gestire molto bene i pneumatici, mandando in archivio la prima tappa con soli due pit stop, contro i tre dei principali avversari. Il finlandese si è inserito prepotentemente nella lotta per il titolo e la sua Lotus ha tutte le carte in regola per poter disturbare i pretendenti al titolo. Hanno confermato quanto di buono fatto vedere nei test.

Inizio intenso per Fernando Alonso. Il sorpasso su Hamilton nei primi passaggi è certamente la ciliegina sulla torta. Ha dimostrato freddezza, controllo e lucidità. Ha condotto una gara su livelli da qualifica giro dopo giro. La Ferrari ha dimostrato di essere molto vicino alla vetta in gara, mentre le manca qualcosa sul giro secco, contrariamente a quanto succede in casa Red Bull dove la fa da padrona. La squadra di Maranello ha dimostrato un’ottima gestione della strategia e dei pit stop. Il quarto posto di Massa permette agli uomini in rosso di iniziare la stagione in testa al mondiale.

La Force India guida il gruppo dei team di seconda fascia, conquistando prima la Q3 con Di Resta e poi la zona punti con entrambi i piloti. Ottimo rientro per Sutil che insieme al compagno ha fruttato molto bene la macchina andando subito a punti. Pollice verso invece per la McLaren. Mi sarei aspettato certamente qualcosa in più da Button. E’ sempre andato molto bene a Melbourne dimostrando una buona gestione delle gomme. La macchina ha evidenziato delle lacune costringendo i piloti a correre in difesa. Le scelte 2013 del team di Woking forse sono state dettate più da esigenze economiche che tecniche. A fine anno dovrà rimpiazzare la Vodafone e l’arrivo di Perez potrebbe essere letto anche in questo senso, visto che è appoggiato dall’uomo più ricco al mondo. Di conseguenza Hamilton avrà ritenuto opportuno guardarsi intorno puntando su una casa costruttrice come la Mercedes, cresciuta rispetto alla passata stagione. Si difende molto bene sul giro secco, anche se deve lavorare su affidabilità e ritmo gara.

Chiude la top team e la zona punti Grosjean, autore di una corsa da seconda guida. In partenza non ha voluto prendere rischi difendendo un punticino importante per la classifica.

Tornando alle qualifiche credo che Charlie Whiting & C siano stati troppo conservatori e cautelativi. Credo che si dovesse avere più rispetto per gli spettatori che avevano pagato il biglietto per assistere alle qualifiche, aspettando diverse ore anche sotto una pioggia battente.

Tra sette giorni si tornerà in pista con il GP della Malesia dove la Pirelli porterà compound diverse (P Zero Orange hard e il P Zero White medium). Solo dopo i primi gran premi potremmo avere un termometro più chiaro, anche perché dopo Sepang ci saranno tre settimane di stop in attese della Cina dove i team si scateneranno con gli sviluppi.

 

 

 

 

 

Melbourne – Gara
1. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – 58 giri
2. Fernando Alonso – Ferrari – +12″4
3. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – +22″3
4. Felipe Massa – Ferrari – +33″5
5. Lewis Hamilton – Mercedes – +45″5
6. Mark Webber – Red Bull-Renault – +46″8
7. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +1’05″0
8. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +1’08″4
9. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +1’21″6
10. Romain Grosjean – Lotus-Renault – +1’22″7
11. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’23″3
12. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +1’23″8
13. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +1 giro
14. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1 giro
15. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
16. Charles Pic – Caterham-Renault – +2 giri
17. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +2 giri
18. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +2 giri