F1 | GP BELGIO, GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN C’E’ GRANDE INCERTEZZA”

Se da un alto abbiamo la Red Bull che è assolutamente fuori quota con un potenzia di cui (probabilmente) non conosceremo mai il limite (l’ha dimostrato il giro veloce marchiato a Budapest), alle spalle di Max Verstappen c’è una grande variabilità.

A fare la differenza è certamente l’olandese. Senza di lui, staremo assistendo ad un campionato con cinque/sei vincitori diversi. Per questo, in vista di Spa-Francorchamps, la vera domanda è: Chi sarà la seconda forza?

Fin dai primi Gran Premi abbiamo assistito, dal secondo al sesto posto, a cambiamenti radicali dovuti alla gestione gomme, condizioni atmosferiche e, ovviamente, agli sviluppi della vettura. Non è cosa facile prevedere il nome del secondo posto, soprattutto in vista di un circuito così lungo e impegnativo coma Spa.

Oggi abbiamo la McLaren come seconda forza del mondiale. A inizio stagione era l’Aston Martin, sopravanzata poi dalla Mercedes con l’introduzione della versione B. Chi manca all’appello in questo momento è la Ferrari. Vediamo se riusciranno a metterci una pezza. Stanno attraversamento un momento di sconforto, come si legge dai volti tirati. Non è facile recuperare.

Tra l’altro stiamo assistendo ad una competitività entusiasmante in qualifica, coi piloti racchiusi in una manciata di decimi. Situazione che cambia drasticamente in gara.

Sarà interessante seguire anche il fine settimana di Sergio Perez, dopo il terzo posto a Budapest. Il pilota Red Bull arrivava dagli ultimi cinque appuntamenti non entusiasmanti.

Per cercare di evitare le piogge, quest’anno l’appuntamento in Belgio è stato anticipato, anche se le previsioni parlano di temperature intorno ai 17-19°C con possibilità di rovesci. Tutto questo mi riporta in mente un aneddoto:

Il 2 giugno 1985 si sarebbe dovuto correre il Gran Premio del Belgio proprio a Spa-Francorchamps (per noi era il primo anno di mondiale), ma la gara venne sospesa perché al passaggio delle macchine l’asfalto si sbriciolava, rendendo il tutto molto pericoloso. Situazione create sia dal gran caldo che dal manto stradale appena steso. Il GP venne recuperato successivamente con Piero Martini che si classificò in dodicesima posizione con la M185

Sarà interessante vedere cosa succederà domenica, ma anche sabato pomeriggio con la gara sprint in una pista così lunga (la più lunga del mondiale) e impegnativa.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SCHIAFFO MORALE, SPORTIVO E TECNICO DI RED BULL”

L’Ungheria è stata teatro del nuovo format della qualifica che ha visto i piloti affrontare le tre sessioni con le mescole imposte. Un esperimento nuovo che ha bisogno di ulteriori verdetti, ma ho trovato segnali decisamente positivi. Può avere un futuro. Abbiamo assistito ad una bellissima lotta sul filo dei centesimi. In Q2 sedici macchine erano racchiuse in una forbice di appena 7 decimi. In Q3 dieci vetture in poco più di 5 decimi con Hamilton, Verstappen e Norris in 85 millesimi. E’ facile assistere a delle sorprese, come successo con George Russell e passare dalle “stelle” alle “stalle”. Sono curioso di vederlo replicato a Monza.

Per quanto riguarda il gran premio, cosa dire. Max Verstappen superlativo, supportato da una grandissima Red Bull. Si confermano assolutamente imbattibili. Verstappen ha tagliato il traguardo con 33”7 su Lando Norris, ottimo secondo con la McLaren che ha confermato l’ottimo step evolutivo già mostrato in Austria e Inghilterra.

Oscar Piastri conferma quanto sostengo da tempo, crescendo gara dopo gara, soprattutto da quando il Mondiale è arrivato su piste a lui già conosciute. In più ora è supportato anche tecnicamente. Forse è leggermente penalizzato nelle strategie in favore di Norris, pilota inglese su vettura inglese.

Peccato per Lewis Hamilton. Con la partenza non perfetta ha vanificato il podio trovandosi velocemente alle spalle non solamente della Red Bull di Verstappen, ma anche delle due McLaren.

Sergio Perez ha portato a termine il suo compito, considerando la vettura a disposizione. Dopo un sabato disastroso ha recuperato fino al podio, il risultato minimo. Probabilmente lo strapotere del compagno l’ha demoralizzato. Gravissimo l’errore commesso venerdì, al primo giro con pista bagnata. Un pilota che ambisce al mondiale non può commettere questi errori.

Errore altrettanto grave per Charles Leclerc in corsia box, anche se gli è costato poco considerando i 70” di distacco (sarebbero stati 65” senza la penalità) pagati nei confronti di Verstappen. In qualsiasi caso, se vuoi giocarti il mondiale, non puoi incappare in queste leggerezze. Errore anche per la squadra, con la posteriore sinistra. Certamente in Ferrari c’è grande nervosismo. Il team non riesce a trovare la via di uscita.

Anche oggi la Red Bull ha inflitto una lezione e uno schiaffo morale, tecnico e sportivo a tutti con un pit stop concluso in 1”9 (Ferrari ha fatto in 2”6) a cui bisogna anche aggiungere il miglior giro in gara segnato dall’olandese: in 1:20.504. Unico a scendere sotto il muro dell’ 1:21. Lewis Hamilton, il migliore tra gli altri, si è fermato a 1:21.601. Lando Norris 1:22.178. Charles Leclerc 1:22.469.

Ora non resta che aspettare Spa-Francorchamps, prima della pausa estiva.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, GIAN CARLO MINARDI “SARANNO CONFERMATE LE PRESTAZIONI VISTE A SILVERSTONE?”

Siamo arrivati in Ungheria, undicesimo appuntamento di questo mondiale che, al netto del dominio (praticamente) incontrastato di Max Verstappen (con 8 vittorie) e Red Bull (10 successi), ci sta regalando diversi capovolgimenti nelle forze in campo.

Se a Silverstone abbiamo avuto una McLaren competitiva che ha permesso a Lando Norris di conquistare la seconda posizione e il primo podio stagionale (con Piastri in P4), in Austria era arrivato il podio da parte di Ferrari con Leclerc, poi sprofondata in Inghilterra. Ancora prima ci aveva pensato Mercedes a scavalcare una bella Aston Martin, capace di conquistare cinque podi con Fernando Alonso nei primi otto GP presentandosi come seconda forza del mondiale. Posizione attualmente occupata proprio da Mercedes. Monaco ci ha regalato invece l’espluà di Alpine col terzo posto firmato da Esteban Ocon.

Sarà interessante vedere se nel lento tracciato di Budapest, tradizionalmente caratterizzato dalle alte temperature dell’atmosfera e pista, queste forze saranno confermate o se assisteremo nuovamente ad un cambiamento, anche in preparazione della seconda parte di stagione. Se la classifica piloti è delineata con Verstappen lanciato verso il suo terzo titolo, sul lato costruttori alle spalle di RB c’è grande incertezza.

Proprio la situazione non facile in casa Alpha Tauri (attualmente fanalino di coda con solamente due punti) ha portato al discutibile passaggio di volante tra De Vris e Ricciardo.

L’Hungaroring sarà teatro della nuova qualifica, coi piloti impegnati nelle varie sessioni con mescola obbligatoria (Q1 Hard, Q2 Medium, Q3 Soft). Sarà interessante seguirla in virtù del prossimo futuro.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN CONFERMA LA CRESCITA, COSI’ COME NORRIS E PIASTRI”

Ci siamo lasciati alle spalle un bel gran premio con una cornice di pubblico meravigliosa, come al solito all’insegna di un inarrestabile Max Verstappen che si può permettere di far patinare le gomme in partenza perdendo la prima posizione in favore di un bravissimo Lando Norris, per poi recuperare tranquillamente nell’arco di quatto tornate.

Quanto visto ieri nei primi giri, oltre a consacrare sempre di più la Red Bull, ci fa capire quanto sia maturato questo ragazzo, che solamente due anni fa avrebbe fatto a ruotare con Norris pur di recuperare repentinamente la leadership del gran premio. Questa volta, conservando la calda, ha recuperato un po’ alla volta sopravanzandolo al quarto passaggio.

Un plauso bisogna farlo senza alcun dubbio alla McLaren e ai suoi due alfieri, Norris e Piastri. Arrivando sui tracciati già conosciuti, le prestazioni di Oscar sono cresciute notevolmente. A Silverstone, anche lui, ha potuto contare sugli importanti aggiornamenti, e solamente un pizzico di sfortuna legata all’ingresso della safety-car gli ha tolto la soddisfazione del primo podio in Formula 1.

Podio che è stato conquistato con grande caparbietà da Lewis Hamilton con Mercedes che consolida il secondo posto tra i costruttori ai danni di un’ Aston Martin che sembra aver perso il suo smalto iniziale. Probabilmente, gli sviluppi programmati della vettura, non sono sufficienti a tenere il passo dei diretti avversari.

Certamente il risultato conquistato dalla McLaren, su una pista vero e impegnativa come Silverstone, li può rilanciare nella seconda parte di campionato.

Passo indietro invece per Ferrari con Leclerc e Sainz che chiudono rispettivamente in nona e decima posizione, alle spalle della Williams di Albon. In condizioni di pista non calda (come già successo in altre occasioni, tra cui in Austria durante la sprint race del sabato) la SF-23 palesa tutte le sue difficoltà passando dalle stelle alle stalle.

Tra l’altro credo che la Power-Unit Ferrari non sia all’altezza di Mercedes e Honda e abbia alcuni problemi come dimostrano i cedimenti accusati in casa Haas nonostante delle temperature dell’aria non così proibitive.

Non resta che aspettare di vedere cosa succederà in Ungheria tra quindici giorni, pista tradizionalmente molto calda dal layout molto lento

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, GIAN CARLO MINARDI “SAINZ E LECLERC DEVONO ESSERE LASCIATI LIBERI DI LOTTARE. VI SPIEGO IL PERCHE'”

Salutata l’Austria, la Formula 1 è già arrivata in Inghilterra, a Silverstone. Salvo qualche eccezione, storicamente è una pista ad appannaggio dei team inglesi e qui non sarà facile infastidire la Red Bull e Max Verstappen.

Sarà però un bel banco di prova per Ferrari, dopo il risultato positivo conquistato la scorsa settimana, per verificare se ci sarà ancora un ulteriore passo in avanti. Certamente le condizioni meteo potrebbero avere un ruolo importante, considerando che con basse temperature la SF-23 era in difficoltà.

In questo momento la Ferrari deve puntare a recuperare il distacco da Aston Martin e Mercedes per provare ad agguantare il secondo posto tra i costruttori. Non vedo altri obiettivi.

Gli stessi piloti devono lavorare congiuntamente verso questa direzione. In classifica Carlos Sainz è davanti a Charles Leclerc, ma entrambi non possono ambire a nessun titolo. Per questo dovrebbero essere lasciati liberi di lottare in pista, avendo come unico obiettivo i maggior punti in favore della squadra.

Proprio Mercedes e Aston Martin sono sembrate in difficoltà in Austria. Silverstone sarà un banco di prova anche per loro, per verifica se si è trattato solamente di un episodio isolato. Diversa la situazione in casa McLaren. Con l’introduzione della nuova vettura, Lando Norris ha conquistato la quarta posizione. Questo fine settimana anche Piastri potrà contare sulla vettura aggiornata. Sarà interessante seguire il loro lavoro.

Nella giornata di ieri (mercoledì) è stato reso pubblico il calendario 2024, composto da 24 gran premi con inizio sabato 2 marzo e chiusura l’8 dicembre. Per la F1 correre il sabato non è una novità, infatti già il Gran Premio del Sud Africa 1985 si corse proprio sabato. Anche il prossimo anno l’Italia potrà contare su Imola e Monza. Noi ci metteremo subito al lavoro per recuperare quanto non è stato possibile fare quest’anno causa l’alluvione.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI DEVE TROVARE COSTANZA PUNTANDO AL SECONDO POSTO NEL COSTRUTTORI””

Come era facilmente intuibile, la Red Bull e Marx Verstappen hanno fatto incetta di punti con pole position, vittoria nella spint race e nel gran premio marchiando anche il giro più veloce (strappandolo a Sergio Perez) con un pit stop all’ultimo giro montando le soft.

Con questa mossa, un po’ arrogante considerando anche che il team era contrario, ha voluto dare uno schiaffo morale sia al compagno di squadra che alla Ferrari.

Ferrari che ha mostrato un miglioramento, specialmente nei confronti dei diretti avversari della Mercedes e Aston Martin (non perfettamente a loro agio in Austria). Sia Leclerc che Sainz sono stati protagonisti di una bella gara e di un fine settimana consistente, in particolare lo spagnolo che ha lottato con Perez provando a bissare il risultato conquistato il sabato.

Peccato per la penalità di 5” per il superamento dei track limit proprio mentre era alle spalle del compagno. Diversamente avrebbe potuto conservare il terzo posto. Leclerc ottimo secondo posto (pagando però una media di 4 decimi al giro da Verstappen), anche se resta la “macchia” della sprit-race, conclusa solamente al dodicesimo posto.

Ferrari deve lavorare proprio sotto questo aspetto: la costanza per evitare di incappare nuovamente nei problemi di sabato con pista fredda. Devono correre per diventare la seconda forza del mondiale. E’ inutile ed illusorio pensare ad altro.

Sergio Perez ha conquistato la terza posizione, ma non sta attraversando un momento non facile. Tra lui e Verstappen c’è un abisso, anche se qui può avere la scusante di una forma fisica non perfetta.

Si è rivista la McLaren con Lando Norris che aveva a disposizione una vettura con numerose novità, diversamente da Piastri con vettura tradizionale. Un quarto posto di buon auspicio per il futuro prossimo. Silverstone sarà un test importante anche per loro.

Prima di salutarci vorrei fare una riflessione sula regola del track limit. Forse è arrivato il momento di pensare che non tutte le regole vanno bene su tutti i circuiti. E’ veramente uno scandalo assegnare tutte queste penalità in un solo fine settimana. Bisogna ripensarla, soprattutto in ottica delle numerose penalizzazioni comminate cinque ore dopo la conclusione della bandiera a scacchi a seguito del reclamo presentato da Aston Martin che hanno successivamente coinvolto Carlos Sainz, Lewis Hamilton, Pierre Gasly, Alexander Albon, Esteban Ocon (addirittura 30”), Logan Sargeant, Nyck de Vries (15”) e Yuki Tsunoda.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRIA, GIAN CARLO MINARDI “QUALIFYING A FUNDAMENTAL STEP OF THE WEEKEND”

Fernando Alonso(ESP) European Minardi PS01
Austrian Grand Prix Practice, A1-Ring 11 May 2001
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Last year Max Verstappen and Charles Leclerc shared, respectively, the win in the spring race and in the grand prix. Certainly, the Dutchman and Red Bull come to the track as pretenders for success and if Ferrari can confirm the good things shown in the final part in Montreal it could enter into the tussle for a place on the podium.

Unlike what happened on the other tracks, it was able to keep pace with Red Bull, Mercedes, and Aston Martin. The conditions they will find at Spielberg are certainly different from Montreal. We are faced with a very fast track with various bends that stress the tyres (Pirelli brought the C3-C4-C5) whose 4,318m can be covered in just over a minute.

Precisely for this reason qualifying on Friday will be a fundamental step for the final result, also because it is preceding free practice by only an hour as there will be the sprint trace. Just like Mercedes, Ferrari has carried out an important effort in the last month which is starting to bear fruit. Furthermore, there will be further new developments tested at Fiorano on the filming day.

We are about to enter a hot and intense month of July before the summer break, which will introduce us to the second part of the season.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRIA, GIAN CARLO MINARDI “QUALIFICA PASSAGGIO FONDAMENTALE DEL WEEK END”

L’anno scorso Max Verstappen e Charles Leclerc si sono divisi. rispettivamente, la vittoria nella sprint race e nel gran premio. Certamente l’olandese e la Red Bull si presentano in pista come i pretendenti al successo, ma se la Ferrari saprà confermare quanto di buono fatto vedere nella parte finale a Montreal, potrebbe entrare nella lotta per un posto al podio.

Diversamente da quanto successo in altre piste, era stato in grado di tenere il passo di Red Bull, Mercedes e Aston Martin. Le condizioni che troveranno a Spielberg sono certamente differenti da Montreal. Siamo di fronte ad una pista molto veloce con diverse curve che sollecita i pneumatici (Pirelli porta C3-C4-C5) i cui 4318 mt si percorrono in poco più di un minuto.

Proprio per questo la qualifica di venerdì sarà un passaggio fondamentale per il risultato finale, anche perché preceduta solamente da un’ora di prove libere, essendoci la sprint race. Così come la Mercedes, la Ferrari ha compiuto uno sforzo importante nell’ultime mese che inizia a dare i suoi frutti. Inoltre, porteranno ulteriori novità, testate a Fiorane nel filming day.

Ci apprestiamo ad entrare in un mese di luglio caldo e intenso, prima della sosta estiva che ci introdurrà alla seconda parte di stagione.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP CANADA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PASSO IN AVANTI PER FERRARI. RED BULL-VERSTAPPEN IMBATTIBILI”

In un circuito anomalo come Montreal, semi-cittadino caratterizzato da lunghi rettilinei e frenate importanti, abbiamo vissuto un gran premio intenso con quattordici piloti a pieni digi e solamente quattro che hanno pagato un giro di distacco. Si sono decise in volata le posizioni dalla settima alla decima.

Per la prima volta della stagione, i primi cinque piloti sono racchiusi in poco più di 21”. Poteva esserci anche Sergio Perez, che ha deciso di effettuare il pit stop per aggiudicarsi il giro più veloce (e il punto).

Se il primo posto non è certamente una sorpresa, con Max Verstappen che eguaglia Ayrton Senna nel numero di vittorie (mettendo a segno il 41° successo “regalando” al team la 100° vittoria), la nota positiva del nono appuntamento del Mondiale è il risveglio della Ferrari che mette a segno la sua migliore gara con Leclerc e Sainz rispettivamente in 4° e 5° posizione.

Al di là delle posizioni finale, si sono resi protagonisti di uno stint importante soprattutto con le “medie” passando poi alle hard portando a termine le settanta tornate con solamente una sosta. A far sorridere ci sono anche gli ottimi tempi registrati (i primi cinque praticamente giravano quasi in fotocopia), così come i 18” di distacchi pagati da Charles nei confronti di Verstappen. Peccato per gli errori in qualifica che hanno costretto i due piloti a partire a metà schieramento. Recuperare in queste condizioni di alta competitività non è facile.

Molto bella la lotta tra Lewis Hamilton e Fernando Alonso, che per tutto il gran premio sono stati distanziati da una manciata di secondi. Bello il sorpasso di Nando ai danni dell’inglese. Una Mercedes che, da Montecarlo, continua a migliorare e crescere.

Montreal non è stata la migliore gara da parte della Red Bull, ma nonostante questo hanno vinto. Questo la dice lunga sulla qualità dell’olandese, che ha decisamente una marcia in più rispetto a Perez. Senza Verstappen, probabilmente, non avrebbero vinto le ultime tre o quattro gare. Sta certamente facendo la differenza e col team crea un binomio invincibile.

La competitività e il compattamento delle prestazioni viste oggi a Montreal, sarà interessante verificarla in circuiti permanenti, come Red Bull Ring, Silverstone, Hungaroring e Spa-Francorchamps che chiuderanno questa prima parte di stagione.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP CANADA, GIAN CARLO MINARDI “ARRIVIAMO DA UNA SETTIMANA ELETTRIZZANTE”

Arriviamo da una settimana entusiasmante con il successo della Ferrari nella 24 Ore di Le Mans con la 499P segnando pole position, giro veloce e, appunto, vittoria con la #51 interrompendo il dominio degli ultimi cinque anni della Toyota portando a nove i successi nella categoria regina.

In poco più di un anno, Antonello Coletta e tutto il suo staff e al team AF Corse, hanno dato vita ad un progetto vincente riuscendo a controbattere uno strapotere, dopo un’assenza di 50 anni. Speriamo che questo entusiasmo possa arrivare anche a tutta la squadra F1, per ritrovare quella programmazione e serenità per provare a risalire la china.

Il mondiale di Formula 1 è terra della Red Bull che anche in Canada si presenta come favorita, in un circuito semi-cittadino caratterizzato da lunghi rettilinei, frenate e accelerazioni. L’asfalto, con poco grip, di norma migliora con l’aumentare dei giri percorso. Le previsioni meteo, però, prevedono pioggia per venerdì e sabato. Proprio sul fronte gomme Pirelli porterà le mescole più morbide con C3, C4 e C5. Presumibilmente, le C5, saranno usate solamente in qualifica.

Diversamente dalla maggior parte dei tracciati, a Montreal per la sosta ai box si perdono solamente 18” circa e, anche questo, andrà ad incidere sulle scelte strategiche.

Siamo arrivati ad un terzo del mondiale e le squadre stanno provando a fare il loro meglio per limitare il gap dall’imprendibile Red Bull. Sarà certamente interessante seguire le qualifiche, che fino in questo momento ci hanno regalato le emozioni più forti, grazie ad una bella competitività di tutte le macchine, racchiuse in una forbice limitata. Perlomeno nel giro secco. Lo scenario poi cambia in gara. In questo momento abbiamo una Mercedes in crescita che ha conquistato il secondo posto ai danni dell’Aston Martin (attualmente terza) davanti a Ferrari e Alpine.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SPAGNA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES SUPERA L’ESAME. FERRARI, MEGLIO FAR PARLARE IL CRONOMETRO”

Com’era facilmente prevedibile, Max Verstappen e la Red Bull hanno dominato anche il Gran Premio di Spagna.

Il campione del mondo in carica ha messo il suo marchio su pole position, vittoria e giro più veloce. E’ disarmante la serenità e competitività dell’accoppiata pilota-vettura. Quando ha deciso che era il momento giusto, ha staccato il miglior crono. Faccio fatica a capire quale sia il limite di questa vettura e cosa debbano fare gli avversari per provare a prenderli. Il quarto posto di Perez (partito dalla quinta fila) ne è una conferma. Il camera-car visto in qualifica è qualcosa di meraviglioso. Verstappen non deve fare la minima correzione. La macchina sembra correre su dei binari.

Esame superato per Mercedes. Dopo aver introdotto le novità a Montecarlo, gli uomini di Toto Wolff hanno dimostrato di andare nella direzione giusta, permettendo a Lewis Hamilton e George Russell (scattato dalla dodicesima posizione) di tagliare il traguardo rispettivamente in seconda e terza posizione con un gap di appena di 24 secondi. L’anno scorso Russell aveva pagato un distacco da Verstappen di 32 secondi e Lewis Hamilton 54”. Un segnale sicuramente positivo, oltre ad aver sopravanzato l’Aston Martin tra i costruttori portandosi al secondo posto.

Discorso completamente opposto (purtroppo) per Ferrari. Nonostante le numerose novità introdotte coadiuvate dai numerosi proclami, Carlos Sainz ha accusato un distacco dal leader di 45.698 secondi (692 decimi a giro di media) chiudendo il gran premio in quinta posizione, dopo esser scattato dalla prima fila con secondo crono. L’anno passato il gap accusato dallo spagnolo era di 45.208 secondi……

In qualifica, con un giro perfetto, Sainz è riuscito a mantenere il distacco dall’olandese poco superiore ai 4 decimi, ma nei long run è emerso nuovamente il divario, che per il momento, non diminuisce nonostante gli importanti aggiornamenti. A preoccupare anche le dichiarazioni post-gara di Charles Leclerc che ha sottolineato un diverso comportamento della macchina nell’utilizzo del medesimo compound (hard).

Al momento la Ferrari non è riuscita a fare quel salto di qualità visto in casa Mercedes.

Nel fine settimana più complicato per l’Aston Martin, Lance Stroll ha dato un colpo di coda dopo il disastro di Montecarlo lasciandosi alle spalle (per la prima volta nella stagione) Fernando Alonso. Molto simpatico il team-radio di Nando con cui ha avvisato il team che non avrebbe attaccato il compagno.

Anche per Alpine, il risultato visto a Montecarlo non era una “rondine”. Si confermano un team in crescita portando entrambe le vetture in top-10 segnando tempi importanti. Gara dopo gara si stanno delineando le classifiche e dopo l’Aston Martin, ci sono loro. Non dimentichiamoci che in Australia sono stati privati di numerosi punti.

Proseguono i segnali positivi da parte dei rookie. In particolare, da Piastri. A lungo, il pilota McLaren è rimasto in top-10, oltra ad esser stato protagonista di una positiva qualifica, così come il team-mate Norris, penalizzato dal contatto alla prima curva con Lewis Hamilton.

Ancora una volta non sono soddisfatto della gestione della gara da parte dei commissari sportivi. In particolare, per la penalità di 5” attribuita a Yuki Tsunoda, protagonista di una gara stupenda che avrebbe meritato di concludere in zona punti. Continua a non esserci uniformità nelle decisioni, sia in F1 così come nelle formule minori.

Quindici giorni e poi si tornerà nuovamente in pista, a Montreal (Canada) pista di motore, aerodinamica e freni.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SPAGNA, GIAN CARLO MINARDI “FERRARI TROPPO BRUTTA PER ESSERE VERA”

Neanche il tempo per metabolizzare quanto successo a Montecarlo, che è già ora di “immergersi” nel prossimo appuntamento. Il mondiale di Formula 1 questo fine settimana arriva in Spagna, al Montmelò.

Sarà certamente interessante valutare, da una parte, le novità importanti annunciate in casa Ferrari e dall’altra verificare il potenziale della “nuova” Mercedes dopo gli aggiornamenti introdotti a Montecarlo. Con l’arrivo a Barcellona potremo avere un primo termometro della situazione team, fermo restando il dominio assoluto targato Red Bull.

Voglio sperare che quanto visto una settimana fa a Monaco non rappresenti il vero volto della Ferrari che deve dare assolutamente una svolta alla sua stagione, oltre a ritrovare quella serenità necessaria per affrontare le difficoltà. Ultimamente ho visto troppi volti tirati. Devono tornare a sorridere e a divertirsi. I risultati arriveranno di conseguenza. Credo che, per la prima volta nella sua carriera, Fernando Alonso si stia anche divertendo.

Ho accolto con piacere la notizia di nuovi innesti. Concluso il periodo di gardening possono mettersi al lavoro in ottica 2024. Ferrari deve inevitabilmente rinforzare il proprio organico e inserire nuova linfa per iniziare a dimezzare e poi annullare il divario dalla Red Bull. La strada è lunga ma da qualche parte bisogna iniziare.

Montecarlo ci ha consegnato una Mercedes in crescita, così come l’Alpine (col primo podio stagionale) e la McLaren che ha piazzato entrambi i piloti nella top-10. Montecarlo è certamente una pista anomala e ho avuto l’impressione che, soprattutto in casa McLaren, avessero puntato molto su un assetto da bagnato.

Fin dal venerdì, sarà interessante seguire i team di “terza” fascia con McLaren, Alpha Tauri e Alpine. Quest’inverno Montmelò non ha ospitato i test pre-stagionali e pertanto potremo fare i paragono solamente con l’edizione 2022. Sul fronte delle prime posizioni non mi aspetto certamente uno stravolgimento (salvo cataclismi) con Verstappen e Perez a farla da padrone. Mi hanno stupito le forte critiche rivolte dal team al pilota messicano. Ha commesso certamente un errore da principiante in qualifica, ma ha comunque vinto due gran premi in questa stagione.

Con grande trepidazione aspetto le prove libere 1 e 2 che inaugureranno il settimo appuntamento, con l’auspicio di poter assistere ad una qualifica adrenalinica come una settimana fa e un GP avvincente.

Gian Carlo Minardi

F1 – F3 | GP MONACO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SEMPRE E SOLO MAX. MINI’ E FORNAROLI PORTANO IN ALTO L’ITALIA”

La vittoria di Gabriele Minì nella feature race della Formula 3 (con pole position e giro veloce) e il secondo posto di Leonardo Fornaroli nella sprint race sono l’immagine più bella per l’Italia in questo fine settimana nel Principato di Monaco. Sono due dei ragazzi che possono far ben sperare per un futuro più roseo, a cui si aggiunge anche naturalmente Andrea Kimi Antonelli, attualmente protagonista in Formula Regional.

Sul fronte del Gran Premio di Formula 1, Max Verstappen ha mostrato tutto il suo talento surclassando Sergio Perez, protagonista di un errore da principiate in qualifica. Proprio in qualifica Verstappen si è reso protagonista di un giro straordinario con cui ha strappato la pole position a Fernando Alonso. Lo spagnolo, a sua volta, ha demolito Lance Stroll.

Ancora una volta Montecarlo ha esaltato i campioni. Per fortuna la pioggia è arrivata a salvarci da una gara-trenino, regalandoci qualche emozione oltre a far emergere il “manico” di questi ragazzi. Nando si porta a casa il quinto podio su sei appuntamenti. Peccato per l’errore del team montandogli le gomme da asciutto nonostante le indicazioni dello spagnolo di passare alle wet. Probabilmente non sarebbe cambiato il risultato, ma avremo potuto assistere ad una lotta con l’olandese, anche in virtù dei suoi due piccoli incontri ravvicinati col guard-rail.

Ottima anche la prestazione, sia in qualifica che in gara, di Esteban Ocon e per l’Alpine che chiude il fine settimana con all’attivo il terzo e settimo posto. Come promesso, la Mercedes si è presentata in pista con numerose novità “regalandosi” il quarto e quinto posto, oltre al miglior giro con Lewis Hamilton.

In Spagna, a Barcellona, potremo analizzare meglio tutte queste novità perché a Monaco, la differenza principale, la fanno i piloti.

Peccato per Yuki Tsunoda. Dopo il bellissimo gesto a Faenza (ha aiutato la popolazione a spalare il fango) avrebbe meritato la soddisfazione di raggiungere la zona punti. Purtroppo, è stato tradito dall’affidabilità per un problema ai freni (fortemente sollecitati tra le strade di Montecarlo). Come ci si poteva aspettare, con l’arrivo in Europa e su piste già conosciute, anche i rookie si sono messi in mostra sia in qualifica che in gara. Oscar Piastri ha conquistato il primo punto, grazia al decimo posto alle spalle del compagno Norris, mentre De Vries ha chiuso in dodicesima piazza. Solamente Sergent non è stato in grado di confermare il buon lavoro svolto il sabato.

Capitolo Ferrari. Si è presentata in pista con alcune modifiche, posticipando però il pacchetto importante al fine settimana della Spagna. Questa volta anche la qualifica non è stata esaltante, e sono stati commessi una serie di errori sia da parte del team che da parte dei piloti che richiedono un’analisi approfondita, oltre ad un consumo accessi delle gomme. Come sappiamo a Barcellona saranno introdotte importanti novità tecniche, sperando possano contribuire a fare un passo in avanti perché un sesto e ottavo posto è davvero troppo poco.

Gian Carlo Minardi