F1 | GP BELGIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “DISARMANTE LA COSTANZA E SERENITA’ DI VERSTAPPEN. PUNTO DI PARTENZA PER FERRARI?”

In questo momento Max Verstappen è il numero uno in assoluto. E’ disarmante la costanza e la serenità con cui conquista ciascun risultato.

Anche oggi ha coperto un alto numero di giri restando nella forbice di un decimo. Ancora oggi non conosciamo il limite di questa vettura e, probabilmente, non lo conosceremo mai. Gli è mancato solamente il giro più veloce in gara, ma questa volta non c’erano le condizioni per un pit stop all’ultimo momento, cosa che è riuscita a Lewis Hamilton anche in ottica della sfida diretto con la Ferrari.

Dopo alcuni gran premi disastrosi, qui in Belgio si è rivisto Sergio Perez che ha portato a casa il risultato minimo che ci si aspetta da lui: il secondo posto. Poi nessuno può fare nulla contro questo Verstappen.

La sorpresa del fine settimana è stata la Ferrari che ha chiuso al terzo posto con un ottimo Charles Leclerc. Nonostante i 32” di distacco, il terzo posto lo si può prendere come un segnale di ripresa o, comunque come uno sep per ricostruire una stagione fino a questo momento disastrosa. In classifica costruttori ha quasi raggiunto l’Aston Martin al terzo posto (ora il distacco è di appena 5 punti), mentre ha perso punti nei confronti della Mercedes. A pesare il ritiro di Carlos Sainz in seguito al contatto di gara con Oscar Piastri, che ha costretto entrambi (anche se in tempi diversi) al ritiro.

Gara perfetta per Leclerc che ha dato il 100% (forse anche qualcosa in più) ed è tornato nella posizione che merita la Ferrari, quando non commette errori. I 51 punti di distacco dai diretti avversari della Mercedes posso sembrare tanti, ma davanti abbiamo ancora undici appuntamenti.

Dopo due risultati positivi, in casa McLaren si sono dovuti accontentare del settimo posto di Lando Norris. Resta l’incognita di cosa avrebbe potuto fare Oscar Piastri che per tutto il fine settimana è stato superiore al compagno. Nella sprint è riuscito ad aggiuntare un ottimo secondo posto confermando tutto il suo valore.

Ancora una volta abbiamo assistito ad una qualifica molto tirata a dimostrazione dell’alta competitività raggiunta da questa Formula 1, perlomeno nel giro “secco” con dieci vetture racchiuse in poco più di un secondo. Questo si è trasformato in sfide emozionanti nelle retrovie, nel caso specifico tra Russell, Norris, Ocon e Stroll e Gasly e Bottas. Sfide che andrebbero esaltate al meglio col supporto della regia.

Il fine settimana è stato caratterizzato anche dalla Sprint-race, movimentata grazie al meteo incerto che ha comunque visto il successo dell’olandese, davanti ad un ottimo Piastri.

Ora ci aspettano qualche settimana di vacanza, prima della seconda parte di stagione

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SCHIAFFO MORALE, SPORTIVO E TECNICO DI RED BULL”

L’Ungheria è stata teatro del nuovo format della qualifica che ha visto i piloti affrontare le tre sessioni con le mescole imposte. Un esperimento nuovo che ha bisogno di ulteriori verdetti, ma ho trovato segnali decisamente positivi. Può avere un futuro. Abbiamo assistito ad una bellissima lotta sul filo dei centesimi. In Q2 sedici macchine erano racchiuse in una forbice di appena 7 decimi. In Q3 dieci vetture in poco più di 5 decimi con Hamilton, Verstappen e Norris in 85 millesimi. E’ facile assistere a delle sorprese, come successo con George Russell e passare dalle “stelle” alle “stalle”. Sono curioso di vederlo replicato a Monza.

Per quanto riguarda il gran premio, cosa dire. Max Verstappen superlativo, supportato da una grandissima Red Bull. Si confermano assolutamente imbattibili. Verstappen ha tagliato il traguardo con 33”7 su Lando Norris, ottimo secondo con la McLaren che ha confermato l’ottimo step evolutivo già mostrato in Austria e Inghilterra.

Oscar Piastri conferma quanto sostengo da tempo, crescendo gara dopo gara, soprattutto da quando il Mondiale è arrivato su piste a lui già conosciute. In più ora è supportato anche tecnicamente. Forse è leggermente penalizzato nelle strategie in favore di Norris, pilota inglese su vettura inglese.

Peccato per Lewis Hamilton. Con la partenza non perfetta ha vanificato il podio trovandosi velocemente alle spalle non solamente della Red Bull di Verstappen, ma anche delle due McLaren.

Sergio Perez ha portato a termine il suo compito, considerando la vettura a disposizione. Dopo un sabato disastroso ha recuperato fino al podio, il risultato minimo. Probabilmente lo strapotere del compagno l’ha demoralizzato. Gravissimo l’errore commesso venerdì, al primo giro con pista bagnata. Un pilota che ambisce al mondiale non può commettere questi errori.

Errore altrettanto grave per Charles Leclerc in corsia box, anche se gli è costato poco considerando i 70” di distacco (sarebbero stati 65” senza la penalità) pagati nei confronti di Verstappen. In qualsiasi caso, se vuoi giocarti il mondiale, non puoi incappare in queste leggerezze. Errore anche per la squadra, con la posteriore sinistra. Certamente in Ferrari c’è grande nervosismo. Il team non riesce a trovare la via di uscita.

Anche oggi la Red Bull ha inflitto una lezione e uno schiaffo morale, tecnico e sportivo a tutti con un pit stop concluso in 1”9 (Ferrari ha fatto in 2”6) a cui bisogna anche aggiungere il miglior giro in gara segnato dall’olandese: in 1:20.504. Unico a scendere sotto il muro dell’ 1:21. Lewis Hamilton, il migliore tra gli altri, si è fermato a 1:21.601. Lando Norris 1:22.178. Charles Leclerc 1:22.469.

Ora non resta che aspettare Spa-Francorchamps, prima della pausa estiva.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN CONFERMA LA CRESCITA, COSI’ COME NORRIS E PIASTRI”

Ci siamo lasciati alle spalle un bel gran premio con una cornice di pubblico meravigliosa, come al solito all’insegna di un inarrestabile Max Verstappen che si può permettere di far patinare le gomme in partenza perdendo la prima posizione in favore di un bravissimo Lando Norris, per poi recuperare tranquillamente nell’arco di quatto tornate.

Quanto visto ieri nei primi giri, oltre a consacrare sempre di più la Red Bull, ci fa capire quanto sia maturato questo ragazzo, che solamente due anni fa avrebbe fatto a ruotare con Norris pur di recuperare repentinamente la leadership del gran premio. Questa volta, conservando la calda, ha recuperato un po’ alla volta sopravanzandolo al quarto passaggio.

Un plauso bisogna farlo senza alcun dubbio alla McLaren e ai suoi due alfieri, Norris e Piastri. Arrivando sui tracciati già conosciuti, le prestazioni di Oscar sono cresciute notevolmente. A Silverstone, anche lui, ha potuto contare sugli importanti aggiornamenti, e solamente un pizzico di sfortuna legata all’ingresso della safety-car gli ha tolto la soddisfazione del primo podio in Formula 1.

Podio che è stato conquistato con grande caparbietà da Lewis Hamilton con Mercedes che consolida il secondo posto tra i costruttori ai danni di un’ Aston Martin che sembra aver perso il suo smalto iniziale. Probabilmente, gli sviluppi programmati della vettura, non sono sufficienti a tenere il passo dei diretti avversari.

Certamente il risultato conquistato dalla McLaren, su una pista vero e impegnativa come Silverstone, li può rilanciare nella seconda parte di campionato.

Passo indietro invece per Ferrari con Leclerc e Sainz che chiudono rispettivamente in nona e decima posizione, alle spalle della Williams di Albon. In condizioni di pista non calda (come già successo in altre occasioni, tra cui in Austria durante la sprint race del sabato) la SF-23 palesa tutte le sue difficoltà passando dalle stelle alle stalle.

Tra l’altro credo che la Power-Unit Ferrari non sia all’altezza di Mercedes e Honda e abbia alcuni problemi come dimostrano i cedimenti accusati in casa Haas nonostante delle temperature dell’aria non così proibitive.

Non resta che aspettare di vedere cosa succederà in Ungheria tra quindici giorni, pista tradizionalmente molto calda dal layout molto lento

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI DEVE TROVARE COSTANZA PUNTANDO AL SECONDO POSTO NEL COSTRUTTORI””

Come era facilmente intuibile, la Red Bull e Marx Verstappen hanno fatto incetta di punti con pole position, vittoria nella spint race e nel gran premio marchiando anche il giro più veloce (strappandolo a Sergio Perez) con un pit stop all’ultimo giro montando le soft.

Con questa mossa, un po’ arrogante considerando anche che il team era contrario, ha voluto dare uno schiaffo morale sia al compagno di squadra che alla Ferrari.

Ferrari che ha mostrato un miglioramento, specialmente nei confronti dei diretti avversari della Mercedes e Aston Martin (non perfettamente a loro agio in Austria). Sia Leclerc che Sainz sono stati protagonisti di una bella gara e di un fine settimana consistente, in particolare lo spagnolo che ha lottato con Perez provando a bissare il risultato conquistato il sabato.

Peccato per la penalità di 5” per il superamento dei track limit proprio mentre era alle spalle del compagno. Diversamente avrebbe potuto conservare il terzo posto. Leclerc ottimo secondo posto (pagando però una media di 4 decimi al giro da Verstappen), anche se resta la “macchia” della sprit-race, conclusa solamente al dodicesimo posto.

Ferrari deve lavorare proprio sotto questo aspetto: la costanza per evitare di incappare nuovamente nei problemi di sabato con pista fredda. Devono correre per diventare la seconda forza del mondiale. E’ inutile ed illusorio pensare ad altro.

Sergio Perez ha conquistato la terza posizione, ma non sta attraversando un momento non facile. Tra lui e Verstappen c’è un abisso, anche se qui può avere la scusante di una forma fisica non perfetta.

Si è rivista la McLaren con Lando Norris che aveva a disposizione una vettura con numerose novità, diversamente da Piastri con vettura tradizionale. Un quarto posto di buon auspicio per il futuro prossimo. Silverstone sarà un test importante anche per loro.

Prima di salutarci vorrei fare una riflessione sula regola del track limit. Forse è arrivato il momento di pensare che non tutte le regole vanno bene su tutti i circuiti. E’ veramente uno scandalo assegnare tutte queste penalità in un solo fine settimana. Bisogna ripensarla, soprattutto in ottica delle numerose penalizzazioni comminate cinque ore dopo la conclusione della bandiera a scacchi a seguito del reclamo presentato da Aston Martin che hanno successivamente coinvolto Carlos Sainz, Lewis Hamilton, Pierre Gasly, Alexander Albon, Esteban Ocon (addirittura 30”), Logan Sargeant, Nyck de Vries (15”) e Yuki Tsunoda.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP CANADA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PASSO IN AVANTI PER FERRARI. RED BULL-VERSTAPPEN IMBATTIBILI”

In un circuito anomalo come Montreal, semi-cittadino caratterizzato da lunghi rettilinei e frenate importanti, abbiamo vissuto un gran premio intenso con quattordici piloti a pieni digi e solamente quattro che hanno pagato un giro di distacco. Si sono decise in volata le posizioni dalla settima alla decima.

Per la prima volta della stagione, i primi cinque piloti sono racchiusi in poco più di 21”. Poteva esserci anche Sergio Perez, che ha deciso di effettuare il pit stop per aggiudicarsi il giro più veloce (e il punto).

Se il primo posto non è certamente una sorpresa, con Max Verstappen che eguaglia Ayrton Senna nel numero di vittorie (mettendo a segno il 41° successo “regalando” al team la 100° vittoria), la nota positiva del nono appuntamento del Mondiale è il risveglio della Ferrari che mette a segno la sua migliore gara con Leclerc e Sainz rispettivamente in 4° e 5° posizione.

Al di là delle posizioni finale, si sono resi protagonisti di uno stint importante soprattutto con le “medie” passando poi alle hard portando a termine le settanta tornate con solamente una sosta. A far sorridere ci sono anche gli ottimi tempi registrati (i primi cinque praticamente giravano quasi in fotocopia), così come i 18” di distacchi pagati da Charles nei confronti di Verstappen. Peccato per gli errori in qualifica che hanno costretto i due piloti a partire a metà schieramento. Recuperare in queste condizioni di alta competitività non è facile.

Molto bella la lotta tra Lewis Hamilton e Fernando Alonso, che per tutto il gran premio sono stati distanziati da una manciata di secondi. Bello il sorpasso di Nando ai danni dell’inglese. Una Mercedes che, da Montecarlo, continua a migliorare e crescere.

Montreal non è stata la migliore gara da parte della Red Bull, ma nonostante questo hanno vinto. Questo la dice lunga sulla qualità dell’olandese, che ha decisamente una marcia in più rispetto a Perez. Senza Verstappen, probabilmente, non avrebbero vinto le ultime tre o quattro gare. Sta certamente facendo la differenza e col team crea un binomio invincibile.

La competitività e il compattamento delle prestazioni viste oggi a Montreal, sarà interessante verificarla in circuiti permanenti, come Red Bull Ring, Silverstone, Hungaroring e Spa-Francorchamps che chiuderanno questa prima parte di stagione.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SPAGNA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES SUPERA L’ESAME. FERRARI, MEGLIO FAR PARLARE IL CRONOMETRO”

Com’era facilmente prevedibile, Max Verstappen e la Red Bull hanno dominato anche il Gran Premio di Spagna.

Il campione del mondo in carica ha messo il suo marchio su pole position, vittoria e giro più veloce. E’ disarmante la serenità e competitività dell’accoppiata pilota-vettura. Quando ha deciso che era il momento giusto, ha staccato il miglior crono. Faccio fatica a capire quale sia il limite di questa vettura e cosa debbano fare gli avversari per provare a prenderli. Il quarto posto di Perez (partito dalla quinta fila) ne è una conferma. Il camera-car visto in qualifica è qualcosa di meraviglioso. Verstappen non deve fare la minima correzione. La macchina sembra correre su dei binari.

Esame superato per Mercedes. Dopo aver introdotto le novità a Montecarlo, gli uomini di Toto Wolff hanno dimostrato di andare nella direzione giusta, permettendo a Lewis Hamilton e George Russell (scattato dalla dodicesima posizione) di tagliare il traguardo rispettivamente in seconda e terza posizione con un gap di appena di 24 secondi. L’anno scorso Russell aveva pagato un distacco da Verstappen di 32 secondi e Lewis Hamilton 54”. Un segnale sicuramente positivo, oltre ad aver sopravanzato l’Aston Martin tra i costruttori portandosi al secondo posto.

Discorso completamente opposto (purtroppo) per Ferrari. Nonostante le numerose novità introdotte coadiuvate dai numerosi proclami, Carlos Sainz ha accusato un distacco dal leader di 45.698 secondi (692 decimi a giro di media) chiudendo il gran premio in quinta posizione, dopo esser scattato dalla prima fila con secondo crono. L’anno passato il gap accusato dallo spagnolo era di 45.208 secondi……

In qualifica, con un giro perfetto, Sainz è riuscito a mantenere il distacco dall’olandese poco superiore ai 4 decimi, ma nei long run è emerso nuovamente il divario, che per il momento, non diminuisce nonostante gli importanti aggiornamenti. A preoccupare anche le dichiarazioni post-gara di Charles Leclerc che ha sottolineato un diverso comportamento della macchina nell’utilizzo del medesimo compound (hard).

Al momento la Ferrari non è riuscita a fare quel salto di qualità visto in casa Mercedes.

Nel fine settimana più complicato per l’Aston Martin, Lance Stroll ha dato un colpo di coda dopo il disastro di Montecarlo lasciandosi alle spalle (per la prima volta nella stagione) Fernando Alonso. Molto simpatico il team-radio di Nando con cui ha avvisato il team che non avrebbe attaccato il compagno.

Anche per Alpine, il risultato visto a Montecarlo non era una “rondine”. Si confermano un team in crescita portando entrambe le vetture in top-10 segnando tempi importanti. Gara dopo gara si stanno delineando le classifiche e dopo l’Aston Martin, ci sono loro. Non dimentichiamoci che in Australia sono stati privati di numerosi punti.

Proseguono i segnali positivi da parte dei rookie. In particolare, da Piastri. A lungo, il pilota McLaren è rimasto in top-10, oltra ad esser stato protagonista di una positiva qualifica, così come il team-mate Norris, penalizzato dal contatto alla prima curva con Lewis Hamilton.

Ancora una volta non sono soddisfatto della gestione della gara da parte dei commissari sportivi. In particolare, per la penalità di 5” attribuita a Yuki Tsunoda, protagonista di una gara stupenda che avrebbe meritato di concludere in zona punti. Continua a non esserci uniformità nelle decisioni, sia in F1 così come nelle formule minori.

Quindici giorni e poi si tornerà nuovamente in pista, a Montreal (Canada) pista di motore, aerodinamica e freni.

Gian Carlo Minardi

F1 – F3 | GP MONACO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SEMPRE E SOLO MAX. MINI’ E FORNAROLI PORTANO IN ALTO L’ITALIA”

La vittoria di Gabriele Minì nella feature race della Formula 3 (con pole position e giro veloce) e il secondo posto di Leonardo Fornaroli nella sprint race sono l’immagine più bella per l’Italia in questo fine settimana nel Principato di Monaco. Sono due dei ragazzi che possono far ben sperare per un futuro più roseo, a cui si aggiunge anche naturalmente Andrea Kimi Antonelli, attualmente protagonista in Formula Regional.

Sul fronte del Gran Premio di Formula 1, Max Verstappen ha mostrato tutto il suo talento surclassando Sergio Perez, protagonista di un errore da principiate in qualifica. Proprio in qualifica Verstappen si è reso protagonista di un giro straordinario con cui ha strappato la pole position a Fernando Alonso. Lo spagnolo, a sua volta, ha demolito Lance Stroll.

Ancora una volta Montecarlo ha esaltato i campioni. Per fortuna la pioggia è arrivata a salvarci da una gara-trenino, regalandoci qualche emozione oltre a far emergere il “manico” di questi ragazzi. Nando si porta a casa il quinto podio su sei appuntamenti. Peccato per l’errore del team montandogli le gomme da asciutto nonostante le indicazioni dello spagnolo di passare alle wet. Probabilmente non sarebbe cambiato il risultato, ma avremo potuto assistere ad una lotta con l’olandese, anche in virtù dei suoi due piccoli incontri ravvicinati col guard-rail.

Ottima anche la prestazione, sia in qualifica che in gara, di Esteban Ocon e per l’Alpine che chiude il fine settimana con all’attivo il terzo e settimo posto. Come promesso, la Mercedes si è presentata in pista con numerose novità “regalandosi” il quarto e quinto posto, oltre al miglior giro con Lewis Hamilton.

In Spagna, a Barcellona, potremo analizzare meglio tutte queste novità perché a Monaco, la differenza principale, la fanno i piloti.

Peccato per Yuki Tsunoda. Dopo il bellissimo gesto a Faenza (ha aiutato la popolazione a spalare il fango) avrebbe meritato la soddisfazione di raggiungere la zona punti. Purtroppo, è stato tradito dall’affidabilità per un problema ai freni (fortemente sollecitati tra le strade di Montecarlo). Come ci si poteva aspettare, con l’arrivo in Europa e su piste già conosciute, anche i rookie si sono messi in mostra sia in qualifica che in gara. Oscar Piastri ha conquistato il primo punto, grazia al decimo posto alle spalle del compagno Norris, mentre De Vries ha chiuso in dodicesima piazza. Solamente Sergent non è stato in grado di confermare il buon lavoro svolto il sabato.

Capitolo Ferrari. Si è presentata in pista con alcune modifiche, posticipando però il pacchetto importante al fine settimana della Spagna. Questa volta anche la qualifica non è stata esaltante, e sono stati commessi una serie di errori sia da parte del team che da parte dei piloti che richiedono un’analisi approfondita, oltre ad un consumo accessi delle gomme. Come sappiamo a Barcellona saranno introdotte importanti novità tecniche, sperando possano contribuire a fare un passo in avanti perché un sesto e ottavo posto è davvero troppo poco.

Gian Carlo Minardi

F1 | IMOLA, GIAN CARLO MINARDI “IMPECCABILE LA SQUADRA DI FORMULA IMOLA”

Com’è noto, a causa del perdurare dell’emergenza meteorologica e dell’alluvione in atto nella regione Emilia-Romagna l’evento “Formula 1 Gran Premio Qatar Airways del Made in Italy e dell’Emilia Romagna”, in programma dal 19 al 21 maggio, è stato annullato.

Seppure a malincuore, è stata una decisione assolutamente corretta, nel pieno rispetto della tragedia che ha colpito tutta la popolazione dell’Emilia-Romagna con una ripercussione anche sulle Marche” analizza Gian Carlo Minardi, raggiunto telefonicamente mentre si trova all’Autodromo di Imola in attesa di iniziare una riunione per verificare i danni subiti.

Negli ultimi sette mesi era stato fatto un ottimo lavoro e la squadra di Formula Imola, a cui faccio pubblicamente i complimenti, è stata impeccabile. Persino il piano di evacuazione studiato nei mesi precedenti, nonostante uno scenario apocalittico come questo fosse assolutamente inimmaginabile, ha funzionato alla perfezione.”

Già nella mattina di giovedì il paddock era stato ripulito e messo in sicurezza. Purtroppo, la situazione attorno all’Autodromo era, ed è ancora attualmente, disastrosa, completamente sotto acqua e fango. Tutte le forze dell’ordine – medici, paramedici, vigili del fuoco, carabinieri – sono impegnate al 100% a soccorrere le persone ed era impensabile sottrarre questo capitale umano per dedicarli al Gran Premio.

Oggi (venerdì) inizieremo la conta dei danni che l’Autodromo ha subito, anche se dovrebbero essere fortunatamente molto limitati. Come abbiamo già comunicato nella giornata di ieri, è stata attivata la macchina per il  dei rimborso dei biglietti acquistati tramite la piattaforma TicketOne. In alternativa si potrà convertire il biglietto già acquistato con il biglietto per l’evento del 2024” prosegue il Presidente di Formula Imola.

Data l’emergenza in corso nella regione, le modalità e le tempistiche del rimborso verranno rese note con successiva comunicazione che sarà inviata via e-mail nei prossimi giorni da parte di ACI Sport, società dell’Automobile Club d’Italia, tramite il provider di biglietteria ufficiale Ticketone.it. Anche Trenitalia, tramite il suo portale, ha informato che sarà possibile chiedere il rimborso integrale del biglietto.

Ora non ci resta che rimboccarci le maniche e ricostruire per iniziare a programmare il futuro” conclude Gian Carlo Minardi.

F1 | GP MIAMI, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “UN SOLO UOMO AL COMANDO”

Max Verstappen e la Red Bull conquistano anche il Gran Premio di Miami, quinto appuntamento del Mondiale di Formula 1. Scattato dalla nona posizione, l’olandese si è reso protagonista di un long run lungo 46 giri marchiando, prima del suo pit-stop, anche il giro più veloce della corsa fino a quel momento strappandolo a Sergio Perez. Montate le gomme “gialle” si è messo subito a caccia del compagno, aggiudicandosi non solamente il successo ma anche il punto addizionale per il giro più veloce.

Un dominio senza “se” e “ma”, a senso unico. Verstappen ha dimostrato di essere una cosa unica con la sua macchina e tutto il team. Scattato dalla pole position, accompagnato anche da un pizzico di fortuna, Perez  non è stato in grado di controbattere la forza del campione del mondo.

Torna sul podio un ottimo Fernando Alonso (il quarto su cinque gare) consolidando l’Aston Martin come seconda forza del mondiale nonostante Lance Stroll disperso.

Sul fronte Ferrari, in questo momento i piloti devono guidare oltre il limite della macchina per cercare di tenere il passo degli avversari. I due errori commessi da Charles Leclerc sono sinonimo del momento non facile. Come succede nel calcio, è giusto supportare la squadra quando si vince e si lotta per un traguardo importante, ma è altrettanto importare far sentire il proprio tifo anche nei momenti meno felici quando in palio non ci sono i titoli.

A Imola, così come la Mercedes, porteranno numerose novità con l’auspicio che possa essere l’inizio del riscatto. Leclerc vorrà anche far dimenticare l’errore commesso proprio un anno fa a Imola.

Discreta prestazione da parte di Mercedes che conquista il quarto posto con George Russell e sesto Lewis Hamilton che proprio sul finale ha avuto la meglio sul monegasco.

Un ultimo pensiero: l’errore di Leclerc in qualifica è stato sacrosanto, ma si parla tanto di sicurezza e poi si va a correre su circuito con vie di fuga completamente asfaltate (anziché sabbia o ghiaia) che non aiutato a rallentare la corsa delle auto prima dell’impatto contro le barriere.

Vi aspetto numerosi tra quindici giorni a Imola per il sesto appuntamento del Mondiale a supportare la Ferrari e i vostri beniamini

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AZERBAIJAN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FORMAT NON ENTUSIASMANTE. FERARRI IN CRESCITA”

La Formula 1 ha riacceso i motori dopo quasi un mese di stop con un nuovo format del weekend composto da due qualifiche e altrettante gare.

Onestamente faccio fatica a comprendere questo format. Dopo solamente un’ora di prove libere, le macchine finiscono in parco chiuso senza la possibilità di apportare modifiche, salvo penalità. E’ un format molto impegnativo, soprattutto quando si corre in un contesto cittadino come quello di Baku dove basta niente per compromettere l’intero fine settimana o costringere la squadra ad un super lavoro. Con questa impostazione il nuovo format non mi ha entusiasmato e va certamente rivisto.

Sul fronte del gran premio, è stata una gara entusiasmante, soprattutto gli ultimi giri con Perez, Verstappen, Leclerc e Alonso a dar vita ad un susseguirsi di giri veloci. Alla fine, la meglio l’ha avuta George Russell, aiutato dal pit stop finale e dalle gomme rosse.

Al di là di questo, abbiamo assistito ad una Red Bull pazzesca. Sia Perez che Verstappen sono stati incredibili nel susseguirsi di giri veloci. Alla fine, il messicano ha avuto la meglio, confermando il suo ottimo feeling coi “cittadini”.

Il mese di stop, però ha fatto bene a Ferrari. Senza aver portato novità importanti – visivamente parlando – è cresciuta soprattutto nella gestione delle gomme, come si è visto sul finale con poco carico di benzina e con le mescole hard, il grande punto debole. Leclerc è riuscito a tenere il passo della Red Bull restando in lotta per il punto addizionale del giro veloce. E’ un aspetto certamente positivo. Parliamo ancora di tre decimi al giro in favore della Red Bull, ma è un bel passo in avanti rispetto agli ultimi appuntamenti. Fernando Alonso si è mostrato il solito mastino, anche se per la prima volta dall’inizio della stagione, non è riuscito a salire sul podio.

A Imola (19-21 maggio), con la prima gara europea, mi aspetto distacchi ancora minori e, Ferrari e Aston Martin, potrebbero iniziare ad interferire nel programma Red Bull. Tra l’altro sarà teatro di un altro cambiamento di regolamento, visto che in qualifica i piloti affronteranno la Q1 con mescola dura, Q2 media e Q3 morbida. Speriamo che questo esperimento ci faccia divertire. Sono certo che potremo seguire il primo gran premio europeo con tante motivazioni e vi aspetto numerosi all’Autodromo di Imola.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SONO DISGUSTATO”


Ad ogni costo si vuole spettacolarizzare la Formula 1, ma a Melbourne si è toccato veramente il fondo. Dalla bandiera gialla, siamo passati alla prima (delle tre) bandiere rosse a seguito dell’incidente di Albon passando velocemente per virtual-safety-car e safety-car. L’apice si è poi toccato a due giri dalla fine dopo l’uscita di pista della Haas di Magnussen quando il direttore di gara Wittich fa esporre nuovamente la bandiera rossa optando per una nuova ripartenza, dalla quale scaturisce la terza bandiera rossa per il contatto tra le due Alpine che si auto-eliminano.

Davanti Carlos Sainz porta in testacoda Fernando Alonso prendendosi così il terzo posto. Proprio per questa manovra lo spagnolo verrà penalizzato di 5”, nonostante la direzione opti per far ripartire la gara annullando la precedente ripartenza. Alonso torna nuovamente in griglia riprendendosi la sua posizione (terzo posto con Sainz quarto) così come tutti gli altri ad eccezione di Gasly e Ocon. La gara riparte alla scadenza delle due ore di gara con l’ultimo giro sotto regime di safety-car.

Veramente tutto troppo. Continuano ad esserci regole non chiare e interpretazioni completamente differenti tra un gran premio e l’altro. E’ ora di dire basta e porre chiarezza. Il direttore di gara non esente da errori, falsando a mio parere l’ordine di arrivo un gran premio che ha valenza mondiale. I più danneggiati, in questa situazione, sono certamente i due piloti Alpine che dovrebbero fare ricorso.

La stessa Ferrari dovrebbe far ricorso contro la penalità di Sainz; invece, mi pare di aver visto Vasseur rassegnato. Lo spagnolo ha commesso l’errore nel contatto con Alonso, ma la penalità non ha senso perché nella ripartenza successiva non si è tenuto conto della nuova classifica.

Ogni decisione viene giustificata sotto la dicitura “sicurezza” ma oggi, con queste scelte, si è messo i piloti ancora più in pericolo. Si potevano tranquillamente utilizzare la SC è VSC, come è sempre, senza inventarsi tutti questi teatrini. Gli stessi addetti ai lavori hanno brancolato nel buoi dando interpretazioni personali.

La direzione gara è stata la vera protagonista di questo gran premio, rubando la scena ai piloti. Servono regole chiare con decisioni non soggettive.

Arrivando alla gara, abbiamo assistito a dei bei sorpassi. E’ impressionante la supremazia di Verstappen e Red Bull, anche se non la scopriamo oggi.

Passo in avanti della Mercedes, anche se il problema sulla vettura di Russell rappresenta un campanello di allarme da non sottovalutare; stanno sostituendo numerosi componenti anche sulle vetture clienti. Stanno portando avanti un lavoro intenso per arrivare a Baku e Imola con numerose novità. Non si sono certamente arresi.

Piccolo passo in avanti anche per Ferrari. Bella gara da parte di Carlos Sainz, anche se i tempi sul giro restano distanti, non solamente dalla Red Bull, ma anche dall’Aston Martin pagando un distacco di 3 dec tra il suo giro veloce e quello di Fernando Alonso. In questo fine settimana sono stati commessi anche degli errori in qualifica e partire in certe posizioni su questo tipo di piste è estremamente rischioso come dimostra il ritiro di Leclerc.

Terzo podio consecutivo per Fernando Alonso che consolida il suo terzo posto in classifica, ma soprattutto l’Aston Martin come seconda forza alle spalle della Red Bull.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP JEDDAH, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “STIAMO ASSISTENDO AD UNO SHOW. PROBLEMA DI OMOLOGAZIONE PER LA PISTA?”

Stiamo assistendo ad uno show piuttosto che ad un campionato del mondo di Formula 1. Incomprensibile l’ingresso della safety-car per il ritiro di Stroll (ha scaldato troppi i freni durante il giro di ricognizione), e ancora di più la giustificazione che è stata data. E’ una delle poche volte in cui un pilota segue alla lettera il regolamento, fermando la machina non solamente in punto totalmente sicuro, ma nell’area dedicata al ricovero in caso di necessità delimitata dai rettangoli rossi.

Se così facendo impediva l’uscita e il passaggio dei mezzi di sicurezza, allora c’è un problema serio di omologazione della pista. Tra l’altro poi c’era tutto il tempo e lo spazio per spostare velocemente l’Aston Martin.

Detto questo stiamo assistendo ad un dominio incontrastato da parte di Red Bull con un cannibale come Verstappen che non ha rispettato gli ordini di scuderia, marchiando all’ultimo passaggio il giro più veloce (1:31.906) ai danni del vincitore Perez. Il messicano è stato molto bravo girando su ottimi tempi per tutto la corsa recuperando velocemente al soprasso di Alonso al via. Proprio lo spagnolo ha commesso una leggerezza al via che non è da lui, che ha rischiato di pagato a caro prezzo il podio conquistato in pista, a vantaggio di George Russell. A motori spenti era stata commissionata una penalità di 10″ allo spagnolo portando così sul podio l’inglese di casa Mercedes, successivamente tolta dagli stessi commissari di gara. Servirebbero regole chiare e decisioni più tempestive.

La Mercedes sta reagendo delineandosi come terza forza del mondiale. Russell ha girato costantemente sul 1’33” basso. Proprio il risultato di questo gran premio, ci descrive meglio le forza in campo, con Red Bull seguite da Aston Martin, Mercedes, Ferrari e Alpine.

Molto deludente le Ferrari che chiudono la corsa in sesta e settima piazza. Dopo la qualifica Leclerc aveva fatto sperare in qualcosa di più, ma la SC non ha aiutato.

Così come in Bahrain, anche qui in Arabia Saudita abbiamo assistito ad una qualifica tiratissima con quindici piloti racchiusi in appena un 1”4 dec e tutta la griglia racchiusa in appena 2”. Basta un soffio per restare tagliati fuori dalla Q2 o, peggio, dalla Q3. Purtroppo, questo risultato poi non si riflette in gara.

Gian Carlo Minardi

F1| GP BAHRAIN, IL PUNTO DI MINARDI “ASTRONAVE RED BULL, ALONSO FENOMENALE”

Per tutto il fine settimana lo spettacolo non è mancato a cominciare dalle prove libere 3 con tutti i piloti racchiusi in appena un secondo e mezzo. In Q3 i primi dieci erano separati appena da otto decimi.

Durante i tre giorni di test si era notato questo compattamento che ha trovato riscontro nella giornata di sabato, mentre la gara ci ha consegnato una Red Bull assolutamente incredibile e imprendibile che ha relegato il primo degli avversari – Alonso con l’Aston Martin – a oltre 38 secondi, che salgono a 48 nei confronti della Ferrari di Carlos Sainz.

In questo momento non c’è ne per nessuno. Nonostante avessero già una macchina praticamente perfetta, gli uomini di Horner sono riusciti a migliorare la vettura di quasi un secondo. Incredibile anche la crescita da parte dell’Aston Martin che ha conquistato il podio con un grandissimo Fernando Alonso.

Nonostante i 42 anni di età – che sono solo all’anagrafe – Nando si è reso protagonista di due sorpassi incredibili ai danni di Russel e, soprattutto, Hamilton. Nonostante una gara all’attacco è sceso dalla macchina fresco quanto Verstappen che a potuto gestire la corsa dall’inizio alla fine. Si conferma un fenomeno, e i fenomeni hanno sempre un qualcosa in più. In questo momento i suoi anni non si vedono e lui non li sente. E’ certamente una nota positiva per tutta la Formula 1. Unisce tre generazioni di piloti e crea una bella suspense. E’ stato fantastico vederlo guidare.

Da sottolineare anche la bella impresa di Stroll che ha corso in condizioni fisiche menomate. Si è sottoposto ad un tour-de-force incredibile e grazie al sesto posto, l’Aston Martin è la seconda forza nel mondiale costruttori.

Sul fronte Ferrari non sono arrivati i segnali che ci si aspettava, anzi. Oltre ad aver guadagnato poco rispetto all’anno scorso sui diretti avversari, deve far fronte ad un problema di affidabilità non di poco conto. Senza affidabilità diventa difficile concentrarsi sullo sviluppo della macchina – che usura anche le gomme – , ma siamo solamente alla prima gara e bisogna restare calmi.

Come dicevo prima, c’è stato un bel compattamento del gruppo e mi fa piacere vedere la Williams conquistare già la top-10 e il primo punto stagionale con Albon. Sono ancora in difficoltà in qualifica, ma in gara si è difesa. Arrivano da diverse stagioni difficili, ma questo è un punto di incoraggiamento e fiducia.

Gian Carlo Minardi