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F1 | MINARDI “Giovinazzi pronto a dare la paga a Raikkonen”

Rispetto alla passata stagione, il sessanta percento della griglia di partenza è stata rinnovata, tra cambi di casacca, nuovi arrivi e ritorni come Kubica e Kvyat. Solamente due team (Mercedes e Hanns) hanno confermato interamente la line up con quattro scuderie che hanno stravolto completamente la formazione piloti.

Uno di questi è la Sauber. Il team svizzero griffato Alfa Romeo, lasciato partito Charles Leclerc e salutato Marcus Ericsson (trasferitosi in Indy anche se continuerà a coprire il ruolo di terzo pilota nel team di Hinwil) ha dato il benvenuto all’ex ferrarista Kimi Raikkonen e all’italiano Antonio Giovinazzi interrompendo così un digiuno durato la bellezza di otto anni, raccogliendo il testimone di Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi che chiusero la loro carriera con il Gp del Brasile 2011

Dopo aver parlato con Gian Carlo Minardi dell’arrivo di Leclerc in Ferrari al fianco di Sebastian Vettel, il discorso si è spostato su Antonio Giovinazzi, un ragazzo che il manager faentino conosce molto bene avendo seguito da vicino la sua carriera fin dai suoi primi passi nel mondo delle corse.

L’arrivo di Antonio in F1 è un segnale molto importante per tutto il Motorsport italiano, per i giovani piloti e anche per il futuro del Gran Premio d’Italia, oltre che per la Federazione” commenta Gian Carlo Minardi.

Da sempre sostengo che in Italia non siano i piloti a mancare, bensì le risorse e mi fa piacere che Antonio sia riuscito ad abbattere questa barriera solamente con l’aiuto delle sue qualità velocistiche. Spero che questo ritorno sia di buon auspicio anche per riportare in alto l’interesse delle aziende verso il nostro Motorsport” prosegue il manager che mette in allerta Kimi Raikkonen.

Il finlandese dovrà guardarsi molto bene le spalle da Giovinazzi poiché sono certo che saprà metterlo in difficoltà” conclude.

F1 | Giovinazzi in Sauber a fianco di Raikkonen. MINARDI “Coppia perfetta”

Dopo sette lunghi anni, l’Italia avrà nuovamente il suo alfiere nel Campionato del Mondo di F1. La lunga attesa sarà interrotta da Antonio Giovinazzi che dalla prossima stagione difenderà a tempo pieno i colori del team Alfa Romeo-Sauber a fianco di Kimi Raikkonen.

Il ventiquattrenne pilota pugliese prenderà il sedile lasciato libero da Leclerc (promosso in Ferrari a fianco di Vettel), tornando nel team che lo ha fatto debuttare nel 2017 disputando i Gran Premi di Australia e Cina in sostituzione dell’infortunato di Wehrlein.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Gian Carlo Minardi, impegnato a Roma “Felicissimo per Antonio e per tutto il Motorsport italiano che dopo sette anni ritrova un suo alfiere in F1 a tempo pieno. Si tratta di uno step molto importante del progetto portato avanti da ACI Sport, le cui radici partono dal karting per passare alle formule propedeutiche” commenta soddisfatto il manager faentino “L’accoppiata Raikkonen-Giovinazzi è azzeccatissima perché il team potrà contare sull’esperienza di un maestro come il finlandese dando la possibilità al giovane di imparare e crescere. Mi auguro che l’allievo possa superare velocemente il maestro” conclude Minardi

Ad Hinwil, Giovinazzi ritroverà non solamente Raikkonen, ma anche Simone Resta, la cui carriera è iniziata nel 1998 da Faenza nelle fila del Minardi Team, nella veste di Direttore Tecnico che curerà il progetto della C38

F1 | Gp Melbourne: IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Sulla pista di Melbourne è andato in scena un fine settimana emozionante per i colori italiani. Dopo la conquista della prima fila da parte della Ferrari di Sebastian Vettel e il debutto di Antonio Giovinazzi al volante della Sauber (al posto dell’infortunato Pascal Weherlein,  il tedesco si è aggiudicato anche il primo gran premio della stagione portando sul gradino più alto la SF70H.

Non dobbiamo cadere nella tentazione dei facili trionfalismi, ma su questo tracciato semi-permanente vettura e pilota hanno reso il 100%. Il quarto posto di Kimi Raikkonen, autore del giro più veloce della gara, contribuisce a portare la Ferrari in vetta nella classifica costruttori. A mio avviso questo obiettivo è alla portata del team di Maranello, ma sarà importante che il finlandese si piazzi davanti al connazionale Bottas. Non mi è sembrato il Raikkonen del finale di stagione.

Un successo importante quello di Maranello che darà la giusta carica per continuare a lavorare, anche se in qualifica Lewis Hamilton ha dimostrato di essere ancora in vantaggio.  Una Mercedes che ha sofferto in particolar modo il degrado delle nuove gomme.  La causa potrebbe essere da cercare nel passo lungo della vettura.

Decisamente positivo l’esordio di Antonio Giovinazzi. In qualifica ha sfiorato l’accesso alla Q2 nonostante una chiamata dell’ultimo minuto e in gara si è reso protagonista di una performance solida, conclusa al dodicesimo posto senza incorrere in errori. Non dobbiamo dimenticare che la Sauber paga un dazio importante anche sotto il profilo della motorizzazione essendo spinta dalla power-unit della passata stagione.

In casa Red Bull sono stati in corsa solamente con Max Verstappen, visti i problemi accusati da Ricciardo fin dal giro di schieramento, che ha portato a casa il massimo del risultato. Per il momento non possono ancora esprimere a pieno il loro potenziale, ma siamo solamente al primo appuntamento dopo un cambio di regolamento importante.

Tra quindici giorni il Circus arriverà in Cina e sarà interessante verificare se saranno confermati i distacchi tra i primi tre della classe Ferrari-Mercedes-Red Bull e il resto del gruppo. Williams e Force India hanno concluso con distacchi importanti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Antonio Giovinazzi a Barcellona con Sauber. Minardi «Occasione importante»

Sulla pista di Barcellona, teatro della prima quattro giorni di test pre-stagionali che scatterà lunedì 27, al fianco di Marcus Ericsson ci sarà Antonio Giovinazzi. Il terzo pilota della Ferrari e portacolori dell’ACI team Italia, dopo le uscite a Fiorano al volante della SF15-T, avrà l’occasione di saggiare le caratteristiche della Sauber C36-Ferrari prendendo il posto dell’infortunato Pascal Wehrlein.

Un occasione molto importante in cui dovrà confermare le sue ottime capacità di guida e quanto ha saputo già farci vedere in tutti questi anni al volante delle monoposto nelle categorie propedeutiche. Speriamo possa essere supportato dal team e dall’affidabilità della vettura.

F1 | Minardi “Mi piacerebbe vedere Giovinazzi in pista già nel 2017, ma…”

Sono giorni intensi per il mercato piloti e tecnici nel panorama della Formula 1. Mercedes e Williams sono gli aghi della bilancia del mercato. Il ritiro-lampo di Nico Rosberg aveva scatenato un vero e proprio toto-pilota. Il nome più gettonato è certamente quello del finlandese di casa Williams, Bottas, anche se per ora le bocche in casa Mercedes restano cucite.  In Renault invece, come un fulmine a ciel sereno, Frederic Vasseur ha lasciato il suo ruolo di Team Principal per divergenze nella gestione del team

Il Team Campione del Mondo deve anche affrontare la “fuga” di Paddy Lowe, con destinazione Williams dove lo attenderebbe l’ambito ruolo di Team Principale (manca ancora l’ufficialità). Nell’operazione potrebbe rientrare lo scambio con Bottas che dovrebbe essere sostituito dal rientrante Felipe Massa. Il brasiliano avrebbe preso tempo fino al 30 gennaio per dare una risposta definitiva.

Intanto Toto Wolff, con la Manor in amministrazione controllata per le difficoltà economica (ha chiuso il campionato in undicesima posizione)  ha trasferito Pascal Wehrlein in Sauber strappando il sedile a Felipe Nasr. (Esteban Ocon vestirà i colori della Force India-Mercedes al posto di Nico Hulkenberg passato in Renault)

Con questo scenario svaniscono le possibilità di vedere Antonio Giovinazzi (già promosso terzo pilota Ferrari a fine anno dopo la bella stagione in GP2) in pista coi colori del team svizzero motorizzato Ferrari, per una prima stagione di apprendistato. Se così fosse sarebbe un vero peccato. Si tratterebbe di una piccola sconfitta per l’automobilismo italiano. La Ferrari dovrebbe aiutare i suoi connazionali a trovare un sedile in un team minore per poter fare esperienza nel gran premi. Sarebbe fantastico riavere un pilota italiano in F1 nonché protagonista durante il Gran Premio d’Italia.

Tutto potrebbe essere messo in discussione qualora Massa rinunciasse all’offerta Williams. A quel punto Wehrlein troverebbe posto a Grove e per Giovinazzi si potrebbero riaprire le porte di Hinwil.

F1 | Mercato piloti. Minardi “Stroll verso la Williams ma ci sono anche i nostri”

Se uno dei nostri alfieri tra Giovinazzi, Fuoco, Ghiotto o Marciello non dovesse debuttare in Formula 1, allora è inutile lavorare” sono le parole forti di Gian Carlo Minardi, interpellato da www.Minardi.it per discutere sul mercato piloti 2017

Il manager faentino non usa giri di parole per sottolineare la validità dei nostri piloti, primi attori nei rispettivi campionati di GP3 e GP2 Series “In GP2 Antonio Giovinazzi e Raffaele Marciello sono in seconda e terza posizione, in piena lotta per il titolo. Più distante Luca Ghiotto, autore di una positiva stagione di esordio. Con ancora due appuntamenti Antonio Fuoco è al secondo posto nella GP3

Durante il fine settimana del Gran Premio d’Italia Felipe Massa ha annunciato il suo addio alle corse, mentre la McLaren ha dato il benvenuto a Stoffel Vandoorne al fianco di Fernando Alonso, con Jenson Button relegato a terzo pilota/collaudatore. “Potrebbe essere Lance Stroll il sostituto di Felipe Massa, al fianco di Bottas. Il canadese in questo momento è impegnato a vincere il FIA F3 European Championship per garantirsi la Superlicenza e, per la prima volta nella sua giovane carriere, non fa proclami anticipati” prosegue l’ex Team Principal

Il canadese, classe 1998, ha firmato il suo debutto tra le monoposto nella prima edizione dell’Italian Formula 4 Championship powered by Abarth, inaugurandone l’albo d’oro, passando poi l’anno successivo al FIA F3 European Championship. Con ancora due gare in programma (Imola e Hockenaim) Stroll guida la classifica del Formula 3 europeo “Bisognerà vedere anche come si muoveranno Sauber, Manor e Renault. Il team francese è al lavoro dietro le quinte per costruire la squadra 2017. Movimenti importanti sono attesi anche in casa Sauber, dopo il passaggio di proprietà. Ipoteticamente ci sono ancora sei/sette piloti appetibili e Antonio Giovinazzi potrebbe essere un uomo mercato. Non solo in GP2, ma in tutti questi anni ha dimostrato il suo valore

La famiglia Minardi, grazie all’intuito di Gian Carlo e Giovanni, ha confermato il suo feeling coi giovani seguendone le prime fasi della carriera “Nel 2010, insieme a mio figlio Giovanni, abbiamo dato a Giovinazzi la possibilità di mettersi in mostra durante una giornata di test sulla pista di Varano con una Formula Abarth, aprendogli la strada. Successivamente, ha trovato l’importante supporto indonesiano. In GP2, così come fatto in Formula 3, sta dimostrando prepotentemente il suo valore

I giochi sono aperti e auspichiamo di vedere velocemente il tricolore nella massima serie.

ACI Team Italia – Giovinazzi Trionfa a Baku. Minardi “Ragazzo da F1”

Insieme alla Formula 1, anche la Gp2 Series ha firmato lo scorso week-end  l’esordio nel nuovissimo tracciato ricavato tra le stradine di Baku. Un fine settimana che resterà nella storia del Campionato cadetto, grazie ad un ragazzo italiano che ha saputo far risuonare l’Inno di Mameli per ben due volte. Grazie ad un fine settimana straordinario Antonio Giovinazzi, all’esordio nella GP2, si è imposto in entrambe le gare, regalando i primi successi anche all’ACI Team Italia 2016. Sei chilometri di pista che hanno esaltato le qualità del 22enne di Martina Franca, autore anche della pole position e del giro più veloce in gara.

Devo fare assolutamente i complimenti ad Antonio, protagonista assoluto su un tracciato impegnativo e selettivo come Baku. Un successo a 360° con due vittorie, pole position e giro veloce. Stupendo quando fatto vedere soprattutto in gara-2” commenta Gian Carlo Minardi.

Alla fine del primo giro della gara in programma domenica, il portacolori di casa Prema scivola in fondo della classifica, ma rimonta fino a conquistare la vetta proprio all’ultimo passaggio, sostenuto anche dalle safety-car, con un sorpasso ai danni del compagno di box “Da anni sostengo essere uno dei migliori piloti italiani. Ha saputo combattere ad armi pari con Max Verstappen portando a casa vittorie importanti. E’ uno dei ragazzi che avevo “spinto” verso la FDA, ma per scelte diverse non è stato preso in considerazione” prosegue il manager faentino che sottolinea anche il terzo posto conquistato da Raffaele Marciello in gara-1 “Una rondine non fa primavera, e ora dovrà confermarsi. Giovinazzi è un pilota che può correre per il titolo, oltre ad essere pronto per la F1

ACI Team Italia cala il poker. Il via al Montmelò

Questo fine settimana, dalla pista di Barcellona, partirà la nuova stagione dell’ACI Team Italia che avrà in Raffaele Marciello, Luca Ghiotto, Antonio Giovinazzi e Antonio Fuoco i suoi rappresentanti.  Dopo il positivo avvio della passata stagione con Marciello e Ghiotto impegnati rispettivamente in GP2 e GP3 col team Trident, quest’anno il programma creato dalla Federazione ha raddoppiato gli sforzi, chiamando tra le sue fila anche Fuoco e Giovinazzi.

Antonio Fuoco, classe 1996, sarà protagonista nella GP3 Series coi colori del team Trident con l’intento di conquistare il titolo, dopo aver firmato il suo esordio nella passata stagione col secondo posto in Austria.

Sul fronte della GP2 Series, l’anticamera alla Formula 1 che dal prossimo anno sarà oggetto di un’importante rivoluzione tecnica, l’Italia sarà rappresentata dai rookie Luca Ghiotto (Trident), classe 1995 e vice-campione GP3, e Antonio Giovinazzi (Prema), classe 1993 vincitore del Master F3 a Zandvoort e vice-campione del FIA F3 European,  e da Raffaele Marciello (Russian Time) alla sua terza stagione

Parte una nuova avventura dell’ACI Team Italia con un gruppo di ragazzi che in questi anni ha saputo mettersi in evidenza nei campionati più importanti. E’ il frutto di un intenso programma fortemente voluto dalla Federazione che ha seguito i ragazzi fin dal kart, prima del passaggio alle monoposto con l’ACI-CSAI Formula Abarth, Formula 3 Italia e Formula 4” commenta Gian Carlo Minardi “Nutriamo grandi aspettative in Marciello, Ghiotto, Fuoco e Giovinazzi e auspichiamo di dimostrare che l’Italia non è seconda a nessuna come qualità di piloti. A Barcellona avremo il primo atto di una lunga stagione e faccio a tutti questi ragazzi un grande in bocca al lupo” conclude il manager faentino

L’Italia c’è!

Anche se nel 2016 in Formula 1 l’Italia non sarà presente coi suoi piloti, a livello internazionale la situazione è molto diversa, con cinque alfieri, già al momento confermati, nei tre campionati più importanti: GP2 Series, GP3 Series e FIA Europenan F3.

Una segnale forte che dimostra quanto il “bel paese” sia ancora in grado di preparare e far crescere i suoi ragazzi “E’ il frutto anche del lavoro della Federazione degli ultimi anni e la dimostrazione che l’Italia non ha niente da invidiare alle altre nazioni” commenta Gian Carlo Minardi “Per arrivare in Formula 1, purtroppo, oltre le qualità tecniche dei piloti, occorrono budget economici elevati e servirebbe un team minore pronto a scommettere e scovare i piloti più talentuosi. Come Federazione stiamo lavorando per aiutare, almeno in parte, i nostri ragazzi anche sul lato economico attraverso borse di studio” prosegue il manager faentino “L’anno scorso è partito il progetto ACI Team Italia, che proseguirà anche quest’anno. Non è una consolazione, ma la situazione non è migliore fuori dai nostri confini. Stoffel Vandoorne, autore di un’ottima stagione in GP2, in questi gironi impegnato nei test Pirelli al Paul Ricard con la McLaren, ha dichiarato di non esser sicuro di entrare nel mondiale neanche nel 2017

Antonio Giovinazzi e Raffaelo Marciello saranno presenti in GP2 Series rispettivamente coi colori di Prema e Russian Time. Se per Marciello il 2016 dovrà essere l’anno del riscatto dopo una stagione complicata, per Giovinazzi sarà l’esordio nell’anticamera della F1 dopo la positiva stagione nel FIA European F3 e il successo nel Master F3 “Mi ha fatto molto piacere leggere l’annuncio di Prema per Giovinazzi, anche se sono un po’ amareggiato poiché già 4 anni fa avevo caldeggiato la candidatura di Antonio a Team e organizzazioni importanti, quando lo vidi a Imola, all’età di 16 anni e mi fece una ottima impressione.”

Dopo l’ottavo posto conquistato l’anno scorso, Antonio Fuoco sarà nuovamente al via nella GP3 Series con il team Trident, mentre è in fase di definizione il programma di Luca Ghiotto, vice campione GP3 Series. Il pilota veneto avrebbe piacere di firmare il suo debutto in GP2, prossima Formula 2, ma potrebbe restare ancora una stagione in GP3 con l’obiettivo di vincere il titolo. Sul fronte FIA European F3, Alessio Lorandi proseguirà la sua crescita “Sarà driver del Team Carlin, uno dei top team del campionato. Anche lui arriva dal kart e al primo anno in F3 ha fatto molto bene nonostante la giovanissima età”

F1 – Marciello, Fuoco, Ghiotto, Giovinazzi … o Hulk per il futuro Rosso

Con l’arrivo dell’estate iniziano  a farsi più frequenti i rumors legati al mercato-piloti, soprattutto in casa Ferrari dove sembra essere sempre più lontano da Maranello il futuro di Kimi Raikkonen. I nomi affiancati a Vettel per il dopo “Iceman” sono veramente tanti e tutti già presenti nel circus: dal connazionale Bottas, a Nico Hulkenberg e Daniel Ricciardo

L’andamento del Gran Premio di Silverstone potrebbe essere un termometro anche in questo senso, come ci spiega Gian Carlo Minardi ai microfoni di www.minardi.it “In questo momento il finlandese di casa Williams, Bottas, è uno dei papabili a prendere il posto di Kimi in Ferrari. Sinceramente non credo sia la scelta giusta, anche dopo Silverstone. E’ stato sempre dietro a Massa e anche nelle fasi iniziali è stato troppo arrendevole ne confronti di Hamilton” la scelta del manager faentino ricadrebbe fuori dall’attuale griglia di partenza “Se si deve fare una scelta è meglio optare per un giovane, meglio se è italiano. Abbiamo Marciello, Fuoco, Ghiotto che sta facendo bene in GP3, così come Giovinazzi nella F3 Euroseries. Se questo non fosse possibile allora opterei per Nico Hulkenberg, vincitore tra le altre cose della 24 ore di Le Mans. Sarei dell’idea di cambiare per creare i presupposti per il futuro. La Ferrari in questo momento può contare su un Vettel giovane e ci vorrà del tempo per tornare ai fasti di un tempo. Il dominio Mercedes è destinato a durare. Tutto il team sarebbe quindi sotto la regia di un quattro volte Campione del Mondo, affiancato da un giovane da far crescere come l’uomo del domani,” conclude Minardi “Bisogna fare qualche scommessa”.

 

Gian Carlo Minardi “Sainz Jr, Ocon, Marciello, Evans per la terza vettura”

Se terza macchina deve essere, che almeno sia affidata a giovani ragazzi da far crescere in prospettiva futura” Con queste parole Gian Carlo Minardi analizzava la difficile situazione economica che sta attraversando la Formula 1, con la messa in vendita di Caterham e Marussia e lo spettro della terza vettura.

Il DNA del costruttore faentino è stato caratterizzato, fin dall’inizio della sua carriera, dal lavoro coi giovani piloti. Pertanto non potevamo sottrarci dal chiedergli quali nomi vedrebbe bene sulla terza vettura “In questo momento i giovani promettenti sono molti e il Made in Italy non è secondo a nessuno. Restando all’interno dei nostri confini la Ferrari è chiamata a puntare su uno dei suoi giovani tra Antonio Fuoco e Raffaele Marciello, senza però dimenticare Antonio Giovinazzi” commenta Minardi “Uscendo dal nostro territorio darei  certamente un’occasione al vincitore del FIA F3 Esteban Ocon, che si è messo alle spalle il neo-pilota Toro Rosso Max Verstappen. Inoltre si dice essere andato molto bene a Valencia con la Lotus e prossimamente proverà la Ferrari a Fiorano, come premio con la conquista del titolo. Come ho già sottolineato più volte vedrei molto bene il vincitore della WSR 3.5 Carlos Sainz Jr in coppia con Verstappen in TR. Il team sta crescendo anche strutturalmente. Pertanto punterei su una coppia molto giovane, con l’obiettivo di continuare la crescita insieme raccogliendo i frutti nell’arco di 2-3 anni. Con Ricciardo e Kyviat le porte di RedBullRacing sembrano essere bloccate nel breve periodo

Proseguendo la piramide arriviamo fino alla GP2 che ha consacrato Jolyon Palmer “Personalmente mi piacciono molto Mitch Evans e Felipe Nasr. In ottica terza macchina bisogna inserire nell’elenco anche Stoffel Vandoorne, facendo parte del programma giovani piloti McLaren

I punti interrogativi attorno all’utilizzo della terza vettura sono ancora numerosi “Bisogna capire meglio come sarà utilizzata per i diritti televisivi e per il punteggio” conclude il manager faentino “Essendo arrivati al terz’ultimo appuntamento mi auguro che sia oggetto di riunioni, affrontando con serietà e freddezza l’argomento”.

Formula 4 e Formula 3 si incontrano a Imola per il gran finale

Dopo l’esaltante week-end nel “Tempio della Velocità” di Monza, i campioncini dell’Italian F4 Championship powered by Abarth sono pronti a darsi battaglia l’11 e 12 ottobre in un altro “Tempio” del Motorsport: all’Enzo e Dino Ferrari di Imola, teatro del settimo e ultimo round della neonata categoria, nonché primo step dopo il karting

Per l’occasione i 20 giovanissimi piloti – con un’età compresa tra i 14 e 16 anni – divideranno la pista e il paddock con i colleghi più esperti della FIA F3 European, giunti anche loro all’ultimo appuntamento stagionale. Una sorta di passaggio di testimone tra le due categorie della FIA volte alla crescita e al lancio dei nuovi campioni verso la Formula 1 e il professionismo. “A Monza abbiamo assistito a tre bellissime gare in cui è suonato per ben tre volte l’Inno di Mameli e la risposta del pubblico è stata di quelle importante con le principali curve gremite di appassionati di tutte le età” commenta Gian Carlo Minardi “L’iniziativa Porte  Aperte inizia a dare i suoi primi risultati e questo deve essere solamente il primo step. Dobbiamo riavvicinare e far innamorare nuovamente gli appassionati. Imola chiuderà la prima stagione della Formula 4, la categoria aperta a tutti i ragazzi che arrivano dal mondo del karting, e la lotta per il secondo e terzo posto è ancora tutto da giocare. In concomitanza ci sarà anche  la chiusura anche del FIA F3 European e l’occasione di vedere in azione Max Verstappen, prossimo al debutto in F1, e i nostri alfieri Antonio Fuoco (Prema) e Antonio Giovinazzi (Carlin) insieme al vincitore del campionato Esteban Ocon

Ci sono tutti gli ingredienti per vivere un altro entusiasmante week-end di motori “Vi aspetto tutti all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola l’11 e 12 ottobre” conclude il manager faentino “per vivere gli appuntamenti finali della Formula 4 e Formula 3

Gian Carlo Minardi “Punto sulla coppia Verstappen-Sainz in Toro Rosso 2015”

Dopo Ricciado, Kvyat, Vettel, Alguersuari, Vergne… la nuova scommessa in casa Red Bull si chiama Max Verstappen. Il giovanissimo figlio dell’ex driver Formula 1 Jos è entrato a far parte della famiglia Red Bull che, prontamente, ha girato alla Scuderia Toro Rosso per un debutto-fulmine già nel 2015, quando avrà appena 17 anni e non più di trentatrè gare  sulle spalle in monoposto.

Quest’anno l’olandese si è messo in evidenza nella FIA Formula 3 dando vita a bellissimi duelli con i nostri due alfieri, Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi, in forza ai team Prema e Carlin. Con questa manovra dell’ultimo momento, e forse anche un po’ azzardata, la Red Bull è riuscita a battere la concorrenza della Mercedes, che da tempo aveva messo gli occhi sul giovane driver. “Toto Wolff aveva nel mirino il ragazzo e la Red Bull ha giocato d’azzardo garantendogli un record che difficilmente potrà essere battuto nel breve periodo, portandolo al debutto nel mondiale già dal prossimo anno. Il programma dei “bibitari” non è certamente esente da critiche, poiché a mio avviso molti giovani sono stati accantonati prematuramente, senza aver avuto la possibilità di esprimersi al 100%. Con Ricciardo e Kvyat le cose stanno funzionando molto bene e ora staremo a vedere come si comporteranno con il giovane Max. In passato hanno commesso diversi errori, ma sbagliando si impara”, commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it.

Anche se il comunicato stampa diramato dal team faentino parla di una line-up 2015 composta da Kvyat-Verstappen, il manager faentino non è così convinto che i giochi siano finiti. “Quest’operazione mi ha sorpreso in quanto potrebbe mettere in difficoltà Carlos Sainz J. che da diversi anni fa parte della famiglia RB. Per questo io vedo uno scenario diverso, con una Toro Rosso estremamente giovane formata da Verstappen-Sainz J. e Daniil Kvjat in direzione Red Bull al posto di Sebastian Vettel”. L’annuncio potrebbe aprire le danze a nuovi scenari in ottica 2015 e, tradizionalmente, Spa e Monza sono i palcoscenici dei nuovi annunci. Il timer sta per scattare. “Non dimentichiamoci che abbiamo una Honda determinata a puntare ad un Super Top-Driver per il suo rientro nel Circus e, ad oggi, abbiamo certamente tre prime guide scontente della loro situazione: Alonso, Hamilton, Vettel. Inoltre la Red Bull Racing rappresenta un brand rivolto ad un pubblico giovane e l’arrivo del nuovo volto Kvyat al fianco di Ricciardo potrebbe essere una mossa di marketing molto interessante. Da diverso tempo sostengo che sia giunto il momento per il quattro volte Campione del Mondo di abdicare e accettare nuove sfide. Siamo vicini a diversi cambiamenti, in stile domino. Aspettiamo la prima mossa e poi tutte le altre arriveranno di conseguenza”, prosegue il manager faentino.

Gian Carlo Minardi, che ha costruito la sua carriera in Formula-1 lavorando con i giovanissimi, appoggia la politica rivolta a valorizzare i ragazzi e auspica un maggiore impegno anche da parte degli altri team “Con i giovani ultimamente non abbiamo assistito a dei disastri e spero che altri possano seguire le orme RB”, ammonisce l’ex costruttore. “Il mio pensiero va ai nostri ragazzi Fuoco e Giovinazzi, che stanno combattendo alla pari con Verstappen alternandosi al comando. I due alfieri non sono secondi a nessuno. Mi auguro che la FDA ponga dei correttivi per favorire la loro crescita. Tutti i top team dovrebbero avere un team di riferimento con il quale far crescere i giovani. Diversamente è inutile avere un vivaio”, conclude Gian Carlo Minardi.