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F1 | GP AUSTRALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “BOCCATA D’OSSIGENO”

Prima vittoria stagione e prima doppietta per Ferrari che sfrutta nel migliore dei modi il ritiro di Max Verstappen. Una boccata d’ossigeno per Ferrari (e per la F1) che saluta Melbourne con diversi segnali positivi, dettati da una vettura competitiva che sul finale ha agguantato anche il giro più veloce con Leclerc.

Primo segnale di frangibilità in casa Red Bull a pochi giri dal via, anche se i problemi sulla vettura di Verstappen sono emersi fin dalle prime curve. Probabilmente dovuto ad un assemblaggio non perfetto. Questa “caduta” non cancella l’ottimo avvio da parte della RB20 e dell’olandese che restano il punto di riferimento, ma i 56” di distacco accusati da Sergio Perez nei confronti del leader Sainz potrebbero rappresentare un ulteriore segnale di allarme.

Abbiamo assistito ad un gran premio tirato per tutte le 58 tornate con una bella sequenza di giri da parte dei piloti Ferrari e McLaren. Norris ha segnato la sua migliore prestazione al 50esimo passaggio, migliorata poi definitivamente da Leclerc al 57°.

Problemi di affidabilità anche in casa Mercedes col ritiro per entrambi i suoi piloti. L’uscita di pista sul finale di Russell credo sia frutto di un problema tecnico perché gli è “scappato” il posteriore.

Ad approfittarne della situazione, le due Haas che conquista la zona punti con Nico Hulkenberg (9°) e Kevin Magnussen (P10). Ottima gara anche per Fernando Alonso davanti al compagno Stroll. Primi punti per Tsunoda con la RB (8°).

E’ stato un fine settimana positivo anche per i nostri ragazzi impegnati in F2 e F3. Andrea Kimi Antonelli ha conquistato il quarto posto riscattando brillantemente l’errore commesso il sabato. Credo che il team abbia ancora un buon margine di miglioramento perché erano in difficoltà sul dritto nonostante il DRS. In F.3 Fornaroli e Minì firmano rispettivamente il secondo e terzo posto. Certamente un bel segnale per il futuro.

Gian Carlo Minardi

[AGGIORNAMENTO] Con la penalità di 20″ inflitta a Fernando Alonso, considerato responsabile per aver innescato l’incidente di George Russell all’ultimo giro,  lo spagnolo scivola all’8° posto con Tsunoda 7° e Stroll in 6°

F1 | GP AUSTRALIA, MINARDI “BISOGNA TORNARE A METTERE AL CENTRO LA PARTE SPORTIVA”

Mancano ormai poche ore al fine settimana di Melbourne. Mi auguro che questo GP possa porre fine ai discorsi extra-pista e che si possa tornare a parlare solamente di sorpassi, staccate e tempi sul giro. Non dimenticarci che il nuovo regolamento del 2026 dovrà essere deliberato entro giugno e che anche il Concorde Agreement è in scadenza.

La Pirelli ha portate le mescole più mordice . C3-C4-C5 e sarà interessante vedere le strategie adottate. Per via del poco tempo dal Gp di Jeddah difficilmente vedremo monoposto con importanti novità che saranno invece presenti in occasione del Gran Premio all’Autodromo di Imola, in qualità di primo appuntamento europeo.

Nei primi due appuntamenti abbiamo assistito ad qualifiche molto tirate con sedici macchine racchiuse in poco meno di un secondo, dove basta un niente per passare dalle “stelle alle stalle”. In questo momento sono poche le certezze. Una di questa è data dalla Red Bull e Verstappen, davanti ad una Ferrari come seconda forza del mondiale. Per il resto c’è grande incertezza con una Mercedes impegnata a fare “acquisti” per provare a recuperare il gap.

Prima di salutarci una considerazione finale. Negli scorsi giorni abbiamo assistito a diverse giornate di test private, tra le quali la McLaren in azione a Imola con Piastri e Norris. L’australiano infatti non aveva mai corso al “Dino Ferrari”. Questa apertura, anche se con vetture vecchie di due anni, verso i test mi piace molto.

Credo possa essere visto come un primo passo verso il ritorno ai test in pista.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ARABIA SAUDITA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI IN CRESCITA, SOPRATTUTTO CON POCO BENZINA. DA APPLAUSI IL DEBUTTO DI BEARMAN”

Al di la dei primi due in classifica (Verstappen e Perez), siamo di fronte ad un campionato molto tirato, sia in qualifica che in gara. Alla fine la scelta di Leclerc (che ha puntato su un maggiore carico aerodinamico) ha pagato arrivando ad appena 18” dal vincitore Max Verstappen, aggiudicandosi anche il giro più veloce conquistato all’ultimo giro strappandolo a Lewis Hamilton.

Un risultato anche questo che va letto come un segnale positivo in quanto conquistato con gomme media con all’attivo già 35 passaggi. La Ferrari, in condizioni di poca benzina, ha dimostrato di aver fatto un passo in avanti rispetto all’anno passato, mentre a pieno carico non è ancora all’altezza della concorrenza.

Ottima prestazione anche da parte di Piastri (McLaren) così come per Fernando Alonso (Aston Martin), mentre sottotono le Mercedes con Russell ed Hamilton.

Molto bravo Oliver Bearman, al sul debutto in Formula 1 al volante della Ferrari. In qualifica ha mancato la Q3 per appena 36 millesimi e in gara ha conquistato il settimo posto. Un risultato incredibile considerando il pochissimo tempo avuto a disposizione. Anche lui ha firmato la sua migliore prestazione in gara all’ultimo passaggio. Un risultato positivo sia per la Ferrari stessa, ma anche per la FDA. A questo punto alcune considerazioni sono necessarie.

Fine settimana positivo anche per Sergio Perez che ha chiuso ad appena 8” dal compagno (diventati 13” per la penalità di 5”). Un miglioramento notevole rispetto alla gara di apertura della stagione.

Da segnalare il decimo posto di Hulkenberg. Questa è una pista che non penalizza chi ha problemi di carico e il motore Ferrari li ha certamente aiutati. Ben diversa è la situazione in casa Alpine.

Purtroppo i risultato non mi stupiscono del tutto poiché è un team che da diversi mesi è in balia di cambiamenti e forte instabilità. Fattori che poi hanno ripercussioni sui risultati in pista. Certamente Alpine/Renault non sono in F1 per essere fanalino di coda…..

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ARABIA SAUDITA, GIAN CARLO MINARDI “E’ UNA F1 TERREMOTATA”

Tra poche ore si accenderanno i motori. Dal Bahrein la Formula 1 è approdata in Arabia Saudita, su un circuito cittadino, ma molto veloce che l’anno scorso ci aveva regalato una delle gare più attrattive della stagione, per competitività e sorpassi.

In questo momento è una Formula 1 che, purtroppo, fa più parlare per aspetti non sportivi e tecnici, vedi il caso Horner che continua a tenere banco a cui si sono aggiunge le investigazioni nei confronti del Presidente FIA. Sono episodi che non mi piacciono e che non fanno parte della “mia” Formula 1 in qualità di appassionato. Mi auguro che i risultati della pista tornino al centro dell’attenzione insieme ai suoi principali attori.

Arriviamo al secondo appuntamento del mondiale. Sarà certamente interessante vedere se saranno confermati gli equilibri emersi in Bahrein o se qualche outsider riuscirà ad inserirsi. Ad oggi abbiamo una Red Bull davanti a tutti, inseguita dalla Ferrari come seconda forza davanti a Mercedes, McLaren e Aston Martin.

Anche in questa occasione il programma è anticipato di un giorno, con prove libere in programma domani (giovedì), qualifica venerdì 8 marzo e sabato il Gran Premio a partire dalle 18:00 (ora italiana).

Gian Carlo Minardi

F1 | GP LAS VEGAS, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ESAME SUPERATO. GP RICCO DI SORPASSI E LOTTE”

Quarantuno anni dopo, Las Vegas è tornata ad ospitare un Gran Premio di Formula 1, in un circuito totalmente nuovo, sia come location che layout. Una pista che non ha tradito le attese, regalandoci una gara movimentata, ricca di sorpassi e lotte in cui i piloti non si sono certamente risparmiati.

Una fase iniziale concitata: Verstappen (partito secondo a fianca del poleman Leclerc) arriva lungo ricevendo una penalità di 5”; Fernando Alonso si gira ed entra in contatto con Lewis Hamilton costringendo entrambi al pit-stop e ad una bella rimonta.

Come era facile preventivare, la safety-car ha fatto la differenza, soprattutto al secondo ingresso durante il 26esimo passaggio con alcuni piloti che avevano già fatto la loro sosta. Tra questi proprio Charles Leclerc che ha tagliato il traguardo con gomme più usate avendo percorso 5 giri in più rispetto a Verstappen e Perez. I due piloti Red Bull avevano effettuato il cambio-gomma proprio in regime di SC.

Da applausi l’ultimo giro di Leclerc che in staccato ha “strappato” a Sergio Perez il secondo posto segnando anche la sua personale migliore prestazione. Un risultato che vale molto per il monegasco, ma anche per la Ferrari che ha ridotto a sole quattro lunghezze il distacco dalla Mercedes. Ferrari che ha completato il fine settimana col sesto posto di Carlos Sainz, autore anche lui di una bella rimonta dopo una penalità che non ho trovato molto corretta, partendo dalla dodicesima posizione dopo aver chiuso la qualifica alle spalle del compagno.

Ancora una volta, in condizioni di pista con poco grip e molto veloce, la Ferrari è riuscita a difendersi conquistando una strepitosa pole position e il secondo posto dietro all’imprendibile Verstappen che ha messo a segno il diciottesimo successo su ventuno appuntamenti. Per la prima volta, oltre al titolo Costruttori, Red Bull pizza i due piloti al primo e secondo posto tra i Piloti

Ottima gara anche da parte di Esteban Ocon, quarto al traguardo, anche lui “vittima” del tombino e protagonista di una bella rimonta dalla diciassettesima piazza. Dalla diciannovesima posizione fino alla decima per Oscar Piastri, penalizzato dal cambio gomma. Dopo due stint con le “bianche” ha dovuto montare le gialle negli ultimi giri perdendo parecchie posizioni (in parte recuperate).

Bella rimonta anche da parte di Fernando Alonso (nono) e Lewis Hamilton (settimo) nonostante il pit stop iniziale con l’Aston Martin che conquista il quinto posto con Lance Stroll

Las Vegas Strip Circuit ha superato le aspettative, nonostante un avvio in salita con i problemi durante le prove libere che hanno condizionato, certamente, il fine settimana di Sainz e Ocon. Come sempre, in caso di novità, le valutazioni si fanno alla fine dell’evento. Se da una parte può essere discutibile lo show (è soggettivo), il circuito si è dimostrato valido, regalandoci tanti sorpassi, lotte e staccate.

Ci avviamo verso Abu Dhabi con la lotta serrata tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto e tra Fernando Alonso e Carlo Sainz, appaiati al quarto posto con 200 punti ciascuno. Lotta aperta anche tra McLaren e Aston Martin per il quarto posto. Il team diretto da Mike Krack ha ridotto il distacco a undici punti.

Gian Carlo Minardi

@credit F1.com

F1 | GIAN CARLO MINARDI “LA SPRINT E’ UNA COPIA MINORE DEL GP. COSI’ NON SERVE. IN MESSICO MI ASPETTO UN PUBBLICO PIU’ SPORTIVO”

Mentre la Formula 1 è pronta a fare capolinea a Città del Messico per il diciannovesimo appuntamento del Mondiale, il Circus si interroga sul futuro della Sprint race. Nata nel 2021 per aumentare lo spettacolo, in particolare modo nel programma della giornata di sabato, fino ad oggi il mini-GP di 100 km ha disatteso le aspettative.

Come spesso succede in queste occasione si cercano soluzioni alternative, molto diverse tra loro, volte a migliorare lo spettacolo. Tra le idee ci sarebbe l’uso della griglia invertita, la creazione di un campionato a parte con un punteggio e un montepremi dedicato come “incentivo” ai piloti. Abbiamo voluto sentire cosa ne pensa Gian Carlo Minardi.

La sprint-race era nata con l’intento di aumentare lo spettacolo. Ad oggi questo risultato è stato fortemente disatteso. In questo momento il format non è di aiuto. E’ solamente una copia minore del Gran Premio, senza aggiungere niente di più come abbiamo visto proprio negli ultimi due appuntamenti in Qatar e Austin” commenta Minardi.

La sesta e ultima sprint di questo 2023 si correrà in occasione del Gran Premio del Brasile “C’è bisogno anche di un programma del fine settimana costante, senza dover stare ad impazzire per ricordarsi il format in occasione del singolo GP.

 Inoltre la sprint crea un ulteriore problema. Una sola ora di prove libere per la messa a punto di queste vetture è troppo poco, soprattutto quando sono i millesimi a fare la differenza tra una sessione di qualifica e l’altra.

Quando un pilota abbassa la visiera il suo unico obiettivo è la vittoria. Non credo esista nessun pilota che si risparmia in ottica della gara di domenica. Per questo non vedo la necessita di dover aggiungere un montepremi a parte o dedicargli una classifica” prosegue il manager  faentino.

Forse si potrebbero aumentare i punti in palio, ma al momento non ho la ricetta. Siamo di fronte ad un dominio incredibile da parte di Red Bull a cui non sarà facile porre fine da parte dei concorrenti. Non dimentichiamoci che la storia della Formula 1 è piena di cicli vincenti. Fa parte di questo sport. Di certo non lo fermi creando un campionato a parte o mettendo in palio cifre da capogiro.

Questo fine settimana il mondiale arriva circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. “Arrivando a parlare del GP di Messico, non penso ci siano dubbi sulla leadership, ma tutto l’interesse sarà volto alle spalle di Max Verstappen e Red Bull.

Davanti al suo pubblico, Sergio Perez deve ritrovare la giusta serenità. Sono rimasto molto infastidito dai fischi rivolti a Verstappen da parte del pubblico americano. Il fanatismo speravo facesse parte di altri sport. Spero che in Messico siano più Signori.

Ad Austin, McLaren ha completato la sua rimonta ai danni dell’Aston Martin, mentre Ferrari ha portato il suo distacco dalla Mercedes a 22 punti (complice la squalifica a Lewis Hamilton).

La sfida sarà proprio tra questi quattro team, ognuno dei quali con il suo obiettivo da raggiungere. Staremo a vedere chi sarà il più abile. Sarà interessante seguire anche l’Alpha Tauri, reduce da un Gp di Austin molto favorevoleconclude Gian Carlo Minardi.

F1 | GP BELGIO, GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN C’E’ GRANDE INCERTEZZA”

Se da un alto abbiamo la Red Bull che è assolutamente fuori quota con un potenzia di cui (probabilmente) non conosceremo mai il limite (l’ha dimostrato il giro veloce marchiato a Budapest), alle spalle di Max Verstappen c’è una grande variabilità.

A fare la differenza è certamente l’olandese. Senza di lui, staremo assistendo ad un campionato con cinque/sei vincitori diversi. Per questo, in vista di Spa-Francorchamps, la vera domanda è: Chi sarà la seconda forza?

Fin dai primi Gran Premi abbiamo assistito, dal secondo al sesto posto, a cambiamenti radicali dovuti alla gestione gomme, condizioni atmosferiche e, ovviamente, agli sviluppi della vettura. Non è cosa facile prevedere il nome del secondo posto, soprattutto in vista di un circuito così lungo e impegnativo coma Spa.

Oggi abbiamo la McLaren come seconda forza del mondiale. A inizio stagione era l’Aston Martin, sopravanzata poi dalla Mercedes con l’introduzione della versione B. Chi manca all’appello in questo momento è la Ferrari. Vediamo se riusciranno a metterci una pezza. Stanno attraversamento un momento di sconforto, come si legge dai volti tirati. Non è facile recuperare.

Tra l’altro stiamo assistendo ad una competitività entusiasmante in qualifica, coi piloti racchiusi in una manciata di decimi. Situazione che cambia drasticamente in gara.

Sarà interessante seguire anche il fine settimana di Sergio Perez, dopo il terzo posto a Budapest. Il pilota Red Bull arrivava dagli ultimi cinque appuntamenti non entusiasmanti.

Per cercare di evitare le piogge, quest’anno l’appuntamento in Belgio è stato anticipato, anche se le previsioni parlano di temperature intorno ai 17-19°C con possibilità di rovesci. Tutto questo mi riporta in mente un aneddoto:

Il 2 giugno 1985 si sarebbe dovuto correre il Gran Premio del Belgio proprio a Spa-Francorchamps (per noi era il primo anno di mondiale), ma la gara venne sospesa perché al passaggio delle macchine l’asfalto si sbriciolava, rendendo il tutto molto pericoloso. Situazione create sia dal gran caldo che dal manto stradale appena steso. Il GP venne recuperato successivamente con Piero Martini che si classificò in dodicesima posizione con la M185

Sarà interessante vedere cosa succederà domenica, ma anche sabato pomeriggio con la gara sprint in una pista così lunga (la più lunga del mondiale) e impegnativa.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN CONFERMA LA CRESCITA, COSI’ COME NORRIS E PIASTRI”

Ci siamo lasciati alle spalle un bel gran premio con una cornice di pubblico meravigliosa, come al solito all’insegna di un inarrestabile Max Verstappen che si può permettere di far patinare le gomme in partenza perdendo la prima posizione in favore di un bravissimo Lando Norris, per poi recuperare tranquillamente nell’arco di quatto tornate.

Quanto visto ieri nei primi giri, oltre a consacrare sempre di più la Red Bull, ci fa capire quanto sia maturato questo ragazzo, che solamente due anni fa avrebbe fatto a ruotare con Norris pur di recuperare repentinamente la leadership del gran premio. Questa volta, conservando la calda, ha recuperato un po’ alla volta sopravanzandolo al quarto passaggio.

Un plauso bisogna farlo senza alcun dubbio alla McLaren e ai suoi due alfieri, Norris e Piastri. Arrivando sui tracciati già conosciuti, le prestazioni di Oscar sono cresciute notevolmente. A Silverstone, anche lui, ha potuto contare sugli importanti aggiornamenti, e solamente un pizzico di sfortuna legata all’ingresso della safety-car gli ha tolto la soddisfazione del primo podio in Formula 1.

Podio che è stato conquistato con grande caparbietà da Lewis Hamilton con Mercedes che consolida il secondo posto tra i costruttori ai danni di un’ Aston Martin che sembra aver perso il suo smalto iniziale. Probabilmente, gli sviluppi programmati della vettura, non sono sufficienti a tenere il passo dei diretti avversari.

Certamente il risultato conquistato dalla McLaren, su una pista vero e impegnativa come Silverstone, li può rilanciare nella seconda parte di campionato.

Passo indietro invece per Ferrari con Leclerc e Sainz che chiudono rispettivamente in nona e decima posizione, alle spalle della Williams di Albon. In condizioni di pista non calda (come già successo in altre occasioni, tra cui in Austria durante la sprint race del sabato) la SF-23 palesa tutte le sue difficoltà passando dalle stelle alle stalle.

Tra l’altro credo che la Power-Unit Ferrari non sia all’altezza di Mercedes e Honda e abbia alcuni problemi come dimostrano i cedimenti accusati in casa Haas nonostante delle temperature dell’aria non così proibitive.

Non resta che aspettare di vedere cosa succederà in Ungheria tra quindici giorni, pista tradizionalmente molto calda dal layout molto lento

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, GIAN CARLO MINARDI “SAINZ E LECLERC DEVONO ESSERE LASCIATI LIBERI DI LOTTARE. VI SPIEGO IL PERCHE'”

Salutata l’Austria, la Formula 1 è già arrivata in Inghilterra, a Silverstone. Salvo qualche eccezione, storicamente è una pista ad appannaggio dei team inglesi e qui non sarà facile infastidire la Red Bull e Max Verstappen.

Sarà però un bel banco di prova per Ferrari, dopo il risultato positivo conquistato la scorsa settimana, per verificare se ci sarà ancora un ulteriore passo in avanti. Certamente le condizioni meteo potrebbero avere un ruolo importante, considerando che con basse temperature la SF-23 era in difficoltà.

In questo momento la Ferrari deve puntare a recuperare il distacco da Aston Martin e Mercedes per provare ad agguantare il secondo posto tra i costruttori. Non vedo altri obiettivi.

Gli stessi piloti devono lavorare congiuntamente verso questa direzione. In classifica Carlos Sainz è davanti a Charles Leclerc, ma entrambi non possono ambire a nessun titolo. Per questo dovrebbero essere lasciati liberi di lottare in pista, avendo come unico obiettivo i maggior punti in favore della squadra.

Proprio Mercedes e Aston Martin sono sembrate in difficoltà in Austria. Silverstone sarà un banco di prova anche per loro, per verifica se si è trattato solamente di un episodio isolato. Diversa la situazione in casa McLaren. Con l’introduzione della nuova vettura, Lando Norris ha conquistato la quarta posizione. Questo fine settimana anche Piastri potrà contare sulla vettura aggiornata. Sarà interessante seguire il loro lavoro.

Nella giornata di ieri (mercoledì) è stato reso pubblico il calendario 2024, composto da 24 gran premi con inizio sabato 2 marzo e chiusura l’8 dicembre. Per la F1 correre il sabato non è una novità, infatti già il Gran Premio del Sud Africa 1985 si corse proprio sabato. Anche il prossimo anno l’Italia potrà contare su Imola e Monza. Noi ci metteremo subito al lavoro per recuperare quanto non è stato possibile fare quest’anno causa l’alluvione.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SPAGNA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES SUPERA L’ESAME. FERRARI, MEGLIO FAR PARLARE IL CRONOMETRO”

Com’era facilmente prevedibile, Max Verstappen e la Red Bull hanno dominato anche il Gran Premio di Spagna.

Il campione del mondo in carica ha messo il suo marchio su pole position, vittoria e giro più veloce. E’ disarmante la serenità e competitività dell’accoppiata pilota-vettura. Quando ha deciso che era il momento giusto, ha staccato il miglior crono. Faccio fatica a capire quale sia il limite di questa vettura e cosa debbano fare gli avversari per provare a prenderli. Il quarto posto di Perez (partito dalla quinta fila) ne è una conferma. Il camera-car visto in qualifica è qualcosa di meraviglioso. Verstappen non deve fare la minima correzione. La macchina sembra correre su dei binari.

Esame superato per Mercedes. Dopo aver introdotto le novità a Montecarlo, gli uomini di Toto Wolff hanno dimostrato di andare nella direzione giusta, permettendo a Lewis Hamilton e George Russell (scattato dalla dodicesima posizione) di tagliare il traguardo rispettivamente in seconda e terza posizione con un gap di appena di 24 secondi. L’anno scorso Russell aveva pagato un distacco da Verstappen di 32 secondi e Lewis Hamilton 54”. Un segnale sicuramente positivo, oltre ad aver sopravanzato l’Aston Martin tra i costruttori portandosi al secondo posto.

Discorso completamente opposto (purtroppo) per Ferrari. Nonostante le numerose novità introdotte coadiuvate dai numerosi proclami, Carlos Sainz ha accusato un distacco dal leader di 45.698 secondi (692 decimi a giro di media) chiudendo il gran premio in quinta posizione, dopo esser scattato dalla prima fila con secondo crono. L’anno passato il gap accusato dallo spagnolo era di 45.208 secondi……

In qualifica, con un giro perfetto, Sainz è riuscito a mantenere il distacco dall’olandese poco superiore ai 4 decimi, ma nei long run è emerso nuovamente il divario, che per il momento, non diminuisce nonostante gli importanti aggiornamenti. A preoccupare anche le dichiarazioni post-gara di Charles Leclerc che ha sottolineato un diverso comportamento della macchina nell’utilizzo del medesimo compound (hard).

Al momento la Ferrari non è riuscita a fare quel salto di qualità visto in casa Mercedes.

Nel fine settimana più complicato per l’Aston Martin, Lance Stroll ha dato un colpo di coda dopo il disastro di Montecarlo lasciandosi alle spalle (per la prima volta nella stagione) Fernando Alonso. Molto simpatico il team-radio di Nando con cui ha avvisato il team che non avrebbe attaccato il compagno.

Anche per Alpine, il risultato visto a Montecarlo non era una “rondine”. Si confermano un team in crescita portando entrambe le vetture in top-10 segnando tempi importanti. Gara dopo gara si stanno delineando le classifiche e dopo l’Aston Martin, ci sono loro. Non dimentichiamoci che in Australia sono stati privati di numerosi punti.

Proseguono i segnali positivi da parte dei rookie. In particolare, da Piastri. A lungo, il pilota McLaren è rimasto in top-10, oltra ad esser stato protagonista di una positiva qualifica, così come il team-mate Norris, penalizzato dal contatto alla prima curva con Lewis Hamilton.

Ancora una volta non sono soddisfatto della gestione della gara da parte dei commissari sportivi. In particolare, per la penalità di 5” attribuita a Yuki Tsunoda, protagonista di una gara stupenda che avrebbe meritato di concludere in zona punti. Continua a non esserci uniformità nelle decisioni, sia in F1 così come nelle formule minori.

Quindici giorni e poi si tornerà nuovamente in pista, a Montreal (Canada) pista di motore, aerodinamica e freni.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SONO DISGUSTATO”


Ad ogni costo si vuole spettacolarizzare la Formula 1, ma a Melbourne si è toccato veramente il fondo. Dalla bandiera gialla, siamo passati alla prima (delle tre) bandiere rosse a seguito dell’incidente di Albon passando velocemente per virtual-safety-car e safety-car. L’apice si è poi toccato a due giri dalla fine dopo l’uscita di pista della Haas di Magnussen quando il direttore di gara Wittich fa esporre nuovamente la bandiera rossa optando per una nuova ripartenza, dalla quale scaturisce la terza bandiera rossa per il contatto tra le due Alpine che si auto-eliminano.

Davanti Carlos Sainz porta in testacoda Fernando Alonso prendendosi così il terzo posto. Proprio per questa manovra lo spagnolo verrà penalizzato di 5”, nonostante la direzione opti per far ripartire la gara annullando la precedente ripartenza. Alonso torna nuovamente in griglia riprendendosi la sua posizione (terzo posto con Sainz quarto) così come tutti gli altri ad eccezione di Gasly e Ocon. La gara riparte alla scadenza delle due ore di gara con l’ultimo giro sotto regime di safety-car.

Veramente tutto troppo. Continuano ad esserci regole non chiare e interpretazioni completamente differenti tra un gran premio e l’altro. E’ ora di dire basta e porre chiarezza. Il direttore di gara non esente da errori, falsando a mio parere l’ordine di arrivo un gran premio che ha valenza mondiale. I più danneggiati, in questa situazione, sono certamente i due piloti Alpine che dovrebbero fare ricorso.

La stessa Ferrari dovrebbe far ricorso contro la penalità di Sainz; invece, mi pare di aver visto Vasseur rassegnato. Lo spagnolo ha commesso l’errore nel contatto con Alonso, ma la penalità non ha senso perché nella ripartenza successiva non si è tenuto conto della nuova classifica.

Ogni decisione viene giustificata sotto la dicitura “sicurezza” ma oggi, con queste scelte, si è messo i piloti ancora più in pericolo. Si potevano tranquillamente utilizzare la SC è VSC, come è sempre, senza inventarsi tutti questi teatrini. Gli stessi addetti ai lavori hanno brancolato nel buoi dando interpretazioni personali.

La direzione gara è stata la vera protagonista di questo gran premio, rubando la scena ai piloti. Servono regole chiare con decisioni non soggettive.

Arrivando alla gara, abbiamo assistito a dei bei sorpassi. E’ impressionante la supremazia di Verstappen e Red Bull, anche se non la scopriamo oggi.

Passo in avanti della Mercedes, anche se il problema sulla vettura di Russell rappresenta un campanello di allarme da non sottovalutare; stanno sostituendo numerosi componenti anche sulle vetture clienti. Stanno portando avanti un lavoro intenso per arrivare a Baku e Imola con numerose novità. Non si sono certamente arresi.

Piccolo passo in avanti anche per Ferrari. Bella gara da parte di Carlos Sainz, anche se i tempi sul giro restano distanti, non solamente dalla Red Bull, ma anche dall’Aston Martin pagando un distacco di 3 dec tra il suo giro veloce e quello di Fernando Alonso. In questo fine settimana sono stati commessi anche degli errori in qualifica e partire in certe posizioni su questo tipo di piste è estremamente rischioso come dimostra il ritiro di Leclerc.

Terzo podio consecutivo per Fernando Alonso che consolida il suo terzo posto in classifica, ma soprattutto l’Aston Martin come seconda forza alle spalle della Red Bull.

Gian Carlo Minardi

MINARDI “GIU’ LE MANI DALLA TARGA FLORIO”

Costruito nel 1906 per volontà di Vicenzo Florio, il futuro della storica struttura simbolo della Targa Florio è messa a rischio dal nuovo progetto di ammodernamento infrastrutturale di rete ferroviaria italiana (rfi).

Il progetto ferroviario della tratta Palermo-Catania-Messina prevede, infatti, la realizzazione di un viadotto e una rotonda che andrebbe a stravolgere l’area di Floriopoli su cui insistono box, tribune e torre dei cronometristi.

A seguito della presentazione dei progetti, gli enti hanno tempo fino al 21 aprile per l’approvazione. Un eventuale esito favorevole metterebbe a rischio un patrimonio dal valore inestimabile, oltre alla bellezza e storicità del territorio.

Il rischio di vedere spazzata via oltre 116 anni di storia di Motorsport è altissimo, oltre che inaccettabile” urla Gian Carlo Minardi “Il circuito della Targa Florio è un patrimonio che va salvaguardato e tutelato. Nessun progetto dovrebbe metterlo a rischio. Mi auguro che tutte le figure coinvolte possano sedersi intorno ad un tavolo per trovare una soluzione che possa salvaguardare, da un lato la storica struttura, e dall’altro le nuove infrastrutture senza creare un danno al territorio.

LE (POSSIBILI) CONDIZIONI DI MERCEDES A NON PROCEDERE

Continuano a tenere banco, soprattutto in casa Mercedes, le polemiche legate agli episodi del Gran Premio di Abu Dhabi conclusosi con la conquista da parte di Max Verstappen del suo primo titolo mondiale da parte di Max Verstappen, ai danni di Lewis Hamilton.

Dopo aver visto respinti i reclami presentati ai commissari di gara riguardo gli ultimi giri sul tracciato di Yas Marina Circuit il team di Brackley ha tempo 96 ore per presentare formalmente un ricorso alla Federazione Internazionale dell’Automobile

Rumors provenienti dalla Germania parlano di una possibile rinuncia a quest’ultima azione, che metterebbe sub-judice il titolo di Verstappen, oltre a creare un danno d’immagine alla Formula 1 e a Liberty Media.

“Mercedes ha tempo fino a giovedì per presentare il ricorso alla FIA dopo aver depositato l’intenzione a procedere. Dopo una riunione molto movimentata, starebbe anche valutando la possibilità di non procedere, a condizione che ci sia una revisione dei regolamenti oltre ad un avvicendamento ai vertici della Formula 1 e della Federazione” commenta Gian Carlo Minardi.

“C’è grande fermento e dalle notizie che arrivano oltre confine c’è la forte volontà di avere dei chiarimenti sui regolamenti. E’ chiaro che sia necessaria un’uniformità di veduta nei giudici, aspetto che è venuto meno in numero occasioni quest’anno. Sono certamente favorevole a lasciare maggiore libertà ai piloti, purchè ci sia un’informità nell’intera stagione” conclude il manager faentino