Prima e storica vittoria assoluta per BhaiTech a Monza, che guida la classifica

Missione compiuta per Bhai Tech Racing che sulla pista di Monza, teatro del settimo e penultimo appuntamento dell’International GT Open ha centrato l’obiettivo prefissato a pieni voti con i suoi quattro alfieri Giorgio Pantano, Rafael Suzuki, Van der Drift e Luiz Razia, non solo riscattando il week end di Spa-Francorchamps, ma soprattutto riconquistando la vetta della classifica.

Grazie ad un week end vicino alla perfezione la scuderia di Mestrino diretta dall’Ing. Roberto Costa ha regalato alla McLaren il primo sigillo assoluto in campionato, grazie ad una sensazionale doppietta in gara-1 con il successo del binomio italo-brasiliano Pantano/Suzuki davanti ai compagni Razia/Van der Drift. Dopo le vittorie di classe targate Nurburgring e Silverstone, il reparto corse dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech  arricchisce la bacheca con una nuovo sigillo, proprio sulla pista di casa, portando così a quattro le firme nell’anno del debutto nella serie internazionale.

Nonostante un layout e condizioni atmosferiche non proprio consone alle caratteristiche tecniche delle due McLaren MP4-12C, i quattro moschettieri Bhai Tech hanno lottato recuperando diverse posizioni, guidando con intelligenza e freddezza, restando lontano dai pericoli della pista brianzola resa scivolosa dalla pioggia.

Nella gara del sabato pomeriggio Giorgio Pantano, grazie ad una partenza esemplare dalla seconda fila, porta subito al comando la sua vettura #65 cedendo solamente il passo (fino al momento della sosta) alla più performante Ferrari GTS e alla 458 GT3 dell’Esta Motorsport. Grazie una sosta perfetta da parte degli uomini in “nero”, il padovano cede il volante al compagno Sukuzi che si invola al comando della classifica. Da applausi anche la rimonta del neozelandese Van der Drif che sulla seconda McLaren rimonta fino alla top 5 prima di cedere il testimone a Luiz Razia che completa una doppietta d’autore, monopolizzando così i due gradini più importanti del podio di Monza.

Una gara-2 all’insegna della pioggia mette in evidenza le difficoltà della vettura inglese in condizioni da bagnato e dopo i successi di 24ore prima, l’equipaggio #65 taglia il traguardo al settimo posto assoluto. Una foratura, causata dalla bagarre, mette fuori dai giochi invece Luiz Razia, scattato  dalle seconda fila con il secondo miglior crono di classe “E’ stato un week end adrenalinico. Siamo arrivati a Monza con l’obiettivo di conquistare punti per tornare al comando della classifica, e così è stato. Tutti i ragazzi sono stati fantastici. Dai piloti ai meccanici che hanno effettuato dei pit stop perfetti, regalandoci il primo sigillo assoluto” analizza il direttore tecnico Costa “Purtroppo la pioggia ha evidenziato i nostri limiti in queste condizioni. Stiamo lavorando anche in questa direzione. La strategia è stata perfetta e abbiamo svolto tutto il nostro programma. Purtroppo una foratura causata da un contatto ha messo fuori dai giochi Razia, costretto a parcheggiare la sua vettura alla Lesmo. Voglio fare i complimenti ai commissari di Monza che ancora una volta si sono dimostrati i migliori in assoluto, diversamente da quanto accaduto a Spa” commenta Roberto Costa “La strategia scelta per Rafael e Giorgio è stata buona e ci ha permesso di recuperare diverse posizioni anche in gara-2. Rafael è stato bravo a stare lontano dalle insidie create dalla pioggia e Giorgio, una volta portate in temperature le gomme, ha completato la rimonta fino al settimo posto. Non abbiamo certamente niente da recriminare. Salutiamo Monza in testa alla classifica GTS e con il primo (a parimerito) e settimo posto tra i piloti. A Barcellona ci giocheremo il tutto per tutto”

La parola passa quindi ai quattro alfieri “In gara-1 abbiamo raggiunto l’obiettivo del week end conquistando una vittoria e il massimo dei punti. Il nostro ritmo è stato veramente buono e abbiamo accumulato un buon gap. Vincere in casa è sempre speciale” analizza Rafael Suzuki “Conosciamo i nostri limiti con la pioggia e in più abbiamo dovuto scontare un handicap di 15 sec. Ora ci prepariamo per il round finale di Barcellona” Gli fa eco il suo compagno Giorgio Pantano “Vincere a Monza è sensazionale e tutto è stato perfetto. Siamo tornati al comando della classifica, a pari punti con Bontempelli, e questo era il nostro principale obiettivo. Purtroppo conosciamo anche i nostri limiti con pista bagnata, ma ora siamo già concentrati verso Barcellona per la sfida finale. Durante il test collettivo pre-week end vedremo di provare gli ultimi sviluppi” conclude Giorgio

In gara-1 Chris ha fatto una buona partenza e il pit stop è stato determinante per il risultato finale. Conquistare il podio a Monza è sempre qualcosa di speciale” analizza Luiz Razia “Purtroppo in gara-2 la fortuna non è stata nostra alleata e abbiamo dovuto parcheggiare la nostra vettura a bordo pista. E’ stato un vero peccato perché nonostante l’handicap di 10 sec avremmo potuto segnare comunque dei punti” commentano Razia e Van der Drift.

Gp Corea del Sud – IL PUNTO

Il Gran Premio di Corea, che si corre su un tracciato molto bello, è stato segnato dall’inesperienza dei commissari che si confrontano con competizioni di alto livello solo una volta l’anno. Questi episodi non vanno certamente a favore della Formula 1. Gli organizzatori dovranno porre rimedio, attingendo dai paesi vicini e con una maggiore esperienza dei commissari sportivi da affiancare ai locali

Detto questo è stata una corsa segnata fin dalle prove libere da un nuovo strapotere Red Bull. Per lo spettacolo speriamo che i regolamenti 2014 (legati principalmente alla motoristica che alla componente aerodinamica) possano interrompere questo dominio a senso unico. Ogni volta assistiamo a due corse: Sebastian Vettel che lotta contro se stesso e l’affidabilità, e quella tra tutti gli altri che sono in grado di regalarci belle e spettacolari lotte. Rispetto a Singapore abbiamo assistito ad un potenziale meno incisivo, anche se “Seb” ha dimostrato una superiorità importante soprattutto allo start e nelle ripartenze. Sinceramente non mi sono piaciute le parole del dott. Marko quando ha dichiarato che “sono tutte stupide le cose che vengono dette nei nostri confronti” Con quello che ho scritto nei giorni successivi al Marina Bay, non era mia intenzione puntare il dito contro di loro, ma semplicemente mettere l’accento su un sistema che gli altri non sono in grado di ricreare e mettere in pratica. Non ho mai accennato a qualche sistema illegale. Non essendo un ingegnere, ho parlato semplicemente di un “rumore simile a quello riprodotto dal TC” Ho voluto raccontare (da appassionato e spettatore) quello che avevo visto. Ora tutti parlano di quanto emerso e del diverso comportamento tra le due vetture Red Bull, ma nei 13 GP precedenti nessuno aveva affrontato la questione in modo così approfondito. Penso che da tifoso abbia il diritto di raccontare le mie sensazioni. A inizio week end mi ero posizionato in quel particolare punto per osservare da vicino i piloti GP2, anche in funzione del mio lavoro di osservatore. Essendomi trovato bene sono ritornato anche in occasione delle qualifiche e della gara di F1.

Davanti a questo risultato il mondiale si è praticamente concluso. Solo la matematica non incorona il tedeschino. Resta aperto il secondo posto nel mondiale costruttori con la Mercedes distante solamente un punto dalla Ferrari. Ancora una volta Vettel si è dimostrato un ottimo campione, ma altamente fortunato soprattutto in occasione della prima safety car, riuscendo ad entrare al pelo ai box per effettuare il suo pit stop.  Tutto l’opposto del suo compagno di scuderia Webber.

E’ stato un gran premio che ha evidenziato la criticità delle gomme e la strategia sbagliata della Mercedes, che non richiamando Hamilton si è giocata il quarto posto. Un plauso va certamente alla Sauber e al suo pilota.  Il team ha saputo reagire anche in un momento della stagione in cui normalmente si pensa all’anno successivo dirottando le risorse economiche sulla vettura che verrà. L’accordo con la Ferrari li solleva da un problema non di poco conto, permettendogli di proseguire lo sviluppo. Dal canto suo Hulkenberg è uno dei piloti emergenti che nel futuro, dopo esser stato vicino alla Ferrari, approderà in un top team. Si è rimboccato le maniche mettendo in mostra le sue qualità. In questo momento il sedile Lotus è molto ambito e anche lui dovrà fare i conti non solo con i budgets, ma anche con i giochi politici. Un Brasile, con 50 milioni di spettatori, non può permettersi di non avere un portacolori in F1. Pertanto ci saranno tante componenti, oltre al talento, ad entrare in gioco.

La Lotus, che ci ha abituato a questi exploit, completa il podio. Grosjean nelle ultime gare è maturato molto e vuole diventare un punto di riferimento per la continuità del team, mentre Raikkonen è un guerriero insaziabile. Regala ancora qualcosa in qualifica, ma insieme formano una coppia molto bella.

Sottotono il week end Ferrari, non tanto per la vittoria, ma soprattutto per il podio mancato. Fernando ha lottato come al solito regalandoci una spettacolare quanto corretta lotta con Hamilton, ma non poteva pretendere di più. Lo si è visto anche con Hulkenberg. A parità di propulsore non è riuscito ad attaccarlo. Purtroppo Massa ha commesso un errore che è costato alla Ferrari punti importanti in favore di una Mercedes che, nonostante i problemi di degrado gomme, ha chiuso davanti allo spagnolo.

Gp Corea del Sud – PRESENTAZIONE

Delle tre edizioni fin qui disputate sul tracciato coreano di Yeongam, Sebastian Vettel e la sua Red Bull hanno colorato e caratterizzato il gradino più alto e importante del podio delle ultime due edizioni, mentre Fernando Alonso ha avuto l’onore di battezzare l’albo d’oro nel 2010.

Il potenziale fin qui espresso dal tedeschino e dalla sua scuderia potrebbero far pensare ad un risultato già scritto anche in considerazione dell’importante margine acquisito e solamente eventi impensabili potrebbero contribuire a far cambiare il corso di un finale già bello che inciso. Nonostante questo, e un 2014 impegnativo sul fronte motori, consumi e aerodinamica Ferrari, Mercedes, Lotus, McLaren e Force India non alzeranno bandiera bianca visto che abbiamo una classifica costruttori ancora molto aperta, con la lotta per il secondo posto tra Maranello e Brackley e la sfida sull’asse McLaren – Force India per il quarto posto.

Ci aspetta quindi una gara importante e tatticamente molto differente dalla passata stagione in considerazione delle mescole portate dalla Pirelli: SuperSoft e Medium, diversamente da quanto accaduto nel 2012 con SuperSoft e Soft. Meteo alla mano sarà un gran premio all’insegna del caldo, acquazzoni improvvisi permettendo. Nonostante la conferma nel calendario 2014, il futuro del tracciato non appare così roseo e ci potrebbero essere difficoltà per il futuro. A proposito della prossima stagione il Consiglio Mondiale della FIA ha ufficializzato il programma con ben 22 gara in calendario. Sarà un anno molto impegnativo non solo per i piloti, ma anche per tutto lo staff del team che avrà poco tempo per ricaricare le batterie. Mi auguro che i piccoli team abbiano e sappiano gestire le risorse.

Restando nel panorama 2014 si parla di un possibile ritorno in F.1 di Rubens Barrichello, al fianco di Sirotkin in Sauber. Indubbiamente Rubens è un pilota esperto, ma sinceramente vedo molto difficile un suo ritorno anche se quasi certamente i colori verde-oro continueranno ad animare i gran premi, vista l’importanza per il mercato e il pubblico. Vedrei di buon occhio la permanenza nel circus di Felipe Massa, driver in azione e con altrettanta esperienza, oppure l’arrivo del nuovo volto Felix da Costa, molto vicino all’attuale sedile di Ricciardo in Toro Rosso. L’arrivo di Felix da Costa garantirebbe una continuità del programma giovani RB. E’ ancora molto presto e tutto può succedere.

Gian Carlo Minardi risponde

Questo weekend ho “ascoltato” con molta attenzione i commenti che tanti fans della Formula 1 hanno postato su Internet.

Voglio ringraziare chi ha manifestato simpatia e fiducia e salutare chi, per varie ragioni, è critico nei miei confronti.

A tutti voglio chiarire che le mie non sono accuse, né sono abituato a fare dietrologia a favore di nessuno. Sono e sempre sarò, prima di tutto, uno sportivo appassionato.

Con questo spirito ho semplicemente espresso le mie impressioni e rimango dell’idea che Newey  abbia nel suo “cilindro” una “sorpresa”. Ciò non significa che sia irregolare, anzi, il mio richiamo al “coniglio” vuole proprio sottolineare la possibilità di un tocco “magico” per non dire ovviamente geniale.

Questo è il punto. Da appassionato mi piacerebbe scoprire cosa ci sia di tanto speciale da permettere una performance così straordinaria: oltre due secondi  e mezzo al giro.

Tutto qui!

Un saluto a tutti gli appassionati

Singapore, cosa nasconde il cilindro magico di Newey e Vettel?

Aspettando di vivere il Gran Premio di Korea, quattordicesima tappa del Mondiale di Formula 1, voglio tornare con la mente e i ricordi alla bellissima esperienza vissuta al Marina Bay Street Circuit facendo alcune considerazioni e ragionamenti a “voce alta”, in modo da poterli condividere con voi e provare a trovare qualche risposta.

Premettendo che sono rimasto affascinato dal contesto “Singapore”, essendo un’esperienza completamente nuova e diversa da quanto fossi abituato (si arriva in circuito solamente al pomeriggio per andare via a notte inoltrata), ho avuto la fortuna di osservare e studiare le gesta dei piloti in azione da una suite posta al fondo del rettilineo dei box (che immette sulla prima variante), supportato anche da un monitor con tutti i tempi.

Fin da quando ho salutato Singapore, nella mia testa continua a rincorrersi il ricordo dei 2”5 sec rifilati da Vettel in gara a tutto il resto del gruppo, Webber compreso.

PREMESSA: Con questo ragionamento a “voce alta” non voglio togliere nulla a Sebastian Vettel che interpreta la sua Red Bull al meglio e non voglio puntare il dito contro nessuno, ma ho il piacere di raccontare quello che ho visto e sentito durante i tre giorni.

Per la mia esperienza 2.5 sec al giro sono un’enormità. In termini di telaio e motore, rappresentano uno sviluppo di quasi tre generazioni. Inoltre il divario tra Vettel e Grosjean (in FP3) e Rosberg (in Qualifica) era solamente di pochi decimi. Il sabato il tedesco avrà anche giocato al “gatto e al topo” ma qualcosa non torna comunque.

DUBBIO 1: dalla mia suite, per osservare e confrontare lo stile di guida tra i vari piloti, avevo preso dei punti fissi di riferimento della pista come i “panettoni” posti all’interno della curva che immette su Republic Boulevard per non far tagliare il cordolo. In quel punto mi ha colpito la guida pulitissima di Vettel. Era in grado di percorrere tutto quel tratto di pista senza effettuare nessuna correzione, diversamente da tutti i suoi avversari (compagno compreso). Tempi alla mano ha fatto una grande differenza anche nel T3, il settore più guidato

DUBBIO 2: sempre nel medesimo tratto di pista Sebastian era in grado di aprire il gas 50 mt prima di tutti gli altri, Webber compreso. Mentre tutti i piloti acceleravano nel medesimo punto, Vettel riusciva ad anticiparli di diversi metri. L’aspetto che però mi ha colpito maggiormente era il “rumore” del motore emesso della RB1 in uscita. Oltre ad accelerare 50 mt prima, il Renault del tedesco “grattava” in modo completamente diverso da tutti gli altri propulsori francesi, compreso quello di Mark. Ricordava molto il rumore emesso quando nelle stagioni passate entrava in azione (in accelerazione) il Traction Control.

In aggiunta questo “rumore” veniva percepito solamente quando Vettel inanellava i suoi giri strabilianti. Ad esempio dopo il rientro della SC si è reso autore di una grande ripartenza inanellando poi dei giri impressionanti fino a portare il suo vantaggio a 32” su Alonso per poi stabilizzarsi, cautelandosi così da un eventuale pit stop aggiuntivo. In quegli istanti il Renault “tagliava” la potenza in modo anomalo rispetto al suo compagno di squadra e a tutti gli altri piloti (Renault e non)

Principalmente questi aspetti (1- la guida altamente pulita di Vettel; 2- aprire il gas 50 mt prima di tutti gli altri; 3- il “rumore” anomalo Renault della RB1; 4- gli oltre 2” rifilati in gara a tutti gli avversari) mi fanno pensare e mi piacerebbe avere qualche risposta. Sospetti che si fanno più importanti pensando che Webber non era in grado di fare tutto questo, essendo tra i comuni terrestri… Non voglio accusare nessuno, ma mi piacerebbe approfondire questi aspetti.

Gp Singapore – LE PAGELLE

Sebastian Vettel 10 – Non c’è nulla da aggiungere. Al di là della superiorità tecnica, interpreta al meglio la sua Red Bull, cosa che non riesce a fare il suo compagno che reputo un pilota veloce. Vedendolo guidare dava l’impressione di avere ancora del margine. Altrettanto da 10 anche la Red Bull

Fernando Alonso 10 – La partenza è stata un’opera d’arte. Da settimo a terzo e poi sempre aggressivo fino alla fine. Nonostante l’inferiorità tecnica non si è fatto abbattere e ha continuato a guidare con grinta. Ferrari non ha sbagliato le strategie però non va oltre il 7.

Kimi Raikkonen 9.5 – Nonostante i problemi fisici (dolori alla schiena), si è reso protagonista di una straordinaria rimonta culminata con il terzo posto.

Nico Rosberg 8 – Ha fatto bene in prova e benissimo in gara. E’ partito dal lato sporco della pista e in tutto il week end, a parità di vettura, è stato davanti al compagno. Mi è piaciuto.

Felipe Massa 7+ – Era alla sua prima gara dopo il saluto alla Ferrari e con un futuro ancora molto incerto. Ha usato una strategia diversa da Alonso, ma è stato in grado di recuperare posizioni chiudendo al sesto posto, oltre a stare davanti al suo compagno in qualifica.

Jenson Button, Sergio Perez, Nico Hulkenberg e Adrian Sutil 7 – Non hanno commesso errori portando a casa punti preziosi nonostante vetture non al top.

Tutti gli altri sono insufficienti, compreso Mark Webber che ne ha combinate di cotte e crude, compreso l’autostop finale

Gp Singapore – IL PUNTO

Ci scusiamo per il ritardo, ma nonostante un rientro comodissimo e veloce sono atterrato in Italia solamente nella mattinata e non ho avuto occasione di raccontare tempestivamente il Gran Premio.

Prima di passare all’analisi vera e propria della gara vorrei soffermarmi sull’esperienza Singapore. E’ stato fantastico poter toccare con mano questa realtà, completamente diversa da qualsiasi altro week end di Formula 1, sia per la scenografia notturna sia per gli orari di accesso al Paddock. La pista apre solamente dopo le 15.00 del pomeriggio, per chiudere a sera tardi. In questo modo i tifosi hanno anche il tempo di visitare la città, ricca di edifici e strutture altamente moderne. Io stesso ne ho approfittato per fare il turista. Inoltre è un onore per noi italiani che una ditta nostrana (DZ Engineering) gestisca sia l’impianto d’illuminazione della pista, sia gli apparati audiovisivi e di controllo. Nel complesso è ancora più mastodontico di Montecarlo.

Sul fronte gara ho avuto la possibilità di vedere macchine e piloti in azione da due punti distinti. In particolar modo ho potuto analizzare e apprezzare i piloti in azione alla prima variante dopo il traguardo e la manovra spettacolare di Alonso in partenza. Da restare senza fiato. Ha studiato questa manovra a tavolino analizzando i video delle passate stagione, riproponendola al meglio. Non dobbiamo dimenticare che il tutto è avvenuto con a bordo 180 Kg di benzina… Altrettanto impressionante è stato vedere con quale facilità di guida Sebastian Vettel affrontasse quel tratto di pista, quasi a dare l’impressione di avere ancora del margine di miglioramento. Salvo cataclismi (che vedo altamente improbabili) sarà difficile cambiare il corso di questa storia. A di la della supremazia enorme dal lato tecnico, bisogna fare un plauso a Vettel che è in grado di interpretare al meglio la sua Red Bull, diversamente da Webber (che reputo un pilota veloce).

Dopo un sabato infelice per i colori Ferrari, in gara Alonso e Massa hanno conquistato punti importanti per consolidare il secondo posto davanti alla Mercedes. Ancora una volta lo spagnolo non si è arreso allo strapotere RB mettendo in pista tutta la sua grinta, lottando fino all’ultimo giro. Positiva anche la prestazione di Felipe che regala al team punti preziosi. Era la sua prima gara dopo il saluto alla Ferrari. Nonostante una strategia diversa ha saputo recuperare.  Un risultato che fa morale. Grandissimo anche Kimi Raikkonen che, nonostante i problemi alla schiena, si è reso protagonista di una rimonta fantastica, confermando l’ottima scelta Ferrari del Dream-Team 2014.

Ancora una volta quando c’è da guidare, Nico Rosberg mette in difficoltà il suo compagno. Mi è piaciuto molto e a parità di vettura è riuscito ad offuscare per tutto il week end Hamilton. La Mercedes continua a difendersi bene in qualifica, e in gara la forza di avere  in squadra piloti di uguale calibro si dimostra il valore aggiunto in termini di punti. Questo deve far pensare sulla scelta Ferrari, anche perché il prossimo anno la Mercedes sarà certamente un avversario altamente competitivo.

Leggero miglioramento in casa McLaren anche se è decisamente un anno poco felice. La conferma di entrambi i piloti è sinonimo di continuità e il progetto prenderà la sua consistenza a partire dal 2015, con l’arrivo della Honda.

Hulkenberg e Sutil chiudono la top ten. Nonostante i risultati incoraggianti della Sauber nelle ultime uscite non credo che potrà infastidire il settimo posto della Toro Rosso in quanto, salvo eventi eccezionali, ad ogni Gran Premio sono disponibili solo uno o due punti (nono e decimo posto) e il distacco tra i due team è di dodici lunghezze. Inoltre la scuderia di Faenza si è dimostrata competitiva in qualifica, anche se un grossolano errore di Ricciardo in gara ha vanificato il lavoro fino a quel momento svolto.

Gp Singapore – Presentazione

Con l’appuntamento di Monza la Formula 1 anche per quest’anno ha salutato l’Europa e si prepara ad affrontare le ultime sette gare in calendario lontane dal Vecchio Continente. Si inizia questo week end al Marina Bay Street Circuit, circuito cittadino e anomalo per la F.1, sia perchè si corre in notturna, sia perché tradizionalmente la safety car è una componente importate della gara domenicale, causa muretti e le ridotte via di fuga. La supremazia di alcuni piloti potrebbe essere così annullata. Di conseguenza la fortuna avrà un ruolo prezioso, soprattutto se si azzeccherà il momento giusto per il cambio gomme in caso d’ingresso della vettura di sicurezza. Inoltre per le condizioni atmosferiche e le alte temperature dell’asfalto, ancora una volta le gomme Pirelli potranno giocare un ruolo da protagonista con degradi e consumi improvvisi.

Sono numerosi i parametri quindi da tenere sotto controllo e che possono interferire sul risultato finale. Certamente Singapore rappresenta per la Ferrari l’ultima vera occasione per tenere ancora aperto il campionato, prima di doversi dedicare interamente al progetto 2014. Abbiamo visto quanto la Red Bull sia competitiva in qualsiasi condizione e pertanto, nonostante le novità che verranno introdotte, non sarà facile interrompere il dominio senza un “aiuto” esterno. Tra Red Bull e Ferrari potrebbe inserirsi ancora la Mercedes, mentre vedo una Lotus sottotono a causa dei problemi finanziari come dimostrano, oltre al ritorno in rosso di Kimi, il cambio di casacca di numerosi tecnici.

Sul fronte outsider occhi puntati su Toro Rosso e Sauber che a Monza hanno ben figurato sia in qualifica che in gara. Proprio la Scuderia di Faenza introdurrà numerose novità per continuare la cavalcata verso nuovi e importanti piazzamenti fino alla fine del campionato, nonostante sia al lavoro anche sulla nuova vettura. Mi fa piacere sottolineare che in questa tappa il Made in Italy sarà rappresentato non solo dalla Scuderia di Maranello, ma anche dalla forlivese DZ Engineering che illuminerà la notte di Singapore.

Con il saluto all’Europa le scuderie dovranno affrontare una difficoltà in più, legata alla posizione geografica dei tracciati che rende difficile la logistica per l’introduzione degli aggiornamenti aerodinamici. Si preannuncia così un finale di Campionato veramente intenso

Personalmente sarà la mia prima volta a Singapore. Non avendo avuto l’occasione di correre con una mia vettura, finalmente toccherò con mano l’atmosfera e la visibilità notturna.

Sfida al Simulatore Bhai Tech: la giornata

Giornata indimenticabile al quartier generale dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech.  Il Polo Tecnologico di Mestrino (PD) ha aperto nella giornata di sabato le sue porte a dodici ragazzi, provenienti da tutto lo “stivale” e con in comune la sola passione per il mondo delle corse, per un’inedita sfida sui lunghi e veloci rettilinei di Monza diventando “piloti per un giorno” sulla pista che ha visto il successo di Vettel solo una settimana fa, nell’ultimo appuntamento del mondiale di Formula 1.

I ragazzi si sono messi alla prova al volante dell’innovativo simulatore 6-DOF a movimento integrale, ospitato nella suite Bhai Tech, toccando con mano le impressioni e le difficoltà che i piloti professionisti sono chiamati ad affrontare durante ogni week end di gara.

Sotto l’occhio vigile e attento di Gian Carlo Minardi, del direttore dell’Autodromo di Imola Pietro Benvenuto, Giorgio Pantano e Rafael Suzuki (Piloti ufficiali Bhai Tech Racing), la giornata inizia con una seduta di allenamento in palestra sotto la guida del Prof. Stefano Elia e del fisioterapista Josè H. Poletti del Driver Program Center di Forlì, che illustrano ai ragazzi l’importanza della preparazione fisica, atletica e mentale attraverso una serie di test fisici e l’utilizzo della telemedicina, misuratore portatile di performance fisica che permettere di rilevare in Real Time le funzioni corporee quali battito cardiaco, sudorazione, respirazione e accelerazione, in dotazione dell’equipe di Forlì.

Conclusa la preparazione fisica la sfida entra nel vivo con la gara al “Simulator Bhai Tech”, non prima della lezione tecnica tenuta dall’ingegnere e direttore tecnico Roberto Costa che ha dato indicazioni precise e puntuali ad ogni ragazzo, sia prima di calarsi nell’abitacolo del simulatore sia durante la prova “La giornata è stata veramente interessante. Vedere ragazzi che non sono abituati a questo tipo di attività e stress fisici e mentali è stato molto interessante. Hanno preso il loro primo contatto con un vero simulatore, preparato per piloti professionisti. Certamente meritata la vittoria di William Zerbini. Costante, veloce e sicuro. Veramente interessante la sua progressione nei tempi. Si è poi confermato anche nella bellissima gara in un circuito impegnativo come Singapore. Ha girato pulito e veloce.” Il vincitore della sfida di Monza infatti si è messo poi alla prova sull’impegnativo tracciato di Singapore, teatro del tredicesimo appuntamento del Mondiale di F.1 in programma il week end del 21-22 settembre. Dopo alcuni giri dimostrativi del pilota ufficiale Bhai Tech Racing Rafael Suzuki, impegnato nell’International GT Open al volante della McLaren MP12-4C insieme a Pantano, Van Der Drif e Razia, il volante è passato a William Zerbini che si è difeso tra i muretti e la notte del Marina Bay “Secondo posto per Cristian Zerbinati, che ci ha stupito. Al primo contatto è stato molto cauto, ma dopo aver lavorato insieme sulla telemetria ha fatto subito il salto di qualità” analizza Roberto Costa a fine giornata “Corrado Ciriello, bravissimo e veloce ragazzo. Il suo approccio all’inizio invece è stato molto caldo, ma poi ha preso fiducia. Avrebbe potuto ancora migliorare e ha fatto un percorso interessante. E’ il classico pilota virtuale che non ha mai provato una vettura” conclude l’ing. brasiliano “Oltre ai tempi realizzati in pista mi ha fatto molto piacere analizzare la loro progressione giro dopo giro in quanto erano alla loro prima esperienza e sia perché il tempo a disposizione era ridotto

Tra gli osservatori speciali anche Gian Carlo Minardi “Giornata sicuramente positiva, vissuta in mezzo a ragazzi appassionati, che si sono dimostrati particolarmente legati al nuovo modo di vivere le competizioni attraverso simulatori di ultima generazione come quello Bhai Tech. Al di la dei tempi, era interessante vedere come venivano seguite le indicazioni date dall’ingegnere e i miglioramenti passaggio dopo passaggio. Devo fare i miei personali complimenti a tutti perché non dobbiamo dimenticarci che si sono messi alla prova di un Simulatore Professionale, usato abitualmente da team e piloti professionisti. Era una sfida, anche una giornata all’insegna del divertimento” analizza il manager faentino “Stiamo lavorando sulla possibilità di creare un campionato, in quanto sarebbe bellissimo che giovani piloti possano avvicinardi al nostro sport attraverso il virtuale. Se la F.1 utilizza i simulatori per diminuire i costi, è giusto che anche i ragazzi abbiano la possibilità di mettersi alla prova attraverso questa tecnologia

L’appuntamento ora è fissato per lunedì 16 settembre sul RaiSport 2 per rivivere le emozioni della giornata BhaiTech all’interno della trasmissione “Numero 1” condotta da Franco Bortuzzo, in onda dalle 22.30

Sfida al Simulatore BhaiTech: la classifica

Circuito Monza
William Zerbini 1:40:244
Christian Zerbinati 1:40:380
Corrado Ciriello 1:40:643
Luca Bertolotto 1:42:259
Stefano Bondani 1:43:085
Andrea Musumeci 1:43:262
Mattia Albertinelli 1:43:575
Matteo Sola 1:44:635
Emanuele Todaro 1:45:636
Filippo Toto 1:47:233
Jonathan Abbiati 1:50:629
Alessandra Sorbello 2:04:

Complimenti a tutti i ragazzi !!!!!!

Il made in Italy illumina Singapore

“Quasi 1700 proiettori con lampade da 2000 W alloggiati su 7 chilometri di truss in alluminio sostenuta da 247 piloni d’acciaio, 214 chilometri di cavi elettrici e 475 quadri per la distribuzione di energia, 57 chilometri di fibre ottiche e 47 telecamere a circuito chiuso per la supervisione di gara in centrale operativa. Oltre 530 speaker distribuiti sulle aree con affluenza di pubblico. 500 radio per le comunicazioni dei commissari di gara e degli addetti ai lavori, 160 giorni di lavoro e centinaia di uomini impiegati” Sono solo alcuni degli incredibili numeri che permettono a tutto il mondo di assistere al Gran Premio di Singapore, tredicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, giunto quest’anno alla sua Sesta Edizione. Inaugurato nel 2008 il Marina Bay Street Circuit ha ospitato la prima gara di F.1 by Night e il week end del 21-22 Settembre si prepara a riaccendere i suoi riflettori.

A rendere tutto questo possibile è la ditta italiana DZ Engineering, con sede a Forlì, che ha l’onore e l’onere di portare la luce tra le tenebre di Singapore “Tre giorni di evento richiedono un lavoro di oltre sei mesi, tra montaggio e smontaggio. Stiamo infatti parlando di un impianto completamente removibile” spiega il Project Manager Roberto Grilli “Per l’installazione occorrono non meno di 100 giorni. Si inizia a metà maggio con la posa delle infrastrutture che ospitano, oltre all’impianto di illuminazione di pista, le telecamere a circuito chiuso dedicate alle operazioni di gara e gli speaker per la diffusione acustica. A fine agosto l’installazione di tutti gli impianti deve essere terminata poiché hanno inizio le procedure di collaudo che ci impegnano per ben dieci giorni. Un controllo minuzioso dove ogni singolo elemento viene testato e verificato. Il restante periodo pre-gara, viene dedicato al puntamento dei proiettori e al “fine tuning” degli altri impianti. Lo smontaggio inizia la notte stessa della gara e richiede un lavoro di un mese circa, compreso l’inventario del materiale che deve essere estremamente dettagliato dopo il suo stoccaggio in un’area di proprietà del Governo” prosegue l’Ing. Grilli “Dobbiamo considerare che interveniamo nel cuore di una città estremamente dinamica, su strade aperte al traffico quotidiano. La pista viene chiusa il mercoledì notte della settimana di gara ma alcune strade vengono riaperte tutte le mattine per far defluire il traffico verso le arterie principali. Inoltre ci sono aree, private, alle quali si può accedere solamente in determinati periodi. Pertanto dobbiamo seguire dei crono programmi articolati che rendono il lavoro molto lungo

La firma DZ compare anche nella progettazione e l’installazione di tutte le componenti legate alla sicurezza in pista attraverso il sistema di telecamere a circuito chiuso, sull’impianto audio e comunicazione. Attraverso le parole di Roberto Grilli inizia il nostro viaggio nel backstage del GP di Singapore “Il progetto di Singapore raggruppa le molteplici competenze dell’azienda.

“Anche se l’illuminazione di pista è l’attività che dal punto di vista mediatico ci da più visibilità, per questo evento ci prendiamo cura anche di altri impianti non meno tecnologici e complessi che si integrano nelle stesse infrastrutture quali TVCC, Audio e Comunicazioni Radio. Tutto il sistema è alimentato da dodici stazioni dislocate uniformemente lungo il circuito. Ogni stazione è equipaggiata con due generatori da 500 kVA funzionanti in parallelo. In caso di malfunzionamento di una delle due macchine la seconda è in grado, da sola, di gestire l’intero carico di competenza che, in parallelo, è pari solamente al 30-35%. L’illuminazione della pista avviene grazie a 1565 proiettori con lampade da 2000 W, mentre i tre tunnel sono serviti da 179 proiettori con lampade da 400 W.

Tribune e paddock sono invece serviti rispettivamente da 98 e 80 proiettori” La DZ Engineering da quest’anno si dedicherà anche all’illuminazione delle pubblicità applicate nelle facciate laterali dei ponti pedonali che attraversano il circuito “Considerando che l’impianto di illuminazione di pista è presente quasi esclusivamente su un lato, occorre aumentare la visibilità dei banner pubblicitari sul lato opposto. Installeremo sulla truss dei proiettori speciali in grado di sagomare il fascio di luce. In questo modo si interviene in modo specifico solo sull’area da illuminare evitando abbagliamenti a piloti, telecamere e spettatori.

Grazie al know-how raggiunto nella valorizzazione e illuminazione dei principali luoghi di pregio storico e artistico quali gli scavi archeologici di Pompei, Paestum e Valle dei Templi di Agrigento, Singapore National Art Gallery, Cattedrale di Otranto, Complesso Benedettino di S. Vitale Ravenna (solo per citarne alcuni) da quest’anno è di competenza di DZ Engineering anche il Corpo Box sulla cui facciata verrà eseguito, per la prima volta, un intervento di illuminazione “Il governo di Singapore ha indetto una gara d’appalto per l’illuminazione di dieci siti di interesse storico-turistico da valorizzare durante le riprese” Il Governo, attraverso il potere mediatico della Formula 1, vuole presentare e far conoscere al mondo la Città Stato di Singapore. “Così facendo si aumenterà la visibilità dei monumenti e le attrattive turistiche più importanti, creando un valore aggiunto per il pubblico pagante e per gli spettatori televisivi. Da quest’anno, quindi, la facciata del Pit Building apparirà diversa grazie alla nostra collaborazione con altre due realtà italiane: Namaste e Proietta. Di che cosa si tratta? Vi basterà guardare la gara per scoprirlo. ” conclude Roberto Grilli

Ora non ci resta che aspettare una nuova sfida Vettel-Alonso nella notte di Singapore, dopo il successo Red Bull sui velocissimi rettilinei di Monza. La Ferrari è chiamata ad un grande sforzo e il Marina Bay Street Circuit potrebbe essere l’ultima vera occasione per tenere aperto il discorso Mondiale 2013, prima di concentrarsi completamente sul progetto 2014. Nella passata stagione la vittoria venne conquistata proprio da biondino di casa Red Bull che anche nella notte di Singapore sarà il favorito, davanti a Jenson Button e a Fernando Alonso.

Gian Carlo Minardi “Ferrari, ora serve una buona macchina”

Dopo tante parole la telenovela sul prossimo pilota Ferrari si è conclusa proprio oggi con l’annuncio ufficiale Ferrari e l’ingaggio di Kimi Riakkonen, che torna in “rosso” dopo due anni nel Mondiale rally e due anni con il Team Lotus.

Il prossimo anno la Ferrari dunque si presenterà ai nastri di partenza dei Gran Premi con un vero e proprio drem-team che conta tre titolo mondiali “Il primo tassello è stato fissato. Ora serve una grande macchina” sono le prime parole di Gian Carlo Minardi “In questo momento soltanto la Ferrari può supportare, tecnicamente ed economicamente, due campioni del calibro di Nando e Kimi. Le gerarchie si fanno in pista e non dimentichiamoci che il primo avversario è sempre il compagno di squadra. Bisogna puntare con decisione al titolo costruttori e per questo appoggio la scelta Ferrari. In un mondiale con cinque campioni del mondo al via, averne due in squadra è un ottimo punto di partenza” analizza il manager faentino

Si apre una bella sfida Ferrari-Red Bull. La rossa con due pilota esperti e i “bibitari” con una delle coppie più giovani “Con le novità in ottica 2014 sarà una vera e proprio sfida tra gli ingegneri. anche quest’anno abbiamo visto quanto siano fondamentali le scelte tecniche effettuate da Newey. Anche con il miglior pilota al mondo in squadra (Alonso) si arriva secondi, se non supportati tecnicamente” prosegue Minardi

Per Felipe Massa, che ha dato l’annuncio ieri sera tramite il social network, si aprono diversi scenari, tra i quali il sedile Lotus “Ora si possono aprire diversi scenari e il sedile lasciato libere in Lotus sarà molto ambito. Abbiamo un Felipe Massa che dovrà trovare una casa per chiudere la sua carriera e potrebbe essere il pilota giusto per affiancare Grosjean in Lotus. In Ferrari ha accumulato un bagaglio tecnico interessante, anche se bisognerà vedere quali saranno le esigenze della scuderia, anche dal punto di vista economico.

Più difficile la situazione di Nico Hulkenberg “E’ stato molto vicino alla Ferrari, ma adesso può essere in difficoltà in ottica 2014. La Sauber opterà per un pilota con una grande esperienza o con una grande valigia da affiancare a Sirotkin” conclude Minardi

Bentornato Kimi e in bocca al lupo Felipe 

Gp Italia – Le PAGELLE

Con il Gran Premio d’Italia alle spalle, così come il nuovo successo di Sebastian Vettel andiamo a dare qualche voto.

Sebastian Vettel 10 – Non ci resta che osannare una Red Bull e un Vettel eccezionale. Perfetti per tutto il fine settimana e ancora una volta sono stati in grado di portare aggiornamenti incisivi. Ho potuto ammirare la nuova ala e devo dire che era come vedere un’opera d’arte. Hanno decisamente una marcia in più e difficilmente saranno battibili. Solo la sfortuna potrà rallentarli.

Mark Webber 8.5 – Bella gara anche da parte dell’australiano che sente il peso della sua chiusura con la F.1 Ha fatto una bella conferenza stampa a Monza e al di la del sorpasso subito da Alonso, per tutto il GP ha attaccato lo spagnolo

Fernando Alonso e Felipe Massa 8.5 – Strepitoso il sorpasso di Nando su Webber, ma altrettante buona la gara di Felipe. Ottima la partenza, ma soprattutto si è dimostrato grande aziendalista e un fedele gregario. Se in casa Ferrari la decisione non è stata già presa, queste due caratteristiche potrebbero far pendere l’ago della bilancia verso il brasiliano

Nico Hulkenberg 8 – autori di una qualifica strepitosa e di una bella corsa. E’ stato un  protagonista del week end restando in mezzo a grandi campioni. La Sauber si conferma a suo agio a Monza, dove lo scorso anno aveva chiuso al secondo posto davanti ad Alonso

Nico Rosberg 6 – Probabilmente la Mercedes faceva fatica sui lunghi rettilinei di Monza, ma il biondino è stato bravo a portare a casa punti prezioni.

Daniel Ricciardo – Toro Rosso 7.5 – Bravissimi sia in qualifica, con due vetture in top ten, che in gara. Ricciardo ha conquistato sul campo un preziosissimo settimo posto, lottando con unghie e denti.

Piloti Lotus – Difficile dare un giudizio. Negativo per le qualifiche mentre in gara Kimi ha girato su ottimi crono, recuperando posizioni. Se guardiamo la gara dopo l’incidente il voto sarebbe certamente più che sufficiente, ma la qualifica e il contatto iniziale con Perez arriva appena ad un sei scarso.

Lewis Hamilton 6 – Gara rovinata dalla qualifica, mentre in gara ha lottato recuperando posizioni. E’ la dimostrazione di quanto siano importanti le Q in certi circuiti quando la forbice tra i team è ridotta a pochi decimi.

Jenson Button 6.5 – Ha difeso la posizione nonostante una macchina non ancora competitiva, portando via un punto comunque importante

Una Spa-Francorchamps nera per Bhai Tech

Ritorno in pista poco fortunato per Bhai Tech Racing che sulla pista di Spa-Francorchamps, teatro del sesto round dell’Internation GT Open, ha vissuto il week end più difficile della stagione, caratterizzato dal primo zero in classifica dopo quattro risultati positivi consecutivi e tre successi di classe targati Nurburgring, Jerez e Silverstone.

Il fine settimana sul leggendario tracciato nelle ardenne belghe della scuderia di Mestrino inizia sotto la migliore stella con i quattro alfieri, Giorgio Pantano, Rafael Suzuki, Chris Van Der Drift e Luiz Razia, in grado di colorare la scena portando le McLaren MP4-12C nelle zone calde della classifica. I due turni di qualifica confermano l’ottima stato di forma e valore tecnico del team diretto dall’Ing. Roberto Costa conquistando in qualifica 1 il secondo e terzo posto di classe (quinto e settimo assoluto), rispettivamente con Pantano e Razia, e la pole position GTS (terzo assoluto) con Van der Drift nel secondo turno. “Fin dalle prove libere siamo stati molto veloci a dimostrazione del buon lavoro svolto in questi mesi. Il potenziale era stato confermato anche alla fine dei due turni di qualifica con la conquista del secondo e terzo posto GTS in Q1 e della Pole GTS in Q2” analizza il direttore tecnico Costa

L’appuntamento di Spa-Francorchamps è uno di quegli esempi in cui la classifica finale non rispecchia il valore di un team. Dopo aver occupato saldamente le posizioni di vertice Bhai Tech si vede costretta a far ritorno all’Advanced Vehicle Science Centre a mani vuote. In gara-1, dopo aver guidato la classe GTS con il duo italo-brasiliano, viene inflitta una penalità di un giro per aver effettuato il cambio piloti durante la safety car, mentre la corsa della vettura #66 si era chiusa al sedicesimo passaggio con Van der Drift sfortunato protagonista di un terribile incidente (per fortuna senza conseguenze per il pilota) alla Raidillon, in cui danneggia irreparabilmente la sua vettura “E’ stato un week end nero. Rimane il grandissimo rammarico per aver perso l’occasione di portare a casa due possibili vittorie, nonostante il buon potenziale dimostrato. In gara-1 Pantano era partito molto bene girando su ottimi riscontri accumulando un buon vantaggio, prima di cedere il volante a Rafael.” prosegue Costa “Purtroppo nella concitazione della corsa abbiamo richiamato Giorgio ai box per effettuare la sosta con la safety car ancora in pista (manovra proibita dall’art. 42.5) e giustamente siamo stati penalizzati. L’uscita di pista di Van der Drift è stata invece causata dal cedimento di un supporto del tirante dello sterzo, danneggiato dai contatti nelle fasi iniziali. Per fortuna Chris è uscito indenne, ma i danni riportati erano irreparabili e così non abbiamo potuto sfruttare la pole in gara-2

Nell’appuntamento conclusivo della domenica un grande Pantano si rende autore di una grandissima rimonta dopo aver preso il volante dal team-mate, al debutto sulla pista belga. “Durante le prove libere abbiamo fatto girare tanto Rafael, proprio per dargli la possibilità di conoscere i segreti del tracciato. Spa è una pista molto impegnativa e tecnica, che non perdona nessun errore. Giorgio è stato bravissimo a recuperare parte del distacco, chiudendo con il settimo posto di categoria

Tra un mese il campionato si trasferirà in Italia, sulla pista di Monza per il settimo e penultimo round, ma lo staff dovrà vincere la sua sfida interna per ricostruire la vettura #66 “Ci siamo già messi in contatto con McLaren per far arrivare tutti i pezzi. Una volta in sede, ci metteremo subito al lavoro per ricostruire la vettura e organizzare uno shake-down prima di Monza. Il campionato è ancora tutto aperto e ci aspetta un finale di stagione intenso” conclude l’ing. brasiliano. La migliore medicina dopo un week end difficile è  andare a caccia del pronto riscatto.