La Formula 1 tira le somme in virtù di Melbourne

Archiviate le tre sessioni di test collettivi tutti gli occhi sono puntati al prossimo 14 marzo, giorno in cui scatterà il primo semaforo verde delle FP1 del Gran Premio d’Australia

Grande attenzione sarà rivolta al fattore affidabilità, come anche l’ultima sessione in Bahrein ci ha dimostrato. Proprio Gian Carlo Minardi, attraverso il sito www.minardi.it,  aveva sottolineato l’importanza di organizzare più prove “Nessuno è soddisfatto al 100% del lavoro svolto, dalla Mercedes alla Caterham,  e questo ci fa capire quanto sia stato poco intelligente, davanti ad un cambiamento così epocale, non organizzare un maggior numero di prove.”

Gli stessi Team Principal hanno voluto fare il punto, in vista del primo appuntamento

Toto Wolf – MercedesI test sono finiti ma in vista di Melbourne abbiamo ancora molto lavoro da svolgere. La prima gara sarà il banco di prova per tutti. Durante i test pre-stagionali abbiamo avuto alti e bassi, soprattutto verso la fine. L’ostacolo principale è rappresentato dall’affidabilità. Nelle prime gare comunque non dovremo dare nulla per scontato

Stefano Domenicali – FerrariIl cambiamento di regolamento in questa stagione è stato così radicale che penso di interpretare il sentire comune se dico che avremmo bisogno di altri test in pista prima del via del Mondiale. Per quanto ci riguarda ci portiamo a casa una gran quantità di dati che ora saranno analizzati in profondità: ci sono di certo degli aspetti che meritano un supplemento di attenzione per ottenere le prestazioni che ci aspettiamo mentre altre cose sono magari solo da affinare. Una volta tornati a Maranello faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per sistemare le cose che non funzionano ancora come vorremmo e per fare in modo di arrivare il più preparati possibile a Melbourne. Ritengo che potremmo vedere forti cambiamenti dalla prima alla seconda gara e dalla seconda alla terza, con degli sviluppi continui da parte di tutti. All’inizio sarà fondamentale essere affidabili perché senza affidabilità non si fanno punti. Credo anche che alcune squadre che sono in difficoltà in questo momento avranno la possibilità di recuperare mentre i team che per ora sembrano in leggero vantaggio potrebbero plafonare la propria prestazione permettendo agli altri di ridurre il gap. Per quello che si è visto fin qui ci sono due squadre davanti a tutte: Mercedes e Williams. Poi ci potremmo essere noi. Dal nostro punto di vista sappiamo che c’è ancora una montagna di temi da sviluppare con i nostri ingegneri. Quello che a me interessa, e l’ho chiesto espressamente, è stato definire una lista di priorità che deve essere rispettata. Uno degli aspetti su cui lavoreremo è di certo quello relativo al bilanciamento tra la potenza del motore termico turbo e quella elettrica data dai recuperatori di energia. In questo senso c’è ancora molto da fare. D’altro canto andiamo a Maranello a lavorare consapevoli che le indicazioni che abbiamo ricevuto dalla vettura in fase di progettazione hanno trovato effettivo riscontro in pista. E questo è già un bel punto di partenza”.

Rod Nelson, Williams:Nei tre turni abbiamo messo insieme 936 passaggi con la FW36 e siamo soddisfatti del lavoro svolto. Purtroppo proprio nell’ultimo giorno, con Valtteri abbiamo avuto un problema, ma dopo così tanti chilometri percorsi un problema ci può stare. Abbiamo salutato il Bahrein soddisfatti per la direzione intrapresa”

Andrew Green, Force India:Il nostro programma si è concluso leggermente in anticipo l’ultimo giorno per un guasto causato dai numerosi chilometri messi insieme. Pertanto non abbiamo completato il chilometraggio previsto. Partiamo per Melbourne con sensazioni positive circa la nostra affidabilità. Abbiamo fatto anche un grande lavoro con i nostri drivers per prepararci al primo appuntamento in Australia”

Giampaolo Dall’Ara – SauberRispetto ai primi risultati di Jerez la nostra curva di apprendimento è stata molto rapida. Ora abbiamo ancora del lavoro da svolgere in vista di Melbourne, ma partiamo da una buona base. Le prime gare della stagione ci daranno la possibilità di imparare ancora molto sulla C33. Abbiamo chiuso i test in Bahrein percorrendo molti chilometri con i nostri piloti (ndr ben 158 giri)

Stando ai risultati dei test collettivi la nuova stagione per la Red Bull non è iniziata sotto la migliore stella. In vista della gara inaugurale Christian Horner punta il dito su un aspetto che già il nostro Gian Carlo Minardi aveva affrontato sul sito ww.minardi.it nei giorni scorsi, legato al consumo “Chi va piano va sano e lontanocommentava il manager faentino. Gli fa eco Horner “Quest’anno non credo che la preoccupazione principale dei piloti sia la salvaguardia dei pneumatici, in quanto dovranno dosare l’accelerato per risparmiare il carburante. La mia principale preoccupazione è che potremmo perdere i duelli ruota a ruota. Speriamo di non dover vedere alcuni piloti costretti ad alzare il piede per gestire la benzina e arrivare a tagliare il traguardo

Bahrein 2 – IL PUNTO … di Gian Carlo Minardi

Ci siamo lasciati alle spalle anche l’ultima sessione di test. Il mondiale può aprire le danze.  A questo punto solamente quindi giorni ci separano dal primo Gran Premio.

Mai come quest’anno la Formula 1 è avvolta da una fittissima coltre di nebbia che rende incomprensibile a noi osservatori i valori reali in campo, anche se una cosa è certa: c’è ancora un grandissimo lavoro e l’incognita più importante è rappresentata dall’affidabilità. Nessuno è soddisfatto al 100% del lavoro svolto, dalla Mercedes alla Caterham,  e questo ci fa capire quanto sia stato poco intelligente, davanti ad un cambiamento così epocale, non organizzare un maggior numero di prove.

Tra Bahrein 1 e 2 abbiamo avuto dei grandi miglioramenti in termini di chilometri percorsi (2314 giri contro gli oltre 3280 passaggi) e prestazioni. Ogni giorno che passa va a vantaggio della competitività, ma Melbourne sarà una grandissima incognita. Credo che per i primi appuntamenti il famoso detto “Chi va piano va sano e lontano” troverà grande riscontro.

Durante gli ultimi quattro giorni di lavoro il gruppo si è compattato. Tutte le vetture sono riuscite a rientrare nel famoso limite del 107%, anche se resta il grande divario tra Ferrari-Mercedes e i motorizzati Renault. La Red Bull ha mostrato maggiori problemi, rispetto a quanto evidenziato da Toro Rosso, Lotus e Caterham, anche se dobbiamo fare un ragionamento a parte. Gli uomini RB devono difendere un titolo, diversamente dai “compagni” i cui obiettivi sono diversi. Di conseguenza l’esasperazione delle prestazioni potrebbe essere stata differente.

In casa Mercedes, la FW36 e la W05 si sono dimostrate allineate sul tempo sul giro, senza dimenticare la McLaren anche se è impossibile fare una classifica. I chilometri percorsi potrebbero essere un buon termometro e, su questo fronte, è evidente la superiorità dei propulsori tedeschi sul Ferrari (1462 passaggi per i quattro partners Mercedes contro i 948 del “club Ferrari”) Prendendo singolarmente Scuderia Ferrari e Team Mercedes, Brackley  batte Maranello 351 a 337.

Dopo aver dato un po’ di numeri, non ci resta che aspettare due settimane per volare dall’altro capo del mondo e vedere cosa ci aspetta.

Che lo spettacolo abbia inizio!

Bahrein 2, Day 4 – Hamilton chiude in vetta. Poi Williams e Ferrari

E’ calato il sipario anche sull’ultimo giorno di lavoro sul tracciato di Sakhir. Va in archivio così la terza e ultima sessione di test collettivi e tra quindici giorni sarà Mondiale vero.

Neanche a dirlo a guidare la classifica è un team motorizzato Mercedes, grazie al miglior tempo fatto segnare dalla Mercedes W05 di Lewis Hamilton che ha fissato il limite di giornata in 1’33″278 in 70 tornate, sfiorando il miglior tempo in assoluto segnato ieri da Massa. Alle spalle dell’inglese si piazza il finlandese di casa Williams che inanella ben 108 tornate prima di dover parcheggiare la sua FW36 a bordo pista sul finale della sessione.

Terza piazza per Fernando Alonso e la sua Ferrari F14-T. Lo spagnolo porta la sua “rossa” a tre dec dalla Williams con il miglior crono di 1’34″280 e 74 passaggi e davanti alla Force India di Nico Hulkenberg, che taglia per 74 volte la riga del traguardo.

Quinta posizione per il team di Faenza Toro Rosso che con Vergne conclude il lavoro in Bahrein con  1’35″701 e 74 passaggi, davanti alla Sauber di Sutil e Gutierrez. I due portacolori del team svizzero si sono divisi il lavoro portando la loro C33-Ferrari in sesta e ottava piazza inanellando la bellezza di 158 tornate. Poco lavoro in casa McLaren che con Jenson Button non vanno oltre i 21 giri con il miglior crono di 1’38″111

In casa Red Bull, Sebastian Vettel mette insieme 71 tornate, ma con un tempo limite (1’37″468) lontano di oltre 4″ dal miglior crono di giornata . Non è andata meglio in casa Lotus dove Grosjean non riesce a far compiere alla sua E22 più di 32 tornate.

Il week end del 16 marzo scatterà quindi  il primo Gran Premio stagionale, tra numerose incognite. Anche in quest’ultima quattro giorni infatti non sono mancati i problemi di affidabilità in casa degli undici team.

BAHREIN 2 – DAY 4

1. Lewis Hamilton – Mercedes W05 – 1’33″278 – 70 giri
2. Valtteri Bottas – Williams FW36-Mercedes – 1’33″987 – 108
3. Fernando Alonso – Ferrari F14 T – 1’34″280 – 74
4. Nico Hulkenberg – Force India VJM07-Mercedes – 1’35″577 – 74
5. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso STR9-Renault – 1’35″701 – 74
6. Adrian Sutil – Sauber C33-Ferrari – 1’36″467 – 91
7. Max Chilton – Marussia MR03-Ferrari – 1’36″835 – 61
8. Esteban Gutierrez – Sauber C33-Ferrari – 1’37″303 – 67
9. Sebastian Vettel – Red Bull RB10-Renault – 1’37″468 – 78
10. Jenson Button – McLaren MP4-29-Mercedes – 1’38″111 – 22
11. Kamui Kobayashi – Caterham CT05-Renault – 1’38″653 – 106
12. Romain Grosjean – Lotus E22-Renault – 1’39″517 – 32

Bahrein 2, Day 3 – Massa guida il gruppo davanti a Rosberg e Raikkonen

Felipe Massa con la sua FW36 è il mattatore della terza e penultima giornata di test sul tracciato del Bahrein. Il brasiliano, oltre ad aver inanellato 99 giri, con il suo  1’33″258 ha segnato la migliore prestazione fino ad oggi rubando il primato a Nico Rosberg per pochi millesimi.

Proprio il portacolori di casa Mercedes si è piazzato al secondo posto con un bottino di 103 passaggi e un crono di  1’33″484, davanti al ferrarista Kimi Raikkonen (1’35″426), che simulata in gran premio, e a Kevin Magnussen con 1’35″894 e 88 passaggi all’attivo.

Incoraggiante quinto posto per la Toro Rosso di Kvyat che si ferma a 1’36″113 con 81 passaggi, mentre giornata completamente da dimenticare per i Campioni del Mondo della red Bull che non riescono a mettere insieme nemmeno un giro cronometrato. Sesta piazza per il tedesco di casa Force India Nico Hulkenberg 1’36″205 con ben 115 giri, davanti alla Marussia di Bianchi che mette insieme ulteriori 78 tornate, provando cosi a recuperare il tempo perso nelle sessioni precedenti. Meglio di loro fa la Caterham che con Ericsson mette insieme addirittura 117 giri anche se con un tempo limite più alto di 1″ rispetto ai concorrenti della Marussia (1’38″083)

Prosegue ancora il momento poco felice per la Lotus che con Grosjean non va oltre la nona posizione.

Domani si accenderà l’ultimo semaforo verde prima del Gran Premio d’Australia. A quel punto sarà Mondiale VERO!

BAHREIN 2 – DAY 3

1. Felipe Massa – Williams FW36-Mercedes – 1’33″258 – 99 giri
2. Nico Rosberg – Mercedes W05 – 1’33″484 – 103
3. Kimi raikkonen – Ferrari F14 T – 1’35″426 – 87
4. Kevin Magnussen – McLaren MP4-29-Mercedes – 1’35″894 – 88
5. Daniil Kvyat – Toro Rosso STR9-Renault – 1’36″113 – 81
6. Nico Hulkenberg – Force India VJM07-Mercedes – 1’36″205 – 115
7. Jules Bianchi – Marussia MR03-Ferrari – 1’37″087 – 78
8. Marcus Ericsson – Caterham CT05-Renault – 1’38″083 – 117
9. Romain Grosjean – Lotus E22-Renault – 1’42″166 – 33
10. Sebastian Vettel – Red Bull RB10-Renault – s.t. – 0
11. Adrian Sutil – Sauber C33-Ferrari – s.t. – 0

Bahrein 2, Day 2 – Perez Bis davanti ad Alonso e Ricciardo

Anche la seconda giornata di test sul tracciato del Bahrein si chiude con il miglior crono di Sergio Perez e della sua Force India che in 108 tornate mettono a segno 1’35″570, davanti alla Ferrari F14-T di Fernando Alonso che ferma le lancette del suo cronometro a poco meno di 1dec dalla vetta (1’35″634 ). Con le sue 122 tornate lo spagnolo è risultato il pilota più attivo. Molto lavoro anche per gli altri team marchiati Maranello. La Sauber con Gutierrez mette insieme 106 passaggi, mentre la Marussia con il francese casa FDA Bianchi stacca il sesto miglior tempo ( 1’38″198 ) in 75 tornate.

Quarta piazza per Felipe Massa, tornato al volante della sua FW36-Mercedes che chiude la giornata con 103 passaggi all’attivo e davanti alla McLaren di Jenson Button (1’36″901 ) con solo 52 giri. 89 passaggi, ma settima piazza, per Lewis Hamilton che ha preso il posto di Nico Rosberg (1’39″041 ) sulla Mercedes.

Crescono le tornate per i team motorizzati Renault. La Red Bull con Daniel Ricciardo segna il terzo miglior tempo in 66 passaggi con la Scuderia Toro Rosso ferma in ottava posizione e 61 giri. Ha ripreso a girare anche la Caterham, mentre la Lotus di Maldonado è stata costretto a chiudere in anticipo i giochi dopo appena 31 tornate.

La seconda giornata di test va in archivio con ben 868 giri in totale, il maggior numero di giri messi insieme in una sola giornata tra Bahrein 1 e 2. L’inizio del Mondiale si avvicina e i team cercano di girare il più possibile per raccogliere il maggior numero di dati e per scovare i difetti di gioventù delle monoposto.

 

BAHREIN – DAY 2

1 – Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) – 1’35″570
2 – Fernando Alonso (Ferrari F14T) – 1’35″634
3 – Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) – 1’35″743
4 – Felipe Massa ((Williams FW36-Mercedes) – 1’36”692
5 – Jenson Button (McLaren MP4/29-Mercedes) – 1’36″901
6 – Jules Bianchi (Marussia MR03-Ferrari) – 1’38″198
7 – Lewis Hamilton (Mercedes W05) – 1’39″041
8 – Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR9-Renault) – 1’39″636
9 – Esteban Gutierrez (Sauber C33-Ferrari) – 1’39″976
10 – Pastor Maldonado (Lotus E22-Renault) – 1’41’762
11 – Marcus Ericsson (Caterham CT05-Renault) – 1’42″516

Bahrein 2 Day 1 – Perez al comando con la Force India davanti a Williams e Ferrari

La prima giornata in Bahrein va in archivio con 762 giri inanellati dagli undici team. Come già successo una settimana fa sul medesimo tracciato, la Williams si mostra in grande spolvero chiudendo la bellezza di 128 tornate con Bottas, che piazza la sua FW36 alle spalle di Sergio Perez (Force India-Mercedes), leader di giornata con 1’35″290 e 105 passaggi

La Ferrari di Kimi Raikkonen interrompe un dominio targato Mercedes con il terzo tempo (1’36″432) e 54 passaggi, davanti alla Mercedes di Nico Rosberg (1’36”624) con 89 tornate. Quinto posto per Adrian Sutil e la Sauber (1’37”700) che sfiora i 90 giri con il propulsore di Maranello.

Grande lavoro in casa McLaren che con il suo rookie Kevin Magnussen taglia per ben 190 volte la linea del traguardo segnando come miglior riscontro cronometrico personale 1’37”825.

Escludendo la Marussia di Chilton e Bianchi (ottavo tempo), chiudono la classifica i team spinti dal propulsore francese: settimo posto per la Red Bull di Ricciardo (1’37”908) e solo 39 passaggi, Toro Rosso di Kvyat con 1’39”242 e 55 passaggi (nono posto) davanti a Lotus di Maldonado  (1’40”599 e 31 giri) e Caterham di Kobayashi (1’42”285 – 12 passaggi)

BAHRAIN – DAY 1

1. Sergio Perez – Force India VJM07-Mercedes – 1’35”290 – 105
2. Valtteri Bottas – Williams FW36-Mercedes – 1’36”184 – 128
3. Kimi Raikkonen – Ferrari F14 T – 1’36″432 – 54
4. Nico Rosberg – Mercedes W05 – 1’36”624 – 89
5. Adrian Sutil – Sauber C33-Ferrari – 1’37”700 – 89
6. Kevin Magnussen – McLaren MP4-29-Mercedes – 1’37”825 – 109
7. Daniel Ricciardo – Red Bull RB10-Renault – 1’37”908 – 39
8. Max Chilton – Marussia MR03-Ferrari – 1’38”610 – 44
9. Daniil Kvyat – Toro Rosso STR9-Renault – 1’39”242 – 55
10. Pastor Maldonado – Lotus E22-Renault – 1’40”599 – 31
11. Kamui Kobayashi – Caterham CT05-Renault – 1’42”285 – 12

Bahrain 2 – Prove generali per Melbourne?

A partire da domani e fino a domenica 2 marzo team e piloti saranno impegnati nuovamente sulla pista di Sakhir per la terza sessione. Si tratterà dell’ultima prova generale prima della partenza del Mondiale di Formula 2014 in Australia, sul tracciato di Melbourne.

Le scuderia saranno chiamate ad una grande prova di forza e a compiere una grande mole di lavoro con l’obiettivo di scovare – e risolvere – il maggior numero di problemi.

La settimana scorsa abbiamo visto quanto siano ancora fragili le monoposto e quanto tempo richiedano le operazioni di ripristino. Questo potrebbe creare non pochi problemi durante il week end di gara.  La quattro giorni in Bahrain sarà anche l’ultima occasione per provare a spingere al limite i nuovi propulsori turbo. Attualmente infatti nessun team ha sfruttato al 100% i 15.000 giri/min a disposizione (siamo intorno ai 14.000 giri/min per i migliori), e i sistemi di recupero energia. Nell’ultima uscita i team motorizzati Renault sono stati costretti a girare senza l’uso del Kers pur di mettere insieme un numero adeguato di giri consecutivi. Nonostante questo, i problemi non sono mancati. Lo stesso Helmut Marko, spalla di Mateschitz ammette le difficoltà “Dobbiamo risolvere ancora problemi molto complessi. Siamo molto indietro sulla tabella di marcia e ogni volta scopriamo un problema dopo l’altro” La Red Bull non è andata oltre le 116 tornate, la Scuderia Toro Rosso ha toccato quota 139, mentre la Lotus si è fermata a 111 passaggi. Solamente la Caterham del rientrante Kobayashi e del rookie Ericsson ha superato la soglia dei 200 giri, anche se con tempi altissimi. Lo stesso giapponese ha dichiarato che la sua CT05 è attualmente più lenta di una GP2.

A questo punto si pone il problema del 107% come ha fatto notare Gian Carlo Minardi Ad oggi il 40% delle vetture non sarebbero qualificate causa tempi cronometrici sopra il limite del 107% fissato sul miglior crono di Nico Rosberg. La realtà di oggi è di vetture che fanno fatica a compiere consecutivamente una manciata di giri, oppure costrette a disattivare – cosa non così semplice – i sistemi di recupero energia pur di coprire un numero significativo di chilometri, con la conseguenza però di perdere in prestazioni. Se non vogliamo vedere delle griglie di partenza deserte credo sia necessario intervenire per regolamentarla, senza eliminarla”  analizza il manager faentino

Da domani si ripartirà da dove la Formula 1 si era fermata la scorsa settima con il Mercedes punto di riferimento, grazie agli oltre 1000 giri inanellati coi suoi quattro partners: McLaren, Mercedes, Williams e Force India. Il team di Frank Williams è risultato il più stakanovista con 318 passaggi in tre giorni – il primo giorno era stato fermo ai box per problemi di pescaggio – mentre la W05 di Rosberg ed Hamilton si è mostrata un martello pneumatico con 70-80 passaggi a sessione, per un totale di 315 giri. La Scuderia Ferrari con la sua F14-T, nonostante qualche problema di natura tecnica, aveva tagliato il traguardo ben 287 volte con Alonso e Raikkonen raccogliendo numerosi dati, come aveva dichiarato Direttore Tecnico della Scuderia James Allison “Siamo arrivati a Sakhir con una lunga lista di prove da fare: abbiamo voluto massimizzare il tempo in pista operando con ordine per essere pronti per Melbourne. Devo dire che a parte per la mattina del terzo giorno ci siamo riusciti”. I problemi non sono mancati in casa Sauber e, soprattutto, Marussia.

Come abbiamo già sottolineato più volte la complessità di queste vetture ha portato ad una lievitazioni esponenziale dei tempi di ripristino delle varie componentistiche. Per la sostituzione di un cambio siamo passati dalla classica ora di lavoro alle quattro attuali, mentre per la sostituzione del propulsore ora servono ben sette ore “Pensiamo quindi a cosa potrebbe succedere se si verificassero dei problemi prima delle qualifiche. Alcune macchine potrebbero non essere pronte per il turno” sottolinea Minardi

I numerosi problemi di affidabilità potrebbero interferire anche sull’esito delle gare, attraverso l’uso della safety-car, come ci spiegava ieri l’ex costruttore faentino “I tempi per rimuovere una vettura ferma in pista potrebbero allungarsi poiché i commissari, prima di intervenire e toccare le vetture,  dovranno aspettare l’accensione dei nuovi led posti sulle vetture. Questo potrebbe allungare i tempi delle operazioni. Di conseguenza mi aspetto un uso sfrenato della vettura di sicurezza

Quali scenari con il 107%?

Giovedì 27 la Formula 1 tornerà sul tracciato di Sakhir per affrontare l’ultimo test collettivo – fino a domenica 2 marzo – prima della partenza per il Gran Premio di Australia, in programma il prossimo 16 marzo.

Quattro giorni di lavoro in pista e tre settimane ci separano solamente dal primo appuntamento stagionale, ma le problematiche da affrontare sono ancora numerose. In questa ultima uscita pre-stagionale i team dovranno, oltre al lavoro di sviluppo, preparare le vetture anche in configurazione gara, ma fino ad oggi manca un tassello fondamentale: cosa si fa con il 107%?Non per mettere sempre il coltello nella piaga, ma ad oggi ci sono ancora diversi punti oscuri, soprattutto alla luce di quanto visto in Bahrain la scorsa settimana” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it

Oltre al grande problema legato all’affidabilità non è stato preso in considerazione il famoso limite del 107%. Classifiche e tempi alla mano dell’ultima quattro giorni di prove, solamente 14 vetture risulterebbero qualificate rispetto al miglior tempo segnato da Nico Rosberg” prosegue il manager faentino

Ad oggi quindi circa il 40% delle vetture non sarebbe qualificata “Oltre al possibile disastro legato all’affidabilità bisognerebbe tenere in considerazione anche questo dato. Esistono le deroghe, è vero – come abbiamo visto nelle passate stagioni – ma bisogna aver segnato almeno nelle prove libere un tempo all’interno del 107%… La realtà di oggi è di vetture che fanno fatica a compiere consecutivamente una manciata di giri, oppure costrette a disattivare – cosa non così semplice – i sistemi di recupero energia pur di coprire un numero significativo di chilometri, con la conseguenza però di perdere in prestazioni. Quest’anno il Kers equivale a 4 sec sul tempo/giro, ovvero circa 90 CV” La safety car potrebbe quindi avere un ruolo importante “Mi aspetto un uso sfrenato della vettura di sicurezza, legato soprattutto ai tempi d’intervento da parte dei soccorsi. Non dimentichiamoci che chi interviene per rimuovere la vettura, prima di iniziare le operazioni, deve aspettare l’accensione dei nuovi Led Verdi installati sulle vetture. Questo potrebbe far allungare le operazione e, di conseguenza, far entrare più spesso la safety-car

Nel post Sakhir è prevista una nuova riunione per definire i regolamenti “Dopo il Bahrain ci sarà una riunione in cui si parlerà anche della pazzia legata ai punteggi per l’ultima gara. A questo punto, credo, che sia necessario porre la dovuta attenzione anche sulla regolamentazione, ma non esclusione, del 107%.” Conclude Minardi “Sottolineo regolamentazione e non esclusione perché, avere in gara vetture con un gap tecnico così evidente, renderebbe difficoltoso anche il lavoro per la direzione gara

Test Bahrain – IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

Il Bahrain è stato il primo vero test, in quanto Jerez la possiamo considerare solamente come uno shake-down. Purtroppo, a causa di questi regolamenti demenziali, abbiamo a disposizione un’ultima uscita e, per di più, solamente tra una settimana.

I team sono chiamati pertanto ad una grande prova di forza per sistemare e preparare le vettura in vista dei primi tre/quattro Gran Premi che si correranno, tra le altre cose, dall’altra parte del mondo. Come ci si poteva aspettare le scuderia hanno dovuto affrontare diversi problemi legati all’affidabilità, che potrebbero condizionare anche i primi appuntamenti.

La Mercedes ha confermato una maggiore coesione e performance con i suoi partners. Le scelte tecniche sono state ripagate dai numerosi chilometri (oltre 1140 giri) percorsi da Mercedes (315), McLaren (299), Williams (318) e Force India (212).  La Ferrari, come Scuderia, si difende sul lato delle prestazioni in quanto non molto lontana dal binomio Rosberg-Hamilton. Più distante sul fronte “clienti”. La Sauber nell’ultima giornata ha accusato importanti problemi telaistici, mentre la Marussia risulta dispersa nel panorama affidabilità con solamente ventisei tornate all’attivo. Maranello ha quindi salutato il tracciato di Sakhir con 552 tornate.

Dei tre costruttori ancora una volta la Renault risulta in difficoltà sul programma. Anche se sono riusciti a girare leggermente di più rispetto alla Spagna, abbiamo avuto una Lotus praticamente inesistente, così come Red Bull e Toro Rosso. Solamente la Caterham ha messo insieme un buon numero di chilometri (250 passaggi) anche se con riscontri cronometrici elevatissimi. Pur di percorrere il maggior numero di strada i team motorizzati Renault hanno girato senza KERS, che in termini di tempo sul giro quest’anno equivale a cinque/sei secondi.

Tra tante incertezze è emerso un dato certo: con queste vetture qualsiasi problema tecnico è accentuato in termini di tempo per il ripristino delle vetture. Questo ci fa capire quanto siano complessi i sistemi installati.

Ci apprestiamo ad entrare in una settimana intensa che ci introdurrà all’ultimo test collettivo. Poi sarà campionato vero.

I team dovranno lavorare per arrivare a Melbourne il meno malati possibili, cercando di limitare i problemi.

In questo momento fare ulteriori analisi diventa veramente difficile, in quanto non si conoscono le configurazioni in cui le vettura hanno girato e cosa sia stato provato. Pertanto per adesso mi fermo qui

La Mercedes chiude al top la sessione del Bahrain

Si chiude con il miglior crono della Mercedes di Nico Rosberg il quarto ed ultimo giorno di test in Bahrain. Al volante della sua W05 ha tagliato per 89 volte la linea del traguardo mettendo insieme il maggior numero di chilometri della giornata strappando lo scettro alla Williams, ferma a quota 87.

L’ultimo giorno in Bahrain è stato caratterizzato da una forte contrazione nei giri complessivi messi insieme dai team. Dopo gli oltre 600 passaggi del secondo e terzo turno, oggi i team non sono andati oltre le 472 tornate.

Alle spalle dell’1:33.283 di Rosberg, si piazza la McLaren di Jenson Button (1:34.957) che chiude la seconda sessione di test invernali con 69 tornate (il 15% dei giri totali odierni), portando a quota 299 i passaggi messi insieme dalla MP4-29. Terzo miglior tempo per la F14-T di Kimi Raikkonen (1:36.718) che si inserisce tra i motorizzati Mercedes. Il finlandese inanella 82 passaggi (il 17% dei giri complessivi odierni) prima di chiudere la giornata con un incidente. In casa Maranello manca il contributo di Sauber e Marussia. Dopo il grande lavoro dei primi tre giorni la scuderia svizzera non va oltre i sette passaggi dopo aver lavorato a lungo sulla C33. Sessione invece completamente da dimenticare per la piccola Marussia che in quattro giorni non va oltre le 26 tornate.

Tra i motoristi si mette nuovamente in evidenza la Mercedes che con i suoi quattro partners (Mercedes, McLaren, Williams e Force India) vince il duello con la bellezza di 1144 giri totali. La Williams, oggi in pista con il neo-collaudatore Nasr, copre il 18% dei giri totali (87 passaggi) fissando la quarta miglior prestazioni. Lo staff di Frank Williams saluta il tracciato di Sakhir con 318 giri, contro i 315 di Mercedes, i 299 di McLaren e i 212 della coppia Hulkenberg-Perez. Causa i problemi di Sauber e, soprattutto, Marussia il propulsore di Maranello non va oltre le 552 tornate.

Prosegue il momento non facile dei motorizzati Renault. Red Bull e Toro Rosso coprono solamente 15 e 19 passaggi, con Maldonado (Lotus) che non va oltre le 59 tornate con il miglior crono di 1:38.707 (5°). E’ la Caterham a coprire il maggior numero di giri, anche se con riscontri cronometrici molto elevati.

Tra una settimana il Circus tornerà in pista in Bahrain per la terza (ed ultima) sessione di test prima di partire per l’Australia, teatro del primo Gran Premio di F1 2014. Questa quattro gironi ha dimostrato che c’è ancora moltissimo lavoro da fare….

DAY 4 – Bahrain

1 – Nico Rosberg (Mercedes W05) – 1’33″283 – 89 giri
2 – Jenson Button (McLaren MP4/29-Mercedes) – 1’34″957 – 66
3 – Kimi Raikkonen (Ferrari F14T) – 1’36″718 – 82
4 – Felipe Nasr (Williams FW36-Mercedes) – 1’37″569 – 87
5 – Pastor Maldonado (Lotus E22-Renault) – 1’38″707 – 59
6 – Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) – 1’39″258 – 19
7 – Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) – 1’40″138 – 15
8 – Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR9-Renault) – 1’40″472 – 19
9 – Kamui Kobayashi (Caterham CT05-Renault) – 1’43″027 – 17
10 – Marcus Ericsson (Caterham CT05-Renault) – 1’45″094 – 4
11 – Adrian Sutil (Sauber C33-Ferrari) – s.t. – 7
12 – Jules Bianchi (Marussia MR03-Ferrari) – s.t. – 5

Sauber, Williams e Caterham gli stakanovisti dei primi tre giorni

In Bahrain i team hanno superato i due terzi di lavoro e con la giornata di domani si apprestano a chiudere anche la seconda sessione di test collettivi. Come ci si poteva aspettare, dopo un cambiamento così drastico dei regolamenti,  i team hanno dovuto lottare contro i problemi di gioventù delle rispettive monoposto, anche se i riscontri cronometrici si stanno lentamente avvicinando alle prestazioni 2013.

Essendo difficile, se non impossibile, analizzare il reale potenziale messo a disposizione ai piloti dai propri ingegneri, la nostra analisi si concentrerà prevalentemente sui chilometri messi insieme da ciascuna scuderia e da ogni motorista.

In questi tre giorni abbiamo avuto un crescendo dei passaggi totali messi insieme dagli undici team. La sessione si è aperta mercoledì con 471 giri inanellati, per poi crescere il giorno successivo a 676 fino agli attuali 695, per un totale di 1842 giri.

DAY 1 – la sessione si apre con il miglior crono di Nico Hulkenber su Force India-Mercedes in 1’36″880, lasciandosi alle spalle 77 passaggi. Lo scettro di stakanovista di giornata però se lo contendono McLaren-Mercedes e Sauber-Ferrari con entrambi 81 passaggi, seguiti dalla Mercedes-Mercedes che si ferma a quota 74. La Ferrari e Fernando Alonso chiudono la giornata con 64 passaggi. Tra i motorizzati Mercedes bisogna segnalare lo “Zero” in casella per la Williams di Massa e Bottas, così come in casa Ferrari con la Marussia. Prosegue il periodo nero per i motorizzati Renault con Red Bull, Toro Rosso e Lotus che mettono insieme rispettivamente 14, 5 e 8 passaggi. Solo la piccola Caterham salva la giornata grazie ai 67 giri del terzo pilota Frijnsù.

DAY 2 – il secondo giorno a Sakhir porta il nome del rookie Kevin Magnussen su McLaren (Mercedes) che abbassa il limite a 1’34″910 percorrendo 46 passaggi. Tra i motorizzati Mercedes, la Williams recupera il tempo perso il giorno prima, mettendo insieme la bellezza di 116 passaggi, seguita dagli 85 della Mercedes di Rosberg e dai 59 della Force India di Nico Hulkenberg. La Ferrari di Alonso cresce sfiorando quota 100 giri (si ferma a 97), con la cliente Sauber a quota 55. Solo 17 passaggi per la Marussia. Sul fronte Renault, Red Bull e Toro Rosso mettono insieme la migliore giornata dall’inizio dei test completando rispettivamente 59 e 58 passaggi con Vettel e Vergne. Prosegue il grande lavoro in Caterham che si lascia alle spalle ulteriori 66 passaggi, mentre chiude la classifica interna la Lotus con soli 18 giri per la sua E22.

DAY 3 – Preso il posto dal compagno di scuderia in sella alla W05 Lewis Hamilton segna il nuovo record, abbassando il limite a 1’34″263 in 67 passaggi. prosegue il grande lavoro in casa Williams con Massa e Bottas che, alternandosi al volante della FW36, mettono insieme 115 tornate, completando così 231 giri in tre giornate. Sergio Perez su Force India-Mercedes chiude la giornata con 57 passaggi. In casa Ferrari Kimi Raikkonen è costretto ad una lunga sosta ai box, non andando così oltre le 44 tornate. Maranello riesce comunque a raccogliere un grande quantitativo di dati grazie a Gutierrez che, al volante della sua Sauber,  inanella 96  giri. Tra i motoristi Renault ancora una volta la Caterham salva la faccia con 98 passaggi. Dopo la giornata positiva di ieri i Campioni del Mondo non vanno oltre le 28 tornate, mentre i cugini faentini mettono insieme 57 passaggi.

Dopo tre giorni la Sauber è il team con più chilometri alle spalle, grazie ai 232 passaggi complessivi, seguiti da Williams e Caterham (231), McLaren (230), Mercedes (226), Ferrari (205) e Force India (193). Solo 101 passaggi per Red Bull. Fanalino di coda la Marussia (21 giri).

Tra i motoristi la Mercedes (grazie ai suoi quattro partners) guida la classifica con 880 passaggi, seguita dal propulsore francese con 504 (di cui 231 portano la firma della piccola Caterham) e da Maranello con 458 giri.

Volendo escludere i team clienti, il propulsore tedesco ha messo insieme 226 tornate con il suo staff,  contro  le 205 della Scuderia Ferrari.

Il Made in Italy torna di moda

La nuova stagione agonistica è ormai alle porte e, oltre alla Formula 1, anche i vari campionati propedeutici stanno completando le griglie di partenza. Come già successo per il 2013, anche il nuovo anno sta nascendo sotto la migliore stella per il tricolore, con tantissimi giovani impegnati nei Campionati più importanti a livello internazionale, nonostante un periodo di recessione che rende i lavori più complicati.

Gimmy Bruni, Davide Rigon, Luca Ghiotto, Antonio Fuoco, Raffaelle Marciello, Riccardo Agostini e Antonio Giovinazzi sono solo alcuni dei nomi che proveranno a far risuonare ripetitivamente l’Inno di Mameli negli autodromi più importanti, dal FIA WEC alla GP2 passando per la F.3 Euro Series “Arriviamo da un momento di grande riorganizzazione, sia a livello Karting che delle formule. Come ACI-CSAI e Scuola Federale stiamo raccogliendo i primi frutti di sei/sette anni di lavoro e anche l’Italia sta recuperando credibilità e forza a livello politico grazie al Presidente Sticchi Damiani” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it “L’obiettivo è quello di tornare ai fasti degli ’80. Oggi abbiamo due prime guide come Bruni e  Rigon pronti a difendere i nostri colori su altrettante Ferrari di AF Corse nel Mondiale FIA WEC, un Raffaelle Marciello in GP2 con Racing Engineering, Luca Ghiotto pronto al grande salto con Draco in WSR 3.5 e un bel trio Fuoco-Agostini-Giovinazzi nell’Europeo F.3” prosegue il manager faentino

L’Italia inoltre sarà la prima nazione a trasformare in realtà, con una vettura tutta Made in Italy, il progetto Formula 4, fortemente voluto dalla FIA e dal suo Presidente Jean Todt. Telaio TATUUS, Motore FIAT, Pneumatici PIRELLI sono i principali ingredienti “Con grande orgoglio quest’anno daremo vita al primo Campionato Formula 4 e lo faremo con una vettura nostrana. Tutti i bandi infatti sono stati vinti da aziende italiane. Solo il cambio, per volontà delle Federazione Internazione, arriva da oltralpe. Ad aprile sono programmate le prime consegne da parte del costruttore e per il mese di maggio i primi due test collettivi sui tracciati di Vallelunga e Adria” I riscontri positivi arrivano anche dalle prenotazioni “Sono oltre venti le vetture prenotate fino ad oggi con l’ingresso anche di realtà già impegnate in altri campionati. Da parte di qualcuno c’è la volontà di creare una proprio filiera per preparare i giovani a diversi palcoscenici, con un futuro sia a ruote coperte che tra le formule

Un segnale di questa rinascita arriva anche dal Gruppo FIAT che si sta riaffacciando al mondo delle corse “E’ un segnale certamente positivo. Dietro agli anni d’oro targati ‘70-’80 c’era la forte presenza del gruppo torinese” conclude Minardi “I ragazzi che arrivavano dalle formule propedeutiche trovavano uno sbocco professionale grazie all’ impegno della FIAT in tantissime categorie, cosa che in questi ultimi anni forse è venuta a mancare. Serve anche questo per provare a ritrovare gli splendori di una volta

Domani la prima luce verde in Bahrain

La Formula 1 è pronta a riaccendere i propulsori per il secondo turno di prove collettive. Il circus arriva in Bahrain dove troverà, oltre alle alte temperature, anche la Lotus E22 di Grosjean e Maldonado. Il transalpino sarà il primo a scendere in pista per lasciare il sedile al neo-compagno nelle ultime due giornate (venerdì e sabato).

Tutti gli occhi saranno puntati sul V6 Renault e sulla Red Bull, autori di un inizio di stagione travagliato e caratterizzato solamente da 21 tornate. I Campioni del mondo in carica saranno chiamati ad un tour-de-force non indifferente dopo l’intenso lavoro in fabbrica. Il primo a scendere in pista a Sakhir sarà Sebastian Vettel, al volante della vettura realizzata da Adrian Newey nelle giornate di mercoledì e giovedì, prima di cedere il volante al compagno Daniel Ricciardo. Il motorista francese potrà contare su tutti i suoi partners per raccogliere il maggior numero di informazioni in vista del debutto di Melbourne.

La Mercedes proverà a confermare le buone sensazioni spagnole con Hamilton e Rosberg chiamati ad una staffetta al volante della W05. I due drivers si alterneranno in modo equo proseguendo il programma di sviluppo su vettura e propulsore. La Ferrari ripartirà dai buoni riscontri e dagli oltre 1000 km macinati nella prima uscita da Alonso e Raikkonen per proseguire la messa a punto della F14-T, portando in pista importanti novità. Dopo aver omaggiato il suo 056 otto cilindri da 2,4 litri, cuore pulsante in 139 gran Premi delle vetture dal 2006 al 2013 con un palmares di due titoli mondiali costruttori, un campionato piloti, 39 vittorie, 122 podi, 29 pole position e 48 giri più veloci, la neonata power-unit 059/3 di Maranello ripartirà dagli oltre 400 giri messi insieme ai suoi clienti Sauber e Marussia, dimostrando già un buon livello di affidabilità.

Occhi puntati anche sulla Williams-Mercedes di Massa e Bottas che, dopo un anno 2013 difficile, cerca il pronto riscatto. Nell’ultima giornata di Jerez il team inglese aveva chiuso le danze con la migliore prestazione lanciando segnali importanti. In questa prima sessione in Bahrain la compagine si presenterà ancora con una livrea ibrida color blu scura, prima di presentare in modo ufficiale la partnership e la livrea Martini Racing. I veli sulla nuova livrea – bianca con le tradizionali strisce blu e rosse che hanno reso celebre il marchio torinese nelle competizioni automobilistiche – dovrebbero cadere in occasione della terza e ultima sessione di test, sempre in Bahrain dal 27/02 al 2/03.

In casa McLaren sarà kevin Magnussen a portare per primo in pista la MP4-29, lasciando il compito a Button di chiudere i lavori. A Jerez Magnussen aveva messo tutti in riga segnando il miglior riscontro cronometrico della terza giornata. La Sauber intanto ha annunciato la collaborazione con Simona De Silvestro. L’obiettivo sarà quello di far ottenere alla ragazza elvetica, impegnata in Indycar, la Superlicenza. La De Silvestro si unisce così ai collaudatori Giedo van der Garde (nel ruolo anche di terzo pilota) e Sergey Sirtokin