F1 | GP UNGHERIA, GIAN CARLO MINARDI “40 ANNI DALLA PRIMA EDIZIONE E DALL’ESORDIO DEL MINARDI TEAM IN F1”

Per il quattordicesimo appuntamento del Mondiale, la Formula 1 approda a Budapest, all’Hungaroring, per tagliare il traguardo della 40esima edizione – proprio come gli anni dal debutto del Minardi Team nel Mondiale di F1 – con ancora undici appuntamenti alla conclusione.

L’Hungaroring sarà l’ultimo appuntamento prima della (meritata) pausa estiva e che con grande probabilità farà da sparti-acque per molte realtà, in particolare le più piccole che dovranno poi prendere l’importante decisione se continuare a concentrarsi su questa stagione oppure canalizzare tutte le forze verso il 2026.

Mi riferisco in particolare a quel team che occupano la seconda metà della classifica, guidata dalla Sauber con 43 punti, seguita dalla Racing Bulls (41), Aston Martin (36), Haas (35) e infine Alpine, fanalino di coda con 20 punti. Distacchi veramente ridotti dove basta un risultato positivo (vedi Sauber a podio a Silverstone con Hulkenberg) per ribaltare la situazione.  In questo momento in casa Aston Martin si respira un’aria finalizzata alla riorganizzazione interna e al 2026, con una ripercussione sui risultati in pista.

Si arriva quindi su una pista che è praticamente un kartodromo allargato in cui le qualifiche assumono un ruolo cruciale. Anche il meteo potrà essere un’incognita da non sottovalutare, con temperature molto variabili durante il fine settimana (si dovrebbe passare dai 30gradi del venerdì ai 25° previsti per domenica) con possibilità anche di pioggia. Questi cambiamenti potrebbero avere anche ripercussioni sulle gomme, con Pirelli che ha portato le C3, C4 e C5. Di solito, su questa pista l’evoluzione delle prestazioni durante il fine settimana è molto marcata, soprattutto nei primi due giorni. Il graining potrebbe fare la sua comparsa nelle prove del venerdì per poi andare a ridursi man mano che le vetture gommeranno l’asfalto. L’elevato degrado termico è un fattore che i piloti dovranno affrontare anche nel giro di qualifica, con la Soft che – se non gestita adeguatamente – potrebbe metterli in difficoltà nelle ultime due curve della pista così come sottolinea il fornitore.

L’Hungaroring non sarà teatro degli ultimi giorni di attività della Formula 1 prima della pausa estiva. Infatti, qui si svolgerà anche una sessione di test per lo sviluppo delle gomme 2026, in programma martedì 5 e mercoledì 6 agosto, con la collaborazione di Ferrari (un giorno), Racing Bulls (un giorno), McLaren (un giorno) e Alpine (due giorni). Le prove saranno funzionali alla delibera delle costruzioni per il prossimo anno.

Sul fronte pista sarà interessante seguire la sfida interna tra Oscar Piastri e Lando Norris con l’australiano che si è aggiudicato la vittoria in Belgio, allungando sul compagno. Segnali positivi sono arrivati dalla Ferrari col terzo posto di Leclerc e la parziale rimonta di Hamilton, rafforzando così il secondo posto nel costruttori.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “NON CONDIVIDO LE CRITICHE VERSO ANTONELLI. FERRARI IN CRESCITA”

Spa-Francorchamps ci ha regalato un Gran Premio certamente movimentato, come spesso accade in condizioni di pista così bagnata, e all’insegna della sicurezza: abbiamo infatti dovuto aspettare un’ora e mezza prima della partenza. Una gara che ha confermato lo strapotere della McLaren, con un Piastri che ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a Norris. Un capolavoro il suo sorpasso, così come la gestione complessiva della corsa. Ha commesso due piccoli errori, che ci possono stare su una pista come Spa.

Ferrari conquista il podio con Leclerc, terzo al traguardo, consolidando il secondo posto nel mondiale costruttori. Il monegasco ha pagato un dazio di 20 secondi, che però si può leggere in chiave positiva: dimostra che gli aggiornamenti introdotti stanno funzionando, soprattutto considerando il grande strapotere del team diretto da Andrea Stella. Hamilton ha riscattato l’“errore” in qualifica, dove per pochi millimetri gli è stato cancellato il tempo; altrimenti sarebbe potuto partire dalla top 5.

Quarto posto per il solito Verstappen, dopo lo straordinario successo nella Sprint, dove è stato magistrale. Dopo la buona qualifica, ancora fuori dalla zona punti Tsunoda.

In questo momento vedo una Mercedes in confusione. Guardando i tempi in gara, Antonelli è stato più veloce di Russell, e onestamente non comprendo la strategia adottata nei suoi confronti proprio nel suo momento migliore. Certamente ha commesso un errore che ha compromesso la qualifica — e di conseguenza la gara — ma non condivido le critiche rivoltegli.

Ancora un fine settimana in zona punti per Albon, che porta la sua Williams al sesto posto, e per Bortoleto in crescita, così come la sua Sauber. Non è una sorpresa, visto il suo passato in F3 e F2: Gabriel sta confermando in pista le sue capacità. Altrettanto positivo l’ottavo posto di Lawson, sia per lui che per la Racing Bulls. È la conferma che, troppe volte, alcune decisioni vengono prese con troppa fretta. Chiude la top-10 Pierre Gasly, con un punto importante per una Alpine che ha molto da rivedere internamente.

Siamo entrati nella seconda metà del campionato, che si preannuncia incandescente, soprattutto nelle retrovie, con quattro team racchiusi in una manciata di punti. Non escluderei però nemmeno l’Alpine, attualmente all’ultimo posto con 20 punti: basta un fine settimana ben riuscito per recuperare terreno.

Ora ci aspetta l’Ungheria, prima della pausa estiva.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, GIAN CARLO MINARDI “FERRARI SCOMMETTE SU SPA, RED BULL CAMBIA VOLTO”

Dopo una pausa di tre settimane e qualche scossone – vedi casa Red Bull – la Formula 1 si appresta a riaccendere i motori per il giro di boa. Spa-Francorchamps si preannuncia come una gara importantissima sotto molti aspetti. Come già detto, sarà la prima senza la presenza di Horner al muretto Red Bull, mentre in casa Mercedes si dovrebbe essere arrivati a una soluzione definitiva sul fronte piloti.

Occhi puntati anche sulla Ferrari, che in Belgio porterà la novità legata alla nuova sospensione, testata al Mugello durante il filming day da 200 km, in un weekend in cui torna la gara Sprint e con una sola sessione di prove libere al venerdì. Questo potrebbe essere un segnale forte da parte del team.

Come da tradizione, il meteo sarà una variabile importante: le previsioni parlano di condizioni miste, con pista bagnata in occasione della Sprint Race, mentre qualifiche e GP dovrebbero svolgersi in condizioni asciutte. Su un tracciato impegnativo sia per l’affidabilità delle vetture sia per i piloti – caratterizzato da 19 curve, problemi di trazione e motori sollecitati nei lunghi rettilinei – spicca il tratto del Kemmel, lungo 1900 metri, che si percorre a pieno gas per 24 secondi.

Per questo appuntamento la Pirelli ha scelto tre mescole da asciutto non consecutive: se Medium (C3) e Soft (C4) sono contigue, la Hard sarà la più dura della gamma 2025, ovvero la C1. Non è da escludere l’utilizzo dei due tipi di gomme da bagnato: le Intermedie e le Extreme Wet.

Entriamo nella seconda parte della stagione con due appuntamenti consecutivi (Belgio e Ungheria) prima della pausa estiva. Se c’è poco da dire sulla lotta per il titolo costruttori – saldamente nelle mani della McLaren – e per quello piloti, con la battaglia interna tra Piastri e Norris, ci sarà sicuramente da seguire con interesse anche quanto accade dietro le quinte.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “CAOS E SPETTACOLO: MCLAREN DOMINA, HULKENBERG SUL PODIO, DISASTRO FERRARI”

Silverstone ha regalato una gara tanto folle quanto spettacolare, segnata da numerosi errori da parte di team e piloti, con Ferrari e Mercedes tra i principali protagonisti in negativo.

Protagonista assoluta del weekend è stata la McLaren, che ha mostrato un passo gara superiore di due secondi al giro rispetto agli avversari. Una superiorità disarmante e, per certi versi, preoccupante, costruita su un eccellente carico aerodinamico. Peccato per Oscar Piastri, che ha compromesso la sua gara al rientro della safety car: un errore banale, ma pagato a caro prezzo. Più che una vittoria di Norris, è sembrata una corsa persa dall’australiano.

Applausi anche per Sauber e Nico Hulkenberg: partito 19°, il tedesco ha chiuso sul podio alle spalle delle due McLaren, centrando il primo podio della carriera. Una gara impeccabile la sua, in cui ha saputo capitalizzare gli errori altrui.

Delusione in casa Ferrari e Mercedes, dove Lewis Hamilton, senza l’errre, avrebbe potuto ambire con facilità al podio. Dovrà fare ammenda. Ancora peggio è andata a Charles Leclerc, affondato da una strategia discutibile e da qualche sbavatura personale: una domenica da dimenticare.

Sfortunato anche Kimi Antonelli, costretto al ritiro dopo essere stato tamponato da Hadjar, che ha danneggiato pesantemente il posteriore della sua Mercedes. Ancora una volta, il giovane italiano si è ritrovato fuori posizione a causa di una strategia errata.

Dopo la pole straordinaria del sabato, Max Verstappen ha chiuso quinto. A penalizzarlo, un testacoda e un assetto troppo orientato sull’asciutto. La Red Bull, scarica di carico, ha sofferto in condizioni da bagnato.

Condizioni così particolari ci regalano spesso classifiche imprevedibili: oltre ai primi due posti, spiccano i nomi di team e piloti che dopo le qualifiche sembravano destinati all’anonimato. Brillano Sauber e Alpine, capaci di capitalizzare l’occasione. Aston Martin porta a casa punti preziosi con il settimo posto di Stroll e il nono di Alonso.

Prossimo appuntamento, Spa-Francorchamps a fine luglio

Gian Carlo Minardi

GP INGHILTERRA, GIAN CARLO MINARDI “75 ANNI DOPO, SI TORNA DOVE TUTTO EBBE INIZIO. PISTA AMICA DI HAMILTON CHE DEVE CERCARE DI BATTERE LECLERC”

Fernando Alonso(ESP) European Minardi PS01
British Grand Prix, Silverstone 15 July 2001
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Dodicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1: si torna in Gran Bretagna, là dove tutto ebbe inizio 75 anni fa. Silverstone accoglie il Circus in un weekend che rappresenta il vero compleanno della F1. Le previsioni meteo parlano chiaro: pioggia attesa tra sabato e domenica, con temperature fresche, intorno ai 21-22°C.

Il meteo inglese, si sa, è una variabile sempre presente su una pista dove la velocità regna sovrana. Il tracciato è particolarmente impegnativo per le gomme, sollecitate dalle alte forze G. Pirelli ha scelto le mescole C2, C3 e C4, una selezione meno aggressiva rispetto a quella dello scorso anno.

Il calo delle temperature potrebbe rimescolare le carte, a partire dalla Mercedes. Proprio qui, lo scorso anno, Hamilton conquistò una delle sue vittorie più emozionanti. Il campione britannico ha vinto nove volte su diciotto partecipazioni: nessuno come lui. McLaren, invece, resta la favorita in condizioni di caldo, ma Silverstone potrebbe offrire scenari sorprendenti. Norris e Piastri, in ogni caso, rimangono il riferimento.

Per Hamilton sarà fondamentale cercare di precedere Leclerc, anche se il tracciato britannico premia soprattutto la competitività della vettura: un fattore che, almeno al momento, non gioca a favore della Ferrari. A Maranello, però, si lavora senza sosta: attese novità tecniche già da questo weekend, dopo gli aggiornamenti visti in Austria.

Capitolo giovani: Kimi Antonelli si presenta a Silverstone dopo l’incidente della scorsa settimana, che gli è costato tre posizioni in griglia. Il giovane talento italiano ha dimostrato maturità, assumendosi la responsabilità dell’errore. Il suo percorso di crescita continua, e c’è da scommettere che anche stavolta saprà far divertire.

Gian Carlo Minardi