F1 | GP ABU DHABI, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “NORRIS, UN TITOLO MERITATO”

Il Mondiale 2025 si chiude con il trionfo di Lando Norris, un epilogo giusto per quanto visto lungo i 24 Gran Premi. Il britannico ha attraversato alti e bassi come ogni protagonista del campionato, ma ha saputo ricucire il distacco dal compagno di squadra e imporsi con maturità. Ha vinto la squadra più completa e il pilota che, nell’arco dell’intera stagione, ha dimostrato di meritare questo titolo.

Anche oggi Norris è stato protagonista di sorpassi determinanti dopo il primo pit stop. Condivido pienamente la decisione dei commissari di penalizzare Tsunoda per i tre cambi di traiettoria in fase di difesa, così come quella di non intervenire sul presunto track limit del sorpasso ai suoi danni: la manovra è avvenuta sul rettilineo, senza alcun vantaggio ottenuto. Norris si è semplicemente tenuto più largo per evitare un possibile contatto causato dagli spostamenti del pilota Red Bull. Anche i team radio sono stati valutati correttamente.

Questo risultato conferma quanto la serenità interna a un team incida sulle prestazioni. McLaren oggi ha eseguito un weekend impeccabile, così come Red Bull con Verstappen. L’olandese, pur ribadendo il valore dei suoi quattro titoli mondiali, è stato “vittima” di una fase di tensione interna a metà stagione che ha compromesso il cammino iridato. Con l’arrivo di Mekies la squadra ha ritrovato equilibrio e ha saputo riaprire la lotta fino all’ultima gara.

Piastri chiude terzo in classifica: per l’australiano sono risultati decisivi i due zeri raccolti nel corso della stagione.

Prestazione eccellente per Charles Leclerc, quarto al traguardo con una Ferrari che continua però a mostrare un divario difficile da spiegare rispetto a Hamilton, soprattutto in qualifica. Abbiamo assistito a sessioni tiratissime, giocate sul filo dei millesimi, dove un dettaglio poteva proiettarti dalla prima fila a fondo griglia. In gara Leclerc ha rimontato con solidità, chiudendo in zona punti. Con il cambio regolamentare del 2026, probabilmente assisteremo a uno scenario diverso.

Rispetto alle attese, Mercedes è mancata proprio nell’ultimo appuntamento. Russell aveva limitato i danni con il quarto posto in qualifica, mentre resta inspiegabile la prestazione di Antonelli in Q2 dopo un ottimo Q1. Per il giovane bolognese è stata una stagione di alti e bassi, ma chiusa con un incoraggiante settimo posto nel mondiale piloti, primo tra i rookie. Nel finale ha acquisito esperienza preziosa nella gestione gara, bagaglio fondamentale in vista del 2026. Davanti a lui c’è un futuro promettente. Per Mercedes si chiude un’era e sarà fondamentale saper interpretare al meglio il nuovo regolamento. Il tempo per respirare è poco: le prime prove del nuovo anno sono già programmate per fine gennaio.

Quella di Abu Dhabi è stata anche la gara che ha salutato la Sauber, pronta a passare il testimone ad Audi. Una stagione in crescita, coronata da punti importanti e dal primo podio di Hulkenberg a Silverstone. Annata significativa anche per Renault, che chiude il suo capitolo in Formula 1 dopo un percorso non semplice con Alpine.

Il 2026 si avvicina, e l’attesa è già altissima.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ABU DHABI, MINARDI “UN EVENTUALE SCONFITTA SAREBBE ECLATANTE PER MCLAREN”

Sono molto curioso di vedere cosa accadrà in questo finale di campionato ad Abu Dhabi. Un Mondiale che, fino a poche gare fa, sembrava avere due soli pretendenti, ma che i diretti interessati sono riusciti a rimettere completamente in discussione, portandoci a un epilogo a tre.

Il vantaggio di Norris – in una squadra tecnicamente solida come McLaren – resta significativo: dodici punti su Verstappen non sono pochi. Ma se dovesse cedere alla pressione proprio ora, la sconfitta sarebbe non solo sorprendente, ma anche meritata. Un eventuale successo di Verstappen lo proietterebbe definitivamente nell’Olimpo del Motorsport, più di quanto abbia già dimostrato negli ultimi anni, e in particolare in questa stagione.

McLaren non è esente da critiche per alcune scelte che hanno complicato il suo percorso, ma sono convinto che arriveranno ad Abu Dhabi con l’obiettivo preciso di portare Norris al titolo. Da non sottovalutare, però, la Mercedes, che potrebbe rivelarsi il vero outsider di questo finale.

Sul fronte gomme, Pirelli porta le mescole più morbide (C3, C4, C5) su una pista che tende a gommar­si e migliorare sessione dopo sessione. Sarà fondamentale interpretare correttamente l’evoluzione del tracciato sin dalle prime libere per analizzare e anticipare le strategie che verranno messe in campo.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP QATAR, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN, CHE ERRORE!!”

Max Verstappen rilancia la propria candidatura al titolo con una vittoria netta in Qatar. Il successo, unito al secondo e quarto posto conquistati da Piastri e Norris, consente all’olandese di ridurre a dodici le lunghezze che lo separano dal britannico. È stato un weekend particolarmente intenso, caratterizzato da strategie complesse incentrate sulla gestione delle gomme, fattore decisivo sull’asfalto di Losail.

Nonostante una superiorità evidente in qualifica, nella Sprint e nel passo gara, la McLaren ha compromesso un risultato potenzialmente determinante a causa di un errore sotto safety car. Una leggerezza che ha pesato sull’esito finale, soprattutto a confronto con la prova solida e impeccabile offerta da Verstappen e da un team Red Bull ancora una volta impeccabile nella gestione strategica.

In un campionato che si gioca sul filo dei centesimi, ogni sbavatura rischia di avere un impatto significativo. La McLaren, forte della conquista del titolo Costruttori, sembra voler concedere ai propri piloti ampia libertà nella lotta per il Mondiale. Una filosofia sportivamente apprezzabile, ma che potrebbe presentare un conto salato. Norris si presenterà ad Abu Dhabi con un margine ancora favorevole, ma la sensazione è che la serenità e la lucidità mostrate dalla squadra diretta da Laurent Mekies non garantiscano sonni tranquilli.

Nota di rilievo anche per Kimi Antonelli, autore di un’altra prestazione convincente. Il giovane bolognese è stato penalizzato nel primo pit-stop, quando la contemporanea sosta di quasi tutto il gruppo (eccetto McLaren e Ocon) lo ha costretto a rallentare per lasciar sfilare diverse vetture, tra cui quella di Sainz, terzo al traguardo. Antonelli è riuscito comunque a recuperare, pur cedendo il quarto posto nel finale a Norris per un piccolo errore. Due punti che potrebbero rivelarsi pesanti nella classifica generale, senza però intaccare l’ottimo finale di stagione del pilota italiano.

Fine settimana di festa per il Motorsport tricolore anche grazie alla conquista del titolo di Formula 2 da parte di Fornaroli. Per il secondo anno consecutivo un rookie si laurea campione, dopo il successo ottenuto in F3 dodici mesi fa: un risultato che conferma il valore dei giovani piloti italiani e del lavoro svolto dalla Federazione.

Il weekend di Lusail ha inoltre sancito matematicamente il quarto posto della Ferrari nel Mondiale Costruttori, una posizione che rispecchia fedelmente il livello espresso dalla vettura nel corso dell’intera stagione.

Ora lo sguardo si sposta su Abu Dhabi, dove tra una settimana verrà incoronato il nuovo campione del mondo. La sfida tra Norris (408), Verstappen (396) e Piastri (392) è più aperta che mai. E non è escluso che, tra i due litiganti, possa inserirsi proprio il terzo.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP QATAR, MINARDI “SFIDA MENTALE TRA NORRIS-VERSTAPPE-PIASTRI”

Dal deserto di Las Vegas a quello di Doha per il ventitreesimo e penultimo appuntamento del Mondiale. Dopo i risultati del Nevada, Max Verstappen si è inserito nella lotta per il titolo insieme a Lando Norris e Oscar Piastri, con il britannico che guida il terzetto con ventiquattro punti di vantaggio. Non sono certamente pochi, ma nemmeno tanti, considerando che ci sono ancora due GP e una gara sprint da disputare.

La sesta e ultima Sprint si correrà proprio in Qatar. Questo significa che piloti e team avranno a disposizione soltanto una sessione di prove libere per interpretare al meglio le gomme e preparare le monoposto in vista della qualifica e della Sprint stessa. Da tenere in considerazione anche l’evoluzione della pista, che dopo ogni sessione cambia sensibilmente i livelli di grip e può alterare il comportamento delle vetture.

Le gomme, in questo fine settimana, giocheranno un ruolo ancora più importante. Pirelli ha portato le mescole più dure, C1-C2-C3, imponendo inoltre che ogni set non possa percorrere più di 25 giri sul circuito di Losail. Si tratta di un limite conteggiato cumulativamente tra tutte le sessioni, incluse eventuali tornate sotto neutralizzazione. Uno scenario che apre la strada a strategie con almeno due soste, ma che potrebbe spingere alcuni team a valutarne addirittura tre.

Il motivo è legato alle caratteristiche del tracciato: Losail è un circuito ricco di curve medio-veloci e lunghi curvoni che mettono a dura prova soprattutto la gomma anteriore destra, oltre a un rettilineo principale molto lungo che richiede un compromesso aerodinamico tutt’altro che semplice. La gestione del traffico sarà un fattore chiave, perché nonostante il DRS, i sorpassi non sono scontati: partire davanti in qualifica sarà determinante per costruire un weekend solido.

A complicare ulteriormente il tutto ci saranno le condizioni ambientali: caldo intenso, umidità elevata e uno sforzo fisico paragonabile a quello del GP di Singapore. Il Qatar ha già dimostrato in passato di essere una gara estrema, con piloti messi duramente alla prova da disidratazione e stress termico. La forma fisica, dunque, sarà una variabile cruciale sia nella Sprint sia nella gara lunga.

Ultimo elemento da non sottovalutare, la possibile entrata della safety car, sempre minacciosa su un circuito che punisce gli errori e che, con strategie così delicate, potrebbe rimescolare le carte in qualsiasi momento.

Sarà quindi determinante anche la concentrazione mentale, soprattutto per i primi tre del Mondiale: Verstappen, spinto dagli ultimi successi e dalla rimonta; Norris, chiamato a difendere il proprio vantaggio con freddezza; e Piastri, che proverà ad uscire da questo momento non facile.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP LAS VEGAS, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI — “VITTORIA CHE VALE DOPPIO PER VERSTAPPEN”

Il Gran Premio di Las Vegas ci ha regalato un colpo di scena degno dei migliori thriller, se non addirittura horror per Norris e Piastri, con la doppia squalifica McLaren arrivata a gara conclusa per irregolarità nel pattino. Un evento che riapre la corsa al Mondiale, non solo tra i due piloti McLaren, ma anche grazie all’inserimento di Max Verstappen, protagonista ancora una volta di una partenza straordinaria e di una gara perfetta, in cui è riuscito non solo a gestire il vantaggio, ma anche a lanciare un segnale forte e deciso ai diretti avversari negli ultimi tre giri, marcando costantemente la miglior prestazione.
Sul finale Lando ha “tirato il freno a mano”, probabilmente per evitare la squalifica dovuta all’eccessivo consumo del plank, tagliando il traguardo con venti secondi di ritardo dall’olandese dopo una partenza non perfetta che gli era costata la leadership.

Ancora una prova maiuscola per Andrea Kimi Antonelli. Un lieve errore nell’ultimo giro della qualifica bagnata gli è costato l’accesso alla Q2, seguito poi da una penalità di cinque secondi per partenza anticipata. Nonostante ciò, il giovane italiano ha rimontato dalla diciassettesima posizione fino alla quinta (poi terza dopo le squalifiche), impressionando per la costanza del ritmo nelle 47 tornate percorse con le gomme hard. Nel confronto diretto con Russell è stato spietato per regolarità, e nei duelli con Piastri e Leclerc ha mostrato grande maturità.

In casa Ferrari, Leclerc ha dato tutto ciò che la vettura gli consentiva. Sia lui sia Hamilton sono riusciti a rimediare a una qualifica complicata sul bagnato – ancor più per il britannico, costretto a scattare dal fondo – chiudendo comunque entrambi in zona punti. Per il Mondiale Costruttori però cambia poco: il secondo posto resta lontano. L’attuale classifica riflette fedelmente i valori in campo, con McLaren e Red Bull un passo avanti rispetto a Mercedes e Ferrari.

Risultati positivi anche per Sainz e Hadjar, che salutano Las Vegas rispettivamente con un quinto e un sesto posto finale, davanti a Nico Hülkenberg. Risultati importanti che consolidano le posizioni delle rispettive scuderie. Ocon e Berman approfittano della doppia squalifica per guadagnare due posizioni e completare la top-10.

A due gare, più una Sprint, dalla fine, i tre pretendenti al titolo sono separati da appena 24 punti. Ci aspetta un finale di stagione incandescente, sia tecnicamente che mentalmente. Appuntamento tra sette giorni in Qatar.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP LAS VEGAS, MINARDI: “PIASTRI DEVE RISPONDERE PRESENTE”

La Formula 1 arriva a Las Vegas per il ventiduesimo appuntamento del Mondiale, sul secondo circuito più lungo della stagione: 6.201 km caratterizzati da tre rettilinei velocissimi e da una serie di chicane lente che metteranno a dura prova gli pneumatici.

Pirelli porta le mescole più morbide – C3, C4 e C5 – e le simulazioni indicano un Gran Premio a due soste. Siamo alle battute finali del campionato, con variabili che includono anche l’affidabilità. In Brasile la Red Bull ha introdotto l’ultimo motore della stagione, con Verstappen autore di una rimonta poderosa. Las Vegas, come Interlagos, offre diverse opportunità di sorpasso e può rivelarsi una pista ideale per scontare eventuali penalità, a differenza del Qatar – dove due soste saranno obbligatorie – e di Abu Dhabi.

Oscar Piastri, se vuole restare in corsa per il titolo, deve reagire subito: serve una prestazione convincente per lasciarsi alle spalle il suo momento “buio” e rispondere al compagno-rivale, anch’egli al volante di una McLaren.

Capitolo Costruttori: dopo il weekend “nero” di San Paolo, la Ferrari scivola al quarto posto e ora il secondo, occupato dalla Mercedes, dista 36 punti. Apertissima anche la battaglia per il sesto posto tra Racing Bulls, Aston Martin e Haas. La storia recente dimostra che basta un colpo di scena per riscrivere la classifica.

L’appuntamento è nelle ore piccole: servirà puntare la sveglia.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ANTONELLI STRAORDINARIO, COME VERSTAPPEN E NORRIS. PECCATO NON AVER VISTO LI IN MEZZO ANCHE LECLERC”

Interlagos ci ha regalato un Gran Premio movimentato, non per la pioggia ma per i numerosi incidenti, a cominciare da quello causato da un’azione troppo ottimistica di Oscar Piastri alla ripartenza dopo la SC, che ha messo fuori gioco Charles Leclerc e ha rischiato di coinvolgere anche Antonelli.

È stato un fine settimana che potrebbe aver indirizzato il mondiale in favore di Lando Norris, visto il numero di errori commessi dal suo compagno e principale rivale per il titolo. Mancano ancora tre GP e una Sprint, e basta un nulla per ritrovarsi con zero punti – come accaduto a Piastri nella Sprint – ma in questo momento Norris sta guidando con grande serenità, gestendo alla perfezione gomme e vettura. È stata una bella prova di forza della McLaren, ma soprattutto di Lando.

Da applausi la prestazione di Kimi Antonelli per tutto il fine settimana: secondo in qualifica, secondo nella Sprint e secondo nel GP. Ha resistito magistralmente negli ultimi giri alla rimonta di Verstappen, gestendo al meglio pneumatici e ritmo gara. Abbiamo in casa un ragazzo che sta crescendo, mettendo a frutto l’esperienza maturata in questa sua prima stagione in F1, inclusi gli errori che fanno parte del percorso di crescita di un rookie.

Molto bravo anche Max Verstappen. Partito dalla pit lane, ha conquistato il podio con un terzo posto di grande spessore. Anche se aiutato da safety car e virtual safety car, ha mostrato ancora una volta il suo talento, girando per 71 giri su tempi da qualifica indipendentemente dalla mescola utilizzata e un assetto scarico che lo penalizzava nella parte più guidata del tracciato.

Peccato per la Ferrari, costretta al ritiro con entrambi i piloti. Sarebbe stato interessante vedere Leclerc in lotta con Norris, Antonelli e Verstappen. Per due Ferrari che non vedono il traguardo, ne approfittano Haas e Racing Bulls con piazzamenti importanti in ottica Costruttori.

La Haas sta facendo un ottimo lavoro, in particolare con Bearman: un team che lavora con serenità e costanza, e i risultati lo dimostrano. Bene anche la Racing Bulls, con il settimo e ottavo posto che consolidano la sesta posizione nel mondiale davanti all’Aston Martin – oggi fuori dai punti – con dieci lunghezze di vantaggio.

Appuntamento tra quindici giorni con il Gran Premio di Las Vegas.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MESSICO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MONDIALE COMPLETAMENTE APERTO TRA NORRIS E PIASTRI. VERSTAPPEN GRAZIATO DAI COMMISSARI”

Lando Norris 357 punti contro i 356 di Oscar Piastri.
Il Gran Premio del Messico ha riaperto completamente la lotta per il mondiale piloti in casa McLaren. A quattro gare dal termine — con ancora due sprint in calendario — i due compagni di squadra sono separati da un solo punto.

Abbiamo assistito a uno dei Gran Premi più belli degli ultimi tempi, reso vivace da strategie diverse e da un salto di mescola Pirelli finalmente decisivo. Per la prima volta, la scelta delle gomme ha davvero inciso sul risultato, mantenendo il verdetto in sospeso fino all’ultima curva.

Un Norris perfetto

Lando Norris ha disputato uno dei suoi fine settimana migliori: impeccabile in qualifica e dominante in gara. La sua vittoria, con 30 secondi di vantaggio su Leclerc, è stata netta e meritata.

Per la Ferrari, il secondo posto rappresenta un risultato importante: secondo podio consecutivo e massimo obiettivo possibile in questo momento. Un podio conquistato in pista e difeso fino all’ultimo giro, con alle spalle il solito agguerrito Verstappen.

Verstappen graziato alla prima curva

L’olandese della Red Bull, come sempre, ha venduto cara la pelle. Alla prima curva, però, è stato graziato dai commissari: da tempo non vengono più inflitte penalità per episodi simili, ma in questo caso era già fuori linea di parecchi metri, con due gomme sull’erba.
È stato bravissimo a controllare la vettura evitando il contatto con le protezioni, ma se al posto dell’erba ci fosse stata la ghiaia, la sua corsa sarebbe finita lì.

Hamilton e la penalità giusta

Diversa la situazione di Hamilton. Concordo con la decisione dei commissari: oltre a non aver seguito le indicazioni per il rientro in pista, con quella manovra ha guadagnato terreno. È vero, seguire la traiettoria corretta in quel punto non era semplice e chiunque avrebbe probabilmente fatto lo stesso, ma vista così, la penalità è corretta.

Bearman sorprende con la Haas

Ottima la prestazione di Oliver Bearman, quarto al traguardo con la Haas e a lungo in lotta per il podio. Un risultato prezioso tanto per il giovane pilota quanto per la squadra americana, che ritrova un weekend di alto livello.

Mercedes confusa, ma corretta

Più caotica la situazione in casa Mercedes. Russell ha poi restituito la posizione a Kimi Antonelli, mostrando grande correttezza, ma questi episodi andrebbero gestiti con maggiore rapidità: sono decisioni che vanno prese subito, senza attendere troppi giri.

Piastri salva il salvabile

Fine settimana più complicato per Oscar Piastri, alle prese con una McLaren molto scivolosa. Nonostante le difficoltà, è riuscito a chiudere al quinto posto, limitando i danni.

Il mondiale è ora completamente aperto. La sfida tra Norris e Piastri si infiamma, mentre per Verstappen la corsa al titolo sembra definitivamente finita.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MESSICO, GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN PRONTA A DEFINIRE LE STRATEGIE INTERNE?”

Siamo alle porte del Gran Premio del Messico. Fare previsioni è sempre più complicato, come abbiamo visto una settimana fa ad Austin, con un drastico cambiamento delle prestazioni da parte di alcuni team – vedi Ferrari – tra la Sprint e il GP. Gli stessi addetti ai lavori non si spiegano questo tipo di salto, chiudendo comunque la domenica con un terzo e un quarto posto.

Queste monoposto sono certamente molto sensibili ai cambiamenti, e basta un niente per passare dalle stelle alle stalle. Lo abbiamo visto anche in casa Williams e Sauber. Diversa, invece, la situazione della McLaren: la mancanza di dati raccolti durante la Sprint ha avuto ripercussioni negative anche sul risultato della gara.

Resto dell’idea che la vettura da battere sia la McLaren, anche se la serenità che si respira in casa Red Bull non permette a Lando Norris e Oscar Piastri di dormire sonni tranquilli, soprattutto di fronte a un Max Verstappen in splendida forma, che fa praticamente ciò che vuole.

Il GP del Messico si corre in altura e, come sappiamo, questo influisce sulle prestazioni delle power unit. L’unità Mercedes dovrebbe quindi essere avvantaggiata. Siamo ormai a cinque appuntamenti dalla fine del campionato, e penso che questa possa essere la gara decisiva per delineare le strategie in casa McLaren. Restano poi due gare Sprint racchiuse in quattro settimane. Verstappen è lontano e, insieme a Russell, potrà essere l’ago della bilancia, ma dovranno comunque fare attenzione. La storia insegna.

Come ad Austin, anche a Città del Messico Pirelli adotterà il salto di mescola, portando le C2 (hard), C4 (medium) e C5 (soft). L’intento è quello di movimentare la corsa con più pit stop. Staremo a vedere.

Attenzione anche alla sfida tra Racing Bulls e Aston Martin per il sesto posto nel mondiale costruttori, con i due team separati da appena tre punti.

Gian Carlo Minardi

 

F1 | GP SINGAPORE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “NEL GIORNO DELLA MCLAREN, FERARRI SI CONFERMA QUARTA FORZA”

Il fine settimana di Singapore consegna ufficialmente il titolo di Campione del Mondo Costruttori alla McLaren, per il secondo anno consecutivo, ma anche la vittoria Mercedes con  un fantastico Russell.

Nonostante il caldo e l’alto tasso di umidità la Mercedes è riuscita a fare la differenza fin dalla qualifica. Kimi Antonelli ha completato il positivo fine settimana della squadra col quinto posto, consolidandosi al secondo posto tra i costruttori, con una Ferrari che dovrà guardarsi le spalle dall’arrivo della Red Bull. Attualmente, comunque, il team di Maranello rappresenta la quarta forza.

Ci si aspettava certamente qualcosa di più dai piloti Papaya, ma col podio Norris guadagna sei punti sul diretto avversario provando a tenere viva la sfida interna con Piastri. E’ chiaro che i due piloti avranno carta bianca. Non credo che Verstappen sia da considerare ancora in lotta per il titolo, anche se come al solito vende cara la pelle soprattutto ora che è nuovamente supportato dalla vettura. Col giusto supporto di Tsunoda, possono ancora ambire al terzo posto ai danni della Ferrari.

Trovo corretta la scelta di Ferrari di optare per le “rosse” per riprendere Antonelli. Il problema ai freni ha vanificato il lavoro di Hamilton, ma comunque non sarebbero andati oltre una quinta posizione.

Da applausi la prestazione in casa Williams con Sainz che, partito ultimo ha tagliato il traguardo in zona punti col decimo posto. In una pista in cui è praticamente impossibile sorpassare la strategia è stata ottima, così come la guida dello spagnolo.

Altrettanto positiva il risultato di Alonso, sempre divertente nei team-radio, ma anche determinato in pista. Con la penalità di Hamilton si porta a casa il settimo posto. Sono certo che ci sia anche lo zampino di Adrian Newey.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SINGAPORE, GIAN CARLO MINARDI “VERSTAPPEN POSSIBILE ARBITRO DEL MONDIALE”

La sfida in casa McLaren è pronta a riaccendersi sul tracciato cittadino di Singapore, con Max Verstappen possibile ago della bilancia nella lotta mondiale. Dopo il successo Red Bull a Baku, la sfortunata uscita di pista di Piastri e l’occasione persa da Norris, il campionato approda su un circuito insidioso che, come da tradizione, si correrà in notturna. Le condizioni climatiche restano proibitive: circa 30°C con 70% di umidità, fattori che metteranno a dura prova i piloti.

La safety-car, quasi sempre protagonista a Marina Bay, potrà influenzare le strategie, in una gara che spesso si avvicina al limite delle due ore. Sul fronte gomme, la Pirelli ha scelto la gamma più morbida (C3-C4-C5). La qualifica sarà cruciale: storicamente chi parte dalla pole ha grandi chance di vittoria.

McLaren resta la favorita, mentre la Red Bull dovrà centrare un altro risultato pesante se vuole mantenere viva la pressione. Per Verstappen i 69 punti di distacco sono un ostacolo enorme, soprattutto con due McLaren davanti in lotta per il titolo, ma l’olandese potrebbe assumere il ruolo di “arbitro” del mondiale.

Dietro, continua la bagarre tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto costruttori, con il Cavallino reduce da un weekend difficile a Baku. Da segnalare anche la crescita della Williams, che con il podio di Sainz ha scavalcato la Racing Bulls al quinto posto.

Tutti gli ingredienti ci sono: Singapore si prepara a offrire un fine settimana di grande spettacolo.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AZERBAIGIAN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI: “MAX È SEMPRE UNA CONFERMA. LA SERENITA’ NEL TEAM è DETERMINANETE PER I RISULTATI”

Abbiamo vissuto un Gran Premio interessante, soprattutto per i tempi sul giro segnati dai primi dieci piloti. È stata però anche una gara che ha confermato come la tecnica sia importante, ma che tutto il resto risulti determinante.

In una Red Bull che ha ritrovato serenità – coincisa con l’arrivo in squadra di Laurent Mekies – è arrivato il secondo successo consecutivo firmato dal solito “mostro” di bravura Verstappen; in clima sereno in squadra incidere favorevolmente anche nella gestione del team, del morale dei piloti e delle strategie. Il tutto si riflette nei risultati. Il sesto posto di Tsunoda è un’ulteriore conferma dopo diversi weekend non facili. Verstappen ci ha certamente messo del suo, gestendo al meglio una vettura più scarica delle altre nel tratto guidato e firmando, negli ultimi tre giri, la tornata più veloce nonostante un vantaggio di 14” su Russell.

Fine settimana positivo anche per la Mercedes, che lascia Baku con un secondo e un quarto posto che valgono il secondo posto nel Mondiale Costruttori, a discapito di una Ferrari in cui continua a regnare confusione. Bravo Kimi Antonelli a non prendersi inutili rischi, viaggiando costantemente a un decimo e mezzo dal compagno di squadra – che ritengo tra i tre-quattro migliori piloti del Mondiale. Antonelli ha dimostrato il suo valore, anche dal punto di vista mentale. Certo, deve apportare alcuni cambiamenti nella sua organizzazione interna, ma crescerà ulteriormente: ha davanti a sé un anno e mezzo per migliorarsi. Anche oggi ha lottato per il podio e, non dimentichiamolo, davanti a lui c’erano mostri sacri come Verstappen, Russell e Sainz.

Fine settimana assolutamente positivo anche per la Williams e per Sainz, che hanno chiuso al terzo posto dopo aver conquistato in qualifica la prima fila. Molto bravo il team nella gestione della strategia e altrettanto il pilota in gara, senza la minima sbavatura.

Capitolo McLaren: non qualificabile. Errori importanti da parte dei due piloti che ambiscono a diventare campioni del mondo, in particolare di Piastri, sia in partenza che poi finendo a muro al primo giro. Probabilmente il team, vicinissimo a riconquistare il titolo Costruttori, si è distratto e dovrà riflettere. Sia Piastri che Norris, però, non possono pensare di dormire sonni tranquilli con un Verstappen così in forma. I punti di distacco sono ancora consistenti – 69 lunghezze separano l’australiano dall’olandese – ma con sette Gran Premi ancora in calendario non rappresentano un margine rassicurante. Con il settimo posto di Norris, a Oscar è comunque andata di lusso.

Situazione decisamente opposta in casa Racing Bulls, che possono festeggiare il quinto e il decimo posto con Lawson e Hadjar. In particolare, Lawson è stato molto bravo a tenere dietro Tsunoda, che a inizio stagione lo aveva sostituito in Red Bull, creandogli non pochi problemi anche dal punto di vista mentale. Mi fa molto piacere questo risultato: tanti punti preziosi per il team, che agguanta il sesto posto tra i costruttori.

Tra quindici giorni si arriva a Singapore.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AZERBAIGIAN, GIAN CARLO MINARDI “ATTENZIONE A MAX”

Da Monza a Baku passando per Imola, dove abbiamo festeggiato la 9ª edizione dell’Historic Minardi Day con un nuovo record di presenze – oltre 20.000 persone – e di vetture, più di 700 storiche protagoniste all’Autodromo di Imola. Proprio per questo voglio ringraziare tutti i collezionisti che hanno partecipato portando in pista e nel paddock auto straordinarie, insieme agli appassionati e tifosi che, con il loro calore, hanno reso memorabile questo fine settimana.

In particolare mi ha fatto estremamente piacere vedere il coinvolgimento delle nuove generazioni: ancora una volta tanti giovani, italiani e stranieri, hanno curiosato nei box e ammirato le vetture che hanno scritto la storia del Motorsport. Anche le tribune delle Acque Minerali e della Tosa sono state gremite, rafforzando ulteriormente la cornice di pubblico. È stata un’edizione da record anche sui social: nell’ultimo mese abbiamo generato quasi 2 milioni di visualizzazioni complessive tra Instagram e Facebook.

Adesso, però, si vola in Azerbaigian, su un circuito decisamente diverso da Monza: i 6,003 km di Baku si snodano tra la parte antica e quella più moderna della capitale. Due i rettilinei principali: quello dopo curva 2 e quello dei box, lungo il lungolago, che misura ben 2,2 km – il doppio rispetto agli 1.100 metri di Monza – preceduto da un tratto con curve da affrontare in pieno, che consente di raggiungere velocità molto elevate. La massima velocità registrata dalla FIA resta quella di Valtteri Bottas, che nel 2016 con la Williams toccò i 366,1 km/h.

Per la quarta volta Pirelli porterà la mescola più morbida in assoluto, la C6, affiancata da C5 e C4 (hard), con l’obiettivo di movimentare la gara. Se nell’ultima edizione la safety car non è mai entrata in pista, resta comunque una variabile, soprattutto nel tratto del “Castello”.

I team dovranno trovare il giusto compromesso tra la parte veloce, a basso carico, e quella guidata. Visto quanto mostrato a Monza, proprio in questo settore Verstappen potrebbe fare nuovamente la differenza, anche se la McLaren si conferma la vettura da battere. Occhio anche alla Mercedes: con temperature attese non troppo elevate, intorno ai 24-25 °C, la W16 potrebbe trovarsi in condizioni ottimali per “respirare” meglio grazie all’aria più fresca.

Buon GP a tutti

Gian Carlo Minardi