Gp Abu Dhabi – IL PUNTO

Si è conclusa velocemente anche questa stagione composta da Gran Premi affascinanti, anche se praticamente tutti marchiati Mercedes. Peccato per questo finale che ci ha privati di Nico Rosberg, frenato da un problema sulla sua vettura. Sarebbe stato bello vederli lottare fino alla fine. Devo fare a Nico i miei più sinceri complimenti, sia per il bel gesto nei confronti di Lewis a gara finita, sia per aver voluto terminare a tutti i costi il Gran Premio.

E’ stato un campionato in crescendo, nonostante le preoccupazioni di carattere tecnico iniziali. I tempi si sono abbassati velocemente fino ad avvicinarsi ai vari record proprio come con il tempo di ieri in qualifica di Rosberg, vicinissimo al record assoluto della pista targato Vettel-2009

E’ stata una stagione con tante variabili: la Williams, dopo un 2013 difficilissimo, è diventata la terza forza del mondiale, chiudendo la stagione con un doppio podio. Hanno fatto rinascere Felipe Massa oltre a formare uno dei giovani più promettenti, Bottas. La Red Bull ha dimostrato che telaisticamente parlando è una vettura competitiva, nonostante qualche furbizia di troppo.  Crescendo come Power-unit avrebbe certamente qualcosa da dire. Ferrari, tra le tante difficoltà, si è confermata la quarta/quinta forza del mondiale. Fernando ha salutato il team facendo vedere cose che solo un campione può fare, come il sorpasso su Kimi e il cambio al volo della strategie entrando per primo al pit-stop. Button ha digerito alla grande il suo ultimo GP. Al fianco di Fernando ci sarà infatti Kevin Magnussen. Da martedì inizierà quindi la nuova era McLaren-Honda.

Una stagione che va in archivio con tanti cambiamenti, sia dal lato piloti che tecnico. Vettel al posto di Alonso in Ferrari. Alonso in McLaren al posto di Button (manca solo l’annuncio). Kvyat in Red Bull al posto di Vettel. Il russo è stato sfortunato in alcune circostanze, ma fin dall’inizio si è imposto molto bene. Sarà al fianco di Ricciardo che anche oggi ha dimostrato di poter essere una prima guida. In Toro Rosso arriva invece il giovanissimo Max Verstappen. Da decidere chi sarà il suo compagno. Per i test la scuderia di Faenza ha chiamato Carlos Sainz jr. A questo punto direi che per Vergne le porte si chiudono, anche se è stato autore di un buon finale di stagione.  Un team giovane Verstappen-Sainz sarà una bella scommessa, anche se non facile. Sul fronte tecnico abbiamo visto tantissimi cambiamenti, soprattutto in ambito Ferrari dove però le novità non sono finite.  Le indiscrezioni parlano di un nuovo cambio al vertice tra Mattiacci-Arrivabene. Se così fosse sarebbe un bel colpo. Arrivabene conosce molto bene la F1, l’ambiente Ferrari e la famiglia Agnelli. Insomma, ci sono ancora tantissimi tasselli da mettere a posto.

Durante i test di Abu Dhabi avremo la possibilità di vedere in azione anche Raffaele Marciello, al volante della Ferrari. Lo seguirò con molta attenzione avendolo osservato da vicino fin dai suoi primi passi in questo mondo.

Gp Abu Dhabi – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati alla diciannovesima gara, l’ultima di una stagione corsa via velocemente tra polemiche, evoluzioni tecniche, difficoltà per i team e dominio netto di Mercedes.

Abbiamo dovuto aspettare fino all’ultimo week-end per conoscere il successore di Sebastian Vettel, che lascerà così il #1. Sarà una lotta tutta in famiglia, tra Hamilton e Rosberg. L’inglese, grazie al suo vantaggio, potrà giocare in rimessa, mentre la vittoria a Nico potrebbe non bastare. Non vedo nessun pilota in grado di inserirsi tra loro, per favorire l’uno o l’altro. La stessa Williams è ancora molto lontana, come dimostrano i 41” di distacco accusati in Brasile. La lotta per il terzo posto tra i Costruttori è, invece, cosa fatta per Williams, nonostante la disponibilità dei punti doppi, che si sono dimostrati inutili.

La Pirelli, per l’ultimo appuntamento, ha portato Soft e SuperSoft. Questo potrebbe regalarci una qualifica molto combattuta. Quindici giorni fa abbiamo avuto addirittura 18 piloti racchiusi in appena 2”, mentre in gara le differenze tra le Mercedes e il resto del gruppo potrebbero comunque emergere. Questa soluzione di mescole potrebbe non favorire la McLaren nella lotta per il quarto posto. La vettura di Button-Magnussen si è dimostrata più performante con Medium e Hard. Attraverso un tweet, inoltre, hanno annunciato che dovremmo aspettare oltre il 1 dicembre per conoscere la nuova line-up, anche se i giochi sono già fatti.

Il retro-box sarà molto caldo, con varie decisioni da prendere, legate a terza macchina, distribuzione dei premi e modifiche alle Power-Unit.

Gp Brasile – IL PUNTO

San Paolo non ha tradito le attese, grazie ad un circuito entusiasmante che mette a dura prova l’abilità dei piloti. Come facilmente prevedibile, abbiamo avuto una netta supremazia del team Mercedes e delle sue Power-Unit con quattro piloti nella top-4 e sette in top-10.

Buona gara anche per Sebastian Vettel, con un Daniel Ricciardo particolarmente sfortunato, frenato dal cedimento della sospensione anteriore sinistra. Fernando Alonso ha viaggiato al meglio con la sua Ferrari, giocando il tutto per tutto, così come Kimi Raikkonen, che ha giocato la carta del pit-stop in meno, rischiando di compromettere il settimo posto in favore di Hulkenberg e Magnussen. Vista la supremazia della PU tedesca, la battaglia è stata vinta da Vettel-Alonso-Raikkonen, entrando in top-10. Lo stesso Button poi è stato autore di una buona gara, dimostrando quanto la sua McLaren si difenda con le mescole Medium e Hard, soffrendo, invece, con Soft e Supersoft.

Ancora una volta è stata una lotta impari tra la coppia Hamilton/Rosberg e tutti gli altri. Hanno lottato fino alla fine sfidandosi a suon di giri veloci. Questo è il bello di due campioni con a disposizione una macchina che gli permette di fare quello che vogliono. Nonostante la supremazia, però, il titolo verrà assegnato solamente all’ultimo appuntamento di Abu Dhabi. Questo non può che essere un bene per la F1. Il vantaggio dell’inglese rimane tale e potrà chiudere la partita anche con un secondo posto. Sarà un week-end che si aprirà con tante incognite, sia per l’affidabilità che per i possibili errori. Anche oggi lo stesso Lewis ha commesso un errore che, in altre circostante, gli sarebbe stato fatale. Grazie alle nuove regole sulla sicurezza (che hanno portato ad asfaltare le vie di fuga), è stato graziato, perdendo solamente pochi secondi. 17 punti di vantaggio sono comunque un salvagente importante, a dimostrazione che i punti doppi sono un’invenzione inutile. Inoltre, la pista ha già deliberato il suo verdetto. 10 a 5 le vittorie per Hamilton su Rosberg… Poi altri fattori, come l’affidabilità, hanno condizionato la classifica.

Molto bravo anche Felipe Massa. Con il terzo posto completa il podio della gara di casa. Ha commesso due errori da dilettante, che comunque non avrebbero cambiato il risultato. Due errori dettati dalla foga di correre davanti al proprio pubblico e di guidare una macchina competitiva, come la sua Williams. Purtroppo al brasiliano mancano diversi punti persi nella prima parte, che oggi lo avrebbero lanciato al terzo-quarto posto. Ha vissuto una stagione in crescendo, monetizzando il potenziale della sua vettura. E’ ancora molto lontano dalla Mercedes, ma la PU gli permette questi risultati.

A proposito di errori, è stata una domenica ricca di sbavature ai box con Raikkonen, Bottas ed Hamilton. Per la Ferrari è il secondo errore. Un campanello d’allarme da non sottovalutare, perchè arriva in un settore in cui il Cavallino Rampante è stato sempre al top.

Gp Brasile – PRESENTAZIONE

A sette giorni dal Gran Premio di Austin, il Circus arriva a Interlagos, un circuito storico della Formula 1. La tappa sul circuito brasiliano è caratterizzata da uno dei tracciati più corti del campionato ed, oltre a problematiche tecniche, è sempre influenzata dalla variabilità atmosferica. Anche per questa tre-giorni è infatti attesa la pioggia, che potrebbe complicare le scelte dei team.

In caso di pista asciutta, la Pirelli porterà Medium e Soft; siamo davanti ad una gara aperta a diverse soluzioni. Ovviamente il tutto è finalizzato alla Mercedes e alla lotta interna tra Hamilton e Rosberg.

Dopo Austin, il vantaggio di Lewis su Nico è arrivato a 24 punti. Ho la sensazione che ormai tutto sia già programmato, come ho già analizzato nei giorni scorsi. Dopo la gara di Spa-Francorchamps, il team ha creato gerarchie ben precise per il bene della scuderia, dell’immagine e degli investimenti fatti in questi anni. Hamilton è predestinato a vincere questo mondiale. Negli ultimi appuntamenti abbiamo visto come uno dei due si prenda la pole e l’altro vinca la gara. Per me, anche la tranquillità con cui Nico ha accettato la sconfitta una settimana fa è un ulteriore segnale.

Ci prepariamo ad un Gran Premio del Brasile con due interrogativi: chi vincerà tra Hamilton e Rosberg? Chi si aggiudicherà il terzo posto nel Mondiale Costruttori?

Come dicevo prima, il gradino più alto del podio (salvo problemi tecnici) è una questione Mercedes. Non vedo altri attori che potrebbero impensierirla. Arrivati a questo punto il terzo posto tra i Costruttori è praticamente cosa fatta per la Williams, nonostante i punti doppi di Abu Dhabi. Alcuni team sono ormai già impegnati sulla prossima stagione. La Ferrari in questo momento ha grandi problemi nel presente. Lasciamoli lavorare ed osserviamo con attenzione le prove che stanno facendo.

Gp AMERICA – IL PUNTO

Lewis Hamilton è un “animale” da gara. Dopo aver perso il confronto con il compagno in qualifica, in gara è stato eccezionale, mettendo a segno uno di quei sorpassi che fanno capire chi sia il migliore in squadra in questo momento. I punti di vantaggio ora sono diventati 24 (su 75 ancora da attribuire tra Brasile e Abu Dhabi) e tra una settimana potrebbe arrivare la parola “fine”. E’ una questione solamente tra loro. In questo momento, non ci sono altri attori che possono infastidirli.

E’ stato un Gran Premio in cui la Williams mi ha deluso. Sinceramente, mi sarei aspettato di veder lottare sia Massa che Bottas per il terzo posto. Fantastico su questo fronte, invece, Daniel Ricciardo, autore di sorpassi incredibili. Si conferma assolutamente un team-leader, ottimizzando al meglio questa Red Bull che non smette di stupirci, uccidendo (sportivamente parlando) il compagno Vettel.

Sinceramente, non ho capito la strategia di Vettel – costretto a partire dalla pit-line – anche se proprio sul finale ha agguantato un settimo posto.

Molto bene la Lotus, che è risorta con un punto di Maldonado, e Vergne. Il francese ha dimostrato di non essere da rottamare. Può ancora essere utile alla Toro Rosso e alla Red Bull in un contesto globale, portando a Faenza punti importanti. Il team sta crescendo e può essere di aiuto.

Arrivando in casa Ferrari, Fernando Alonso prosegue il suo trend positivo, ridicolizzando Raikkonen. Purtroppo, il confronto con lo spagnolo è imbarazzante.

A tenere banco in questo fine settimana, come ci si poteva aspettare, è stato anche il forfait di Marussia e Caterham. Dovremo aspettare di capire quale strada prenderà questa F1, poiché c’è molta carne al fuoco tra terza macchina e nuove spartizioni di diritti. Sinceramente, non credo che la terza macchina sia la soluzione migliore. Mi prometto, però, di analizzare i problemi con più calma, in un secondo momento.

Gp America – PRESENTAZIONE

In virtù del forfait di Caterham e Marussia, l’adozione della terza macchina sarà argomento di riunioni durante il Gran Premio di Austin, terz’ultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1.

Organizzare una terza vettura non è così semplice e scontato, poiché, oltre ad un costo, richiede anche un’organizzazione precisa, in termini di uomini e di logistica. Bisogna valutare al 100% tutti i Pro e Contro di un’operazione del genere, per evitare di ritrovarsi in situazioni simili, con aumento dei costi spropositati, che stanno tagliando le gambe non solamente alle due “Cenerentole”. Abbiamo almeno un altro team che naviga in acque tempestose. Diversamente dalla situazione in casa Caterham, la Marussia ha un biglietto da visita interessante, derivante dall’attuale nono posto nel mondiale Costruttori (davanti a Sauber e Caterham), che a fine stagione si tramuterebbe in denaro. Certamente bisognerà valutare la stato di salute fino in fondo. Arrivare all’amministrazione controllata a tre GP dalla fine non è un buon segnale. Bisogna valutare anche quali sono i termini del “bonus” concesso da Mr. E, per non perdere i diritti acquisiti con l’attuale nono posto.

C’è tanta carne al fuoco e mi auguro che sia arrivato il momento di sedersi intorno ad un tavolo, per valutare le difficoltà e trovare i rimedi per salvare questa F1 malata. Serve l’antidoto giusto, per ridare linfa e vitalità all’ambiente.

Arrivando al Gran Premio, Austin è certamente uno dei circuiti (tra quelli di ultima generazione) più tecnici e validi. Porterà ad una competizione esasperata, in cui sono attesi 2 pit-stop, avendo a disposizione Medium e Soft. Si ritorna dunque a parlare di strategie, ingrediente che è mancato in pieno in Russia. Poco da dire in casa Mercedes. Vinto il titolo Costruttori, deve solo capire chi sarà il suo campione. Lotta aperta tra Lewis e Nico, dove ognuno ha un obiettivo ben preciso. Provare a ridurre il distacco nel caso del tedesco e aumentare il divario, per essere meno vulnerabile ad Abu Dhabi, per l’inglese. Alle loro spalle, c’è la rincorsa al terzo posto, mentre tra i costruttori si accenderà la sfida per il terzo e quarto posto Costruttori, con una lotta a tre: Williams, Ferrari, McLaren. Ci aspetta una seconda-terza fila molto in fermento.

Sul fronte del mercato, l’arrivo della terza vettura potrebbe movimentare ulteriormente l’ambiente. Ad oggi, vengono a mancare quattro sedili e altrettanti piloti, che proveranno a riproporsi facendo pressione anche sulle loro disponibilità economiche. Considerando che l’idea della “terza vettura” non mi piace, spero almeno che sia affidata a dei giovani da far crescere. Intanto in queste settimane è arrivata la conferma per Nico Hulkenberg in casa Force India, uno dei team di seconda fascia certamente più appetibili.

Gp Russia – IL PUNTO

Il primo Gran Premio di Russia della storia si è svolto, senza alcun dubbio, in un circuito meraviglioso dal punto di vista scenografico, ma insignificante sul fronte della tecnica e dello spettacolo.

Le preoccupazioni per le curve si sono dimostrate infondate con un asfalto per niente abrasivo. Senza l’obbligo di cambiare le mescole, i piloti sarebbero arrivati tranquillamente alla fine delle 52 tornate senza alcun problema, come ci ha fatto vedere Nico Rosberg, costretto al primo giro ad uno stop forzato e autore del giro più veloce, all’ultimo giro.

Super Mercedes, sia come team che come Power-Unit, con cinque piloti piazzati nelle prime cinque posizioni. All’appello manca solamente Felipe Massa. Con la doppietta di oggi la Mercedes si aggiudica matematicamente il titolo mondiale Costruttori. A Rosberg il secondo posto va di lusso, considerando come si erano messe le cose all’inizio e i punti doppi di Abu Dhabi. E’ stato troppo impulsivo e aggressivo, compromettendo così la sua gara. Forse il risultato non sarebbe cambiato. In tutto il week-end, Hamilton gli è stato davanti.

Molto bene le McLaren. E’ il team che nell’ultimo periodo ha compiuto gli step evolutivi più importanti e si prepara ad attaccare il quarto posto della Ferrari. Ancora una volta solamente il talento di Fernando Alonso salva il fine settimana di Maranello, portando la Ferrari in una realtà che non le appartiene. Chiude al sesto posto davanti alle due Red Bull, ma le “lattine” si sono dimostrate più veloci. E’ il primo tra i non motorizzati Mercedes. Ancora una prova incolore per Kimi Raikkonen, che chiude in nona posizione davanti al solo Perez. L’errore dello spagnolo al pit-stop – uno dei punti di forza della Rossa –  è un segno importante di mancanza di serenità all’interno del team.

Gp Russia – PRESENTAZIONE

Con la mente ancora agli episodi di Suzuka, la Formula 1 arriva per la prima volta in territorio russo per il Gran Premio di Sochi, un circuito cittadino da 5.853 mt costruito intorno agli impianti delle Olimpiadi.

Come tutte le esperienze nuove, presenta non poche incognite e problematiche, che, sul fronte  sportivo, si potrebbero trasformare in spettacolo, da valutare attentamente durante le prove del venerdì. Certamente i team avranno effettuato grandi simulazioni indoor. Tra le incognite maggiori ci sono diverse curve ad angolo retto, oltre alla variante più lunga di tutto il mondiale ed un 180° che metterà a dura prova le Medium (White) e Soft (Yellow) della Pirelli, freni, motori ed i vari liquidi presenti al loro interno. Saranno fortemente sollecitati anche i piloti, sottoposti per diversi secondi ad un’accelerazione laterale di 3-4G. Per la gara, lunga 52 giri, si prevedono 3 pit-stop.

Il tracciato necessita di un buon carico aerodinamico e la Red Bull venderà cara la pelle. Da come abbiamo visto, specialmente negli ultimi appuntamenti, la Mercedes ha una marcia in più e può giocare a suo piacimento. E’ una lotta interna tra Hamilton e Nico, che si concluderà solamente all’ultimo round, anche per via del punteggio doppio che attribuirà Abu Dhabi. Solo loro possono farsi del male.

Parliamo di un Gran Premio nuovo, che potrà stimolare nuovi interessi per il Circus. Mi piace ricordare che nell’85 siamo stati la prima Formula 1 presente nella piazza “Rossa”, grazie alla partnership con Simod. Successivamente, nel 2002 abbiamo portato nel Circus la GazProm, nel 2004 la SMP Bank ed il primo pilota russo al volante di una F1, Sergey Zlobin, oggi al comando della classifica LMP2 del FIA WEC. Ho sempre sostenuto che questo paese, una volta cresciuto nel mondo del motorsport, avrebbe prodotto degli atleti interessanti, come in tutte le altre discipline. Oggi abbiamo un giovanissimo Kvyat targato Toro Rosso che dal prossimo anno sarà pilota titolare in RBR.

Per non dimenticare, #ForzaJules

Gp Giappone – IL PUNTO

Un fine settimana veramente movimentato sullo spettacolare Circuito di Suzuka. Prima di iniziare ad analizzare questo Gran Premio, è doveroso commentare il comunicato Red Bull che ha anticipato la decisione consensuale di porre fine al rapporto con Vettel e l’arrivo di Kvyat al suo posto (avevamo sostenuto questo possibile avvicendamento nella nostra presentazione del GP di Silverstone). Ora, il possibile arrivo di Sainz in Toro Rosso darebbe il via alla formazione del Team “più giovane di tutti i tempi”.

Certamente stiamo vivendo un nuovo corso in casa Ferrari; credo che per la prima volta nella sua storia, gli uomini di Maranello siano stati presi in contropiede da giochi aperti da altri attori del Circus. Anche Fernando e il suo management non mi pare abbiano gestito bene la situazione; si profila sempre più probabile un anno sabatico da parte del pilota più forte in assoluto, in attesa di opportunità vincenti per il 2016. Dopo tante vittorie raggiunte insieme, si è interrotto un rapporto iniziato 15 anni fa tra Vettel e Red Bull. Vinti quattro mondiali, all’età di 27 anni, Sebastian ha sentito la necessità di affrontare una nuova esperienza tecnica e sportiva, di cercare nuovi stimoli ed anche rigenerarsi dopo una stagione in cui il suo compagno di squadra Ricciardo, in più occasioni, lo ha messo in difficoltà. In attesa di sapere in via ufficiale, anche se ormai è scontato, dove correrà Vettel nel 2015, per poi esprimere il mio personale pensiero su questi movimenti di mercato, ci addentriamo nel commento di questo Gran Premio.

La pioggia, ampiamente prevista, ha condizionato questo GP. Partenza con Safety Car per due giri poi bandiera rossa e ripartenza con la safety fino al 10° giro, quando finalmente inizia la gara vera. Una gara, ovviamente, condizionata dalla pioggia e dalle innumerevoli sostituzioni di gomme: estreme all’inizio ed intermedie ai successivi pit stop. 

Le Mercedes come il solito, stellari; Hamilton a suo agio sul bagnato, davanti ad un Rosberg in difficoltà con il set up della sua vettura. Abbiamo vissuto dei duelli molto interessanti con sorpassi certamente avvincenti, soprattutto per opera delle Red Bull, in una giornata negativa della Ferrari per il ritiro di Alonso alla ripartenza dopo la prima bandiera rossa e una prova incolore di Kimi che ha lottato tutta la gara con problemi di grip. Ma questo appuntamento ci lascia con l’amaro in bocca per l’epilogo finale. 

L’incidente accorso a Bianchi, il quale ha impattato nel mezzo di soccorso che ricuperava la Sauber di Sutil, poco prima uscito di pista, sospende ogni altra valutazione sportiva per stare vicini a Jules e sperare il meglio per lui.

Gp Giappone – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati a -5 Gran Premi dalla chiusura del Mondiale, con una lotta apertissima in casa Mercedes. Il menù è di quelli interessanti, composto da quattro appuntamenti (di cui uno sul nuovissimo circuito Russo) tradizionali e un GP, Abu Dhabi, che vale addirittura doppio.

Nel passato Suzuka è stato teatro di sfide importanti, sia perché per molti anni era il palcoscenico finale della stagione, sia perché decretava il vincitore. Oggi invece arriviamo con tanti punti interrogativi. In casa Mercedes i due piloti sono praticamente appaiati e l’affidabilità avrà un ruolo quasi da primo attore. Alle loro spalle c’è in atto una bella lotta  aperta per il terzo posto nella classifica Piloti e Costruttori.

Parliamo di un tracciato impegnativo e tecnico sotto tutti gli aspetti. Per pilota, macchina e gomme. Non è facile ottenere il massimo. Sarà interessante vedere chi tra Lewis e Nico riuscirà a primeggiare e a prendere quel vantaggio, anche piscologico, per affrontare la nuova sfida di Sochi.

Sarà un week end-end aperto anche “dietro le quinte”. La Honda avrebbe voluto annunciare i suoi programmi 2015 proprio nel suo salotto, ma sarà difficile; sta ancora inseguendo un top-driver. In casa Ferrari c’è uno strano silenzio che potrebbe essere sintomo di rinnovamento. A quanto si legge Maranello farebbe anche a meno del suo numero 1. Opinione mia personale: quando si vuole mettere in atto una ristrutturazione interna così importante partirei dai punti fermi, senza dare un vantaggio in più agli avversari.

Ci sarà anche l’esordio di Max Verstappen che dalla F.3 FIA European si prepara al grande balzo nel Circus della F.1 con i colori della Toro Rosso. Sarà interessante seguirlo fin dall’inizio. Durante il test sul circuito di Adria aveva fatto molto bene. Dovrà cercare di non strafare, vivendo questa prova come un’esperienza in ottica 2015.

Verstappen, Fuoco, Giovinazzi & C. arriveranno poi all’Enzo e Dino Ferrari di Imola il prossimo 11-12 ottobre, in occasione dell’ultimo round del F.3 FIA European. Per l’occasione divideranno la pista e il paddock con i colleghi più giovani dell’Italian F.4 Championship powered by Abarth, la nuova serie fortemente voluta dalla Federazione Internazionale per creare il primo passo verso il professionismo. Proprio nell’ultimo appuntamento a Monza i 20 giovanissimi piloti della F.4 hanno ripagato il pubblico con sorpassi e belle lotte fino all’ultimo giro.

Segnatevi l’appuntamento e vi aspetto numerosi. Imola, 11-12 ottobre per l’ultimo round della Formula 4 e Formula 3 Europea

Gp Singapore – IL PUNTO

Come al solito le Mercedes hanno fatto il bello e cattivo tempo, dominando anche il quattordicesimo Gran Premio della stagione di Formula 1, corso in notturna sul cittadino di Singapore. I leader di questa stagione hanno gestito a loro modo la gara, andando a vincere con Hamilton una gara e un week-end dominata praticamente dall’inizio alla fine.

Bene anche le Red Bull e la Ferrari, con Fernando Alonso che chiude ad una manciata di decimi dal podio, avendo guidato per l’intero week end con cattiveria e portando a termine una gara egregia. Su una pista cittadina con le gomme Super Soft e Soft, la Ferrari è riuscita a stare in scia a top team. Gara purtroppo penalizzata dall’ingresso della safety-car, restata in pista troppo a lungo. Raikkonen (ottavo al traguardo) accusa invece un ritardo di 1’ dalla vetta e oltre 45” dal compagno. Per Maranello è stato il primo week-end della nuova generazione, tra non poche tensioni, soprattutto legate alle decisioni di Fernando Alonso.

Bella gara anche per Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel che completano il podio di Singapore. Vedendo in azione la RB10, si capisce che ancora una volta hanno costruito una gran bella macchina.

L’affidabilità si conferma l’unico tallone d’Achille della corrazzata tedesca. Questa volta è toccato Nico Rosberg assistere ai festeggiamenti del compagno di team, che, con il settimo successo, si porta al comando della classifica mondiale. Oramai le sfortune si sono praticamente appaiate. Con tre punti di differenza (241 per Hamilton contri 238 di Rosberg) e cinque gare in calendario (Giappone, Russia, Stati Uniti, Brasile e Abu Dhabi)  il Mondiale in casa Mercedes inizia ora.

Le novità di questo fine settimana sono stati i distacchi veramente risicati, con addirittura 9 vetture racchiuse in poco più di 5 dec, anche se, vedendo lo strapotere Mercedes in qualifica, viene quasi da pensare che qualcosa non abbia funzionato per loro.

Come già annunciato nelle settimane scorse, ci sono grandi movimenti. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.

Gp Singapore – PRESENTAZIONE

Questo fine settimana tornerò sul luogo del delitto. Sarò, infatti, a Singapore, per assistere ad un week end che si preannuncia molto movimentato nel dietro le quinte. Abbiamo sempre l’incognita Honda, a caccia di un top driver. Oggi ci sono due piloti, Alonso e Vettel, che hanno sulla loro scrivania un contratto da parte di McLaren-Honda per la prossima stagione e devono prendere una decisione. Da quello che si intuisce, la Red Bull non farebbe troppe storie per trattenere il suo pilota, la cui destinazione potrebbe non essere solamente la McLaren.

Sul fronte Ferrari, l’era Marchionne è iniziata certamente in salita. All’interno del team si respira un grande nervosismo e ci sono diverse decisioni da prendere. Gli stessi piloti non sono sereni. Il Dott. Marchionne in questi giorni ha confermato di voler tenere entrambi i suoi driver, ma diventa difficile trattenere un pilota contro la sua volontà… Bisognerà quindi stare molto attenti.

Sul fronte della gara, si preannuncia un Gran Premio con un’incognita in più, caratterizzata dal meteo. Per la giornata di sabato è attesa, infatti, la pioggia, fin’ora mai vista. Speriamo almeno in una domenica asciutta, perché diversamente potrebbe essere un problema.

La Pirelli porterà mescole Super-Soft e Medium, soluzione che non si adatta perfettamente alla McLaren, mentre la Ferrari ha dimostrato di andare meglio con le SS. La Mercedes sarà naturalmente la macchina da battere, ma occhio alla Red Bull. Dodici mesi fa qui facevano quello che volevano dando anche 2” sec al giro a tutto il resto del gruppo. Se dovessero compensare con il telaio le magagne del motore, potrebbero venirne nuovamente fuori. Non possiamo dimenticarci della Williams, in costante crescita e in lotta per il terzo posto nel Mondiale Costruttori. Hanno confermato entrambi i piloti dando un segnale di continuità e serenità. Negli ultimi GP sono stati una costante sul podio.

Chi vedo più in difficoltà è la Ferrari. Manca di trazione e motore. Agli outsider, con sei posti occupati dalle P.U. Mercedes, restano le briciole. Toro Rosso e Force India proveranno ad aggiudicarsi gli ultimi punti disponibili. Oramai le forze in campo e la griglia sono praticamente delineati, salvo cataclismi.

Gp Italia – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un Gran Premio movimentato, con quale errore di troppo e il primo ritiro stagionale per Fernando Alonso dopo tante gare. Non è certamente stato un fine settimana positivo per i colori di Maranello, sia sul fronte delle prestazioni che dell’affidabilità. La Ferrari, infatti, saluta la gara di casa con un deludente nono posto e due soli punti mondiali per Kimi Raikkonen. L’attenzione in casa Ferrari è stata attirata dalle dichiarazioni del Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo: “Ho dato la mia disponibilità a marzo agli azionisti e soprattutto alla gente della Ferrari, a cui sono legatissimo, per un impegno di altri tre anni“, e dell’ad di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne: “Nessuno è indispensabile, ma il cambio della presidenza non è in agenda”. Parole che possono preludere un suo futuro in “Rosso” e un ingresso in borsa?

Arrivando invece alla gara abbiamo visto un Hamilton determinato che si è ripreso la rivincita sul compagno andando a vincere la corsa dopo una partenza non certamente brillante, sfruttando ben due errori di Nico, regalandosi così il sesto sigillo stagionale e il decimo alla Mercedes. Ora il distacco da Rosberg è di 22 lunghezze (216 punti contro i 238 del compagno). La Mercedes è invece sempre più sola in vetta con un bottino di 454 punti, contro i 272 della Red Bull che saluta Monza con il quinto e sesto posto.

Bella gara in rimonta per Daniel Ricciardo che chiude ancora una volta davanti al suo compagno. Dopo una partenza non perfetta, è riuscito a mettere insieme un bel recupero, portandosi fino alla quinta posizione finale, sopravanzando sul finale anche il compagno, che ha provato a difendersi. Non c’è che dire. L’australiano ormai è una certezza per il team, che può tranquillamente contare su un pilota di prima fascia. In casa RB sono certamente coperti da un probabile cambio di casacca di Vettel, considerando anche la bella prestazione (errore a parte) di Kvyat con la Toro Rosso. Costretto a scattare dal fondo del gruppo si è portato ai piedi della zona punti.

Rimonta da applausi anche per il finlandese di casa Williams, Bottas, che ha prontamente recuperato una partenza deludente, chiudendo ai piedi del podio e subito alle spalle di Felipe Massa. La conferma dei suoi piloti da parte del team inglese è il primo segnale di stabilità. Di rimbalzo, mi aspetto anche la conferma di Hamilton, almeno per il 2015.

A questo punto, l’unico tassello mancante è in casa Honda. Prosegue la corte a Sebastian Vettel, il quale ha chiesto qualche giorno in più per fare le sue valutazioni. Considerando come sta andando la sua stagione, farebbe bene a cambiare aria, per trovare nuove sfide e nuovi stimoli. Nella peggiore delle ipotesi, Honda-McLaren potrebbero pensare di fare un altro anno insieme a Button, confermando in blocco l’attuale coppia.

Si stanno ormai delineando le forze in campo con due Mercedes, due Williams e le due Red Bull. La Power-unit Mercedes ha risollevato in queste condizioni la McLaren e le voci di mercato sembrano aver ridato vitalità all’ex campione del mondo 2009.