Gp Italia – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un Gran Premio movimentato, con quale errore di troppo e il primo ritiro stagionale per Fernando Alonso dopo tante gare. Non è certamente stato un fine settimana positivo per i colori di Maranello, sia sul fronte delle prestazioni che dell’affidabilità. La Ferrari, infatti, saluta la gara di casa con un deludente nono posto e due soli punti mondiali per Kimi Raikkonen. L’attenzione in casa Ferrari è stata attirata dalle dichiarazioni del Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo: “Ho dato la mia disponibilità a marzo agli azionisti e soprattutto alla gente della Ferrari, a cui sono legatissimo, per un impegno di altri tre anni“, e dell’ad di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne: “Nessuno è indispensabile, ma il cambio della presidenza non è in agenda”. Parole che possono preludere un suo futuro in “Rosso” e un ingresso in borsa?

Arrivando invece alla gara abbiamo visto un Hamilton determinato che si è ripreso la rivincita sul compagno andando a vincere la corsa dopo una partenza non certamente brillante, sfruttando ben due errori di Nico, regalandosi così il sesto sigillo stagionale e il decimo alla Mercedes. Ora il distacco da Rosberg è di 22 lunghezze (216 punti contro i 238 del compagno). La Mercedes è invece sempre più sola in vetta con un bottino di 454 punti, contro i 272 della Red Bull che saluta Monza con il quinto e sesto posto.

Bella gara in rimonta per Daniel Ricciardo che chiude ancora una volta davanti al suo compagno. Dopo una partenza non perfetta, è riuscito a mettere insieme un bel recupero, portandosi fino alla quinta posizione finale, sopravanzando sul finale anche il compagno, che ha provato a difendersi. Non c’è che dire. L’australiano ormai è una certezza per il team, che può tranquillamente contare su un pilota di prima fascia. In casa RB sono certamente coperti da un probabile cambio di casacca di Vettel, considerando anche la bella prestazione (errore a parte) di Kvyat con la Toro Rosso. Costretto a scattare dal fondo del gruppo si è portato ai piedi della zona punti.

Rimonta da applausi anche per il finlandese di casa Williams, Bottas, che ha prontamente recuperato una partenza deludente, chiudendo ai piedi del podio e subito alle spalle di Felipe Massa. La conferma dei suoi piloti da parte del team inglese è il primo segnale di stabilità. Di rimbalzo, mi aspetto anche la conferma di Hamilton, almeno per il 2015.

A questo punto, l’unico tassello mancante è in casa Honda. Prosegue la corte a Sebastian Vettel, il quale ha chiesto qualche giorno in più per fare le sue valutazioni. Considerando come sta andando la sua stagione, farebbe bene a cambiare aria, per trovare nuove sfide e nuovi stimoli. Nella peggiore delle ipotesi, Honda-McLaren potrebbero pensare di fare un altro anno insieme a Button, confermando in blocco l’attuale coppia.

Si stanno ormai delineando le forze in campo con due Mercedes, due Williams e le due Red Bull. La Power-unit Mercedes ha risollevato in queste condizioni la McLaren e le voci di mercato sembrano aver ridato vitalità all’ex campione del mondo 2009.

Gp Italia – PRESENTAZIONE

Ci siamo! Il Circus arriva a Monza, nel tempio della velocità, il circuito con più storia insieme a Spa e Silverstone.

Non è un segreto che il circuito brianzolo sia ricco di incognite e sfaccettature, sia sul fronte dell’affidabilità, con motori e freni altamente sollecitati, pneumatici molto stressati (la Pirelli porterà mescole Medium e Hard) e sul lato del layout, con la prima chicane e la prima variante, teatro di numerosi contatti che hanno cambiato il risultato finale.

Stiamo entrando nell’ultima parte di campionato e molti team dovranno fare i conti con il numero di P.U. già usate per non incorrere in penalty sulla griglia di partenza. Per le unità, il Gran Premio d’Italia è certamente una grande prova, poiché la farfalla resta aperta al massimo per il 75% del giro. In calendario arriva poi dopo il Belgio, un altro circuito in cui non si è scherzato.

Ancora una volta le Mercedes partono da grandi favorite, ma non bisognerà sottovalutare le Williams, che in queste condizioni si sono sempre messe in mostra. Hanno un buon pacchetto tra telaio-power unit-piloti, con Bottas determinato a fare lo sgambetto a Fernando Alonso per il quarto posto nel Mondiale. Dopo lo spiacevole episodio di Spa, in casa Mercedes dovrebbe essere tornata la pace. Il team non può permettersi di perdere questo mondiale e, con i suoi piloti, avrà certamente toccato i tasti giusti per evitare di cadere nuovamente in errori simili.

Alle loro spalle troviamo poi Red Bull, con un grande telaio e un Daniel Ricciardo galvanizzato dal terzo successo stagionale (l’unico finora ad aver interrotto il dominio Mercedes, premiato a Brisighella con il Trofeo Bandini), e Ferrari che resta la grande incognita. Gli uomini di Maranello potranno certamente contare sull’appoggio del grande pubblico. Toccherà a loro provare a strappare il terzo posto.

Un piccolo consiglio da appassionato. Andate a Monza per vivere un week-end di gara come se fosse una scampagnata, un giorno di festa da passare tutti insieme.

Gp Belgio – IL PUNTO

Va in archivio un bel Gran Premio da Formula 1, corso su un circuito importante e storico come Spa-Francorchamps, che, dopo il dominio devastante targato Mercedes in qualifica, ha riaperto i giochi con il terzo successo di Ricciardo, davanti a Rosberg e Bottas.

Sarà un gran premio che avrà degli sviluppi nei motor-home, in cui sono attesi importanti movimenti. Il contatto al secondo giro tra Rosberg ed Hamilton farà parlare ancora di sé nei prossimi giorni, anche se non penso che sia stato volontario. Certamente sono contatti che non dovrebbero avvenire al secondo giro. Nico ha provato a frenare. Poi non dimentichiamoci che la Mercedes ha sempre dichiarato di lasciare liberi di lottare i suoi piloti. Sul fronte Red Bull, Daniel Ricciardo non solo ha conquistato il terzo successo stagionale, ma ha staccato il compagno di oltre 50”, dimostrando di aver raggiunto la maturità necessaria a guidare un team. La stessa RB ha fatto passi importanti, nonostante l’handicap del motore, dimostrando poter contare su una buona aerodinamica.

E’ stata una gara viva, in cui tutti i team hanno dovuto cambiare le loro strategie in corsa, con duelli, piccoli contatti e azioni di forza molto al limite, che però fanno parte di questo sport. Finalmente abbiamo visto una bella gara di Kimi Raikkonen, che ha combattuto come deve fare un campione, mentre resta il rammarico per quanto successo a Fernando Alonso e la relativa penalità che gli è costata un possibile quinto posto.

Come detto prima ci aspettano ore incandescenti. Quanto visto oggi in pista può rappresentare uno spartiacque importante in vista della prossima stagione. All’interno dei team si stanno consolidando le varie gerarchie: in Williams il finlandese Bottas, con il nuovo podio, consolida la sua leadership dimostrandosi una pedina importante, anche in ottica di mercato. Ha gestito molto bene la sua vettura con sorpassi interessanti. In casa McLaren, il giovane Magnussen ha messo ancora la sua monoposto davanti a Jenson Button che si trova nella sua fase calante.  Non per niente la Honda è a caccia di un top driver. In casa Red Bull, Ricciardo ha messo a segno un altro bel colpo ai danni del quattro volte campione del mondo, mentre in Mercedes abbiamo sentito dichiarazioni forti di Toto Wolff e Lauda sul contatto Rosberg-Hamilton.

Gp Belgio – PRESENTAZIONE

Archiviate le tre settimane di vacanza, la Formula 1 è pronta a tornare in pista questo fine settimana sul tracciato di Spa-Francorchamps, dopo non poche polemiche e batti e ribatti tra i vari team.

Si torna dunque in pista con due appuntamenti tosti come Spa e Monza, due circuiti veri in cui le Mercedes (nonostante qualche problema di troppo sul fronte affidabilità) e le sue P.U partono certamente da favorite. La Williams però potrebbe essere l’outsider pronto a creare confusioni nelle prime file. Sarà interessante vedere quali novità saranno portate in pista perché, nonostante le vacanze, le menti geniali dei tecnici avranno continuato a riflettere ed elaborare sia in ottica della fine campionato sia in vista della prossima stagione.

Entriamo di fatto nella parte finale di campionato che si annuncia, come abbiamo già anticipato negli appuntamento precedenti, molto caldo con grandi movimenti nel dietro le quinte. Belgio e Italia tradizionalmente sono due week-end intensi in cui vengono svelati i programmi futuri e potremo vedere quali trattative arriveranno alla fine e quali resteranno chiuse nei cassetti dei team. Ho il mio personale ricordo di Spa-2005 che sancì il passaggio del mio team nelle mani di ‎Dietrich Mateschitz.

Ad esempio, abbiamo una Honda, dopo i grandi investimenti con la McLaren, a caccia di un super top driver da affiancare al giovare Kevin Magnussen. Vogliono preparare un rientro in grande stile per partire al meglio. Di conseguenza Button non dovrebbe più rientrare nei piani McLaren. In Mercedes, al momento, solamente Nico Rosberg ha firmato il prolungamento del contratto, così come non è scontata la permanenza di Sebastian Vettel in Red Bull. Sul fronte Ferrari non dovrebbero esserci grandi movimenti, con un Fernando Alonso interessato maggiormente a ricevere garanzie sul fronte tecnico. Poi nella vita, e in F1 soprattutto, non si può mai dire. Lo sfogo di Marmorini di questi giorni è sinonimo di grande nervosismo e, pertanto, Marco Mattiacci dovrà prima di tutto riportare la serenità all’interno del team.

La stessa Red Bull ha iniziato a dare uno scossone al mercato, avendo messo sotto contratto Max Verstappen, figlio d’arte di Jos Verstappen che corse con me nel 2003, che sta facendo molto bene in Formula 3, così come i nostri Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi. L’olandese nella prossima stagione sarà il nuovo pilota della Scuderia Toro Rosso al fianco di Kvyat. I giochi sono iniziati.

Arriviamo da gran premi molto interessanti che hanno saputo restituirci quello spettacolo tanto reclamato fin dall’inizio della stagione, a dimostrazione che questa F1 non è da bocciare essendo davanti ad un cambiamento così epocale. Gli ingegneri e i tecnici sono stati in grado di compiere passi da gigante, come ad esempio in casa Renault permettendo a Daniel Ricciardo di conquistare le uniche due vittorie fin qui non targate Rosberg o Hamilton. Proprio Ricciardo sarà premiato il prossimo 31 agosto a Brisighella con il Trofeo Bandini, un riconoscimento che è sempre stato di buon auspicio ai suoi vincitori (da Schumacher a Vettel, passando per Rosberg, Alonso e tanti alti) che hanno poi portato a casa risultati estremamente interessanti.

N.B: articolo aggiornato in seguito alla conferma di Verstappen in Toro Rosso

Gp Ungheria – PAGELLE

Abbiamo assistito all’ennesimo GP affascinante, con tante variabili e magistralmente condotto da piloti estremamente meritevoli; quindi dare dei voti a questi protagonisti è abbastanza facile.

Ricciardo – 10 per la condotta di gara aggressiva e per i sorpassi fatti a tre giri dalla fine su Alonso e Hamilton

Alonso – 10 gara perfetta, sempre all’attacco come se ogni giro fosse da qualifica. Bravissimo nello sfruttare per 31 giri le gomme soft, senza uno strepitoso Ricciardo avrebbe certamente vinto questo GP

Hamilton – 9 per avere ricuperato dal fondo della griglia e con una gara di attacco ha conquistato un podio importante in ottica Campionato

Rosberg – 8 dopo una eccezionale qualifica in gara non ha brillato come in altre occasioni, ma la strategia non lo ha certo aiutato. Forse, se avesse cambiato le gomme soft due giri prima, avrebbe potuto ottenere un altro risultato

Vergne – 8 che soprattutto nei primi giri ha lottato in seconda posizione ed alla fine ha portato la Toro Rosso a punti

Raikkonen – 7 forse ha fatto la migliore gara del 2014, questo fa ben sperare per portare a casa dei punti pesanti in ottica Mondiale Costruttori

Massa e Bottas – 7 non hanno potuto fare meglio, pur avendo una vettura performante per le scelte delle strategie Williams, a mio parere un po’ bizzarre

Button – 6 che ha portato a casa un punto con una vettura in difficoltà ed anche lui con una strategia molto discutibile

Bianchi – 6 un voto d’incoraggiamento in funzione della qualifica in Q1, quando con un giro perfetto ha eliminato Raikkonen

Vettel – 5 brutta partenza, nervosismo ed un errore che gli poteva costare molto caro. Dopo una bella qualifica al pari di un ex Campione del Mondo ha subito in gara Ricciardo

Gp Ungheria – IL PUNTO

L’undicesimo GP della stagione si è vivacizzato fin dalle qualifiche, dove errori umani, vedi Magnussen, di strategia, vedi Ferrari con Kimi, di affidabilità, vedi Mercedes di Hamilton e la pioggia in Q3, hanno movimentato gli ultimi cinque minuti di prova. In pochi attimi, un susseguirsi di giri veloci hanno riconfermato una strepitosa Mercedes, che con Rosberg ha fissato un tempo  di 1’22” 715, ormai vicino ai tempi che le F1 facevano un anno fa, davanti a uno scatenato Vettel, un riconfermato Bottas, un Ricciardo che nell’ultimo giro ha superato un tenace Alonso, il quale pur migliorando giro dopo giro con un 1’23”909, non ha potuto fare meglio di un 5° posto.

La Gara è stata spettacolare per merito di tanti colpi di scena. Su tutti la variabilità del tempo: la pioggia ha abbondantemente bagnato la pista e costretto tutti i Team a partire con le Rain intermedie. Le due Safety car intervenute a seguito di incidenti. Le strategie diverse messe in campo dai Team: in casa Mercedes scelte di strategie diverse per i due piloti, la strategia aggressiva e rischiosa in casa Ferrari, incomprensibili le scelte in Williams. Scelta perfetta in casa Red Bull, per la vettura di Ricciardo. Daniel ha approfittato con un tempismo eccezionale del richiamo del muretto, entrando subito ai box non appena uscita la prima Safety car, potendo così sfruttare il fatto che le prime quattro vetture in testa erano già transitate davanti all’entrata box.

Grande Fernando, un fenomeno che ha saputo lottare e portare a termine 30 giri con le gomme soft nell’ultimo stint, ottenendo un risultato eccezionale per la squadra e dimostrando ancora una volta che è lui il numero uno.

Abbiamo assistito anche ad errori di nervosismo da parte di vari attori, ne citiamo alcuni. Vettel per primo: solo la fortuna gli ha permesso di tagliare il traguardo, nonostante avesse toccato il muretto sul rettilineo dei box. Il muretto Mercedes, che, a mio parere, ha sbagliato le strategie e, comunque, ritardato troppo l’ultimo pit stop di Rosberg. La Williams, che inspiegabilmente ha montato le gomme medie su tutte e due le vetture, compromettendo di fatto le prestazioni dei sui piloti, eppure si sapeva che tra gomma soft e media c’era più di un secondo al giro di differenza prestazionale.

Questa F1 comunque ci sta sempre più mostrando un volto appassionante con bellissimi sorpassi, gare tirate fino all’ultimo giro e prestazioni in crescendo che ci fanno dimenticare tutte le critiche che a inizio anno erano circolate su questo Campionato.

Adesso, tutti in vacanza per tre settimane, con l’obiettivo di recuperare energie e rinnovare le idee per affrontare gli ultimi otto GP con l’augurio che gli attori di questo già bel Campionato ci regalino un finale ancor più spettacolare.

Gp Ungheria – PRESENTAZIONE

La Formula 1 è pronta a tornare in pista, inaugurando la seconda metà di stagione. Ancora nove appuntamenti di cui uno, appunto l’Ungheria, prima della tanto attesa pausa estiva durante la quale i team potranno ricaricare le batterie dopo un inizio di stagione veramente intenso.

Arriviamo su un circuito particolare, poco più di un kartodromo e lungo appena 4 km, in cui sorpassare è veramente difficile. Pertanto sarà difficile rivedere quanto proposto in Inghilterra e in Germania, con bellissimi sorpassi e lotte. Parliamo comunque di un tracciato in cui è pericoloso uscire dalle traiettorie e le gomme, con il caldo, potrebbero giocare un ruolo importante. Per l’occasione la Pirelli porterà le mescole gialle Soft e bianche Medium, due compound abbastanza vicine come prestazioni con cui le scuderie giocheranno sulle due soste.

Mi aspetto la solita lotta in famiglia tra i piloti Mercedes, Nico e Lewis, con la Williams pronta a consolidare la seconda posizione soprattutto se la sfortuna abbandonerà finalmente Felipe Massa. La pista ci mette del tempo per gommarsi e il venerdì non sarà facile capire le posizioni, che miglioreranno costantemente fino al sabato pomeriggio. Per la conformazione del tracciato, le qualifiche giocano un ruolo importante, in quanto partire davanti significa stare lontano da possibili contatti, soprattutto con le prime due curve.

Ad oggi le forze in campo sembrano consolidate, con Mercedes, Williams, Red Bull e Ferrari. Poi a seconda del tracciato, si intromettono per la top ten outsider del calibro di Force India e Toro Rosso. Maranello dovrà pedalare in salita e Raikkonen dovrà tirare fuori le unghie per entrare nella zona punti e aiutare la scuderia.

Nel 2003 il Minardi Team F1 festeggiò insieme ad alcuni dei suoi piloti i suoi primi 300 Gran Premi in Formula 1.

Nella nostra pagina Ufficiale di FaceBook è disponibile un’ampia Gallery con le foto dei nostri Gran Premi d’Ungheria.

Gp Germania – PAGELLE

Nico Rosberg – 9 ha dimostrato tutta la serietà, professionalità e tranquillità necessaria per guidare la testa del mondiale

Valtteri Bottas – 9 ha dimostrato di essere il pilota emergente più forte al pari di Daniel Ricciardo. Con il terzo podio consecutivo si prepara ad attaccare il quarto posto di Alonso

Daniel Ricciardo – 9 ha lottato con il coltello tra i denti dando vita ad una bellissima lotta con Fernando Alonso, dimostrando non solo tutto il suo talento, ma di poter lottare alla pari con un bi-campione del mondo come il ferrarista

Fernando Alonso – 9 un’altra gara eccezionale. Dopo Vettel ha cambiato avversario regalando un bellissimo spettacolo al pubblico insieme all’australiano di casa RedBull. Sta tenendo alto l’onore della Ferrari, ma nonostante questo sono diventati la quarta forza del mondiale

Lewis Hamilton – 8.5 per la gara di domenica meriterebbe certamente un 9 anche lui, ma in alcuni momento è riemerso il nervosismo che gli sta impedendo di attaccare con decisione Rosberg. E’ vero che arrivata da un inconveniente tecnico piuttosto grave del sabato, ma essendo un campione del mondo deve saper gestire le tensioni

Sebastian Vettel – 8 ha portato a termine il suo compito riuscendo a stare davanti ad un Daniel Ricciardo rallentato dal contatto iniziale tra Magnussen e lo sfortunatissimo Massa

Nico Hulkenberg – 7.5 bravo perché ha portato al settimo posto la sua Force India

Jenson Button – 6 si difende con le unghie ei denti nonostante una McLaren non al top

Sergio Perez – 6 anche lui si è difeso bene conquistando l’ultimo punto disponibile

Kevin Magnussen – 5.5 non è colpa sua l’incidente con Massa ma dovrebbe metterci un po’ più di attenzione.

Kimi Raikkonen – 5 molto remissivo e poco aggressivo. In questo momento non può meritarsi un voto positivo

Formula 1 – 8 nonostante la supremazia Mercedes ci sta facendo rivivere i duelli di un tempo. Lo stesso voto va dato ai commissari, mentre un bel 5 in pagello se lo merita Charlie Whiting per non aver fatto entrate la safety car a 19 giri dalla fine favorendo così Nico Rosberg

Gp Germania – IL PUNTO

Dopo Silverstone lo spettacolo si è spostato in Germania, ad Hockenheim, con una gara ricca di sorpassi, duelli e contro sorpassi, in cui i commissari sportivi hanno finalmente capito che per il bene dello spettacolo bisogna pur rischiare, lasciando più libertà agli attori. Stiamo pur sempre parlando di contatti di gara, che sono il marchio di fabbrica di questo sport.

Nonostante un dominio imbarazzante della Mercedes, con un Rosberg che è praticamente andato a spasso, abbiamo vissuto ottimi duelli con un Hamilton che ha strappato un podio, partendo dalla ventesima posizione, con sorpassi mozzafiato ed esaltando il pubblico tedesco. Esaltante anche il duello tra Alonso e Ricciardo e bellissimo il sorpasso dell’australiano sulla McLaren. Insomma, un gran premio che si riprende tutte le rivincite sulle chiacchiere negative d’inizio stagione.

Il tallone d’Achille della Mercedes – l’affidabilità – aggiunge un po’ di pepe in più a questo mondiale che resta una questione interna tra i suoi due piloti. Certamente Nico, con pole e vittoria, ha distanziato sul campo il suo avversario n.1. Sta consolidando la leadership all’interno di un team che si prepara non solo al titolo, ma ad inaugurare un nuovo ciclo. Il rinnovo di contratto è un dato significativo e, stando così le cose, probabilmente Hamilton per il 2015 dovrà trovarsi un nuovo lido. Oltretutto c’è un Bottas, che, a suon di podio, sta insidiando anche il quarto posto nel mondiale piloti di Alonso; il finlandese, molto corteggiato, ha come suo manager Toto Wolff. Insomma, piano piano si stanno delineando i giochi.

Si stanno delineando anche le forze in campo tra i Costruttori, con una Red Bull in crescita e un Vettel che è riuscito a stare davanti a Ricciardo, e una Williams che si è portata al terzo posto ai danni della Ferrari, che può contare su un cavallo di razza come Fernando Alonso e su un Kimi Raikkonen sottotono. Non dobbiamo dimenticare poi la Force India che ha sopravanzato la McLaren e che potrebbe infastidire anche chi le sta davanti.

Stando così le cose, bisogna certamente prenotare velocemente sedia e telecomando perché tra sette giorni si torna in pista, a Budapest, su un tracciato che si avvicina più ad un kartodromo per la sua conformazione. Ho l’impressione che anche qui i contatti non mancheranno.

Oltre al mercato piloti, ci sono movimenti interessanti anche per i team: pare che la Lotus abbia trovato un acquirente e una nuova motorizzazione. Insomma, ci aspetta una pausa estiva veramente incandescente.

Gp Germania – PRESENTAZIONE

La Formula 1 si appresTa ad entrare nella terra dei neo-campioni del mondo facendo ritorno, a due anni di distanza, sul tracciato di Hockenheim.

Sarà un Gran Premio con diverse incognite, a partire dalle gomme. La Pirelli, che non gira qui da due stagioni, si presenterà con le mescole Soft e SuperSoft che hanno mostrato negli appuntamenti precedenti un compattamento di prestazioni tra i motorizzati Mercedes e gli altri. Dopo gli ultimi test, la Ferrari sembra aver compiuto qualche passo in avanti, anche se il team resta con i piedi bel saldati a terra.

Ci aspetta una lotta al vertice tra i due piloti Mercedes, con Lewis Hamilton quasi obbligato a stare davanti ad un Nico Rosberg fresco di rinnovo contrattuale. L’inglese dovrà provare a mettere in difficoltà il compagno prima che il team prenda delle decisioni interne. Alle loro spalle gli outsider proveranno a consolidare le posizioni sfruttando l’unico punto debole legato all’affidabilità della corrazzata tedesca. In prima linea la succursale della Mercedes, quella Williams di Bottas e Massa. Proprio il finlandese potrebbe essere un cliente scomodo per Lewis, considerando che il suo manager è Toto Wolff, nonché azionista del team inglese. Questa strategia, così come succede in casa Red Bull con Toro Rosso, dovrebbe far pensare anche McLaren e Ferrari. È quasi di vitale importante avere un team “satellite” per provare nuova soluzioni tecniche, ingegneri e piloti.

Il retro-box sarà molto caldo visto che ci sono diversi sedili importanti che scottano, come quelli di Vettel, Hamilton e Alonso. A mio avviso Fernando metterà sul piatto della bilancia principalmente le garanzie tecniche. Conoscendolo, vorrebbe vincere il suo terzo titolo proprio con la casa di Maranello.

Quindici giorni fa Silverstone ci ha regalato un bellissimo duello tra Alonso-Vettel. Ci auguriamo che questo avvenga ancora, indipendentemente dalle prime posizioni consolidate. Stiamo parlando di un circuito misto-veloce in cui il meteo potrebbe avere un ruolo importante.

Gp Inghilterra – IL PUNTO

Abbiamo iniziato il week end con le strategie sbagliate in casa Ferrari e Williams, per poi marchiare il nono appuntamento del Mondiale di Formula 1  come la migliore gara stagionale, ricca di duelli e con un Bottas scatenato fin dai primi passaggi che conquista il suo secondo podio stagionale e della sua carriera.

Gara ad altissima tensione con due campioni del Mondo, Fernando Alonso e Sebastian Vettel, pronti a regalarci duelli d’altri tempi. Con l’ingenuità iniziale Alonso, e i conseguenti 5” di penalità scontati al pit-stop, si è compromesso una o due posizioni sul risultati finale. Forse avrebbe potuto stare con Button e Ricciardo. Gli errori del sabato e della domenica sono sinonimo di un forte nervosismo in casa Ferrari. Silverstone è anche l’incidente di Kimi Raikkonen, con cui ha compromesso irreparabilmente la domenica di Felipe Massa ed uno stop di oltre 40 min, che però rappresenta un grande risultato per la sicurezza. Si calcola che l’impatto, violentissimo, abbia causato una decelerazione di 40G… Fortunatamente il finlandese se l’è cavata con qualche escoriazione.

Sul fronte Mercedes la sfortuna ha colpito questa volta Nico Rosberg, negandogli così la soddisfazioni di porre la firma sul quarto sigillo stagionale, in favore del suo compagno che col successo porta a quattro lunghezze il distacco dalla vetta. L’affidabilità si conferma l’unico tallone d’Achille della W05, anche se il vantaggio tecnico è talmente alto che le lotte restano sempre in famiglia.

Come avevamo annunciato, con le gomme dure la McLaren è rinata, in particolar modo con Jenson Button che regala al suo team un importante quarto posto. L’inglese, sulla pista di casa, è riuscito a dare qualcosa in più dimostrandosi a suo agio con queste mescole.

Senza particolari problemi tecnici, le due Toro Rosso si confermano vetture da top-ten e anche a Silverstone Kvyat e Vergne entrano nella zona punti con il nono e decimo posto.

Gp Inghilterra – PRESENTAZIONE

La Formula 1 torna nel circuito che ha scritto la storia dell’automobilismo, su un tracciato con una coreografia e una cultura sportiva che difficilmente si trova altrove. Arriviamo a Silverstone in un momento particolare del campionato con una bella lotta aperta in casa Mercedes tra Nico e Lewis

Rosberg dovrà cercare di difendersi da un buon pilota che è sempre andato forte e che potrà contare sul sostegno del suo pubblico di casa. Si prospetta un altro scontro diretto importante in ottica mondiale con comprimari molto veloci, come Williams e le altre monoposto spinte della P.U. tedesca che certamente non staranno a guardare. Più in difficoltà la Ferrari e la Renault che sta vivendo giorni poco esaltanti, come si legge anche nei vari settimanali specializzati. Come avevamo già anticipato nelle settimane scorse i problemi e le discussioni sono all’ordine del giorno e potrebbe succedere qualcosa.

La variabile in più potrà essere rappresentata, come succede spesso, dal meteo che storicamente ha condizionato il risultato finale. Sul fronte pneumatici, la Pirelli accantona momentaneamente le Soft e Supersoft, affidandosi alle “Medium” e “Hard” che potrebbero cambiare i valori fin qui espressi. Potrebbe esserci un ritorno della McLaren che con le Hard si è trovata sempre a suo agio. Nelle ultime gare con Magnussen ha dato segnali di risveglio, mentre Button è entrato nel mirino e potrebbe essere sacrificato in ottica 2015.

Si prospetta quindi un’estate incandescente sul fronte piloti. In casa Red Bull abbiamo un Sebastian Vettel pronto ad essere “scaricato”, anche in virtù dei numerosi giovani che spingono per avere una chance come Kvyat e Sainz J. Per una società che vive di marketing è comprensibile anche il passaggio di testimone. Vettel ha dato tutto quello che poteva facendo toccare il cielo con un dito al suo team. Aspettiamoci anche movimenti in casa Mercedes con un Hamilton poco soddisfatto della sua situazione. In più non dimentichiamo che Toto Wolf è azionista della Williams e manager di Bottas. Pertanto non mi stupirei su una possibile coppia Rosberg-Bottas. Il finlandese sta dimostrando caratteristiche velocistiche e tecniche di un certo tipo.  Come detto in casa McLaren la Honda vuole un top driver da affiancare a Magnussen. Pertanto Button-Vettel-Hamilton-Bottas potrebbero veramente infuocare il mercato. Ci aspettano diversi giochi nei Motor-Home

Per il Minardi Team, Silverstone è un circuito storico che rievoca bellissimi ricordi come il 5° e 6° posto firmati da Martini-Sala. Grazie a quel fantastico risultato eravamo riusciti a rientrare nel top ten tra i costruttori. In quesgli anni conquistare la Top-six era come entrare oggi tra i primi tre della classifica. In risultato indelebile nella storia e nella vita Minardi

Tra pochi giorni si arriverà in Inghilterra, sul tracciato di Silverstone che rappresenta la storia di questo sport.

Gp Austria – IL PUNTO

Siamo tornati in Europa e in Austria. Un plauso bisogna farlo agli organizzatori di questo gran premio che sono riusciti a riportare un grande pubblico in circuito. Abbiamo vissuto un fine settimana fantastico con una prima fila tutta marchiata Williams e una Mercedes in leggera difficoltà. Questo ci fa capire quanto sia facile in questa F1 passare dal dominio alla ricorsa. Una Mercedes che ha comunque capitalizzato tutto il suo vantaggio con una nuova doppietta e un successo importante per Nico Rosberg. I punti di vantaggio su Hamilton iniziano ad essere importanti, creando non poco nervosismo a Lewis.

Credo comunque che l’errore in qualifica non sia da attribuire al pilota, come si sforzano a sostenere in casa Mercedes, ma principalmente ad un problema ai freni come si nota in qualche slow-motion. Forse l’impianto frenante è uno di quegli aspetti che quest’anno è stato maggiormente sottovalutato, anche per questioni peso-vettura. Molti, chi più chi meno, hanno accusato diversi problemi sui freni.

La classifica parla di due Mercedes, due Williams e, soprattutto, di sette vetture nei primi dieci posti con PU Mercedes, con una grande gara da parte di Fernando Alonso, che porta la Ferrari al quinto posto. Ancora una volta ha dimostrato di che pasta è fatto. È lui che fa la differenza e tiene il team ancorato al terzo posto nel Mondiale Costruttori.

Il week end austriaco ha portano nuovamente a galla i problemi in casa Renault. A mio avviso si riaccenderanno le voci su possibili nuove partnership, in quanto la RB non può continuare su questa strada, nonostante le dichiarazioni sul rinnovo dei contratti. Il mondiale di Vettel è ormai compromesso ed è stato costretto ad alzare bandiera bianca per evitare di rovinare un’altra PU, avendone già utilizzate quattro.

Gli ultimi due appuntamenti hanno consacrato la crescita della Williams, che con il podio di oggi ha fatto un ulteriore passo in avanti lasciandosi alle spalle la McLaren e mettendosi in scia della Force India. Si inserisce come antagonista e, di questo passo, potrebbe provare anche ad infastidire Maranello.

Bella gara di Sergio Perez che sta offuscando l’astro nascente di Hulkenberg portando a termine una bella gara condizionata da un’ottima gestione della gara stessa. Il messicano riesce a colloquiare bene con le gomme, permettendosi così strategie interessanti.

Tra quindici giorni si arriverà in Inghilterra, sul tracciato di Silverstone che rappresenta la storia di questo sport.