F1 | Gp Melbourne, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Col Gran Premio di Melbourne parte la lunga stagione 2018 di Formula 1 caratterizzata da 21 appuntamenti in cui, oltre alle strategie legate alle mescole Pirelli (da quest’anno l’arcobaleno cresce di due nuovi compound con Superhard e hypersoft) si aggiunge l’incognita del chilometraggio per le power-unit che dovranno supportare un carico di sette gp per ciascuna unità.

Sarà un weekend ricco di interrogativi che potrà regalarci un primo bilancio sulla stagione. A Barcellona la Ferrari ha marchiato, con entrambi i suoi piloti, il miglior riscontro cronometrico (ottenuto con le hypersoft) concentrando il lavoro principalmente sulle mescole Soft e Supersoft, a differenza della Mercedes che ha percorso quasi la totalità dei suoi giri con le Medium, ad esclusione di alcuni long-run con le Supersoft.

I Campioni in carica si sono mostrati estremamente competitivi su tutti i punti di vista e si preannuncia una lotta a tre con Ferrari e Red Bull, quest’ultima molto sorniona nelle prove ma forse con qualche problema di affidabilità in più.

E’ iniziata anche una lotta di nervi come trapela della dichiarazioni di Lewis Hamilton che punta sulla RB14 come principale avversario, che potranno contare sui forti stimoli dei due piloti: da una parte per Max Verstappen sarà la terza stagione, mentre Daniel Ricciardo è in scadenza di contratto.

Sarà interessante vedere il comportamento di McLaren e Toro Rosso che in questo inverno si sono “scambiate” le motorizzazioni. Durante le prove libere la TR ha certamente stupito portando a termine un elevato numero di giri, a dispetto dei diversi problemi di affidabilità accusati dal team di Woking da cui non arrivano segnali positivi come si evidenza anche da una carrozzeria spoglia dai marchi.

Occhi puntati anche sulla rivelazione delle ultime due stagioni, la Force India. Dopo essersi confermati quarta forza del mondiale, hanno patito alcuni problemi.

L’anno scorso vinse la Ferrari sfruttando ancora alcuni errori della Mercedes nelle prime gare, per poi “restituirle” il favore nel mesi più caldi. Sul fronte pneumatici la Pirelli porterà Soft, Supersoft e Ultrasoft con Hamilton e Bottas che potranno contare su 9 set per ciascuno di “porpora” contro i 7 di casa Ferrari e 8 Red Bull.

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per vivere un intenso weekend di gara fin dal venerdì.

Gian Carlo Minardi

Historic Minardi Day | Tra conferme e novità cresce l’Edizione numero 3

Con la presentazione della 25esima edizione del Trofeo Bandini, che da quest’anno entra a far parte dell’intenso programma dell’ Historic Minardi Day, è cominciato il conto alla rovescia verso la Terza Edizione della Kermesse in programma dal 5 al 6 maggio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, che dal 2016 ha saputo restituire a migliaia di tifosi la passione per la Formula 1 e del Motorsport.

Numerose le novità che caratterizzeranno l’intero weekend motoristico internazionale, ma il DNA che da due anni a questa parte ha premiato l’evento ideato da Gian Carlo Minardi – vincendo il Casco d’Oro Autosprint 2017 come Miglior evento Motorsport dell’anno – resta invariato. Le vetture che hanno scritto le pagine più importanti ed emozionanti del Motorsport, racchiuse in un ventaglio di oltre 40 anni, insieme ai loro protagonisti restano i punti focali con gli appassionati che avranno, ancora una volta, la possibilità di accedere al Paddock e ai Box dell’Autodromo di Imola per ammirarle da vicino incontrando piloti e tecnici.

VETTURE DI FORMULA 1, F2, GP2, F3000, F3 e GT in pista
Le vetture realizzate da Gian Carlo Minardi e portate in pista nei mondiali di F1 dal 1985 al 2005 si “esibiranno” in pista insieme alle monoposto che hanno costruito il mito del Circus come Mercedes, Ferrari, Benetton-Alfa Romeo, Arrows, Tecno, Dallara, Fondmetal, Surtees, Tyrrel P34, Theodore, Fittipaldi Automotive e alle vetture di F2, GP2, F3000 e F3, Formula Italia e Abarth che hanno plasmato i campioni con un intensa attività in pista che scatterà dalle 9,00 di Sabato 5 maggio, per spegnere i motori solamente Domenica 6 con una parata di auto d’epoca.

Dal box Mercedes – AMG Petronas Motorsport scenderà in pista la W04-2013 progetta dall’Ingegnere Aldo Costa vincitrice di tre gran premi, che ha inaugurato lo straordinario ciclo vincente consegnando al team di Brackley quattro titoli Costruttori e altrettanti titoli piloti, di cui tre a Lewis Hamilton (2014-2015-2017) e uno a Nico Rosberg (2016). Alla guida della monoposto ci sarà proprio l’ingegnere di Parma, al suo esordio al volante di una vettura di F1, cresciuto nelle fila del Minardi Team insieme all’ingegnere Gabriele Tredozi che a sua volta sarà al volante della sua Minardi PS04B. A completare la presenza di Mercedes – AMG Petronas Motorsport arriverà all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, nella giornata di sabato, anche Valtteri Bottas per una sessione di autografi, prima di trasferirsi in Pizza del Popolo a Faenza (ore 16.15) e successivamente a Brisighella (ore 17,15) arrivando a bordo della W07 per il ritiro del Trofeo Lorenzo Bandini, la cui cerimonia inizierà alle 18,00 nell’Anfiteatro Spada.

Immancabili le vetture Gran Turismo e Prototipi marchiate Alfa Romeo, Lotus, Ferrari, Maserati, Lavaggi e Lucchini che anch’esse di esibiranno nell’intero fine settimana con diverse sessioni in pista. La Scuderia Tazio Nuvolari omaggerà il talento di Giorgio Lucchini portando in Autodromo e in pista diverse delle 150 vetture sportive vincitrici di 750 corse, 2 titoli mondiali, 34 titoli di velocità in pista e quattro in salita, realizzate dal costruttore mantovano con anche una mostra statica. Alle ore 12,00 di sabato sarà presentato il libro “Giorgio Lucchini, una vita per le corse” scritto da Gianni Tomazzoni, presso la Sala Conferenze “Ayrton Senna” che sarà oggetto di numerosi workshop durante l’intero weekend.

All’interno dei box sarà allestita una mostra per un viaggio nel mondo della Formula 1 e della tecnologia tra “Passato – Presente – Futuro” con esposte alcune delle monoposto firmate Minardi, Toro Rosso e Simulatori che negli ultimi anni hanno cambiato il modo di progettare e sviluppare le vetture a seguito dell’abolizione dei test in pista.

Essendo l’Historic Minardi Day una manifestazione all’insegna del divertimento, ci sarà spazio anche per i Piloti non professionisti ed appassionati che potranno direttamente scendere in pista con la propria vettura scaricando sull’asfalto del Santerno tutta la potenza, grazie alla nuova formula “Scendi in pista” (previa iscrizione tramite il sito MinardiDay.it o direttamente in autodromo)

Spazio anche per gli appassionati “appiedati”, all’Historic Minardi Day avranno la possibilità di effettuare dei giri in pista a bordo di auto Sportive guidate da piloti professionisti.

GARA DI GOLF (Faenza – venerdì 4 maggio)
Il lungo weekend motoristico sarà inaugurato dalla gara di golf Louisiana tra vip e piloti partecipanti all’Historic Minardi Day presso il Golf Club “Le Cicogne” a Faenza, di fronte ad una cornice di pubblico con accesso gratuito, a partire dalle ore 14,30 di venerdì 4.

TROFEO LORENZO BANDINI (sabato 5 maggio – Brisighella)
Sarà il finlandese Valtteri Bottas, della scuderia Campione del mondo in carica “Mercedes-AMG Petronas Motorsport” il pilota premiato a Brisighella nel pomeriggio di sabato 5 maggio per l’edizione 2018 – giunta quest’anno all’edizione numero 25 del Trofeo dedicato al pilota Ferrari scomparso nel ‘67- la cui cerimonia presso l’Anfiteatro Spada inizierà alle 18,00. Un Trofeo speciale ed esclusivo sarà assegnato anche al Presidente ACI, nonché’ Vicepresidente FIA, Ing Angelo Sticchi Damiani, la cui prestigiosa presenza coniuga perfettamente il Motorsport italiano con l’immagine Internazionale degli Eventi del weekend, con grande risalto di MotorValley. Fra i premiati, gli ingegneri Aldo Costa progettista delle F1 Campione del mondo e Riccardo Mosconi Ingegnere di Pista del Pilota Lewis Hamilton, completano la formidabile presenza di Mercedes –AMG Petronas Motorsport che, per la gioia di tanti appassionati metterà a disposizione ben due Monoposto di F1 la W04 del 2013 e la W07 del 2016.

BIGLIETTI
E’ possibile acquistare i biglietti di ingresso – sabato 5/domenica 6 o per l’intero fine settimana – attraverso TicketOne oppure direttamente in Autodromo. Il biglietto darà accesso al paddock e ai box dell’ Enzo e Dino Ferrari e alle manifestazioni presenti in autodromo oltre ad effettuare dei giri di pista a bordo di Auto Sportive guidate da piloti professionisti.

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Trofeo Bandini e Minardi Day assieme nel weekend del 5 e 6 maggio

Trofeo Bandini e Minardi Day assieme, per un weekend motoristico internazionale che vedrà i due prestigiosi eventi sabato 5 e domenica 6 maggio integrarsi in maniera spettacolare ,grazie alle sinergie strategiche dei due principali Organizzatori, il Presidente del Comitato Trofeo Bandini Francesco Asirelli, al via dell’edizione numero 25 del Trofeo dedicato al pilota Ferrari scomparso nel 67 e Giancarlo Minardi che con Formula Imola sta preparando la terza edizione del Minardi Day.

Sarà il finlandese Valtteri Bottas, della scuderia Campione del mondo in carica “Mercedes-AMG Petronas Motorsport” il pilota premiato a Brisighella nel pomeriggio di sabato 5 maggio per l’edizione 2018. Nell’ambito della 25esima edizione del Trofeo Bandini a fianco di Valtteri Bottas l’autorevole Comitato d’onore, che comprende alcuni fra gli Esponenti più illustri della Stampa e del Motorsport italiano, ha assegnato uno speciale ed esclusivo Trofeo al Presidente ACI , nonché’ Vicepresidente FIA, Ing Angelo Sticchi Damiani, la cui prestigiosa presenza coniuga perfettamente il Motorsport italiano con l’immagine Internazionale degli Eventi del weekend, con grande risalto di MotorValley.

Fra i premiati gli ingegneri Aldo Costa progettista delle F1 Campione del mondo e Riccardo Mosconi Ingegnere di Pista del Pilota Lewis Hamilton, completano la formidabile presenza di Mercedes –AMG Petronas Motorsport che, per la gioia di tanti appassionati metterà a disposizione ben due Monoposto di F1 la W04 del 2013 e la W07 del 2016.

La W07, Campione del mondo nel 2016, sarà condotta da Valtteri Bottas Sabato pomeriggio dalla piazza di Faenza, per strada, a Brisighella, dove alle 18 riceverà il prestigioso Trofeo, fra i premi piu’ ambiti dei piloti del Circus iridato.

La Mercedes, protagonista con successo dell’edizione 2015 con lo stesso Team Principal Toto Wolff ospite applauditissimo nell’incantevole Borgo medievale romagnolo, calcherà, nell’intero weekend, le scene del Minardi Day a Imola con la W04 del 2013 alla cui guida si esibirà proprio il suo progettista, già Responsabile Tecnico del Minardi Team, Aldo Costa . Al box “Mercedes” di Imola farà tappa anche il Pilota Valtteri Bottas per firmare autografi prima di raggiungere Faenza

Un week end intenso, due eventi mozzafiato: il prestigioso Primo Bandini la cui 25° edizione, ricca di eventi che si intreccia con una manifestazione, il Minardi Day, richiamo di tanti appassionati del Motorsport, giunta alla sua terza edizione.

Lo spettacolo del Trofeo Bandini entrerà nel vivo dalle 15.00 di Sabato pomeriggio 5 maggio, con esibizioni e sfilate mozzafiato in attesa dell’arrivo della Mercedes F1 W07 a Brisighella, per terminare con la Cerimonia prevista per le 18 presso l’Anfiteatro dello spettacolare Borgo medievale .

F1 | Minardi “Ferrari e Red Bull a caccia della Mercedes”

La Ferrari ha salutato i test spagnoli in vetta alla classifica con entrambi i suoi piloti, forte del nuovo record segnato da Sebastian Vettel con le hypersoft (1:17.182) seguito a 39 millesimi da Kimi Raikkonen (1:17:221) con 929 giri all’attivo e 4324 chilometri coperti durante gli otto giorni di test.

Al terzo posto chiude la McLaren-Renault di Fernando Alonso che proprio nell’ultima giornata ha piazzato la zampata scendendo sotto il muro dell’ 1:18 con le mescole Pirelli più morbide (1:17:784) davanti a Daniel Ricciardo (1:18.047) che con la Red Bull ha coperto 1694 km, che salgono complessivamente a 3644 col lavoro di Max Verstappen.

Bisogna scendere solamente all’ottavo posto per trovare la prima Mercedes W09. Lewis Hamilton non è andato oltre 1:18.400 con le ultrasoft coprendo un complessivo di 456 tornate e 2123 chilometri (4842 km in totale insieme a Bottas)

E’ una classifica che non rispecchia le forze in campo, anche se emerge la buona affidabilità raggiunta da parte di quasi tutti i team e un compattamento dei riscontri cronometrici. Nonostante i tempi segnati dalla Ferrari, le dichiarazioni rilasciate da Mario Isola relativamente al gap tra le varie mescole unitamente al programma di lavoro portato avanti da Hamilton e Bottas (che hanno girato prevalentemente con le gomme Medium), evidenziano che la Mercedes abbia nuovamente una marcia in più rispetto al gruppo. Bisognerà tenere d’occhio anche la Red Bull, che a mio avviso non ha svelato completamente il potenziale. Ci sarà un testa a testa con la Ferrari” commenta Gian Carlo Minardi

TORO ROSSO la sorpresa. MCLAREN e SAUBER le delusioni
Tra meno di due settimane a Melbourne le scuderie saranno chiamate a scoprire le carte e avremo un primo quadro della situazione più delineato” prosegue il manager faentino che si dice sorpreso dalla Toro Rosso per i numerosi chilometri portati a termine coi suoi due piloti, ma deluso dalla McLaren e Sauber “Nonostante le temperature non certo elevate in casa McLaren hanno avuto diversi problemi di surriscaldamento arrivando a cambiare anche due unità motrici. Dopo gli avvicendamenti in casa Sauber con l’innesto di nuovi tecnici e l’arrivo della PU Ferrari 2018 mi aspettavo un distacco minore

LE POWER UNIT: STRATEGIA NELLA STRATEGIA
Prima di concludere il suo intervento, il manager faentino pone l’attenzione anche su un altro aspetto che avrà un ruolo importante nella stagione “Oltre alle strategie legate alle mescole e ai consumi, sarà interessante seguire i movimenti dei motori. Diversi team potranno arrivare ad usare uno o più unità rispetto alle tre consentite dai regolamenti per ciascun pilota – incappando certamente in penalità – ma poter sfruttare al meglio un motore vuol dire avere più potenza a disposizione” conclude Minardi.

F1 | Gian Carlo Minardi “Mercedes senza rivali. A Barcellona può girare in 1.16”

A Barcellona sono andati in archivio anche gli ultimi quattro giorni di test. Per fortuna, a differenza della settimana precedente, il clima è stato decisamente più clemente permettendo ai piloti di coprire un gran numero di chilometri. Il dato più importante che salta all’occhio è proprio l’affidabilità raggiunta dai team – ad eccezione della McLaren – e dal compattamento del gruppo. Si prospetta un inizio di stagione con qualche cambiamento sulla griglia.

La sorpresa più importane arriva dalla Toro Rosso che, lasciando da parte i riscontri cronometrici, ha coperto molti giri a dimostrazione che il connubio telaio-motore Honda funziona. Riscontri positivi sono arrivati anche dal fronte della Renault. Hulkenberg e Sainz hanno messo a segno prestazioni interessanti preparandosi a compiere un bel balzo in avanti in classifica.

Impressionante il passo di Hamilton e Bottas al volante della Mercedes che hanno lavorato principalmente con le mescole Medium. Nella sola giornata conclusiva hanno superato le 200 tornate arrivando a coprire la distanza di quasi un’intera stagione nelle due sessioni ( 4.841km).

Stando alle indicazioni fornite dalla Pirelli possiamo avere un indicazione del potenziale delle vetture, anche se resta l’incognita del quantitativo di benzina a bordo. Il fornitore ha dichiarato un gap tra le Hypersoft e le Medium di 2”5 (Medium-Soft 0,8 dec –> Soft-Supersoft 0,4 dec –> Superfoft-Ultrasoft 0,6dec –> Ultrasoft-Hypersoft 0,7). Sulla base dell’ 1’18”8 segnato da Bottas con le Medium, la W09 potrebbe fermare il cronometro ad 1.16 basso, contro l’ 1’17”1 segnato da Vettel e 1’17”2 da Raikkonen con le mescole rosa. In questo gioco dei numeri bisogna tenere in forte considerazione anche alla Red Bull.

Tra quindici giorni a Melbourne i team saranno costretti a scoprire le carte e il mosaico coi distacchi reali verrà fuori. Sarà una stagione intensa e molto tattica non solamente sulle gomme, ma anche sulla gestione delle power unit. Qualcuno potrebbe sacrificare dei posti sulla griglia, pagando penalizzazione per l’utilizzo di un numero maggiore di power-unit rispetto alle tre unità previste da regolamento.

Discorso a parte lo merita la McLaren che nonostante le temperature miti, ha accusato diversi problemi di surriscaldamento arrivando a sostituire due power unit. Il crono di 1’17”7 segnato da Fernando Alonso è un buon tempo, ma arrivato quasi certamente con poco carico di benzina a bordo e un motore fresco. Segnali poco felici anche in casa Williams dove per il momento i due giovani non stanno dando le risposte che il team si aspetta con Sirotkin che sta mettendo pressione a Stroll, anche se Robert Kubica si sta dimostrando il più performante dei tre. Rispetto alle ultime due stagioni la Force India sembra in ritardo, mentre dalla Sauber non sono arrivati quei segnali di ripresa che ci poteva aspettare dopo un 2017 disastroso.

Gian Carlo Minardi

Barcellona, Test Session 1 | Il PUNTO di Gian Carlo Minardi “Mercedes fa già paura?”

Se il bel tempo si vede dal mattino la Mercedes può iniziare a dormire sonni tranquilli. Durante questi primi quattro giorni – che si sono ridotti solamente a tre causa neve caduta nella giornata di mercoledì – Bottas ed Hamilton hanno girato costantemente con le mescole Pirelli Medie (a differenza di Vettel e Raikkonen che hanno lavorato con le Soft), chiudendo il lavoro col miglior tempo segnato dal Campione del Mondo che ha fermato il cronometro con un importante 1.19.333, nonostante la molta benzina a bordo.

E’ stata una prima sessione certamente condizionata dal maltempo e dalle temperature molto basse, in cui si denota una diminuzione della forbice tra i primi e gli ultimi della classe e il raggiungimento di una buona affidabilità da parte di tutti. Sotto questo aspetto certamente la Toro Rosso era l’osservata speciale e ne esce promossa a pieni voti. Solamente nella giornata di oggi sono riusciti a coprire 147 tornate.

Molti chilometri sono stati coperti anche dalla coppia Alonso-Vandoorne anche se il miglior tempo (1.19.854) è stato realizzato montando le HyperSoft. Preoccupa il fatto che, nonostante il freddo, in casa McLaren abbiano dovuto aprire delle feritoie sulla carrozzeria per far respirare il propulsore Renault.

Molti chilometri sono stati macinati anche dalla Ferrari che ha concluso il programma con 120 giri all’attivo per Sebastian Vettel, a cui si devono aggiungere le 98 tornate di martedì (miglior crono di 1.19.673 con le Soft) e le ulteriori 80 macinate da Kimi Raikkonen nel primo giorno.

Dopo il positivo inizio della Red Bull (Ricciardo aveva segnato il miglior crono del primo giorno e 105 giri all’attivo), si sono un po’ persi chiudendo la sessione con solamente 35 tornate portate a termine da Max Verstappen autore anche di un fuori pista che ha causato l’interruzione della sessione.

Abbiamo avuto un primo assaggio, ma è ancora presto per fare valutazioni. In questi giorni di pausa i team avranno modo di analizzare i dati raccolti prima di tornare in pista per la seconda sessione che potrà regalarci qualche indicazioni maggiore in vista di Melbourne (sperando in temperatura più calde). In casa Williams sarà interessante seguire il lavoro di Robert Kubica. Il polacco si è confermato costantemente più veloce dei due piloti ufficiali, mentre in casa Sauber Leclerc è partito col piede giusto.

Gian Carlo Minardi

Test Barcellona, domani si accendono i riflettori sulla stagione 2018

Tradizione confermata. Anche quest’anno sarà il tracciato di Montmelò a battezzare le nuove monoposto che hanno visto la luce nei giorni scorsi (ad eccezione della Force India). Si partirà lunedì 26 con il primo dei due turni di test collettivi, composto ciascuno da quattro giorni (dal 26 al 1 marzo e 6-9 marzo), prima della partenza verso il primo gran premio della stagione in Australia sul circuito cittadino di Melbourne.

Team e piloti saranno chiamati ad una grande mole di lavoro il cui obiettivo principale sarà la raccolta del maggior numero di dati sia sul fronte aerodinamico (raffrontandoli con quanto rilasciato dalla galleria del vento e dal simulatore), ma anche sul comportamento delle nuove mescole Pirelli, testando l’affidabilità legata alle power-unit chiamate a sopportare un lungo chilometraggio pari a sette gran premi per unità (per non incappare in penalizzazioni). Il circuito è stato recentemente riasfaltato e la posa del nuovo manto renderà più difficile il raffronto coi tempi della passata stagione.

Stando a quanto indicato dalle previsioni meteo, saranno quattro giorni condizionati dalla pioggia e dal freddo (temperature comprese tra i 2 e i 6°C). Se per il momento il pericolo neve sembra scongiurato, il lavoro delle squadre di Formula 1 al Montmelò sarà accompagnato da pista bagnata nelle giornate di martedì e mercoledì mentre per l’ultima sessione si prospetta una giornata soleggiata con temperature intorno ai 10°C

In casa Ferrari sarà Kimi Raikkonen a portare al debutto la SF71-H lasciando il volante a Sebastain Vettel nelle giornate di martedì e giovedì (il finlandese tornerà al lavoro mercoledì), mentre in casa Red Bull toccherà nuovamente a Daniel Ricciardo calarsi nell’abitacolo della RB14 dopo lo sfortunato filming day a Silverstone concluso con un’ uscita di pista. L’australiano sarà in pista anche nella giornata di mercoledì 28, mentre Max Verstappen proseguirà il lavoro tra martedì e giovedì.

Fernando Alonso inizierà il programma di test della McLaren calandosi nell’abitacolo della MCL33 motorizzata Renault nella prima giornata dei test di Barcellona, mentre Stoffel Vandoorne dovrà attendere il giorno successivo per iniziare a prendere le misure alla sua nuova vettura arancio-blu.

In attesa che la Mercedes ufficializzi il programma di lavoro coi suoi piloti, la Williams ha optato per una vera e propria staffetta. Lance Stroll e Sergey Sirotkin (al suo debutto in F1) si alterneranno al volante della FW41 scendendo in pista mezza giornata a testa. In questa rotazione ci sarà spazio anche per Robert Kubica, che quest’anno ricoprirà il ruolo di collaudatore. Il driver polacco, oltre ad aver effettuato il primo shakedown della vettura ad Aragon, scenderà in pista a Barcellona nel pomeriggio di martedì 26 e mercoledì 27.

Occhi puntati anche verso la Force India, vera rivelazione delle ultime due stagioni concluse col quarto posto. Nonostante non abbia ancora fissato la data per la sua presentazione, ha ufficializzato il programma legati ai suoi piloti a Barcellona. Nella prima quattro giorni di test saranno impegnati tutti i piloti sotto contratto e il debutto sarà affidato a Nikita Mazepin, mentre i titolari Esteban Ocon ed Sergio Perez entreranno in azione il secondo e terzo giorno. Nicholas Latifi chiuderà il programma.

Nell’arco delle quattro giornate Brendon Hartley e Pierre Gasly si alterneranno al volante della STR13 motorizzata Honda e ad aprire le danze sarà il neozelandese. La presentazione ufficiale della nuova vettura è fissata per domani (lunedì 26) direttamente in pit-lane pochi minuti prima dell’inizio della sessione, anche se un’anteprima ci è stata regalata proprio dal team durante il shakedown a Misano.

Dopo aver sfruttato nella giornata di giovedì i 100 km concessi dal regolamento per il filming day, Marcus Ericsson porterà al debutto ufficiale l’Alfa Romeo Sauber C37 nella giornata di lunedì. Lo svedese sarà al volante anche mercoledì 28, mentre martedì e giovedì il lavoro sarà svolto dal Campione della Formula 2 e debuttante Charles Leclerc. Il team di Hinwil lavorerà per provare a cancellare velocemente la deludente stagione passata chiusa all’ultimo posto. Romain Grosjean e Kevin Magnussen si alterneranno al volante della Haas col transalpino chiamato ad aprire le danze.

Occhi puntati anche verso la Renault R.S.18. Dopo la pubblicazione delle immagini da parte del team, il managing director Cyril Abiteboul ha già dichiarato che quanto visto non rispecchia le reali forme della nuova monoposto, bensì solamente la nuova livrea. Non ci resta che attendere i primi giri di pista.

CASA MINARDI | Il bel tempo si vede dal mattino

 

Lunedì si accenderanno ufficialmente i riflettori sul mondiale 2018 di Formula 1 con primi quattro (di otto) giorni di test sulla pista di Barcellona che anticiperanno il Gran Premio di Melbourne. In questi giorni abbiamo avuto un primo assaggio (virtuale) con la presentazione delle prime vetture. Haas, Williams, Red Bull, Sauber e Renault hanno fatto cadere i veli mostrando le nuove linee e soprattutto, le nuove livree che andranno a colorare la griglia di partenza dei 21 gran premi, in attesa di Mercedes e Ferrari che si mostreranno domani (giovedì 22 febbraio).

Ci aspetta una stagione impegnativa caratterizzata dalla novità Halo (oltre ai soli tre motori per pilota) che ha impegnato non poco i team nella progettazione e nel collaudo delle scocche. Halo ha cambiato la filosofia e la fisionomia delle monoposto poiché trovandosi davanti alla testa del pilota, e in una posizione alta della vettura, ha modificato il baricentro delle vetture costringendo gli ingegneri a rivedere la distribuzione dei pesi.

Dalle foto che ho potuto vedere le vetture sono molto belle con soluzioni tecnologiche interessanti e livree accattivanti. Aspetto con grande curiosità questi primi test al Montmelò per carpire quali potrebbero essere i valori in campo. Il bel tempo di vede dal mattino

Gian Carlo Minardi

*Il video è stato registrato nella giornata di martedì 20 febbraio

CASA MINARDI | Quel matrimonio con Alfa Romeo che non s’ha da fare


Dopo Haas, Williams e Red Bull oggi è stata la giornata del team svizzero (insieme alla nuova Renault R.S. 18). Con la presentazione della C37 è iniziata ufficialmente la nuova avventura dell’Alfa Romeo nel mondiale di Formula 1 a fianco della Sauber ,dopo oltre 30 anni dalla sua ultima apparizione nel Circus, forte del ruolo di title sponsor della scuderia elvetiva. La livrea era già stata presentata nel mese di dicembre, ma l’attesa verso questa nuova partnership fortemente voluta dal presidente della Ferrari Sergio Marchionne, è ricca di aspettative.

La storia del Biscione nel mondiale di F1 è ricco di successi, con quindici monoposto in 112 GP conquistando dieci vittorie e due mondiali, ma anche molte ombre oltre ad un capitolo non scritto, legato a Faenza. Negli anni ’80, da una parte l’Alfa Romeo stava attraversando un periodo di risultati negativi, mentre dall’altra Gian Carlo Minardi si preparava al debutto nel mondiale.

Nel 1984 il manager faentino presentò un’offerta di 1.800.000.000 di lire al Presidente Massacesi per acquistare la squadra di F1, il quale, dopo un incontro, promise a Minardi una fornitura di motori per la stagione seguente. La prima Minardi F1 – M184 – nasce velocemente intorno all’otto cilindri Alfa e a metà luglio viene presentata, prima di scendere in pista per numerosi sessioni di test con Alessandro Nannini.

Tutto sembrava pronto quando inaspettatamente arriva la doccia fredda. Massacesi comunicò di punto in bianco che l’accordo era saltato. In Brasile ‘85, la Minardi non avrebbe avuto i motori Alfa Romeo. Nonostante la notizia shock, era troppo tardi per tornare indietro. La Minardi F1 doveva partire e la monoposto venne modifica per ospitare il propulsore (vetusto) aspirato Ford-Cosworth

“La presentazione di oggi segna il ritorno di uno dei brand più conosciuti insieme a Ferrari. Sono felice per questo nuovo inizio, con la speranza che la partnership si possa evolvere. Questa collaborazione tra il Biscione e la Sauber mi riporta indietro al 1984 quando il Presidente dell’Alfa Romeo, Massacesi, mi promise la fornitura del motori Alfa per la mia prima monoposto con cui avrei debuttato nel Mondiale di F1 l’anno successivo.

La prima Minardi era nata attorno al propulsore milanese, coprendo anche numerosi test insieme ad Alessandro Nannini, quando improvvisamente il Presidente si tirò indietro. Così è iniziata la mia avventura.

Nonostante questa falsa partenza, sono grato al marchio Alfa poiché senza quell’accordo di fornitura molto probabilmente non ci sarebbe stata la storia Minardi in F1. Mi aveva dato la spinta giusta e la motivazione per perseguire il mio sogno. Faccio un grande il bocca al lupo a tutto il team” ricorda Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Force India possibile sorpresa” Ecco perchè…

Se da una parte Liberty Media è alle prese con diversi dissensi – ultimo in ordine cronologico la decisione di salutare le grid-girl generando un grande malumore tra gli appassionati – anche all’interno dei team si respira un certo nervosismo dovuto alla consapevolezza che a Brackley i Campioni del Mondo non sono ancora sazi e che stanno affilando le armi in vista della nuova stagione.

Punto di forza dovrebbe essere, ancora una volta, la nuova Power-Unit tedesca che si prepara a sfondare il muro dei 1000 cv, così come dichiarato dal suo capo motorista Andy Cowell. Coi nuovi regolamenti (tre unità motrici a disposizione di ciascun pilota in una stagione lunga ventuno GP) le PU saranno una componente importantissima nel conquistare i risultati finali.

Certamente tutti i team stanno lavorando alacremente attorno alla nuova vettura, ma le notizie che arrivano dall’Inghilterra, sponda Brackley, fanno pensare ad una nuova stagione marchiata Mercedes. In questa nuova era della F1 le power-unit sono una componente molto importante, ancora di più quest’anno coi nuovi regolamenti” analizza Gian Carlo Minardi

Se le indiscrezioni troveranno un riscontro in pista, anche i team clienti Mercedes godranno di un beneficio importante, con la Force India in vantaggio sui diretti avversari. Arrivano da due stagioni notevoli concluse al quarto posto, possono contare su una bella coppia giovane (Perez-Ocon ndr)e su una struttura solida. Mi aspetto una Williams più distaccata avendo deciso di puntare su una coppia di piloti molto giovane (Stroll- Sirotkin ndr). La Force India potrebbe rilevarsi la sorpresa 2018. Di contro i rumors parlano di una Renault in lieve ritardo” conclude il manager faentino.

A Maranello sono avvisati. Occhio alle “pantere rosa” degli agguerriti Sergio Pérez ed Estebano Ocon

Debutto a Le Mans e WEC per Fernando Alonso

Dopo averla rincorsa nella passata stagione, quest’anno Fernando Alonso riuscirà a realizzare il suo obiettivo partecipando alle 24 Ore di Le Mans al volante della Toyota TS050 Hybrid. Per il Campione del Mondo si apre una stagione ricca di impegni poiché ai 21 gran premi di F1 con McLaren-Renault aggiungerà non solamente la maratona del Sarthe, ma prenderà parte anche alla super season 18/19 del FIA WEC sempre con la vettura+ giapponese numero 8, in coppia con Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi.

Per Nando si tratterà di un altro debutto dopo la positiva parentesi nella 500 Miglia di Indianapolis (conclusa col ritiro per il cedimento del motore Honda), reso possibile anche grazie al benestare arrivato proprio dalla scuderia di Woking.
Reduce da una deludente 24 ore di Daytona al volante della Ligier LMP2 della scuderia United Autosports, Alonso firmerà il debutto nel Campionato del Mondo Endurance al volante della LMP1 in occasione della 6 Ore di Spa-Francorchamps (5-6 maggio) che anticiperà la 24 ore di Le Mans (16-17 giugno), saltando successivamente solamente la 6 Ore del Fuji per la sovrapposizione con il GP degli USA di Formula 1, che resta l’impegno prioritario.

“Faccio un grande in bocca al lupo a Fernando poiché è chiamato ad un impegno notevole. Si troverà in una situazione non facile dovendo passare da una categoria all’altra e, soprattutto, da modelli di vetture molto differenti tra loro. Le gare endurance (6 Ore o 24 Ore ndr) richiedono una preparazione molto differente rispetto ad un GP di F1” commenta Gian Carlo Minardi

“Non condanno e non appoggio questa scelta, ma vedo molta discontinuità nel programma. Dopo aver preso parte a Daytona con una Ligie LMP2, affronterà Le Mans e il WEC con una Toyota LMP1, mentre l’anno scorso aveva corso la 500 Miglia di Indianapolis. Nando sta dando un segno importante di quanto sia forte la sua voglia di correre andando a caccia di nuove sfide. e tutto questo fa bene allo sport poiché genera interesse, ma lo trovo eccessivo” conclude il manager faentino

F1 | Gian Carlo Minardi ottimista sul futuro di Giovinazzi

“Il lavoro svolto da Antonio Giovinazzi nella passata stagione è stato riconosciuto da tutti in modo positivo”

Sono le prime parole di Gian Carlo Minardi, interpellato da www.minardi.it sul futuro del giovane driver di Martina Franca che quest’anno ricoprirà il ruolo di terzo pilota sia in Ferrari che in Alfa Romeo-Sauber. Per il pugliese sarà una stagione in “panchina” ma il manager faentino si dice fiducioso

“Sono dispiaciuto che in questo momento Antonio sia ancora uno spettatore. Se avessi ancora un team probabilmente lo avrei già fatto debuttare da qualche anno. La sua situazione è ingarbugliata, ma molto dipenderà dall’inizio dell’anno della Ferrari dove abbiamo un Raikkonen vicino ai quarant’anni che se non dovesse dare quelle conferme che si attende potrebbe innescare un terremoto di sedili. Sono moderatamente ottimista sul suo futuro” prosegue l’ex costruttore faentino

Sul circuito cittadino di Marrakech, Giovinazzi ha preso parte ai rookiy test della Formula E restandone positivamente colpito, confermando però di voler restare concentrato sul mondiale di F1

“Antonio vuole proseguire la sua carriera in F1 e per il momento non c’è la volontà, da parte sua che di Ferrari, di andare verso la direzione dell’elettrico” conclude Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “Estenuante il silenzio di questa F1”

Dal gran premio di Abu Dhabi sono passati questi due mesi e ci aspettano ancora altri trenta giorni prima di rivedere le vetture in pista, in occasione della prima giornata di test collettivi. In mezzo le presentazione con la Renault (20 febbraio) che farà da apripista a cui faranno seguito Ferrari e Mercedes, i cui veli cadranno giovedì 22 febbraio.

Pausa troppo lunga? Lo abbiamo chiesto a Gian Carlo Minardi

“La pausa non è certamente troppo lunga se consideriamo una stagione con 21 gran premi. Tutti stanno lavorando duramente per preparare ogni singolo dettaglio anche perché non dobbiamo dimenticarci che la sfida può importante è legata alla durata delle power unit che quest’anno dovranno essere solamente tre per ciascun pilota. Un rapporto di 1 a 7” sottolinea Gian Carlo Minardi

“La parte dolente è questo silenzio da parte dei team che non emettono nessun comunicato e non organizzato conferenze per tenere aggiornati gli appassionati. Purtroppo da qualche tempo sta prendendo piede questa moda che trovo assurda, così come farsi lo sgambetto fissando le presentazioni il medesimo giorno. In tutte le altre realtà sportive le squadre forniscono delle informazioni e il mondo mediatico va avanti.” prosegue il manager faentino

“I team sono impegnati a cercare di raggiungere la Mercedes che resta il punto di riferimento e la Ferrari è chiamata ad un salto di qualità che non sarà facile dopo le cinque vittorie della passata stagione. Da seguire anche la lotta in famiglia tra Renault, McLaren e Red Bull che avranno la medesima unità motrice e l’incognita Toro Rosso-Honda. I giapponesi arrivano tra tre stagioni deludenti, i cui problemi sono legati all’uso del carburante e dei lubrificanti il cui utilizzo e sviluppo sono una parte integrante delle prestazioni e affidabilità””