F1 | Gian Carlo Minardi “Incuriosito dalla coppia Williams”

Con l’annuncio di Sergej Sirotkin da parte del team Williams al fianco di Lance Stroll si è conclusa la favola di Robert Kubica, anche se il polacco farà comunque il suo ritorno nel mondiale di F1 in qualità di terzo pilota proprio nella scuderia di Grove.

L’annuncio non è stato esente da numerose critiche da parte degli addetti ai lavori, ma Gian Carlo Minardi va contro corrente

“Nonostante sia molto dispiaciuto di non  vedere un pilota del calibro di Robert impegnato nel mondiale come primo attore, sarà curioso di vedere in azione questi due ragazzi” commenta il manager faentino interpellato da www.minardi.it

Lance Stroll e Sergej Sirotkin daranno vita alla coppia più giovane della griglia con un’età media di appena 21 anni.

“Il mio DNA è sempre stato quello di lavorare coi giovani e pertanto questa scelta, da una parte, mi fa piacere, anche se un team importante come la Williams potrebbe pagare questa scelta in termini di sviluppo della vettura” prosegue Minardi che ha avuto modo di seguire da vicino i primi passi dei due ragazzi nel mondo delle monoposto

“Sono due ragazzi che sono cresciuti sul nostro territorio e all’interno dei campionati ACI-Sport e questo deve essere motivo di orgoglio. Purtroppo non sono italiani e questo deve essere di stimolo per continuare a lavorare”

“E’ inutile nasconderci dietro ad un vetro: alle spalle di Lance e Sergej c’è rispettivamente un padre facoltoso (Lawrence Stroll) e una banca russa. Esattamente quello che manca ai nostri ragazzi. Starà solamente loro dimostrare di meritare il posto che ricoprono” conclude l’ex costruttore.

F1 | Hamilton appoggia Minardi. Anche il campione contro le vie di fuga asfaltate

Le vie di fuga asfaltate dei nuovi circuiti tornano all’ordine del giorno. Questa volta è il quattro volte Campione del Mondo Lewis Hamilton a puntare il dito contro la nuova conformazione dei tracciati confermando quanto già dichiarato nei mesi scorsi da Gian Carlo Minardi. Proprio in occasione del gran premio degli USA, e a seguito della penalità a Verstappen, il manager faentino dichiarava

“…Le vie di fuga asfaltate danno troppa tranquillità ai piloti e questo li spinge ad andare oltre il limite consentito della pista, incappando poi in penalizzazioni che generano polemiche e che non sono favorevoli all’immagine del mondiale. Guarda caso questi episodi non succedono nelle piste storiche come Suzuka, Spa-Francorchamps o Monza, dove l’errore o la bravata viene pagata pesantemente poiché si rischia di restare insabbiati”

Dello stessa idea anche il Campione del Mondo britannico 2017

“La Federazione ha fatto un lavoro incredibile sul tema della sicurezza, ma è arrivato il momento di fare un passo indietro tornando alle vie di figa in erba o ghiaia. Un pilota non dovrebbe poter tagliare le curve così facilmente, con la consapevolezza che tanto se commette un errore ha a sua disposizione un’ampia striscia di asfalto.. Quello che amo del passato era il rischio di perdere tempo – o la gara – se si usciva di pista. Oggi puoi affrontare una curva anche il 5% più forte poiché anche se sbagli puoi comunque rientrare in pista”

Proprio in merito alla penalità attribuita a Verstappen per il sorpasso ai danni di Raikkonen ad Austin, Minardi aveva aggiunto un’ulteriore analisi

“Sarebbe fondamentale avere per l’intera durata della stagione il medesimo gruppo di lavoro a fianco del direttore di gara, Charlie Whiting. Solamente così si eviterebbero i giudizi soggettivi. Nel corso della passata stagione” aggiunge l’ex costruttore “si sono verificati diversi episodi simili tra loro a cui sono state attribuite valutazioni differenti e questo non fa bene allo sport. Una soluzione per venire in contro ai circuiti e non fargli spendere ulteriori soldi, salvaguardando la sicurezza, potrebbe essere imporre pesanti penalità in caso di tagli” conclude Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “2018 anno cruciale” – Parte seconda

Il 2018 sarà un anno cruciale non solamente sul fronte dei piloti (come abbiamo già affrontato nei giorni scorsi), ma anche sul fronte delle motorizzazioni. Da un lato la Mercedes si presenterà ai nastri di partenza con una power-unit completamente riprogettata, dall’altro Ferrari, Renault e, soprattutto, Honda, avranno il compito di compiere un importante salto in avanti per controbattere la corazzata tedesca.

Coi nuovi regolamenti il compito sarà ancora più arduo poiché le unità motrici a disposizione per ciascun pilota saranno solamente tre, che in una stagione composta da ventuno appuntamenti equivale ad una copertura di sette GP per ciascuna PU, prima di incappare nel conteggio delle penalizzazioni (anch’esso rivisto).

La passata stagione a Maranello hanno posto le basi per provare a riaprire un ciclo, anche se hanno pagato un dazio pesante sul fronte dell’affidabilità nella seconda parte della stagione (unitamente ad alcuni errori da parte dei suoi piloti), dovendo fare successivamente un passo indietro sacrificando le prestazioni.

Le novità principali le troviamo in casa McLaren e Toro Rosso, protagoniste di uno scambio: dopo tre stagioni decisamente deludenti la Honda si trasferisce a Faenza il cui posto lasciato libero a Woking sarà preso dalla Renault.

“Con gli attuali regolamenti la power unit è una componente determinante nel risultato finale e sette gran premi per ogni PU rappresentano una spada di Damocle incredibile. La Mercedes sta lavorando su un motore completamente nuovo e auspico che a Maranello siano in grado di tenere il passo. Da quanto si apprende, il telaio della nuova Ferrari sta nascendo sotto la migliore stella e spero che anche l’unità motrice sia all’altezza. Con le cinque vittorie della passata stagione hanno posto le basi per continuare a crescere e provare a riaprire un ciclo, anche se non è facile contro questa Mercedes” commenta Gian Carlo Minardi

“Oltre alla sfida Ferrari-Mercedes sarà altamente interessante seguire lo scambio Renault-Honda. Per la prima volta a Faenza arriva un motore ufficiale e un programma così a lungo termine può solamente giovare alla squadra che si trova nella condizione ottimale per progettare e programmare al meglio la nuova (e future) vettura. Negli ultimi anno sono stati costretti a lavorare con motori non di ultima generazione e senza una continuità nella fornitura da parte del medesimo costruttore. E’ una situazione che conoscono fin troppo bene poichè in diverse occasioni ci siamo trovati a novembre senza una certezza sul propulsore per l’anno successivo.” prosegue il manager faentino

“Sotto la lente ci saranno, per motivi differenti, anche Renault, chiamata a migliorare il sesto posto della passata stagione ma anche le prestazioni del suo motore (che continuerà a fornire anche la Red Bull) e  Force India – motorizzata Mercedes – protagonista di una stagione esemplare conclusa per il secondo anno consecutivo al quarto posto.” conclude Gian Carlo Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “Il 2018 anno cruciale” – Prima parte

Mancano oltre due mesi al gran premio di Melbourne (23-25 marzo) che inaugurerà la stagione 2018 di Formula 1, ma nel mezzo ci saranno le presentazioni delle nuove monoposto e dodici giorni di test per mettere a punto le nuove vetture in vista dei primi impegni extra-europei, che ci daranno un primo assaggio della stagione che verrà. Si partirà dalla Catalogna con quattro giorni consecutivi di prove (dal 26 febbraio al 1 marzo) per poi tornare nuovamente in pista dal 6 al 9 marzo, sempre a Barcellona.

Sul fronte delle presentazioni sarà la Ferrari a fare da apripista con la cerimonia fissata per giovedì 22 febbraio, prima della partenza per la Spagna dove invece caleranno i veli dalla Red Bull, Scuderia Toro Rosso, Williams e Haas. In casa Williams devono anche sciogliere il nodo sul nome del pilota che prenderà il posto di Felipe Massa, a fianco di Lance Stroll, col russo Sergej Sirotkin in vantaggio su Robert Kubica.

Il lavoro nelle factory procede senza sosta e insieme a Gian Carlo Minardi abbiamo fatto il punto sulla stagione che verrà

“Sarà una stagione molto importante poiché abbiamo diversi piloti in scadenza di contratto, che dovranno dare il massimo per cercare la riconferma all’interno del team oppure attirare l’attenzione verso nuovi lidi.”

L’anno scorso Ferrari ha confermato per un anno Kimi Raikkonen, mentre in casa Red Bull c’è il contratto di Daniel Ricciardo in scadenza a fine anno, così come quelli di Valtteri Bottas alla Mercedes, Romanin Grosjean alla Haas, Sergio Perez in Force India e Fernando Alonso all’ultimo anno con la McLaren.

“I motori sono ancora spenti, ma si preannuncia una stagione movimenta soprattutto nella prima parte. Il rinnovo di Raikkonen è arrivato in un momento particolare e, a mio avviso, dettato principalmente dall’esigenza di andare in contro alle richiesti di Vettel, ma il finale di stagione del finlandese è stato decisamente incostante. Per vincere il mondiale costruttori e provare a battere la corazzata tedesca servono due piloti costanti. Per questo si potrebbe vedere un avvicendamento già a stagione in corso in previsione 2019” prosegue il manager faentino

“Sarà anche l’ultimo anno per Fernando Alonso con la McLaren, che dopo i tre anni travagliati con la Honda sarà spinta dalla power-unit Renault, ma occhio anche a cosa potrà succedere nei piccoli team dove è certamente possibile emergere com’è successo in Minardi. Sarà interessante seguire il debutto di Charles Leclerc al volante della Sauber”

Il 2018 si preannuncia una stagione ricca di colpi di scena e molti Team Principal saranno chiamati a gestire al meglio la rivalità tra i propri piloti. Per maggiori informazioni si può chiedere in casa Force India con le accesissime bagarre tra Ocon-Perez.

F1 | Sirotkin vs Kubica, Minardi “Si interrompe una bella favola”

Manca ancora l’ufficialità, ma proprio quando sembrava cosa fatta per il ritorno in Formula 1 di Robert Kubica al fianco di Lance Stroll alla Williams, gli ultimi rumors parlano di Sergej Sirotkin come nuovo pilota di Grove, formando la coppia più giovane del Circus.

Durante i test Pirelli ad Abu Dhabi il polacco e il russo si erano divisi il volante della Williams per l’ultimo confronto. Abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi che nel 2010 ha visto muovere i primi passi del giovane pilota russo nella Formula ACI CSAI Abarth organizzata da ACI Sport, conquistando il titolo l’anno successivo.

“Robert Kubica sarebbe stata una scelta tecnica, ma il fattore economico ha avuto la meglio. Potrebbe esserci anche lo zampino di papà Stroll, che avrebbe preferito affiancare al figlio un giovane debuttante piuttosto che un pilota esperto che ha fatto molto bene durante i test” analizza il manager faentino

“Il ritorno di Robert sarebbe stata una bella favola che si stava concretizzando, ma con Sirotkin-Stroll la Williams formerà la coppia più giovane della griglia, proiettata nel futuro. Ho avuto la possibilità di seguire da vicino il debutto di Sergej nel mondo delle monoposto. E’ un pilota molto veloce, anche se è incappato in diversi incidenti. Se da un lato sono dispiaciuto per Robert, dall’altro mi fa piacere vedere in F1 un giovane cresciuto nei nostri campionati” conclude Minardi

Motor show Bologna, Minardi “Motorsport e show al centro della manifestazione”

A due giorni dalla chiusura del Motor Show di Bologna abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi, da sempre legato alla manifestazione e protagonista negli anni passati con le vetture di F1 del suo Minardi Team e oggi impegnato attivamente nell’organizzazione, insieme ad ACI Sport, dell’Area 48, cuore pulsante della fiera con sfide ed esibizioni tra le macchine da corsa più importanti, dalle vetture di Formula 1 al rally passando per le moto, Gran Turismo, Prototipi, vetture storiche per concludere col Memorial Bettega, e dei padiglioni 21 e 26.

“Il Motor Show di Bologna sta tornando agli albori del passato dove l’appassionato e il motor sport sono il punto focale dell’intera manifestazione. Per tanti anni il Minardi Team è stato parte integrante dello spettacolo con le sfide dedicate alle vetture di F1 che avevano appena concluso il mondiale di F1. Oggi sono impegnato nell’organizzazione e ho cercato di trasferire lo spirito dell’Historic Minardi Day anche qui all’interno del Motor Show” commenta Gian Carlo Minardi

“Anni addietro oltre 40.000 appassionati affollavano gli spalti e i padiglioni. Da due anni a questa parte stiamo provando a riaccendere quegli entusiasmi. Il Motor Show era l’appuntamento per eccellenza che concludeva la stagione sportiva, coi piloti di F1 tra i primi attori. Anche quest’anno abbiamo avuto vetture fantastiche, tra le quali, le Ferrari F1 e la 488 GTE Campione del Mondo WEC, la Toro Rosso del 2017, vetture del mondiale Rally insieme all’esposizione della storia dell’automobilismo italiano da corsa nei diversi padiglioni, ma mi piacerebbe avere un maggiore coinvolgimenti da parte di tutti team” prosegue il manager faentino, premiato nei giorni scorsi col Casco d’oro Autosprint per l’organizzazione dell’Historic Minardi Day riconosciuto come Miglior evento motor sport 2017

“L’appassionato da corsa ha la possibilità di vedere e fotografare da vicino macchine, moto, camion e anche bici che hanno solcato i palcoscenici mondiali più importanti del motor sport, oltre a vederle direttamente in azione. Fin da subito ho condiviso le scelte dell’organizzazione di ridurre lo spazio commerciale dedicato alle vetture di serie, favorendo l’aspetto sportivo. D’altronde stiamo parlando di Motor-Show: motori e spettacolo e siamo nel cuore pulsante della Motor Valley, in una regione che ospita due team di Formula 1 – Ferrari e Toro Rosso -, due team in Moto GP – Ducati e Gresini – un grande realtà come Dallara insieme ad icone del lusso come Lamborghini, Pagani, Maserati” conclude Gian Carlo Minardi

L’Historic Minardi Day premiato col Casco D’Oro Autosprint

“Voglio ringraziare tutti i collezionisti, piloti, appassionati, sponsor e volontari per l’affetto e il calore dimostrato e aver trasformato in realtà il progetto dell’Historic Minardi Day dimostrando di essere più forti del maltempo. Uno dei nostri obiettivi era di riportare in autodromo le famiglie, riavvicinandole a quello che per me resta lo sport più bello. Obiettivo che è stato pienamente raggiunto.

Il Casco d’Oro ripaga di tutti gli sforzi compiuti per portare in pista vetture stupende che difficilmente si potrebbero vedere, dando la possibilità a tutti i tifosi di poterle ammirare in azione oltre a rappresentare un’importante stimolo in previsione della prossima edizione che sta nascendo insieme a Formula Imola. Questo Casco d’Oro è dedicato a tutti voi” commenta entusiasta Gian Carlo Minardi

A due anni dalla sua nascita l’Historic Minardi Day, la kermesse dedicata a piloti, fan, collezionisti ed appassionati che vogliono rivivere dal vivo le emozioni legate alla storia della Formula 1 e del team faentino fondato da Gian Carlo Minardi, è stato premiato col Casco d’Oro Autosprint come Miglior evento motor sport dell’anno.

I Caschi d’Oro di Autosprint tagliano il traguardo della 52esima edizione e in oltre mezzo secolo il magazine ha premiato i più grandi campioni del motor sport. Anche per il 2017 sono state celebrate stelle di prima grandezza delle quattro ruote, di ieri e di oggi.

L’Historic Minardi Day ha avuto il grande compito di restituire il mondo della Formula 1 e delle competizioni a tutti gli appassionati portandoli nel cuore del circuito ad ammirare e incontrare le vetture e i protagonisti che hanno fatto la storia del motor sport. All’interno dell’Autodromo di Imola oltre 70 monoposto del mondiale, insieme a tantissime altre vetture di Gran Turismo, monoposto delle Formule propedeutiche e vetture classiche come le Alfa Romeo, sono tornate a rombare animando la festa dei motori.

L’edizione 2017 è stato segnata dall’esordio assoluto di Gian Carlo Minardi – a 70anni – al volante di una sua creatura, la Minardi M192 motorizzata Lamborghini, percorrendo un intero giro di pista  accompagnato da un caloroso applauso.

“In quell’occasione credo di aver segnato il record della pista di Imola come giro più lento con una vettura da corsa – ricorda sorridente Gian Carlo Minardi – Devo ringraziare nuovamente l’amico Frits per avermi messo a disposizione tutto. Dalla macchina al casco. E’ stato un regalo bellissimo ed emozionante. A 70 anni ho realizzato un sogno, rimandato per troppo tempo. La macchina organizzativa per la terza edizione dell’Historic Minardi Day è già al lavoro e vi aspettiamo il 4-5-6 maggio 2018, naturalmente all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, con ancora tantissime novità” conclude il manager faentino

F1 | Gian Carlo Minardi “Verstappen è un predestinato ma deve crescere come uomo”

Tra i protagonisti di questa stagione merita una menzione anche Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si è messo in evidenza per le sue qualità velocistiche confermando quanto di buono già mostrato sia al debutto in Toro Rosso che in occasione del suo passaggio alla corte di Christian Horner l’anno passato a campionato inoltrato durante il gran premio di Spagna (vinto proprio dall’olandese) sostituendo l’ormai ex-portacolori Kvyat.

Il figlio d’arte si è aggiudicato due Gran Premi (Malesia e Messico) contro l’unica affermazione di Daniel Ricciardo (Azerbaijan), ma nonostante il maggior numero di vittorie ha chiuso il campionato alle spalle dell’australiano. Gian Carlo Minardi, che nel 2003 ha avuto proprio papà Jos nelle fila del suo team in coppia col Justin Wilson e Nicolas Kiesa, ha speso parole di elogio per il baby-prodigio nel salotto di Sky Sport News, senza risparmiargli qualche critica dovuta all’eccessiva irruenza che gli hanno negato risultati maggiori.

“E’ un pilota baciato dalla volontà divina che ha tutte le caratteristiche per diventare un campione. Mi auguro che papà Jos gli stia il più lontano possibile e che il team Red Bull lo aiuti ad esaltare le sue caratteristiche senza nasconde gli errori facendolo crescere soprattutto come uomo. Come pilota non ha nulla da imparare”

F1 | Gian Carlo Minardi “Verstappen è un predestinato ma deve crescere come uomo”

Tra i protagonisti di questa stagione merita una menzione anche Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si è messo in evidenza per le sue qualità velocistiche confermando quanto di buono già mostrato sia al debutto in Toro Rosso che in occasione del suo passaggio alla corte di Christian Horner l’anno passato a campionato inoltrato durante il gran premio di Spagna (vinto proprio dall’olandese) sostituendo l’ormai ex-portacolori Kvyat.

Il figlio d’arte si è aggiudicato due Gran Premi (Malesia e Messico) contro l’unica affermazione di Daniel Ricciardo (Azerbaijan), ma nonostante il maggior numero di vittorie ha chiuso il campionato alle spalle dell’australiano. Gian Carlo Minardi, che nel 2003 ha avuto proprio papà Jos nelle fila del suo team in coppia col Justin Wilson e Nicolas Kiesa, ha speso parole di elogio per il baby-prodigio nel salotto di Sky Sport News, senza risparmiargli qualche critica dovuta all’eccessiva irruenza che gli hanno negato risultati maggiori.

“E’ un pilota baciato dalla volontà divina che ha tutte le caratteristiche per diventare un campione. Mi auguro che papà Jos gli stia il più lontano possibile e che il team Red Bull lo aiuti ad esaltare le sue caratteristiche senza nasconde gli errori facendolo crescere soprattutto come uomo. Come pilota non ha nulla da imparare”

F1 | Alfa Romeo Sauber F1 Team, Minardi “Complimenti al Presidente Marchionne”

La notizia è di quelle che fanno bene al motor sport. Sauber e Alfa Romeo hanno annunciato la partnership tecnico-commerciale pluriennale a partire dal 2018 con la casa del biscione che diventerà anche Title sponsor della scuderia Svizzera che a sua volta assumerà la livrea ufficiale del brand del Gruppo FCA.

A distanza di oltre 30 anni, il marchio Alfa Romeo torna nel mondiale di Formula 1 raggiungendo gli altri importanti costruttori impegnati nel Circus in un’operazione fortemente voluta dal Presidente della Ferrari Sergio Marchionne per la ristrutturazione del marchio Alfa Romeo. Dalla prossima stagione la Sauber monterà le Power-Unit Ferrari 2018, mentre nulla di ufficiale è stato annunciato sul fronte dei piloti.

“Devo fare i complimenti al Presidente Sergio Marchionne per aver restituito alla Formula 1 e a tutti i suoi appassionati un marchio importante come Alfa Romeo, sinonimo di successi nel motor sport, per scrivere altre pagine leggendarie. A questo punto speriamo che ci sia ancora un bel regalo sul fronte dei piloti” commenta soddisfatto Gian Carlo Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “Per il 2018 avrei fatto una scelta differente in casa Ferrari”

La Ferrari archivia il mondiale col secondo posto tra i Costruttori e Piloti forte dei cinque successi all’attivo firmati da Sebastian Vettel. Un importante passo in avanti, dopo lo “zero” targato l’anno precedente, in ottica del prossimo anno anche se il gap con la Mercedes resta importante com’è emerso dagli ultimi gran premi.

A Yas Marina Circuit, Vettel ha pagato infatti un ritardo di 350 millesimi al giro nei confronti del duo-Mercedes che si sono trasformati in un gap di quasi 20 secondi al taglio del traguardo, che salgono ad oltre 45” ai danni di Kimi Raikkonen (quarto al traguardo davanti a Max Verstappen), con una Mercedes che ha evidenziato tutta la sua forza, competitività e affidabilità. A quanto si è appreso nel post- gara i due driver del Cavallino Rampante avrebbero lottato costantemente contro gli eccessivi consumi.

Proprio il finlandese è stato oggetto di diverse critiche durante la stagione e protagonista di gare opache, alternando solo occasionalmente prestazione di rilievo. Non sono mancate esternazioni importanti anche da parte del Presidente della Ferrari Sergio Marchionne, che però ha deciso di confermargli la fiducia.

“So di farmi alcuni nemici, ma avrei fatto una scelta diversa. Col rinnovo triennale di Vettel gli avrei affiancato un giovane da far crescere, in grado di succedere al quattro volte campione del mondo e al tempo stesso mettergli pressione, anziché un 39enne” commenta Gian Carlo Minardi intervistato da Biagio Maglienti nel salotto di Sky Sport News “Speriamo che Babbo Natale ci faccia trovare sotto l’albero un bel regalo in previsione 2018 poiché i nostri piloti italiani non sono secondi a nessuno, anche se per loro è più difficile emergere poiché ci sono pochi sbocchi e in F1 abbiamo solamente la Ferrari, che è un top-team, come scuderia italiana”

F1 | Gian Carlo Minardi “Alonso è ancora uno dei migliori piloti”

Il Gran Premio di Abu Dhabi non è stato solamente l’ultimo atto del Campionato del Mondo 2017 di Formula 1, ma ha sancito anche la conclusione della partnership (avare di soddisfazioni) tra McLaren e Honda.

In tre anni il sodalizio anglo-giapponese, che tra la fine degli anni ’80 e inizio ‘90 aveva fatto sognare milioni di appassionati conquistando 4 titoli mondiali, 52 pole position, 39 vittorie e 79 podi trasformati in 600 punti, si è dovuta accontentare solamente di due quinti posti (Ungheria 2015 e Austin 2016) come miglior risultato regalandoci memorabili team-radio di un Fernando Alonso che non ha mai nascosto il suo malumore verso la Power-Unit giapponese.

Dal prossimo anno si aprirà un nuovo ciclo e Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne avranno la possibilità di riscatto auspicando in un’ulteriore passo in avanti del propulsori Renault, con la Honda che equipaggerà la Toro Rosso.

“Fernando Alonso ha vinto due mondiali e ne ha persi altrettanti all’ultimo Gran Premio con la Ferrari. Qualcuno potrà dire che sono di parte, ma per me Fernando è sempre un Campione. Ho avuto modo di seguire le sue stagioni analizzando la tabella dei tempi e in questi tre anni sofferti con la McLaren ha fatto cose egregie nonostante una macchina inferiore” commenta Gian Carlo Minardi dal salotto di Sky Sport News

“Ancora oggi è uno dei migliori piloti del Circus, nonostante l’età. Lo stesso Hamilton ha ammesso che solamente Alonso potrebbe metterlo in difficoltà. Si tratta di una grande ammissione da parte del quattro volte Campione del Mondo che conosce molto bene le qualità di Nando avendo diviso il box” prosegue il manager faentino che per primo aveva scommesso sulle abilità di guida dello spagnolo portandolo all’esordio nel mondiale nel 2001

F1 | Gp Abu Dhabi, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Voglio iniziare con un’analisi fredda e severa nei confronti di una Ferrari che, comunque, nel corso della stagione è riuscita ad impensierire la corazzata tedesca arrivando a firmare cinque successi e il secondo posto sia nel mondiale costruttori che piloti con Sebastian Vettel, mettendo le basi per provare a tornare ad essere un team vincente anche se non sarà facile contro questa Mercedes alla luce anche dei risultati di Abu Dhabi.

La Mercedes è riuscita ad archiviare un’altra entusiasmante stagione con la vittoria di Valtteri Bottas e la doppietta, mettendo tra loro e il primo degli inseguitori – Sebastian Vettel – quasi venti secondi che equivalgono ad un vantaggio medio sul giro di 350 millesimi di secondo, che salgono addirittura a 8 decimi ai danni di Kimi Raikkonen (+5 dec nei confronti del compagno di box, quarto al traguardo). Sarebbe interessante capire come mai Vettel ha avuto prestazioni altalenanti durante la corsa.

Questi numeri devono far riflettere la Ferrari su due aspetti: sul lato tecnico-meccanico e piloti in previsioni di un 2018 e di un inverno che si preannunciare intenso, caldo e molto corto poiché mancano solamente venti settimane ai prossimi test pre-stagionali, sperando di rivedere in griglia anche un pilota italiano.

Abbiamo assistito ad un gran premio certamente non spettacolare (salvo qualche bagarre nelle retrovie come tra i due ex-compagni Alonso e Massa e Stroll-Grosjean), ma corso a ritmi intensi con tempi ravvicinati tra i primi dieci piloti. E’ stato assegnato anche l’ultimo verdetto con l’inevitabile sorpasso della Renault – sesta tra i Costruttori – ai danni della Toro Rosso che è riuscita a difendersi da un’incolore Haas.

Anche in casa Red Bull ci sarà molto lavoro da fare da qui alla fine di febbraio considerando gli oltre 40” accusati da Verstappen (quinto al traguardo) nei confronti del finlandese di casa Mercedes.

Per tutte le scuderia e costruttori saranno mesi intensi considerando anche l’aumento dei gran premi (che passano dai venti attuali a 21) e la diminuzione delle Power-Unit a disposizioni per ciascun pilota (solamente tre). Ora la maggior parte dei Team Principal puntano il dito contro questo regolamento approvato da loro stessi. Mi chiedo: dov’èrano o cosa pensavano quando è stata l’ora di deliberarli? Solo la Mercedes può guardare con serenità al prossimi futuro. Intanto, a fine gran premio,  Liberty Media ha svelato il nuovo logo della F1….

Gian Carlo Minardi