Gp Cina – Up & Down

Shanghai ci ha regalato un gran premio ricco di sorpassi, lotte e contatti tra piloti e diversi errori, sopratutto in casa Red Bull. La Ferrari e Fernando Alonso conquistato il primo sigillo stagionale riscattando il week end malese, e Lotus e Mercedes si confermano al top con Raikkonen ed Hamilton.

FERRARI – Alonso : voto 10. Week end perfetto sotto tutti gli aspetti. strategia e pit stop  con un Fernando Alonso tranquillo e concentrato al 100% come sempre che non regala niente a nessuno. Fin dalla partenza mette sotto pressione Hamilton per poi attaccarlo e sorpassarlo già al quarto passaggio. Massa, un 6 di incoraggiamento per quello visto nelle prove, lo imita restando alle spalle del compagno. Purtroppo alla fine chiude solamente sesto a 40″ deve fare di più.

MERCEDES voto 8: l’anno scorso aveva colto l’unica vittoria. Qui bissa il podio della Malesia con Hamilton, voto 8, in gran forma che ipoteca il week end con una pole position fantastica e  conduce una gara ottima con una vettura che rende al meglio sul giro secco, mentre deve migliorare nei long run e interpretare meglio gli pneumatici.

MCLAREN voto 7: Jenson Button voto 7. Aveva dichiarato che la Cina sarebbe stata la loro partenza del mondiale. Un buon quinto posto che rappresenta le fondamenta per la stagione. Di più non poteva fare. Si deve caricare sulle spalle tutto lo sviluppo del Team. Il  suo compagno Perez, voto 4, oltre ad essere in difficoltà con la vettura  è anche molto scorretto in pista. In modo particolare, con Kimi, andava sanzionato dai commissari FIA.

RED BULL voto 5: Week end ricco di imperfezioni. La diatriba del post Malesia potrebbe esserne una causa. Errori nella strategia in qualifica di Vettel, voto 6, e nel calcolo della benzina per Webber. E’ la seconda volta. Non è ammissibile per un Team che ha vinto 3 Mondiali Costruttori. Ma c’è di più. L’australiano è penalizzato  al pit stop perdendo una ruota. Voto 7 per come ha comunque gestito una situazione così negativa. Purtroppo però penso che non sia finta e passerà del tempo perché torni (se mai tornerà) serenità nel Team.

LOTUS: voto 8, dopo la vittoria nel primo gp, torna sul podio con Raikkonen, voto 9. Assolutamente fantastico. Nonostante una vettura danneggiata nel contatto con Perez ha tenuto testa a Fernando. Sarà un cliente scomodo per gli avversari e un pretendente per il titolo. Due punti per Grosjean, voto 6, che aiuta il team a conservare la terza posizione nel mondiale, ma certamente soffre un Kimi mai così veloce.

TORO ROSSO voto 8: è la sorpresa di questo week end. Q3 in qualifica, settimo posto con Ricciardo e settimo posto nel mondiale. Avanti così. Può veramente ambire a quel settimo posto nella classifica Costruttori che credo sia lì obbiettivo dello Staff di Faenza.

FORCE INDIA voto 7: hanno gli stessi punti della McLaren ma con un budgets nettamente inferiore… sicuramente un buon inizio che potrà far ben sperare per il proseguo. Sutil sfortunato in questo frangente, ma Di Resta, voto 6,5, non demorde e porta a casa punti pesanti anche se un po’ aggressivo verso il suo compagno di squadra.

SAUBER voto 6, con Hulkenberg porta a casa un punto, ma per tornare ai livelli del 2012 il Team deve lavorare tanto. Anche lui è un po’ solo visto che Gutierrez, voto 4, deve ancora lavorare tanto se vuole aiutare la squadra.

WILLIAMS voto 5: così non va, sempre più in basso. le aspettative di inzio anno erano ben altre. Piloti e team non riescono ad allontanarsi dalla zona bassa della classifica. Tre gare e zero punti con molto lavoro da fare sia sulle prestazioni che sulla affidabilità. Per i Piloti un voto di incoraggiamento 6-

Per Marussia e Caterham, qualche miglioramento, ma hanno tanto da lavorare. Si salva solo Jules Bianchi che cerca di fare i miracoli con la Marussia. Gli servirà certamente di esperienza per il futuro.

Gp Cina – IL PUNTO

Prima di iniziare una piccola premessa che mi ha fatto sorridere. Il commento di Andrea Stella verso Fernando Alonso (lo avvisa che non c’era bisogno di spingere) e la risposta dello spagnolo (Non sto spingendo)  negli ultimi giri del gran premio di Cina mi hanno riportato indietro con la mente al 1999 quando Nando provò la Minardi F1 sotto la pioggia di Jerez. In quell’occasione, dopo soli tre giri segno’ il miglior tempo dimostrandosi di 1 secondo e mezzo più veloce di ogni altro tester . A quel punto lo avvisammo di non spingere, trattandosi solamente di un test e, anche allora, Alonso rispose che non stava facendo nulla di particolare, anzi che si poteva migliorare ulteriormente …

A Shanghai abbiamo assistito ad un gran premio ricco di suspance, sorpassi, contatti e nuovi errori (anche gravi) ai pit stop. Fin dalle qualifiche le strategie e le gomme Pirelli hanno fatto la storia del terzo appuntamento. Cinque campioni del mondo nelle prime cinque prime posizioni appartenenti a cinque team diversi, guidati da un Fernando Alonso perfetto che ha attaccato dal primo all’ultimo passaggio firmando la prima vittoria stagionale. Perfetta la strategia e la prestazioni della Ferrari e degli uomini in rosso ai box e al muretto.

Week end invece non certamente privo di sbavature per Red Bull, sia per la strategia di Vettel che per l’errore di benzina sulla vettura di Webber. A tal proposito è la seconda volta che succede in due anni al team, ma la cosa più sospetta è che per la terza volta la gara di Webber viene condizionata da errori banali dopo il verificarsi di problemi tra il team e il pilota australiano nella corsa precedente…. L’episodio malese potrebbe essere anche la causa di certi errori, che sono gravi per un team che ha vinto gli ultimi tre titolo mondiali costruttori.

Ottima prestazioni per Lotus e Mercedes che con i loro alfieri Raikkonen ed Hamilton saranno certamente gli animatori del prossimo gran premio, in programma tra una settimana. Ottima anche la difesa di Jenson Button che chiude al quinto posto, alle spalle di Vettel, con una McLaren in crescita. Meno esaltante la gara di Grosjean e Massa, anche se grazie ai loro piazzamenti Lotus e Ferrari occupano la seconda e terza posizione nel mondiale.

Fantastici Daniel Ricciardo e Toro Rosso che, dopo la Q3, salutano il fine settimana con un settimo posto e nuovi punti che li lanciano al settimo posto nel mondiale davanti alla Sauber, che si è difesa con il decimo posto di Hulkenberg.

Tra una settimana, con il quarto gran premio in Bahrain potremmo avere il quadro definitivo delle mescole 2013 Pirelli. Per l’occasione team e piloti avranno a disposizione le P Zero Yellow(Morbide) e P Zero Orange(Dure).

 

 

 

 

 

 Shanghai, gara

1. Fernando Alonso – Ferrari – 56 giri

2. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +10″1
3. Lewis Hamilton – Mercedes – +12″3
4. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – +12″5
5. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +35″2
6. Felipe Massa – Ferrari – +40″8
7. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +42″6
8. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +51″0
9. Romain Grosjean – Lotus-Renault – +53″4
10. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +56″5
11. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’03″8
12. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +1’12″6
13. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1’33″8
14. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +1’35″4
15. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
16. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
17. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +1 giro
18. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1 giro

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 52; 2. Raikkonen 49; 3. Alonso 43; 4. Hamilton 40. 5. Massa 30; 6. Webber 26; 7. Button e Rosberg 12; 9. Grosjean 11; 10. di Resta 8; 11. Sutil e Ricciardo 6; 12. Hulkenberg 5; 13. Perez 2; 14. Vergne 1.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull-Renault 78; 2. Ferrari 73; 3. Lotus-Renault 60; 4. Mercedes 52; 5. Force India-Mercedes e McLaren-Mercedes 14; 7. Toro Rosso-Ferrari 7; 8. Sauber-Ferrari 5.

Gp Cina – Tutti a caccia della Red Bull

Il countdown verso Shanghai, teatro del terzo appuntamento del mondiale di Formula 1, è iniziato. A distanza di quasi tre settimana dal gran premio della Malesia team e piloti hanno lavorato assiduamente nelle factory per arrivare pronti alla tappa cinese e andare a caccia della Red Bull che, con i suoi piloti (tra non poche polemiche) ha colorato la prima doppietta stagionale, seguiti dal primo podio di Lewis Hamilton targato Mercedes.

Mentre Helmut Marko annuncia che “Non ci saranno più ordini di scuderia da parte nostra” la scuderia di Maranello dovrà cercare di dimenticare il week end malese dove non è riuscita ad andare oltre il quinto posto con Felipe Massa, dopo l’uscita di scena prematura di Fernando Alonso. “Nelle prime due gare abbiamo dimostrato un buon ritmo di gara con tutti le tipologie di pneumatici – spiega il Direttore Tecnico britannico Pat Fry al sito www.ferrari.com– mentre in qualifica la performance non è ancora ottimale, ed è su questo fronte che abbiamo investito molto tempo e lavoro. Finora ci siamo concentrati molto sui long-run, anche se quest’anno non sono sempre lunghi come in precedenza a causa dell’elevato numero di pit-stop previsto durante le gare. La performance in qualifica non è stata messa da parte, ma sappiamo che c’è ancora molto margine di miglioramento in questa direzione. Ci sono ancora aspetti che dobbiamo capire della nuova monoposto e cercheremo di tirare fuori il meglio che questa vettura può dare.”

Fry resta prudente anche quando gli viene chiesto di valutare le chance della F138 nel Gran Premio della Cina. “Il circuito di Shanghai è un mix di curve molto differenti tra loro e un rettilineo di ben 1,2 chilometri. Sarà una pista che si sposerà bene con la nostra monoposto? E’ presto per dirlo, le incognite sono molte per fare una valutazione oggettiva. Per fare un esempio, in questo weekend useremo per la prima volte le gomme Pirelli a mescola Soft, unitamente a quelle Medium. Credo che avremo un quadro più chiaro al termine di questo weekend, quando disporremo dei riferimenti con tutti i tipi di pneumatici che è possibile utilizzare nell’arco della stagione. Sotto questo aspetto la tappa di Shanghai sarà una weekend in cui tutti i team vedranno nuovi riscontri per la prima volta, ma non sono preoccupato visto che rispetto ad altre squadre il nostro ritmo di gara con tutte le mescole provate finora non è stato male”.

Anche se abbiamo disputato solo due gare – spiega Felipe – l’inizio di questo campionato ha evidenziato una competitività maggiore rispetto allo scorso anno. Vuol dire che il lavoro che abbiamo fatto durante l’inverno sulla F138 ha dato i frutti sperati. Credo che la monoposto abbia ampi margini di sviluppo. Ho sempre una grande voglia di lottare per la vittoria, e anche se nelle prime due gare non tutto ha funzionato alla perfezione, abbiamo avuto dei riscontri incoraggianti, ad iniziare da un ritmo di gara molto buono. L’idea che mi sono fatto – conferma Felipe – è che ci sono più di due squadre in grado di lottare sia per le singole vittorie che per il campionato e in questo gruppo ci siamo anche noi. Mi rende ottimista vedere che ogni volta che scendiamo in pista i riscontri rispecchiano le aspettative maturate sia in galleria del vento che nelle simulazioni.  tutta la squadra si sia preparata molto bene in vista del prossimo Gran Premio – rivela Felipe – riusciremo ad avere a disposizione tutti gli aggiornamenti che avevamo pianificato di portare a Shanghai dopo il lavoro fatto al simulatore la scorsa settimana. Spero che questo sforzo si traduca in un miglioramento delle prestazioni come ci aspettiamo che sia. Quella di Shanghai è una pista molto bella, con una grande varietà di curve e un rettilineo molto lungo dove si raggiungono velocità elevate. Una configurazione che non perdona nulla, e che premia una monoposto efficiente sia nelle zone veloci che nelle curve dove è necessario avere un buon carico aerodinamico. E’ anche una pista dove si è sempre registrato un forte degrado degli pneumatici, soprattutto anteriori, quindi saranno le strategie di gara che giocheranno un ruolo molto importante ai fini del risultato finale”. Massa non nasconde delle aspettative ambiziose in vista della terza prova stagionale: “L’obiettivo non è solo quello di guadagnare dei punti, ma di riuscire a salire sul podio, magari sul gradino più alto. La stagione è iniziata nella giusta direzione ed è giusto avere traguardi ambiziosi”

Grande attenzione sarà rivolta alla casa di Stoccarda che esattamente un anno fa tornava alla vittoria, dopo 57 anni, con Nico Rosberg  “Ho dei bei ricordi qui in Cina. Il tracciato mi piace molto e in vista del week end ho ottime sensazioni. Il team in queste settimane ha lavorato duramente per sviluppare la macchina. Abbiamo avuto un buon inizio di stagione e sono fiducioso sul proseguo. Spero di conquistare dei buoni risultati sia a Shanghai sia in Bahrain” commenta Nico. Dello stesso parere anche il compagno di squadra Hamilton “Le prime due gare sono state molto interessanti e fino ad ora abbiamo raccolto più di quanto ci saremmo aspettati. Dovremmo continuare in questa direzione lavorando duramente per sviluppare la macchina. In Cina avremmo numerosi aggiornamenti

Inizio di stagione in salita invece per Jenson Button che spera di dare una svolta proprio in questo week end “Il Gran premio di Cina potrebbe rappresentare l’inizio della nostra stagione. Due punti nelle prime due gare non sono il massimo, ma ora abbiamo capito qual è stato il problema. Sabbiamo la direzione da prendere. Il layout di Shanghai mi piace molto e storicamente la nostra macchina si è comportata sempre bene trovando un buon equilibrio tra la parte lenta, i veloci cambi di direzioni e i rettilinei. Ci sono diverse possibilità di sorpasso. Penso che potremmo fare una buona gara. La cosa più importante per noi è affinare i punti di forza e capire al meglio il potenziale

Tra Australia e Malesia – commenta il direttore della gestione Jonathan Neale – abbiamo apportato delle modifiche e in gara abbiamo dimostrato di essere più vicini ai primi come passo; per la Cina ci saranno ulteriori aggiornamenti, alcuni dei quali erano previsti, altri invece sono stati creati ad hoc per tentare di risolvere le problematiche riscontrate. Le prove libere saranno cruciali perché potremo verificare la funzionalità del pacchetto, ritengo comunque che la direzione presa sia quella giusta, anche se dopo il gran premio tutto sarà più chiaro. Malgrado le difficoltà iniziali siamo convinti di poter lottare per il titolo, certo c’è molto da fare, ma non vedo ragioni per non crederci”

Australia e Malesia dai due volti per Lotus e Kimi Raikonen che in Cina puntano a tornare in alto “E’ sempre difficile prevedere cosa potrà succedere nella prossima gara. In ogni circuito la macchina reagisce in modo diverso. Per il week end la E21 sarà dotata di nuove componenti e sarà interessante vedere cosa accadrà con pista asciutta. In Australia è andato tutto alla perfezione mentre in Malesia è stata molto più dura, anche a causa di un contatto nelle fasi iniziali

Shanghai detiene anche un triste primato: nel 2005 ha visto calare il sipario sulla lunghissima storia del Minardi Team in F.1, fatta di oltre 20 anni di week end e 340 gp “Nel 2005, proprio in Cina, per noi è finita un’era con la nostra uscita dal mondo della Formula 1 dopo 340 gp. E’ stato un momento  difficilissimo ma come si sa non c’erano più le condizioni per proseguire l’avventura e il sogno” ricorda Gian Carlo Minardi

Gp Cina – Presentazione

Tra una settimana torneranno ad accendersi i riflettori sul mondiale di F1. L’appuntamento di Shanghai non sarà solamente il terzo round stagionale, ma rappresenterà anche una week end ricco di spunti tecnico-sportivi.

A Shanghai avremmo il debutto nel mondiale delle gomme soft (P Zero Yellow) in situazioni atmosferiche mai provate, al fianco delle già rodate medium (P Zero White), su un circuito che notoriamente alterna situazioni di pista asciutta e bagnata. I team hanno avuto due settimane per analizzare e confrontare i dati raccolti nei primi due gran premi, le strategie e studiare al meglio le gomme Pirelli

Proprio a riguardo delle gomme si potrebbe prospettare un passo indietro della Pirelli che sarebbe disposta ad accrescere il compound delle mescole e di conseguenza la durata. Come abbiamo visto specialmente in Malesia, tre pit stop per macchina sono veramente tanti e l’errore è dietro l’angolo. Stanno diventando pericolosi soprattutto per le tempistiche ridotte all’osso. Team e meccanici sono sottoposti ad uno stress notevole.

La vettura progettata da Adrian Newey rimane la macchina di riferimento anche se dovranno risolvere un problema non indifferente di gestione dei due piloti. Mi aspetto una conferma della Ferrari con una gara all’attacco da parte dei suoi due piloti. Bisogna archiviare velocemente l’episodio malese e recuperare il terreno perso. Storicamente la vettura di Maranelllo si trova a suo agio con questo binomio di mescole. Vediamo se ci sarà anche la riconferma della Mercedes o se il risultato di Sepang è stato un fulmine a ciel sereno. Proprio in Cina, un anno fa, Rosberg regalò al suo team la prima vittoria.

Sul fronte Lotus si sentono voci poco rassicuranti, derivanti dalla difficile situazione economica. Pertanto mi auguro che si possa arrivare velocemente alla firma del nuovo Concorde Agreement. La situazione è abbastanza cupa e il 2014 è ormai alle porte. Il debutto dei motori turbo porterà ad un innalzamento dei costi non indifferente.

Questi potrebbero essere gli ingredienti per una ricetta che ci potrà regalare un week end ricco di suspance e capire meglio i valori in campo dei team.

L’ultimo saluto a Giancarlo Martini

Per tutti gli appassionati, i tifosi e gli amici di Giancarlo Martini l’appuntamento è per la giornata di Giovedì 28, a partire dalle ore 14.00 presso l’Ospedale Morgagni di Forì, dove sarà allestita la camera ardente per l’ultimo saluto al nostro amico.

I funerali avranno luogo Venerdì 29 alle ore 15.00 presso la “celletta” la chiesa di Argenta (FE)

Colgo l’occasione per rinnovare le condoglianze alla moglie Paola e ai figli Jacopo, Benedetta e Donata

Ciao Giancarlo !!!!!!!!

Gp Malesia – Up & Down

Il week end malese ci ha regalato delle belle lotte tra piloti e compagni di squadra, ma anche diversi errori ai box e non solo. Cerchiamo di fare un’analisi per vedere chi sale e chi scende rispetto solamente una settimana fa, in attesa del gp della Cina

RED BULL si trova a dover affrontare un bel problema all’interno e dovrà intervenire con decisione per evitare ripercussioni lungo la stagione. Quando un pilota disattende un ordine bisogna riprenderlo immediatamente. Le posizioni erano ormai congelato. L’ordine era chiaro. Non è la prima volta che Vettel si comporta in un certo modo. Il team ha una visione a 360° della gara e, in aggiunta, il sorpasso è avvenuto  in un punto pericoloso, oltre ad aver superato la riga bianca che delimita la pista. Mi chiedo cosa sarebbe successo se al posto di Vettel e della Red Bull ci fossero stati un Bianchi, Bottas, Pic, Chilton o Grojean… Sarebbe passata in “cavalleria” oppure arrivava la penalizzazione? Vedremo nel proseguo della stagione. Per quanto riguarda la gara la scuderia credo abbia giovato del meteo.

MERCEDES hanno compiuto un passo da gigante su tutti gli aspetti. Hanno conquistato un terzo-quarto posto che fino ad otto giorni fa era insperato portandosi anche tra i primi quattro del mondiale. L’ordine imperativo di Brawn fa capire che esiste uno spirito di gruppo, così come le dichiarazioni nel post gara di Rosberg.

MCLAREN ha cancellato l’inizio difficile australiano dimostrando che l’accoppiata Button-hard può dare dei buoni risultati.

FORCE INDIA purtroppo solo i problemi tecnici li hanno privati di un risultato importante. Difficoltà che potrebbero anche ripetersi in quanto stiamo andando verso pit stop sempre più veloci (media di 2”). In queste situazioni è molto facile incappare in certi errori o accusare problemi. La macchina comunque si era comportata molto bene sia un qualifica che nella prima parte di gara.

LOTUS in leggera flessione anche se sono riusciti a portare a casa punti importanti con entrambi i piloti

FERRARI è difficile fare una valutazione. Ammesso che sia stata una decisione del pilota, la squadra doveva imporsi ordinando a Fernando di rientrare. Era impensabile che un’ala, progettata per resistere a certi carichi, reggesse tutti quei giri necessari ad evitare un pit stop in più. E’ un campionato lunghissimo dove ogni singolo punto è fondamentale. Bisognava rientrare e provare la rimonta.

SAUBER si è leggermente ripresa rispetto alla gara di debutto. Bella prestazioni di Hulkenberg anche se bisognerà vedere i prossimi step

WILLIAMS contraddistinta da troppe problematiche. Al momento indecifrabile.

Ci ha lasciato Giancarlo Martini

Con immenso dolore Gian Carlo Minardi annuncia la scomparsa di Giancarlo Martini. All’età di 66 anni ci lascia non solo un grande uomo di sport ed un grande imprenditore, ma soprattutto un amico dal cuore immenso e buono d’animo. Un amico col quale ho condiviso tanti successi e la passione per il mondo delle corse. Un caloroso abbraccio va alla moglie Paola e ai figli Jacopo, Benedetta e Donata
Ciao Giancarlo !!!!!!!!

                                                                                                                           Gian Carlo Minardi

 

 

 

P.S. Nei prossimi giorni verrà comunicato data e luogo dell’esequie.

Gp Malesia: IL PUNTO

E’ stato un gran premio all’insegna degli errori, che potrebbero diventare il leitmotiv della stagione. Quando le squadre sono costrette a fare tre-quattro soste per macchina, giocando sul filo dei decimi, l’inconveniente è dietro l’angolo. Se poi aggiungiamo anche la frenesia della strategia, il meteo e la ricerca esasperata nell’effettuare pit stop sempre più veloci (siamo nell’ordine dei 2”) il quadro è completo.

A farne le spese in Malesia i piloti della Force India, rallentati da problemi tecnici alle pistole o al porta mozzo e Jenson Button (problema all’anteriore destra) oltre ad Hamilton che ha pensato bene di fare un saluto ai suoi vecchi meccanici. Non possiamo dimenticarci di Fernando Alonso e la Ferrari. Dopo pochi chilometri abbiamo perso un grande protagonista che non commetteva un errore da diversi gran premi. Autore di un errore di valutazione, a cui però bisogna sommare anche la decisione, molto strana, del muretto di non fermarlo immediatamente per la sostituzione dell’ala danneggiata. Si sarebbe potuto giocare con una strategia azzardata, ma era fondamentale arrivare almeno in zona punti.

In un mondiale di diciannove gare i piazzamenti sono fondamentali, come il 2012 ci ha insegnato. Titolo perso solamente per tre lunghezze. A volte si esasperano le strategie o la voglia di raggiungere risultati anche davanti a realtà che sono molto diverse da quelle che si prospettano. In questo caso sono stati corsi troppi rischi. Eravamo solo al secondo passaggio e si doveva cercare di contenere il danno portando a casa punti determinanti in un campionato che si delineando come molto duro e competitivi.

Recuperare questo zero non sarà facile in quanto la lotta non è racchiusa solamente a due piloti, ma abbiamo ben cinque pretendenti, senza dimenticarci gli outsider Williams, Force India e Sauber. L’anno scorso Fernando ha perso il mondiale arrivando due volte secondo in Spagna e Abu Dhabi dietro a Maldonado e Raikkonen, due macchine che all’inizio non erano candidate alla vittoria.

La Red Bull si è dimostrata anche una volta la vera macchina da battere anche se ora dovranno risolvere un problema interno non da poco. Non sarà facile per Horner e Newey gestire i due piloti. Già al secondo gran premio si è innescato una strategia che potrà creare nervosismo. Anche in Mercedes sono state date indicazioni ben precise ai piloti. Questa è la nota stonata in un gran premio bello, ricco di sorpassi, staccate e lotte interne, combattuto molto al limite in certe occasioni.

Ancora una volta i pneumatici l’hanno fatta da padrona, grazie anche ai cambi di temperatura durante la gara che hanno modificato le forze in campo. I team stanno ancora imparando a conoscere ed interprete le mescole e così abbiamo avuto un cambio di posizioni rispetto all’Australia, dove avevamo avuto una Lotus vincente e una Mclaren indietro. Nonostante tutti dessero per morta la scuderia di Walking, Button stava lottando per le zone alte della classifica. Grazie alla sua esperienza e ad una buona gestione delle gomme hard sta facendo la differenza rispetto al suo più giovane compagno Perez, alla prima esperienza in un top team e alle prese con una macchina non ancora al top.

Buon inizio di stagione per Felipe Massa che in entrambi i week end ha segnato ottime prestazioni in qualifica portando a termine una discreta gara. La sua Ferrari è stata in difficoltà con le gomme medie. Con il bagnato non reggeva il passo degli altri e ha sofferto quando la pista era ancora fredda. Il quinto posto oggi era il massimo, vista la competitività di Red Bull e soprattutto Mercedes.

Ora ci aspettano tre settimane di stop prima di andare in Cina dove i team, oltre e portare numerosi upgrade, si dovranno confrontare per la prima volta con le gomme soft Pirelli. A quel punto avremmo il panorama completo delle compound di questa stagione

 

 

 

 

 

Sepang – Gara

1. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – 56 giri
2. Mark Webber – Red Bull-Renault – +4″2
3. Lewis Hamilton – Mercedes – +12″1
4. Nico Rosberg – Mercedes – +12″6
5. Felipe Massa – Ferrari – +25″6
6. Romain Grosjean – Lotus-Renault – + 35″5
7. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +48″4
8. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +53″0
9. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’12″3
10. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +1’27″1
11. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1’28″6
12. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +1 giro
13. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
14. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
15. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1 giro
16. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +2 giri
17. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +3 giri
18. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +5 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 40; 2. Raikkonen 31; 3. Webber 26; 4. Hamilton 25; 5. Massa 22; 6. Alonso 18; 7. Rosberg 12; 8. Grosjean 9; 10. Sutil 6

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red-Bull Renault 66; 2. Lotus-Renault e Ferrari 40; 4. Mercedes 37; 5. Force India-Mercedes 10; 6. Sauber-Ferrari e McLaren-Mercedes 4; 8. Toro Rosso-Ferrari 1.

Gian Carlo Minardi “Rimasi folgorato da Alonso”

Per Fernando Alonso il gran premio della Malesia, in programma questo fine settimana, non rappresenterà soltanto il secondo week end stagionale, ma anche il raggiungimento dei suoi primi 200 gp.

Sono già passati dodici anni da quando quel giovanissimo spagnolo (appena 19enne) si affacciava nell’olimpo del Motor Sport grazie a Gian Carlo Minardi che, dopo averlo visto in azione, lo volle follemente con se nel suo team, con cui debutto in F.1 nel 2001 al volante della PS01 “Sono sempre stato molto attento ai risultati dei giovanissimi, grazie anche all’aiuto di validi collaboratori. Uno di questo era proprio un ex-Minardi, Adrian Campos. Dopo avermi segnalato Mark Genè, che corse con noi per due stagioni, mi portò all’attenzione Fernando. Iniziai quindi a seguirlo e rimasi subito folgorato. Era chiaro che aveva qualcosa in più” ricorda Minardi

Nel ‘99 Fernando si impone nella World Series by Nissan e il titolo gli valse un test al volante della monoposto di Minardi a Jerez “Tradizionalmente il mio team metteva in palio per i piloti che vincevano i campionati più importati un test. Quell’anno fu chiamato quindi anche Fernando in Spagna insieme ad altri piloti. Nonostante la pioggia Alonso fece vedere cose che non avevo mai visto in un debuttante. Giocava con la macchina, tant’è che al terzo passaggio aveva già segnato il miglior riscontro cronometrico, dimostrandosi di 1 secondo e mezzo più veloce di ogni altro tester…. A quel punto capii che avevo a che fare con qualcuno che era diverso da tutti gli altri piloti. Iniziò una lunga ed estenuante trattativa che si concluse con la stesura di un contratto pluriennale

Nel 2000 prende parte al campionato di F.3000 con il team Astromega chiudendo una stagione in crescendo, grazie ad un secondo e una vittoria nelle ultime due gare “Contemporaneamente all’impegno nella F.3000 iniziò a lavorare con noi. Il test più importante è stato sicuramente a Fiorano, dove fece segnare tempi tanto importanti da attirare l’interesse della Ferrari. In quel momento le sue quotazioni iniziarono a crescere. Noi purtroppo eravamo in difficoltà e stavamo iniziando a pensare di cedere il team. Pertanto mettemmo sul mercato il cartellino di Alonso che fu offerto a Flavio Briatore, così com’era successo con Fisichella. L’accordo prevedeva che Alonso corresse con il Team Minardi o il Team Renault, e non ceduto in prestito a terzi. Nel 2001 così prese parte a diciassette gran premi con noi firmando una bellissima stagione. Solo l’anno successivo approdò alla corte di Briatore come test driver

Immediatamente si è visto che sarebbe stato un pilota vincente e durante la prima stagione più volte avevo detto che sarebbe diventato campione del mondo. Ora raggiunge la soglia dei 200 gp, dopo due titoli mondiali. Mi auguro che possa arrivare anche il terzo.

La qualità più importante di Fernando? “Concentrazione e prestazione. La sua forza è di saper fare tutto in gran premio a livello di qualifica. Questo lo contraddistingue dai vari Vettel, Hamilton, Raikkonen, Webber. Ha una grande visione della gara, anche senza l’ausilio di radio o lavagna. Buon anniversario Fernando!” conclude il manager faentino

 

Gp Australia – Promossi e rimandati

Da qualche ora è calato il sipario sul primo gran premio stagionale di Formula 1, ma occhi e mente sono già puntati in direzioni del Sepang International Circuit che ospiterà questo week end il circus per il secondo round.

Team e macchine sono già  in viaggio verso la Malesia, ma vogliamo tornare un’ultima volta all’ Albert Park per vedere chi si è meritato la promozione e chi è stato rinviato a nuovo esame, senza dimenticarci che stiamo parlando di un gran premio “anomalo” corso su un tracciato cittadino che presenta un asfalto stradale non abrasivo, con condizioni atmosferiche che cambiano nel giro di poche ore. Siamo passati infatti dai 45°C di metà settimana ai 15°C di domenica. Inoltre, trattandosi solamente del primo “giorno di scuola” scuderie e piloti devono ancora imparare a conoscere e interpretare le nuove compound Pirelli. La scorsa stagione abbiamo dovuto aspettare sette gran premi prima di avere un doppio vincitore…

Tutte questi elementi potrebbero avere condizionato il risultato in pista. Solamente tra qualche gran premio potremmo avere un quadro più definitivo. Quello che è certo è che abbiamo cinque primi attori che possono contendersi lo scettro finale, con alcuni outsider che potranno inserirsi per infastidirli, primi fra tutti Force India e Williams. Di questi bisognerà vedere quanti avranno la forze di portare avanti lo sviluppo fino a fine stagione, considerando che il 2014 sarà un anno ricco di cambiamenti con l’arrivo del turbo.

LOTUS (e Kimi Raikkonen) possono bere tranquillamente il loro meritato Champagne. Nonostante una macchina meno veloce sono riusciti a portare a casa un risultato importante sfruttando al meglio la strategia. Non sono certo una sorpresa considerando che la passata stagione hanno visto la bandiera a scacchi in tutte le gare arrivando quasi sempre in zona punti. Kimi è un campione del mondo, che come tale lascia pochi punti per strada. Non dispongono certamente di un budgets pari a Ferrari, Red Bull, McLaren e Mercedes. Pertanto sarà interessate vedere fin quando potranno sviluppare la E21.

FERRARI sono arrivati in Australia con l’obiettivo del podio. Hanno salutato il primo week end in testa  al mondiale. Bisogna comunque rimanere con i piedi per terra. Molto bene nei long run anche se dimostrano dei limiti in qualifica. Sono stati molto bravi a non sbagliare niente e il pit stop di Massa non è da incriminare. Le gerarchie nel team sono sicuramente già stabilite. La seconda guida si deve “sacrificare”, quindi comprensibile la strategia del Team di ritardare il pit stop a Felipe tentando di portare la vettura a soli due soste.

RED BULL dopo aver dominato la scena nelle prove libere e in qualifica, ce stato un ribaltone che non era preventivabile. Erano comunque riusciti a recuperare anche in gara prima di cedere il passo  sulla distanza. Ancora una volta hanno avuto dei problemi con Webber in partenza. Sotto questo aspetto Pilota e Team dovranno concentrare i loro sforzi in futuro.

FORCE INDIA hanno dimostrato di essere i primi tra i team di seconda fascia e di poter infastidire i fantastici cinque grazie ad una macchina interessante. Insieme alla Lotus hanno giocato sui due pit stop. In qualifica si sono inseriti in Q3 tra i big con Di Resta,  dove invece mancava la seconda McLaren di Perez

MCLAREN il risultato australiano non rispecchia il vero potenziale del team. Bisognerà aspettare i prossimi gran premi dove porteranno gli sviluppi necessari. Button in passato ha dimostrato di saper gestire molto bene le gomme. Rimandata a nuovo giudizio così come la Williams assillata da problemi di affidabilità e prestazione.

MERCEDES  problemi ancora di affidabilità hanno messo in secondo piano i miglioramenti fatti dalla squadra, buono il quinto posto di Hamilton compromesso solo da una eccessiva aggressività nei confronti di Alonso che lo ha costretto con ad un cambio di strategia dopo avere rovinato gli pneumatici. Comunque attenti a quei due perché anche Rosberg non parte di fatto come seconda guida.

Sarà un campionato giocato sui punti e pertanto sarà importante cogliere ogni occasione, concedendo il meno possibile agli avversari. Ci aspetta una stagione ricca di incertezze che ci porterà a vivere diversi ribaltoni in termini di prestazioni e vincitori.

Ora ci avviamo verso il circuito malese in cui le monoposto vestiranno una mescola nuova (P Zero Orange hard e la confermata medium)  con condizioni ambientali diverse dall’Australia con umidità e caldo che potranno creare variabili . Sepang è un circuito con velocità e carico aerodinamico (a Melbourne era a basso carico) oltre ad avere condizioni atmosferiche particolari con alte temperature spezzate da forti temporali pomeridiani.

Gp Australia – IL PUNTO

Finalmente siamo partiti. Il semaforo verde si è acceso e si è alzato il sipario sul mondiale 2013 di Formula 1. Una partenza che non ha deluso le attese, sia per la pioggia battente che ha condizionato lo svolgimento delle qualifiche (divise su due giorni) sia per un gran premio che ha visto la scena dominata dai primi cinque della classe, con la delusione McLaren e la sorpresa Force India.

Abbiamo avuto tre campioni del mondo sul podio e quattro nei primi cinque classificati. Questo è un segnale importante di quanto difficile e competitivo potrà essere questo mondiale. Gara stupenda per Lotus e Kimi Raikkonen che hanno dimostrato di saper gestire molto bene i pneumatici, mandando in archivio la prima tappa con soli due pit stop, contro i tre dei principali avversari. Il finlandese si è inserito prepotentemente nella lotta per il titolo e la sua Lotus ha tutte le carte in regola per poter disturbare i pretendenti al titolo. Hanno confermato quanto di buono fatto vedere nei test.

Inizio intenso per Fernando Alonso. Il sorpasso su Hamilton nei primi passaggi è certamente la ciliegina sulla torta. Ha dimostrato freddezza, controllo e lucidità. Ha condotto una gara su livelli da qualifica giro dopo giro. La Ferrari ha dimostrato di essere molto vicino alla vetta in gara, mentre le manca qualcosa sul giro secco, contrariamente a quanto succede in casa Red Bull dove la fa da padrona. La squadra di Maranello ha dimostrato un’ottima gestione della strategia e dei pit stop. Il quarto posto di Massa permette agli uomini in rosso di iniziare la stagione in testa al mondiale.

La Force India guida il gruppo dei team di seconda fascia, conquistando prima la Q3 con Di Resta e poi la zona punti con entrambi i piloti. Ottimo rientro per Sutil che insieme al compagno ha fruttato molto bene la macchina andando subito a punti. Pollice verso invece per la McLaren. Mi sarei aspettato certamente qualcosa in più da Button. E’ sempre andato molto bene a Melbourne dimostrando una buona gestione delle gomme. La macchina ha evidenziato delle lacune costringendo i piloti a correre in difesa. Le scelte 2013 del team di Woking forse sono state dettate più da esigenze economiche che tecniche. A fine anno dovrà rimpiazzare la Vodafone e l’arrivo di Perez potrebbe essere letto anche in questo senso, visto che è appoggiato dall’uomo più ricco al mondo. Di conseguenza Hamilton avrà ritenuto opportuno guardarsi intorno puntando su una casa costruttrice come la Mercedes, cresciuta rispetto alla passata stagione. Si difende molto bene sul giro secco, anche se deve lavorare su affidabilità e ritmo gara.

Chiude la top team e la zona punti Grosjean, autore di una corsa da seconda guida. In partenza non ha voluto prendere rischi difendendo un punticino importante per la classifica.

Tornando alle qualifiche credo che Charlie Whiting & C siano stati troppo conservatori e cautelativi. Credo che si dovesse avere più rispetto per gli spettatori che avevano pagato il biglietto per assistere alle qualifiche, aspettando diverse ore anche sotto una pioggia battente.

Tra sette giorni si tornerà in pista con il GP della Malesia dove la Pirelli porterà compound diverse (P Zero Orange hard e il P Zero White medium). Solo dopo i primi gran premi potremmo avere un termometro più chiaro, anche perché dopo Sepang ci saranno tre settimane di stop in attese della Cina dove i team si scateneranno con gli sviluppi.

 

 

 

 

 

Melbourne – Gara
1. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – 58 giri
2. Fernando Alonso – Ferrari – +12″4
3. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – +22″3
4. Felipe Massa – Ferrari – +33″5
5. Lewis Hamilton – Mercedes – +45″5
6. Mark Webber – Red Bull-Renault – +46″8
7. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +1’05″0
8. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +1’08″4
9. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +1’21″6
10. Romain Grosjean – Lotus-Renault – +1’22″7
11. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’23″3
12. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +1’23″8
13. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +1 giro
14. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1 giro
15. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
16. Charles Pic – Caterham-Renault – +2 giri
17. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +2 giri
18. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +2 giri

 

 

TOTO Melbourne – Button vincente

Solo poche ore ci separano dal primo attesissimo semaforo verde della stagione che, come da tradizione, si accenderà all’Albert Park  vestito a festa per ospitare la prima delle diciannove tappe. Ad inaugurare il podio nella passata stagione ci avevano pensato il duo McLaren insieme alla Red Bull, con Jenson Button davanti a Vettel ed Hamilton. Il campione del mondo 2009 era stato il primo dei sette vincitori diversi in altrettanti gran premi.

Anche per quest’anno l’inglese è dato vincente al volante della sua MP4-28 grazie ad una guida che salvaguarda particolarmente le Pirelli, come dichiara Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it, che con il suo Minardi Team ha preso il via a ben ventuno edizioni“Tra i top team vedo favorito Jenson Button proprio perché ha dimostrato già nel 2012 di saper gestire e interpretare molto bene le Pirelli, soprattutto le medie che troveremo in Australia insieme alle super soft. Mi aspetto minimo tre pit stop. Per il podio vedo poi una bella lotta tra Ferrari e Red Bull. Sarà sicuramente un gp ricco di incognite dove in qualifica potrebbero saltar fuori sia Mercedes che Lotus. Dopo le prime quattro gare comunque avremmo un termometro più preciso della situazione”

Per il team Minardi il gran premio d’Australia ha rappresentato gioie e rimpianti sia per i risultati conquistati sia per quelli mancati “E’ sempre stato un gran premio interessante per noi, anche perché per gran parte degli anni rappresentava la corsa di chiusura, prima di andare ad inaugurare la stagione. Ho ricordi molto belli, ma anche toccati dalla sfortuna, come nel 1989 quando conquistammo in qualifica il terzo posto con Martini alle spalle di Mansel e Senna, dopo un warm up eccezionale. Purtroppo il lavoro fu vanificato dalla pioggia battente e chiudemmo al sesto posto, che voleva comunque dire un punto mondiale. Arrivavamo da tre risultati molto importanti come il quinto e sesto posto in Inghilterra, il quinto posto ad Estoril e il quarto miglior tempo nelle crono di Jerez.

Peccato che in quegli anni i punti venissero assegnati solamente ai primi sei. Forse con un sistema come quello di oggi la storia sarebbe cambiata… Ad esempio, nel 1985 – l’anno del debutto del Team Minardi nel mondiale di F1 – chiudemmo la stagione ad Adelaide con un ottavo posto con Martini. Oggi sarebbe un risultato eccezionale. Andando con la mente più vicino ai giorni nostri, arriviamo al 2002 quando al primo gran premio conquistammo un prezioso quinto posto con Mark Webber, pilota australiano esordiente” conclude il manager faentino

FOCUS Melbourne

Ebbene si, ci siamo. L’inverno è alle spalle, così come le presentazioni delle monoposto e i dodici giorni di test collettivi. Tra Jerez e Barcellona le scuderie hanno messo sotto torchio e verificato tutte le novità per la nuova stagione (o perlomeno per le prime gare) che si appresta a partire tra pochi giorni all’Albert Park.

Mentre i team hanno fatto tutte le loro valutazioni e verifiche, tifosi e appassionati nuotano in un mare di incertezza, ponendosi diverse domande “Quanta benzina avevano nei serbatoi? Che gomme sono state usate? Sono state testate tutte le novità? Avranno spinto al massimo? E naturalmente …. a che punto è la nuova Ferrari F138?

Domande tutte lecite e di quasi impossibile risposta in quanto si ha l’impressione che i vari team abbiano giocato a nascondino tra di loro testando gli upgrade in modo separato oltre a girare, in alcune occasioni, con gomme non marchiate e lavorando molto sull’affidabilità.

Partiamo però da alcuni punti fermi:

–   Le nuove gomme Pirelli hanno un degrado improvviso e importante, pertanto sarà fondamentale indovinare il momento ideale per il cambio gomme;

–   Rispetto al 2012 il regolamento non ha subito variazioni consistenti e siamo alla fine di un programma tecnico. Questo ha portato ad un innalzamento del livello delle prestazioni delle scuderie;

–   Entrando in casa Maranello, la Ferrari ha avuto un riscontro tra i dati della galleria del vento con quelli della pista, cosa che non era successo nella passata stagione.

Ma andiamo per step:

PIRELLI: come già successo nella passata stagione le Pirelli rappresentano l’incognita più grande di questo inizio di mondiale. Nei test hanno dimostrato di avere un degrado tanto importante quanto improvviso e potremmo assistere a numerosi pit-stop per gara (in base ai dati dei test di Barcellona, se oggi avesse luogo un gran premio sulla medesima pista, sarebbero previsti anche 4-5 pit-stop). Onestamente non so quanto sia corretto che tutto il lavoro svolto dai team sia in galleria del vento che al simulatore, durante l’inverno, debba essere condizionato così pesantemente dal degrado o dalla performance delle gomme.

FERRARI: si stanno riprendendo dallo shock dell’anno scorso, quando i riscontri cronometrici e il comportamento della vettura erano agli antipodi rispetto ai dati dettati da simulatore e galleria del vento. Hanno fatto certamente uno step evolutivo molto importante, ma saranno le prime gare a definire l’esatta evoluzione nei confronti della concorrenza.

MERCEDES: sul giro secco e con le gomme super soft hanno dimostrato di aver ottimizzato il lavoro. Dovranno ora dimostrare se la criticità evidenziata sia in gara che nei long run durante la stagione passata, è stata superata.

MCLAREN: macchina equilibrata, con un pilota giovane come Perez e un super collaudato Button che ha dimostrato in passato di saper colloquiare molto bene con le gomme. Questo aspetto potrebbe fare la differenza nei primi gran premi ed essere una sorpresa vincente.

RED BULL: sono i campioni in carica anche se è impossibile decifrare i riscontri. Questo è quello che fa più paura. Il potenziale non è quello espresso in Spagna e diventa difficile anche valutare il limite delle gomme. Entrambi i piloti si sono lamentati dell’usura, ma questo sarà un problema comune. Ostentano però una certa sicurezza, ottenendo buone prestazioni cronometriche con gomme “hard”.

LOTUS: la E21 è sicuramente da top team. La loquacità di Raikkonen sorprende con i suoi giudizi positivi e favorevoli, ciò significa che ha riscontrato un buon potenziale nella vettura, inserendosi così d’ufficio tra gli outsider in lotta per il titolo 2013.

Dopo i 5 top team, ci potrà essere una bella bagarre tra Sauber, con la macchina più valida dal lato tecnico, Williams, Force India e Toro Rosso, per conquistare quel sesto posto nel mondiale, che equivale al “primo” tra le squadre di seconda fascia. Il team svizzero è chiamato ad un salto di qualità aiutato da Nico Hulkenberg, anche se rimane l’incognita Gutierrez. Fanalino di coda per Marussia e Caterham, con il team russo in leggero vantaggio grazie alla coppia piloti.

Dopo l’analisi dei team, andrei ad esaminare le coppie di piloti  che daranno il miglior apporto in termini di punti ai rispettivi team.

HAMILTON/ROSBERG: tra i  5 top team, formano la coppia migliore sia come esperienze sia per affinità. Nico e Lewis hanno già corso insieme nelle formule propedeutiche. Rosberg potrebbe mettere anche in difficoltà il campione del mondo 2008. Possono rappresentare un buon tandem per il Campionato Costruttori.

ALONSO/MASSA: un Fernando in versione 2012, che si ripeterà certamente anche in questa stagione, insieme ad un Massa in crescita, come ha dimostrato a fine anno e nei test; potranno ambire a punti importanti per il mondiale

VETTEL/WEBBER: sono la coppia da battere. La loro rivalità ha permesso alla Red Bull di conquistare tre titoli mondiali costruttori. Per risultati hanno dimostrato di essere la coppia più prolifica, rimanendo il punto di riferimento.

RAIKKONEN/GROSJEAN: sono la principale incognita. Se il finlandese ha dimostrato di poter lottare per il titolo dopo i due anni di assenza, Grosjean aveva alternato gare fantastiche a cose catastrofiche, quindi, se l’inverno ha portato consiglio, la crescita del pilota francese può essere determinante per l’acquisizione di punti in ottica mondiale costruttori.

BUTTON/PEREZ: Nonostante la grande esperienza dell’inglese, anche nella gestione delle gomme, come evidenziato dai tre GP vinti nella passata stagione, il duo McLaren può dare meno garanzie in termini di prestazioni complessive; la scarsa esperienza del messicano potrebbe non essere sufficiente per confermare la loro posizione all’interno del mondiale.

MALDONADO/BOTTAS: tra le seconde linee la coppia Williams sarà quella che potrà portare a casa più punti. Sono giovani e determinati e, se Maldonado riuscirà a fare un ulteriore step, questo team potrà essere protagonista in qualche GP.

VERGNE/RICCIARDO: sono chiamati ad una conferma importante anche perché potranno contare entrambi su un anno di esperienza in più e, con un potenziale economico da sesto posto tra i team, dovranno compiere un doppio sforzo per dimostrare tutto il loro potenziale. La macchina faentina sembra esser nata molto bene e, per far sì che uno di loro possa ambire al posto di Webber in Red Bull, dovranno comportarsi da Top Driver.

BIANCHI/CHILTON: credo che Bianchi abbia fatto un’ottima scelta passando alla Marussia. Pur partecipando in una squadra non altamente competitiva, avrà la possibilità di crescere grazie ad una sana competizione con il compagno di squadra per dimostrare chi è il migliore. Il primo anno in F1 non è mai facile. In caso di firma con la Force India avrebbe avuto molta più pressione in quanto gli sarebbero stati chiesti certi risultati, oltre a doversi confrontare con un compagno esperto come Di Resta.