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Minardi “Stagione ricca di successi per ACI Team Italia”

E’ stato un 2016 ricco di successi e soddisfazioni per l’ACI Team Italia – il progetto fortemente voluto dell’Automobile Club d’Italia – che, insieme ai suoi quattro alfieri Antonio Giovinazzi, Raffaele Marciello, Luca Ghiotto e Antonio Fuoco, hanno portato in alto il tricolore nazionale nei due campionati più importanti del panorama internazionale, come GP3 e GP2 Series

I Numeri
– 25 i podi conquistati nell’arco della stagione, di cui 17 in GP2 da parte dei tre “moschettieri” Giovinazzi-Marciello-Ghiotto e 8 in GP3 a firma di Antonio Fuoco;
– 8 vittorie (6 in GP2 da parte dei due debuttanti Giovinazzi-Ghiotto e 2 in GP3);
– 5 i successi di Antonio Giovinazzi (sulle piste di Baku, Spa-Francorchamps, Monza e Malesia);
– 2 successi per Antonio Giovinazzi nello stesso fine settimana (Baku). Il portacolori del team Prema è stato l’unico pilota a firmare una doppietta;
– 1 vittoria per Luca Ghiotto col team Trident sulla pista di Sepang in Malesia, e tre podi
– 5 podi per Raffaele Marciello;
– 2 vittorie per Antonio Fuoco in GP3 (Silverstone e Hockenheim);
– 2 secondi posto e 4 terzi posti per Antonio Fuoco.

 I risultati
Numeri importanti che hanno consegnato ad Antonio Giovinazzi non solamente il titolo di vice-campione GP2, ma soprattutto la promozione a terzo pilota della Scuderia Ferrari. Un traguardo importa che rappresenta l’inizio di un nuovo cammino per il pilota che ha già dimostrato di avere le caratteristiche mentali e tecniche per emergere.

E’ stato un anno importante anche per gli altri portacolori. Al debutto, Luca Ghiotto ha conquistato la vittoria in Malesia chiudendo la stagione nella top-10 grazie all’ottavo posto, mentre per Raffaele Marciello si dovrebbe aprire le porte delle competizioni GT.

Nella griglia di partenza della GP2 2017 vedremo anche Antonio Fuoco, promosso dopo la positiva stagione in GP3 conclusa col terzo posto assoluto, nelle fila del team campione Prema, al fianco di Leclerc

Risultati che evidenziano una volta in più quanto talento sia racchiuso all’interno dei confini nazionali. I nostri piloti non hanno nulla da invidiare ai colleghi oltralpe. Sappiamo che arrivare in Formula 1 non è semplice poiché ci sono solamente 22 macchine, ma in tutti questi anni la Federazione ha svolto un ruolo cruciale nella crescita di questi ragazzi seguendoli attivamente fin dal karting.

L’annuncio di Antonio Giovinazzi come terzo pilota della Scuderia Ferrari F1 culmina il percorso formativo federale dell’ACI finalizzato all’individuazione e alla promozione delle stelle più promettenti dell’automobilismo italiano

Stiamo lavorando per un 2017 ancora più ricco di successi. Buon anno a tutti

 

La Giovane Italia che vince

A Monza, non solo Formula 1, ma tanta Italia. Per una Ferrari che conquista il terzo posto dietro alle due Mercedes, nella GP2 Series Antonio Giovinazzi ci ha regalato un altro entusiasmante successo, condito dal terzo posto nella seconda gara.

Scattato dall’ultima posizione, il portacolori di casa Prema Powerteam al debutto nella categoria che ha lanciato proprio i due campioni di casa Mercedes che si stanno giocando il Titolo di Campione del Mondo 2016, ha saputo conquistare il terzo successo stagionale dopo la doppietta firmata a Baku. Coi trentacinque punti conquistati a Monza, Giovinazzi ha scalato la classifica portandosi al secondo posto a soli dieci lunghezze dal leader. Sul podio di gara-1 sono stati ben due i tricolori a sventolare, grazie al secondo posto conquistato da Raffaele Marciello che consolida la terza posizione nel campionato. L’incredibile fine settimana dei portacolori italiani è dell’ACI Team Italia è completato dal sesto posto di Luca Ghiotto, anche lui alla prima esperienza in GP2 Series

Podio per Antonio Fuoco nell’appuntamento della GP3 Series. Col terzo posto il portacolori del team Trident conferma il secondo posto in classifica, a ventiquattro punti dal leader e due week-end in calendario.

Il tempio della velocità ha ospitato anche la tappa della Porsche Supercup col successo casalingo di Matteo Cairoli, dopo aver conquistato anche la pole position, e l’incredibile terzo posto di Mattia Drudi.

Devo fare i complimenti a tutti i nostri ragazzi. Monza è stato un fine settimana sensazionale, tra vittorie, podi e piazzamenti. Come ACI Team Italia abbiamo ben tre piloti in lotta per il titolo nei campionati di GP2 e GP3. Un bellissimo risultato per i colori italiani che meritano palcoscenici sempre più importanti” commenta Gian Carlo Minardi

GP3 | Antonio Fuoco si impone a Silverstone

Dopo le due vittorie firmate da Antonio Giovinazzi sul circuito cittadino di Baku valide per l’appuntamento della GP2 Series, a Silverstone è arrivato il turno di Antonio Fuoco. Il pilota della Ferrari Driver Academy e dell’ACI Team Italia, al volante della Dallara GP3 del team Trident, ha messo a segno la prima vittoria stagionale. Nonostante un asfalto scivoloso per  la pioggia caduta pochi minuti prima del via, tutti i piloti hanno optato per le gomme slick regalando al pubblico una bellissima lotta. Fuoco si impone davanti ad Alex Palou e Charles Leclerc , rispettivamente secondi e terzi al traguardo con distacchi minimi, compresi tra i 4 e 5 decimi.

Nono ho fatto una buona partenza e visto le difficili condizioni della pista ho deciso di gestire la posizione nei primi giri. Quando ho iniziato a spingere il mio passo era veramente buono e sono riuscito a rimontare fino al primo posto. Via radio il team mi diceva di mantenere la calma. E’ stato un fine settimana molto importante per noi e abbiamo fatto un grande lavoro. In qualifica eravamo in sesta posizione e siamo riusciti a chiudere il week-end con un terzo posto e una vittoria” commenta Antonio Fuoco

Grazie al successo Antonio consolida la terza posizione in classifica, riducendo a 14 punti il distacco dalla vetta. Prossimo appuntamento tra quindici giorni in Ungheria

ACI Team Italia – Giovinazzi Trionfa a Baku. Minardi “Ragazzo da F1”

Insieme alla Formula 1, anche la Gp2 Series ha firmato lo scorso week-end  l’esordio nel nuovissimo tracciato ricavato tra le stradine di Baku. Un fine settimana che resterà nella storia del Campionato cadetto, grazie ad un ragazzo italiano che ha saputo far risuonare l’Inno di Mameli per ben due volte. Grazie ad un fine settimana straordinario Antonio Giovinazzi, all’esordio nella GP2, si è imposto in entrambe le gare, regalando i primi successi anche all’ACI Team Italia 2016. Sei chilometri di pista che hanno esaltato le qualità del 22enne di Martina Franca, autore anche della pole position e del giro più veloce in gara.

Devo fare assolutamente i complimenti ad Antonio, protagonista assoluto su un tracciato impegnativo e selettivo come Baku. Un successo a 360° con due vittorie, pole position e giro veloce. Stupendo quando fatto vedere soprattutto in gara-2” commenta Gian Carlo Minardi.

Alla fine del primo giro della gara in programma domenica, il portacolori di casa Prema scivola in fondo della classifica, ma rimonta fino a conquistare la vetta proprio all’ultimo passaggio, sostenuto anche dalle safety-car, con un sorpasso ai danni del compagno di box “Da anni sostengo essere uno dei migliori piloti italiani. Ha saputo combattere ad armi pari con Max Verstappen portando a casa vittorie importanti. E’ uno dei ragazzi che avevo “spinto” verso la FDA, ma per scelte diverse non è stato preso in considerazione” prosegue il manager faentino che sottolinea anche il terzo posto conquistato da Raffaele Marciello in gara-1 “Una rondine non fa primavera, e ora dovrà confermarsi. Giovinazzi è un pilota che può correre per il titolo, oltre ad essere pronto per la F1

ACI Team Italia cala il poker. Il via al Montmelò

Questo fine settimana, dalla pista di Barcellona, partirà la nuova stagione dell’ACI Team Italia che avrà in Raffaele Marciello, Luca Ghiotto, Antonio Giovinazzi e Antonio Fuoco i suoi rappresentanti.  Dopo il positivo avvio della passata stagione con Marciello e Ghiotto impegnati rispettivamente in GP2 e GP3 col team Trident, quest’anno il programma creato dalla Federazione ha raddoppiato gli sforzi, chiamando tra le sue fila anche Fuoco e Giovinazzi.

Antonio Fuoco, classe 1996, sarà protagonista nella GP3 Series coi colori del team Trident con l’intento di conquistare il titolo, dopo aver firmato il suo esordio nella passata stagione col secondo posto in Austria.

Sul fronte della GP2 Series, l’anticamera alla Formula 1 che dal prossimo anno sarà oggetto di un’importante rivoluzione tecnica, l’Italia sarà rappresentata dai rookie Luca Ghiotto (Trident), classe 1995 e vice-campione GP3, e Antonio Giovinazzi (Prema), classe 1993 vincitore del Master F3 a Zandvoort e vice-campione del FIA F3 European,  e da Raffaele Marciello (Russian Time) alla sua terza stagione

Parte una nuova avventura dell’ACI Team Italia con un gruppo di ragazzi che in questi anni ha saputo mettersi in evidenza nei campionati più importanti. E’ il frutto di un intenso programma fortemente voluto dalla Federazione che ha seguito i ragazzi fin dal kart, prima del passaggio alle monoposto con l’ACI-CSAI Formula Abarth, Formula 3 Italia e Formula 4” commenta Gian Carlo Minardi “Nutriamo grandi aspettative in Marciello, Ghiotto, Fuoco e Giovinazzi e auspichiamo di dimostrare che l’Italia non è seconda a nessuna come qualità di piloti. A Barcellona avremo il primo atto di una lunga stagione e faccio a tutti questi ragazzi un grande in bocca al lupo” conclude il manager faentino

F1 – Gian Carlo Minardi “Bilancio Positivo per Aci Team Italia. Ora serve un team satellite”

Il duemilaquindici ha visto prendere la luce all’Aci Team Italia Velocità con Luca Ghiotto e Raffaele Marciello quali alfieri in senno al team Trident, rispettivamente nei campionati GP3 e GP2. E’ solamente l’ultimo step di un programma a lungo termine studiato dalla Federazione, volto ad aiutare i ragazzi nel tortuoso percorso del motorsport, partendo proprio dal karting. Nelle settimane scorse, in un’intervista esclusiva concessa ai microfoni di www.minardi.it il Presidente Aci Angelo Sticchi Damiani, con soddisfazione, faceva il punto “I risultati ottenuti ci indicano chiaramente che questa è la strada giusta e che già da ora possiamo dire di aver ottenuto due importanti vittorie. La prima è quella sullo scetticismo che fin dall’inizio ha circondato questo progetto. La seconda vittoria l’abbiamo ottenuta sul campo facendo in modo che i due ragazzi della Trident potessero avere un supporto finanziario e di comunicazione importante; fatti questi che hanno consentito loro di affrontare al meglio la stagione ed ottenere risultati buoni, spesso ottimi” Dopo l’appuntamento di Monza, e con ancora tre week end in calendario, Luca Ghiotto guida la classifica GP3, con Marciello all’ottavo posto in GP2.

Quando si parla di giovani, non si può non coinvolgere un talent-scout come il manager faentino Gian Carlo Minardi, presente anche a Monza durante il Gran Premio d’Italia di F1 “Il Team Italia sta coronando il lavoro iniziato dalla Scuola Federale tramite le selezioni di Aci Sport, volte a seguire e valorizzare i ragazzi nella loro carriera. Parliamo di uno sport condizionato fortemente dalla ricerca dei finanziamenti e dall’economia. Nonostante il difficile momento abbiamo diversi giovani, nati nelle nostre formule miniori, che si stanno mettendo in mostra a livello internazionale avviandosi al professionismo, italiani e non” Il lavoro prosegue partendo proprio dal karting, il primo passo “Seguiamo i ragazzi impegnati nel Kart portandoli poi nel Campionato di Formula 4, per scovare i nuovi Fuoco, Ghiotto, Marciello, Giovinazzi. Come Federazione siamo stati i primi in assoluto a credere in questa nuova formula, che col tempo saprà regalarci importanti soddisfazioni” Un esempio è il canadese della FDA Lance Stroll, campione in carica della F4 Italia e attualmente al settimo posto, al debutto, nell’impegnativa FIA Formula 3 European. Al secondo posto troviamo, ad una manciata di punti, il nostro portacolori Antonio Giovinazzi “Non dobbiamo dimenticarci che l’Italia ha contribuito a scrivere pagine importantissime della storia del Motorsport insieme a Ferrari, Maserati e Alfa Romeo. Ancora oggi sappiamo difenderci e ho l’impressione che le vittorie dei nostri ragazzi inizino a pesare. L’esempio l’ho toccato con mano a Monza, quando la vettura di Luca Ghiotto è stata oggetto di verifiche e controlli al limite della sopportazione. Operazioni che invece non sono avvenuta sulle vetture dei suoi avversari che, guarda caso, corrono col team Art Gran Prix

A questo punto la domanda sorge spontanea. Cosa manca all’Italia e ai nostri piloti per raggiungere l’apice e la Formula 1? “Serve assolutamente un team di serie B, o come lo chiamo io, un Team Materasso per far crescere e mettere alla prova i ragazzi. Soluzione che manca alla Ferrari per completare il progetto FDA, molto criticato negli ultimi giorni” prosegue Gian Carlo Minardi “Altre realtà possono contare su un team giovane per valorizzare i vivai, ottenendo qualche volta importanti risultati. Lo stesso Sebastian Vettel, accantonato dalla Red Bull, era passato alla corte della BMW esplodendo grazie alle prove libere del venerdì mattina aperte ai giovani. Ripreso dai “bibitari” e “parcheggiato in Toro Rosso, ha avuto la possibilità di crescere vincendo la sua prima gara a Monza, prima di passare in Red Bull Racing e diventare per quattro volte Campione del Mondo. Questo deve essere motivo di meditazione. In Italia abbiamo solamente la Ferrari. Serve con urgenza un team secondario

Angelo Sticchi Damiani «Monza è importante per la Formula 1»

Coi motori spenti per la pausa estiva, www.Minardi.it ha avuto il piacere di incontrare il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani per commentare insieme questi primi mesi di vita dell’Aci Team Italia e, naturalmente, del futuro del Gran Premio d’Italia di F1 a Monza

Quest’anno Lei ha fatto partire l’Aci Team Italia Rally e Velocità. Sul fronte velocità con Ghiotto e Marciello impegnati in GP3 e GP2 col team Trident. Possiamo fare un primo bilancio?
I risultati ottenuti ci indicano chiaramente che questa è la strada giusta e che già da ora possiamo dire di aver ottenuto due importanti vittorie. La prima è quella sullo scetticismo che fin dall’inizio ha circondato questo progetto. I soliti noti, in particolare alcune testate web sono passate dall’ironia iniziale ad un generico astenersi da ogni commento, da loro non mi aspetto comunque nessun appoggio. Ma la maggior parte dei media e degli addetti ai lavori ha capito ben presto che si trattava dei primi passi di un progetto molto serio che, in futuro molto vicino, porterà grandi risultati. La seconda vittoria l’abbiamo ottenuta sul campo facendo in modo che i due ragazzi della Trident potessero avere un supporto finanziario e di comunicazione importante; fatti questi che hanno consentito loro di affrontare al meglio la stagione ed ottenere risultati buoni, spesso ottimi.

Restando tra i giovani, Marciello e Fuoco quest’anno hanno preso parte ai test in F1 al volante della Ferrari, mentre Luca Ghiotto, al comando della classifica GP3, è stato chiamato dalla Red Bull per fare un test al loro simulatore F1. Un bel risultato per la Scuola Federale. Come valuta il programma?
Per la Scuola Federale e per Aci, che non dimentichiamo è la federazione automobilistica sportiva italiana, i risultati ottenuti sono solamente un punto di partenza che ci dà grande forza per il futuro e ci impegna continuare negli sforzi tendenti a portare presto uno o più piloti italiani in Formula 1.

Il motor sport italiano sta vivendo un momento favorevole. Anche gli altri piloti nostrani impegnati nei più importanti Campionati Internazionali stanno ottenendo risultati importanti sia sul fronte delle monoposto che GT. Questo è il frutto della politica Aci negli ultimi anni, attraverso gli stage formativi e l’ FDA. Cosa ci manca per arrivare alla Formula 1 e quali saranno i prossimi “step” per seguire al meglio questi ragazzi?
Non vorrei sembrare troppo ottimista ma, a mio avviso, non manca assolutamente niente ed ormai siamo in dirittura di arrivo per ottenere il risultato che ci siamo prefissati. Quali sono i prossimi “step”. Continuare a lavorare seriamente nelle categorie minori, per scoprire i nuovi talenti, e rafforzare e razionalizzare al massimo gli aiuti, anche economici, verso i più meritevoli.

Lei è stato il primo ad aver sposato il progetto Formula 4 fortemente voluto dalla FIA. Quest’anno siamo arrivati al secondo capitolo dell’Italian F4 Championship powered by Abarth. Come valuta questo campionato e questo progetto?
Sì siamo stati i primi a capire l’importanza di questo progetto, i primi ad essere partiti, i primi quindi ad indicare agli altri le strade da percorrere anche nelle scelte tecniche. Il campionato vive un momento di estrema salute e la sua fama valica i confini nazionali, come testimonia la presenza di numerosi piloti stranieri. Anche in questo caso occorre continuare perché è attraverso questa formula che passeranno tutti i nostri futuri campioni.

Nel 2016 si festeggeranno i 100 anni della Targa Florio, ma scadrà anche il contratto di Monza con la Formula 1. Cosa può dirci sul fronte del Gran Premio d’Italia?
Posso dire che quello della conferma del Gran Premio d’Italia a Monza è sicuramente un nostro obiettivo primario. Stiamo lavorando in ogni direzione cercando di fare capire a tutti i soggetti protagonisti di questa vicenda non solamente il valore del Gran Premio in sé a livello di storia, di passato, tecnico, ma anche i grandi vantaggi futuri che questo può portare alla Formula 1. Purtroppo recenti importanti sparizioni di gare storiche ci hanno insegnato a guardare al futuro per far capire a tutti quanto possa essere vantaggioso anche a livello finanziario, avere un grande Gran Premio a Monza

La Formula 1 sta vivendo un momento poco felice sul fronte dell’audience e dello spettacolo. Qual è la sua ricetta per risollevare lo spettacolo e far re-innamorare il pubblico?
Purtroppo siamo abituati ad analisi troppo di settore che ci fanno perdere la visione d’insieme e quindi anche le strade giuste per affrontare i problemi. E’ tutto il mondo delle corse in pista, tranne qualche rara eccezione, che sta vivendo questo momento non di crisi ma di passaggio verso modi nuovi di fruire e dare spettacolo. Ricette veloci non ce ne sono, certo occorre non fare sbagli come quello di togliere dal calendario gare con il Gran Premio di Monza, dove l’amore e a passione verso la Formula 1 non mancano sicuramente, per approdare in altri lidi forse economicamente più vantaggiosi.

Il declino è iniziato con l’introduzione di queste Power-Unit, anche per via del “poco rumore”. La F1 è lo scenario giusto per questa tecnologia o sarebbe meglio usare il FIA WEC? Il turbo e l’ibrido sarà il futuro delle auto di serie?
Non credo che il declino sia iniziato con l’introduzione della Power- Unit e sicuramente la F1 è lo scenario giusto per proporre ogni nuova tecnologia. L’ibrido a mio avviso è parte assolutamente importante anche del presente delle auto di serie.

In questi ultimi mesi è tornato alla ribalta la questione Sicurezza, un argomento molto vivo anche sulle nostre strade. Come Aci che tipo di campagna state portando avanti e cosa si può fare per insegnare ai ragazzi giovani a divertirsi con moderazione?
La battaglia sulla sicurezza stradale è uno dei punti forti dell’azione dell’Automobile Club d’Italia. Iniziative come il Sara Safe Factor ad esempio, ogni anno portano decine di migliaia di ragazze e ragazzi, in età di prima patente, a parlare di sicurezza stradale con piloti ed uomini dello sport dell’auto. Ma pensiamo anche a Kart in Piazza dove si inizia a parlare di sicurezza stradale a bambini e bambine piccolissimi facendoli “giocare” in estrema sicurezza con piccoli kart elettrici e su percorsi sicuri. Ma non solamente, la nostra azione è forte anche sul fronte della politica e dietro alle nuove iniziative sulla sicurezza stradale, varate recentemente, ci sono nostre idee e nostri progetti. Purtroppo ancora non si è capito che con oltre 3000 morti all’anno e centinaia di migliaia di feriti siamo di fronte ad una vera e propria guerra. Forse tutti dovrebbero prendere coscienza di questo”.

Un ringraziamento particolare al Presidente Angelo Sticchi Damiani e al suo Ufficio Stampa per la gentile collaborazione