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F1 – Road to Bahrain

Ci avviciniamo velocemente al Bahrain, quarta tappa del Mondiale. Un quinto della stagione è percorso. Come sappiamo sarà una gara in notturna e questo potrebbe penalizzare la Ferrari togliendo una parte del vantaggio derivante dall’uso delle gomme Soft e delle Medium, anche se le temperature dell’asfalto resteranno comunque calde (ovviamente non ai livelli di Sepang). Arriviamo sul circuito che ha dato inizio, nel 2014, alla ristrutturazione Ferrari. Lo scorso anno a fine di una gara Fernando Alonso chiudeva nono e Kimi Raikkonen decimo. Quest’anno si arriva con uno spirito ben diverso.

La Ferrari si presenta come seconda forza del mondiale, prima tra i terresti. Un risultato che fa morale soprattutto dopo un 2014 ricco di tensione. Il cronometro, vero giudice imparziale, è però impietoso nei confronti di tutti. La corazzata tedesca in Cina ha dimostrato ancora una volta il suo strapotere soprattutto nei giri veloci, dettando legge dall’inizio alla fine. Lewis Hamilton ha giocato non solo con gli avversari, ma anche con il compagno creando qualche scaramuccia. Come abbiamo sentito nel post-gp da un Rosberg fra l’arrabbiato ed il frustrato.

Una Formula 1 che ci fa riflettere e ci preoccupa, soprattutto per quanto successo a Shanghai in casa Renault. La disastrosa domenica non è passata certamente inosservata, creando non poche perplessità e preoccupazioni. Kvyat e Verstappen si apprestano già a montare il terzo motore dei quattro disponibili. L’olandese della Toro Rosso è stato costretto a buttare via un ottavo posto conquistato sul campo a tre giri dalla fine. Fonti attendibili ci anticipano che prima del Gran Premio di Spagna si terrà un Consiglio di Amministrazione Straordinario indetto direttamente dal Chairman and CEO Renault, Carlos Ghosn, che tratterà proprio della situazione Renault in Formula 1.  Non è certamente un buon segno. Un Consiglio di Amministrazione finalizzato può aprire a due scenari: l’impegno diretto con un proprio team (ne abbiamo già parlato) o ad altre “situazioni” più drastiche. E’ vero che ci sono dei contratti fino al 2016 con Red Bull e Toro Rosso, ma non sarebbe la prima volta che un costruttore prende strade negative per il nostro sport. Non dimentichiamoci che c’è anche un altro colosso in grandissima difficoltà, la Honda. Navigare nelle retrovie, quando solamente dodici mesi fa la McLaren occupava saldamente la zona punti non è uno spettacolo appassionante.

Ritornando all’imminente Gran Premio del Bahrain: la Ferrari ha compiuto certamente un passo in avanti rispetto alla passata stagione. La vittoria e i due podi fanno morale e creano entusiasmo, speriamo sia utile a superare il divario che ancora esiste. La classifica attuale (1-Mercedes, 2-Ferrari, 3-Williams, 4-Sauber, 5-Red Bull, 6-Toro Rosso, 7-Force India, 8-Lotus, 9-McLaren, 10-Marussia) vede in difficoltà Red Bull, Force India, e soprattutto McLaren. La Sauber, approfittando delle difficoltà altrui, ha conquistato punti pesanti. Quanto alla Toro Rosso, ci auguriamo una conferma di uno stato positivo che la vede costantemente all’altezza ed anche superiore, sul campo, della stessa Red Bull.

Sarà comunque un weekend caldo nel retro box, tutti ad osservare i movimenti ed i contatti dei Team Principal e non solo, per intuire le possibili evoluzioni

Gp Bahrein – PAGELLE

Prima di passare ai voti dei protagonisti di Sakhir voglio fare una premessa legata all’incidente che ha visto coinvolto l’incolpevole pilota della Sauber Gutierrez, colpito pesantemente da Pastor Maldonado alla prima curva. Come sappiamo i commissari hanno penalizzato il venezuelano della Lotus con 3 punti sulla Superlicenza e 5 posizioni nel Gp della Cina, oltre allo Stop&Go già effettuato in gara. Ancora una volta resto sconcertato nel vedere come vengano usati due pesi e due misure per affrontare il discorso delle penalità. Se paragoniamo le penalità subite da Magnussen – contatto millimetrico al Gran Premio d’Australia con Raikkonen – o dall’incolpevole Ricciardo a Sepang, l’errore di Pastor è molto più grave. Magnussen ha perso 2 punti sulla Superlicenza mentre Ricciardo ha pagato con Stop&Go e 10 posizioni sulla griglia in Bahrein. Posizioni che sono costate al pilota Red Bull il podio in Bahrein. Continuiamo ad avere regole non chiare e valutazioni troppo soggettive. Voglio proprio vedere come farà un team a sostituire un pilota penalizzato con un altro driver non allenato….

Ma ora passiamo ai voti:

Lewis Hamilton – 9 Bella battaglia con il compagno tenendo alto lo spettacolo. Bravo in partenza a bruciare il suo compagno in pole.

Nico Rosberg – 8,5 Per la seconda volta ha dormito allo start. Dovrà stare attento perché le partenze potrebbero essere determinanti per il risultato finale, considerando l’enorme vantaggio della Mercedes.

Daniel Ricciardo – 8.5 Gara stupenda dimostrando di non aver alcun timore nei confronti del compagno quattro volte campione del mondo. Nonostante tutte le penalità subite, ha reagito alla grande ed è la più bella sorpresa di questo inizio di stagione.

Sergio Perez – 8 Ha conquistato sul campo il terzo gradino del podio lottando e riscattando un avvio di stagione poco felice.

Felipe Massa, Valtteri Bottas – 7 Hanno portato al traguardo entrambe le macchine, regalando alla Williams punti preziosi che faranno cassa.

Daniil Kvyat – 7 Anche se è rimasto subito fuori dalla zona punti sta portando in alto la Toro Rosso, mettendo in ombra il compagno nonostante una giovanissima età.

Nico Hulkenberg – 6 Un po’ in ombra in tutto il week end. Non è riuscito a controbattere al suo compagno.

Sebastian Vettel – 6 Ha portato a termine il suo compito, ma non è stato impeccabile e un po’ nervoso. Dopo quattro stagioni al top può capitare. Con Massa è stato al limite del regolamento e della correttezza.

Fernando Alonso e Kimi Raikkonen – 6 Voto di incoraggiamento, perché più di così non potevano fare.

Formula 1 – 8 Ci ha regalato un bellissimo gran premio con due Mercedes che hanno voluto giocare tra di loro. Hanno voluto infuocare la gara, ma secondo me sapevano benissimo che avrebbe vinto Hamilton. Come già capitato in altre stagioni, anche quest’anno si viaggia per team. Il traguardo di domenica parla di 2 Mercedes, 2 Force India con in mezzo tra loro 2 Red Bull, 2 Williams e 2 Ferrari. La lotta sarà prima di tutto contro i proprio compagni di box.

Gp Bahrein – IL PUNTO

Come avevo detto nei giorni scorsi durante il consueto appuntamento con il Pre-Gp, in questo momento della stagione e davanti ad un cambiamento tecnico così importante, è inutile gridare “al-lupo-al-lupo”. Bisogna lasciare il tempo a questa Formula 1 di crescere tecnicamente. A distanza di una settimana siamo passati da una Formula-Noia ad una Formula-Spettacolo con sorpassi e lotte.

La Formula 1 è fantastica perché racchiude al suo interno tutto. Tecnica, regolamenti sportivi e piloti. È difficile emettere delle sentenze poichè la pista da un week end all’altro può smentire tutti, soprattutto quest’anno. Pensiamo solamente a che punto eravamo durante i test in Bahrein. Con la Cina mi aspetto ulteriori cambiamenti, per non parlare di cosa potrà succedere con l’arrivo in Spagna, tra un mese. Oggi abbiamo visto che il problema di questa Formula 1 non è certamente il Sound del V6Turbo. La cosa più importante è la competitività delle vetture e le battaglie che i piloti ci possono regalare in pista. Abbiamo assistito a belle lotte, sorpassi, strategie e incidenti. La safety-car poi ha arricchito gli ultimi 8 giri.

Certamente abbiamo una supremazia Mercedes – negli ultimi otto giri la W05 ha dato 24” al terzo classificato –  sia come team che come Power-unit. Rosberg ed Hamilton sono due grandi campioni che sapranno farci ancora divertire. Ho avuto l’impressione che negli ultimi giri abbiano voluto soprattutto giocare e regalare al pubblico un bello spettacolo – anche per farsi inquadrare – visti i punti un po’ improbabili in cui Nico cercava l’affondo finale sul compagno. Alle loro spalle poi ci sono tutti gli altri, più o meno vicini. In questo momento la lotta è per il terzo gradino del podio. La classifica finale parla di due Mercedes, Force India, Red Bull, Force India, Red Bull, due Williams e due Ferrari. Cinque motori Mercedes, due Renault e due Ferrari con Ricciardo e Vettel in mezzo a Perez e Hulkenberg, e Alonso e Raikkonen a chiudere la Top 10. Un plauso ad Aldo Costa. Questo successo deve far riflettere, perché troppo spesso la tecnologia e i tecnici italiani sono sottovalutati. Si pensa sempre che gli inglesi siano superiori. Il Made in Italy è ancora molto vincente. Costa è a capo ad un gruppo che certamente lo segue, in quanto la macchina non la progetta certamente da solo. Questo deve far pensare anche altri team.

La Red Bull si dimostra una macchina con un telaio fantastico, a cui mancano solamente quei 40 cv che Horner vorrebbe dal propulsore Renault. Ricciardo è stato autore di una gara strepitosa. Nonostante una penalità ingiusta di 10 posizioni in qualifica per i fatti legati al Gp della Malesia – dove per altro aveva giù subito uno stop&go da 10” per un errore non suo – ha chiuso davanti al compagno. In un mese sono riusciti a ribaltare una situazione veramente difficile.

Ottima gara per Sergio Perez e la Force India. Già nei precedenti GP con Hulkenberg avevano dimostrato di avere una buona macchina, che oggi occupa la seconda posizione nel Mondiale facendosi dare del “Lei”. Il messicano si è rifatto avanti con autorità, dimostrando di essere della partita. Con questo podio ha riscattato anche la negatività della passata stagione dimostrando che le decisioni in casa McLaren sono state prese con troppa fretta. Ha guadagnato a pieni voti il podio.

Andiamo in casa Ferrari. Attualmente sono la quinta forza del Mondiale. Credo che il risultato sia stato salvato solamente dai suoi due campioni del mondo, Alonso e Raikkonen. Diversamente credo che sarebbero stati fuori dalla Top 10. Il problema non è solo nella power-unit. La competitività manca in diversi settori, come si è visto dai pattinamenti e dai camera-car dei piloti. Credo che sia importante non cercare scuse o puntare solamente il dito contro un unico settore. Devono ragionare a mente fredda e lavorare a 360° in tutti i settori. Ora ci saranno i test prima del Gp della Cina. Escludendo le W05 di Nico e Lewis, tutti gli altri sono vicini. Quindi anche la Ferrari può giocarsi il terzo gradino del podio e il secondo posto nel Mondiale.

A Ruota Libera – In onda la terza clip

Dalla Malesia al Bahrein per il terzo Gran Premio di Formula 1. In occasione del terzo week end motoristico arriva puntuale, come ogni giovedì pre-gran premio, sul canale Sky.it la rubrica “A ruota libera” a firma di Gian Carlo Minardi.

Il fondatore del Minardi Team, nonché scopritore di numerosi talenti, e oggi Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI, ci racconta nel suo video-clip ci porta verso il GP del Bahrain: “La Malesia ha dato indicazioni molto chiare sulla Mercedes, per il prossimo appuntamento non prevedo grandi cambiamenti. Forse qualcosa sull’elettronica. Mancano i grandi duelli, la Fia ripensi alle regole”.

La terza puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

Nei giorni scorsi, tramite il nostro portale www.minardi.it Gian Carlo Minardi ha voluto sottolineare quali siano i veri problemi di questa F1 targata 2014  “Il male della Formula 1 non è il poco rumore

Buona visione e buona lettura!

Foto: Gettyimages