F1 | GP ARABIA SAUDITA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “LECLERC-HAMILTON. DISTACCO TROPPO ELEVATO”
In Arabia Saudita abbiamo assistito ad un fine settimana all’insegna della McLaren, ma soprattutto sotto il nome di Oscar Piastri che ha preso di prepotenza lo scettro di numero uno all’interno della squadra capitanata da Andrea Stella nonché la testa della classifica mettendo a sesta il terzo successo stagionale. Si sta confermando pilota completo.
Sempre presente Verstappen, autore di una straordinaria pole position dopo il difficile fine settimana vissuto in Bahrain. Non sono però d’accordo con la penalizzazione. Credo che 5” siano stati troppo pochi considerando il vantaggio ottenuto dalla sua azione e sia perché arrivati all’inizio della corsa. Ha avuto tutto il tempo per recuperare tagliando il traguardo in seconda posizione a poco più di 2” dall’australiano. Un drive-through sarebbe stato più coerente.
Da applausi il gran premio di Leclerc che non solo ha regalato alla Ferrari il primo podio stagione in un GP, ma ha nascosto e attenuato i veri problemi della vettura invece molto evidenti con Hamilton che ha un andamento poco lineare non da sette volte campione del mondo. In questo momento è abbastanza inspiegabile.
Ottima la difesa di Kimi Antonelli proprio su Hamilton. La Mercedes è la seconda forza del mondiale con una coppia di piloti molto vicina tra loro, nonostante un rookie. Russell è in splendida forma, come dimostra la terza posizione in qualifica e il quinto posto in gara.
Fine settimana negativo per Norris. Sta correndo a corrente alternata e sono evidenti le sue difficoltà. Certamente positivo il recupero in gara, frutto anche di una buona strategia, ma l’errore in Q3 è molto pesante. Nonostante disponga della migliore vettura in pista, non è riuscito a superare Leclerc. Questo rende ancora più importante il risultato conquistato dal monegasco. Norris sta patendo pesantemente il “problema” Piastri che sfrutta al meglio la sua McLaren.
Fine settimana positivo anche per Carlos Sainz, in crescita con la sua Williams, che ha nuovamente lasciato alle sue spalle il compagno Albon, e per Hadjar che ha regalato alla Racing Bulls il punto della top-10, con Lawson comunque in dodicesima piazza. Facendo un paragone con la passata stagione, la delusione più grande sta arrivando dall’Aston Martin, fuori dalla zona punti.
Tra quindici giorni si arriva a Miami prima dell’approdo in Europa all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola il 16-18 maggio.
E’ stato un fine settimana di Pasqua all’insegna del Motorsport. Se a Jeddah abbiamo assistito al quinto appuntamento del Mondiale di F1, Imola ha ospitato il secondo appuntamento del Campionato del Mondo WEC richiamando oltre 65000 appassionati. Devo ringraziarli uno ad uno per il calore che con cui mi hanno accolto, in particolare al momento dello start della 6Ore, così come ringrazio tutta la squadra di Formula Imola per l’ottimo lavoro svolto. Sono arrivati anche i complimenti e ringraziamenti da parte dell’organizzatore WEC. Con l’arrivo della F1 tra quattro settimane, spero di poter assistere ad una folla ancora più calorosa e numerosa. Gli appassionati sono i nostri “sponsor” e la carica per continuare a migliorare. Noi dobbiamo farci trovare pronti per mettere in difficoltà chi deve prendere certe decisioni.
Gian Carlo Minardi



In questo caos di penalità l’unica certezza si chiama Max Verstappen che si prende l’ennesima vittoria dimostrando, ancora una volta, di essere un campione con una grande visuale-gara: dagli specchietti è riuscito a notare l’irregolarità commessa da Lando Norris.
Ci siamo lasciati alle spalle il primo quinto di campionato e si stanno delineando le forze in campo. La Red Bull che si conferma al comando e, per il momento, inavvicinabile. Alle sue spalle Ferrari consolida la seconda posizione davanti alla McLaren e alla Mercedes, che in questo momento è la ”big” più in difficoltà.




Abbiamo assistito ad una bella gara con una McLaren molto forte ed è evidente che sono in crescita e che si sono trovati a loro agio su questa pista. Abbiamo avuto un Hamilton da nove per tutto il week end che, dopo aver dominato fin dalle prove libere, era stato battuto solamente sul finale delle qualifiche dal solito Vettel.
E’ stato un gran premio, e una stagione, all’insegna di Sebastian Vettel e della Red Bull perché il suo compagno di squadra è rimasto nel gruppo. Pole position, giro più veloce in gara e vittoria. Non gli si può dire certamente nulla. Corre in tranquillità interpretando al meglio vettura e gomme, forse aiutato anche dalla tranquillità psicologica per aver vinto il secondo titolo, come dimostra il miglior giro segnato proprio all’ultimo passaggio.
Prima di commentare la bella prova di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton vorrei dedicare la prima parte di questa analisi alla Toro Rosso e ai suoi piloti Alguersuari e Buemi che si sono resi protagonisti di una grande prestazione.

Indipendentemente dai regolamenti molto ballerini e poco chiari credo che la Ferrari abbia fatto un salto estremamente importante in avanti in quanto abbiamo visto una monoposto competitiva che ha guadagnato molto in trazione.
E’ stato un gran premio particolarmente attraente e stressante per i piloti che hanno dovuto mantenere la concentrazione alta per così tanto tempo. Abbiamo assistito a parecchi errori ed interventi al limite del regolamento. Sono uno che permette l’aggressività in gara, ma ieri Button ed Hamilton sono stati troppo determinati in alcune loro azioni. Ho trovato giusto che le decisioni siano state comunque rimandate a gara finita.
Il risultato finale del gran premio di Spagna rispecchia esattamente le forze in campo di questo inizio di stagione, con una Red Bull inarrestabile salvo problemi di affidabilità, come abbiamo potuto vedere con la netta vittoria di Mark Webber e il problema accusato da Sebastian Vettel sull’impianto frenante.