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F1 | Gian Carlo MINARDI “Sainz si conferma top driver. 2020 anno cruciale”

Col decimo posto conquistato ad Abu Dhabi, Carlos Sainz ha messo a segno la sua stagione migliore in Formula 1 iniziata nel 2015 coi colori della Toro Rosso, correndo gli ultimi quattro gran premio della stagione 2017 coi colori Renault, così come l’intera stagione successiva.

Con 96 punti all’attivo, il podio conquistato in Brasile nel penultimo appuntamento del mondiale e tredici arrivi a punti, il pilota spagnolo della McLaren si è aggiudicato il sesto posto nella classifica piloti, alle spalle di Sebastian Vettel e subito davanti a Pierre Gasly che per oltre metà stagione ha avuto tra le mani una Red Bull, prima di cedere il volante ad Albon a partire da Spa-Francorchamps, “regalando” alla Toro Rosso il secondo posto ad Interlagos.

Un ruolino importante quello del 26enne di Madrid che insieme al 20enne e debuttante Lando Norris ha portato la McLaren-Renault al quarto posto tra i costruttori, subito alle spalle di Mercedes, Ferrari e Red Bull, conquistando i quinti posti dei Gran Premi di Germania, Ungheria e Giappone come miglior risultato prima dell’incredibile terzo posto di Interlagos, e i sesti posti a Monaco, Francia, Inghilterra e Russia.

“Il valore tecnico di Sainz Jr non lo scopriamo solamente ora. E’ un pilota che mi è sempre piaciuto e il sesto posto nella classifica piloti ne è una conferma. Parliamo di un pilota molto veloce, corretto e modesto. E’ un top driver e la prossima stagione potrà essere al centro del mercato piloti se la McLaren non si sbrigherà a rinnovarlo” commenta Gian Carlo Minardi.

Il 2020 sarà un anno cruciale per il mercato piloti, poiché tra i top driver solamente Leclerc ha un contratto già firmato oltre quella data” prosegue il manager faentino. “Abbiamo assistito ad un bel campionato che ci ha regalato diversi spunti positivi per il futuro con l’accesa sfida tra Verstappen e Leclerc. Mi è piaciuto molto Norris che nella sua stagione di esordio ha contribuito alla rinascita della McLaren con undici risultati positivi, così come Albon e Gasly che col secondo posto in Brasile ha dato un segnale molto forte.” conclude Minardi.

In nove appuntamenti corsi con la Red Bull, il rookie anglo-thailandese ha “pagato” un gap di soli undici punti dall’olandese vintore del Gran Premio del Brasile, con all’attivo un quarto posto, quattro quinti posti tre sesti posti e solamente un arrivo fuori dalla zona punti, ad Interlagos.

F1 | Ricciardo al centro del mercato-piloti 2019. Hamilton la chiave di volta

Ferrari, Mercedes, McLaren, Renault e, naturalmente, Red Bull. Mai come in questo Daniel Ricciardo che, è al centro del mercato piloti.

Si è dato dieci giorni di tempo per decidere. La Red Bull dal prossimo anno abbandonerà i propulsori Renault per passare alla forniture giapponese che equipaggia già i cugini della Toro Rosso. Un’incognita in più per l’australiano, anche se la Power Unit Honda, rispetto alle catastrofiche stagioni con la McLaren, ha dimostrato di aver compiuto passi da gigante in termini di affidabilità e prestazioni.

La vittoria nella 24 Ore di Le Mans e la poca competitività della McLaren, potrebbero spingere Fernando Alonso a salutare la F1 già a fine di questa stagione puntando verso nuove sfide liberando di fatto un sedile a Woking. Per Ricciardo ci sarebbe pronto un contratto da 20 milioni di dollari, ma alla porta dell’australiano avrebbe bussato anche la Renault. Ci potrebbe essere uno scambio con Carlos Sainz attualmente ancora sotto contratto con il team di Milton Keynes.

Sebastian Vettel si sarebbe opposto all’arrivo di Daniel Ricciardo in Ferrari, chiudendo di fatto le porte di Maranello all’ex compagno di scuderia, nonostante Kimi Raikkonen abbia ventilato la voglia di concludere definitivamente la sua avventura nel mondiale di F1, lasciando libero un sedile molto appetibile che potrebbe essere occupato dal monegasco Leclerc.

Non ho ancora vinto un mondiale e, nonostante McLaren e Renault non siano le mie principali scelte, un eventuale approdo non si tramuterebbe in un passo indietro nella mia carriera, ma semplicemente un investimento nel futuro. L’obiettivo è cercare di avere una monoposto per puntare al massimo traguardo, ma se questo non fosse possibile, allora subentreranno altre valutazioni” commenta Daniel RicciardoL’arrivo di Honda in Red Bull non è stato una notizia shock, poiché sapevo di questa possibilità. Ora cercherò di capire quali saranno gli sviluppi. Con Toro Rosso Honda ha fatto dei passi in avanti

Prima di prendere una qualsiasi decisioni Ricciardo guarderà anche a Brackley dove c’è Lewis Hamilton in scadenza di contratto a fine 2018.

Ad oggi Hamilton non ha ancora firmato il prolungamento di contratto con la Mercedes e Ricciardo aspetterà di vedere cosa succederà in casa Mercedes prima di prendere qualsiasi decisione. Qualora Hamilton non dovesse rinnovare si scatenerebbe un effetto a catene nel paddock con un giro di sedili importanti. In questo fanta-mercato, fossi nella Ferrari, non mi farei sfuggire il britannico per costruire un Dream-Team con Vettel, nonostante il tedesco abbia imposto il suo veto sull’arrivo dell’australiano” commenta Gian Carlo Minardi

Per Maranello sarebbe un grande colpo avere in squadra due grandi piloti per puntare sia al titolo piloti che costruttori, portando via alla concorrenza il principale attore e avversario. In alternativa l’idea giovane di Leclerc mi piace molto che, a sua volta, liberebbe un posto in Sauber per Giovinazzi” prosegue il manager faentino che si dice sempre più convinto di un ritiro dalla F1 del neo-vincitore della 24 ore di Le Mans Fernando Alonso “McLaren avrà bisogno di un top driver così come la Renault. Potrebbe essere un mercato scoppiettante, ma molto dipenderà da Hamilton

F1 | Terremoto McLaren Minardi “Nuovi scenari all’orizzonte”

Ron Dennis si è dimesso da presidente e a.d del gruppo McLaren dopo aver visto respingersi il ricorso all’Alta Corte. Dopo 35 anni finisce un’era importante legata al mondo della Formula 1.  Il 69enne manager britannico era entrato alla McLaren nel 1980 prendendone il pieno controllo l’anno successivo. Sotto la sua guida la scuderia ha vinto diciassette titoli mondiali (10 piloti con Laura, Prost, Senna, Hakkinen ed Hamilton e 7 Costruttori). Il 2015 è l’anno nero, arrivato in concomitanza con la partnership Honda.

Dalla propria sede, l’ormai ex azionasta McLaren ha annunciato di voler mettersi nuovamente in gioco, intraprendendo nuovi progetti

 “Con la bocciatura dell’Alta Corte in casa McLaren finisce un’era importante, iniziata nel 1980, ricca certamente di successi ma non priva di errori – commenta il manager faentino, interpellato da www.minardi.it – Questo cambiamento al vertice potrebbe riaprire le porte a scenari già smentiti nei mesi precedenti, con importanti risvolti economici e tecnici per il futuro prossimo. Mi riservo ulteriori approfondimenti appena le indiscrezioni si tramuteranno in certezze” conclude il manager faentino 

F1, La McLaren a 5” dalla vetta. Minardi “Cosa penserà Ron Dennis?”

Con il Gran Premio d’Australia è partito il Mondiale di F1 2015 e la Mercedes non ha di certo tradito le attese dominando in lungo e in largo l’intero week-end. Dalla conquista della prima fila, alla prima doppietta stagionale con Lewis Hamilton vero mattatore (pole, giro veloce in gara e vittoria!) davanti al compagno Rosberg. Terzo gradino per la Ferrari di Vettel che chiude la “prima” in rosso lasciandosi alle spalle la Williams di Felipe Massa, orfana del finlandese Bottas.

Questo inizio di campionato ci porta a fare delle riflessioni. Se da un lato ci ha fatto conoscere le reali forze in campo e lo sviluppo dei team svolto nei mesi invernali, dall’altro purtroppo ci fa toccare con mano la crisi economica che non risparmia neanche il mondo dorato della Formula 1. Come sappiamo la Manor (ex Marussia) si è presentata in circuito lasciando però le vetture di Stevens e Merhi ferme ai box e ad oggi non si sa quando saranno realmente in grado di scendere in pista. La Lotus ha già chiesto a Bernie Ecclestone un anticipo sui premi FOA (derivanti dai risultati ottenuti nel 2014). In passato questa richiesta arrivava, dai piccoli team, dopo la seconda metà della stagione.  La Force India, in forte difficoltà già prima del via avendo dovuto portare al debutto la nuova vettura solo negli ultimi giorni di test invernali, pare sia alla ricerca di nuovi soluzioni finanziarie (forse attraverso Mr. E).

A questo panorama già abbastanza preoccupante ed oggetto di varie riunioni invernali dalle quali non sono emerse soluzioni concrete, si aggiunge anche la crisi tecnica di due costruttori come Renault e Honda.

In questo fine settimana la Red Bull non ha fatto mistero del suo malcontento nei confronti del partner motoristico (che quest’anno ha perso anche la Lotus, passata al Mercedes). Il Post-Australia sarà oggetto di riunioni infuocate. McLaren non pervenuta.  Ultimi in qualifica ad oltre 5” dalla pole di Hamilton, ultimi in gara con Button e Magnussen costretto al forfait ancora prima del via. Con questa tecnologia i giapponesi sembrano altamente in difficoltà e i problemi non saranno risolvibili in tempi brevi.

Scenario certamene poco allegro poiché parliamo di due Team che non soffrono la crisi economica, ma la mancanza di risultati potrebbe far perdere la pazienza ai propri finanziatori, Mr. Mateschitz e Takanobu Ito, neo Presidente e CEO Honda. Sono curioso di sapere cosa succederà nei prossimi giorni e, soprattutto, cosa dirà Ron Dennis, sempre molto critico nel passato coi piccoli Team che viaggiavano a 2-3” dalla pole. A suo dire non erano degni di occupare la griglia di partenza!

Dopo aver dominato la scena mondiale per quattro anni, cosa succederà in casa RB? Si inizia a vociferare la possibilità di salutare il Circus. Tra le altre cose proprio la Renault sarebbe interessata all’acquisto della Scuderia Toro Rosso.

Insomma, una Formula 1 che “corre” sui carboni ardenti. Alla prima gara ha portato al traguardo solamente undici vetture delle venti iscritte al campionato, con McLaren, Lotus e ovviamente Manor fuori dalla zona punti. Non succedeva da parecchio tempo

Winter Test – Mercedes batte McLaren 4200 a 900

Due terzi dei test collettivi pre-stagionali sono andati in archivio. Si avvicina Melbourne, teatro del primo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2015, e restano ancora quattro giorni di lavoro in pista. Da giovedì 26 febbraio tutti di nuovo in pista al Montmelò per il secondo – e ultimo – round.

Dopo otto giornate di test, suddivisi equamente tra Jerez e Barcellona, proviamo a fare un resoconto sul chilometraggio percorso dai nove team che ad oggi formeranno la griglia di partenza. Il destino di Marussia e Caterham resta, purtroppo, ancora avvolto da un grande mistero.

Nonostante non abbiamo mai svettato in cima alla classifica, Lewis Hamilton e Nico Rosberg comandano questa speciale classifica con un bottino complessivo di oltre 4200 chilometri macinati con una Mercedes che mostra un’ottima affidabilità. Rispetto alla prima uscita, i campioni in carica si sono “riposati” percorrendo circa 200 km in meno. Al secondo posto, (3370 km) e con un “ritardo” di 800 km, si piazza la giovanissima Toro Rosso con gli esordienti Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. Proprio al Montmelò i “faentini” si sono messi in evidenza portando la STR10 al vertice, mettendo in cassaforte ben 500 km in più rispetto a Jerez.

Completa il podio la Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas che raccoglie la bellezza di oltre 3140 km, con un incremento di ben 700 km. Alle loro spalle, staccati di pochi passaggi, si piazzano la Ferrari SF15-T di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen e la Sauber-Ferrari. Maranello ha completato 3000 km divisi praticamente in modo equo tra Jerez e Barcellona, così come il team Svizzero (2990 km). Solamente sesta piazza per la Red Bull di Daniel Ricciardo e del russo Daniil Kvyat che non va oltre i 2600 km, causa dei primi quattro-giorni rallentati dai problemi alla Power-Unit transalpina. Rispetto alla prima uscita gli ex-Campioni segnano però un rialzo di 1300 km in più, recuperando parte del tempo perso.

2500 km per la Lotus-Mercedes che si era presentata con un giorno di ritardo al via. Maldonado e Grosjean, coadiuvati dal collaudatore Palmer hanno percorso 1680 km a Barcellona, facendo svettare la E23 grazie anche alle Pirelli SuperSoft. Solamente ottavo posto e 1415 km per la Force India che aveva saltato la prima sessione causa i difficili problemi finanziari. A Barcellona Perez e Hulkenberg sono stati costretti a lavorare con la vettura dell’anno passato, aggiornata solamente nell’ala anteriore.

Fanalino di coda la McLaren-Honda che in otto giorni non è riuscita a mettere insieme neanche 1000 km. Non sono mancati i problemi sulla vettura di Fernando Alonso e Jenson Button. Come “ciliegina” finale anche il brutto incidente (avvolto da numerosi misteri) dello spagnolo, il cui recupero non sembra così breve.

Sauber, Williams e Caterham gli stakanovisti dei primi tre giorni

In Bahrain i team hanno superato i due terzi di lavoro e con la giornata di domani si apprestano a chiudere anche la seconda sessione di test collettivi. Come ci si poteva aspettare, dopo un cambiamento così drastico dei regolamenti,  i team hanno dovuto lottare contro i problemi di gioventù delle rispettive monoposto, anche se i riscontri cronometrici si stanno lentamente avvicinando alle prestazioni 2013.

Essendo difficile, se non impossibile, analizzare il reale potenziale messo a disposizione ai piloti dai propri ingegneri, la nostra analisi si concentrerà prevalentemente sui chilometri messi insieme da ciascuna scuderia e da ogni motorista.

In questi tre giorni abbiamo avuto un crescendo dei passaggi totali messi insieme dagli undici team. La sessione si è aperta mercoledì con 471 giri inanellati, per poi crescere il giorno successivo a 676 fino agli attuali 695, per un totale di 1842 giri.

DAY 1 – la sessione si apre con il miglior crono di Nico Hulkenber su Force India-Mercedes in 1’36″880, lasciandosi alle spalle 77 passaggi. Lo scettro di stakanovista di giornata però se lo contendono McLaren-Mercedes e Sauber-Ferrari con entrambi 81 passaggi, seguiti dalla Mercedes-Mercedes che si ferma a quota 74. La Ferrari e Fernando Alonso chiudono la giornata con 64 passaggi. Tra i motorizzati Mercedes bisogna segnalare lo “Zero” in casella per la Williams di Massa e Bottas, così come in casa Ferrari con la Marussia. Prosegue il periodo nero per i motorizzati Renault con Red Bull, Toro Rosso e Lotus che mettono insieme rispettivamente 14, 5 e 8 passaggi. Solo la piccola Caterham salva la giornata grazie ai 67 giri del terzo pilota Frijnsù.

DAY 2 – il secondo giorno a Sakhir porta il nome del rookie Kevin Magnussen su McLaren (Mercedes) che abbassa il limite a 1’34″910 percorrendo 46 passaggi. Tra i motorizzati Mercedes, la Williams recupera il tempo perso il giorno prima, mettendo insieme la bellezza di 116 passaggi, seguita dagli 85 della Mercedes di Rosberg e dai 59 della Force India di Nico Hulkenberg. La Ferrari di Alonso cresce sfiorando quota 100 giri (si ferma a 97), con la cliente Sauber a quota 55. Solo 17 passaggi per la Marussia. Sul fronte Renault, Red Bull e Toro Rosso mettono insieme la migliore giornata dall’inizio dei test completando rispettivamente 59 e 58 passaggi con Vettel e Vergne. Prosegue il grande lavoro in Caterham che si lascia alle spalle ulteriori 66 passaggi, mentre chiude la classifica interna la Lotus con soli 18 giri per la sua E22.

DAY 3 – Preso il posto dal compagno di scuderia in sella alla W05 Lewis Hamilton segna il nuovo record, abbassando il limite a 1’34″263 in 67 passaggi. prosegue il grande lavoro in casa Williams con Massa e Bottas che, alternandosi al volante della FW36, mettono insieme 115 tornate, completando così 231 giri in tre giornate. Sergio Perez su Force India-Mercedes chiude la giornata con 57 passaggi. In casa Ferrari Kimi Raikkonen è costretto ad una lunga sosta ai box, non andando così oltre le 44 tornate. Maranello riesce comunque a raccogliere un grande quantitativo di dati grazie a Gutierrez che, al volante della sua Sauber,  inanella 96  giri. Tra i motoristi Renault ancora una volta la Caterham salva la faccia con 98 passaggi. Dopo la giornata positiva di ieri i Campioni del Mondo non vanno oltre le 28 tornate, mentre i cugini faentini mettono insieme 57 passaggi.

Dopo tre giorni la Sauber è il team con più chilometri alle spalle, grazie ai 232 passaggi complessivi, seguiti da Williams e Caterham (231), McLaren (230), Mercedes (226), Ferrari (205) e Force India (193). Solo 101 passaggi per Red Bull. Fanalino di coda la Marussia (21 giri).

Tra i motoristi la Mercedes (grazie ai suoi quattro partners) guida la classifica con 880 passaggi, seguita dal propulsore francese con 504 (di cui 231 portano la firma della piccola Caterham) e da Maranello con 458 giri.

Volendo escludere i team clienti, il propulsore tedesco ha messo insieme 226 tornate con il suo staff,  contro  le 205 della Scuderia Ferrari.

Bhai Tech vince a Silverstone e si conferma leader GTS

L’obiettivo era la zona punti… è arrivata la vittoria! Sull’impegnativo tracciato di Silverstone Bhai Tech ha calato sul tavolo un poker perfetto portando così a quattro i risultati positivi, arricchendo il quinto appuntamento dell’International GT Open con il terzo successo di classe dell’anno e rafforzando la leader in campionato. Sul circuito di casa le due McLaren del team italiano, diretto dall’ing. Roberto Costa, hanno assicurato un grande spettacolo nella classe GTS regalando al pubblico inglese numerose battaglie e sorpassi.

Dopo aver disegnato la prima e seconda fila di classe in qualifica-1 con il secondo e terzo miglior crono GTS, rispettivamente di Pantano/Suzuki e Van Der Drift/Razia, i due equipaggi si sono messi alle spalle tutti gli avversari della divisione, passando alla fine dei 70’ sotto la bandiera a scacchi al primo e secondo posto e consegnando alla compagine dell’Advanced Vehicle Science Centre la terza doppietta stagionale. La doccia fredda arriva a motori spenti quando i commissari sanzionano la vettura #66 con una penalità di 30” per un’infrazione sulla griglia di partenza, scivolando così dal secondo al quinto posto GTS “E’ stato veramente assurdo. In 30 anni di professionismo non ho mai visto niente di simile, anche perché stiamo parlando di una gomma e non di cablaggi o interventi su parti meccaniche. Rimane il rammarico, ma nonostante ben 30” di penalità siamo entrati nella zona punti, dimostrando che stiamo crescendo” analizza il direttore tecnico Costa

Nell’appuntamento conclusivo sul tracciato inglese è ancora Bhai Tech-show con un’emozionante rimonta firmata Pantano/Suzuki, che lottano con il coltello tra i denti fino all’ultimo passaggio. Scattati dalla nona fila con il 18esimo tempo assoluto (13° di classe) il duo italo/brasiliano si rende protagonista di una bella rimonta, recuperando ben undici posizioni. Proprio negli ultimi chilometri il padovano mette a segno l’affondo finale che regala alla scuderia di Mestrino il settimo posto assoluto e il quarto di classe. Domenica poco fortunata invece per Razia e Van Der Drift che si vedono costretti al ritiro per il primo problema tecnico.

E’ stato un week end non facile fin dall’inizio per vari problemi elettrici. Inoltre l’incidente al primo giro di Suzuki gli ha tolto la possibilità di provare, penalizzandolo in qualifica-2. E’ sceso in pista senza riferimenti e una volta trovato il ritmo giusto il tempo a disposizione era finito. Molto bravo Razia che in quel frangente ha portato la sua McLaren al terzo posto di classe. In gara-1 purtroppo Van Der Drift ha accusato un lieve calo di potenza andando a chiudere comunque in seconda posizione, alle spalle dei compagni. Un plauso bisogna farlo a Giorgio Pantano perché in gara-2 si è reso autore di una grandissima rimonta. Con qualche giro in più avrebbe potuto lottare per la vittoria. Peccato per Razia e Van Der Drift, fermati da un problema all’attuatore dell’acceleratore che li ha tolti subito dai giochi. Avrebbero potuto fare una bella gara lottando almeno per il podio, vista la qualifica e il risultato di sabato” conclude Costa “Molto bravi anche i ragazzi ai box. Le soste sono state perfette, al di sotto dei tempi attesi. Nonostante i problemi abbiamo consolidato la leadership in GTS

Bhai Tech saluta Silverstone con un bottino di 17 punti, consolidando la leadership di classe nella classifica Team – portando il vantaggio a dodici lunghezze sul principale inseguitore – e il secondo posto per McLaren tra i Costruttori. Grazie al sigillo di gara-1 e al quarto posto, Giorgio Pantano e Rafael Suzuki si portano al secondo posto tra i piloti GTS, ad una sola lunghezza dalla vetta. Sesta piazza invece per i compagni Luiz Razia e Chris Van Der Drift.

Le vetture sono in viaggio per far ritorno all’Advanced Vehicle Science Centre di Mestrino dove saranno revisionate in vista di Spa, in programma il 7-8 settembre.

Bhai Tech si prepara per la seconda parte di campionato da leader

Con l’appuntamento spagnolo di Jerez de la Frontera Bhai Tech Racing ha salutato la prima parte di stagione al comando nella classifica di classe GTS con un bottino di 46 punti, quattro in più del primo degli inseguitori. Positivo anche il bilancio per i quattro alfieri, tutti al debutto in un campionato GT, con Giorgio Pantano e Rafael Suzuki a guidare la classifica interna con 24 punti e il terzo posto in campionato, due in più sugli amici/compagni Razia/Van der Drift.

Al debutto assoluto nell’Internation GT Open la scuderia di Mestrino, diretta dall’ing. Roberto Costa,  con sede nell’avveniristica struttura dell’ Advanced Vehicle Science Centre ha dimostrato di saper crescere dopo ogni appuntamento, fino a raggiungere il primo successo in terra tedesca al terzo round.  Dopo il week end di studio e apprendistato a Le Castellet i punti non hanno tardato ad arrivare e, tra i sali-scendi naturali di Portimao, la McLaren MP4-12C #65 del binomio italo-brasiliano Pantano/Suzuki conquista la top 10. Il week end capolavoro arriva però sullo sfondo del mitico tracciato tedesco del Nurburgring, conquistando in entrambe le gare un’esaltante doppietta con i suoi due equipaggi, facendo incetta di punti ed esplodere di gioia tutto il box. In gara-1 è il duo Razia/Van der Drift a tagliare per primo il traguardo proprio davanti ai compagni, mentre nell’appuntamento conclusivo della domenica Pantano/Suzuki si riprendono la rivincita sui compagni conquistando il gradino più alto del podio. “Al Paul Ricard era tutto completamente nuovo, sia per noi piloti che per il team. Stiamo lavorando veramente tanto per sviluppare la macchina in ogni minimo particolare e un po’ alla volta stiamo raggiungendo i nostri obiettivi” commenta Giorgio Pantano. Gli fa eco anche il suo team-mate “In queste prime gare abbiamo imparato molto facendo ottimi progressi. Non dimentichiamo che siamo dei rookie. Sinceramente sono un po’ sorpreso di vederci in testa al campionato GTS a questo punto della stagione. Ci aspetta una seconda parte molto difficile perché tutti i team stanno migliorando il loro ritmo e il campionato si è dimostrato molto selettivo” conclude il  brasiliano Rafael Suzuki  “Stiamo sviluppando la macchina in ogni suo settore. Bhai Tech sta usando tutte le sue risorse, simulatore compreso, e sono sicuro che saremmo sempre più competitivi da qui a fine stagione”

In terra spagnola, per il giro di boa del campionato e sotto un sole estivo, le McLaren #65 e #66 sfiorano nuovamente il podio chiudendo così la prima parte di campionato in testa al campionato, proseguendo la striscia di risultati positivi iniziata in Portogallo “Il motore turbo soffre particolarmente le alte temperature ed il livello del mare, quindi abbiamo dovuto giocare in difesa. In più avevamo dovuto scontare un handicap di 25” per macchina. Nonostante questo abbiamo portato a casa altri punti importanti in ottica campionato” analizza Pantano.

Soddisfazione anche tra Luiz Razia e Van der Drif, ai piedi del podio virtuale e distaccati solamente da due lunghezze dai compagni “La mia preoccupazione più grande sono le Mercedes. Hanno una buona macchina e hanno dimostrato di essere molto competitive. Si è creata anche una simpatica sfida interna tra noi e Giorgio/Rafael, che stanno facendo un ottimo lavoro e sono attualmente davanti a noi in classifica. Mi auguro di poter continuare a combattere con loro fino a fine stagione” racconta il vice campione Gp2 Razia “La prima parte di stagione è stata sicuramente buona, non solo per Bhai Tech ma anche per me, perché abbiamo conquistato la nostra prima vittoria. L’anno scorso nel GT Italiano avevamo conquistato la prima pole a Monza. Al Nurburgring abbiamo fatto meglio: pole e vittoria” commenta Chris van der Drift

Tra due settimane, sul tracciato inglese di Silverstone, scatterà la seconda parte di stagione. Quattro appuntamenti in cui il team italiano cercherà di difendere la leadership grazie anche al talento e all’esperienza dei suoi portacolori “A Jerez abbiamo scontato tutti i nostri handicap e pertanto a Silverstone potremo lavorare più serenamente. La nostra macchina si potrà adattare molto bene al tracciato  e potremmo fare bene” analizza l’ex driver di F1 e vincitore della GP2 Pantano Sarà molto bello correre a Silverstone, pista abbastanza impegnativa. Per la McLaren sarà una gara di casa e, di conseguenza, anche un po’ per noi. Vogliamo iniziare il week end nel migliore dei modi fin dalle prove del giovedì e venerdì” commenta Suzuki

Luiz Razia si presenterà in pista a Silverstone forte della vittoria conquista nella passata stagione al volante della GP2. “Tra noi quattro sono l’unico ad aver corso l’anno scorso sul nuovo tracciato, conquistando anche una bella vittoria. Pertanto sono molto fiducioso e sono certo che potremo avere un buon week end, soprattutto se non pioverà” Per il brasiliano e Van der Drif sarà quasi una gara casalinga “Io e Chris abitiamo a 25 min dal circuito e questo significa niente hotel”

“Sono davvero impaziente di correre a Silverstone, pista favorevole alle caratteristiche della nostra McLaren. Dopo ogni week end riusciamo a migliorarci diventando sempre più forti” conclude Van der Drift

Grazie ad un bottino di due vittorie, due secondi posti e altrettanti piazzamenti Bhai Tech ha guidato la McLaren fino al secondo posto tra i costruttori GTS.

 

Gp Canada – Presentazione

Dopo il ritorno in Europa la Formula 1 si appresta a salutare il vecchio continente per un week end ed atterrare in Canada, dopo un Montecarlo ricco di polemiche e strascichi extra pista. Diversamente da quanto annunciato nelle settimane scorse anche a Montreal la Pirelli porterà la gomme usate fino ad oggi. Solo durante le prove libere 1 i team avranno modo di assaggiare le gomme con la nuova carcassa che potranno debuttare a Silverstone.

Per il fine settimana canadese team e piloti avranno a disposizione le mescole Medium e SuperSoft. Tra le due mescole c’è una grande differenza di usura e chi saprà gestire al meglio le SuperSoft, che saranno usate anche in Q3, avrà certamente un vantaggio. Sarà un gran premio interessante e non facile in quanto è un misto tra cittadino e permanente con insidie che si nascondono dietro ogni curva. C’è un lunghissimo rettilineo dove si potrà attivare il DRS (anche se per un tratto più breve) che immette sull’ultima, e famosa, chicane contraddistinta dal “muro dei campioni”. I freni avranno un ruolo molto importante in quanto si parte con un carico maggiore di benzina a causa del consumo più elevato che nei normali circuiti. Il meteo potrà essere una variabile in più, soggetta dai venti del nord che possono far variare velocemente le condizioni.

Ci apprestiamo ad entrare nella parte calda della stagione con una Red Bull in testa, pur non avendo dimostrato un dominio assoluto, e una Mercedes che dovrà confermare quanto di buono fatto vedere tra le stradine del Principato. In tal caso il campionato avrà acquisito un cliente scomodo. La Ferrari con le Medium ha dimostrato di trovarsi a suo agio, mentre non ha ancora ottimizzato le SuperSoft. Dovrà iniziare il recupero portando via punti importanti a Vettel.

Naturalmente non dobbiamo dimenticarci della Lotus che sta vivendo di rendita grazie ad un progetto nato molto bene, con una vettura che ha sfrutta molto bene tutti i tipi di gomme ottimizzando la prestazione sul giro. Vista la difficile situazione economica sarà difficile che possa tenere il ritmo dei top fin qui lavorando contemporaneamente sullo sviluppo 2013 e progetto 2014.

Pensando al mio passato ho certamente qualche rammarico legato al Gp del Canada. Non siamo mai entrati nella zona punti (top 6) ma su 20 edizioni ben dieci volte abbiamo conquistato l’importante traguardo della Top Ten con prestazioni importanti con Martini, Fisichella, Badoer, Fittipaldi, Marques, Verstappen e Baumgartner nel 2004. In un gran premio così difficile portare la macchina in una zona calda come la top ten era certamente un risultato positivo per un team di seconda fascia. Purtroppo però allora prendevano punti solo i primi sei.

 

Orari GP CANADA

Venerdì 7 giugno
16:00-17:30, Prove libere 1 
20:00 – 21:30, Prove libere 2

Sabato 8 giugno
16:00 – 17:00, Prove libere 3
19:00 – 20.00, Qualifiche 

Domenica 9 giugno
20:00, Gara

Gp Bahrein – Up & Down

Al di la del tifo personale è fuori di dubbio che abbiamo assistito ad un gran premio spettacolare ed emozionante sotto ogni punto di vista con sorpassi, lotte (anche tra compagni di scuderie), rimonte, forature, problemi tecnici e  vittoria in solitaria.

Insomma, un po’ di tutto in una domenica che ha visto l’allungo in classifica di Sebastian Vettel e l’ottima conferma al secondo posto nella classifica costruttori della Lotus, grazie ai suoi alfieri che hanno colorato il secondo e terzo posto gradino del podio. E’ stato anche il gran premio del riscatto per le seconde guide McLaren e Lotus e della prestazioni “strappa applausi” di Paul di Resta e della Force India che conquista la quinta posizione davanti al colosso di Walking. E’ stata però anche la domenica in cui Fernando Alonso ha dato nuovamente prova della sua grande forza recuperando numerose posizioni nonostante l’assenza del DRS.

Fatta questa premessa, diamo qualche voto:

Fernando Alonso – voto 9. Magistrali i due giri con DRS aperto e grande gara, corsa costantemente all’attacco nonostante l’handicap. Avrebbe certamente lottato con Vettel per la vittoria. Nonostante i problemi il ferrarista ha quattro punti in più rispetto al 2012 e questo fa ben sperare

Sebastian Vettel – voto 8. Il tedesco è molto determinato al via sopravanzando Alonso e Rosberg. Nei primi passaggi ha costruito buona parte del suo successo. Poi gara in solitaria senza essere impensierito dagli avversari.

Paul di Resta – voto 8. Ha saputo ottimizzare la sua Force India e presto potrà lottare per il podio. Sta portando avanti la sua squadra, ora al quinto posto e primo tra i team di seconda fascia

Kimi Raikkonen e Romain Grosjean – voto 8. Chiudono alle spalle di Vettel con una Lotus molto attenta al consumo delle Pirelli, portando a casa punti preziosi per il mondiale senza commettere errori e ottimizzando al meglio il materiale a disposizione. Si confermano terzo incomodo per la lotta al Campionato

Lewis Hamilton – voto 7.5. Ha preso paga in qualifica dal suo compagno di scuderia, a dimostrazione del valore di Rosberg, per poi rimediare la domenica mettendo in pista grinta, talento ed esperienza rimontando fino all’ultimo giro, chiudendo al quinto posto.

Nico Rosbertg – voto 7.5. Eccezionale in qualifica con un giro vicino alla perfezione. La sua Mercedes continua a consumare in modo eccessivo le gomme e questo non aiuta la sua cattiveria mandandolo in difficoltà nei long run

Sergio Perez – voto 6. Sicuramente ci ha fatto divertire con il duello con Button, ma nelle prossime gare dovrà darsi una calmata e chiarirsi con Jenson. Ci sono state delle manovre al limite della correttezza

Mark Webber – voto 5. Gara poco aggressiva e visto cosa fa il suo compagno il settimo posto è d’avvero poca roba.

Felipe Massa – NC. Due forature sono troppe. Si dovranno esaminare le cause e lavorare per il futuro

Bhai Tech Racing in azione con Pantano, Suzuki, Van der Drift e Razia

Prosegue ininterrottamente la preparazione del Bhai Tech Racing in vista del debutto del prossimo 27 aprile sulla pista del Paul Ricard, valido per il primo appuntamento dell’International GT Open 2013.

Sulla pista amica di Adria la scuderia padovana ha preso parte alla due giorni di test privati con i due esemplari della McLaren MP4 12C GT3, affidate agli equipaggi composti da Giorgio Pantano- Rafael Suzuki e Chris Van der Drift  – Luiz Razia.

Sotto la direzione tecnica di Roberto Costa piloti e staff si sono concentrati sull’affinamento delle nuove normative FIA, legate ai controlli elettronici “Sono stati due giorni di intensa attività in pista, in cui ci siamo concentrati principalmente sulle ultimissime novità tecniche introdotte dalla Federazione che interessano i controlli elettronici legati al funzionamento del turbo. Essendo una novità dell’ultim’ora richiede un particolare affinamento. Stiamo lavorando a stretto contatto con McLaren per mettere tutto a punto

E’ stata anche l’occasione per il brasiliano Razia di prendere il primo contatto con la McLaren MP4-12C GT3 in vista del suo debutto nel mondo GT nella gara di apertura in Francia

Gp Bahrein – Presentazione

Archiviato Shanghai, team e piloti hanno fatto in fretta e furia armi e bagagli per dirigersi in Bahrein sul tracciato di Sakhir, teatro del quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1. Il principale avversario di questo fine settimana sarà il caldo, sia legato allo sfruttamento dei pneumatici sia per le temperature che si sprigioneranno sotto il cofano motore. Al fine del risultato finale la gestione delle gomme morbide sarà uno degli aspetti fondamentali e, secondo le simulazioni, sono attesi tre pit stop.

La Ferrari si presenta da protagonista dopo la grande prova di forza dimostrata in Cina dove pilota, team e vettura hanno vinto una gara non per fortuna o demeriti altrui, ma mettendo in pista una supremazia tecnica che da tempo non sfoderava. La Red Bull rimane certamente la vettura  di riferimento avendo vinto gli ultimi tre campionati del mondo, ma le pressioni interne e la competitività degli avversari li ha fatti diventare un team battibile.

La Mercedes potrà essere un cliente molto scomodo, soprattutto se confermerà quanto di buono fatto vedere negli ultimi due week end con Lewis Hamilton. Le gomme Hard potrebbe dargli un aiuto con un minor degrado, oltre a  spingere Jenson Button e la sua McLaren nelle parti alte della top ten, dopo il quinto posto di sette giorni fa.

La Lotus, con un grande Raikkonen, potrebbe essere il principale avversario della Ferrari. Ormai non sono più una sorpresa, ma una bella conferma.

Tradizionalmente il Gp del Bahrein presenta diverse variabili, caratterizzate dal caldo, vento e sabbia in pista che fanno variare velocemente le condizioni della pista

 

 

 

 

Orari GP Bahrein

Venerdì 19 aprile
Prove libere 1: 9:00 – 10:30. Diretta Sky Sport F1 dalle 8:45
Prove libere 2: 13:00 – 14:30. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:45 – sintesi RaiSport 1 alle 22:30.

Sabato 20 aprile
Prove libere 3: 10:00 – 11:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 9:45
Qualifiche: 13:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:00 – differita Rai 2 alle 17:50

Domenica 21 aprile
Gara: 14:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:30 – differita Rai 2 alle 21:00.

Gp Cina – Up & Down

Shanghai ci ha regalato un gran premio ricco di sorpassi, lotte e contatti tra piloti e diversi errori, sopratutto in casa Red Bull. La Ferrari e Fernando Alonso conquistato il primo sigillo stagionale riscattando il week end malese, e Lotus e Mercedes si confermano al top con Raikkonen ed Hamilton.

FERRARI – Alonso : voto 10. Week end perfetto sotto tutti gli aspetti. strategia e pit stop  con un Fernando Alonso tranquillo e concentrato al 100% come sempre che non regala niente a nessuno. Fin dalla partenza mette sotto pressione Hamilton per poi attaccarlo e sorpassarlo già al quarto passaggio. Massa, un 6 di incoraggiamento per quello visto nelle prove, lo imita restando alle spalle del compagno. Purtroppo alla fine chiude solamente sesto a 40″ deve fare di più.

MERCEDES voto 8: l’anno scorso aveva colto l’unica vittoria. Qui bissa il podio della Malesia con Hamilton, voto 8, in gran forma che ipoteca il week end con una pole position fantastica e  conduce una gara ottima con una vettura che rende al meglio sul giro secco, mentre deve migliorare nei long run e interpretare meglio gli pneumatici.

MCLAREN voto 7: Jenson Button voto 7. Aveva dichiarato che la Cina sarebbe stata la loro partenza del mondiale. Un buon quinto posto che rappresenta le fondamenta per la stagione. Di più non poteva fare. Si deve caricare sulle spalle tutto lo sviluppo del Team. Il  suo compagno Perez, voto 4, oltre ad essere in difficoltà con la vettura  è anche molto scorretto in pista. In modo particolare, con Kimi, andava sanzionato dai commissari FIA.

RED BULL voto 5: Week end ricco di imperfezioni. La diatriba del post Malesia potrebbe esserne una causa. Errori nella strategia in qualifica di Vettel, voto 6, e nel calcolo della benzina per Webber. E’ la seconda volta. Non è ammissibile per un Team che ha vinto 3 Mondiali Costruttori. Ma c’è di più. L’australiano è penalizzato  al pit stop perdendo una ruota. Voto 7 per come ha comunque gestito una situazione così negativa. Purtroppo però penso che non sia finta e passerà del tempo perché torni (se mai tornerà) serenità nel Team.

LOTUS: voto 8, dopo la vittoria nel primo gp, torna sul podio con Raikkonen, voto 9. Assolutamente fantastico. Nonostante una vettura danneggiata nel contatto con Perez ha tenuto testa a Fernando. Sarà un cliente scomodo per gli avversari e un pretendente per il titolo. Due punti per Grosjean, voto 6, che aiuta il team a conservare la terza posizione nel mondiale, ma certamente soffre un Kimi mai così veloce.

TORO ROSSO voto 8: è la sorpresa di questo week end. Q3 in qualifica, settimo posto con Ricciardo e settimo posto nel mondiale. Avanti così. Può veramente ambire a quel settimo posto nella classifica Costruttori che credo sia lì obbiettivo dello Staff di Faenza.

FORCE INDIA voto 7: hanno gli stessi punti della McLaren ma con un budgets nettamente inferiore… sicuramente un buon inizio che potrà far ben sperare per il proseguo. Sutil sfortunato in questo frangente, ma Di Resta, voto 6,5, non demorde e porta a casa punti pesanti anche se un po’ aggressivo verso il suo compagno di squadra.

SAUBER voto 6, con Hulkenberg porta a casa un punto, ma per tornare ai livelli del 2012 il Team deve lavorare tanto. Anche lui è un po’ solo visto che Gutierrez, voto 4, deve ancora lavorare tanto se vuole aiutare la squadra.

WILLIAMS voto 5: così non va, sempre più in basso. le aspettative di inzio anno erano ben altre. Piloti e team non riescono ad allontanarsi dalla zona bassa della classifica. Tre gare e zero punti con molto lavoro da fare sia sulle prestazioni che sulla affidabilità. Per i Piloti un voto di incoraggiamento 6-

Per Marussia e Caterham, qualche miglioramento, ma hanno tanto da lavorare. Si salva solo Jules Bianchi che cerca di fare i miracoli con la Marussia. Gli servirà certamente di esperienza per il futuro.